Veneti in campo stasera a Belfast alle 20 e 05, domenica alle 14 e 30 i bianconeri ospitano Munster. Partite difficilissime con formazioni che lamentano davvero tante assenze per le nazionali. il Benetton però ritrova (almeno in panchina) Barbini, Banks e soprattutto Luca Morisi
Sabato 23 novembre tutte le attenzioni di tifosi e appassionati di quello strano oggetto che è la palla ovale saranno catturate da un programma di test-match internazionali che per noi comincia con Italia-Sudafrica in quel di Padova, ma che prevede tra le altre anche Scozia-Australia, Inghilterra-Samoa, Galles-Nuova Zelanda, Irlanda-Argentina e Francia-Giappone. Ma dopo qualche settimana di stop riparte anche il torneo celtico (si ferma invece l’Eccellenza) con le gare della nona giornata, quattro che si giocano stasera e tre domenica. La prima squadra italiana a scendere in campo è il Benetton Treviso che alle 20.05 italiane (diretta tv su Eurosport Player) se la vedrà a Belfast contro l’Ulster.
Partita già difficile di suo che vede aumentare il livello di criticità viste le tantissime assenze per i giocatori impegnati con la nazionale, oltre alla solita lista di infortunati. Ci sono perciò alcuni permit che arrivano dall’Eccellenza e anzi Giuseppe Di Stefano (Fiamme Oro) parte titolare in prima linea. C’è Zanni in seconda linea, all’apertura si rivede Tommaso Allan mentre in panchina vanno a sedersi Barbini, Banks il nuovo ingaggio Faiva e – soprattutto – Luca Morisi. E quest’ultima, lasciatemelo dire, è davvero una bellissima notizia.
Diverse le assenze anche tra gli irlandesi, ma nel XV titolare si vedono comunque i nomi di Piutau, Bowe, Lealiifano e Gilroy.
Le Zebre invece giocano domenica pomeriggio (diretta tv su Eurosport 2 alle 14 e 30) e ospitano il Munster. Partita con un favorito d’obbligo: le formazioni le conosceremo nelle prossime ore.
Difficile fare pronostici su questi due impegni viste le formazioni rimaneggiate delle nostre rappresentanti, la rincorsa nei confronti dei movimenti più avanzati e sviluppati passa anche da questi step: quello di non avere squilibri enormi tra le prestazioni durante i periodi in cui è impegnata la nazionale è uno dei tanti gap da colmare.
Questo il programma completo delle partite celtiche
Ulster – Benetton Treviso (venerdì)
Cheetahs – Edimburgo (venerdì)
Cardiff – Connacht (venerdì)
Leinster – Newport Dragons (venerdì)
Ospreys – Glasgow (domenica)
Zebre – Munster (domenica)
Kings – Scarlets (domenica)
Ulster: 15 Charles Piutau, 14 Tommy Bowe, 13 Louis Ludik, 12 Christian Lealiifano, 11 Craig Gilroy, 10 Peter Nelson, 9 John Cooney, 8 Nick Timoney, 7 Aaron Hall, 6 Clive Ross, 5 Alan O’Connor, 4 Kieran Treadwell, 3 Ross Kane, 2 John Andrew, 1 Callum Black Riserve: 16 Rob Herring, 17 Schalk van der Merwe, 18 Andy Warwick, 19 Matthew Dalton, 20 Greg Jones, 21 Paul Marshall, 22 Darren Cave, 23 Andrew Trimble
Benetton Rugby: 15 Luca Sperandio, 14 Tommaso Benvenuti, 13 Ignacio Brex, 12 Alberto Sgarbi (c), 11 Andrea Bronzini, 10 Tommaso Allan, 9 Giorgio Bronzini, 8 Robert Barbieri, 7 Nasi Manu, 6 Whetu Douglas, 5 Irné Herbst, 4 Alessandro Zanni, 3 Giuseppe Di Stefano, 2 Tomas Baravalle, 1 Cherif Traore Riserve: 16 Hame Faiva, 17 Nicola Quaglio, 18 Alberto De Marchi, 19 Federico Ruzza, 20 Marco Barbini, 21 Luca Crosato, 22 Marty Banks, 23 Luca Morisi
Il ct della nazionale Conor O’Shea ha annunciato il XV titolare che sabato a Padova scenderà in campo contro gli Springboks nell’ultimo impegno degli azzurri in questo mese di novembre. Dopo aver presentato la stessa formazione iniziale a Catania contro Fiji (partita vinta) e a Firenze contro l’Argentina (persa) il tecnico irlandese ha optato per alcune modifiche mentre sono quattro i giocatori che hanno già fatto ritorno ai loro club: Sebastian Negri e Federico Ruzza (Benetton Rugby), Leonardo Sarto (Glasgow Warriors) e Edoardo Padovani (Tolone)
Il comunicato della FIR:
Conor O’Shea, Commissario Tecnico della Nazionale Italiana Rugby, ha ufficializzato la formazione che sabato alle ore 15 affronterà il Sudafrica allo Stadio “Euganeo” di Padova nel terzo e conclusivo Crédit Agricole Cariparma Test Match di novembre.
L’incontro sarà trasmesso in diretta DMAX canale 52 a partire dalle ore 14.15, con il prepartita di Rugby Social Club affidato a Daniele Piervincenzi e la telecronaca affidata come sempre ad Antonio Raimondi e Vittorio Munari.
Due i cambi al XV titolare apportati dal CT irlandese dell’Italia, sabato al diciassettesimo test alla guida degli Azzurri: Esposito scende in campo dal primo minuto all’ala, in sostituzione di Leonardo Sarto, mentre il baby del gruppo Giovanni Licata fa il proprio esordio dal primo minuto con la maglia numero sei, dopo essere entrato a gara in corso a Catania e Firenze, rimpiazzando Francesco Minto.
In panchina, rispetto alla gara contro i Pumas di sabato scorso, O’Shea da spazio al pilone destro della Benetton Tiziano Pasquali, opta per Minto come seconda linea di ricambio e inserisce a lista gara il flanker delle Zebre Renato Giammarioli, che ha la possibilità di conquistare il primo cap della carriera.
“L’ultima selezione è sempre la più difficile da fare per un allenatore. Abbiamo voluto confermare il gruppo che ha disputato questo trittico di incontri – ha dichiarato il CT O’Shea – inserendo al tempo stesso un po’ di freschezza con la scelta di Angelo e Giovanni dal primo minuto. Voglio ringraziare tutti i giocatori che in queste settimane hanno lavorato duramente per preparare queste partite, in particolare Oliviero (Fabiani), Sebastian (Negri) ed Edoardo (Padovani) che non stati scelti per andare in campo ma non hanno mai fatto mancare il proprio supporto e il proprio impegno in allenamento alla squadra”.
Italia e Sudafrica tornano ad affrontarsi a un anno esatto di distanza dalla storica vittoria colta dagli Azzurri al “Franchi” sui due volte campioni del mondo, con gli Springboks che arrivano a Padova dopo aver espugnato di misura (18-17) lo Stade de France il 18 novembre. E’ il quattordicesimo scontro diretto tra gli Azzurri e il XV verdeoro, mentre per la Nazionale si tratta della tredicesima apparizione nella Città del Santo, la seconda contro il Sudafrica: il precedente padovano per la sfida di sabato è datato novembre 2014 e nell’occasione gli Springboks superarono l’Italia 22-6.
Direzione di gara affidata a Romain Poite, arbitro francese al decimo test dell’Italia in carriera.
Gara che si gioca punto a punto per 70 minuti. Azzurri che giocano con lucidità, senza mai mollare, che mettono in difficoltà la mischia dei Pumas (soprattutto nel primo tempo) ma in attacco fanno troppa fatica e concretizzano poco. Punteggio troppo pesante per quello visto in campo.
Parte meglio l’Argentina, che spinge nei primissimi minuti in maniera più ragionata. La nostra difesa soffre ma respinge l’offensiva e al 4′ è bravissimo Castello a rovesciare il gioco con una penetrazione profonda nella difesa avversaria: a farne le spese è Sanchez che prende un colpo (involontario) in testa ed è costretto a lasciare il campo, al suo posto Hernandez.
Azzurri che con il passare dei minuti diventano più offensivi ed efficaci ma sono i Pumas ad andare per primi a punteggio con un piazzato del Mago al minuto 11 anche se solo 10 secondi dopo Canna pareggia il conto.
La partita rimane piuttosto equilibrata, l’Italia spinge un po’ di più e l’Argentina sembra giocare in maniera poco tranquilla ma nessuna delle due squadre sopravanza l’altra. La nostra mischia chiusa funziona bene e al 20′ si conquista una punizione che Canna mette tra i pali portando avanti la nostra formazione.
Al 26′ arriva però la prima marcatura pesante del match e porta i colori biancocelesti con Cancelliere che chiude una lunga azione d’attacco un po’ confusionaria dei Pumas che vengono respinti più volte dalla retroguardia italiana che però alla fine capitola. Sanchez non mette tra i pali e il tabellone dice 8 a 6 per gli ospiti.
L’Italia gioca bene e non demorde, il nostro pack mette ancora sotto la loro mischia e conquista un’altra punizione che ci porta a +1. Azzurri che a questo punto sono più lucidi e concentrati, sono bravi a minare tutte le certezze avversarie ma facciamo sempre fatica a costruire offensive davvero efficaci e paghiamo una velocità di esecuzione troppo bassa. Il primo tempo finisce 9 a 8 per noi, risultato che ci sta un pochino stretto per quello visto in campo. Non molto, ma un pochino sì.
L’inizio del secondo tempo vede un’Argentina più compatta, determinata e lucida. Sanchez al 46′ marca tre punti ma Canna lo imita al 48′, Italia ancora avanti di un punto.
Rimaniamo troppo spesso e troppo a lungo lontani dai 22 metri avversari e commettiamo qualche errore di troppo in fase difensiva: al 54′ ne approfittano i sudamericani che si prendono altri 3 punti sempre con Sanchez dalla piazzola. Azzurri che rispondono subito con un drop di Violi, che sceglie di calciare in una situazione in cui però forse si poteva puntare alla meta.
Al 59′ nuovo sorpasso argentino sempre da fermo. E’ una fase abbastanza caotica della partita, i ragazzi di O’Shea spingono ma non c’è molta lucidità e al 65′ per l’indisciplina (abbondante ed equamente distribuita tra le due squadre per tutta la partita) sprechiamo una ottima occasione.Non fanno lo stesso gli argentini al 69′ che trovano la meta di sfondamento di Kremer al termina di una lunga azione, Sanchez trasforma e porta i suoi oltre il break: 15-24. Al 76′ terza meta argentina con Tuculet. Vincono con merito i Pumas che hanno sofferto molto nel primo tempo ma che nel secondo hanno preso in mano le redini della partita pur senza mai dominarla, se non negli ultimi minuti quando il risultato era ormai cristallizzato. Peccato.
A lunedì.
A Firenze alle ore 15 (e in diretta tv su DMAX) i ragazzi di Conor O’Shea cercano la seconda vittoria consecutiva dopo quella di una settimana fa su Fiji. Altre gare in programma: Inghilterra-Australia, Francia-Sudafrica, Scozia-All Blacks, Galles-Georgia, Irlanda-Fiji e molte altre
Bissare Catania, questo l’obiettivo della nazionale azzurra in campo oggi a Firenze contro i Pumas. Magari migliorando la prestazione. Dopo essere tornati alla vittoria una settimana fa contro Fiji gli azzurri se la vedono contro un avversario che non sta passando un gran momento ma che è davvero forte e che non battiamo da quasi 10 anni (in Italia addirittura dal 1998). Dodici mesi fa proprio nel capoluogo toscano l’Italia otteneva la storica vittoria sul Sudafrica e capitan Parisse tiene alta l’asticella per l’Argentina: “Sono abituati a giocare ad altissimo livello, batterli sarà un’impresa non inferiore a quella con il Sudafrica”.
Il ct Conor O’Shea ha confermato la squadra titolare di sabato scorso e apportato due soli cambi in panchina mentre il suo collega argentino Daniel Hourcade ha optato per qualche modifica in più. Partita difficilissima, ma non impossibile: battere i Pumas sarebbe un passo enorme e davvero importante nella crescita mentale e di consapevolezza del gruppo azzurro.
Diretta tv su DMA con il Rugby Social Club che scatta alle 14 e 15, tre quarti d’ora prima del fischio d’inizio.
Italia: 15 Jayden Hayward, 14 Leonardo Sarto, 13 Tommaso Boni, 12 Tomasso Castello, 11 Mattia Bellini, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Sergio Parisse (c), 7 Abraham Steyn, 6 Francesco Minto, 5 Dean Budd, 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti Riserve: 16 Leonardo Ghiraldini, 17 Federico Zani, 18 Dario Chistolini, 19 Federico Ruzza, 20 Giovanni Licara, 21 Tito Tebaldi, 22 Ian McKinley, 23 Matteo Minozzi Argentina: 15 Joaquin Tuculet, 14 Sebastian Cancelliere, 13 Matias Orlando, 12 Santiago Gonzalez Iglesias, 11 Emiliano Boffelli, 10 Nicolas Sanchez, 9 Martin Landajo, 8 Juan Manuel Leguizamon, 7 Marcos Kremer, 6 Pablo Matera, 5 Tomas Lavanini, 4 Matias Alemanno, 3 Nahuel Tetaz Chaparro, 2 Agustin Creevy (c), 1 Santiago Garcia Botta Riserve: 16 Julian Montoya, 17 Lucas Noguera, 18 Enrique Pieretto, 19 Guido Petti, 20 Banjamin Macome, 21 Gonzalo Bertranou, 22 Juan Martin Hernandez, 23 Matias Moroni
Non solo Italia però: oggi scende in campo tutta Ovalia con partite davvero interessanti. A Twicknham si sfidano Inghilterra e Australia, gli All Blacks sono di scena a Edimburgo in casa di quella Scozia che è cresciuta tantissimo negli ultimi mesi ma che una settimana fa non ha entusiasmato. Le due deluse del primo fine settimana di test-match, ovvero Francia e Sudafrica, si affronteranno a Parigi in una partita che potrebbe pesare molto sulle spalle e nella testa di chi dovesse uscire sconfitto (e gli springboks tra una settimana hanno un appuntamento con l’Italia…).
Ma grande attenzione a Cardiff dove la Georgia si gioca contro il Galles finalmente uno di quei test che va inseguendo da anni. Interessanti anche Romania-Samoa e Giappone-Tonga mentre a chiudere il programma, in ordine di importanza c’è Spagna-Canada.
Di seguito tutte le info sulle gare di oggi in rigoroso ordine cronologico (senza dimenticare anche Namibia-Uruguay, Belgio-Brasile e Germania-USA).
Spagna-Canada: Madrid ore 15.45 Spagna: 15 Brad Linlater, 14 Ignacio Contardi, 13 Fabien Perrin, 12 Dan Snee, 11 Sebastien Ascarat, 10 Mathieu Belie, 9 Sebastien Rouet, 8 Fred Quercy, 7 Gauthier Gibouin (c), 6 Pierre Barthere, 5 David Barrera, 4 Lucas Guillaume, 3 Jesús Moreno, 2 Marco Pinto, 1 Beñat Auzqui Riserve: 16 Fernando López, 17 Juan Anaya, 18 Jonathan García, 19 Kalo Gavidi, 20 Thibaut Visensang, 21 Guillaume Rouet, 22 Thibaut Alvarez, 23 Joan Losada Canada: 15 Andrew Coe, 14 Brock Staller, 13 DTH van der Merwe, 12 Ciaran Hearn, 11 Taylor Paris, 10 Patrick Parfrey, 9 Phil Mack (c), 8 Aaron Carpenter, 7 Kyle Baillie, 6 Matt Heaton, 5 Evan Olmstead, 4 Josh Larsen, 3 Matt Tierney, 2 Ray Barkwill, 1 Hubert Buydens Riserve: 16 Benoit Piffero, 17 Djustice Sears-Duru, 18 Cole Keith, 19 Brett Beukeboom, 20 Kyle Gilmour, 21 Andrew Ferguson, 22 Guiseppe du Toit, 23 Kainoa Lloyd
Inghilterra-Australia: Twickenham, ore 16 in diretta tv su SkyCalcio10 Inghilterra: 15 Anthony Watson, 14 Jonny May, 13 Jonathan Joseph, 12 Owen Farrell, 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Ben Youngs, 8 Nathan Hughes, 7 Sam Underhill, 6 Chris Robshaw, 5 Courtney Lawes, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Dylan Hartley (c), 1 Mako Vunipola Riserve: 16 Jamie George, 17 Joe Marler, 18 Harry Williams, 19 Maro Itoje, 20 Sam Simmonds, 21 Danny Care, 22 Henry Slade, 23 Semesa Rokoduguni Australia: 15 Kurtley Beale, 14 Marika Koroibete, 13 Tevita Kuridrani, 12 Samu Kerevi, 11 Reece Hodge, 10 Bernard Foley, 9 Will Genia, 8 Sean McMahon, 7 Michael Hooper (c), 6 Ned Hanigan, 5 Blake Enever, 4 Rob Simmons, 3 Sekope Kepu, 2 Tatafu Polota-Nau, 1 Scott Sio Riserve: 16 Stephen Moore, 17 Tom Robertson, 18 Allan Alaalatoa, 19 Matt Philip, 20 Ben McCalman, 21 Lopeti Timani, 22 Nick Phipps, 23 Karmichael Hunt
Romania-Samoa: Bucarest, ore 17 Romania: 15 Marius Simionescu, 14 Tangimana Fonovai, 13 Paula Kinikinilau, 12 Sione Fakaosilia, 11 Ionut Dumitru, 10 Florin Vlaicu, 9 Florin Surugiu, 8 Stelian Burcea, 7 Mihai Macovei, 6 Andrei Gorcioaia, 5 Marius Antonescu, 4 Johann Van Heerden, 3 Andrei Ursache, 2 Andrei Radoi, 1 Mihaita Lazar Riserve: 16 Ionel Badiu, 17 Ovidiu Cojocaru, 18 Alex Gordas, 19 Ionut Muresan, 20 Vlad Nistor, 21 Tudorel Bratu, 22 Jack Umaga, 23 Robert Neagu Samoa: 15 Ahsee Tuala, 14 Paul Perez, 13 Kieron Fonotia, 12 Reynold Lee-Lo, 11 David Lemi, 10 Tim Nanai-Williams, 9 Dwayne Polataivao, 8 Ofisa Treviranus, 7 Jack Lam, 6 Piula Faasalele, 5 Chris Vui (c), 4 Faatiga Lemalu, 3 Donald Brighouse, 2 Motu Matu’u, 1 Jordan Lay Riserve: 16 Manu Leiataua, 17 James Lay, 18 Hisa Sasagi, 19 Brandon Nansen, 20 Maurie Faasavalu, 21 Melani Matavao, 22 Jj Taulagi, 23 Alapati Leiua
Conor O’Shea conferma anche contro l’Argentina il XV che ha battuto le Fiji lo scorso sabato a Catania, ma non si sbilancia più di tanto. Se cambierà l’approccio tattico? “Vedremo” dice sorridendo il ct: “L’Argentina è decima nel ranking, ma è una squadra più forte delle Fiji sotto ogni aspetto. In crisi? Non credo proprio, parliamo di una squadra che gioca costantemente contro le migliori squadre al mondo”. Poi individua nella pazienza e nella precisione la chiave della partita di Firenze. Quattro invece i cambi decisi dall’head coach dei Pumas Daniel Hourcade: perso Lezana che è tornato in patria per problemi familiari giocherà Leguizamón, in mediana parte Sanchez al posto di Hernandez. Dentro dal primo minuto anche Matías Orlando e Sebastian Cancelliere, quest’ultimo al debutto da titolare.
Di seguito, dopo la formazione dei sudamericani, le conferenza stampa di Conor O’Shea e le interviste a Dean Budd, Marcello Violi e Simone Ferrari.
Argentina: 15 Joaquín Tuculet, 14 Sebastian Cancelliere, 13 Matías Orlando, 12 Santiago Gonzalez Iglesias, 11 Emiliano Boffelli, 10 Nicolás Sánchez, 9 Martin Landajo, 8 Juan Leguizamón, 7 Marcos Kremer, 6 Pablo Matera, 5 Tomas Lavanini, 4 Matias Alemanno, 3 Nahuel Tetaz Chaparro, 2 Agustín Creevy, 1 Santiago Garcia Botta Riserve: 16 Julian Montoya, 17 Lucas Noguera, 18 Enrique Pieretto, 19 Guido Petti, 20 Benjamin Macome, 21 Gonzalo Bertranou, 22 Juan Martín Hernández, 23 Matías Moroni
Scusate. Prima un appunto sull’assegnazione alla Francia del Mondiale 2023. Pare che in Irlanda siano furibondi con l’Italia, che in un primo tempo avrebbe promesso i suo voti per la candidatura di Dublino, cosa però che la FIR smentisce. Condizionali d’obbligo. Quale delle due versioni sia quella rispondente alla realtà non lo sapremo mai, perché è vero che ci sono gli incontri pubblici, le interviste, eccetera eccetera, ma siamo nel campo della politica (sportiva) e anche se dici una cosa nulla osta a muoversi diversamente nella concretezza dei fatti. D’altronde la corsa per l’assegnazione di un Mondiale è fatta anche di questo, di moine e di sgambetti, ed è assolutamente naturale chi ha in mano voti importanti si faccia debitamente corteggiare. La stampa di Dublino e dintorni paventa minacce nemmeno troppo velate che potremmo scontare nei prossimi anni, ricordandoci che è stata l’IRFU a difendere i nostri interessi quando invece Galles e Scozia…
A me spiace per la candidatura irlandese, parecchio anche, il mio personale tifo andava verso quella assegnazione, però quale sia stato il voto della FIR è chiaro che qualcuno lo avremmo scontentato comunque. E in ogni caso c’è un modo per scansare le ipotetiche ma possibili ripicche di Dublino: vincere. Con la nazionale e con le celtiche. Essere sempre competitivi e vincere (o rischiare di) il più possibile.