Treviso lotta ma vincono i Warriors. Oggi in campo Zebre, Eccellenza e Rugby Championship

Giornata intensissima e ricca di appuntamenti: ieri sera a Glasgow Benetton sconfitta 37-21 ma lotta fino all’ultimo minuto. I bianconeri ospitano nel pomeriggio un Ulster con tutti i suoi uomini più forti mentre alle 16 via a tutte le partite della 2a giornata del nostro massimo campionato. E tra pomeriggio e notte in campo Sudafrica-Australia e Argentina-All Blacks. Domani scatta il campionato delle ragazze e la Serie A

GUINNESS PRO14: GLASGOW WARRIORS-BENETTON TREVISO 37-21
Veneti che nonostante il ko confermano in buona parte la bontà del percorso intrapreso. Biancoverdi che soffrono in casa di quella che è con ogni probabilità la squadra più in forma del torneo in questo momento, primo tempo che però si chiude sul 17 a 9 per gli scozzesi che provano a scappare via con due mete ma i piazzati di Banks tengono il Benetton in partita.
Il momento in cui cambia la gara arriva al 48′, quando Esposito si prende un giallo con i Warriors che ne approfittano subito per fare la terza meta. Treviso però non molla e con le marcature di Lazzaroni e Ruzza si riporta a -6 ma un piazzato di Thomson e la meta all’ultimo respiro di Johnson (insiema a una punizione sbagliata da Banks) fissano il risultato su un 37 a 21 troppo punitivo per i ragazzi di Crowley che però tra una settimana ospiteranno i Kings, una buona occasione per tornare subito a correre.

Glasgow Warriors: 15 Ruaridh Jackson, 14 Tommy Seymour, 13 Nick Grigg, 12 Sam Johnson, 11 Lee Jones, 10 Peter Horne, 9 Henry Pyrgos, 8 Ryan Wilson (c), 7 Chris Fusaro, 6 Robert Harley, 5 Scott Cummings, 4 Brian Alainu’uese, 3 D’Arcy Rae, 2 Pat MacArthur, 1 Alex Allan
Riserve: 16 Fraser Brown, 17 Jamie Bhatti, 18 Adam Nicol, 19 Tim Swinson, 20 Matt Fagerson, 21 Ali Price, 22 Brandon Thomson, 23 Niko Matawalu
Mete: Seymour (10′), Harley (25′), Horne (54′), Johnson (80′)
Conversioni: Horne (10′, 26′, 55′), Thomson (80′)
Punizioni: Horne (16′, 48′), Thomson (71′)

Benetton Rugby: 15 Jayden Hayward, 14 Angelo Esposito, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Alberto Sgarbi, 11 Luca Sperandio, 10 Marty Banks, 9 Tito Tebaldi, 8 Marco Barbini, 7 Abraham Steyn, 6 Sebastian Negri, 5 Dean Budd (c), 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Cherif Traore
Riserve: 16 Federico Zani, 17 Alberto De Marchi, 18 Tiziano Pasquali, 19 Federico Ruzza, 20 Marco Lazzaroni, 21 Robert Barbieri, 22 Giorgio Bronzini, 23 Ian McKinley
Mete: Lazzaroni (56′), Ruzza (67′)
Conversioni:
Punizioni: (22′, 28′, 40′)

 

GUINNESS PRO14: ZEBRE-ULSTER, Parma ore 15.30 (diretta tv su Eurosport 2)
Dopo il tour sudafricano contro Cheetahs e Southern Kings fruttato ben 6 punti e chiuso dall’importante vittoria di Port Elizabeth le Zebre tornano a giocare davanti al pubblico amico. Ad attenderle un Ulster che finora ha sempre vinto e che guida la sua conference con 18 punti. I bianconeri inizieranno la partita con la stessa formazione della settimana scorsa, unico cambio è Chistolini che avrà la maglia numero 3 al posto di Tenga. In panchina tornano a sedersi dopo un infortunio Venditti, Luus e Bello.
I nordirlandesi sono nella loro formazione migliore o quasi: partita davvero difficile, forse impossibile per i padroni di casa, da affrontare con calma e disciplina. Ma quel “forse” è importante.

Zebre: 15 Matteo Minozzi, 14 Giulio Bisegni, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello (c), 11 Mattia Bellini, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Renato Giammarioli, 7 Johan Meyer, 6 Giovanni Licata, 5 George Biagi, 4 David Sisi, 3 Dario Chistolini, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti
Riserve: 16 Luhandre Luus, 17 Sami Panico, 18 Eduardo Bello, 19 Leonard Krumow, 20 Jacopo Sarto, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Serafin Bordoli, 23 Giovanbattista Venditti
Ulster: 15 Charles Piutau, 14 Andrew Trimble (c), 13 Darren Cave, 12 Luke Marshall, 11 Louis Ludik, 10 Christian Lealiifano, 9 John Cooney, 8 Jean Deysel, 7 Sean Reidy, 6 Matthew Rea, 5 Iain Henderson, 4 Peter Browne, 3 Rodney Ah You, 2 John Andrew, 1 Callum Black
Riserve: 16 Adam McBurney, 17 Andrew Warwick, 18 Wiehahn Herbst, 19 Kieran Treadwell, 20 Nick Timoney, 21 Dave Shanahan, 22 Peter Nelson, 23 Rob Lyttle

 

ECCELLENZA, GIORNATA NUMERO 2: ore 16 (diretta streaming integrale su The Rugby Channel)
Secondo round del massimo campionato italiano che ha in programma due sfide davvero interessanti: il derby veneto tra Mogliano e Petrarca e soprattutto quella Rovigo-Fiamme Oro che potrebbe rivelarsi una delle sfide a distanza cardine di questa stagione, con i cremisi che mai come quest’anno non fanno mistero di puntare almeno ai play-off.
Debutto casalingo per Calvisano contro la Rugby Reggio, San Donà ospita i Medicei mentre Viadana-Lazio chiude la giornata.
Tutte le partite iniziano alle 16 e tutte sono in diretta streaming su The Tugby Channel.

Classifica: Calvisano 5 punti, Petrarca 4, Viadana 4, Fiamme Oro 4, Rovigo 4, Mogliano 1, Medicei 0, San Donà 0, Reggio Emilia 0, Lazio 0

Calvisano: Dal Zilio; Susio, Paz, De Santis, Bruno; Mortali, Semenzato; Tuivaiti, Archetti, Zdrilich; D’Onofrio, Cavalieri; Biancotti, Morelli, Rimpelli.
A disposizione: Luccardi, Fischetti, Zanetti, Pettinelli, Casilio, Novillo, Chiesa, Leso
Rugby Reggio: Farolini (cap); Caminati, Paletta, Scalvi, Gennari; Rodriguez, Daupi; Ferrarini F., Rimpelli, Mordacci; Balsemin, Visagie; Vanz Zyl, Manghi, Celona
A disposizione: Gatti, Quaranta, Bordonaro, Devodier; Dell’Acqua, Du Preez, Panunzi, Costella

Mogliano: Guarducci; Gallimberti, Zanon, Bonifazi, Visentin; Mornas, Endrizzi (Cap.); Padrò, Corazzi (V.Cap.), Manni; Maso, Flammini; Connolly, Giazzon, Buonfiglio
A disposizione: Ferraro, Ceccato, Bigoni, Bocchi, Baldino, Gubana, Giabardo A., Giabardo G
Petrarca Padova: Menniti-Ippolito; Fadalti, Riera, Capraro, Rossi; Rizzi, Francescato; Nostran, Lamaro, Conforti; Saccardo, Cannone; Filippetto, Santamaria, Scarsini.
A disposizione: Acosta, Delfino, Vannozzi, Gerosa, Salvetti, Cortellazzo, Bacchin, Pavan

Rovigo: Robertson-Weepu; Cioffi, Majstorovic, Modena, Odiete; Davies, Loro; De Marchi, Lubian, Ruffolo (cap.); Ortis, Boggiani; Pavesi, Momberg, Brugnara.
A disposizione: Cadorini, Vecchini, D’Amico, Parker, Venco, Pasini, Mantelli, Biffi
Fiamme Oro: Edwardson, Sepe, gabbianelli, Massaro, Bacchetti, Buscema, Martinelli, Amenta (cap.), Cristiano (v.cap), Bianchi, Caffini, fragnito, Iacob, Moriconi, Cocivera.
A disposizione: Adriano, Zago, Di Stefano, Duca, Cornelli (Bergamin), Calabrese, Roden, Gasparini

San Donà: Van Zyl; Schiabel, Iovu, Bertetti, Falsaperla; Ambrosini, Crosato; Derbyshire, Vian GM, Catelan; Van Vuren, Wessels; Michelini, Bauer, Ceccato.
A disposizione: Dal Sie, Zanusso, Erasmus, Rorato, Rigo, Bardella, Bacchin, Chalonec
Medicei: Basson; Lubian, Rodwell, Cerioni, McCann; Newton, Fusco; Greeff, Brancoli, Meyer (c); Montauriol (Cemicetti), Maran; Montivero, Baruffaldi, Schiavon.
A disposizione: Cesareo, Corbetta, Battisti, Cemicetti (Riedo), Cosi, Taddei, Mattoccia (Citi), Cornelli.

Viadana: O’Keeffe; Amadasi, Finco, Tizzi, Spinelli; Manganiello, Gregorio; Denti And. (capitano), Moreschi, Delnevo, Caila, Orlandi, Brandolini, Silva, Bergonzini.
A disposizione: Ceciliani, Breglia, Denti Ant., Gelati, Wagenpfeil, Bacchi, Mokom, Anello.
Lazio: Antl; Bonavolontá F., Di Giulio, Guardiano; Santoro; Ceballos, Bonavolontá D; Cicchinelli; Ercolani, Filippucci (cap); Romagnoli, Freytes; Gloriani, Cugini, Di Roberto.
A disposizione: Marsella, Corcos, Amendola, Pierini, Pagotto, Giangrande, Lombardo, Vella.

 

RUGBY CHAMPIONSIP: SUDAFRICA-AUSTRALIA, Bloemfontein ore 17.05 (diretta tv su Sky Sport 2)
Tornare un campo dopo un 57 a 0 incassato in casa dell’avversario per antonomasia: è il durissimo compito della nazionale sudafricana chiamata a rialzarsi dopo una sconfitta pesantissima, di quelle che ti tagliano davvero le gambe. Il ct Allistair Coetzee ha annunciato tre cambi rispetto alla disastrosa uscita di Albany in Nuova Zelanda: Dillyn Leyds all’ala, Francois Louw in terza linea e Cronje mediano di mischia.
E sono invece tre i debutti per l’Australia che va in Sudafrica in cerca di una vittoria che potrebbe garantire il secondo posto in classifica: Michael Cheika farà partire dal primo minuto per la prima volta Prima partenza da titolari per Izack Rodda, Jack Dempsey e Marika Koroibete.

Sudafrica: 15 Andries Coetzee, 14 Dillyn Leyds, 13 Jesse Kriel, 12 Jan Serfontein, 11 Courtnall Skosan, 10 Elton Jantjies, 9 Ross Cronje, 8 Uzair Cassiem, 7 Francois Louw, 6 Siya Kolisi, 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth (c), 3 Ruan Dreyer, 2 Malcolm Marx, 1 Tendai Mtawarira
Riserve: 16 Chiliboy Ralepelle, 17 Steven Kitshoff, 18 Trevor Nyakane, 19 Pieter-Steph du Toit, 20 Jean-Luc du Preez, 21 Rudy Paige, 22 Handré Pollard, 23 Damian de Allende
Australia: 15 Israel Folau, 14 Marika Koroibete, 13 Tevita Kuridrani, 12 Kurtley Beale, 11 Reece Hodge, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 Sean McMahon, 7 Michael Hooper (c), 6 Jack Dempsey, 5 Adam Coleman, 4 Izack Rodda, 3 Sekope Kepu, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Scott Sio
Riserve: 16 Stephen Moore, 17 Tom Robertson, 18 Allan Alaalatoa, 19 Rob Simmons, 20 Lukhan Tui, 21 Ned Hanigan, 22 Nick Phipps, 23 Samu Kerevi, 24 Henry Speight

 

RUGBY CHAMPIONSIP: ARGENTINA-NUOVA ZELANDA, Buenos Aires ore 00.40 8diretta tv su SkySport 2)
Da una parte i padroni di casa autori anche di buone prove in questa edizione 2017 ma ancora fermi a zero punti in classifica, dall’altra gli All Blacks che dopo aver asfaltato il Sudafrica per 57 a 0 cercano all’Estadio Vélez Sarsfield della capitale argentina quella vittoria che regalerebbe loro anche la certezza matematica dell’ennesimo trionfo nel Rugby Championship, trionfo su cui oggi nessuno scommetterebbe contro nemmeno un centesimo. Nel pack dei pumas tornano Lavanini e Leguizamon mentre tra i trequarti la novità è Tuculet estremo con Bofelli spostato all’ala.
E gli All Blacks? McKenzie è estremo, Sonny Bill Williams tra i centri assieme a Lienert-Brown, Naholo all’ala, in terza partono dal primo minuto Fifita e Todd mentre in seconda ecco Barrett e Romano.

Argentina: 15 Joaquin Tuculet, 14 Matias Moroni, 13 Matias Orlando, 12 Jeronimo de la Fuente, 11 Emiliano Boffelli, 10 Nicolas Sanchez, 9 Tomas Cubelli, 8 Juan Manuel Leguizamón, 7 Tomas Lezana, 6 Pablo Matera, 5 Tomas Lavanini, 4 Guido Petti, 3 Nahuel Tetaz Chaparro, 2 Agustin Creevy (c), 1 Lucas Noguera
Riserve: 16 Julian Montoya, 17 Santiago Garcia Botta, 18 Ramiro Herrera, 19 Marcos Kremer, 20 Javier Ortega Desio, 21 Martin Landajo, 22 Juan Martin Hernandez, 23 Santiago Cordero
Nuova Zelanda: 15 Damian McKenzie, 14 Waisake Naholo, 13 Anton Lienert-Brown, 12 Sonny Bill Williams, 11 Rieko Ioane, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Kieran Read (c), 7 Matt Todd, 6 Vaea Fifita, 5 Scott Barrett, 4 Luke Romano, 3 Nepo Laulala, 2 Dane Coles, 1 Kane Hames
Riserve: 16 Codie Taylor, 17 Wyatt Crockett, 18 Ofa Tu’ungafasi, 19 Patrick Tuipulotu, 20 Ardie Savea, 21 TJ Perenara, 22 Ngani Laumape, 23 David Havili

 

CAMPIONATO FEMMINILE, 1a GIORNATA ORE 15.30
Parte anche il campionato delle ragazze con venti squadre suddivise in due gironi. La squadra campione in carica è il Valsugana. Il programma:

Girone 1
Valsugana Rugby Padova v Chicken CUS Pavia
Rugby Monza 1949 v Benetton Treviso
Rugby Cogoleto & Prov. Ovest v Rugby Riviera 1975
CUS Torino v Rugby Colorno
Iniziative – Villorba Rugby vs Verona Rugby
Girone 2
Frascati R. Club 2015 v TXT Cus Ferrara R.
Donne Etrusche Rugby v Am. R. Torre del Greco
Old Napoli R.C. Onlus v I Puma Bisenzio Rugby
Rugby Bologna 1928 v Rugby Belve Neroverdi
CUS Pisa v Montevirginio Mini Rugby

Parte nel fine settimana anche la Serie A: a questo link la composizione dei gironi, tutte le partite e le classifiche

NB: fine settimana ricco di impegni familiari per il sottoscritto. Al 99% ci si ritrova lunedì

Pro14: Zebre e Benetton Treviso vanno male, Cheetahs e Kings fanno peggio

Quattro partite e quattro sconfitte per le squadre italiane nelle prime due giornate del torneo celtico. Non bene, sicuramente. I numeri non ci raccontano al meglio la bontà o meno delle prestazioni ma sono comunque importanti perché scattano una fotografia oggettiva, eccoli:
Capitolo Benetton Treviso: 2 sconfitte, un punto (di bonus) in classifica, 17 punti marcati e 55 incassati per una differenza di -38
Capitolo Zebre: 2 sconfitte, zero punti in classifica, 23 punti marcati e 63 incassati per una differenza di -40
Quello che non dicono i numeri è che le nostre squadre hanno incontrato nei primi due turni avversari di assoluto livello: Ospreys e gli Scarlets campioni in carica per i bianconeri, Munster e Ulster per i veneti. Anche questo conta.

Se guardiamo alla qualità delle prestazioni, cosa assolutamente più discutibile e soggetta a interpretazioni, dovremmo dire che le Zebre al momento sono andate meglio più di quanto non ci si aspettasse: a Swansea hanno messo paura agli Ospreys e sono rimaste bene o male in partita per un’ora con gli Scarlets. Sono una squadra che sta cercando una strada e una identità, che vive soprattutto della determinazione e della voglia di dimostrare a chiunque che la sua pelle la vende a caro prezzo. La cosa è riuscita meglio in Galles, nella prima giornata, che non in casa contro gli Scarlets con gli ospiti sempre in controllo della partita e comunque più forti rispetto agli Ospreys. Ma va bene così, non penso che si possa chiedere di più ai bianconeri in questo momento.
E Treviso? Peggio delle Zebre. Nel senso che con il Munster è arrivata una batosta e con l’Ulster la squadra veneta ha perso con una prestazione in linea con quanto avveniva un anno fa, o prima: per un’ora partita in mano agli avversari, poi biancoverdi che si scuotono e che si mettono a giocare ma il gap è ormai troppo profondo per essere colmato. E se c’è una cosa che si chiede agli uomini allenati da Kieran Crowley è quello di dare una svolta a questo andazzo: si può perdere ma provando a vincere, a fare la partita, non stando sempre ad inseguire. Siamo all’inizio della stagione, il tempo non manca, speriamo.

Italiane in fondo alla classifica? Beh, no. Treviso nella sua conference ne ha due alle spalle (i Dragons e i Southern Kings), mentre le Zebre sono davanti ai Cheetahs di Franco Smith. Perché la vera nota dopo le prime due giornate di torneo è che le due squadre sudafricane stanno patendo parecchio l’esordio nel torneo celtico: i Kings hanno perso 57-10 in casa degli Scarlets e e 32 a 10 a Galway contro il Connacht mettendo assieme 0 punti e un -69 di differenza punti. Appena meglio i Cheetahs (ma di pochissimo) che hanno rimediato due ko a Belfast contro l’Ulster (42-19) e in casa del Munster (51-18) per un -56 complessivo di differenza punti. Peggio anche delle italiane quindi.
Questa cosa sorprende un po’. Non che non ci si aspettassero difficoltà, per carità, ma Cheetahs e Kings sono due formazioni già strutturate e forse non si attendevano affanni di queste dimensioni. I punteggi incassati sono tutti molto pesanti e le prestazioni ancora mai all’altezza.
Ma anche va detto che siamo all’inizio, davvero troppo presto per dare sentenze, anche se della cosa bisogna al momento prendere atto. Tra una settimana le due squadre sudafricane giocheranno le loro prime partite casalinghe, pronte a dare i primi squilli; i Kings ospitano il Leinster mentre le Zebre vanno a far visita a casa Cheetahs.

Scarlets e Ulster battono Zebre e Benetton. All Blacks a fatica, pari e patta tra Australia e Sudafrica

Dall’ultima (Zebre-Scarlets) alla prima (All Blacks-Argentina), ecco cosa è successo in questo lungo sabato di rugby:

GUINNESS PRO14: ZEBRE – SCARLETS 10-41
Zebre che ci mettono voglia e determinazione ma che possono fare poco contro un avversario che non impressiona ma che è sicuramente più organizzato e quadrato. E che – non va dimenticato – è campione in carica.
Bianconeri che smuovono per primi il tabellone dopo appena tre minuti dalla piazzola con Canna ma che poi non marcano più nemmeno un punto fino al 76′. Scarlets che prendono le misure e che vanno al riposo sul 13 a 3. Fino alla meta di Asquith al 64′ la partita rimane in qualche modo aperta, anche se il XV in maglia rossa mena le danze, poi si gioca quasi esclusivamente nella metà campo delle Zebre. La meta di Bellini al 76′ rende il risultato appena un poco meno amaro.

Zebre: 15 Ciaran Gaffney, 14 Giulio Bisegni, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello (c), 11 Giovanni D’Onofrio, 10 Carlo Canna, 9 Guglielmo Palazzani 8 Giovanni Licata, 7 Johan Meyer, 6 Jacopo Sarto, 5 Valerio Bernabò, 4 David Sisi, 3 Dario Chistolini, 2 Tommaso D’Apice, 1 Andrea Lovotti
Riserve: 16 Oliviero Fabiani, 17 Andrea De Marchi, 18 Roberto Tenga, 19 George Biagi, 20 Derick Minnie, 21 Marcello Violi, 22 Serafin Bordoli, 23 Mattia Bellini
Mete: Bellini (76′)
Conversioni: Canna (77′)
Punizioni: Canna (3′)

Scarlets: 15 Johnny Mcnicholl, 14 Tom Grabham, 13 Hadleigh Parkes, 12 Scott Williams, 11 Steff Evans, 10 Rhys Patchell, 9 Gareth Davies, 8 John Barclay (c), 7 Will Boyde, 6 Aaron Shingler, 5 Tadhg Beirne, 4 David Bulbring, 3 Samson Lee, 2 Ryan Elias, 1 Rob Evans
Riserve: 16 Emyr Phillips, 17 Wyn Jones, 18 Werner Kruger, 19 Tom Price, 20 Josh Macleod, 21 Aled Davies, 22 Rhys Jones, 23 Paul Asquith
Mete: Mcnicholl (9′), Evans (48′), Asquith (64′), Beirne (69′), Davies (74′)
Conversioni: Patchell (10′, 48′, 70, 74′)
Punizioni: Patchell (5′, 27′)

GUINNESS PRO14: BENETTON TREVISO – ULSTER 14-21
Veneti che nell’immediato prepartita perdono anche Sebastian Negri: gioca Steyn dal primo minuto mentre in panchina va Budd non in perfette condizioni fisiche. Il possesso è biancoverde ma i padroni di casa sono macchinosi e non pungono e così nella prima mezz’ora si contano due mete irlandesi più una terza annullata. Si va al riposo sul 14 a 0 per gli ospiti e anche nella ripresa si assiste al medesimo copione del primo: Treviso prova a combinare qualcosa senza riuscirci, Ulster ben organizzato che colpisce appena può e che poco dopo l’ora di gioco va a segno per la terza volta sfruttando un calcio di Bronzini stoppato. Gara finita? No, perché i padroni di casa si mettono davvero a giocare e al 65′ marcano la prima meta dell’anno con Ruzza che finalizza al meglio una maul avanzante, sette minuti dopo è McKinley a trovare la marcatura pesante. Ulster che perde tranquillità ma qualche errore di troppo nel possesso trevigiano chiude la gara sul 14-21.

Benetton Treviso: 15 Jayden Hayward, 14 Angelo Esposito, 13 Alberto Sgarbi (c), 12 Tommaso Allan, 11 Tommaso Benvenuti, 10 Ian McKinley, 9 Tito Tebaldi, 8 Whetu Douglas, 7 Abraham Steyn, 6 Francesco Minto, 5 Federico Ruzza, 4 Marco Lazzaroni, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Federico Zani
Riserve16 Engjel Makelara, 17 Cherif Traore, 18 Tiziano Pasquali, 19 Dean Budd, 20 Marco Barbini, 21 Giorgio Bronzini, 22 Edoardo Gori, 23 Marco Zanon
Mete: Ruzza (65′), McKinley (72′)
Conversioni: McKinley (65′, 72′)

Ulster: 15 Louis Ludik, 14 Andrew Trimble (c), 13 Tommy Bowe, 12 Stuart McCloskey, 11 Jacob Stockdale, 10 Christian Lealiifano, 9 John Cooney, 8 Jean Deysel, 7 Sean Reidy, 6 Matthew Rea, 5 Kieran Treadwell, 4 Robbie Diack, 3 Wiehahn Herbst, 2 Rob Herring, 1 Callum Black
Riserve: 16 John Andrew, 17 Andrew Warwick, 18 Rodney Ah You, 19 Peter Browne, 20 Chris Henry, 21 David Shanahan, 22 Peter Nelson, 23 Luke Marshall
Mete: Trimble (8′, 24′), Stockdale (61′)
Conversioni: Cooney (8′, 24′, 61′)

RUGBY CHAMPIONSHIP: AUSTRALIA – SUDAFRICA 23-23
Un risultato che serve a poco ad entrambe le formazioni, con l’Australia che aveva bisogno di una vittoria per dare un’accelerata a una stagione di rugby internazionale iniziata un po’ così e un Sudafrica che invece doveva rimanere in scia della Nuova Zelanda in vista della sfida diretta del prossimo fine settimana.
Partita divertente, a tratti anche spettacolare, ma troppo spezzettata e che va avanti a strappi, caratterizzata da tanti errori da parte di entrambe le squadre che sul prato di Perth si sono comunque affrontate a viso aperto. Sudafrica meglio nel complesso contro un’Australia grintosa ma troppo spesso distratta.

Australia: 15 Israel Folau, 14 Henry Speight, 13 Tevita Kuridrani, 12 Kurtley Beale, 11 Reece Hodge, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 Sean McMahon, 7 Michael Hooper (c), 6 Ned Hanigan, 5 Adam Coleman, 4 Rory Arnold, 3 Sekope Kepu, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Scott Sio
Riserve: 16 Jordan Uelese, 17 Tom Robertson, 18 Allan Alaalatoa, 19 Rob Simmons, 20 Jack Dempsey, 21 Nick Phipps, 22 Samu Kerevi, 23 Curtis Rona
Mete: Beale (27′), Polota-Nau (47′)
Conversioni: Foley (27′, 47′)
Punizioni: Foley (7′, 41′, 75′)

Sudafrica: 15 Andries Coetzee, 14 Raymond Rhule, 13 Jesse Kriel, 12 Jan Serfontein, 11 Courtnall Skosan, 10 Elton Jantjies, 9 Ross Cronje, 8 Uzair Cassiem, 7 Jaco Kriel, 6 Siya Kolisi, 5 Pieter-Steph du Toit, 4 Eben Etzebeth (c), 3 Coenie Oosthuizen, 2 Malcolm Marx, 1 Tendai Mtawarira
Riserve: 16 Bongi Mbonambi, 17 Steven Kitshoff, 18 Trevor Nyakane, 19 Lood de Jager, 20 Jean-Luc du Preez, 21 Francois Hougaard, 22 Handré Pollard, 23 Damian de Allende
Mete: Kriel (25′), Marx (59′)
Conversioni: Jantjies (25′, 59′)
Punizioni: Jantjies (4′, 54′, 64′)

RUGBY CHAMPIONSHIP: NUOVA ZELANDA – ARGENTINA 39-22
Faticano parecchio gli All Blacks per domare un’Argentina tignosa, che sa mordere le caviglie come poche altre squadre e che non molla davvero mai. Nehe Milner-Skudder rientra per la prima volta dopo i Mondiali inglesi e bagna subito la partita con una meta dopo pochissimi minuti. Gara in discesa a New Plymouth per i padroni di casa? Niente affatto, i sudamericani ribattono colpo su colpo e vanno al riposo addirittura in vantaggio: 15-16.
L’inizio della difesa è un mezzo incubo per i tuttineri con i Pumas che su punizione allungano per poi sbagliarne una semplice, al 50′ sono comunque avanti di 7 punti merito di un ritmo davvero forsennato. Un minuto più tardi arriva però il colpo inaspettato dei neozelandesi con una grande accelerazione di Vaea Fifita: la gara cambia d’inerzia e finisce con le marcature casalinghe di McKenzie e Barrett. Una bellissima Argentina, almeno fino a quando è durato il carburante fisico e mentale (l’unico gap vero che separa questa squadra dalle avversarie dell’Emisfero Sud), una Nuova Zelanda letale ma che conferma qualche difficoltà.

Nuova Zelanda: 15 Damian McKenzie, 14 Israel Dagg, 13 Anton Lienert-Brown, 12 Sonny Bill Williams, 11 Nehe Milner-Skudder, 10 Beauden Barrett, 9 TJ Perenara, 8 Kieran Read (c), 7 Ardie Savea, 6 Vaea Fifita, 5 Brodie Retallick, 4 Luke Romano, 3 Nepo Laulala, 2 Dane Coles, 1 Joe Moody
Riserve: 16 Codie Taylor, 17 Wyatt Crockett, 18 Ofa Tu’ungafasi, 19 Scott Barrett, 20 Sam Cane, 21 Tawera Kerr-Barlow, 22 Lima Sopoaga, 23 Ngani Laumape
Mete: Nehe Milner-Skudder (7′), Anton Lienert-Brown (19′), Israel Dagg (37′), Vaea Fifita (51′), Damian McKenzie (63′), Beauden Barrett (78′)
Conversioni: Lima Sopoaga (51′, 64′, 79′)
Punizioni: Lima Sopoaga (70′)

Argentina: 15 Joaquin Tuculet, 14 Santiago Cordero, 13 Matias Moroni, 12 Jeronimo de la Fuente, 11 Emiliano Boffelli, 10 Nicolas Sanchez, 9 Tomas Cubelli, 8 Benjamin Macome, 7 Javier Ortega Desio, 6 Pablo Matera, 5 Matias Alemanno, 4 Guido Petti, 3 Nahuel Tetaz Chaparro, 2 Agustin Creevy (c), 1 Lucas Noguera Paz
Riserve:16 Julian Montoya, 17 Santiago Garcia Botta, 18 Enrique Pieretto Heilan, 19 Marcos Kremer, 20 Tomas Lezana, 21 Martin Landajo, 22 Santiago Gonzalez Iglesias, 23 Matias Orlando
Marcatori Argentina
Mete: Nicolas Sanchez (41′)
Conversioni: Nicolas Sanchez (42′)
Punizioni: Nicolas Sanchez (14′, 50′), Emiliano Boffelli (25′, 43′)
Drop: Nicolas Sanchez (28′)

Rugby Championship e Guinness Pro14, un sabato tra All Blacks, Springboks, Zebre e Treviso

In mattinata Nuova Zelanda-Argentina e Australia-sudafrica, alle 18 (senza tv) il Benetton ospita l’Ulster, alle 20 e 35 (e su Eurosport) la sfida di Parma tra Zebre e Scarlets

Un sabato da passare in compagnia della palla ovale, da New Plymouth (Nuova Zelanda), fino a Parma. Magari – perché no? – con qualche divagazione anche in Francia e Inghilterra, grazie alle sfide di Top 14 e Premiership. Ecco cosa succederà oggi in rigoroso ordine cronologico.

RUGBY CHAMPIONSHIP: NUOVA ZELANDA – ARGENTINA, ore 9.35 (diretta tv su SkySport 3)
All Blacks a punteggio pieno dopo due turni, Pumas che invece sono ancora fermi al palo. Il ct dei campioni del mondo, Steve Hansen, ha deciso non pochi cambi rispetto all’ultima uscita, ma il nome da sottolineare è quello di Nehe Milner-Skudder, che torna titolare dopo un lunghissimo stop per infortunio. Tra gli avanti c’è anche Vaea Fifita.
Squadra rivoluzionata anche tra i sudamericani: Benjamin Macomeè in terza linea con Javier Ortega Desio al posto di Lezana, in seconda parte Guido Petti. All’apertura c’è Sanchez.

Nuova Zelanda: 15 Damian McKenzie, 14 Israel Dagg, 13 Anton Lienert-Brown, 12 Sonny Bill Williams, 11 Nehe Milner-Skudder, 10 Beauden Barrett, 9 TJ Perenara, 8 Kieran Read (c), 7 Ardie Savea, 6 Vaea Fifita, 5 Brodie Retallick, 4 Luke Romano, 3 Nepo Laulala, 2 Dane Coles, 1 Joe Moody
Riserve: 16 Codie Taylor, 17 Wyatt Crockett, 18 Ofa Tu’ungafasi, 19 Scott Barrett, 20 Sam Cane, 21 Tawera Kerr-Barlow, 22 Lima Sopoaga, 23 Ngani Laumape
Argentina: 15 Joaquin Tuculet, 14 Santiago Cordero, 13 Matias Moroni, 12 Jeronimo de la Fuente, 11 Emiliano Boffelli, 10 Nicolas Sanchez, 9 Tomas Cubelli, 8 Benjamin Macome, 7 Javier Ortega Desio, 6 Pablo Matera, 5 Matias Alemanno, 4 Guido Petti, 3 Nahuel Tetaz Chaparro, 2 Agustin Creevy (c), 1 Lucas Noguera Paz
Riserve: 16 Julian Montoya, 17 Santiago Garcia Botta, 18 Enrique Pieretto Heilan, 19 Marcos Kremer, 20 Tomas Lezana, 21 Martin Landajo, 22 Santiago Gonzalez Iglesias, 23 Matias Orlando

RUGBY CHAMPIONSHIP: AUSTRALIA – SUDAFRICA, ore 11.55 (diretta tv su SkySport 1)
A Perth i wallabies cercano una vittoria per rilanciare una stagione iniziata con due ko dalle tante ombre e con pochissime luci contro la Nuova Zelanda. Di fronte avrà un Sudafrica che invece è in crescita dopo un’annata davvero complicata. E tra una settimana gli springboks affronteranno gli All Blacks…

Australia: 15 Israel Folau, 14 Henry Speight, 13 Tevita Kuridrani, 12 Kurtley Beale, 11 Reece Hodge, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 Sean McMahon, 7 Michael Hooper (c), 6 Ned Hanigan, 5 Adam Coleman, 4 Rory Arnold, 3 Sekope Kepu, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Scott Sio
Riserve: 16 Jordan Uelese, 17 Tom Robertson, 18 Allan Alaalatoa, 19 Rob Simmons, 20 Jack Dempsey, 21 Nick Phipps, 22 Samu Kerevi, 23 Curtis Rona
Sudafrica: 15 Andries Coetzee, 14 Raymond Rhule, 13 Jesse Kriel, 12 Jan Serfontein, 11 Courtnall Skosan, 10 Elton Jantjies, 9 Ross Cronje, 8 Uzair Cassiem, 7 Jaco Kriel, 6 Siya Kolisi, 5 Pieter-Steph du Toit, 4 Eben Etzebeth (c), 3 Coenie Oosthuizen, 2 Malcolm Marx, 1 Tendai Mtawarira
Riserve: 16 Bongi Mbonambi, 17 Steven Kitshoff, 18 Trevor Nyakane, 19 Lood de Jager, 20 Jean-Luc du Preez, 21 Francois Hougaard, 22 Handré Pollard, 23 Damian de Allende

GUINNESS PRO14: BENETTON TREVISO – ULSTER (ore 18, nessuna copertura tv)
La prima notizia la leggete nella parentesi appena sopra, ovvero che a differenza di quanto fatto sapere nella giornata di giovedì la partita non sarà trasmessa in televisione. Non bello. La seconda la si trova invece nel comunicato con cui il club biancoverde ha annunciato il XV titolare, ovvero che la lista degli infortunati è di 19 giocatori. Diciannove. Ancora meno bello della mancata trasmissione tv. Eccoli: Marty Banks, Robert Barbieri, Ignacio Brex, Andrea Bronzini, Dean Budd, Andrea Buondonno, Filippo Filippetto, Marco Fuser, Ornel Gega, Irné Herbst, Tommaso Iannone, Nasi Manu, Luca Morisi, Nicola Quaglio, Marco Riccioni, Luca Sperandio, Michael Tagicakibau, Alessandro Zanni e Matteo Zanusso.
Al Monigo arriva un Ulster (senza Piutau) che una settimana fa ha sonoramente battuto i Cheetahs. Benetton alla ricerca di una prestazione convincente, prima ancora del risultato. certo, se arrivasse pure quello… In biancoverde si rivede Hayward dopo un lungo stop per infortunio.

Benetton Treviso: 15 Jayden Hayward, 14 Angelo Esposito, 13 Alberto Sgarbi (c), 12 Tommaso Allan, 11 Tommaso Benvenuti, 10 Ian McKinley, 9 Tito Tebaldi, 8 Whetu Douglas, 7 Sebastian Negri, 6 Francesco Minto, 5 Federico Ruzza, 4 Marco Lazzaroni, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Federico Zani
Riserve: 16 Engjel Makelara, 17 Cherif Traore, 18 Tiziano Pasquali, 19 Marco Barbini, 20 Abraham Steyn, 21 Giorgio Bronzini, 22 Edoardo Gori, 23 Marco Zanon
Ulster: 15 Louis Ludik, 14 Andrew Trimble (c), 13 Tommy Bowe, 12 Stuart McCloskey, 11 Jacob Stockdale, 10 Christian Lealiifano, 9 John Cooney, 8 Jean Deysel, 7 Sean Reidy, 6 Matthew Rea, 5 Kieran Treadwell, 4 Robbie Diack, 3 Wiehahn Herbst, 2 Rob Herring, 1 Callum Black
Riserve: 16 John Andrew, 17 Andrew Warwick, 18 Rodney Ah You, 19 Peter Browne, 20 Chris Henry, 21 David Shanahan, 22 Peter Nelson, 23 Luke Marshall

GUINNESS PRO14: ZEBRE – SCARLETS (ore 20.35, diretta tv su Eurosport)
Una settimana fa la prova bella e grintosa ma senza punti di Swansea: stasera le Zebre sono chiamate a bissare l’intensità e la grinta della trasferta gallese contro i campioni in carica, squadra che sembra essere più quadrata degli Ospreys, almeno sulla carta. Non sarà facile.
Nel XV titolare anche D’Onofrio, permit “accademico”.

Zebre: 15 Ciaran Gaffney, 14 Giulio Bisegni, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello (c), 11 Giovanni D’Onofrio, 10 Carlo Canna, 9 Guglielmo Palazzani 8 Giovanni Licata, 7 Johan Meyer, 6 Jacopo Sarto, 5 Valerio Bernabò, 4 David Sisi, 3 Dario Chistolini, 2 Tommaso D’Apice, 1 Andrea Lovotti
Riserve: 16 Oliviero Fabiani, 17 Andrea De Marchi, 18 Roberto Tenga, 19 George Biagi, 20 Derick Minnie, 21 Marcello Violi, 22 Serafin Bordoli, 23 Mattia Bellini
Scarlets: 15 Johnny Mcnicholl, 14 Tom Grabham, 13 Hadleigh Parkes, 12 Scott Williams, 11 Steff Evans, 10 Rhys Patchell, 9 Gareth Davies, 8 John Barclay (c), 7 Will Boyde, 6 Aaron Shingler, 5 Tadhg Beirne, 4 David Bulbring, 3 Samson Lee, 2 Ryan Elias, 1 Rob Evans
Riserve: 16 Emyr Phillips, 17 Wyn Jones, 18 Werner Kruger, 19 Tom Price, 20 Josh Macleod, 21 Aled Davies, 22 Rhys Jones, 23 Paul Asquith

L’Inghilterra asfalta la Scozia (61-21), il Sei Nazioni è di Sua Maestà. Pro12: Zebre travolte dall’Ulster

©INPHO/Billy Stickland

A Twickenham show della squadra di Eddie Jones che fa suo il torneo, eguaglia il primato di vittorie consecutive della Nuova Zelanda e sabato va a Dublino per il grande Slam.
A Belfast gara a senso unico nel recupero di Guinness Pro12: 68-21 il risultato finale con i padroni di casa che si prendono il bonus in soli 26 minuti.

L’assist lo ha fatto il Galles battendo l’Irlanda mentre l’Inghilterra ha spinto la palla in rete, pardon, in meta. La sfida che per la Scozia doveva rappresentare il salto di qualità si è trasformata in una mezza Caporetto: sconfitta netta, passivo pesantissimo e soprattutto la responsabilità di aver spalancato le porte all’avversario con la mezza follia di Fraser Brown che si fa ammonire dopo poco più di un minuto di gioco per un placcaggio pericoloso che se gli fosse costata lì’espulsione non ci sarebbe stato nulla da dire.
La gara si instrada immediatamente su un territorio favorevole all’Inghilterra che sente l’odore del sangue e si avventa sulla malcapitata Scozia. Alla fine il tabellone dirà 61-21, con sette mete fatte dai padroni di casa (tripletta per Jonathan Joseph, doppietta per Care).
Inghilterra che vince così il suo secondo Sei Nazioni consecutivo, che eguaglia il record di di vittorie consecutive degli All Blacks (18) e che tra una settimana va a Dublino per prendersi il Grande Slam e il primato assoluto.

Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Jack Nowell, 13 Jonathan Joseph, 12 Owen Farrell, 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Nathan Hughes, 7 James Haskell, 6 Maro Itoje, 5 Courtney Lawes, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley (c), 1 Joe Marler
Riserve: 16 Jamie George, 17 Mako Vunipola, 18 Kyle Sinckler, 19 Tom Wood, 20 Billy Vunipola, 21 Danny Care, 22 Ben Te’o, 23 Anthony Watson
Mete: Jonathan Joseph (4′, 25′, 42′), Anthony Watson (35′), Billy Vunipola (56′), Danny Care (72′, 80′)
Conversioni: Owen Farrell (5′, 26′, 36′, 43′, 57′, 73′, 80′)
Punizioni: Owen Farrell (7′, 14′, 32′, 46′)

Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Huw Jones, 12 Alex Dunbar, 11 Tim Visser, 10 Finn Russell, 9 Ali Price, 8 Ryan Wilson, 7 Hamish Watson, 6 John Barclay (c), 5 Jonny Gray, 4 Richie Gray, 3 Zander Fagerson, 2 Fraser Brown, 1 Gordon Reid
Riserva: 16 Ross Ford, 17 Allan Dell, 18 Simon Berghan, 19 Tim Swinson, 20 Cornell Du Preez, 21 Henry Pyrgos, 22 Duncan Weir, 23 Mark Bennett
Mete: Gordon Reid (29′), Huw Jones (50′, 70′)
Conversioni: Finn Russell (30′, 51′, 71′)
Punizioni:

 

GUINNESS PRO12: ULSTER-ZEBRE 68-21
Che fosse una partita difficile, quasi impossibile, lo si sapeva e il campo lo ha confermato. A Belfast l’Ulster sommerge i bianconeri con 10 mete e si prende il punto di bonus già al 26′. Poco altro da aggiungere, tranne che fa male…

Ulster: 15 Jared Payne, 14 Craig Gilroy, 13 Jacob Stockdale, 12 Luke Marshall, 11 Charles Piutau, 10 Stuart Olding, 9 Ruan Pienaar; 1 Callum Black, 2 R Herring (c), 3 Wiehahn Herbst, 4 Kieran Treadwell, 5 Alan O’Connor, 6 Robbie Diack, 7 Chris Henry, 8 Marcell Coetzee
Riserve: 16 J Andrew, 17 Andy Warwick, 18 Rodney Ah You, 19 Franco van der Merwe, 20 Clive Ross, 21 Paul Marshall, 22 Peter Nelson, 23 David Busby
Mete: Marshall (7′, 15′), Pienaar (18′), Piutau (26′, 47′), Stockdale (31′), Gilroy (46′), Andrew (54′), Olding (69′), Paul Marshall (71′)
Conversioni: Pienaar (7′, 15′, 18′, 26′, 31′, 46′), Olding (54′, 70′, 73′)
Punizioni:

Zebre: 15 Dion Berryman, 14 Mattia Bellini, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello, 11 Lloyd Greeff, 10 Serafin Bordoli, 9 Carlo Engelbrecht; 1 Andrea De Marchi, 2 Oliviero Fabiani, 3 Bartholomeus Le Roux, 4 Quintin Geldenhuys (c), 5 Valerio Bernabò, 6 Matteo Cornelli, 7 Gideon Koegelenberg, 8 Federico Ruzza
Riserve: 16 Luigi Ferraro, 17 Bruno Postiglioni, 18 Guillermo Roan, 19 Joshua Furno, 20 Julien Nibert, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Matteo Pratichetti, 23 Malou Mornas
Mete: De Marchi (13′), Roan (68′), Greef (76′)
Conversioni: Bordoli (14′), Palazzani (69′, 77′)
Punizioni: