Il sabato ovale: Treviso aspetta il Munster, l’Eccellenza si gioca gli ultimi 80 minuti

Occhi puntata su Viadana e Fiamme Oro che si giocano l’ultimo posto disponibile per i play-off, ma in programma c’è anche Petrarca-Calvisano. Tutte le gare alle ore 16 e in diretta web su The Rugby Channel.
Alle 19.05 ultima gara casalinga di Treviso che deve vedersela con la Red Army

GUINNESS PRO12 – Benetton Treviso-Munster, ore 19.05 (diretta tv su Eurosport 2)
Ieri sera la sconfitta delle Zebre in casa dei Cardiff Blues (il Leinster ha superato Glasgow 31-30 mentre Edimburgo ha battuto i Dragons 24-20) con un punto di bonus difensivo per i bianconeri che possono recriminare sui primi 25 minuti di gestione della partita. Stasera è di scena il Benetton Treviso che gioca al Monigo contro il Munster la sua ultima partita casalinga della stagione.
Luke McLean e Tommaso Iannone si aggiungono alla lunga lista di infortunati, così ad estremo agirà Odiete, con Angelo Esposito e Luca Sperandio alle ali. La coppia di centri sarà formata da Tommaso Benvenuti e Alberto Sgarbi mentre in cabina di regia ci saranno Gori ed McKinley.
Tra gli avanti coach Crowley schiera una prima linea con Federico Zani, Luca Bigi e Simone Ferrari mentre Marco Fuser e Dean Budd giocheranno in seconda linea. Infine la terza: Francesco Minto, Abraham Steyn e Robert Barbieri.

Benetton Treviso: 15 David Odiete, 14 Angelo Esposito, 13 Tommaso Benvenuti, 12 Alberto Sgarbi, 11 Luca Sperandio, 10 Ian McKinley, 9 Edoardo Gori, 8 Robert Barbieri, 7 Abraham Steyn, 6 Francesco Minto, 5 Dean Budd (c), 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Federico Zani
Riserve: 16 Davide Giazzon, 17 Alberto Porolli, 18 Tiziano Pasquali, 19 Jean-Francois Montauriol, 20 Marco Lazzaroni, 21 Giorgio Bronzini, 22 Tito Tebaldi, 23 Andrea Pratichetti

Munster: 15 Simon Zebo, 14 Darren Sweetnam, 13 Francis Saili, 12 Jaco Taute, 11 Ronan O’Mahony, 10 Tyler Bleyendaal, 9 Duncan Williams, 8 Jack O’Donoghue, 7 Conor Oliver, 6 Dave O’Callaghan, 5 Billy Holland (c), 4 Darren O’Shea, 3 Stephen Archer, 2 Rhys Marshall, 1 James Cronin
Riserve: 16 Kevin O’Byrne, 17 Brian Scott, 18 Rory Burke, 19 Donnacha Ryan, 20 CJ Stander, 21 Angus Lloyd, 22 Ian Keatley, 23 Alex Wootton

 

ECCELLENZA – Ultima giornata della regular season
Ultimi 80 minuti prima dei play-off e c’è solo una casella da riempire: i Lyons sono già retrocessi mentre Calvisano, Petrarca e Rovigo hanno già in tasca il biglietto delle semifinali e a giocarsi l’ultimo sono rimaste Viadana e Fiamme Oro. Sulla carta impegno più semplice per i poliziotti che ospitano il Mogliano mentre il XV allenato da Filippo Frati attende il Rovigo. Le motivazioni però possono fare la differenza e i gialloneri partono con 3 punti di vantaggio sui cremisi, non pochi ma questi ultimi hanno un leggero vantaggio negli scontri diretti.
Le altre gare vedono un anticipo di play-off (di finalissima?) tra Petrarca e Calvisano, il San Donà scottato dal “caso Petrozzi” attende la Lazio, mentre la Rugby Reggio ospita i Lyons.
Tutte le gare alle ore 16, tutte in diretta streaming su The Rugby Channel.

Fiamme Oro: Wilbore; De Gaspari, Sapuppo, Valcastelli, Bacchetti; Buscema, Marinaro; Amenta, Cristiano (cap.), Zitelli; Caffini, Duca; Tenga, Moriconi, Cocivera
A disposizione: Vicerè, Iovenitti, Di Stefano, Fragnito, Bergamin, Calabrese, Azzolini, Massaro
Mogliano: Renata; Masato, Zanon, Visentin, Guarducci; Giabardo, Endrizzi; Manni, Corazzi (Cap.), Riccioli; Maso, Van Vuren; Rapone, Gatto, Buonfiglio.
A disposizione: Nicotera, Vento, Ceccato, Baldino, Carraretto, Fabi, Almela, Benvenuti

Petrarca: Menniti-Ippolito (cap.); Fadalti, Ragusi, Bettin, Rossi; Benettin, Su’a; Bernini, Targa, Nostran; Salvetti, Saccardo; Rossetto, Ferraro, Scarsini.
A disposizione: Zago, Delfino, Irving, Morona, Afualo, Francescato, Favaro, Capraro.
Calvisano: Dal Zilio, Bruno, Paz, Lucchin, Susio, Novillo, Consoli, Giammarioli, Archetti, Vezzoli, Zanetti, Cavalieri, Riccioni, Giovanchelli, Panico.
A disposizione: Morelli, Rimpelli, Andreotti, Belardo, Chiesa, De Santis, Di Giulio, Costanzo.

Reggio: Brink; Azzini, Paletta, Torri, Caminati; Farolini, Daupi; Bergonzini, Balsemin, Dell’Acqua; Devodier, Du Preez; Celona, Manghi, Quaranta.
A disposizione: Silvestri, Lanzano, Fiume, Perrone, Saccà, Martani, Canali, Silva.
Lyons: Thrower; Subacchi, Forte, Conti, Bruno; Nathan, Colpani; Ferrari, Bance, Cissè; Riedo, Tveraga; Leatigaga, Daniele, Lombardi.
A disposizione: Grassotti, Rollero, Salerno, Masselli, Merli, Van Staden, Albertin, Boreri.

San Donà: Falsaperla; Bortolussi, Iovu, Bertetti, Schiabel; Ambrosini, Patelli; Derbyshire, Vian, Giusti; Padrò, Wessels; D’Amico, Bauer, Ceccato.
A disposizione: Zanusso, Dal Sie, Michelini, Catelan, Erasmus, Abram, Rorato, Reeves.
Lazio: Cioffi; Bonavolontá F,  Vella, Lo Sasso; Giancarlini (vk), Miller, Bonavolontá D (c); Casolari; Pagotto, Lamaro; Riedi, Pierini, Di Roberto, Lupetti, Gloriani.
A disposizione: Copetti, Amendola, Alvarado, Romagnoli, Filippucci, Giangrande, Musso, Gualdambrini

Viadana: Taikato-Simpson; Manganiello, Brex, Pavan, Bronzini; Ormosn, Frati; Grigolon, Denti, Du Plessis (Capitano);Caila, Krumov; Brandolini, Scalvi, Denti Ant.
A disposizione: Silva, Cafaro, Garfagnoli, Orlandi, Gelati, Anello, Gregorio, Cipriani.
Rovigo: Basson; Barion, Majstorovic, McCann, Torres; Apperley, Loro; Ferro, Lubian, Ruffolo (cap.); Parker, Boggiani; Iacob, Cadorini, Muccignat.
A disposizione: Cincotto, Balboni, Pavesi, Cicchinelli, De Marchi, Chillon, Arrigo, Mantelli.

Classifica
Calvisano 76; Petrarca 64; Rovigo 56; Viadana 41; Fiamme Oro 38; San Donà 34; Mogliano, Reggio 30; Lazio 26; Piacenza 20

Eccellenza: Lyons retrocessi, Viadana e Fiamme Oro ancora in corsa per i play-off

Dal sito del Viadana Rugby
I cremisi passano a Rovigo, gli uomini di Frati rispondono vincendo in casa della Lazio e a rimangono +3. Larga vittoria del Petrarca a Mogliano.

Una sentenza definitiva e una quasi, ma i prossimi e ultimi 80 minuti di regular season saranno determinanti.
Iniziamo con le cose certe: i Lyons lasciano l’Eccellenza, piegati in casa di misura da un San Donà che non smetterà mai di recriminare abbastanza sul pasticciaccio brutto che gli è costato (finora) 8 punti in classifica. Il Petrarca passa nettamente in casa del Mogliano mentre le Fiamme Oro fanno il colpaccio a Rovigo ma la netta vittoria del Viadana in casa della Lazio lascia ai gialloneri 3 punti di vantaggio in classifica.

Calvisano – Reggio 20-15 

Lyons Piacenza – San Donà 21-23 

Mogliano – Petrarca Padova 17-53 

Rovigo – Fiamme Oro 21-27 

Lazio – Viadana 15-42
Prossimo turno:
Reggio Emilia v Lyons Piacenza

San Donà v Lazio

Petrarca v Calvisano

Fiamme Oro v Mogliano

Viadana v Rovigo

Calvisano 76; Petrarca 64; Rovigo 56; Viadana 41; Fiamme Oro 38; San Donà 34; Mogliano, Reggio 30; Lazio 26; Piacenza 20

Le Zebre cadono a Glasgow, Calvisano vince ma Reggio è salva. Oggi Benetton-Edimburgo e la penultima d’Eccellenza

eccellenza

Venerdì sera amaro per i bianconeri in Scozia: vincono i Warriors 45-10. Nell’anticipo del massimo campionato italiano i bresciani s’impongono 20-15, ma la vera festa è per gli emiliani. Oggi alle 16 le altre gare, Treviso gioca invece alle 20

GUINNESS PRO12: Glasgow Warriors-Zebre 45-10
Partita a senso unico in Scozia, con i bianconeri che vedono subito interrompersi il minifilotto di due vittorie consecutive contro una squadra sicuramente più forte ma anche più concentrata e attenta della franchigia italiana. Ai padroni di casa bastano 29 minuti per ottenere il punto di bonus, gli uomini di Jimenez invece limitano i danni solo con due mete marcate nel finale.
Per Leonardo Sarto 80 minuti in campo e un’ottima prova dopo mesi di stop per un grave infortunio.

Glasgow Warriors: 15. Peter Murchie 14. Leonardo Sarto 13. Nick Grigg 12. Sam Johnson 11. Rory Hughes 10. Peter Horne 9. Henry Pyrgos (C) 1. Alex Allan 2. Pat MacArthur 3. D’arcy Rae 4. Greg Peterson 5. Scott Cummings 6. Rob Harley 7. Chris Fusaro 8. Matt Fagerson
Riserve: 16. Cammy Fenton 17. Jamie Bhatti 18. Sila Puafisi 19. Brian Alainu’uese 20. Lewis Wynne 21. Matt Smith 22. George Horne 23. Sean Lamont
Mete: Grigg (10′), Murchie (18′), Harley (26′), M.Fagerson (29′), Johnson (59′), Smith (63′, 74′)
Conversioni: P.Horne (10′, 18′, 27′, 30′, 60′),
Punizioni:

Zebre Rugby: 15 Guglielmo Palazzani 14 Kayle Van Zyl 13 Giulio Bisegni 12 Tommaso Castello 11 Mattia Bellini 10 Serafin Bordoli 9 Carlo Engelbrecht 1 Bruno Postiglioni 2 Oliviero Fabiani 3 Guillermo Roan 4 Gideon Koegelenberg 5 Valerio Bernabò (C) 6 Maxime Mbandà 7 Johan Meyer 8 Federico Ruzza
Riserve: 16 Sidney Tobias 17 Andrea De Marchi 18 Pietro Ceccarelli 19 Derick Minnie 20 Jacopo Sarto 21 Marcello Violi 22 Kurt Baker 23 Matteo Pratichetti
Mete: Van Zyl (66′), Baker (78′)

GUINNESS PRO12: Benetton Treviso-Edimburgo (ore 20.05, diretta tv Eurosport 2)
Rialzarsi dopo il brutto stop di una settimana fa in casa Scarlets. Il Benetton Treviso è chiamato a riprendere in mano il filo della matassa fatto cadere nell’ultima giornata celtica e che in quelle prima aveva portato ad alcune belle prestazioni e alla vittoria sugli Ospreys. Tanti, al solito, gli assenti per infortunio: Tommaso Allan, Marco Barbini, Andrea Buondonno, Alberto De Marchi, Filippo Filippetto, Ornel Gega, Jayden Hayward, Luca Morisi, Teofilo Paulo, Nicola Quaglio, Michael Tagicakibau, Cherif Traore, Alessandro Zanni, Matteo Zanusso.
Oggi tutte le altre gare della 20a giornata del torneo celtico.

Benetton Treviso: 15 Luke McLean, 14 Angelo Esposito, 13 Tommaso Iannone, 12 Alberto Sgarbi, 11 Luca Sperandio, 10 Ian McKinley, 9 Edoardo Gori, 8 Robert Barbieri, 7 Abraham Steyn, 6 Francesco Minto, 5 Dean Budd (Capitano), 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Federico Zani
Riserve: 16 Davide Giazzon, 17 Alberto Porolli, 18 Tiziano Pasquali, 19 Jean-Francois Montauriol, 20 Marco Lazzaroni, 21 Giorgio Bronzini, Tito Tebaldi, 23 Tommaso Benvenuti
Edimburgo: 15 Glenn Bryce, 14 Damien Hoyland, 13 Chris Dean, 12 Phil Burleigh, 11 Rory Scholes, 10 Jason Tovey, 9 Nathan Fowles, 8 Viliami Fihaki, 7 Hamish Watson, 6 Viliame Mata, 5 Ben Toolis, 4 Fraser McKenzie, 3 Simon Berghan, 2 Ross Ford (c) 1 Murray McCallum
Riserve: 16 Stuart McInally, 17 Derrick Appiah, 18 Kevin Bryce, 19 Grant Gilchrist, 20 Cornell du Preez, 21 Sam Hidalgo-Clyne, 22 Duncan Weir, 23 Junior Rasolea

ECCELLENZA: la 17a GIORNATA (diretta web di tutte le gare su The Rugby Channel)
Ieri sera l’anticipo tra Calvisano e Rugby Reggio, che ha visto i primi della classe imporsi 20-15, ma festeggia anche Reggio, che grazie al punto di bonus difensivo conquista la salvezza matematica. Partono bene i bresciani che si portano sul 12 a 0 dopo un quarto d’ora di gioco, poi la reazione degli ospiti.
Oggi tutte le altre partite con calcio d’inizio alle 16, particolarmente interessanti Lyons-San Donà e soprattutto Lazio-Viadana, campi da dove dovrebbero uscire le sentenze definitive su play-off e retrocessione.

Lazio: Cioffi; Lo Sasso, Coronel, Musso; Toniolatti; Miller, Bonavolontà; Giancarlini A.; Filippucci (cap), Lamaro; Romagnoli, Pierini; Alvarado, Lupetti, Di Roberto.
A disposizione: Amendola, Copetti, Riedi, Giangrande, Giancarlini G., Pagotto, Gloriani, Bonavolontà F.
Viadana: Manganiello; Bronzini, Brex, Finco, Menon; Ormson, Frati; Grigolon, Denti And., Du Plessis (capitano); Caila, Krumov; Brandolini, Scalvi, Denti Ant.
A disposizione: Silva, Cafaro, Garfagnoli, Orlandi, Gelati, Anello, Cipriani, Gregorio.

Lyons Piacenza: Thrower; Montanari, Forte, Conti, Bruno; Mortali, Colpani; Carbone, Ferrari, Cissè; Masselli, Tveraga; Leatigaga, Daniele, Lombardi.
A disposizione: Grassotti, Rollero, Salerno, Riedo, Bance, Van Staden, Albertin, Subacchi.
San Donà: Falsaperla; Bortolussi, Lupini, Bertetti, Vian; Ambrosini, Patelli; Derbyshire, Catelan, Giusti; Padrò, Wessels; D’Amico, Bauer, Zanusso.
A disposizione: Ceccato, Maso, Michelini, Erasmus, Abram, Rorato, Reeves, Agbasse

Mogliano: D’Anna; Zanon, Renata, Visentin, Masato; Almela, Endrizzi (Cap.); Manni, Van Vuren, Riccioli; Baldino, Orso; Trejo, Nicotera, Vento.
A disposizione: Buonfiglio, Rapone, Ceccato, Maso, Carraretto, Gubana, Giabardo, Benvenuti
Petrarca: Ragusi; Fadalti, Favaro, Belluco, Rossi; Benettin, Su’a; Michieletto, Conforti (cap.), Nostran; Salvetti, Saccardo; Irving, Ferraro, Zago.
A disposizione: Acosta/Borean, Delfino, Rossetto, Bernini, Targa, Francescato, Marcato, Capraro

Rovigo: Biffi; Arrigo, Majstorovic, McCann, Torres; Rodriguez, Chillon; De Marchi, Lubian, Ruffolo (cap.); Parker, Boggiani; Iacob, Cadorini, Pavesi.
A disposizione: Cincotto, Merlo, Bordonaro, Ortis, Ferro, Loro, Basson, Mantelli
Fiamme Oro: Wilbore; De Gaspari, Seno, Sapuppo, Bacchetti; Azzolini, Marinaro; Amenta, Cristiano (cap.), Zitelli; Caffini, Duca; Di Stefano, Moriconi, Cocivera
A disposizione: Vicerè, Iovenitti, Tenga, Fragnito, Bergamin, Calabrese, Buscema, Valcastelli

Classifica: Calvisano 76; Petrarca 59; Rovigo 55; Viadana 36; Fiamme Oro 33; Mogliano, San Donà 30; Reggio 30; Lazio 26; Piacenza 19

Le due facce di un week-end: le Zebre scalciano, Treviso invece a che gioco gioca ?

Benetton Scarlets

Bianconeri determinati e concentrati, veneti svagati e disastrosi, i lontanissimi parenti della squadra vista all’opera con Ulster e Ospreys. In Eccellenza ancora aperta la corsa ai play-off.

BENETTON TREVISO – Metri guadagnati? 628 a 265. E poi 16 punizioni concesse, sempre 16 placcaggi mancati, una sola meta fatta e otto subìte. Basterebbero questi numeri a raccontare Scarlets-Benetton Treviso (51-5 il risultato finale), ma come dimenticare che il punto di bonus i gallesi lo hanno guadagnato già al 24′? Che in circa 20 minuti stavano sul 20 a 0? Che nella ripresa per una manciata di minuti i biancoverdi hanno giocato in 12 contro 15 perché Zani, Minto e Gori hanno preso un cartellino giallo?
Dopo la bella vittoria sugli Ospreys, arrivata dopo una buona prova con l’Ulster, avevam sottolineato che per Treviso era arrivato il momento di confermarsi. Gli Scarlets sono un’ottima squadra e attualmente sono quarti in classifica, ma al Benetton non si chiedeva tanto una vittoria quanto una prova di carattere, qualità e quantità in linea con quelle precedenti. Si chiedeva di dimostrare di essersi messa alle spalle certe debolezze soprattutto mentali ma che in tutta evidenza ci sono ancora tutte. E’ chiaro che due mete incassate tra il minuto 5 e il minuto 8 un po’ cambiano i tuoi piani, ma i successivi 72 minuti di partita hanno dimostrato che quell’uno-due ha minato tutte le (deboli) certezze della squadra.
Tiziano Pasquali prima della partita aveva detto che le ultime 4 gare della stagione erano altrettante finali: beh, la prima è stato un gigantesco buco nell’acqua, un disastro totale. Treviso che ora è ultima con tre punti in meno delle Zebre.

ZEBRE – Qualcosa è invece cambiato nella testa delle Zebre. I problemi societari permangono, cosa esattamente saranno i bianconeri l’anno prossimo non è dato saperlo ancora con certezza, ma evidentemente i giocatori sono stati rassicurati e il piglio con cui giocano lo dimostra. Vero che i Dragons sono tra le squadre più alla portata delle italiane ma i bianconeri partono con il piede sbagliato sia all’inizio del primo che all’inizio del secondo tempo incassando in entrambi i casi una meta, ma che rispondono sempre con determinazione e con due marcature pesanti: Ruzza e Minnie nella prima frazione, Padovani e Meyer nella seconda. Una squadra che non gioca un rugby spumeggiante e che ha evidenti limiti tecnici ma che c’è nelle gambe e soprattutto nella testa. Una vittoria meritata e che serviva tantissimo al gruppo. Ora le trasferte a Glasgow e Cardiffmentre il Benetton ospita Edimburgo e Munster, quindi la chiusura a Parma con il derby italiano.

ECCELLENZA, 16a giornata – San Donà e Lyons sugli scudi. I primi fermano di misura un lanciatissimo Petrarca che sbaglia completamente l’approccio alla gara (12 a 0 alla fine del primo tempo), i secondi impongono un pareggio al Viadana allo Zaffanella, con i gialloneri di Frati che buttano via un’occasione d’oro per assicurarsi l’ultimo posto ai play-off e tengono in corsa le Fiamme Oro che vengono piegate a fatica dal Calvisano (primo posto matematico per i lombardi) tra le mura amiche. In coda colpo della Lazio in casa della Rugby Reggio mentre Rovigo batte nettamente Mogliano in una partita sempre a senso unico.
Mancano ora solo 160 minuti alla fine della regular season e il prossimo fine settimana potrebbe già regalare diverse sentenze. Stiamo comunque assistendo a un bel campionato.

Fiamme Oro – Calvisano 9-10
Reggio – Lazio 26-29
San Donà – Petrarca 15-14
Viadana – Lyons Piacenza 13-13
Rovigo – Mogliano 33-5

Classifica: Calvisano 72 punti, Petrarca 59, Rovigo 55, Viadana 36, Fiamme Oro 33, Mogliano 30, San Donà 30, Reggio 29, Lazio 26, Lyons Piacenza 19

Parole che creano muri e polemiche: Gavazzi, un presidente divisivo di lotta e di governo

Gavazzi
ph. Fotosportit/FIR

“Chi sarà? Non lo so, dal nome mi sembra inglese”. Così Alfredo Gavazzi risponde a Ivan Malfatto sul Gazzettino di venerdì circa l’incontro con Conor O’Shea – poi tenutosi sabato a Calvisano – durante il quale i due hanno parlato anche del preparatore atletico per nazionale e franchigie celtiche richiesto dal ct. Quella risposta mi ha colpito, parecchio. Perché è rivelatrice di un modo di approcciarsi al mondo. Non mi ha stupito, intendiamoci, ma colpito sì. Da quelle poche parole si intuisce il fastidio che il presidente FIR prova davanti alla questione. Non è dato sapere sia un fastidio dovuto alla domanda in sé o al fatto che il ct azzurro si presenti in un momento economicamente difficile a chiedere l’ingaggio di un nuovo profilo, o se a infastidirlo è il dettaglio – rivelato dallo stesso Gavazzi – che O’Shea ne ha parlato in precedenza con il Benetton:”Ha già fatto un incontro con il Treviso in proposito”, dice.
Però, quale che siano le ragioni, il fastidio è evidente, “non lo so, dal nome sembra inglese” vale più di mille parole. Tipo un gigantesco “sì, me lo ha accennato ma non è che ci abbia dato un gran peso”. Non so, tanto per dire, io mi chiamo Wilhelm ma sono italiano. Se la FIR un giorno o l’altro decidesse per qualche strana ragione di considerare l’ipotesi di assumermi presumo che qualche informazione su di me la prenderebbe, anche se a far il mio nome fosse stato un interno di grande importanza. O almeno voglio sperarlo.

Il fatto è che Alfredo Gavazzi ha un atteggiamento che è fortemente divisivo. Non lo fa apposta, è così da sempre, e sinceramente è una cosa a cui non darei peso se fosse ancora il presidente del Calvisano, sarebbero esclusivamente fatti suoi e di quel club. Però Alfredo Gavazzi da settembre 2012 è il numero uno del rugby italiano, presidente di quella FIR che rappresenta tutto quello che c’è di ovale dalle nostre parti, e questa cosa non è un dettaglio secondario. Se uno assume un ruolo simile dovrebbe fare un salto di qualità e diventare istituzionale, che significa forse essere un po’ “grigi”, più noiosi, mediaticamente poco (o meno?) protagonisti. Magari non essere “il presidente di tutti” come dice chiunque vinca una qualsivoglia elezione, ma provarci sì. Un po’, almeno. Gavazzi invece ha deciso di rimanere fedele a sé stesso, nonostante un cambio di ruolo notevole.
Intendiamoci, essere istituzionali non significa non fare quello che si ritiene giusto o non dire mai nulla che possa offendere qualcuno, bisogna però trovare altre vie più sottili. L’ho scritto altre volte: la forma, spesso, è sostanza.

Personalmente quella intervista non l’avrei nemmeno rilasciata: un giornalista ti chiama e tu suggerisci di risentirsi dopo l’incontro in programma. Prima si parla con il diretto interessato, poi con la stampa. Però io sono io e Gavazzi – evidentemente – la pensa diversamente. Così facendo ha (volutamente?) seminato qualche dubbio sulla serenità del rapporto con Conor O’Shea visto che sul Gazzettino si legge anche “Quell’ego da mettere da parte è riferito anche a lei? «Non credo. Non ho niente sulla coscienza con O’Shea. Tutto quanto concordato con lui l’ho mantenuto». Le domanderà carta bianca per la Nazionale? «Finora carta bianca l’ha sempre avuta»”. Punzecchiature non richieste, che io – ad esempio – non avrei esternato pubblicamente in un momento così delicato. Ma tant’è.
Va detto che Gavazzi è in buona compagnia, basta pensare a personaggi come il presidente della Federcalcio Tavecchio, o a livelli decisamente più importanti lo stesso Donald Trump. Personaggi fortemente divisivi, che fanno anzi di questo loro aspetto un aspetto di forza. La frase sulle Zebre, ad esempio, la leggo sotto questa particolare luce: “Sulle Zebre sa cosa mi era passato per la testa? Di dimettermi e prenderle in mano io, sono sicuro che con me vincerebbero”. Parole che un salto sulla sedia te lo fanno fare: meno sette di mesi fa sei stato rieletto per guidare l’intero movimento italiano e ti dici pronto a dimetterti per guidarne solo una sua parte, per quanto importante? Ma è solo una boutade, diranno molti di voi. D’accordo, ma il punto è che un presidente FIR – chiunque egli sia – non deve scendere così di livello.

Se sei in una campagna elettorale la cosa può essere comprensibile, in alcuni casi anche conveniente, ma se si tratta di governare… beh, la faccenda si fa un po’ diversa. Tanto più che Gavazzi ha sì vinto le elezioni in maniera inequivocabile ma non con numeri bulgari, quel 46% che ha scelto altre opzioni non deve sentirsi escluso. Ovvio che chi è uscito sconfitto dalla battaglia elettorale protesta e polemizza, fa parte della normale dinamica delle cose, ma un presidente federale dovrebbe fare il pompiere, non l’incendiario. Smussare gli angoli, non alzare muri.