Ecco le tre notizie di cronaca ovale più importanti della giornata. I link rimandano agli articoli pubblicati da R1823 di Duccio Fumero. Queste le news, cliccate sui titoli per leggerle interamente
Oggi due gare del quarto turno del Sei Nazioni 2018. Prima, a Dublino, scendono in campo Irlanda e Scozia, poi a Parigi toccherà a Francia e Inghilterra mentre Galles-Italia chiude il programma domenica pomeriggio. Gare che potrebbero anche decidere il torneo, se non dargli una direzione ben precisa. Il match che sulla carta promette più spettacolo è il primo mentre Inghilterra e galletti potrebbero dare vita a un match un po’ più chiuso, ma l’intensità sarà altissima su entrambi i campi.
La sfida dell’Aviva Stadium avrà inizio alle 15, quella dello Stade de France alle 17 e 35. Per entrambe la diretta tv su DMAX
Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Garry Ringrose, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 CJ Stander, 7 Dan Leavy, 6 Peter O’Mahony, 5 Devin Toner, 4 James Ryan, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Cian Healy Riserve: 16 Sean Cronin, 17 Jack McGrath, 18 Andrew Porter, 19 Iain Henderson, 20 Jordi Murphy, 21 Kieran Marmion, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour Scozia: 15 Stuart Hogg, 14 Blair Kinghorn, 13 Huw Jones, 12 Pete Horne, 11 Sean Maitland, 10 Finn Russell, 9 Greig Laidlaw, 8 Ryan Wilson, 7 Hamish Watson, 6 John Barclay (c), 5 Jonny Gray, 4 Grant Gilchrist, 3 Simon Berghan, 2 Stuart McInally, 1 Gordon Reid Riserve: 16 Fraser Brown, 17 Jamie Bhatti, 18 Willem Nel, 19 Tim Swinson, 20 David Denton, 21 Ali Price, 22 Nick Grigg, 23 Lee Jones
Francia: 15 Hugo Bonneval, 14 Benjamin Fall, 13 Mathieu Bastareaud, 12 Geoffrey Doumayrou, 11 Rémy Grosso, 10 François Trinh-Duc, 9 Maxime Machenaud, 8 Marco Tauleigne, 7 Yacouba Camara, 6 Wenceslas Lauret, 5 Sébastien Vahaamahina, 4 Paul Gabrillagues, 3 Rabah Slimani, 2 Guilhelm Guirado (c), 1 Jefferson Poirot Riserve: 16 Adrien Pelissié, 17 Dany Priso, 18 Cedate Gomes Sa, 19 Romain Taofifenua, 20 Kélian Galletier, 21 Baptiste Couilloud, 22 Lionel Beauxis, 23 Gaël Fickou Inghilterra: 15 Anthony Watson, 14 Jonny May, 13 Ben Te’o, 12 Owen Farrell (c), 11 Elliot Daly, 10 George Ford, 9 Danny Care, 8 Nathan Hughes, 7 Chris Robshaw, 6 Courtney Lawes, 5 Maro Itoje, 4 Joe Launchbury, 3 Dan Cole, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola Riserve: 16 Luke Cowan-Dickie, 17 Joe Marler, 18 Kyle Sinckler, 19 James Haskell, 20 Sam Simmonds, 21 Richard Wigglesworth, 22 Jonathan Joseph, 23 Mike Brown
ECCELLENZA: GIORNATA NUMERO XIV
Torna anche il massimo campionato italiano. Tutte le gare inizieranno alle 15 tranne Petrarca-Fiamme Oro che ha il suo fischio d’inizio programmato alle 15 e 30. Tutte le partite saranno come sempre visibili in diretta streaming su The Rugby Channel.
Il match più interessante dovrebbe essere quello tra Calvisano e Viadana, con i campioni in carica che partono grandi favoriti. Ad approfittarne potrebbe essere il San Donà che ospita in casa il Mogliano e che con l’aiuto dei bresciani potrebbe staccare proprio i gialloneri di Pippo Frati nella corsa alle semifinali. Rovigo va a far visita alla Lazio e bisogna vedere quanto potrebbero influire gli scossoni societari (il ds Bettarello è stato silurato in settimana) mentre completa il quadro Reggio Rugby-Medicei Firenze.
Classifica e formazioni annunciate:
Calvisano 54; Rovigo 51; Petrarca 50; San Donà 38; Viadana 36; Fiamme Oro 35; Medicei 24; Reggio 17; Lazio 10; Mogliano 5
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Due formazioni che tornano dall’Irlanda sconfitte ma gli azzurrini confermano un salto di qualità. Sottolineando loro malgrado uno dei problemi della nostra struttura
Che poi il fine settimana irlandese del nostro Sei Nazioni non era iniziato malissimo. Venerdì sera a Donnybrook la nazionale U20 è stata battuta 38-34. Un ko, certo, ma se si tiene conto che gli azzurrini hanno giocato in 14 contro 15 per 70 minuti per l’espulsione di Bianchi… Può anche essere che i padroni di casa già a fine primo tempo abbiano pensato che la partita era bella che finita visto che a un certo punto il tabellone diceva 31-8. Probabile che abbiano levato il piede dalla tavoletta del gas, che abbiano smesso di spingere come prima. Ciò non toglie che l’Italia non solo non ha mai mollato ma è stata pure in grado di riportarsi sotto e di quasi riagguantare il match.
All’Aviva Stadium sabato pomeriggio è andato tutto male per noi. Un primo tempo disastroso in cui abbiamo messo piede nei 22 metri avversari solo un minuto prima della fine della prima frazione e in cui abbiamo subito sempre l’iniziativa, la fisicità e la tattica dei padroni di casa. Che sono fortissimi e che hanno giocato proprio bene, non lo dimentico di certo, ma che hanno anche messo in evidenzia tutti i nostri numerosi limiti. Il bicchiere mezzo (???) pieno per noi possono essere le tre mete marcate a Dublino, ma non si può non sottolineare che abbiamo iniziato a dare segnali di vitalità offensiva solo quando la partita era già abbondantemente chiusa da un pezzo e a ben pensarci sarebbe aggrapparsi a una boa che in realtà può farci più male che altro. Riagguantare il match come gli azzurrini? Fantascienza.
Le partite della nazionale maggiore e l’U20 in qualche modo si tengono tra loro. Si dice che quella attuale sia la nostra migliore nazionale giovanile da molti anni a questa parte: è vero che perde spesso e che le vittorie sono ancora molto poche ma è indubbio che questo gruppo di ragazzi può giocarsela con gli avversari per 80 minuti. Quante sono le partite perse di un nulla nei minuti finali in questi ultimi mesi? Tante. Troppe anche. Però perdere di un punto o poco più vuol dire che magari ti manca un filo di cinismo, che non hai il killer instinct, ma che allo stesso tempo sei lì. Innegabilmente ci sei. E lo hai dimostrato per mesi, non si tratta di exploit estemporanei.
Questo gruppo è “figlio” delle Accademie? Le annate sono quelle e il tempo ci dirà se quel sistema è e sarà in grado di sfornare giocatori in quantità e di qualità o se siamo di fronte a un gruppo “fortunato”, parlarne ora non ha un gran senso perché nessuno può dirlo. Il punto è un altro, ovvero, dove andranno a giocare questi ragazzi? Dove finalizzeranno la loro formazione? Con chi compiranno gli ultimi passi con vista sull’alto livello? Perché forse qualcuno di loro andrà alle franchigie, ma quel “forse” è gigantesco e se anche dovesse accadere riguarderebbe un numero limitatissimo di atleti. Comunque statisticamente non importante.
Quasi tutti alla fine giocheranno nell’Eccellenza. Il divario tra noi e i nostri avversari sta qui: per quanto ci si sforzi di affinare e migliorare la “produzione” dei nostri giocatori non siamo poi in grado di farli giocare in un torneo di livello. I giovani irlandesi andranno tutti a giocare – se già non lo fanno – nell’Ulster, nel Leinster, nel Munster o nel Connacht, ovvero in Pro14, mentre i nostri militeranno in uno dei club del nostro più importante campionato nazionale, che sarà pure il principale dentro i nostri confini ma che non è sicuramente performante. Non credo di offendere nessuno nell’asserirlo.
Il depauperamento dei contenuti tecnici del nostro domestic è un problema enorme del nostro movimento che non viene affrontato da anni. E allora i casi sono due: o si decide che uno delle nostre franchigie (verosimilmente le Zebre) debba farsi perennemente carico del grosso della nazionale U20 per far compiere a quegli atleti l’ultimo tratto di formazione o si mette mano al nostro campionato affinché possa nel giro di qualche stagione rappresentare davvero uno step di crescita credibile per i giocatori (ma anche per i tecnici, gli arbitri e – magari – i dirigenti). A prescindere dal Pro14. La differenza tra il 38-34 di Donnybrook e il 56-19 di Dublino passa da qui. A meno che non si pensi che lo score finale dei due match sia estemporaneo, da attribuire al caso.
Partita senza storia all’Aviva Stadium con l’equilibrio che si spezza dopo 10 minuti. Italia in grandissima difficoltà nella fase difensiva, assente in quella offensiva per un’ora. Poi marca tre mete ma la partita è chiusa da un pezzo
E’ l’Irlanda a prendere l’iniziativa ma l’Italia non sta a guardare e gioca una partita molto accorta che lascia poco spazio agli attacchi dei padroni di casa che perdono quasi subito Furlong per infortunio. Al minuto 11 arriva però la meta di Henshaw al secondo vero affondo del XV in maglia verde. Due minuti dopo è Murray a marcare il bersaglio grosso al termine di una bella combinazione lungo l’out sinistro. Al 20′ è Aki a marcare la terza meta: al 21′ Irlanda avanti 21 a 0, dieci minuti difficilissimi per gli azzurri che non riescono a creare difficoltà alla retroguardia di casa.
Lunghissima fase di attacco irlandese nei 22 metri italiani che stavolta non porta risultati anche per un po’ di presunzione. Al 35′ arriva la meta numero quattro con Earls che chiude una velocissima azione sulla fascia destra. Al 39′ l’Italia entra per la prima volta nei 22 metri avversari ma gli azzurri non giocano bene la touche: si va al riposo sul 28 a 0. Risultato che dice tutto.
Il secondo tempo inizia come peggio non poteva con Henshaw che va in meta lanciato da un passaggio un po’ pretenzioso di Parisse, Sexton non sbaglia la conversione ed è subito 35 a 0. Nell’azione il centro irlandese si infortuna a una spalla e deve lasciare il campo.
Si gioca solo nei nostri 22 metri e al 53′ è Rory Best ad andare in meta.
Al 56′ improvvisa azione in profondità dell’Italia che con Castello lancia Allan nella prima marcatura azzurra di giornata. L’andazzo però non cambia e al 60′ è Stockdale a incidere il suo nome nello score di giornata: 49-7.
Al 65′ Italia in meta con Gori, l’azione è viziata da un netto passaggio in avanti di Parisse ma l’arbitro convalida. Quattro minuti dopo seconda meta personale di Stockdale che intercetta un passaggio di Castello e fa un coast to coast superando Hayward. Al 75′ è Minozzi ad andare in meta: finisce 56-19
A Cluj la Romania ha nettamente battuto la Germania 85 a 6 nel Sei Nazioni B e con ogni probabilità lunedì ci scavalcherà nel ranking mondiale con l’Italia che scivola al 15° posto.
Irlanda: 15 Rob Kearney, 14 Keith Earls, 13 Robbie Henshaw, 12 Bundee Aki, 11 Jacob Stockdale, 10 Johnny Sexton, 9 Conor Murray, 8 Jack Conan, 7 Dan Leavy, 6 Peter O’Mahony, 5 Devin Toner, 4 Iain Henderson, 3 Tadhg Furlong, 2 Rory Best (c), 1 Jack McGrath Riserve: 16 Sean Cronin, 17 Cian Healy, 18 Andrew Porter, 19 Quinn Roux, 20 CJ Stander, 21 Kieran Marmion, 22 Joey Carbery, 23 Jordan Larmour
Mete: Henshaw (11′, 43′), Murray (13′), Aki (20′), Earls (35′), Best (52′), Stockdale (60′, 69′)
Conversioni: Sexton (12′, 14′, 21′, 36′, 44′), Carbery (53′, 61′, 70′)
Punizioni: