Il primo derby celtico si colora di biancoverde: il Benetton batte le Zebre 27-14

ph. RugbytoItaly (Marco Turchetto)

Un primo tempo brutto e più equilibrato, un secondo più divertente e segnato dall’espulsione di Meyer, sembrata eccessiva, che lascia i bianconeri in 14. Zebre che soffrono nei punti d’incontro, Treviso molto negativa in touche ma che vince con merito. il 30 dicembre si bissa a Parma

Le Zebre partono aggressive e si piazzano nella metà campo dei veneti ma rimangono lontane dalla linea di meta. Al 5′ bello spunto di Canna che lancia se stesso e poi passa l’ovale all’accorrente Boni che però controlla male e commette un in avanti.
Treviso con il passare dei minuti alza il baricentro e fa pesare la sua organizzazione ma non sfonda e non fa correre pericoli alla difesa avversaria. Al 17′, alla prima vera occasione, arriva la meta del Benetton con Esposito che chiude al meglio una bella azione di allargamento dei padroni di casa.
Biancoverdi che prendono in mano le redini della partita occupando meglio gli spazi e che mettono in mostra un game plan più chiaro e ordinato, ma con le solite difficoltà nell’ultimo passaggio. Ospiti che cercano di controbattere con incursioni che puntano molto sulla velocità ma che non giungono mai neanche nei 22 metri.
Al 32′ primi tre punti per le Zebre che smuovono il loro tabellone con un piazzato di Violi, calcio di punizione ottenuto però in un’azione che era viziata da un in avanti piuttosto evidente.
Primo tempo che si chiude sul 5 a 3 per Treviso, gara con poche emozioni e che vede i padroni di casa in vantaggio con merito, anche se va detto che quel gap di appena due punti la dice lunga sul fatto che nessuna delle due squadre ha dominato sull’altra. Un risultato corretto: veneti che potevano forse chiudere con qualcosa in più ma che pagano una gestione della rimessa laterale davvero deficitaria.

Il secondo tempo si apre con la meta immediata di Faiva, appena entrato in campo, bravo a finalizzare un pallone recuperato dal Benetton dopo un errore della retroguardia degli avversari. Zebre che reagiscono subito e che entrano per la prima volta davvero nei 22 metri avversari e che ottengono una punizione che li riporta al di sotto del break: 12-6.
Al 46′ Budd viene ammonito per aver trattenuto da terra il piede di Meyer, ma al giocatore delle Zebre va peggio perché la sua reazione viene giudicata da cartellino rosso, decisone che pare davvero eccessiva.
Tre minuti dopo arriva la meta di Bisegni che chiude una bella azione di rimessa in velocità delle Zebre, brave a sorprendere la retroguardia di Treviso. Canna sbaglia la realizzazione e si va sul 15-11.
Al 58′ è Bellini che cerca di penetrare in profondità ma Esposito lo trascina fuori dal campo. Zebre ora in inferiorità numerica ma che giocano meglio, più “leggere”, e al 60′ vanno a -1 con un altro penalty segnato da Canna.
Al minuto 63 arriva la doppietta personale di Esposito che marca una meta molto simile a quella firmata nel primo tempo, Banks non converte nemmeno stavolta e risultato che va sul 20-14.
Partita che ora sembra avere l’inerzia tutta dalla parte dei veneti e squadre che stazionano nella metà campo degli ospiti. Al 69′ Barbieri arriva a un nulla dalla meta, ma l’appuntamento è rimandato di un solo minuto, con Gori che finalizza una mischia avanzante del Benetton: meta del bonus, risultato che va sul 27-14 e partita sostanzialmente finita.
Zebre che spingono nella fase finale del match ma non cambia nulla: apuntamento a Parma il 30 dicembre per il derby di ritorno.

Benetton Treviso: 15 Jayden Hayward, 14 Angelo Esposito, 13 Ignacio Brex, 12 Alberto Sgarbi, 11 Monty Ioane, 10 Marty Banks, 9 Tito Tebaldi, 8 Robert Barbieri, 7 Abraham Steyn, 6 Whetu Douglas, 5 Dean Budd (c), 4 Alessandro Zanni, 3 Tiziano Pasquali, 2 Tomas Baravalle, 1 Nicola Quaglio
Riserve: 16 Hame Faiva, 17 Federico Zani, 18 Cherif Traore, 19 Federico Ruzza, 20 Marco Barbini, 21 Edoardo Gori, 22 Ian McKinley, 23 Tommaso Benvenuti
Mete: Esposito (17′, 63′), Faiva (41′), Gori (70′)
Conversioni: Banks (42′), McKinley (71′)
Punizioni: Banks (47′)

Zebre: 15 Matteo Minozzi, 14 Mattia Bellini, 13 Tommaso Boni, 12 Tommaso Castello (c), 11 Giulio Bisegni, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Renato Giammarioli, 7 Johan Meyer, 6 Maxime Mbandà, 5 George Biagi, 4 David Sisi, 3 Dario Chistolini, 2 Oliviero Fabiani, 1 Andrea Lovotti
Riserve: 16 Tommaso D’Apice, 17 Cruze Ah-Nau, 18 Roberto Tenga, 19 Jacopo Sarto, 20 Derick Minnie, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Serafin Bordoli, 23 Ciaran Gaffney
Mete: Bisegni (49′)
Conversioni:
Punizioni: Violi (32′), Canna (44′, 60′)

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22 pensieri su “Il primo derby celtico si colora di biancoverde: il Benetton batte le Zebre 27-14”

  1. Partita non bella.
    Treviso ha vinto, senza convincere.
    Zebre più spumeggianti in attacco , ma non vanno oltre a qualche fuoco pirotecnico cioè producono poco.
    Mi sa che una piccola dose di umiltà può fare solo bene a questa squadra, infatti la bella meta nasce solo da un mancato anzi direi rifiutato contatto o placcaggio da parte di un giocatore di tv di cui non dico il nome .
    Guardare il servizio prossimo sulle mete, ma è lo stesso che sabato e’ stato bevuto due volte dal corrispondente ruolo che è costato due mete.
    Touche di Treviso molto male.
    Scelte dello staff di Treviso per uomini e scelte di gioco che mi lasciano perplesso.
    Buon Natale.

  2. Molti si lamentano, ma a mio avviso uno dei migliori derby di sempre…i valori in campo sono quelli ed esprimono quello che è nelle loro potenzialità

  3. Mamma mia che silenzio tombale… sù non è successo niente, 4 mete a 1 e un 5-0 di punti… capita, dai! 🙂
    Che poi Treviso abbia tentato spesso di rovinarsi la festa e le Zebre lo abbiano aiutato a non rovinarsela è un altro discorso.

  4. A rugby si gioca fondamentalmente in due modi:
    1) Cercando di passare sopra l’avversario ( SudAfrica docet)
    2) Cercando di saltare l’avversario vincendo l’uno contro uno o giocando il due contro uno ( Nuova Zelanda docet)
    La partita di ieri nella quale Treviso ha disposto, tutto sommato, abbastanza agevolmente dei ragazzi di Bradley ( restati in 14), si è visto che pur con mille difficoltà, l’unica squadra delle due che ha praticato almeno un tipo di gioco ( l’opzione 2) sono state le Zebre.
    Certo, oggi è forse più facile vada vicino a vincere in partita di Pro14, Treviso che Parma, ma se dovessi andare a prendere un seme per seminare qualcosa nel campo , pronto alla semina, del rugby italiano, scelgo il seme zebrato.

    1. Beh ieri ho visto un TV più solido e Delle zebre abbastanza stanche per mancanza di giocatori !
      Sintomatica per me l’uscita di Fabiani che sembrava consunto e mi dava l’impressione che non sapesse dove andare!
      Se la rosa rimane questa vedo molte sfumature di grigio scuro per le Zebre!

  5. Mah, strano che con coach neozelandese e 3/6 uomini in piedi ( lasciamo il mm da parte) che vengono dal super rugby kiwi si giochi alla sudafricana… 🙂
    Io però ho visto due mete di Esposito con la margherita in bocca dopo aver ben fissato il gioco davanti e con ottimi e veloci passaggi ( Bank, Brex) al largo. E un’altra di un neozelandese ben lanciato negli spazi e non ad autoscontro ( infatti nessuno l’ha placcato!). Vabbè…
    Zebre brave a fare quel che fanno in 16/17 contati… ( lasciamo stare quindi la gestione primavera-estate, giusto?) se vinceranno il ritorno si potrà parlare di impresa perchè Treviso ha oggi una profondità notevole. Con Ferrari e una seconda di ruolo ( che l’intelligence trevigiana si ostina a non mettere rimediando sonore figuracce…) ieri non ci sarebbe stata storia da subito!
    Buon Natale!

    1. Vedi Ermy le mete con la margherita in bocca ( uomo in più al largo) sono venute con le Zebre in 14. Ma non sempre puoi chiedere all’arbitro di fatrti questa cortesia.

      1. Non mi pare proprio… la prima, da manuale, nel primo tempo, quella del neozelandese che filtra negli spazi all’inizio del secondo…
        Comunque per la cronaca Treviso in 14 ha rimontato 21 punti agli Scarlets e ieri Edimburgo ha vinto ( ahinoi!!!) giocando ’75 in 14.
        Dai, vedremo la prossima… e ho già detto che se vincono le Zebre per me sarà un’impresa! 🙂

      2. @ a.d.g. la disamina sulla tipologia di gioco esposta in post ( più ) la trovo singolare ; con la ciliegina dell’ accostamento del gioco dei zebrotti a quello diciamo più nobile dei maestri tutti neri.
        Mi chiedo quali prestazioni e risultati fanno fare queste dichiarazioni, o comunque le supportano.
        Nello specifico di ieri ho visto sicuramente, una squadra più intraprendente in attacco , le zebre, ma le cui sortite hanno prodotto ben poco.
        Ho trovato veleitari quel paio di tentativi dai ventidue che se da un lato possono essere entusiasmanti dall’ altro possono creare qualche dubbio sulle capacità tecnico tattiche ( si dice così ? ) dei protagonisti.
        Insomma essere consci dei propri limiti è capacità è un pregio non un difetto.

        Auguri

  6. TV ha vinto con merito ma nonostante tutto in 15 contro 15 erano ad un punto di distanza con la partita tutta da giocare.
    Dire che se c’era uno piuttosto dell’altro è come dire che se non sbaglavo facevo meta.
    E cmq tutto da dimostrare.
    Buon Natale a tutti

  7. Comunque a me continua a piacere l’atteggiamento delle Zebre anche se da ora in poi i minutaggi elevati e le riserve così così segneranno il percorso della squadra in CL….e ocio che il 6nazioni si avvicina. Complimenti a Treviso che si porta a casa i 5 punti.

    1. Anche a me, giocano a rugby!
      Come detto da ermy Treviso avrebbe anche le qualità per praticare quel tipo di gioco (forse avanti meno mobili), l’ apertura e diversi trequarti..Già è strano non giochi sempre Banks a 10..ok programmazione etc, ma se uno è più forte gioca sempre (come succede ovunque!)..vorrei vedere immagini più chiare dell’episodio chiave, vedendola in diretta non mi ero accorto di niente..ma mitrea diceva di averlo visto, se ho ben capito nella confusione..perciò..
      Beh buone feste a tutti! Non fatevi troppo male..

  8. A rugby si può giocare in tanti modi e Treviso ha trovato il modo più efficace per vincere (con le dovute proporzioni mi ricorda Munster).
    Nota di merito a Esposito per i miglioramenti fatti nel portare pressione cercando di contendere la palla, che con questo tipo di gioco fa tanto.

    Nel rugby si può giocare in tanti modi, ma se non vuoi passare sopra l’avversario è importate creare l’incertezza nell’avversario.
    Se ti piace giocare dai 22 puoi farlo ma questo non deve essere scontato per la difesa avversaria e quindi ogni tanto bisogna fare un po di gioco al piede per costringerli a coprire la profondità. Capacità di lettura del gioco da parte dei mediani dovrebbero fare sì che questi capiscano quando è opportuna una scelta piuttosto che un’altra.

    1. E si, proprio qui sta il punto. Le zebre so capaci di fare un gioco diverso?
      Cioè se ripartono sempre giocando la palla, la difesa ti legge e tu ti sciogli come neve al sole. E credetemi che gli All Blacks sanno fare sia il gioco alla Sudafrica che quella alla neozelandese (e tante altre sfumature). Così vincono sempre, viceversa quasi mai. Quindi le zebre o non sanno calciare quando serve e bisogna, ma dubito, oppure c’è poca visione da parte dello staff.
      Treviso invece dal canto suo ha optato con calci tattici, up uder e mettere pressione, tanto è vero che le zebre le hanno subite quasi sempre.
      Si è suicidata con le rimesse laterali, grazie anche all’ottimo lavoro di Biagi e soci, e nel ritorno deve per forza sistemarle.
      E riallacciandomi al discorso di prima, contro una squadra con grosse difficoltà in touche, io calcio in touche tutte le palle che mi passano per le mani nella loro metà campo.

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