In quel di Singapore Italia non pervenuta: la Scozia batte gli azzurri 34 a 13

Gara a senso unico con i ragazzi di O’Shea che a cavallo tra i due tempi incassano tre mete in pochi minuti. Italia praticamente inesistente dalla metà campo in su. 
Giocati altri test-match: bene il Giappone con la Romania e l’Australia con Fiji, i Lions impongono ai Crusaders il primo ko stagionale

ITALIA-SCOZIA 13-34
Scozia che perde Hardie in terza linea nel riscaldamento, al suo posto gioca Wilson con Hughes che va a sedersi in panchina. Scozia subito offensiva e dopo due minuti scarsi va vicina alla meta sullo sviluppo di una penetrazione di Barclay che sfugge a Boni. Italia che parte male sotto l’aspetto disciplina con tre falli nei primi tre minuti. Al 5′ primi tre punti con Russell che piazza tra i pali da posizione facilissima dopo l’ennesimo fallo italiano. Allan pareggia da fermo al 9′ per una punizione conquistata su una controruck azzurra.
A menare le danze è la Scozia, che si piazza nella nostra metà campo e mette in mostra un gioco più organico mentre l’Italia oppone una difesa ben organizzata ma che si ripropone in avanti sostanzialmente solo con iniziative personali estemporanee. Azzurri che comunque soffrono meno rispetto ai primi 5-10 minuti della partita.
Gara che rimane contratta con la squadra di O’Sha di commette tanti – troppi – falli e che al 38′ deve capitolare dopo una prolungata azione scozzese nei suoi 22 metri con Price che schiaccia la palla in meta. Russell manda la palla della conversione sul palo ma il primo tempo purtroppo non finisce qui: al 41′ bellissimo pallonetto di Finn a servire Visser che marca la seconda meta, si va al riposo sul 3-15 per il XV del cardo.

Il secondo tempo si apre con la terza meta della Scozia marcata da Ford che conclude al meglio un maul avanzante che poteva sicuramente essere gestita meglio dalla nostra difesa. Al 47′ l’arbitro decide che il tempo della grazia è finito e dopo l’ennesimo fallo azzurro manda 10 minuti in punizione Dean Budd, un minuto dopo seconda meta personale per Ford che chiude una bella azione offensiva dove però si contano anche un po’ troppi placcaggi mancati dei nostri: 3-27.
Scozia che gioca bene, in maniera diligente e ordinata, ma che non sembra affatto trascendentale. Al 65′ primo vero spunto offensivo dell’Italia che prima rompe la difesa avversaria con Mbandà e che poi va in Meta con Campagnaro. Canna calcia sul palo e si rimane sull’8-27.
Al 71′ nuovo cartellino giallo per l’Italia, stavolta comminato a Steyn per aver letteralmente ribaltato un avversario a palla lontana. Tutto sommato all’azzurro è andata pure bene. Al 74′ nuova meta scozzese con Hoyland. Nel recupero la marcatura di Esposito.
Sipario su una partita in cui trovare qualcosa da salvare in chiave azzurra è un esercizio complicato: tra una settimana la partita con le Fiji a Suva.

Italia: 15 Edoardo Padovani, 14 Angelo Esposito, 13 Michele Campagnaro, 12 Tommaso Boni, 11 Leonardo Sarto, 10 Tommaso Allan, 9 Edoardo Gori (c), 8 Robert Julian Barbieri, 7 Maxime Mata Mbanda, 6 Francesco Minto, 5 Dean Budd, 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti
Riserve: 16 Ornel Gega, 17 Federico Zani, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Andries van Schalkwyk, 20 Abraham Steyn, 21 Marcello Violi, 22 Carlo Cane, 23 Tommaso Benvenuti
Mete: Campagnaro (65′), Esposito (81′)
Conversioni:
Punizioni: Allan (9′)

Scozia: 15 Duncan Taylor, 14 Damien Hoyland, 13 Matt Scott, 12 Alex Dunbar, 11 Tim Visser, 10 Finn Russell, 9 Ali Price, 8 Josh Strauss, 7 Ryan Wilson, 6 John Barclay (c), 5 Ben Toolis, 4 Tim Swinson, 3 Willem Nel, 2 Ross Ford, 1 Allan Dell
Riserve: 16 Fraser Brown, 17 Gordon Reid, 18 Zander Fagerson, 19 Rob Harley, 20 Magnus Bradbury, 21 Rory Hughes, 22 Henry Pyrgos, 23 Peter Horne
Mete: Price (38′), Visser (40′), Ford (42′, 48′), Hoyland (74′)
Conversioni: Taylor (40′), Russell (43′), Horne (75′)
Punizioni: Russell (5′)

 

CRUSADERS-BRITISH & IRISH LIONS 3-12
Una vittoria così così con i New Zealand Barbarians, un ko più netto con gli Auckland Blues, ora un’affermazione più marcata contro i fortissimi Crusaders. Non saranno scintillanti ma i Lions sono cinici al punto giusto e – soprattutto – sanno giocare a rugby. Gara piuttosto contratta e non del tutto governata dall’arbitro che si fa sfuggire un po’ troppe cose, ma che la selezione britannica vince con merito grazie ai calci di Farrell. E per i Crusaders è il primo ko stagionale. Lions che ora vanno a Dunedin, dove martedì affrontano gli Highlanders.

Crusaders: 15 Israel Dagg, 14 Seta Tamanivalu, 13 Jack Goodhue, 12 David Havili, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Bryn Hall, 8 Jordan Taufua, 7 Matt Todd, 6 Heiden Bedwell-Curtis, 5 Sam Whitelock (c), 4 Luke Romano, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody
Riserve: 16 Ben Funnell, 17 Wyatt Crockett, 18 Michael Alaalatoa, 19 Quinten Strange, 20 Jed Brown, 21 Mitchell Drummond, 22 Mitchell Hunt, 23 Tim Bateman
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Mo’unga (24′)

British & Irish Lions: 15 Stuart Hogg, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Ben Te’o, 11 Liam Williams, 10 Owen Farrell, 9 Conor Murray, 8 Taulupe Faletau, 7 Sean O’Brien, 6 Peter O’Mahony, 5 George Kruis, 4 Alun Wyn Jones (c), 3 Tadhg Furlong, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola
Riserve: 16 Ken Owens, 17 Jack McGrath, 18 Dan Cole, 19 Maro Itoje, 20 CJ Stander, 21 Rhys Webb, 22 Johnny Sexton, 23 Anthony Watson
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Farrell (11′, 18′, 30′, 70′)

 

AUSTRALIA-FIJI 37-14
Australia quadrata, che sbaglia poco e che fa 15 punti nei primi 15 minuti (18 a 0 alla fine del primo tempo), Fiji che mettono in mostra pregevoli colpi tecnici ma anche davvero tanta confusione. Due mete per Folau, altrettante per Speight, pacifici che iniziano a fare punti solo dopo l’ora di gioco quando il tabellone dava i wallabies avanti di 25 punti.
Buona Australia ma compito facilitato dalla disorganizzazione figiana. E tra una settimana le Fiji ospiteranno l’Italia…

Australia: 15 Israel Folau, 14 Dane Haylett-Petty, 13 Tevita Kuridrani, 12 Karmichael Hunt, 11 Henry Speight, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 Scott Higginbotham, 7 Michael Hooper (c), 6 Ned Hanigan, 5 Adam Coleman, 4 Sam Carter, 3 Allan Alaalatoa, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Tom Robertson
Riserve: 16 Stephen Moore, 17 Toby Smith, 18 Sekope Kepu, 19 Rory Arnold, 20 Richard Hardwick, 21 Joe Powell, 22 Quade Cooper, 23 Reece Hodge
Mete: Folau (5′,54′), Speight (13′, 82′), Moore (66′)
Conversioni: Foley (6′, 55′, 67′),
Punizioni: Foley (10′, 29′)

Fiji: 15 Kini Murimurivalu, 14 Timoci Nagusa, 13 Albert Vulivuli, 12 Jale Vatubua, 11 Vereniki Goneva, 10 Ben Volavola, 9 Nikola Matawalu, 8 Akapusi Qera (c), 7 Naulia Dawai, 6 Dominiko Waqaniburotu, 5 Leone Nakarawa, 4 Tevita Cavubati, 3 Peni Ravai, 2 Sunia Koto, 1 Campese Maáfu
Riserve: 16 Tuapati Talemaitoga, 17 Joeli Veitayaki, 18 Kalivati Tawake, 19 Api Ratuniyarawa, 20 Viliame Mata, 21 Nemani Nagusa, 22 Seurpepeli Vularika, 23 Benito Masilevu
Mete: Goneva (63′), Nagusa (77′)
Conversioni: Volavola (64′, 78′)
Punizioni:

 

GIAPPONE-ROMANIA 33-21
Quasi 18mila spettatori al 17 702 spectateurs au KKWing Stadium di Kumamoto per assistere alla vittoria del Giappone sulla Romania per 33 a 21. Partita in cui i padroni di casa hanno avuto quasi sempre il controllo ma dove hanno anche sofferto l’estrema fisicità del pack ospite, che li ha messi a dura prova per tutti e 80 i minuti di gioco.
Partono meglio gli ospiti che trovano due calci piazzati e al 5′ si trovano avanti 6 a 0, Brave Blossoms che però reagiscono trascinati da uno splendido Jumpei Ogura e sorpassp già concretizzato al 13′- Si va al riposo sul 23-9 e già al 41′ arriva la meta che mette fine alle speranze romene con Leitch che va a schiacciare oltre la linea bianca.
Ospiti che non stanno a guardare e che in mischia creano non pochi problemi ai nipponici che tra 55′ e 65′ subiscono due mete ma non perdono mai la calma. Finisce 33 a 21, man of the match Jumpei Ogura (100% dalla piazzola)

Giappone: 15 Ryuji Noguchi, 14 Akihito Yamada, 13 Timothy Lafaele, 12 Derek Carpenter, 11 Kenki Fukuoka, 10 Jumpei Ogura, 9 Fumiaka Tanaka, 8 Amanaki Mafi, 7 Yoshitaka Tokunaga, 6 Michael Leitch, 5 Uwe Helu, 4 Kotaro Yatabe, 3 Takuma Ashara, 2 Shota Horie (c), 1 Koki Yamamoto
Riserve: 16 Yusuke Niwai, 17 Keita Inagaki, 18 Heiichiro Ito, 19 Yuya Odo, 20 Hendrik Tui, 21 Keisuke Uchida, 22 Yu Tamura, 23 Kotaro Matsushima
Mete: Yamada (12′), Fukuoka (37′), Leitch (41′)
Conversioni: Ogura (13′, 38′, 42′)
Punizioni: Ogura (18′, 22′, 33′, 52′)

Romania: 15 Sabin Stratila, 14 Fonovai Tangimana, 13 Paula Kinikinilau, 12 Sione Fakaosilea, 11 Jack Cobden, 10 Florin Vlaicu, 9 Florin Surugiu, 8 Mihai Macovei (c), 7 Viorel Lucaci, 6 Andrei Gorcioaia, 5 Marius Antonescu, 4 Johannes Van Heerden, 3 Andrei Ursache, 2 Otar Turashvili, 1 Ionel Badiu
Riserve: 16 Andrei Radoi, 17 Constantin Pristavita, 18 Alexandru Tarus, 19 Valentin Poparlan, 20 Vlad Nistor, 21 Tudorel Bratu, 22 Luke Samoa, 23 Ionut Dumitru
Mete: Macovei (55′), Fonovai (65′)
Conversioni:
Punizioni: Vlaicu (2′, 5′, 30′)

Dall’Argentina al Giappone quasi tutta Ovalia oggi in campo: a Singapore c’è Italia-Scozia

ph. Fotosportit/FIR

Un sabato davvero ricco di partite, da Lions-Crusaders ad Argentina-Inghilterra passando per Sudafrica-Francia e Australia-Fiji. Appassionati italiani concentrati però sulla sfida tra gli azzurri di O’Shea e gli scozzesi ma da non dimenticare anche il via alla Nations Cup con la nostra Emergenti che affronta l’Uruguay

ITALIA-SCOZIA, diretta tv DMAX dalle 13.55
L’appuntamento è per le ore 14 italiane: al National Stadium di Singapore torna in campo la nazionale azzurra di Conor O’Shea e la nuova Scozia di Greg Townsend, ct al debutto. Due formazioni che si sono affrontate nell’ultima giornata del Sei Nazioni 2017 non più tardi dello scorso marzo, quando a Murrayfield finì 29 a 0 per il XV in maglia blu. Capitano azzurro è Gori, uno dei senatori di una squadra dall’età media piuttosto bassa e che schiera due deb come Budd e Bigi (per Parisse e diversi altri senatori concesso un periodo di riposo). Squadra interessante quella scelta da O’Shea, con Allan che torna ad indossare la maglia numero 10 e Padovani confermatissimo nel ruolo di estremo. Scozia che lamenta tra l’altro davvero poche assenze per i concomitanti Lions.
Italia chiamata a dare un segnale dopo un Sei Nazioni negativo e per iniziare al meglio un tour che non si annuncia per nulla semplice, con Fiji e Australia che ci attendono nelle prossime due settimane.

Italia: 15 Edoardo Padovani, 14 Angelo Esposito, 13 Michele Campagnaro, 12 Tommaso Boni, 11 Leonardo Sarto, 10 Tommaso Allan, 9 Edoardo Gori (c), 8 Robert Julian Barbieri, 7 Maxime Mata Mbanda, 6 Francesco Minto, 5 Dean Budd, 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti
Riserve: 16 Ornel Gega, 17 Federico Zani, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Andries van Schalkwyk, 20 Abraham Steyn, 21 Marcello Violi, 22 Carlo Cane, 23 Tommaso Benvenuti
Scozia: 15 Duncan Taylor, 14 Damien Hoyland, 13 Matt Scott, 12 Alex Dunbar, 11 Tim Visser, 10 Finn Russell, 9 Ali Price, 8 Josh Strauss, 7 John Hardie, 6 John Barclay (c), 5 Ben Toolis, 4 Tim Swinson, 3 Willem Nel, 2 Ross Ford, 1 Allan Dell
Riserve: 16 Fraser Brown, 17 Gordon Reid, 18 Zander Fagerson, 19 Rob Harley, 20 Magnus Bradbury, 21 Ryan Wilson, 22 Henry Pyrgos, 23 Peter Horne

 

NATIONS CUP: URUGUAY-ITALIA EMERGENTI, ore 20.30 italiane in diretta streaming sul sito worldrugby.org
A Montevideo, allo Estadio Charrua, debutta la nostra “nazionale B” affidata alle cure tecniche di Gianluca Guidi e Andrea Moretti. In Sudamerica gli azzurri scendono in campo nel torneo contro i padroni di casa, mentre Namibia e Argentina XV sono le altre squadre coinvolte con cui gli azzurri avranno a che fare nei prossimi 9 giorni.

Italia Emergenti: 15 Filippo BUSCEMA (Fiamme Oro Rugby)*, 14 Pierre BRUNO (Patarò Calvisano)*, 13 Andrea BETTIN (Petrarca Padova)*, 12 Enrico LUCCHIN (Patarò Calvisano)*, 11 Marco SUSIO (Pataro’ Calvisano), 10 Maicol AZZOLINI (Fiamme Oro Rugby)*, 9 Simone MARINARO (Fiamme Oro Rugby)*, 8 Renato GIAMMARIOLI (Patarò Calvisano)*, 7 Sebastian Luke NEGRI DA OLEGGIO (Hartpury FC) (2 caps) – capitano, 6 Matteo CORAZZI (Mogliano Rugby)*, 5 Leonard KRUMOV (Rugby Viadana 1970)*, 4 Samuele ORTIS (FEMI-CZ Rovigo)*, 3 George IACOB (FEMI-CZ Rovigo), 2 Engjel MAKELARA (Petrarca Padova), 1 Derrick APPIAH (London Scottish)
Riserve: 16 Adriano DANIELE (Sitav Rugby Lyons)*, 17 Niccolò ZAGO (Petrarca Padova), 18 Roberto TENGA (Fiamme Oro Rugby), 19 Davide FRAGNITO (Fiamme Oro Rugby)*, 20 Mirko AMENTA (Fiamme Oro Rugby)*, 21 Leonardo MANTELLI (FEMI-CZ Rovigo), 22 Pietro GREGORIO (Rugby Viadana 1970), 23 Giacomo DE SANTIS (Patarò Calvisano)*

 

AUSTRALIA-FIJI, diretta tv Sky Sport 2 dalle 7
All’AAMI Park di Melbourne scendono in campo le due squadre che nei prossimi 15 giorni affronteranno l’Italia. Grande curiosità per i padroni di casa, reduci da un’annata non esaltante e rappresentanti di un movimento che sta vivendo un periodo di grande difficoltà strutturale. Fiji alle prese con i soliti problemi di una squadra i cui giocatori sono disseminati un po’ ovunque, ma quantità e qualità non mancano di certo.

Australia: 15 Israel Folau, 14 Dane Haylett-Petty, 13 Tevita Kuridrani, 12 Karmichael Hunt, 11 Henry Speight, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 Scott Higginbotham, 7 Michael Hooper (c), 6 Ned Hanigan, 5 Adam Coleman, 4 Sam Carter, 3 Allan Alaalatoa, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Tom Robertson
Riserve: tbc
Fiji: 15 Kini Murimurivalu, 14 Timoci Nagusa, 13 Albert Vulivuli, 12 Jale Vatubua, 11 Vereniki Goneva, 10 Ben Volavola, 9 Nikola Matawalu, 8 Akapusi Qera (c), 7 Naulia Dawai, 6 Dominiko Waqaniburotu, 5 Leone Nakarawa, 4 Tevita Cavubati, 3 Peni Ravai, 2 Sunia Koto, 1 Campese Maáfu
Riserve: 16 Tuapati Talemaitoga, 17 Joeli Veitayaki, 18 Kalivati Tawake, 19 Api Ratuniyarawa, 20 Viliame Mata, 21 Nemani Nagusa, 22 Seurpepeli Vularika, 23 Benito Masilevu

 

CRUSADERS-BRITISH & IRISH LIONS, diretta tv Sky Sport 2 dalle 9.35
Nuova tappa di avvicinamento della selezione britannica all’inizio della serie con gli All Blacks (il 24 giugno a Auckland). La squadra di Gatland ancora alla ricerca di una identità non semplice da trovare è chiamata a dare comunque una risposta dopo il ko con i Blues. Ad attenderli a Christchurch una delle squadre più forti di tutto l’emisfero sud.

Crusaders: 15 Israel Dagg, 14 Seta Tamanivalu, 13 Jack Goodhue, 12 David Havili, 11 George Bridge, 10 Richie Mo’unga, 9 Bryn Hall, 8 Jordan Taufua, 7 Matt Todd, 6 Heiden Bedwell-Curtis, 5 Sam Whitelock (c), 4 Luke Romano, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody
Riserve: 16 Ben Funnell, 17 Wyatt Crockett, 18 Michael Alaalatoa, 19 Quinten Strange, 20 Jed Brown, 21 Mitchell Drummond, 22 Mitchell Hunt, 23 Tim Bateman
British & Irish Lions: 15 Stuart Hogg, 14 George North, 13 Jonathan Davies, 12 Ben Te’o, 11 Liam Williams, 10 Owen Farrell, 9 Conor Murray, 8 Taulupe Faletau, 7 Sean O’Brien, 6 Peter O’Mahony, 5 George Kruis, 4 Alun Wyn Jones (c), 3 Tadhg Furlong, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola
Riserve: 16 Ken Owens, 17 Jack McGrath, 18 Dan Cole, 19 Maro Itoje, 20 CJ Stander, 21 Rhys Webb, 22 Johnny Sexton, 23 Anthony Watson

 

SUDAFRICA-FRANCIAdiretta tv Sky Sport 3 e Sky Sport Mix dalle 17
A Pretoria, sul prato del Loftus Versfeld, torna in campo il grande malato di Ovalia, ovvero il Sudafrica reduce da un 2016 da dimenticare. Ad aspettarlo una Francia in crescita ma con tante cose ancora da sistemare

Sudafrica: 15 Andries Coetzee, 14 Raymond Rhule, 13 Jesse Kriel, 12 Jan Serfontein, 11 Courtnall Skosan, 10 Elton Jantjies, 9 Ross Cronje, 8 Warren Whiteley (c), 7 Oupa Mohoje, 6 Siya Kolisi, 5 Franco Mostert, 4 Eben Etzebeth, 3 Frans Malherbe, 2 Malcolm Marx, 1 Tendai Mtawarira
Riserve: 16 Bongi Mbonambi, 17 Steven Kitshoff, 18 Coenie Oosthuizen, 19 Pieter-Steph du Toit, 20 Jean-Luc du Preez, 21 Francois Hougaard, 22 Frans Steyn, 23 Dillyn Leyds
Francia: 15 Brice Dulin, 14 Yoann Huget, 13 Henry Chavancy, 12 Gaël Fickou, 11 Virimi Vakatawa, 10 Jules Plisson, 9 Maxime Machenaud, 8 Louis Picamoles, 7 Loann Goujon, 6 Yacouba Camara, 5 Yoann Maestri (c), 4 Julien le Devedec, 3 Uini Atonio, 2 Clément Maynadier, 1 Jefferson Poirot
Riserve: 16 Camille Chat, 17 Eddy Ben Arous, 18 Mohamed Boughanmi, 19 Bernard le Roux, 20 Kévin Gourdon, 21 Baptiste Serin, 22 Jean-Marc Doussain, 23 Vincent Rattez

 

Argentina-Inghilterra, ore 20.15 italiane
Partita che non ha bisogno di presentazioni o stimoli. All’Estadio del Bicentenario di San Juan si gioca il primo di una serie di due test con una Inghilterra senza tanti giocatori che si trovano in Nuova Zelanda con i Lions. Eddie Jones può comunque schierare una formazione di tutto rispetto contro un’Argentina che presenta qualche novità rispetto a quella vista in giro per l’Europa a fine 2016.

Argentina: 15 Joaquín Tuculet, 14 Matías Moroni, 13 Matías Orlando, 12 Jerónimo de la Fuente, 11 Emiliano Boffelli, 10 Nicolás Sánchez, 9 Martín Landajo, 8 Juan Manuel Leguizamón, 7 Javier Ortega Desio, 6 Pablo Matera, 5 Tomás Lavanini, 4 Matías Alemanno, 3 Enrique Pieretto, 2 Agustín Creevy, 1 Lucas Noguera Paz
Riserve: 16 Julián Montoya, 17 Santiago García Botta, 18 Nahuel Tetaz Chaparro, 19 Guido Petti, 20 Leonardo Senatore, 21 Gonzalo Bertanou, 22 Juan Martín Hernández, 23 Ramiro Moyano
Inghilterra: 15 Mike Brown, 14 Marland Yarde, 13 Henry Slade, 12 Alex Lozowski, 11 Jonny May, 10 George Ford, 9 Danny Care, 8 Nathan Hughes, 7 Tom Curry, 6 Mark Wilson, 5 Charlie Ewels, 4 Joe Launchbury, 3 Harry Williams, 2 Dylan Hartley (c), 1 Ellis Genge
Riserve: 16 Jack Singleton, 17 Matt Mullan, 18 Will Collier, 19 Nick Isiekwe, 20 Don Armand, 21 Jack Maunder, 22 Piers Francis, 23 Denny Solomona

 

USA-Irlanda, ore 20 italiane
Si gioca alla Red Bull Arena di Newark, nel New Jersey, in quella costa est degli Stati Uniti a cui il grande rugby sta sempre guardando con maggiore attenzione. Gara che ha una grandissima favorita obbligatoria – ovvero l’Irlanda – che però deve fare i conti con le assenze dovute ai Lions.

USA: 15 Ben Cima, 14 Mike Te’o, 13 Ryan Matyas, 12 Marcel Brache, 11 Martin Iosefo, 10 AJ MacGinty, 9 Nate Augspurger (c), 8 David Tameilau, 7 Tony Lamborn, 6 John Quill, 5 Nic Civetta, 4 Nate Brakeley, 3 Chris Baumann, 2 Peter Malcolm, 1 Ben Tarr
Riserve: 16 James Hilterbrand, 17 Joe Taufete’e, 18 Paddy Ryan, 19 Matthew Jensen, 20 Andrew Durutalo, 21 Shaun Davies, 22 Will Magie, 23 Bryce Campbell
Irlanda: 15 Tiernan O’Halloran, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Luke Marshall, 11 Jacob Stockdale, 10 Joey Carbery, 9 Kieran Marmion, 8 Jack Conan, 7 Josh van der Flier, 6 Rhys Ruddock (c), 5 Devin Toner, 4 Quinn Roux, 3 John Ryan, 2 Niall Scannell, 1 Cian Healy
Riserve: 16 Dave Heffernan 17 Dave Kilcoyne, 18 Andrew Porter, 19 James Ryan, 20 Dan Leavy, 21 Luke McGrath, 22 Rory Scannell, 23 Simon Zebo

 

Domani altre due partite. La prima al Calgary Rugby Park, Canada-Georgia:
Canada: 15 Andrew Coe, 14 Dan Moor, 13 Conor Trainor, 12 Guiseppe Du Toit, 11 Sean Duke, 10 Shane O’Leary, 9 Phil Mack, 8 Admir Cejvanovic, 7 Matt Heaton, 6 Kyle Baillie, 5 Conor Keys, 4 Brett Beukeboom (c), 3 Jake Ilnicki, 2 Benoit Piffero, 1 Djustice Sears-Duru
Riserve: 16 Eric Howard, 17 Anthony Luca, 18 Matt Tierney, 19 Liam Chisholm, 20 Aaron Carpenter, 21 Andrew Ferguson, 22 Gradyn Bowd, 23 Ciaran Hearn
Georgia: 15 Merab Kvirikashvili, 14 Soso Matiashvili, 13 David Kacharava, 12 Merab Sharikadze (c), 11 Sandro Todua, 10 Lasha Khmaladze, 9 Vasil Lobzhanidze, 8 Beka Bitsadze, 7 Giorgi Tkhilaishvili, 6 Lasha Lomidze, 5 Kote Mikautadze, 4 Giorgi Nemsadze, 3 Anton Peikrishvili, 2 Jaba Bregvadze, 1 Mikheil Nariashvili
Riserve: 16 Badri Alkhazashvili, 17 Kakha Asieshvili, 18 Soso Bekoshvili, 19 Nodar Cheishvili, 20 Otar Giorgadze, 21 Giorgi Begadze, 22 Lasha Malaghiradze, 23 Giorgi Chkhaidze

All’Egao Kenko Stadium di Kumamoto scendono invece in campo Giappone e Romania:
Giappone: 15 Ryuji Noguchi, 14 Akihito Yamada, 13 Timothy Lafaele, 12 Derek Carpenter, 11 Kenki Fukuoka, 10 Jumpei Ogura, 9 Fumiaka Tanaka, 8 Amanaki Mafi, 7 Yoshitaka Tokunaga, 6 Michael Leitch, 5 Uwe Helu, 4 Kotaro Yatabe, 3 Takuma Ashara, 2 Shota Horie (c), 1 Koki Yamamoto
Riserve: 16 Yusuke Niwai, 17 Keita Inagaki, 18 Heiichiro Ito, 19 Yuya Odo, 20 Hendrik Tui, 21 Keisuke Uchida, 22 Yu Tamura, 23 Kotaro Matsushima
Romania: 15 Sabin Stratila, 14 Fonovai Tangimana, 13 Paula Kinikinilau, 12 Sione Fakaosilea, 11 Jack Cobden, 10 Florin Vlaicu, 9 Florin Surugiu, 8 Mihai Macovei (c), 7 Viorel Lucaci, 6 Andrei Gorcioaia, 5 Marius Antonescu, 4 Johannes Van Heerden, 3 Andrei Ursache, 2 Otar Turashvili, 1 Ionel Badiu
Riserve: 16 Andrei Radoi, 17 Constantin Pristavita, 18 Alexandru Tarus, 19 Valentin Poparlan, 20 Vlad Nistor, 21 Tudorel Bratu, 22 Luke Samoa, 23 Ionut Dumitru

Problemi da emisfero sud: Australia, un paese che sta “dimenticando” il rugby a 15?

Un documento ufficiale del governo del paese down under dice che il rugby (union) non è nella lista dei 20 sport più praticati

Parliamo spesso, spessissimo di Italia e del suo movimento. Cosa ovviamente inevitabile, ma questo continuo guardarsi l’ombelico ci fa perdere – a volte – il panorama generale in cui si muove il nostro rugby. E a volte anche altri, con nomi (storie, tradizioni) ben più blasonati, passano dei brutti quarti d’ora. Ok, problemi diversi, un po’ come quello che era abituato al filetto e deve magari accontentarsi di un taglio meno nobile mentre noi siamo dalle parti della scelta tra toast e tramezzino.
L’Inghilterra – ad esempio – ha passato qualche anno di crisi da risultati agonistici, la Francia deve registrare meglio il rapporto club-federazione, Irlanda e Scozia hanno messo mano a una produzione (bruttissima parola, ma rende l’idea) di giocatori forse quantitativamente non all’altezza della bisogna. Ci sono i sudafricani, bravissimi a complicarsi la vita da soli. Chi non sembra avere mai problemi, o quasi, è la Nuova Zelanda, ma dalle quelle parti hanno dovuto aspettare 20 anni per vincere un Mondiale pur presentandosi ogni volta al nastro di partenza da favoritissimi. Qualche meccanismo da oliare c’era anche lì, quindi. Va da sé che si tratta di un elenco fatto su due piedi, che questi sono solo alcuni dei problemi che attanagliano qualsiasi movimento. Il paradiso in terra, anche ad Ovalia, non esiste.

C’è poi il caso Australia. Sono capitato per caso su un documento dell’Australian Sports Commission, l’ufficio governativo che si occupa di gestire la pratica sportiva in senso lato nella terra dei canguri. Sul sito ufficiale si legge che “11,3 million Australian adults participate in sport or physical activity three or more times per week” e che “17 million Australian adults participate in a sport or physical activity every year”. Senza dimenticare i più piccoli: “3,2 million Australian children participate in organised sport or physical activity outside of school”, il tutto un paese dove lo sport è parte integrante di (quasi) ogni tipo e livello di scuola. Il contrario di quanto avviene alle nostre latitudini. Ah: l’Australia ha in tutto 24 milioni di abitanti: la percentuale di chi pratica sport in maniera abituale e continua è quindi molto elevata.

Un quadro favorevole (eufemismo) alle discipline sportive. Come è messo il rugby? Male. Malissimo. Perché abbiamo sempre detto che il nostro amato sport deve battagliare con il calcio, il football australiano e – ovviamente – il rugby a 13. Ma l’AusPlay survey, ovvero il documento di cui sopra, ci dice che la situazione in cui si trova a dibattere l’ARU è molto più complicata. Guardate un po’ pure voi:

Rugby a 15 presente solo tra i bambini e nella parte bassa della classifica. C’è poi la classifica aggregata, diciamo così, sotto la dicitura “Club sport (Adults and Children combined) Top activities che vi presento nell’ultimo update di fine aprile:

Dove è il rugby a 15? Secondo il numero di All Rugby in edicola ora è addirittura al 24° posto. Possibilissimo. Non conosco le dinamiche demografiche e culturali della società australiana, ma come dicevo prima stiamo parlando di una realtà in cui lo sport è largamente praticato e in cui non manca certo una cultura sportiva. Dice: sì, ma una cosa è dover fare a gomitate in un panorama di questo tipo, un’altra è dover guerreggiare con un mostro a mille teste come il calcio in un paese con poca cultura sportiva e ove si fa sport solo fuori dalla scuola. Vero, ma l’intenzione non era quella di fare un paragone Italia/Australia, ma di presentare un aspetto (non l’unico) che negli ultimi anni sta minando uno dei movimenti-cardine del rugby mondiale.

Test-match: ecco i 31 azzurri per le sfide a Scozia, Fiji e Australia

Il ct Conor O’Shea ha diramato la lista con i 31 giocatori per gli impegni a Singapore, Suva e Brisbane. Dentro Simone Ferrari, Pasquali, Luus, Budd, Violi e Tebaldi mentre non c’è McKinley

Una settimana fa erano 44, oggi sono scesi a 31 e sono tutti quelli che prenderanno davvero un aereo per l’Asia e l’Oceania per vedersela contro Scozia ( Singapore, 10 giugno), Fiji (Suva, 17 giugno) e Australia (Brisbane, 24 giugno). Queste le scelte del ct Conor O’Shea per un tour estivo di altissimo livello che arriva dopo un Sei Nazioni che ci ha lasciato davvero poco da ricordare.
Assenti annunciati Sergio Parisse, Leonardo Ghiraldini, Simone Favaro e Lorenzo Cittadini ai quali vengono concesse alcune settimane di riposo mentre non ci sono neppure alcuni infortunati pesanti come Zanni, McLean e Morisi.
Rispetto al gruppo allargato annunciato una settimana fa circa non entrano nel gruppo per il tour McKinley, Pettinelli e Minozzi. Ci sono invece Simone Ferrari, Tebaldi e Marcello Violi che dovrebbero avere non pochi spazi nel corso delle tre partite.
Queste le scelte di O’Shea nel comunicato FIR:

Conor O’Shea, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby, ha convocato trentuno giocatori per il tour estivo di giugno che porterà gli Azzurri ad affrontare la Scozia il 10 giugno a Singapore, Fiji il 17 giugno a Suva e l’Australia il 24 giugno a Brisbane.
L’ultima finestra internazionale della stagione prenderà il via nella serata di domenica 28 maggio, quando la Nazionale si radunerà a Roma per volare alla volta di Singapore giovedì 1 giugno in vista del debutto contro la Scozia, primo test-match tra due Nazioni Tier 1 a disputarsi nella “Lion’s City” asiatica.
Quattro gli esordienti, tutti tra gli uomini della mischia, inseriti da O’Shea nella rosa dell’Italia: prima convocazione assoluta per il pilone destro della Benetton Treviso Tiziano Pasquali, il tallonatore del Patarò Calvisano Luhandre Luus e quello della Benetton Treviso Luca Bigi, mentre il seconda linea trevigiano Dean Budd torna in gruppo dopo aver preso parte, in passato, ad un raduno giornaliero in “Ghirada” durante la gestione tecnica di Jacques Brunel.
Sempre tra gli avanti, dopo aver saltato per infortunio l’RBS 6 Nazioni 2017, torna il pilone destro Simone Ferrari, che aveva debuttato in autunno nella storica vittoria di Firenze contro il Sudafrica e rientra in gruppo dopo un finale di stagione più che convincente il numero otto biancoverde Robert Barbieri, assente dalla scena internazionale dal test di Santa Fè contro l’Argentina che nel giugno scorso ha inaugurato l’avventura di O’Shea sulla panchina italiana.
Tra i trequarti confermato il blocco di atleti utilizzati durante il Torneo, con i ritorni dell’ala di Glasgow Leonardo Sarto – assente per infortunio in febbraio e marzo – e, tra i mediani di mischia, di Tito Tebaldi che ritrova la maglia dell’Italia a tre anni dall’ultima apparizione in azzurro.
“Siamo tutti davvero emozionati all’idea di portare in tour questo gruppo di giocatori ed ansiosi per le tre sfide che ci attendono” ha dichiarato il CT dell’Italia, Conor O’Shea. “Dietro le quinte stiamo portando avanti una grande quantità di lavoro ed attuando quei cambiamenti al nostro sistema da cui crediamo veramente che il rugby italiano possa beneficiare nel breve e nel lungo termine. L’obiettivo per questo gruppo di giocatori che parte per il tour è di eseguire ed iniziare a cogliere le opportunità che sicuramente abbiamo. Una volta che inizieremo a fare questo ed a giocare con l’intensità e la concentrazione che vogliamo, diventeremo la squadra che noi desideriamo essere e che tutti i nostri sostenitori si aspettano” ha aggiunto il CT.

Questa la rosa dei convocati per il tour estivo 2017:

Piloni
Pietro CECCARELLI (Zebre Rugby, 7 caps)

Simone FERRARI (Benetton Rugby, 2 caps)
Andrea LOVOTTI (Zebre Rugby, 14 caps)*
Sami PANICO (Patarò Calvisano, 10 caps)*
Tiziano PASQUALI (Benetton Rugby, esordiente)

Tallonatori
Luca BIGI (Benetton Rugby, esordiente)

Ornel GEGA (Benetton Rugby, 12 caps)
Luhandre LUUS (Patarò Calvisano, esordiente)*

Seconde linee
George Fabio BIAGI (Zebre Rugby, 19 caps)

Dean BUDD (Benetton Rugby, esordiente)
Marco FUSER (Benetton Rugby, 21 caps)*
Federico RUZZA (Zebre Rugby, 1 cap)*
Andries VAN SCHALKWYK (Zebre Rugby, 12 caps)

Flanker/n.8
Robert Julian BARBIERI (Benetton Rugby, 40 caps)

Maxime MBANDA’ (Zebre Rugby, 8 caps)*
Francesco MINTO (Benetton Rugby, 33 caps)
Abraham Jurgen STEYN (Benetton Rugby, 11 caps)

Mediani di mischia
Edoardo GORI (Benetton Rugby, 61 caps)*

Tito TEBALDI (Benetton Rugby, 20 caps)
Marcello VIOLI (Zebre Rugby, 3 caps)*

Mediani d’apertura
Tommaso ALLAN (Benetton Rugby, 30 caps)

Carlo CANNA (Zebre Rugby, 20 caps)

Centri
Tommaso BENVENUTI (Benetton Rugby, 42 caps)*

Tommaso BONI (Zebre Rugby, 2 caps)*
Michele CAMPAGNARO (Exeter Chiefs, 29 caps)*

Ali
Giulio BISEGNI (Zebre Rugby, 7 caps)

Angelo ESPOSITO (Benetton Rugby, 11 caps)*
Leonardo SARTO (Glasgow Warriors, 30 caps)*
Giovanbattista VENDITTI (Zebre Rugby, 42 caps)*

Estremi
Edoardo PADOVANI (Zebre Rugby, 11 caps)*

Luca SPERANDIO (Benetton Rugby, 2 caps)*

*è/è stato membro dell’Accademia Nazionale FIR “Ivan Francescato”

Italia: 44 preconvocati per i test-match di giugno

Italia convocati

Il ct Conor O’Shea ha annunciato una prima lista di giocatori in vista degli impegni con Scozia, Fiji e Australia. Rimarranno a riposo Parisse, Favaro, Ghiraldini e Cittadini più gli infortunati McLean, Zanni e Morisi. Cinque gli esordienti. La FIR annuncia anche un accordo con la Atkinson Coaching per “lo sviluppo della performance umana dell’organo di governo del rugby italiano”
I comunicati FIR:

Sono quarantaquattro gli atleti inseriti dal Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby, Conor O’Shea, nella lista dei potenziali convocabili per il tour estivo che, nel prossimo mese di giugno, porterà l’Italia ad affrontare la Scozia (Singapore, 10 giugno), Fiji (Suva, 17 giugno) e l’Australia (Brisbane, 24 giugno). 

La lista definitiva dei 31 atleti convocati per la finestra internazionale di giugno verrà ufficializzata dal CT martedì 9 maggio, a pochi giorni dal derby di ritorno di Guinness PRO12 che sabato prossimo a Parma metterà di fronte le Zebre e la Benetton Treviso.

Il capitano dell’Italia Sergio Parisse, al pari di altri veterani – Leonardo Ghiraldini, Simone Favaro, Lorenzo Cittadini fresco di paternità – non prenderà parte alla trasferta nell’Emisfero Sud per recuperare dalla lunga stagione, mentre tra gli indisponibili per infortunio figurano sia atleti d’esperienza come Alessandro Zanni, Luke McLean e Luca Morisi che alcuni giovani – Nicola Quaglio, Marco Barbini – che hanno esordito in azzurro nelle ultime stagioni.

“Con Sergio e gli altri veterani del gruppo – ha detto il CT dell’Italia, Conor O’Shea – abbiamo parlato del tour e del fatto che rimanere a riposo per questa finestra, dopo una stagione lunga ed impegnativa, sia per loro la scelta migliore. Abbiamo anche discusso dei programmi futuri del nostro gruppo e siamo ansiosi di riaverli con noi in novembre. Per quanto riguarda la lista definitiva dei convocati, abbiamo già le idee molto chiare circa la composizione della squadra ma il derby di PRO12 della settimana prossima potrà esserci d’aiuto per prendere le ultime decisioni su un paio di situazioni sulle quali stiamo riflettendo”.

Questi i 44 pre-convocati:

Piloni
Pietro CECCARELLI (Zebre Rugby, 7 caps)

Dario CHISTOLINI (Zebre Rugby, 18 caps)
Andrea LOVOTTI (Zebre Rugby, 14 caps)*
Simone FERRARI (Benetton Rugby, 2 caps)
Sami PANICO (Patarò Calvisano, 10 caps)*
Tiziano PASQUALI (Benetton Rugby, esordiente)
Federico ZANI (Benetton Rugby, esordiente)

Tallonatori
Luca BIGI (Benetton Rugby, esordiente)

Tommaso D’APICE (Zebre Rugby, 13 caps)*
Ornel GEGA (Benetton Rugby, 12 caps)
Luhandre LUUS (Patarò Calvisano, esordiente)*
Oliviero FABIANI (Zebre Rugby, 4 caps)

Seconde linee
George Fabio BIAGI (Zebre Rugby, 19 caps)

Dean BUDD (Benetton Rugby, esordiente)
Joshua FURNO (Zebre Rugby, 37 caps)*
Marco FUSER (Benetton Rugby, 21 caps)*
Federico RUZZA (Zebre Rugby, 1 cap)*
Andries VAN SCHALKWYK (Zebre Rugby, 12 caps)

Flanker/n.8
Robert Julian BARBIERI (Benetton Rugby, 40 caps)

Marco LAZZARONI (Benetton Rugby, esordiente)*
Maxime MBANDA’ (Zebre Rugby, 8 caps)*
Francesco MINTO (Benetton Rugby, 33 caps)
Sebastian NEGRI DA OLEGGIO (Hartbury RFC, 2 caps)
Giovanni PETTINELLI (Patarò Calvisano, esordiente)*
Abraham Jurgen STEYN (Benetton Rugby, 11 caps)

Mediani di mischia
Giorgio BRONZINI (Benetton Rugby, 7 caps)

Edoardo GORI (Benetton Rugby, 61 caps)*
Tito TEBALDI (Benetton Rugby, 20 caps)
Marcello VIOLI (Zebre Rugby, 3 caps)*

Mediani d’apertura
Tommaso ALLAN (Benetton Rugby, 30 caps)

Carlo CANNA (Zebre Rugby, 20 caps)
Ian MCKINLEY (Benetton Rugby, esordiente)

Centri
Tommaso BENVENUTI (Benetton Rugby, 42 caps)*

Tommaso BONI (Zebre Rugby, 2 caps)*
Michele CAMPAGNARO (Exeter Chiefs, 29 caps)*
Tommaso CASTELLO (Zebre Rugby, 2 caps)

Ali
Mattia BELLINI (Zebre Rugby, 5 caps)

Giulio BISEGNI (Zebre Rugby, 7 caps)
Angelo ESPOSITO (Benetton Rugby, 11 caps)*
Leonardo SARTO (Glasgow Warriors, 30 caps)*
Giovanbattista VENDITTI (Zebre Rugby, 42 caps)*

Estremi
Matteo MINOZZI (Patarò Calvisano, esordiente)*

Edoardo PADOVANI (Zebre Rugby, 11 caps)*
Luca SPERANDIO (Benetton Rugby, 2 caps)*

*è/è stato membro dell’Accademia Nazionale FIR “Ivan Francescato”

 

Roma – La Federazione Italiana Rugby informa di aver raggiunto un accordo con la Atkinson Coaching Ltd, compagnia che, dall’1 giugno 2017 a maggio 2020, sarà responsabile della strategia e dello sviluppo della performance umana dell’organo di governo del rugby italiano. 

La Atkinson Coaching darà inizio alla propria collaborazione nel mondo rugbistico italiano in occasione del tour estivo a Singapore, Suva e Brisbane sotto la supervisione diretta del proprietario e direttore generale, Pete Atkinson. Pete coordinerà la strategia e l’applicazione delle performance umane, lavorando a stretto contatto con gli staff della Squadra Nazionale e delle franchigie – che divideranno con FIR il costo della collaborazione –  seguendo indivualmente i giocatori e sviluppando al tempo stesso i futuri preparatori atletici per il sistema rugbistico italiano.

Pete Atkinson e la sua compagnia approdano in FIR dopo un periodo di cinque anni con l’English and Wales Cricket Board (ECB) dove Pete ha diretto il programma di forza e condizionamento fisico dopo aver ricoperto analoghe posizioni presso l’English Institute of Sport dal 2005 al 2012, lavorando con numerosi atleti olimpici di successo.

In precedenza, Pete ha diretto la preparazione fisica dei Saracens dal 2003 al 2005 e dei Leicester Tigers tra il 1998 ed il 2003, in un periodo di successi senza precedenti per il Club. 

“Siamo estremamente soddisfatti di esserci assicurati la collaborazione di Pete e della sua compagnia” ha dichiarato il Commissario Tecnico della Squadra Nazionale, Conor O’Shea. “Si tratta di un ruolo completamente nuovo per il rugby italiano e la dimostrazione che, un passo alla volta, stiamo costruendo un sistema di performance che ci permetterà di competere al più alto livello possibile. Pete ed il suo staff sono professionisti di fama mondiale, con esperienze di altissimo livello in molti sport e, l’aspetto per noi più importante, hanno condotto e sviluppato staff nel corso degli anni, così come noi vogliamo sviluppare le nostre risorse tecniche qui in Italia per il futuro. E’ un ingaggio realmente importante e sappiamo che ci permetterà di iniziare a raggiungere i nostri obiettivi a corto e lungo termine. Non vediamo l’ora di iniziare a collaborare insieme dal prossimo giugno” ha aggiunto O’Shea.

“Dopo cinque fantastici anni con England and Wales Cricket Board – ha dichiarato Pete Atkinson – sono entusiasta di iniziare questo nuovo capitolo della mia vita professionale con la Federazione Italiana Rugby insieme alla mia compagnia. Siamo ansiosi di conoscere lo staff della Nazionale, i giocatori e tutte le componenti del sistema rugbistico italiano con cui collaboreremo negli anni a venire. Insieme alla mia famiglia siamo emozionati all’idea di iniziare una nuova fase della nostra vita in Italia e mi auguro di poter contribuire, insieme a Conor ed a tutta la FIR, a scrivere nuove pagine nella storia del rugby italiano”.