Il ct O’Shea ha annunciato la formazione della partita di sabato mattina (calcio d’inizio alle 4.40 ora italiana: ci sarà la diretta streaming?) e apporta poche novità al XV titolare. Capitano sarà Minto, Gori non è neanche in panchina
Sabato all’alba (ora italiana) la nazionale azzurra torna in campo per il secondo impegno di questo mese di giugno: l’Italia è chiamata a rialzarsi dopo il brutto (brutto brutto) ko dello scorso fine settimana a Singapore contro la Scozia e lo deve fare dal campo di Suva dalle Fiji in una partita che – si mormora – potrebbe venire trasmessa in diretta streaming sul canale youtube della FIR. Ma al momento sono solo indiscrezioni (ne ha scritto qualche giorno fa anche Rugby 1823), nulla di certo.
Il ct Conor O’Shea ha annunciato il XV titolare, e chi si attendeva un po’ di cambi rimarrà deluso visto che sono solo due le novità rispetto alla formazione titolare di sabato scorso: Violi al posto di Tebaldi e Steyn al posto di Barbieri. Capitano sarà Monto con Pasquali che va a sedersi in panchina.
Il comunicato FIR:
Conor O’Shea, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby, ha ufficializzato la formazione che sabato a Suva (ore 14.40 locali, 4.40 in Italia) affronterà le Fiji nel secondo test-match del tour estivo.
Per la tredicesima partita della propria gestione, che coincide con l’undicesimo scontro diretto tra gli Azzurri e gli isolani, il tecnico irlandese apporta due modifiche al XV titolare visto in campo a Singapore contro la Scozia: in cabina di regia Marcello Violi, dopo aver collezionato tre caps dalla panchina, tutti in test contro la Scozia, debutta da titolare della maglia numero nove di mediano di mischia, mentre Abraham Steyn rileva il numero otto da Robert Barbieri.
Gradi di capitano affidati, per l’occasione, al flanker della Benetton Rugby Francesco Minto, che guida sul campo la Nazionale per la prima volta in carriera.
Età media nel XV titolare di poco superiore ai venticinque anni, con ben sei atleti classe 1993 e il pilone destro Simone Ferrari, nato nel 1994, in campo sin dal calcio d’inizio: O’Shea conferma dunque la linea verde varata in occasione del test della settimana passata, con la formazione in campo dall’inizio che vanta una media di 14,6 presenze, media che scende a 14,3 per i 23 a lista gara.
In panchina, insieme alle prime linee Gega e Zani confermati dalla Scozia va il pilone destro esordiente Tiziano Pasquali pronto a diventare l’atleta numero 673 nella storia dell’Italrugby e O’Shea punta su una coppia di avanti versatili come Van Schalkwyk e Ruzza per completare i ricambi tra i primi cinque. Con l’utility back Benvenuti ed il numero dieci di riserva Canna completa la panchina il numero nove della Benetton Rugby Tito Tebaldi, che torna in Nazionale a tre anni dalla sua ultima apparizione.
“Avevamo già definito prima del tour questa turnazione dei numeri nove, in modo da offrire a Marcello (Violi) la sua prima chance internazionale dall’inizio di un match ed a Tito (Tebaldi) di rimettersi in mostra con la maglia dell’Italia” ha dichiarato O’Shea annunciando la formazione.
“Vogliamo dare coerenza alle nostre scelte ed in questo senso va la decisione di confermare pressoché interamente il XV titolare rispetto alla scorsa partita, ma abbiamo al tempo stesso la possibilità di vedere alcuni volti nuovi e provare nuove soluzioni. Sono entusiasta per l’opportunità che si presenta per Francesco (Minto) di essere capitano di questo gruppo: la sua etica del lavoro è un esempio per tutti e non vediamo l’ora di vederlo scendere in campo e guidare la squadra in una partita che sarà molto dura, contro una squadra figiana di grande talento”.
“Per noi – ha dichiarato il CT – l’obiettivo non può che essere quello di continuare il nostro percorso, migliorando in tutto ciò che possiamo controllare ed imparando a gestire meglio la nostra disciplina ed attenendoci pienamente al piano di gioco. Abbiamo grande fiducia in questo gruppo e di giocatori e continuiamo a lavorare, sul campo e fuori, per apportare i cambiamenti necessari a creare tutte le condizioni per portarli ad essere la migliore Italia di sempre”.
Questa la formazione dell’Italia che insegue la prima vittoria in trasferta contro le Isole Fiji:
Nuovo appuntamento registrato quando la sfida tra la selezione britannica e gli Highlanders era finita da pochissimo… E qualche considerazione dopo il primo test-match azzurro di questa estate. Kick-off!
ps: oggi scende in campo in Uruguay la Nazionale Emergenti nella seconda giornata della Nations Cup, questo il comunicato FIR.
Montevideo (Uruguay) – Gianluca Guidi e Andrea Moretti, tecnici della Nazionale Italiana Emergenti, hanno ufficializzato la formazione che domani alle 11 locali (16 italiane) affronterà la Namibia nel secondo incontro della Nations Cup all’”Estadio Charrua” di Montevideo. La partita sarà trasmessa in diretta streaming su worldrugby.org.
“La Nations Cup è sicuramente un’ottima occasione per testare i nostri ragazzi a livello mentale e fisico in campo internazionale – ha dichiarato Gianluca Guidi – . Domani ci aspetta un match duro contro la Namibia, squadra molto fisica e che arriva a soli quattro giorni di distanza dall’esordio contro l’Uruguay. Squalifiche e infortuni non sono assolutamente un alibi: fanno parte del gioco e affronteremo il nostro avversario con la consapevolezza di poter disputare una buona partita”.
Per il prossimo match non saranno a disposizione per infortunio Sebastian Negri da Oleggio (convocato al suo posto Luca Nostran) e Matteo Minozzi, oltre che lo squalificato Davide Fragnito.
Questo il XV che scenderà in campo: 15 Filippo BUSCEMA (Fiamme Oro Rugby)* 14 Pierre BRUNO (Patarò Calvisano)* 13 Matteo GABBIANELLI (Rugby Viadana 1970)* 12 Enrico LUCCHIN (Patarò Calvisano)* 11 Giacomo DE SANTIS (Patarò Calvisano)* 10 Maicol AZZOLINI (Fiamme Oro Rugby)* 9 Simone MARINARO (Fiamme Oro Rugby)* – capitano 8 Mirko AMENTA (Fiamme Oro Rugby)* 7 Renato GIAMMARIOLI (Patarò Calvisano)* 6 Matteo CORAZZI (Mogliano Rugby)* 5 Leonard KRUMOV (Rugby Viadana 1970)* 4 Riccardo MICHIELETTO (Petrarca Padova) 3 George IACOB (FEMI-CZ Rovigo) 2 Engjel MAKELARA (Petrarca Padova) 1 Derrick APPIAH (London Scottish)
a disposizione: 16 Adriano DANIELE (Sitav Rugby Lyons)* 17 Paolo BUONFIGLIO (Mogliano Rugby)* 18 Roberto TENGA (Fiamme Oro Rugby) 19 Samuele ORTIS (FEMI-CZ Rovigo)* 20 Luca NOSTRAN (Petrarca Padova) 21 Pietro GREGORIO (Rugby Viadana 1970) 22 Andrea BETTIN (Petrarca Padova)* 23 Matteo MANGANIELLO (Rugby Viadana 1970)*
*è/è stato membro dell’Accademia FIR Ivan Francescato
Dal 2013 a oggi, quasi 5 anni, la nazionale azzurra ha vinto solo 9 gare tra 51 partite di test, Sei Nazioni e Mondiali. Mettere in discussione O’Shea è autolesionismo, ma abbiamo bisogno di una inversione di tendenza, e che sia duratura. Le altre partite: Emergenti ko con l’Uruguay, l’Inghilterra supera l’Argentina all’ultimo respiro, Irlanda ok con gli USA, bene la Georgia
Sì, è vero, c’è stata l’indisciplina.
Sì, è vero, siamo a fine stagione e la condizione fisica non può essere ottimale (e comunque: anche gli scozzesi sono a fine stagione e pure nel Sei Nazioni il fitness era quello che era…).
Sì, è vero, quei falli all’inizio hanno dato l’impronta alla partita.
Sì, è vero, se non si attacca non si può pretendere di vincere.
Sì, è vero, se non si placca in maniera efficace non si può pretendere di vincere.
Sì, è vero, se si subisce nelle fasi statiche (touche, e soprattutto, la mischia, fino a qualche anno fa nostro punto di forza) non si può pretendere di vincere.
Sì, è vero, se non riusciamo più ad utilizzare le maul come un tempo non si può pretendere di vincere.
Sì, è vero, senza un game plan chiaro e adatto alle proprie caratteristiche non si può pretendere di vincere.
Dimentico di sicuro qualcosa: aggiungetelo voi.
Sì, tutte queste cose sono vere. Sul serio, nessun sarcasmo. Però non bisogna dimenticarsi il quadro generale: dal primo gennaio 2013 a oggi la nostra nazionale ha giocato 51 volte e ha in tutto 9 partite. Abbiamo battuto, in ordine cronologico Francia, Irlanda, Fiji, Scozia, Canada, Romania, USA, di nuovo Canada e Sudafrica. E basta. Pochissimi sorrisi. Poi solo sconfitte, qualcuna con un gap minimo (non tante) altre in maniera molto netta (troppe). Motivi a discolpa – che brutta parola, ma ci siamo intesi – tutti quelli che volete, tutti validi, ma la ciccia è solo una: non si cresce e perdiamo praticamente sempre. Per ogni passo avanti ne facciamo almeno due indietro. E in un arco temporale di quasi 5 anni questo non è un trend o una tendenza: è semplicemente un fatto. Mettiamoci tutti i “se” e i “ma” che vogliamo, contingenti e non, però il quadro questo è.
Penso che Conor O’Shea e il suo staff siano l’ultima scialuppa di salvataggio del nostro movimento. Metterli in discussione è tafazziano e se falliscono loro le conseguenze per noi potrebbero davvero essere catastrofiche nel breve e nel medio periodo. Abbiamo bisogno di vedere un qualche risultato tangibile. Una vittoria tra Fiji e Australia (scusate, tra Fiji e Fiji, che i wallabies…) sarebbe ovviamente l’ideale, ma personalmente mi accontenterei di un approccio positivo, determinato e intelligentemente aggressivo in entrambe le gare. E nei test di novembre. E poi nel Sei Nazioni. Che sinceramente l’exploit one shot al quale ci aggrappiamo e con il quale ci spugnettiamo a volte anche per parecchi mesi mi ha stancato. E abbiamo bisogno di una svolta vera anche a livello di franchigie ed Eccellenza. Che altrimenti il futuro rischia di essere più buio del presente. E forse nessuno lo avrà sottolineato, non lo so, ma ieri a Singapore la squadra scesa in campo senza i vari Parisse, Ghiraldini, Cittadini è quella che a grande linee sarà quella post RWC 2019. Ovvero il nostro futuro.
Passiamo alle altre gare di ieri di cui ancora non ho parlato.
NATIONS CUP: URUGUAY-ITALIA EMERGENTI 30-21
Inizia male il torneo di Montevideo per la nostra Nazionale B: i ragazzi allenati da Guidi e Moretti sono stati battuti 30-21 dai Los Teros al termine di una partita giocata sempre con un punteggio molto vicino tra le due squadre e che l’Italia ha giocato in 14 per gli ultimi 22 minuti a causa dell’espulsione di Fragnito, che si è reso protagonista di un fallo d reazione un solo minuto dopo il suo ingresso in campo.
Italia Emergenti di nuovo in campo mercoledì alle 16 italiane contro la Namibia.
Il tabellino FIR Marcatori: p.t. 13’ m. Arata tr. Albanell (7-0); 21’ c.p. Albanell (10-0); 28’ m. Buscema tr. Azzolini (10-7); 35’ c.p. Albanell (13-7); 40’ m. Iacob tr. Azzolini (13-14); s.t. 43’ m. Cat tr Abanell (20-14); 63’ m. Lijtenstein tr. Silva (27-14); 66’ m. Giammarioli tr. Mantelli (27-21); 75’ c.p. Silva (30-21)
Italia Emergenti: Buscema; Bruno, Bettin, Lucchin, Susio (63’ De Santis); Azzolini (56’ Mantelli), Marinaro; Giammarioli (68’ Gregorio), Negri da Oleggio (cap.) (5’ Amenta), Corazzi; Krumov, Ortis (57’ Fragnito); Iacob (56’ Tenga), Makelara (41’ Daniele), Appiah (47’ Zago) All. Guidi
Arb. Kurt Weaver (USA) Cartellini: al 27’ giallo a Benitez (Uruguay); al 58’ rosso a Fragnito (Italia Emergenti) Calciatori: Azzolini (Italia Emergenti) 2/3; Albanell (Uruguay) 4/4; Silva (Uruguay) 2/2; Mantelli (Italia Emergenti) 1/1
SUDAFRICA-FRANCIA 37-14 Bella partita e soprattutto sul campo di Pretoria si torna in campo a vedere un ottimo Sudafrica che doma la Francia di Guy Novès che non sembra aver risolto del tutto nessuna delle magagne che si porta dietro. Springboks che chiudono il primo tempo sul 16 a 7 ma che vengono quasi ripresi dai transalpino che si portano a -2 ma al 58′ l’episodio che decide la gara: meta tecnica assegnata ai padroni di casa con tanto di cartellino giallo a Dulin. Springboks che scappano e che colpiscono prima con Cronje e poi con Serfontein.
Sudafrica: 15 Andries Coetzee, 14 Raymond Rhule, 13 Jesse Kriel, 12 Jan Serfontein, 11 Courtnall Skosan, 10 Elton Jantjies, 9 Ross Cronje, 8 Warren Whiteley (c), 7 Oupa Mohoje, 6 Siya Kolisi, 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Malcolm Marx, 1 Tendai Mtawarira Riserve: 16 Bongi Mbonambi, 17 Steven Kitshoff, 18 Coenie Oosthuizen, 19 Pieter-Steph du Toit, 20 Jean-Luc du Preez, 21 Francois Hougaard, 22 Frans Steyn, 23 Dillyn Leyds
Mete: Kriel (32′), penalty ty (58′), Cronje (61′), Serfontein (69′)
Conversioni: Jantjies (33′, 62′, 70′)
Punizioni: Jantjies (12′, 15′, 39′)
Francia: 15 Brice Dulin, 14 Yoann Huget, 13 Henry Chavancy, 12 Gaël Fickou, 11 Virimi Vakatawa, 10 Jules Plisson, 9 Maxime Machenaud, 8 Louis Picamoles, 7 Loann Goujon, 6 Yacouba Camara, 5 Yoann Maestri (c), 4 Julien le Devedec, 3 Uini Atonio, 2 Clément Maynadier, 1 Jefferson Poirot Riserve:16 Camille Chat, 17 Eddy Ben Arous, 18 Mohamed Boughanmi, 19 Bernard le Roux, 20 Kévin Gourdon, 21 Baptiste Serin, 22 Jean-Marc Doussain, 23 Vincent Rattez
Mete: Chavancy (35′), Serin (55′)
Conversioni: Plisson (36′, 56′)
Punizioni:
ARGENTINA-INGHILTERRA 34-38 Argentina: 15 Joaquín Tuculet, 14 Matías Moroni, 13 Matías Orlando, 12 Jerónimo de la Fuente, 11 Emiliano Boffelli, 10 Nicolás Sánchez, 9 Martín Landajo, 8 Juan Manuel Leguizamón, 7 Javier Ortega Desio, 6 Pablo Matera, 5 Tomás Lavanini, 4 Matías Alemanno, 3 Enrique Pieretto, 2 Agustín Creevy, 1 Lucas Noguera Paz Riserve:16 Julián Montoya, 17 Santiago García Botta, 18 Nahuel Tetaz Chaparro, 19 Guido Petti, 20 Leonardo Senatore, 21 Gonzalo Bertanou, 22 Juan Martín Hernández, 23 Ramiro Moyano
Mete: Boffelli (8′), Lavanini (37′), De la Fuente (51′), Tuculet (53′)
Conversioni: Sanchez (9′, 38′, 52′. 55′)
Punizioni: Sanchez (41′)
Drop: Hernandez (77′)
Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Marland Yarde, 13 Henry Slade, 12 Alex Lozowski, 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Danny Care, 8 Nathan Hughes, 7 Tom Curry, 6 Mark Wilson, 5 Charlie Ewels, 4 Joe Launchbury, 3 Harry Williams, 2 Dylan Hartley (c), 1 Ellis Genge Riserve:16 Jack Singleton, 17 Matt Mullan, 18 Will Collier, 19 Nick Isiekwe, 20 Don Armand, 21 Jack Maunder, 22 Piers Francis, 23 Denny Solomona
Mete: Yarde (31′), May (47′), Ford (65′), Solomona (79′)
Conversioni: Ford (32′, 49′, 80′)
Punizioni: Ford (17′, 27′, 43′, 63′)
USA-IRLANDA 19-55 USA: 15 Ben Cima, 14 Mike Te’o, 13 Ryan Matyas, 12 Marcel Brache, 11 Martin Iosefo, 10 AJ MacGinty, 9 Nate Augspurger (c), 8 David Tameilau, 7 Tony Lamborn, 6 John Quill, 5 Nic Civetta, 4 Nate Brakeley, 3 Chris Baumann, 2 Peter Malcolm, 1 Ben Tarr Riserve: 16 James Hilterbrand, 17 Joe Taufete’e, 18 Paddy Ryan, 19 Matthew Jensen, 20 Andrew Durutalo, 21 Shaun Davies, 22 Will Magie, 23 Bryce Campbell
Mete: Civetta (20′), Quill (46′), Matyas (55′)
Conversioni: MacGinty (21′, 47′)
Punizioni:
Irlanda: 15 Tiernan O’Halloran, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Luke Marshall, 11 Jacob Stockdale, 10 Joey Carbery, 9 Kieran Marmion, 8 Jack Conan, 7 Josh van der Flier, 6 Rhys Ruddock (c), 5 Devin Toner, 4 Quinn Roux, 3 John Ryan, 2 Niall Scannell, 1 Cian Healy Riserve: 16 Dave Heffernan 17 Dave Kilcoyne, 18 Andrew Porter, 19 James Ryan, 20 Dan Leavy, 21 Luke McGrath, 22 Rory Scannell, 23 Simon Zebo
Mete: Earls (3′,19′), Stockdale (15′), Scannell (31′), Marmion (35′), Conan (44′), Ryan (62′), McGrath (68′), Zebo (75′)
Conversioni: Ringrose (16′), Carbery (36′, 45′), Scannell (69′, 76′)
Punizioni:
Gara a senso unico con i ragazzi di O’Shea che a cavallo tra i due tempi incassano tre mete in pochi minuti. Italia praticamente inesistente dalla metà campo in su. Giocati altri test-match: bene il Giappone con la Romania e l’Australia con Fiji, i Lions impongono ai Crusaders il primo ko stagionale
ITALIA-SCOZIA 13-34
Scozia che perde Hardie in terza linea nel riscaldamento, al suo posto gioca Wilson con Hughes che va a sedersi in panchina. Scozia subito offensiva e dopo due minuti scarsi va vicina alla meta sullo sviluppo di una penetrazione di Barclay che sfugge a Boni. Italia che parte male sotto l’aspetto disciplina con tre falli nei primi tre minuti. Al 5′ primi tre punti con Russell che piazza tra i pali da posizione facilissima dopo l’ennesimo fallo italiano. Allan pareggia da fermo al 9′ per una punizione conquistata su una controruck azzurra.
A menare le danze è la Scozia, che si piazza nella nostra metà campo e mette in mostra un gioco più organico mentre l’Italia oppone una difesa ben organizzata ma che si ripropone in avanti sostanzialmente solo con iniziative personali estemporanee. Azzurri che comunque soffrono meno rispetto ai primi 5-10 minuti della partita.
Gara che rimane contratta con la squadra di O’Sha di commette tanti – troppi – falli e che al 38′ deve capitolare dopo una prolungata azione scozzese nei suoi 22 metri con Price che schiaccia la palla in meta. Russell manda la palla della conversione sul palo ma il primo tempo purtroppo non finisce qui: al 41′ bellissimo pallonetto di Finn a servire Visser che marca la seconda meta, si va al riposo sul 3-15 per il XV del cardo.
Il secondo tempo si apre con la terza meta della Scozia marcata da Ford che conclude al meglio un maul avanzante che poteva sicuramente essere gestita meglio dalla nostra difesa. Al 47′ l’arbitro decide che il tempo della grazia è finito e dopo l’ennesimo fallo azzurro manda 10 minuti in punizione Dean Budd, un minuto dopo seconda meta personale per Ford che chiude una bella azione offensiva dove però si contano anche un po’ troppi placcaggi mancati dei nostri: 3-27.
Scozia che gioca bene, in maniera diligente e ordinata, ma che non sembra affatto trascendentale. Al 65′ primo vero spunto offensivo dell’Italia che prima rompe la difesa avversaria con Mbandà e che poi va in Meta con Campagnaro. Canna calcia sul palo e si rimane sull’8-27.
Al 71′ nuovo cartellino giallo per l’Italia, stavolta comminato a Steyn per aver letteralmente ribaltato un avversario a palla lontana. Tutto sommato all’azzurro è andata pure bene. Al 74′ nuova meta scozzese con Hoyland. Nel recupero la marcatura di Esposito.
Sipario su una partita in cui trovare qualcosa da salvare in chiave azzurra è un esercizio complicato: tra una settimana la partita con le Fiji a Suva.
Italia: 15 Edoardo Padovani, 14 Angelo Esposito, 13 Michele Campagnaro, 12 Tommaso Boni, 11 Leonardo Sarto, 10 Tommaso Allan, 9 Edoardo Gori (c), 8 Robert Julian Barbieri, 7 Maxime Mata Mbanda, 6 Francesco Minto, 5 Dean Budd, 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti Riserve: 16 Ornel Gega, 17 Federico Zani, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Andries van Schalkwyk, 20 Abraham Steyn, 21 Marcello Violi, 22 Carlo Cane, 23 Tommaso Benvenuti
Mete: Campagnaro (65′), Esposito (81′)
Conversioni:
Punizioni: Allan (9′)
Scozia: 15 Duncan Taylor, 14 Damien Hoyland, 13 Matt Scott, 12 Alex Dunbar, 11 Tim Visser, 10 Finn Russell, 9 Ali Price, 8 Josh Strauss, 7 Ryan Wilson, 6 John Barclay (c), 5 Ben Toolis, 4 Tim Swinson, 3 Willem Nel, 2 Ross Ford, 1 Allan Dell Riserve: 16 Fraser Brown, 17 Gordon Reid, 18 Zander Fagerson, 19 Rob Harley, 20 Magnus Bradbury, 21 Rory Hughes, 22 Henry Pyrgos, 23 Peter Horne
Mete: Price (38′), Visser (40′), Ford (42′, 48′), Hoyland (74′)
Conversioni: Taylor (40′), Russell (43′), Horne (75′)
Punizioni: Russell (5′)
CRUSADERS-BRITISH & IRISH LIONS 3-12
Una vittoria così così con i New Zealand Barbarians, un ko più netto con gli Auckland Blues, ora un’affermazione più marcata contro i fortissimi Crusaders. Non saranno scintillanti ma i Lions sono cinici al punto giusto e – soprattutto – sanno giocare a rugby. Gara piuttosto contratta e non del tutto governata dall’arbitro che si fa sfuggire un po’ troppe cose, ma che la selezione britannica vince con merito grazie ai calci di Farrell. E per i Crusaders è il primo ko stagionale. Lions che ora vanno a Dunedin, dove martedì affrontano gli Highlanders.
Crusaders: 15 Israel Dagg, 14 Seta Tamanivalu, 13 Jack Goodhue, 12 David Havili, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Bryn Hall, 8 Jordan Taufua, 7 Matt Todd, 6 Heiden Bedwell-Curtis, 5 Sam Whitelock (c), 4 Luke Romano, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody Riserve: 16 Ben Funnell, 17 Wyatt Crockett, 18 Michael Alaalatoa, 19 Quinten Strange, 20 Jed Brown, 21 Mitchell Drummond, 22 Mitchell Hunt, 23 Tim Bateman
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Mo’unga (24′)
British & Irish Lions: 15 Stuart Hogg, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Ben Te’o, 11 Liam Williams, 10 Owen Farrell, 9 Conor Murray, 8 Taulupe Faletau, 7 Sean O’Brien, 6 Peter O’Mahony, 5 George Kruis, 4 Alun Wyn Jones (c), 3 Tadhg Furlong, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola Riserve: 16 Ken Owens, 17 Jack McGrath, 18 Dan Cole, 19 Maro Itoje, 20 CJ Stander, 21 Rhys Webb, 22 Johnny Sexton, 23 Anthony Watson
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Farrell (11′, 18′, 30′, 70′)
AUSTRALIA-FIJI 37-14 Australia quadrata, che sbaglia poco e che fa 15 punti nei primi 15 minuti (18 a 0 alla fine del primo tempo), Fiji che mettono in mostra pregevoli colpi tecnici ma anche davvero tanta confusione. Due mete per Folau, altrettante per Speight, pacifici che iniziano a fare punti solo dopo l’ora di gioco quando il tabellone dava i wallabies avanti di 25 punti.
Buona Australia ma compito facilitato dalla disorganizzazione figiana. E tra una settimana le Fiji ospiteranno l’Italia…
Australia: 15 Israel Folau, 14 Dane Haylett-Petty, 13 Tevita Kuridrani, 12 Karmichael Hunt, 11 Henry Speight, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 Scott Higginbotham, 7 Michael Hooper (c), 6 Ned Hanigan, 5 Adam Coleman, 4 Sam Carter, 3 Allan Alaalatoa, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Tom Robertson Riserve: 16 Stephen Moore, 17 Toby Smith, 18 Sekope Kepu, 19 Rory Arnold, 20 Richard Hardwick, 21 Joe Powell, 22 Quade Cooper, 23 Reece Hodge
Mete: Folau (5′,54′), Speight (13′, 82′), Moore (66′)
Conversioni: Foley (6′, 55′, 67′),
Punizioni: Foley (10′, 29′)
GIAPPONE-ROMANIA 33-21
Quasi 18mila spettatori al 17 702 spectateurs au KKWing Stadium di Kumamoto per assistere alla vittoria del Giappone sulla Romania per 33 a 21. Partita in cui i padroni di casa hanno avuto quasi sempre il controllo ma dove hanno anche sofferto l’estrema fisicità del pack ospite, che li ha messi a dura prova per tutti e 80 i minuti di gioco.
Partono meglio gli ospiti che trovano due calci piazzati e al 5′ si trovano avanti 6 a 0, Brave Blossoms che però reagiscono trascinati da uno splendido Jumpei Ogura e sorpassp già concretizzato al 13′- Si va al riposo sul 23-9 e già al 41′ arriva la meta che mette fine alle speranze romene con Leitch che va a schiacciare oltre la linea bianca.
Ospiti che non stanno a guardare e che in mischia creano non pochi problemi ai nipponici che tra 55′ e 65′ subiscono due mete ma non perdono mai la calma. Finisce 33 a 21, man of the match Jumpei Ogura (100% dalla piazzola)
Un sabato davvero ricco di partite, da Lions-Crusaders ad Argentina-Inghilterra passando per Sudafrica-Francia e Australia-Fiji. Appassionati italiani concentrati però sulla sfida tra gli azzurri di O’Shea e gli scozzesi ma da non dimenticare anche il via alla Nations Cup con la nostra Emergenti che affronta l’Uruguay
ITALIA-SCOZIA, diretta tv DMAX dalle 13.55
L’appuntamento è per le ore 14 italiane: al National Stadium di Singapore torna in campo la nazionale azzurra di Conor O’Shea e la nuova Scozia di Greg Townsend, ct al debutto. Due formazioni che si sono affrontate nell’ultima giornata del Sei Nazioni 2017 non più tardi dello scorso marzo, quando a Murrayfield finì 29 a 0 per il XV in maglia blu. Capitano azzurro è Gori, uno dei senatori di una squadra dall’età media piuttosto bassa e che schiera due deb come Budd e Bigi (per Parisse e diversi altri senatori concesso un periodo di riposo). Squadra interessante quella scelta da O’Shea, con Allan che torna ad indossare la maglia numero 10 e Padovani confermatissimo nel ruolo di estremo. Scozia che lamenta tra l’altro davvero poche assenze per i concomitanti Lions.
Italia chiamata a dare un segnale dopo un Sei Nazioni negativo e per iniziare al meglio un tour che non si annuncia per nulla semplice, con Fiji e Australia che ci attendono nelle prossime due settimane.
Italia: 15 Edoardo Padovani, 14 Angelo Esposito, 13 Michele Campagnaro, 12 Tommaso Boni, 11 Leonardo Sarto, 10 Tommaso Allan, 9 Edoardo Gori (c), 8 Robert Julian Barbieri, 7 Maxime Mata Mbanda, 6 Francesco Minto, 5 Dean Budd, 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti Riserve: 16 Ornel Gega, 17 Federico Zani, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Andries van Schalkwyk, 20 Abraham Steyn, 21 Marcello Violi, 22 Carlo Cane, 23 Tommaso Benvenuti Scozia: 15 Duncan Taylor, 14 Damien Hoyland, 13 Matt Scott, 12 Alex Dunbar, 11 Tim Visser, 10 Finn Russell, 9 Ali Price, 8 Josh Strauss, 7 John Hardie, 6 John Barclay (c), 5 Ben Toolis, 4 Tim Swinson, 3 Willem Nel, 2 Ross Ford, 1 Allan Dell Riserve: 16 Fraser Brown, 17 Gordon Reid, 18 Zander Fagerson, 19 Rob Harley, 20 Magnus Bradbury, 21 Ryan Wilson, 22 Henry Pyrgos, 23 Peter Horne
NATIONS CUP: URUGUAY-ITALIA EMERGENTI, ore 20.30 italiane in diretta streaming sul sito worldrugby.org
A Montevideo, allo Estadio Charrua, debutta la nostra “nazionale B” affidata alle cure tecniche di Gianluca Guidi e Andrea Moretti. In Sudamerica gli azzurri scendono in campo nel torneo contro i padroni di casa, mentre Namibia e Argentina XV sono le altre squadre coinvolte con cui gli azzurri avranno a che fare nei prossimi 9 giorni.
Italia Emergenti: 15 Filippo BUSCEMA (Fiamme Oro Rugby)*, 14 Pierre BRUNO (Patarò Calvisano)*, 13 Andrea BETTIN (Petrarca Padova)*, 12 Enrico LUCCHIN (Patarò Calvisano)*, 11 Marco SUSIO (Pataro’ Calvisano), 10 Maicol AZZOLINI (Fiamme Oro Rugby)*, 9 Simone MARINARO (Fiamme Oro Rugby)*, 8 Renato GIAMMARIOLI (Patarò Calvisano)*, 7 Sebastian Luke NEGRI DA OLEGGIO (Hartpury FC) (2 caps) – capitano, 6 Matteo CORAZZI (Mogliano Rugby)*, 5 Leonard KRUMOV (Rugby Viadana 1970)*, 4 Samuele ORTIS (FEMI-CZ Rovigo)*, 3 George IACOB (FEMI-CZ Rovigo), 2 Engjel MAKELARA (Petrarca Padova), 1 Derrick APPIAH (London Scottish) Riserve: 16 Adriano DANIELE (Sitav Rugby Lyons)*, 17 Niccolò ZAGO (Petrarca Padova), 18 Roberto TENGA (Fiamme Oro Rugby), 19 Davide FRAGNITO (Fiamme Oro Rugby)*, 20 Mirko AMENTA (Fiamme Oro Rugby)*, 21 Leonardo MANTELLI (FEMI-CZ Rovigo), 22 Pietro GREGORIO (Rugby Viadana 1970), 23 Giacomo DE SANTIS (Patarò Calvisano)*
AUSTRALIA-FIJI, diretta tv Sky Sport 2 dalle 7 All’AAMI Park di Melbourne scendono in campo le due squadre che nei prossimi 15 giorni affronteranno l’Italia. Grande curiosità per i padroni di casa, reduci da un’annata non esaltante e rappresentanti di un movimento che sta vivendo un periodo di grande difficoltà strutturale. Fiji alle prese con i soliti problemi di una squadra i cui giocatori sono disseminati un po’ ovunque, ma quantità e qualità non mancano di certo.
Australia: 15 Israel Folau, 14 Dane Haylett-Petty, 13 Tevita Kuridrani, 12 Karmichael Hunt, 11 Henry Speight, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 Scott Higginbotham, 7 Michael Hooper (c), 6 Ned Hanigan, 5 Adam Coleman, 4 Sam Carter, 3 Allan Alaalatoa, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Tom Robertson Riserve: tbc Fiji: 15 Kini Murimurivalu, 14 Timoci Nagusa, 13 Albert Vulivuli, 12 Jale Vatubua, 11 Vereniki Goneva, 10 Ben Volavola, 9 Nikola Matawalu, 8 Akapusi Qera (c), 7 Naulia Dawai, 6 Dominiko Waqaniburotu, 5 Leone Nakarawa, 4 Tevita Cavubati, 3 Peni Ravai, 2 Sunia Koto, 1 Campese Maáfu Riserve: 16 Tuapati Talemaitoga, 17 Joeli Veitayaki, 18 Kalivati Tawake, 19 Api Ratuniyarawa, 20 Viliame Mata, 21 Nemani Nagusa, 22 Seurpepeli Vularika, 23 Benito Masilevu
CRUSADERS-BRITISH & IRISH LIONS, diretta tv Sky Sport 2 dalle 9.35
Nuova tappa di avvicinamento della selezione britannica all’inizio della serie con gli All Blacks (il 24 giugno a Auckland). La squadra di Gatland ancora alla ricerca di una identità non semplice da trovare è chiamata a dare comunque una risposta dopo il ko con i Blues. Ad attenderli a Christchurch una delle squadre più forti di tutto l’emisfero sud.
Crusaders: 15 Israel Dagg, 14 Seta Tamanivalu, 13 Jack Goodhue, 12 David Havili, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Bryn Hall, 8 Jordan Taufua, 7 Matt Todd, 6 Heiden Bedwell-Curtis, 5 Sam Whitelock (c), 4 Luke Romano, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody Riserve: 16 Ben Funnell, 17 Wyatt Crockett, 18 Michael Alaalatoa, 19 Quinten Strange, 20 Jed Brown, 21 Mitchell Drummond, 22 Mitchell Hunt, 23 Tim Bateman British & Irish Lions: 15 Stuart Hogg, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Ben Te’o, 11 Liam Williams, 10 Owen Farrell, 9 Conor Murray, 8 Taulupe Faletau, 7 Sean O’Brien, 6 Peter O’Mahony, 5 George Kruis, 4 Alun Wyn Jones (c), 3 Tadhg Furlong, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola Riserve: 16 Ken Owens, 17 Jack McGrath, 18 Dan Cole, 19 Maro Itoje, 20 CJ Stander, 21 Rhys Webb, 22 Johnny Sexton, 23 Anthony Watson
SUDAFRICA-FRANCIA, diretta tv Sky Sport 3 e Sky Sport Mix dalle 17 A Pretoria, sul prato del Loftus Versfeld, torna in campo il grande malato di Ovalia, ovvero il Sudafrica reduce da un 2016 da dimenticare. Ad aspettarlo una Francia in crescita ma con tante cose ancora da sistemare
Sudafrica: 15 Andries Coetzee, 14 Raymond Rhule, 13 Jesse Kriel, 12 Jan Serfontein, 11 Courtnall Skosan, 10 Elton Jantjies, 9 Ross Cronje, 8 Warren Whiteley (c), 7 Oupa Mohoje, 6 Siya Kolisi, 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Malcolm Marx, 1 Tendai Mtawarira Riserve: 16 Bongi Mbonambi, 17 Steven Kitshoff, 18 Coenie Oosthuizen, 19 Pieter-Steph du Toit, 20 Jean-Luc du Preez, 21 Francois Hougaard, 22 Frans Steyn, 23 Dillyn Leyds Francia: 15 Brice Dulin, 14 Yoann Huget, 13 Henry Chavancy, 12 Gaël Fickou, 11 Virimi Vakatawa, 10 Jules Plisson, 9 Maxime Machenaud, 8 Louis Picamoles, 7 Loann Goujon, 6 Yacouba Camara, 5 Yoann Maestri (c), 4 Julien le Devedec, 3 Uini Atonio, 2 Clément Maynadier, 1 Jefferson Poirot Riserve: 16 Camille Chat, 17 Eddy Ben Arous, 18 Mohamed Boughanmi, 19 Bernard le Roux, 20 Kévin Gourdon, 21 Baptiste Serin, 22 Jean-Marc Doussain, 23 Vincent Rattez
Argentina-Inghilterra, ore 20.15 italiane
Partita che non ha bisogno di presentazioni o stimoli. All’Estadio del Bicentenario di San Juan si gioca il primo di una serie di due test con una Inghilterra senza tanti giocatori che si trovano in Nuova Zelanda con i Lions. Eddie Jones può comunque schierare una formazione di tutto rispetto contro un’Argentina che presenta qualche novità rispetto a quella vista in giro per l’Europa a fine 2016.
Argentina: 15 Joaquín Tuculet, 14 Matías Moroni, 13 Matías Orlando, 12 Jerónimo de la Fuente, 11 Emiliano Boffelli, 10 Nicolás Sánchez, 9 Martín Landajo, 8 Juan Manuel Leguizamón, 7 Javier Ortega Desio, 6 Pablo Matera, 5 Tomás Lavanini, 4 Matías Alemanno, 3 Enrique Pieretto, 2 Agustín Creevy, 1 Lucas Noguera Paz Riserve:16 Julián Montoya, 17 Santiago García Botta, 18 Nahuel Tetaz Chaparro, 19 Guido Petti, 20 Leonardo Senatore, 21 Gonzalo Bertanou, 22 Juan Martín Hernández, 23 Ramiro Moyano Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Marland Yarde, 13 Henry Slade, 12 Alex Lozowski, 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Danny Care, 8 Nathan Hughes, 7 Tom Curry, 6 Mark Wilson, 5 Charlie Ewels, 4 Joe Launchbury, 3 Harry Williams, 2 Dylan Hartley (c), 1 Ellis Genge Riserve:16 Jack Singleton, 17 Matt Mullan, 18 Will Collier, 19 Nick Isiekwe, 20 Don Armand, 21 Jack Maunder, 22 Piers Francis, 23 Denny Solomona
USA-Irlanda, ore 20 italiane
Si gioca alla Red Bull Arena di Newark, nel New Jersey, in quella costa est degli Stati Uniti a cui il grande rugby sta sempre guardando con maggiore attenzione. Gara che ha una grandissima favorita obbligatoria – ovvero l’Irlanda – che però deve fare i conti con le assenze dovute ai Lions.
USA: 15 Ben Cima, 14 Mike Te’o, 13 Ryan Matyas, 12 Marcel Brache, 11 Martin Iosefo, 10 AJ MacGinty, 9 Nate Augspurger (c), 8 David Tameilau, 7 Tony Lamborn, 6 John Quill, 5 Nic Civetta, 4 Nate Brakeley, 3 Chris Baumann, 2 Peter Malcolm, 1 Ben Tarr Riserve: 16 James Hilterbrand, 17 Joe Taufete’e, 18 Paddy Ryan, 19 Matthew Jensen, 20 Andrew Durutalo, 21 Shaun Davies, 22 Will Magie, 23 Bryce Campbell Irlanda: 15 Tiernan O’Halloran, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Luke Marshall, 11 Jacob Stockdale, 10 Joey Carbery, 9 Kieran Marmion, 8 Jack Conan, 7 Josh van der Flier, 6 Rhys Ruddock (c), 5 Devin Toner, 4 Quinn Roux, 3 John Ryan, 2 Niall Scannell, 1 Cian Healy Riserve: 16 Dave Heffernan 17 Dave Kilcoyne, 18 Andrew Porter, 19 James Ryan, 20 Dan Leavy, 21 Luke McGrath, 22 Rory Scannell, 23 Simon Zebo
Domani altre due partite. La prima al Calgary Rugby Park, Canada-Georgia: Canada: 15 Andrew Coe, 14 Dan Moor, 13 Conor Trainor, 12 Guiseppe Du Toit, 11 Sean Duke, 10 Shane O’Leary, 9 Phil Mack, 8 Admir Cejvanovic, 7 Matt Heaton, 6 Kyle Baillie, 5 Conor Keys, 4 Brett Beukeboom (c), 3 Jake Ilnicki, 2 Benoit Piffero, 1 Djustice Sears-Duru Riserve: 16 Eric Howard, 17 Anthony Luca, 18 Matt Tierney, 19 Liam Chisholm, 20 Aaron Carpenter, 21 Andrew Ferguson, 22 Gradyn Bowd, 23 Ciaran Hearn Georgia: 15 Merab Kvirikashvili, 14 Soso Matiashvili, 13 David Kacharava, 12 Merab Sharikadze (c), 11 Sandro Todua, 10 Lasha Khmaladze, 9 Vasil Lobzhanidze, 8 Beka Bitsadze, 7 Giorgi Tkhilaishvili, 6 Lasha Lomidze, 5 Kote Mikautadze, 4 Giorgi Nemsadze, 3 Anton Peikrishvili, 2 Jaba Bregvadze, 1 Mikheil Nariashvili Riserve: 16 Badri Alkhazashvili, 17 Kakha Asieshvili, 18 Soso Bekoshvili, 19 Nodar Cheishvili, 20 Otar Giorgadze, 21 Giorgi Begadze, 22 Lasha Malaghiradze, 23 Giorgi Chkhaidze
All’Egao Kenko Stadium di Kumamoto scendono invece in campo Giappone e Romania: Giappone: 15 Ryuji Noguchi, 14 Akihito Yamada, 13 Timothy Lafaele, 12 Derek Carpenter, 11 Kenki Fukuoka, 10 Jumpei Ogura, 9 Fumiaka Tanaka, 8 Amanaki Mafi, 7 Yoshitaka Tokunaga, 6 Michael Leitch, 5 Uwe Helu, 4 Kotaro Yatabe, 3 Takuma Ashara, 2 Shota Horie (c), 1 Koki Yamamoto Riserve:16 Yusuke Niwai, 17 Keita Inagaki, 18 Heiichiro Ito, 19 Yuya Odo, 20 Hendrik Tui, 21 Keisuke Uchida, 22 Yu Tamura, 23 Kotaro Matsushima Romania: 15 Sabin Stratila, 14 Fonovai Tangimana, 13 Paula Kinikinilau, 12 Sione Fakaosilea, 11 Jack Cobden, 10 Florin Vlaicu, 9 Florin Surugiu, 8 Mihai Macovei (c), 7 Viorel Lucaci, 6 Andrei Gorcioaia, 5 Marius Antonescu, 4 Johannes Van Heerden, 3 Andrei Ursache, 2 Otar Turashvili, 1 Ionel Badiu Riserve: 16 Andrei Radoi, 17 Constantin Pristavita, 18 Alexandru Tarus, 19 Valentin Poparlan, 20 Vlad Nistor, 21 Tudorel Bratu, 22 Luke Samoa, 23 Ionut Dumitru