Irlanda-Scozia e Le Crunch come piatto principale, l’Eccellenza di contorno: un sabato davvero ricco

©INPHO/Dan Sheridan

Oggi due gare del quarto turno del Sei Nazioni 2018. Prima, a Dublino, scendono in campo Irlanda e Scozia, poi a Parigi toccherà a Francia e Inghilterra mentre Galles-Italia chiude il programma domenica pomeriggio. Gare che potrebbero anche decidere il torneo, se non dargli una direzione ben precisa. Il match che sulla carta promette più spettacolo è il primo mentre Inghilterra e galletti potrebbero dare vita a un match un po’ più chiuso, ma l’intensità sarà altissima su entrambi i campi.
La sfida dell’Aviva Stadium avrà inizio alle 15, quella dello Stade de France alle 17 e 35. Per entrambe la diretta tv su DMAX

Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Dan Leavy, 6 Peter O’Mahony, 5 Devin Toner, 4 James Ryan, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy
Riserve: 16 Sean Cronin, 17 Jack McGrath, 18 Andrew Porter, 19 Iain Henderson, 20 Jordi Murphy, 21 Kieran Marmion, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour
Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Blair Kinghorn, 13 Huw Jones, 12 Pete Horne, 11 Sean Maitland, 10 Finn Russell, 9 Greig Laidlaw, 8 Ryan Wilson, 7 Hamish Watson, 6 John Barclay (c), 5 Jonny Gray, 4 Grant Gilchrist, 3 Simon Berghan, 2 Stuart McInally, 1 Gordon Reid
Riserve: 16 Fraser Brown, 17 Jamie Bhatti, 18 Willem Nel, 19 Tim Swinson, 20 David Denton, 21 Ali Price, 22 Nick Grigg, 23 Lee Jones

Francia: 15 Hugo Bonneval, 14 Benjamin Fall, 13 Mathieu Bastareaud, 12 Geoffrey Doumayrou, 11 Rémy Grosso, 10 François Trinh-Duc, 9 Maxime Machenaud, 8 Marco Tauleigne, 7 Yacouba Camara, 6 Wenceslas Lauret, 5 Sébastien Vahaamahina, 4 Paul Gabrillagues, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhelm Guirado (c), 1 Jefferson Poirot
Riserve: 16 Adrien Pelissié, 17 Dany Priso, 18 Cedate Gomes Sa, 19 Romain Taofifenua, 20 Kélian Galletier, 21 Baptiste Couilloud, 22 Lionel Beauxis, 23 Gaël Fickou
Inghilterra: 15 Anthony Watson, 14 Jonny May, 13 Ben Te’o, 12 Owen Farrell (c), 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Danny Care, 8 Nathan Hughes, 7 Chris Robshaw, 6 Courtney Lawes, 5 Maro Itoje, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola
Riserve: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Joe Marler, 18 Kyle Sinckler, 19 James Haskell, 20 Sam Simmonds, 21 Richard Wigglesworth, 22 Jonathan Joseph, 23 Mike Brown

 

ECCELLENZA: GIORNATA NUMERO XIV
Torna anche il massimo campionato italiano. Tutte le gare inizieranno alle 15 tranne Petrarca-Fiamme Oro che ha il suo fischio d’inizio programmato alle 15 e 30. Tutte le partite saranno come sempre visibili in diretta streaming su The Rugby Channel.
Il match più interessante dovrebbe essere quello tra Calvisano e Viadana, con i campioni in carica che partono grandi favoriti. Ad approfittarne potrebbe essere il San Donà che ospita in casa il Mogliano e che con l’aiuto dei bresciani potrebbe staccare proprio i gialloneri di Pippo Frati nella corsa alle semifinali. Rovigo va a far visita alla Lazio e bisogna vedere quanto potrebbero influire gli scossoni societari (il ds Bettarello è stato silurato in settimana) mentre completa il quadro Reggio Rugby-Medicei Firenze.
Classifica e formazioni annunciate:

Calvisano 54; Rovigo 51; Petrarca 50; San Donà 38; Viadana 36; Fiamme Oro 35; Medicei 24; Reggio 17; Lazio 10; Mogliano 5

Calvisano: Chiesa (C); Tuimavave, De Santis, Lucchin, Bruno; Mortali, Semenzato; Tuivaiti, Zdrilich, Pettinelli; Andreotti, Cavalieri; Leso, Giovanchelli, Cafaro
A disposizione: Morelli, Rimpelli, Venditti, Zanetti, Consoli, Dal Zilio, Susio/Balocchi, Zilocchi Viadana: Spinelli, Amadasi, Menon, Pavan, O’Keeffe, Manganiello, Bacchi, Denti And. (c), Moreschi, Ribaldi, Caila, Orlandi, Brandolini, Ceciliani, Breglia
A disposizione: Silva, Bergonzini, Denti Ant., Chiappini, Gelati, Gregorio, Finco, Manu.

Lazio: Antl; Giancarlini, Guardiano, Giacometti; Di Giulio; Ceballos, Davide; Freytes; Filippucci, Pagotto; Cicchinelli, Pierini, Di Roberto, Amendola, Forgini.
A disposizione: Gloriani, Marsella, Menarini, Riedi, Giangrande, Mastrangelo, Calandro, Bonavolontà F.
Rovigo: Odiete; Biffi, Majstorovic, Van Niekerk, Cioffi; Mantelli, Chillon; Ferro, Lubian, De Marchi; Parker, Ortis; D’Amico, Momberg (cap.), Brugnara.
A disposizione: Cadorini, Muccignat, Pavesi, Boggiani, Venco, Pasini, Barion, Davies

Mogliano: D’Anna; Buondonno, Zanon, Zanatta, Guarducci; Giabardo A., Fabi; Baldino, Corazzi (Cap.), Finotto; Flammini, Bocchi; Vento, Ferraro, Buonfiglio
A disposizione: Nicotera, Ceccato, Bigoni, Maso, Carraretto, Gubana, Garbisi, Zanchi
San Donà: Van Zyl, Biasuzzi, Lupini, Schiabel, Falsaperla; Ambrosini, Rorato; Derbyshire, Vian GM, Bacchin; Van Vuren, Wessels; Zanusso, Bauer, Ceccato.
A disposizione: Ros, Dal Sie, Pasqual, Erasmus, Rigo, Reeves, Pratichetti, Bertetti

Petrarca: Fadalti; Capraro, Riera, Benettin, Ragusa; Menniti-Ippolito, Francescato; Bernini, Nostran, Salvati; Saccardo (cap.), Michieletto; Rossetto, Marchetto, Scarsini.
A disposizione: Acosta, Borean, Vannozzi, Gerosa, Benettin, Su’a, Bacchin, Favaro
Fiamme Oro: Buscema; Ngaliafe, Seno, Gabbianelli, bacchetti; Edwardson, Parisotto; Cornelli, Cristiano (cap.), Favaro; Caffini, Fragnito; Iacob, Moriconi, Cocivera.
A disposizione: Kudin, Zago, Ceglie, Mammana, Amenta, Calabrese, Quartaroli, Gasparini

Reggio: Farolini; Costella, Gennari, Paletta, Suniula; Panunzi, Rodriguez; Ferrarini, Rimpelli, Mordacci; Devodier, Du Preez; Celona, Manghi, Quaranta.
A disposizione: Gatti, Bordonaro, Saccà, Dell’Acqua, Balsemin, Messori, Canali, Fontana/Caminati.
I Medicei: Mercerat; Morsellino, McCann, Rodwell (c), Cornelli; Newton, Fusco; Bottacci, Boccardo, Brancoli; Savia, Cemicetti; Schiavon, Baruffaldi, Montivero.
A disposizione: Zileri, Broglia, Corbetta, Battisti, Chianucci, Taddei, Basson/Citi, Mattoccia

Le Tre di R1823: Sei Nazioni, le formazioni di Inghilterra, Francia e Irlanda

Ecco le tre notizie di cronaca ovale più importanti della giornata. I link rimandano agli articoli pubblicati da R1823 di Duccio Fumero. Queste le news, cliccate sui titoli per leggerle interamente

SEI NAZIONI: IRLANDA, FINALMENTE C’È RINGROSE
Joe Schmidt ha annunciato la formazione che sabato sfiderà la Scozia a Dublino

SEI NAZIONI: INGHILTERRA, NOVITÀ PER LA FRANCIA
Eddie Jones ha annunciato la formazione che sfiderà i Bleus a Parigi sabato pomeriggio

SEI NAZIONI: FRANCIA, C’È TRINH-DUC PER L’INGHILTERRA
Jacques Brunel ha effettuato un solo cambio rispetto al XV che ha battuto l’Italia

Sollazzi, risate e amarezza: una serata nella Buttiga del rugby parlando di Italia e Sei Nazioni

In vino veritas, dicevano i latini. Il sottoscritto, Marco Turchetto di RugbytoItaly e Duccio Fumero di R1823 si sono limitati (limitati?) alla birra, ovviamente in quel de La Buttiga Beer Room di Milano. Il risultato però alla fine non cambia un granché: qualche minuto di chiacchiera sul rugby tra battute, risate ma con una coltre di amarezza e delusione per il momento azzurro nel suo complesso. Un momento che dura però da davvero troppi anni. Ma è una delusione dovuta a una donna a cui vuoi troppo bene e che sai che non lascerai mai per nulla al mondo. Quindi: sempre e comunque Forza azzurri!

 

 

Sei Nazioni alle ultime due giornate: le previsioni di cuore, pancia e testa

Ancora due settimane di Sei Nazioni. L’Italia è attesa dal Galles a Cardiff domenica prossima e sabato 17 ospiterà la Scozia all’Olimpico (50mila biglietti già venduti). Cosa succederà? Quali le nostre speranze e cosa invece è lecito e ragionevole attenderci? Tre ipotesi diverse, a voi la scelta…

CUORE – Al cuor non si comanda dice l’adagio. Se dovessimo seguirlo pedissequamente potremmo arrivare a pensare che grazie a una serie di incastri imprevedibili e di allineamenti stellari potremmo portare a casa due vittorie, che tanto sognare non costa nulla e la palla ovale alla fine rimbalza un po’ come gli pare. Però anche le nostre speranze più ottimistiche hanno un limite e pure l’appassionato più impenitente, quello per cui il bicchiere è sempre e comunque mezzo pieno, crede poco o nulla in un risultato pieno in quel di Cardiff mentre è decisamente speranzoso per la sfida di Roma contro la Scozia nonostante la grande prova di quest’ultima contro l’Inghilterra. Riassunto: si perde domenica, si vince contro gli highlanders e così quest’anno il cucchiaio di legno non lo portiamo a casa.

PANCIA – Attenzione!!! Parental Advisory Explicit Content. 
Ma porca vacca, sono un un vero idiota. Porca zozza. Anche quest’anno sono stato così babbeo da crederci e alla fine mi ritrovo con il solito nulla o quasi nulla in mano. Ma quanto sono str***o, perché ci casco ogni volta? Perché doveva essere diverso questo 2018? Perché doveva andare meglio di un anno fa? Forse perché già un anno fa era stato un disastro? E doveva bastare? Ma quante partite abbiamo vinto negli ultimi tre anni? Che cosa ci siamo raccontati? Cosa continuiamo a raccontarci? Ma cosa ho nella testa, i fagioli ballerini?
Per quale c**zo di motivo ho sperato di battere non dico l’Inghilterra o l’Irlanda, ma la peggiore Francia degli ultimi 30 anni? E alla fine sei sempre lì, con le pive nel sacco, e ti ritrovi dopo tre partite con qualche meta segnata in più ma con ben 136 punti sul groppone… E ora a Cardiff ci faranno il mazzo mentre con la Scozia o la fortuna ci dà un bel calcio nel c**o o oppure avremo un altro bel cucchiaio di legno da aggiungere alla nostra già ricca collezione. C***o, c***o, c****o. Vent’anni di sta roba: basta.

TESTA – Inghilterra e Irlanda erano due vette oggettivamente irraggiungibili. Certo a Dublino ci si attendeva una prova comunque migliore di quella poi messa in mostra, ma fare risultato era ed è tutta un’altra faccenda. La Francia è in un momento problematico, è un insieme di individui e non una squadra, ma quasi tutti quegli atleti o sono grandi giocatori o sono comunque più forti dei loro corrispettivi di ruolo in maglia azzurra. Facciamoci una domanda e marzullianamente diamoci una risposta: quanti dei nostri titolari lo sarebbero pure in Francia? E quanti galletti anche di una formazione rimaneggiata come quella vista a Marsiglia (ci ricordiamo dei 9 “epurati” per la serataccia di Edimburgo, vero?) avrebbero invece un posto abbastanza comodo dalle nostre parti? Esatto, la risposta giusta è la prima ce vi è venuta in mente.
Ora arrivano Galles e Scozia. Ai Dragoni i problemi non mancano ma rimangono di una categoria superiore. Almeno una. Gli uomini di Gatland, al netto dei tanti infortuni, hanno strapazzato una brutta Scozia e poi a Twickenham hanno dato vita a una gara di intensità enorme contro l’Inghilterra: se dovessero metterla in campo contro noi a Cardiff è inutile girarci attorno, perderemmo tanto a poco. A Dublino sono stati invece messi in difficoltà, ma davanti a una Irlanda sontuosa. Dal Millennium – pardon: Principality – al 99% torneremo con un altro ko sul groppone, resta da capirne l’entità.
E una sconfitta a oggi è anche il risultato più probabile per la sfida contro la Scozia. Quella vista alla prima giornata contro il Galles era battibile, quella vista dopo invece no. Molto dipenderà dalle motivazioni con cui il XV del cardo scenderà a Roma: se la classifica non dovesse dare alcuna speranza di vittoria ai ragazzi allenati da Townsend allora le nostre possibilità aumenterebbero almeno un po’. Al contrario, se la Scozia si dovesse presentare all’Olimpico anche con una possibilità su 100 di vincere il torneo diventerebbe tutto molto più complicato per noi, tenendo anche conto che la partita di Roma verrà giocata alle 13 e 30 e sarà la prima dell’ultima giornata del torneo. Detta più facile: se la Scozia gioca come ha fatto contro l’Inghilterra…
Lo so, sembra un quadro dipinto da un pittore particolarmente depresso, ma a me piace pensarmi più realista. Poi, al solito, se dovessi essere smentito già dalla partita di Cardiff sarei il primo a esultarne. Dai ragazzi, vincete e fatemi passare per un imbecille!

Nel Tinello di Vittorio Munari i raggi X alle protagoniste del Sei Nazioni e una Nuova Zelanda preoccupata

Il Sei Nazioni ha superato il giro di boa e al fischio finale del torneo mancano ormai solo due giornate. Con Vittorio Munari facciamo il punto della situazione: come stanno Inghilterra, Irlanda, Galles, Scozia, Francia e – ovviamente – Italia?
Poi salto in Nuova Zelanda, ormai alle prese in maniera conclamata con il problema del poaching.
Palla a Vittorio!