
Gara a senso unico con i ragazzi di O’Shea che a cavallo tra i due tempi incassano tre mete in pochi minuti. Italia praticamente inesistente dalla metà campo in su.
Giocati altri test-match: bene il Giappone con la Romania e l’Australia con Fiji, i Lions impongono ai Crusaders il primo ko stagionale
ITALIA-SCOZIA 13-34
Scozia che perde Hardie in terza linea nel riscaldamento, al suo posto gioca Wilson con Hughes che va a sedersi in panchina. Scozia subito offensiva e dopo due minuti scarsi va vicina alla meta sullo sviluppo di una penetrazione di Barclay che sfugge a Boni. Italia che parte male sotto l’aspetto disciplina con tre falli nei primi tre minuti. Al 5′ primi tre punti con Russell che piazza tra i pali da posizione facilissima dopo l’ennesimo fallo italiano. Allan pareggia da fermo al 9′ per una punizione conquistata su una controruck azzurra.
A menare le danze è la Scozia, che si piazza nella nostra metà campo e mette in mostra un gioco più organico mentre l’Italia oppone una difesa ben organizzata ma che si ripropone in avanti sostanzialmente solo con iniziative personali estemporanee. Azzurri che comunque soffrono meno rispetto ai primi 5-10 minuti della partita.
Gara che rimane contratta con la squadra di O’Sha di commette tanti – troppi – falli e che al 38′ deve capitolare dopo una prolungata azione scozzese nei suoi 22 metri con Price che schiaccia la palla in meta. Russell manda la palla della conversione sul palo ma il primo tempo purtroppo non finisce qui: al 41′ bellissimo pallonetto di Finn a servire Visser che marca la seconda meta, si va al riposo sul 3-15 per il XV del cardo.
Il secondo tempo si apre con la terza meta della Scozia marcata da Ford che conclude al meglio un maul avanzante che poteva sicuramente essere gestita meglio dalla nostra difesa. Al 47′ l’arbitro decide che il tempo della grazia è finito e dopo l’ennesimo fallo azzurro manda 10 minuti in punizione Dean Budd, un minuto dopo seconda meta personale per Ford che chiude una bella azione offensiva dove però si contano anche un po’ troppi placcaggi mancati dei nostri: 3-27.
Scozia che gioca bene, in maniera diligente e ordinata, ma che non sembra affatto trascendentale. Al 65′ primo vero spunto offensivo dell’Italia che prima rompe la difesa avversaria con Mbandà e che poi va in Meta con Campagnaro. Canna calcia sul palo e si rimane sull’8-27.
Al 71′ nuovo cartellino giallo per l’Italia, stavolta comminato a Steyn per aver letteralmente ribaltato un avversario a palla lontana. Tutto sommato all’azzurro è andata pure bene. Al 74′ nuova meta scozzese con Hoyland. Nel recupero la marcatura di Esposito.
Sipario su una partita in cui trovare qualcosa da salvare in chiave azzurra è un esercizio complicato: tra una settimana la partita con le Fiji a Suva.
Italia: 15 Edoardo Padovani, 14 Angelo Esposito, 13 Michele Campagnaro, 12 Tommaso Boni, 11 Leonardo Sarto, 10 Tommaso Allan, 9 Edoardo Gori (c), 8 Robert Julian Barbieri, 7 Maxime Mata Mbanda, 6 Francesco Minto, 5 Dean Budd, 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti
Riserve: 16 Ornel Gega, 17 Federico Zani, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Andries van Schalkwyk, 20 Abraham Steyn, 21 Marcello Violi, 22 Carlo Cane, 23 Tommaso Benvenuti
Mete: Campagnaro (65′), Esposito (81′)
Conversioni:
Punizioni: Allan (9′)
Scozia: 15 Duncan Taylor, 14 Damien Hoyland, 13 Matt Scott, 12 Alex Dunbar, 11 Tim Visser, 10 Finn Russell, 9 Ali Price, 8 Josh Strauss, 7 Ryan Wilson, 6 John Barclay (c), 5 Ben Toolis, 4 Tim Swinson, 3 Willem Nel, 2 Ross Ford, 1 Allan Dell
Riserve: 16 Fraser Brown, 17 Gordon Reid, 18 Zander Fagerson, 19 Rob Harley, 20 Magnus Bradbury, 21 Rory Hughes, 22 Henry Pyrgos, 23 Peter Horne
Mete: Price (38′), Visser (40′), Ford (42′, 48′), Hoyland (74′)
Conversioni: Taylor (40′), Russell (43′), Horne (75′)
Punizioni: Russell (5′)
CRUSADERS-BRITISH & IRISH LIONS 3-12
Una vittoria così così con i New Zealand Barbarians, un ko più netto con gli Auckland Blues, ora un’affermazione più marcata contro i fortissimi Crusaders. Non saranno scintillanti ma i Lions sono cinici al punto giusto e – soprattutto – sanno giocare a rugby. Gara piuttosto contratta e non del tutto governata dall’arbitro che si fa sfuggire un po’ troppe cose, ma che la selezione britannica vince con merito grazie ai calci di Farrell. E per i Crusaders è il primo ko stagionale. Lions che ora vanno a Dunedin, dove martedì affrontano gli Highlanders.
Crusaders: 15 Israel Dagg, 14 Seta Tamanivalu, 13 Jack Goodhue, 12 David Havili, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Bryn Hall, 8 Jordan Taufua, 7 Matt Todd, 6 Heiden Bedwell-Curtis, 5 Sam Whitelock (c), 4 Luke Romano, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody
Riserve: 16 Ben Funnell, 17 Wyatt Crockett, 18 Michael Alaalatoa, 19 Quinten Strange, 20 Jed Brown, 21 Mitchell Drummond, 22 Mitchell Hunt, 23 Tim Bateman
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Mo’unga (24′)
British & Irish Lions: 15 Stuart Hogg, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Ben Te’o, 11 Liam Williams, 10 Owen Farrell, 9 Conor Murray, 8 Taulupe Faletau, 7 Sean O’Brien, 6 Peter O’Mahony, 5 George Kruis, 4 Alun Wyn Jones (c), 3 Tadhg Furlong, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola
Riserve: 16 Ken Owens, 17 Jack McGrath, 18 Dan Cole, 19 Maro Itoje, 20 CJ Stander, 21 Rhys Webb, 22 Johnny Sexton, 23 Anthony Watson
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Farrell (11′, 18′, 30′, 70′)
AUSTRALIA-FIJI 37-14
Australia quadrata, che sbaglia poco e che fa 15 punti nei primi 15 minuti (18 a 0 alla fine del primo tempo), Fiji che mettono in mostra pregevoli colpi tecnici ma anche davvero tanta confusione. Due mete per Folau, altrettante per Speight, pacifici che iniziano a fare punti solo dopo l’ora di gioco quando il tabellone dava i wallabies avanti di 25 punti.
Buona Australia ma compito facilitato dalla disorganizzazione figiana. E tra una settimana le Fiji ospiteranno l’Italia…
Australia: 15 Israel Folau, 14 Dane Haylett-Petty, 13 Tevita Kuridrani, 12 Karmichael Hunt, 11 Henry Speight, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 Scott Higginbotham, 7 Michael Hooper (c), 6 Ned Hanigan, 5 Adam Coleman, 4 Sam Carter, 3 Allan Alaalatoa, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Tom Robertson
Riserve: 16 Stephen Moore, 17 Toby Smith, 18 Sekope Kepu, 19 Rory Arnold, 20 Richard Hardwick, 21 Joe Powell, 22 Quade Cooper, 23 Reece Hodge
Mete: Folau (5′,54′), Speight (13′, 82′), Moore (66′)
Conversioni: Foley (6′, 55′, 67′),
Punizioni: Foley (10′, 29′)
Fiji: 15 Kini Murimurivalu, 14 Timoci Nagusa, 13 Albert Vulivuli, 12 Jale Vatubua, 11 Vereniki Goneva, 10 Ben Volavola, 9 Nikola Matawalu, 8 Akapusi Qera (c), 7 Naulia Dawai, 6 Dominiko Waqaniburotu, 5 Leone Nakarawa, 4 Tevita Cavubati, 3 Peni Ravai, 2 Sunia Koto, 1 Campese Maáfu
Riserve: 16 Tuapati Talemaitoga, 17 Joeli Veitayaki, 18 Kalivati Tawake, 19 Api Ratuniyarawa, 20 Viliame Mata, 21 Nemani Nagusa, 22 Seurpepeli Vularika, 23 Benito Masilevu
Mete: Goneva (63′), Nagusa (77′)
Conversioni: Volavola (64′, 78′)
Punizioni:
GIAPPONE-ROMANIA 33-21
Quasi 18mila spettatori al 17 702 spectateurs au KKWing Stadium di Kumamoto per assistere alla vittoria del Giappone sulla Romania per 33 a 21. Partita in cui i padroni di casa hanno avuto quasi sempre il controllo ma dove hanno anche sofferto l’estrema fisicità del pack ospite, che li ha messi a dura prova per tutti e 80 i minuti di gioco.
Partono meglio gli ospiti che trovano due calci piazzati e al 5′ si trovano avanti 6 a 0, Brave Blossoms che però reagiscono trascinati da uno splendido Jumpei Ogura e sorpassp già concretizzato al 13′- Si va al riposo sul 23-9 e già al 41′ arriva la meta che mette fine alle speranze romene con Leitch che va a schiacciare oltre la linea bianca.
Ospiti che non stanno a guardare e che in mischia creano non pochi problemi ai nipponici che tra 55′ e 65′ subiscono due mete ma non perdono mai la calma. Finisce 33 a 21, man of the match Jumpei Ogura (100% dalla piazzola)
Giappone: 15 Ryuji Noguchi, 14 Akihito Yamada, 13 Timothy Lafaele, 12 Derek Carpenter, 11 Kenki Fukuoka, 10 Jumpei Ogura, 9 Fumiaka Tanaka, 8 Amanaki Mafi, 7 Yoshitaka Tokunaga, 6 Michael Leitch, 5 Uwe Helu, 4 Kotaro Yatabe, 3 Takuma Ashara, 2 Shota Horie (c), 1 Koki Yamamoto
Riserve: 16 Yusuke Niwai, 17 Keita Inagaki, 18 Heiichiro Ito, 19 Yuya Odo, 20 Hendrik Tui, 21 Keisuke Uchida, 22 Yu Tamura, 23 Kotaro Matsushima
Mete: Yamada (12′), Fukuoka (37′), Leitch (41′)
Conversioni: Ogura (13′, 38′, 42′)
Punizioni: Ogura (18′, 22′, 33′, 52′)
Romania: 15 Sabin Stratila, 14 Fonovai Tangimana, 13 Paula Kinikinilau, 12 Sione Fakaosilea, 11 Jack Cobden, 10 Florin Vlaicu, 9 Florin Surugiu, 8 Mihai Macovei (c), 7 Viorel Lucaci, 6 Andrei Gorcioaia, 5 Marius Antonescu, 4 Johannes Van Heerden, 3 Andrei Ursache, 2 Otar Turashvili, 1 Ionel Badiu
Riserve: 16 Andrei Radoi, 17 Constantin Pristavita, 18 Alexandru Tarus, 19 Valentin Poparlan, 20 Vlad Nistor, 21 Tudorel Bratu, 22 Luke Samoa, 23 Ionut Dumitru
Mete: Macovei (55′), Fonovai (65′)
Conversioni:
Punizioni: Vlaicu (2′, 5′, 30′)






