Vittorie, applausi e soldi buttati dalla finestra: il weekend di Treviso, Zebre, Sei Nazioni e dintorni

Un fine settimana che ci ha regalato finalmente qualche sorriso, ma andiamo con ordine.

ZEBRE – Le prime a scendere in campo in ordine cronologico tra le nostre due celtiche. La squadra di Parma ha battuto l’Enisei per 31 a 14. Non un avversario insormontabile, anzi, al momento i russi hanno uno score che fa di loro la penultima formazione di tutta la fase a gironi della Challenge Cup: un solo punto, tre sconfitte e un gap di -116 tra i punti fatti e quelli incassati. Peggio di loro ci sono solo giusto i Timisoara Saracens.
Ma il punto non è questo: il fatto è che le Zebre dovevano vincere per mettersi alle spalle un lunghissimo mese (abbondante) davvero negativo. I ragazzi allenati da Bradley non vincevano da fine ottobre e finora non si erano mai imposti lontano dal prato di casa. L’averlo fatto alla fine della interminabile trasferta in Russia in quel di Sochi è importante. Un primo tempo così così, una seconda frazione convincente sono un buon viatico in vista della partita che il prossimo fine settimana li rimetterà davanti all’Enisei. Anche in quella occasione prendersi il bonus sarà importante tenendo conto che il girone in cui i ducali si trovano è tutto tranne che irresistibile con una squadra grande favorita (La Rochelle) e con Bristol che va a corrente alternata. Se i transalpini dovessero battere gli inglesi anche la prossima settimana e le Zebre superare l’Enisei (entrambi i pronostici sono assolutamente plausibili)… beh, il vantaggio in classifica sul Bristol a quel punto potrebbe essere di quelli importanti. Vedremo.

BENETTON TREVISO – In Inghilterra Saracens ed Exeter stanno facendo corsa a sé, ma gli Harlequins (che hanno battuto una settimana fa proprio i Chiefs) sono nel primo gruppetto inseguitore. Insomma, una squadra di assoluto rispetto e livello. Treviso si è imposta al Monigo per 26 a 21 grazie a una meta di Monty Ioane nelle ultime battute di una gara combattutissima e che i biancoverdi hanno giocato in 14 negli ultimi 10 minuti per un cartellino giallo comminato a Negri.
Una partita e un risultato davvero importante, tanto che a fine gara l’head coach dei veneti Kieran Crowley parla di “grande giornata per tutto il rugby italiano”. E’ importante perché lo scalpo è di quelli di livello, è importante perché lancia Treviso in testa alla classifica del suo girone dopo 3 gare. E’ importante soprattutto perché è cemento su cui costruire una fiducia in se stessi. L’ho scritto spesso: il Benetton sa cosa vuole, sa come ottenerlo ma non sempre ci riesce. In questo le Zebre oggi sono indietro di parecchio. I biancoverdi devono diventare più regolari, portare a casa partite anche quando non sono in grande giornata e aver battuto gli Harlequins sarà benzina preziosissima. Speriamo, la prova del nove l’avremo già sabato prossimo con la sfida con di ritorno con i londinesi al Twickenham Stoop.

CONTINENTAL SHIELD – Che nel fine settimana si è giocata pure questa “cosa” qui (perdonate, sarò poco rispettoso ma non saprei come altro definirla).
Il Petrarca Padova batte 36 a 14 i Belgium Barbarians mentre i georgiani del RC Locomotive Tbilisi si impongono a Roma in casa delle Fiamme Oro 29 a 22.
Classifica Gruppo A: Calvisano 9 (2 gare), RC Locomotive 5 (2), Fiamme Oro 1 (2)
Classifica gruppo B: Petrarca 13 (3 gare), Rovigo 2 (1), Belgian Barbarians 0 (2 )

SEI NAZIONI – Guinness è il nuovo sponsor ufficiale del Sei Nazioni, a partire dall’edizione di questo febbraio e per i prossimi 6 anni. Tutto bene? Beh, insomma. Cifre ufficiali non ne sono circolate ma tutta la stampa d’Oltremanica parla in maniera certa di un accordo sui 6 milioni di sterline all’anno (ma negli ultimi anni dell’accoro si dovrebbe arrivare a toccare 10 milioni circa) a fronte degli 11 che versava regolarmente ogni 12 mesi RBS.
La beffa è che proprio RBS prima della scadenza del suo contratto aveva proposto un rinnovo a 13,5 milioni di sterline, ma alcune federazioni (non la FIR) si sono messe di traverso perché convinte che il torneo valesse molto di più. Servite.

TREVISO VINCE DUE VOLTE – La vicenda la conoscerete fino alla nausea, quindi non ve la sto a raccontare. Però un “bravi” e un sincero applauso al Benetton Treviso tutto non lo leva proprio nessuno.

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Zebre-Benetton Treviso, oggi il secondo atto

Benetton Zebre

Calcio d’inizio alle 15 a Parma (diretta tv su Eurosport 2) a una settimana dalla sfida che al Monigo ha visto imporsi i biancoverdi. Due le novità nella formazione titolare dei padroni di casa, quattro tra gli ospiti

L’Eccellenza tornerà con la sua prima giornata del girone di ritorno solo nel 2018, perciò a chiudere il 2017 ci pensa la Guinness Pro14. E per gli appassionati italiani questo significa il secondo atto del derby tra Zebre e Beneton Treviso.
Una settimana fa al Monigo si sono imposti i veneti 27 a 14 al termine di una partita non molto spettacolare (soprattutto nel primo tempo) in cui i padroni di casa hanno tenuto in mano le redini dell’incontro quasi sempre, pur senza convincere più di tanto. A Parma questo pomeriggio che match vedremo? L’head coach dei padroni di casa Michael Bradley ha detto che non cambierà il piano di gioco e l’approccio alla gara e prova ne sono i cambi nel XV titolare, soltanto due di cui uno obbligato: Derick Minnie parte dal primo minuto al posto dello squalificato Johan Meyer, Eduardo Bello prende il posto di Dario Chistolini.
Novità maggiori invece in casa Benetton, dove c’è da sistemare una touche che sabato scorso ha fatto acqua da un po’ tutte le parti: in seconda linea parte Lazzaroni, in prima c’è Bigi a tallonare, nel pacchetto arretrato invece dentro Benvenuti per Brex e Sperandio per Esposito, quest’ultimo fermato da un infortunio. 

Zebre: 15 Matteo Minozzi, 14 Giulio Bisegni, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello, 11 Mattia Bellini, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Renato Giammarioli, 7 Derick Minnie, 6 Maxime Mbandà, 5 George Biagi, 4 David Sisi, 3 Eduardo Bello, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti
Riserve: 16 Tommaso D’Apice, 17 Andrea De Marchi, 18 Roberto Tenga, 19 Valerio Bernabò, 20 Jacopo Sarto, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Serafin Bordoli, 23 Ciaran Gaffney

Benetton Treviso: 15 Jayden Hayward, 14 Luca Sperandio, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Alberto Sgarbi, 11 Monty Ioane, 10 Marty Banks, 9 Tito Tebaldi, 8 Robert Barbieri, 7 Abraham Steyn, 6 Whetu Douglas, 5 Dean Budd, 4 Marco Lazzaroni, 3 Tiziano Pasquali, 2 Luca Bigi, 1 Nicola Quaglio
Riserve: 16 Hame Faiva, 17 Federico Zani, 18 Cherif Traore, 19 Federico Ruzza, 20 Marco Barbini, 21 Edoardo Gori, 22 Ian McKinley, 23 Luca Morisi

Il primo derby celtico si colora di biancoverde: il Benetton batte le Zebre 27-14

ph. RugbytoItaly (Marco Turchetto)

Un primo tempo brutto e più equilibrato, un secondo più divertente e segnato dall’espulsione di Meyer, sembrata eccessiva, che lascia i bianconeri in 14. Zebre che soffrono nei punti d’incontro, Treviso molto negativa in touche ma che vince con merito. il 30 dicembre si bissa a Parma

Le Zebre partono aggressive e si piazzano nella metà campo dei veneti ma rimangono lontane dalla linea di meta. Al 5′ bello spunto di Canna che lancia se stesso e poi passa l’ovale all’accorrente Boni che però controlla male e commette un in avanti.
Treviso con il passare dei minuti alza il baricentro e fa pesare la sua organizzazione ma non sfonda e non fa correre pericoli alla difesa avversaria. Al 17′, alla prima vera occasione, arriva la meta del Benetton con Esposito che chiude al meglio una bella azione di allargamento dei padroni di casa.
Biancoverdi che prendono in mano le redini della partita occupando meglio gli spazi e che mettono in mostra un game plan più chiaro e ordinato, ma con le solite difficoltà nell’ultimo passaggio. Ospiti che cercano di controbattere con incursioni che puntano molto sulla velocità ma che non giungono mai neanche nei 22 metri.
Al 32′ primi tre punti per le Zebre che smuovono il loro tabellone con un piazzato di Violi, calcio di punizione ottenuto però in un’azione che era viziata da un in avanti piuttosto evidente.
Primo tempo che si chiude sul 5 a 3 per Treviso, gara con poche emozioni e che vede i padroni di casa in vantaggio con merito, anche se va detto che quel gap di appena due punti la dice lunga sul fatto che nessuna delle due squadre ha dominato sull’altra. Un risultato corretto: veneti che potevano forse chiudere con qualcosa in più ma che pagano una gestione della rimessa laterale davvero deficitaria.

Il secondo tempo si apre con la meta immediata di Faiva, appena entrato in campo, bravo a finalizzare un pallone recuperato dal Benetton dopo un errore della retroguardia degli avversari. Zebre che reagiscono subito e che entrano per la prima volta davvero nei 22 metri avversari e che ottengono una punizione che li riporta al di sotto del break: 12-6.
Al 46′ Budd viene ammonito per aver trattenuto da terra il piede di Meyer, ma al giocatore delle Zebre va peggio perché la sua reazione viene giudicata da cartellino rosso, decisone che pare davvero eccessiva.
Tre minuti dopo arriva la meta di Bisegni che chiude una bella azione di rimessa in velocità delle Zebre, brave a sorprendere la retroguardia di Treviso. Canna sbaglia la realizzazione e si va sul 15-11.
Al 58′ è Bellini che cerca di penetrare in profondità ma Esposito lo trascina fuori dal campo. Zebre ora in inferiorità numerica ma che giocano meglio, più “leggere”, e al 60′ vanno a -1 con un altro penalty segnato da Canna.
Al minuto 63 arriva la doppietta personale di Esposito che marca una meta molto simile a quella firmata nel primo tempo, Banks non converte nemmeno stavolta e risultato che va sul 20-14.
Partita che ora sembra avere l’inerzia tutta dalla parte dei veneti e squadre che stazionano nella metà campo degli ospiti. Al 69′ Barbieri arriva a un nulla dalla meta, ma l’appuntamento è rimandato di un solo minuto, con Gori che finalizza una mischia avanzante del Benetton: meta del bonus, risultato che va sul 27-14 e partita sostanzialmente finita.
Zebre che spingono nella fase finale del match ma non cambia nulla: apuntamento a Parma il 30 dicembre per il derby di ritorno.

Benetton Treviso: 15 Jayden Hayward, 14 Angelo Esposito, 13 Ignacio Brex, 12 Alberto Sgarbi, 11 Monty Ioane, 10 Marty Banks, 9 Tito Tebaldi, 8 Robert Barbieri, 7 Abraham Steyn, 6 Whetu Douglas, 5 Dean Budd (c), 4 Alessandro Zanni, 3 Tiziano Pasquali, 2 Tomas Baravalle, 1 Nicola Quaglio
Riserve: 16 Hame Faiva, 17 Federico Zani, 18 Cherif Traore, 19 Federico Ruzza, 20 Marco Barbini, 21 Edoardo Gori, 22 Ian McKinley, 23 Tommaso Benvenuti
Mete: Esposito (17′, 63′), Faiva (41′), Gori (70′)
Conversioni: Banks (42′), McKinley (71′)
Punizioni: Banks (47′)

Zebre: 15 Matteo Minozzi, 14 Mattia Bellini, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello (c), 11 Giulio Bisegni, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Renato Giammarioli, 7 Johan Meyer, 6 Maxime Mbandà, 5 George Biagi, 4 David Sisi, 3 Dario Chistolini, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti
Riserve: 16 Tommaso D’Apice, 17 Cruze Ah-Nau, 18 Roberto Tenga, 19 Jacopo Sarto, 20 Derick Minnie, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Serafin Bordoli, 23 Ciaran Gaffney
Mete: Bisegni (49′)
Conversioni:
Punizioni: Violi (32′), Canna (44′, 60′)

Alle 15 già tutti in campo: da Benetton Treviso-Zebre a Rovigo-Petrarca

Dal profilo twitter delle Zebre

Ricco pomeriggio in questa antivigilia di Natale: derby celtico al Monigo, derby d’Italia al Battagli più altre tre gare di Eccellenza. E poi, un’ora prima, il fischio d’inizio della stracittadina romana tra Lazio e Fiamme Oro. Tutto in diretta tv o web

GUINNESS PRO14: Benetton Treviso-Zebre, ore 15 (diretta tv Eurosport 2)
Partita molto attesa, ma non c’è nemmeno bisogno di dirlo. Avrà meglio l’organizzazione difensiva dei veneti (che hanno però problemi nella finalizzazione) o l’esuberanza offensiva dei bianconeri (che invece lamentano limiti quando si tratta di difendere)? Al campo l’ardua sentenza: Kieran Crowley schiera Brex e Sgarbi da centri, Banks e Tebaldi gestiranno la mediana mentre in terza domina la fisicità con Barbieri, Steyn e Douglas. Budd e Zanni partono in seconda mentre davanti i titolari sono Quaglio, Pasquali e Baravalle.
In casa Zebre Minozzi sarà l’estremo, Bellini e Bisegni le ali, Canna e Violi la cabina di regia, Biagi e Sisi portano chili e centimetri in seconda linea ma la vera notizia è il ritorno di capitan Castello tra i centri, con Boni al suo fianco.
La Guinness Pro14 oggi propone altri derby: quello scozzese tra Edimburgo e Glasgow e quello irlandese tra Connacht e Ulster. Le altre partite del turno numero 11 (Dragons-Cardiff Blues, Munster-Leinster e Scarlets-Ospreys) si giocheranno a Santo Stefano.

Benetton: 15 Jayden Hayward, 14 Angelo Esposito, 13 Ignacio Brex, 12 Alberto Sgarbi, 11 Monty Ioane, 10 Marty Banks, 9 Tito Tebaldi, 8 Robert Barbieri, 7 Abraham Steyn, 6 Whetu Douglas, 5 Dean Budd (c), 4 Alessandro Zanni, 3 Tiziano Pasquali, 2 Tomas Baravalle, 1 Nicola Quaglio
Riserve: 16 Hame Faiva, 17 Federico Zani, 18 Cherif Traore, 19 Federico Ruzza, 20 Marco Barbini, 21 Edoardo Gori, 22 Ian McKinley, 23 Tommaso Benvenuti
Zebre: 15 Matteo Minozzi, 14 Mattia Bellini, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello (c), 11 Giulio Bisegni, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Renato Giammarioli, 7 Johan Meyer, 6 Maxime Mbandà, 5 George Biagi, 4 David Sisi, 3 Dario Chistolini, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti
Riserve: 16 Tommaso D’Apice, 17 Cruze Ah-Nau, 18 Roberto Tenga, 19 Jacopo Sarto, 20 Derick Minnie, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Serafin Bordoli, 23 Ciaran Gaffney

 

ECCELLENZA, 9a GIORNATA: tutte le partite in diretta streaming su The Rugby Channel
Due derby e un paio (almeno) di altre sfide molto interessanti: questo il menu di questo sabato del nostro massimo campionato nazionale. Occhi puntati sul Battaglini, dove va in scena una gara che non ha certo bisogno di presentazioni (e di motivazioni di sorta), ovvero Rovigo-Petrarca, un pezzo di storia importante del nostro rugby.
L’altro derby è quello romano tra Fiamme Oro e Lazio, con i cremisi che partono da favoriti d’obbligo. Poi c’è Mogliano-Calvisano, gara che fino a un paio di anni fa era d’alta classifica ma che oggi vede i campioni d’Italia affrontare una formazione veneta in grave difficoltà tecnica ed economica. E che è ancora alla ricerca della sua prima vittoria in campionato.
Molto interessante la sfida tra Viadane e Medicei, mentre chiude il programma San Donà-Reggio.
Tutte le partite iniziano alle 15, tranne Lazio-Fiamme Oro che parte alle 14.

Classifica: Calvisano 34; Rovigo 32; Petrarca 31; Fiamme Oro 23; Viadana 21; San Donà 19; Medicei 17; Reggio 10; Lazio 6; Mogliano 4

Lazio: Antl; Giancarlini, Guardiano, Vella; Di Giulio; Ceballos, Bonavolontà D. (cap); Freytes; Ercolani, Pagotto; Riedi, Pierini; Forgini, Cugini, Di Roberto
A disposizione: Amendola, Marsella, Gloriani, Corcos, Romagnoli, Giangrande, Calandro, Santoro
Fiamme Oro: Edwardson; Ngaluafe, Seno, Quartaroli, Bacchetti; Roden, Parisotto; Amenta (cap.), Cristiano, Bianchi; Caffini, Fragnito; Di Stefano, Moriconi, Iovenitti
A disposizione: Kudin, Daniele, Iacob, Cornelli, Licata, Bergamin, Calabrese, Sepe

Mogliano: Facchini; Masato, Visentin M., Zanon, D’Anna; Giabardo A., Endrizzi; Manni, Corazzi, Baldino; Maso, Bocchi; Bigoni, Nicotera, Vento
A disposizione: Giazzon, Ceccato, Stefani, Flammini, Finotto, Gubana, Giabardo G., Zanatta
Calvisano: Bruno; Balocchi, Paz, Lucchin, Dal Zilio; Novillo, Casilio; Venditti, Tuivaiti (C), Archetti; D’Onofrio, Zanetti; Zilocchi, Giovanchelli, Cafaro
A disposizione: Luccardi, Fischetti, Cavalieri Zdrilich, Semenzato, Mortali, Chiesa, Gavrilita

Rovigo: Odiete; Barion, Majstorovic, Van Niekerk, Cioffi; Mantelli, Chillon; De Marchi, Lubian, Zanini; Parker, Ortis; D’Amico, Momberg (cap.), Brugnara.
A disposizione: Cadorini, Muccignat, Pavesi, Boggiani, Venco, Loro, Robertson-Weepu, Davies.
Petrarca: Riera; Caprraro, Benettin, Bacchin, Rossi; Menniti-Ippolito, Su’a; Saccardo, Conforti, Lamaro; Cannone, Gerosa; Vannozzi, Santamaria, Scarsini.
A disposizione: Borean, Marchetto, Delfino, Trotta, Nostran, Francescato, Rizzi, Fadalti

San Donà: Van Zyl; Pratichetti,Iovu, Schiabel, Falsaperla; Reeves, Rorato;Derbyshire, Vian GM, Catelan; Van Vuren, Wessels; Michelini, Bauer, Ceccato.
A disposizione: Ros, Vian GL, Zanusso, Erasmus, Giusti, Bertetti/Bardella, Lupini, Biasuzzi
Reggio: Farolini; Costella, Paletta, F.Ferrarini, Gennari; Panunzi, Rodriguez; Dell’Acqua, Rimpelli, Mordacci; Du Preez, Visagie; Van Zyl, Gatti, Celona.
A disposizione: Manghi, Quaranta, Bordonaro, Devodier, Daupi, Regestro, Scalvi, Caminati/Tiozzo

Viadana: Spinelli, Amadasi, Menon, Tizzi, Manganiello, Rojas, Bacchi, Grigolon, Moreschi, Andrea Denti (cap), Caila, Orlandi, Antonio Denti, Silva e Bergonzini.
A disposizione: Ceciliani, Breglia, Ribaldi, Chiappini, Gelati, Gregorio, Pavan, Finco
I Medicei: Basson; Lubian, Mattoccia, Rodwell, Morsellino; Newton, Fusco; Cosi, Greeff, Boccardo; Montauriol, Maran (c); Schiavon, Baruffaldi, Montivero.
A disposizione: Zileri, Battisti, Corbetta, Cemicetti, Brancoli, Taddei, McCann, Cornelli

Un sacco di derby che diventano un ingorgo: un sabato che poteva essere pensato diversamente

Treviso e Zebre in campo al Monigo alle ore 15, negli stessi minuti calcio d’inizio anche per Rovigo-Petrarca ovvero “la” partita, quella con più fascino e tradizione del nostro movimento. E poi c’è il derby di Roma, che va in contemporanea con le altre due partite per un’oretta: davvero non si poteva evitare un simile ingorgo?

C’è Benetton Treviso-Zebre, partita di cui si parla già ormai da qualche settimana, ma questo sabato ha in programma anche Rovigo-Petrarca, il derby per eccellenza del nostro rugby. E mettiamoci dentro pure la stracittadina romana tra Fiamme Oro e Lazio. Bello vero? Peccato che due su tre inizino allo stesso orario, ovvero le 15, e che una – ovvero il match che si giocherà nella capitale – parta alle 14 e comunque si sovrappone per un’ora alle altre partite.
D’accordo, non è che per colpa di questi incroci saltino dei sold-out da 50mila spettatori, però visto che già l’affluenza alle nostre partite è quella che è e la fetta di pubblico che le stesse si spartiscono non è di quelle gigantesche la domanda sorge spontanea: ma davvero non si poteva evitare un simile ingorgo?

Dice: il calendario del torneo celtico lo stabilisce il board di quella competizione. Vero. Però non è che viene calato dall’alto da una qualche entità astratta e inavvicinabile, anche il calendario è frutto di richieste, desiderata e compromessi. Le partite del turno numero 11 della Guinness Pro14 sono equamente spalmate tra sabato 23 e martedì 26, due giornate che vedono le gare comunque disputarsi su orari diversi e nessuna contemporanea. Quindi forse qualcosa si poteva ottenere.
Ma ammesso e non concesso che non fosse stato possibile si poteva risolvere spostando di qualche ora il fischio d’inizio di Rovigo-Petrarca. E a gestire l’Eccellenza è unicamente la FIR, quindi se Maometto non va alla montagna… Tra l’altro c’era l’esempio della scorsa stagione con il derby celtico giocato nel tardo pomeriggio e quasi tutte le gare del massimo campionato italiano che invece hanno avuto il loro fischio d’inizio alle 15.
Nulla di clamorosamente letale, succede di peggio e siamo d’accordo, ma proprio per questo il tutto assume un che di vagamente tafazziano. Mi ripeto: davvero non si poteva evitare un simile ingorgo?