L’Inghilterra asfalta la Scozia (61-21), il Sei Nazioni è di Sua Maestà. Pro12: Zebre travolte dall’Ulster

©INPHO/Billy Stickland

A Twickenham show della squadra di Eddie Jones che fa suo il torneo, eguaglia il primato di vittorie consecutive della Nuova Zelanda e sabato va a Dublino per il grande Slam.
A Belfast gara a senso unico nel recupero di Guinness Pro12: 68-21 il risultato finale con i padroni di casa che si prendono il bonus in soli 26 minuti.

L’assist lo ha fatto il Galles battendo l’Irlanda mentre l’Inghilterra ha spinto la palla in rete, pardon, in meta. La sfida che per la Scozia doveva rappresentare il salto di qualità si è trasformata in una mezza Caporetto: sconfitta netta, passivo pesantissimo e soprattutto la responsabilità di aver spalancato le porte all’avversario con la mezza follia di Fraser Brown che si fa ammonire dopo poco più di un minuto di gioco per un placcaggio pericoloso che se gli fosse costata lì’espulsione non ci sarebbe stato nulla da dire.
La gara si instrada immediatamente su un territorio favorevole all’Inghilterra che sente l’odore del sangue e si avventa sulla malcapitata Scozia. Alla fine il tabellone dirà 61-21, con sette mete fatte dai padroni di casa (tripletta per Jonathan Joseph, doppietta per Care).
Inghilterra che vince così il suo secondo Sei Nazioni consecutivo, che eguaglia il record di di vittorie consecutive degli All Blacks (18) e che tra una settimana va a Dublino per prendersi il Grande Slam e il primato assoluto.

Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Jack Nowell, 13 Jonathan Joseph, 12 Owen Farrell, 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Nathan Hughes, 7 James Haskell, 6 Maro Itoje, 5 Courtney Lawes, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley (c), 1 Joe Marler
Riserve: 16 Jamie George, 17 Mako Vunipola, 18 Kyle Sinckler, 19 Tom Wood, 20 Billy Vunipola, 21 Danny Care, 22 Ben Te’o, 23 Anthony Watson
Mete: Jonathan Joseph (4′, 25′, 42′), Anthony Watson (35′), Billy Vunipola (56′), Danny Care (72′, 80′)
Conversioni: Owen Farrell (5′, 26′, 36′, 43′, 57′, 73′, 80′)
Punizioni: Owen Farrell (7′, 14′, 32′, 46′)

Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Tommy Seymour, 13 Huw Jones, 12 Alex Dunbar, 11 Tim Visser, 10 Finn Russell, 9 Ali Price, 8 Ryan Wilson, 7 Hamish Watson, 6 John Barclay (c), 5 Jonny Gray, 4 Richie Gray, 3 Zander Fagerson, 2 Fraser Brown, 1 Gordon Reid
Riserva: 16 Ross Ford, 17 Allan Dell, 18 Simon Berghan, 19 Tim Swinson, 20 Cornell Du Preez, 21 Henry Pyrgos, 22 Duncan Weir, 23 Mark Bennett
Mete: Gordon Reid (29′), Huw Jones (50′, 70′)
Conversioni: Finn Russell (30′, 51′, 71′)
Punizioni:

 

GUINNESS PRO12: ULSTER-ZEBRE 68-21
Che fosse una partita difficile, quasi impossibile, lo si sapeva e il campo lo ha confermato. A Belfast l’Ulster sommerge i bianconeri con 10 mete e si prende il punto di bonus già al 26′. Poco altro da aggiungere, tranne che fa male…

Ulster: 15 Jared Payne, 14 Craig Gilroy, 13 Jacob Stockdale, 12 Luke Marshall, 11 Charles Piutau, 10 Stuart Olding, 9 Ruan Pienaar; 1 Callum Black, 2 R Herring (c), 3 Wiehahn Herbst, 4 Kieran Treadwell, 5 Alan O’Connor, 6 Robbie Diack, 7 Chris Henry, 8 Marcell Coetzee
Riserve: 16 J Andrew, 17 Andy Warwick, 18 Rodney Ah You, 19 Franco van der Merwe, 20 Clive Ross, 21 Paul Marshall, 22 Peter Nelson, 23 David Busby
Mete: Marshall (7′, 15′), Pienaar (18′), Piutau (26′, 47′), Stockdale (31′), Gilroy (46′), Andrew (54′), Olding (69′), Paul Marshall (71′)
Conversioni: Pienaar (7′, 15′, 18′, 26′, 31′, 46′), Olding (54′, 70′, 73′)
Punizioni:

Zebre: 15 Dion Berryman, 14 Mattia Bellini, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello, 11 Lloyd Greeff, 10 Serafin Bordoli, 9 Carlo Engelbrecht; 1 Andrea De Marchi, 2 Oliviero Fabiani, 3 Bartholomeus Le Roux, 4 Quintin Geldenhuys (c), 5 Valerio Bernabò, 6 Matteo Cornelli, 7 Gideon Koegelenberg, 8 Federico Ruzza
Riserve: 16 Luigi Ferraro, 17 Bruno Postiglioni, 18 Guillermo Roan, 19 Joshua Furno, 20 Julien Nibert, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Matteo Pratichetti, 23 Malou Mornas
Mete: De Marchi (13′), Roan (68′), Greef (76′)
Conversioni: Bordoli (14′), Palazzani (69′, 77′)
Punizioni:

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37 pensieri su “L’Inghilterra asfalta la Scozia (61-21), il Sei Nazioni è di Sua Maestà. Pro12: Zebre travolte dall’Ulster”

  1. Oggi finalmente ho capito perchè la maggioranza dei sassenachs sia stata favrevole alla Brexit, perché se avessero dovuto far giocare la nazionale di Rugby soltanto con giocatori europei avrebbero giocato in…4, almeno sono meno ipocriti dei frogs, che sono nella stessa identica situazione, ma fanno finta che siano tutti europei!!! 😀
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  2. le zebre ormai servono solo come parcheggio per i prossimi equiparandi, spendiamo una barca di soldi per una franchigia gestita in modo dilettantistico .

      1. Il problema gino è che prima di venire in Italia anche altri erano buoni (Baker, Minnie…) poi qui non rendono come ci si aspetta, ci sono sicuramente problemi di adattamento e anche infortuni, probabilmente uniti ad una gestione non proprio ottimale (vi ricordate il buon Ferreira che qui fece poco o nulla, poi titolare nei Lions in SR e joker medical a Tolone nella prima parte di stagione…)

    1. Un capolavoro assoluto.
      Però vanno compresi:nessuno glieli dà più e quelli li avevano già in casa. 😂😂

  3. Oggi nelle due pagine che la Gazzetta ha dedicato alla partita dell’olimpico c’è anche un articolo di Parisse che ricalca l’intervista vocale rilasciata ieri e pubblicata anche qui. Scorrendo i commenti sia su questo blog che su altri emerge, oltre ad una comprensibile delusione, un livore , non nuovo per altro, verso i protagonisti di questa sconfitta. Come se ci fosse qualcosa che poteva essere fatto e che , tecnico e giocatori, “volontariamente” non è stato eseguito.
    Il fatto strano è che tutti sanno che l’Italia è inferiore tecnicamente alle altre 5 partecipanti del 6N.
    Sarebbe come insultare Barazzutti perchè non passa il turno di Davis contro gli USA delle Sorelle Williams .
    Oggi l’Italia pur essendo la più forte delle T2 europee non è una T1. E non lo è da 16 anni da quando è stata ammessa nel Six Nations. E non lo è per un semplicissimo motivo,non è in grado di produrre 30 atleti per ruolo di caratura internazionale. Non li produce il Veneto, non li produce la Lombardia non li produce il Lazio ( tanto per citare le Regioni con il maggior numero di Tesserati).
    L’arrivo di COS, Catt e Venter non invertirà questa tendenza.
    La Coppa del Mondo 2027 la si farà con quei ragazzi già selezionati che oggi disputano i campionati U14. Perchè questi ragazzi dovrebbero essere, dal punto di vista del talento, diversi da chi li ha preceduti? Cosa è cambiato nel sistema di reclutamento?
    E allora cosa li abbiamo presi a fare gli Irlandesi?
    Per cercare di fare quel che hanno fatto gli scozzesi:
    1) non perdere per strada alcun ragazzo, anche se non si trattasse di un fenomeno
    2) assicurare a questi ragazzi già arruolati, una professionalità maggiore nelle skill di base e di squadra
    3) Iniettare nel movimento stille di professionalità superiori a quelle esistenti
    Diventeremo tra 4/8 anni una T1? Non credo nessuno possa dirlo. Sicuramente è difficile.
    Di certo il traguardo non è verificabile nell’orizzonte di qualche partita della Nazionale.
    Altrettanto certo è che chi storce il naso di fronte al lavoro iniziato da COS e Aboud ha del rugby e dell’organizazione sportiva un opinione abbastanza discutibile.

    1. In 16 anni ne abbiamo inventate di tutti i colori, ma abbiamo SEMPRE rimandato l’unica cosa veramente importante che dovremmo fare, e cioe’ cominciare ad investire veramente nel rugby di base.
      Lo so che non e’ una scelta che da risultati a breve e non fa “figo”, ma e’ l’unica cosa da fare per cambiare veramente le cose e se si fosse cominciato ad investire veramente nel rugby di base nel 2000, anziche’ ricorrere ad ogni possibile cortina di fumo e tappabuchi, adesso saremmo in un’altra situazione.
      😦

  4. chi gode per la sconfitta dell’Italia è un vero coglione!
    scusate il francesismo, tanto per restare in tema..
    chi si aspettava miracoli dopo sei mesi di nuova gestione altrettanto!
    forza COS, forza ragazzi!
    reagire e vincere in Scozia!

    1. Ciao Mez! COS e ragazzi ce la stanno mettendo già tutta, il problema è che a marzo inoltrato non si sa che fine faranno le Zebre, Venditti lo diceva chiaro in intervista, non si è ancora parlato del sistema dei permit, delle accademie alle celtiche, etc,etc… per cui Parisse continua a dire : il problema è la competitività dei giocatori durante i campionati… insomma, il solito discorso come fai a programmare nell’incertezza totale?
      Però io mi aspetterei dalla triade anche una presa di posizione su questi temi, e non è vero che le cose non vanno messe in pubblico, anzi… in altri contesti si chiama progettazione condivisa…
      Ci vorranno altro che tre anni…
      Ieri mi è piaciuto Padovani, finalmente un estremo buono in chiusura, e potrà solo migliorare con COS…

      1. Ermy cosa intendi per condivisa? che debbano stare a spiegare e giustificare ai tifosi ogni loro mossa???
        non sono d’accordo, sono professionisti seri e apprezzati in tutto il mondo ovale, l’Irlanda avrebbe fatto carte false per prenderlo dopo kidney, devono poter lavorare serenamente e col sostegno di tutti..a criticare e sparare sul mucchio son tutti buoni..
        la squadra ha sentito la pressione, sembravano imballati..sofferto soprattutto mentalmente, anche perché tirare in ballo stanchezza o caldo per i placcaggi mancati è ridicolo, hanno iniziato a sbagliarli dopo 10 minuti!
        insomma nessun miracolo, solo duro lavoro e politica dei piccoli passi..
        La musica è già cambiata, chi non vuole rendersi conto è in malafede!
        e ribadisco Aboud COS & co non devono rendere conto ad anonimi commentatori di un blog..
        che poi si possa discutere di tecnica tattica etc è legittimo..ma la macchina del fango lasciamola all’altro blog per cortesia..

      2. Mez Joe Schmidt era sempre la prima scelta…vincolato da un contratto col Leinster era l’unico ostacolo. Non per msinuire COS che sia reputo un grande allenatore pero’ non pisciamo fuori dal boccale

      3. No, non devono spiegare ai tifosi, e non sto parlando solo della triade… il “progetto” va spiegato e reso palese, ripeto, lo si fa in tutti i campi e in tutto il mondo, pure nel calcio! 🙂 Comunque sto appunto leggendo sul Gazz che COS a fine 6 N vuole sedersi con Gavazzi e parlare di queste cose… quindi direi bene! Questo vuol dire che le prime modifiche le vedremo nel 2018-19, l’anno che porta ai mondiali…
        Poi apri il Grillotalpa e trovi notizie come quelle dei due permit francesi di A con le Zebre!
        E ti ricascano i coglioni! 🙂

      4. PS. Sembra che tutti abbiano già dimenticato che l’annata migliore nel 6N è coincisa con il buon funzionamento di una franchigia, che arrivò settima? Buon Pro12, buon 6N…
        perchè non si è partiti da lì? Perchè dopo 4 anni bisogna avere altri 4 anni di attesa senza conoscere dove si vuole arrivare, senza far la conta dei risultati? senza individuare responsabili? Se questo lo fai in una piccola azienda da AD ti sbattono fuori dalla porta in 4 secondi!!!

      5. Stefo tu stesso scrivevi come fosse uno dei papabili e forse il preferito dalla irfu..
        non mi pare sia pisciare fuori dal boccale..solo riportare fatti storici!
        basta rileggere gli articoli dell’epoca..

      6. Non ricordo bene, ma Franco Smith è stato messo in condizioni di andarsene..
        mi pare..
        e non dalla FIR ermy..
        o sbaglio?

      7. Papabile mai detto preferito dalla Irfu, preferito mio al di fuori di Schmidt che egoisticamente non volevo lasciasse il Leisnter? Possibilissimo.

  5. Alla quarta tonra l’Inghilterra vista la scorsa stagione e la Scozia viene travolta.
    Io penso che dopo la figuraccia di due sttimane fa Eddie Jones abbia rimosso la carota ed usato tanto bastone coi suoi, si e’ rivista un’Inghilterra che non si vedeva da un po’ e penso che motlo sia dovuto ad una rezione dopo la brutta figura rimediata con l’Italia…nonostante la vittoria col punto bonus erano usciti a testa bassa e coda tra le gambe al di la’ dei pagnistei di Eddie post-partita. Volevano dimostrar qualcosa visto che anche nelle precedenti partite non e’ che avessero brillato e l’hanno dimostrato…per la Scozia una lezione pesante, vittima sacrificale di un’Inghilterra che voleva dire qualcosa al resto dle mondo rugbystico dopo gli sfotto’ subiti.

    E’ stata una prova del loro orgoglio oltre che di forza e superiorita’ imbrazzante.

    Per la Scozia, poco da salvare, e per loro forse psicologicamente una pressione troppo alta da regggere, molte aspettative, forse troppe per una squadra che da motli anni non si trovava a combattere una aprtita carica di significato e possibilita’ di riaprire il torneo come ieri.

    Per l’Italia, come detto ieri, molti compliemtni due settimane fa ben poco da salvare ieri, la differenza tecnica e’ quella, e ieri lo staff tecnico non e’ riusicto a trovare qualcosa per imbrigliare i francesi…penso che pero’ il computo di placcaggi mancati vada ben oltre il gap vero delle squadre e quindi o si e’ sbagliato qualcosa in rpeparazione o i ragazzi ieri erano sotto tono…Favaro che manca 6 placcaggi e’ la cartina di tornasole di una rpestazioe difensiva sottotono da aprte di tutti e su cui lo staff dovra’ lavorare.

  6. Zebre (viste a tratti) che davvero si nota come siano in palese balia di un avversario di categoria decisamente superiore (e qui al di là di skills e giornate storte in difesa è proprio caratura diversa dei giocatori). Sull’avere dei permit di serie A (stranieri per di più, vabbè) per andare a Belfast si è già detto, pessima riprova di come il nostro sistema abbia bisogno di una bella sistemata, regole e meccanismi che facciano lavorare tutti nella stessa direzione, e non un po’ a “come viene viene che tanto qualcuno per fare la lista dei 23 lo prendiamo”. Onore poi ai giocatori che in campo ci vanno, ma fanno quello che possono.

  7. Piccola note:

    Nota uno:
    5 mete su 7 degli inglesi in prima fase da lineout, 4 con pallone giocato al alrgo e 1 di maul
    2 mese su 3 dei gallesi sempre da prima fase da linoeuot: 1 giocata al alrgo 1 maul e pallone giocato da essa.
    L’importanza di piattaforme di gioco da set pieces stabili ed efficaci, sempre determinante la capacita’ di far rendere queste situazioni di gioco al massimo, e l’Irlanda e’ la controprova con i lanci sbagliati da Best o comunque la difficlta’ ad avere efficacia in queste fasi…tra le altre cose l’unica meta che avrebbero segnato e’ arrivata proprio da maul su lineout.

    Nota due:
    mi sembra ormai sempre piu’ evidente che la maul da choke non la chiamano piu’, chiamano maul furoi dal lineout solo quando viene chiaramente messa su dall’attacco come strategia ma non se viene causata dal sistema difensivo che era stato implementato da Kiss e che ormai bene o male tutti usavano/provavano ad usare…questo l’ho visto ormai in tutte le partite, forse uno o due maul da choke le hanno chiamate e me le son dimenticate ma la linea guida mi sembra chiara ed evidente. Parere personale: il regolamento non mi risulta sia stato cambiato in termini di come si forma una maul, non chiamarla perche’ si vuole evitare la michia ordinata e si vuole che il gioco vada avanti in altra maniera lo trovo estremamente discutibile come approcio.

    Nota tre:
    le mischie sembrano di nuovo aver ritrovato un minimo di stabilita’, non ho statistiche nette ma vedo meno crolli ma anche vedo piu’ volte gli arbitri chiamare le squadra a giocare l’ovale invece che permettere la palla stazionaria ai piedi del numero 8. Introduzioni invece ancora storte, peccato si sia abbandonata la strada su cui ci si era incamminati due stagioni fa.

    1. Condivido tutto, un idea che mi ero già fatto, Best è in evidente fase calante, ha lanciato storto un po tutto il torneo, possibile non ci sia un alternativa valida al ruolo in tutta l isola? Vedremo qualcosa a giugno?

      1. No Mr Ian rallenta per piacere, che un giocatore va guardatoa tutto tondo non solo su una cosa!
        Ovvio che se il talloantore lancia storto quello risalta ma Best per il resto sta giocando e da un bel po’ molto bene, ha un work rate sia in attacco che in difesa di primissimo livello. Le alternative si chiamano Cronin infortunato e che al lancio e’ un problema tanto quanto, Scannell che a me piace molto (a mal di meno) ma non solidissimo neanche lui al lancio e Tracy che secondo em in attacco e difesa dei giovani e’ il migliore ma al lancio e’ il peggiore di tutta la combricola.

  8. COS nel dopopartita di ieri ha ribadito che, dopo la conclusione del torneo, s’incontrera’ con Gavazzi per discutere dei cambiamenti da apportare al sistema: ne vedremo, anzi ne leggeremo delle belle. Sarà il momento in cui si vedrà se Gavazzi ha davvero a cuore il destino del rugby italiano o solo di quello suo, delle poltrone dei suoi amici e dei portavoti che garantiscono loro il potere in cambio di posti di lavoro e percorsi di carriera assicurati. Ah, non credesse di comprarlo aumentandogli la paghetta, perché la sensazione dall’esterno e che l’irlandese sia una persona tosta e determinata, che non si lasci comprare facilmente, come invece sono abituati federali ed ex-praticanti. Ed estimatori esteri non gli mancano di certo.

    1. Mah! non vedo perché non dovrebbe avere a cuore il futuro del rugby italiano..
      e poi “comprarlo aumentando la paghetta” ma dai Giova..sono appena arrivati, diamogli il tempo di lavorare che diamine!

      1. Lo vedremo presto se e quanto gli lasceranno mettere le mani in profondità nei gangli vitali del nostro rugby, Mez.

      2. Davvero? Te lo immagini a colloquio col preside, mentre gli dice che intende sostituire Tizio o Caio? Non dicono tutti che lui sia il DoR e non un semplice tecnico?

      3. Per ora non lo trovi scritto in nessun documento ufficiale FIR che lui sia il DoR, anzi trovi associata al suo nome la dizione “commissario tecnico”. Ma, ripeto, lo vedremo presto se è un vero DoR con pieni poteri operativi e decisionali o solo l’ennesima foglia di fico del sistema rugbystica italiano, da dare in pasto a media ed appassionati.

      4. Ah beh se non è scritto da nessuna parte allora non lo è certamente..
        e non lo sarà mai..
        a meno che scrivano DOR dopo COS..
        allora lo diventerebbe..
        Però chissà se con pieni poteri da DOR dati dalla FIR a COS..
        sennò resterà sempre un CT..
        AZZ.. 😂😂😂

  9. Scusi Mez, lei mi pare molto ben informato, su cosa dove e come hanno messo le mani in profondita’ e quali altre si accingono a trasformare l’intiero staff federale ?
    A me viene da pensare e spero ci sara’ un resoconto dell’incontro tra CoS e il Presidente, se doveva trattarsi di bilancio del primo tempo di lavoro era poi cosi necessario, da parte di O’Shea, renderlo pubblico? Mha speremo ben, poi per quanto ne so io dopo un anno di studio Aboud dovrebbe avere il primo incontro con i tecnici territoriali il prossimo luglio.

    1. Aboud ha già iniziato sui campi..
      si sarà dimenticato di avvisarla, ma stia tranquillo, son professionisti seri che amano il proprio lavoro!
      ergo lasciamoli lavorare..

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