Lo Zibaldone del Sei Nazioni: Eddie Jones non è ruck! E poi Picamoles e il fumo scozzese che diventa arrosto

haskell-hartley

Impressioni e post-it dal fine settimana appena concluso, con la “no ruck” italiana a dominare la scena e le discussioni. Senza dimenticare la tragica scomparsa di Elli Norkett che colpisce il rugby femminile

No ruck! – Dopo un quarto d’ora di Inghilterra-Italia si è intuito che il tema di cui discorreremo in lungo e in largo nei prossimi giorni sarà la tattica “no ruck”. La carta giocata dalla nazionale azzurra a Twickenham ha incasinato non poco le idee agli inglesi e ha fatto infuriare Eddie Jones, che al termine della partita ha dichiarato che quello “non è rugby” e poi ha rifiutato di concedere una intervista a DMAX.
Su questo argomento solo un paio di appunti: la tattica italiana di non contestare le ruck può piacere o meno, ma non è vietata da nessun regolamento. E questo la dice tutta sulla sua liceità. E poi nel secondo tempo anche l’Inghilterra è ricorsa a questo stratagemma: Eddie, cosa era, solo un dispetto? E poi il rifiutare l’intervista alla tv italiana, ti stai forse trumpizzando? Non è una bella cosa, dai…

No ruck! /2 – Un dubbio: il riproporre in maniera continua per 80 minuti lo stratagemma non ha spinto l’Inghilterra a prendere delle contromisure in maniera più veloce? Ricorrere al “no ruck” in maniera un po’ più saltuaria non avrebbe aumentato la confusione mentale avversaria?

Haskell e Hartley – Due giocatori da 155 caps, 73 il primo e 82 il secondo. Non due novellini e Hartley è pure capitano della nazionale inglese. La scenetta in diretta mondovisione in cui chiedono all’arbitro come devono comportasi con il “no ruck” è già leggenda, manco fossero dei ragazzini alle prime armi, pardon mischie. Mitologica la risposta dell’arbitro Poite, “I’m the referee, not your coach”. Il Nigel Owens di “This is not soccer” si deve scansare (vedere video in coda all’articolo)

Brendan Venter e Italia, siamo già all’addio? – Il 23 gennaio la FIR annunciava l’ingaggio dell’ex DoR dei Saracens fino alla RWC 2019, con un impegno diretto in tutte le finestre internazionali. Ora dal Sudafrica le notizie di un suo sbarco in pianta stabile nello staff tecnico degli Springboks (assieme a Franco Smith). Mancano conferme ufficiali, ma non è certo una buona notizia per gli azzuri

Louis Picamoles – Lo avevo già scritto nelle scorse settimane, ma non posso che ribadirlo: Picamoles sta disputando un torneo mostruoso. Il passaggio ai Saints lo ha riportato a livelli elevatissimi, sembra ringiovanito di 3-4 anni.

Scozia – Bella, a tratti bellissima. Un po’ fumosa nel primo tempo di Edimburgo contro il Galles, però non molla mai e dà l’impressione di essere un treno in corsa, ma a velocità programmata. Rischi di deragliamento bassissimi, quindi. Quando diventa concreta è devastante. Tra due settimane va a Twickenham in una delle partite più attese del torneo.

Galles – Mah. A Edimburgo si è vista una squadra dr Jekyll e mr Hyde. Ottimo primo tempo, molto negativo il secondo. Capita quando hai di fronte squadre forti e organizzate come la Scozia, però i dragoni qualche grosso problema di identità e convinzione ce l’hanno.

Francia – a me piace, molto. E’ tutt’altro che perfetta ma ha margini di crescita enormi. Squadra dalla fisicità mostruosa, tra due settimana a Roma sarà una battaglia campale.

Irlanda – Va a momenti, non è continua, ha delle pause, ma dio mio quanto può essere forte. E alla fine la pagnotta la porta sempre a casa. Fisica, tecnica, convinzione. E poi quella sfida all’Inghilterra proprio in chiusura di torneo…

La buffa dichiarazione di Conor O’Shea – Sabato al captain’s run prima di Inghilterra-Italia c’era anche il ct azzurro. Massimo Calandri di Repubblica riporta questa dichiarazione: “Tra un anno e mezzo parlerò con Parisse. E gli chiederò se francamente mi ritiene adatto o meno al rugby italiano. Nel frattempo continueremo sulla strada tracciata: lavorando duro, crescendo sotto tutti gli aspetti. Senza farci influenzare dai giudizi esterni”. Parisse? Really? Giocatore gigantesco e dalla grande personalità, però… boh. E se dicesse di no? Buffo.

Addio Elli – Ieri al Neath Port Talbot in un incidente stradale è morta la nazionale gallese Elli Norkett, appena 20 anni e già un Mondiale giocato (quello del 2014).

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95 pensieri su “Lo Zibaldone del Sei Nazioni: Eddie Jones non è ruck! E poi Picamoles e il fumo scozzese che diventa arrosto”

  1. Domanda per chi se ne intende delle cose federali:

    ma se ci fosse un contratto firmato, le parti non sarebbero tenute a rispettarlo (Venter, in questo caso)? Oppure l’hanno ingaggiato senza contratto, ma con una virile stretta di mano?

    Oppure hanno mentito nel comunicato in cui lo davano con noi fino alla RWC?

    O semplicemente i rumors sono solo rumors.

    1. @frank aspettando conferme ufficiali un contratto si rislove, che sia con pagamento di una clausola o perche’ ci sono clausole d’uscita, si risolve…come qualsiasi contratto alvorativo, avrai il preavviso da dare, se sei ad un certo livello no competition clause che to fermano per qualche mese ad andare ad un competitor come Farrell quando ha firmato con l’Irlanda ma uno si puo’ sempre liberare…

      1. frank un attimo, peccato perdere Venter ma direi che il potersi liberare di un contratto sia un diritto lavorativo che per fortuna c’e’…cerchiamo di ragionare in senso ampio sull’argomento.

      2. Si’ pero’ peccato per la Nazionale azzurra. Un “chiaro percorso” anche in questa fase del gioco avrebbe sicuramente giovato fino al 2019.

      3. beh ora è qui e dobbiamo assorbire quanto più possibile!
        poi ok l’ amor di patria, ma per infilarsi in quel casino che è la saru in questo periodo dovresti essere parecchio masochista!
        anche se in Saf ha credito quasi illimitato l’ ottimo Brendan!

      4. Ha comunque un contratto a impegno limitato e clausole, visto che nel frattempo è ancora direttore tecnico dei London Irish dove va fisicamente una volta al mese. Sembrava cosa fatta che rimanesse (“O’Shea hailed Venter’s decision to remain with Italy as a real boost ahead of the Six Nations, saying: “I played and worked with Brendan at London Irish in the past and I believe that this agreement is the best it can be, for us and for him.”) e ho più di un dubbio che decida per un full time e in quel casino. Anche dovesse andare, i ragazzi hanno avuto modo di averlo come coach e non per uno stage: è una cosa completamente diversa, per noi eccezionale e che servirà tantissimo.

  2. Paolo che Picamoles stia giocando un grandisismo torneo non si discute, ma scriverlo oggi dopo che sabato contro l’Irlanda e’ stato obliterato, rimosso dal campo nel lato offensivo, sempre messo giu’ presto e negandogli l’offload quasi sempre….mi sembra singolare.
    Gran torneo, anche per me del giocatore, ma sabato rioddotto ai minimi temrini e cosi’ per me si e’ dimostrato quanto indietro sia la Francia in realta’, limitato benissimo lui la Francia ha costruito ben poco o nulla….tanti muscoli si ma poco altro…io continuo a non vedere i Nallet, Pelous, Bonnaire, Dusautoir in questa squadra, gente fisica ma con grande IQ rugbystico…e non passo dietro dove Poitrenaud, Clerc, Jauzion ma anche Rougerie erano di ben altro livello per me.

    1. verissimo Stefo e concordo, non si avvicinano manco lontanamente al livello rugbystico di quelli citati da te..
      pero mi piace l’ idea di tornare al gioco “alla francese” reimpostata da Novès, french flair si diceva un tempo..
      e nonostante la massiccia invasione di stranieri riescono comunque a tirar fuori dei grandissimi talenti, vedi Serin!
      anche loro però sono più o meno all’ inizio di un “nuovo” percorso, con questa francia tutti dovranno fare i conti in giappone tra un paio d’ anni!

      1. Allons, mez! 🙂 Io vedo, nonostante Lopez, le giocate dei centri, i tentativi di giocarsi l’uno contro uno con gli skill e il passaggio e non a cornate, il piano per liberare le risalite del SA (che infatti ho mai visto giocare così bene quanto ad efficacia) e una presenza col cervello acceso delle terze e di Vaima a pezzare il buco centrale della polo quando c’è da difendere. Pensavo che l’Irlanda proprio lì li avrebbe massacrati, e invece hanno faticato. Anche con Huget dietro però sono da brividi (con l’isolano, da gita al santuario) e comunque ballano alla grande se gli giochi un po’ di 7s davanti al naso, meglio un po’ distante che i vizietto di stenderti con la palla andata via e il braccio ben alzato ce l’avevano e ce l’hanno. Daltra parte Noves, di suo, non ha fatto neanche il battesimo, altro che comunione.

      2. Il cervello delle terze mal? Forse Bonnaier e Dusautoir li hai dimenticati ma erano tutta un’altra cosa come cervello!
        Centri…a rimah…qualche buona linea di corsa, qualche giocata estemporanea di Fickou…ma non mi apre di vedere chissa’ cosa.
        Saran algi inizi (second astagione), Noves e’ uno bravo, diamogli temo pero’ ad oggi con la aprtita di ieri si nota che se gli spegni Picamoles alle tue 22 ci arrivano a fatica.

      3. Stefo, è un po’ come con le lampadine: le accendi, e poi dipende se sono da 5 o 500 watt. Senza tutta quella attenzione, sarebbero passati cammelli e carovane: da Serin a Fickou sai che Maginot che si ritrovano là in mezzo i Blues. 🙂

      1. Non lo so, perche’ l’ITalia al momento e’ troppo altalenante…benissimo ieri ma non ci si dimentichi di due settimane fa e neanche della prima. LA Francia nei suoi limiti e’ stata a qua piu’ regolare, e senza dubbio Noves ha migliorato le cose. Da girare a largo dalla mishcia e dalla maul comunque che si sono di una potenza incredibile.
        Non so se rischierei di nuovo il No Ruck, penso che in generale gli allenatori spiegheranno cosa fare in caso, e da vedere come saranno sitruiti gli arbitri al riguardo.

      2. Penso che non riproporranno il no-ruck in maniera cosi’ plateale, sarebbe da nabbi 😀

        Magari ci stupiranno con qualCOS’altro.

  3. Capitolo No ruck, ho come l’impressione che in qualche maniera lo limiteranno, magari tramite una modificazione dell’ interpretazione…sabato si e’ visto come un arbitro modificando l’interpretazione di una situazione di gioco ha rimosso la maul in seguito ad un choke tackle per esempio…interpretazione applicata sitematicamente ed equamente sottolineo ma di fatto non ha mai dato una maul in seguito ad un choke.

    1. Ho collegato ai discorsi sull’arbitraggio di Nigel, e ho come l’impressione che ci sia qualcosa che bolla in pentola tra arbitri e governo, a partire che non so quanto sia stato gradito l’editto ultimo scorso, visto che la tolleranza zero è già diventata tolleranza 1-1,5-2-2,5 ecc.

      1. beh c’era un placcaggio irlandese abbastanza alto che lui ha deciso di lasciar correre. ed, in tutta onesta’, avrebbe anche lasciato correre il neck roll di Atonio se non sbaglio se non l’avesse chiamato guardalinee e TMO. adesso, magari aveva ragione lui, pero’ e’ evidente, come dici tu, che la tolleranza e’ salita.

        nell’interesse che ha suscitato la partita dell’italia di ieri c’e’ anche un po’ di sentimento generalizzato per un rugby che e’ diventato molto prevedibile. l’economist ha parlato di mezzo atto di ribellione. pero’ c’e’ nell’ambiente e negli arbitri un atteggiamento diverso se certe scelte le fa un tieri 1 o un tier 2. Fabiani fuori, Haskell no nella stessa partita sul placcaggio senza braccia.

        probabilmente Owens avrebbe messo una pezza con una interpretazione, ma per anni a pulizie che avvenivano due metri oltre le ruck e giocatore che faceva da velo nessuno c’ha messo una pezza. o quanto c’hanno messo per cambiare le regole sull’ingaggio in mischia che erano del tutto contrario a spirito e lettera della regola.

        non penso che Eng Ita finisca qui. e Connor e’ stato durissimo su Doyle(?) a piu’ riprese. vediamo se lo richiamano.

      2. Peppe, con Stefo si chiacchierava su una sua osservazione per come NO abbia gestito i choke. La decisione su Atonio, bah, io lo avrei cacciato, mentre invece non sono d’accordo con chi volesse lo stesso per Farrell: per me un calcio ci sarebbe stato ma niente di più (e giusto perché l’ha fatto da coglione) .

      3. gsp il discorso su Owens non l’hai capito, l’avevo scritto anche sabato: ha volutamente non chiamato le maul nei casi dei choke tackle, per inciso da entrambe le aprti per tutta la partita in mnaiera equa.
        E’ un’interpetazione sua che ha deciso di applicare sabato (non gliel’ho visto fare prima) e mi domandavo se diventera’ la scuola di pensiero o cosa.
        “Quelli che….che palle le mishcie” saran contenti cvisto che nel caso di choke efficace fai turnover con mischia a tuo favore, mentre cosi’ come ha fatto Nigel lasci correre il gioco, pero’ vai contro la lettera del regolamento che dice quando c’e’ maul…quindi se si decide di reinterpetare la cosa per evitar le mishcie da choke ci vole mica tanto a reinterpretare che il fuorigioco c’e’ con semplcie placcaggio senza ruck.

    2. Sul No ruck non so , tutto sommato bastava agli inglesi andare di pick & go e forzavi la ruck no? Altre squadre l’hanno usata in passato ricordo Chiefs contro gliStormer forse tra i primi, inoltre è una delle differenze tra league e union ! Mi sa è anche per quello che a Eddi brucia 😀

  4. Una cosa: molto intelligente e ha spiazzato tutti il no-ruck.

    Magari (facile col senno di poi, lo so), si poteva immaginare che almeno dopo l’intervallo gli Inglesi avrebbero preso qualche contromisura (in più erano incazzati neri!), si sarebbe potuto cambiare tattica per spiazzarli nuovamente, o perlomeno disorientarli.

    1. Tralasciando l’autospompinamento che il giornalista neozelandese fa ha pienamente ragione quando dice: “Eddie Jones can be upset and say the tactic is “not rugby”, but it showed England aren’t at the point where they can lift the pace of a game, or adapt well to outside the box thinking.”…stessa cosa che pensavo ieir: va ben la sorpresa ma son giocatori di uno dei 3 campionati piu’ competitivi al mondo…troppo tempo per trovare il bandolo della matassa, al di la’ degli ovvi meriti azzurri nell’applicare la tattica in maniera perfetta.

      1. sembravano “le comiche” quando Haskell e il tallonatore NZ andavano a conferire con Poite! ahahahah

    1. “Credit to Italy because they exposed this aspect of the game to everybody and were able to think out of the box and be competitive in a way the opposition didn’t expect!
      When Conor O’Shea was saying he is trying to change the Italian mentality he probably didn’t expect to change the way the entire world of rugby was seeing the actual game… He did so last Sunday at Twickenham and even if Italy didn’t win the game they made history for this game!”..bravo Marco!

  5. Sulla “no ruck” Wayne Smith – non l’ultimo pirla che passa per strada – al di là dei complimenti allo staff italico per “thinking outside the box”, dice anche come sia una tattica correttissima, che non necessita di alcuna modifica al regolamento a suo modo di vedere. Il regolamento c’è e quello consente di fare, non è trovare una “piega” o una “falla” in esso, è solo una tattica, una strategia ben definita. L’unica cosa, dice, come già Paolo accenna nello zibaldone, non ha molto senso (nè si ha forse la capacità e concentrazione per) farlo 80′. Una cosa più “sporadica” o alternata a ruck tradizionali piuttosto, ma senza costruirci il tuo intero game plan su questo.

  6. Un bel week end di rugby su tutti i fronti, meno in quello gallese dove aleggia una certa cupaggine, Howley è mal digerito, e molti vorrebbero vedere altri giocatori in campo…
    Scozia squadra di copertina della settimana, oltre al gran lavoro, la scelta tattica di inserire Visser per annullare North è stata vincente.
    Francia in crescita, meno questa settimana, annullare Picamoles è stata la mossa vincente, mentre a mio parere Atonio si conferma il flop del torneo..
    La tattica no ruck lascia il tempo che trova, difficilmente per quest anno sarà di nuovo vincente, in Italia in molti si sono sorpresi, a dire la verità già conosciuta a chi vede un pò di rugby internazionale..
    Adesso aspettiamo le ultime due partite, sempre più convinto che la Francia fosse stato il nostro match abbordabile e così sarà

    1. La sorpresa sta nell’utilizzo dall’Italia direi, io parlo per me ma che rischiassero cosi’ non me l’aspettavo, e’ una tattica che mi apsetto da squadre piu’ evolute diciamo, ma la vera sorpresa e’ la lentezza con chi gli inglesi hanno reagito alla cosa, calcolando che alcuni giocatori l’hanno ogni tanto applicata (vedi Wasps)…guardo tanto rugby ma non mi capacito oggi come ieri del fatto che gli inglesi siano andati in confusione e non abbiano saputo reagire…bastavano 5-6-7 pick and go di fila con guadagni di 5–20 metri ciascuno e forsee l’ITalia avrebbe abbandonato la tattica.

      1. Per l italia qualcosa del genere è mai vista, e ne sono veramente contento. Queste sono le sfumature che mi piacciono e che mi fanno vedere l Italia sotto un altro punto di vista, come squadra di alto livello con staff di alto livello.
        L incredulità inglese a mio parere è da leggere come una mancanza di leadership, non è il capo solo colui che picchia più forte o il più cattivo; ma anche chi è il più lucido e furbo nei momenti di difficoltà. Negli 8 davanti trovami un cervello fino….
        Io questa tattica l avrei usata contro l Irlanda, ma con un Heaslip dopo 5 fasi sarebbe finito il giochino…

      2. mah, sarebbe uno dei quei casi in cui tutti quelli svegli sono in tribuna o alla tastiera, on in altre partite, ed in campo solo i brocchi. capita a volte, ma non spessissimo.

        loro il gioco sull’asse l’hanno fatto, ma COS era pronto anche a quello, nel senso che quel canale rimaneva cmq coperto. e solo un gruppo limitato di giocatori andava a dare fastidio (Gori, parisse, Steyn) gli altri erano abbastanza attenti sull’asse. cmq ne avevano parlato con l’arbitro prima della partita come fanno tutti.

        il problema, e quello che ha fatto incazzare Jones, e’ che loro volevano fare un altro tipo di gioco e provare altre cose e non hanno potuto farlo. ed anche per quello non sono contenti di aver vinto cmq una partita 5-0, anche in modo abbastanza netto, e con 6 mete segnate.

        detto questo, e’ stata cmq una tattica per limitare i danni di COS, perche’ anche ieri secondo me la difesa a livello individuale non e’ andata bene. e per nascondere proprio quei limiti

      3. Il problema di base però è che loro un Parisse in campo non c’è l hanno, un giocatore tra gli avanti che può dare quel qualcosa in più quando c’è da tenere i nervi saldi io non lo vedo. Non sono dei brocchi, ma neanche delle cime…tant è vero che ieri il loro gioco doveva essere spacco tutto con Te’o.
        Poi difesa a parte, noi ieri si è fatto cagare in diversi aspetti, in rimessa laterale ci hanno asfaltato, leggendocele tutte e anticipandoci, monumento Itoje.
        Noi con il pallone in mano da sangue al naso, tant’è vero che le nostre due mete sono delle invenzioni individuali. Per non parlare dei punti lasciati al piede…
        C’è da lavorare tanto, e a questo punto inventarsi qualcosa contro la Francia in casa

      4. “Non sono dei brocchi, ma neanche delle cime…”.
        In compenso, gli entra un pilone dalla panca che fa 20 metri di corsa, rompendo due placcaggi. Magari quando avremo piloni altrettanto mobili ne riparliamo…

      5. Giovanni, nessuno lo mette in dubbio. Il rugby è scienza ed il più forte vince sempre.
        Noi si festeggia perchè un tecnico irlandese, il merito per lo più è di Venter, ha fatto una furbata all italiana che ha gabbato gli inglesi per 60 minuti, cmq ci han dato delle mazzate e si son presi il bonus.
        Si è perso si ma almeno non si è fatto la figura dei deleritti

      6. ma quale furbata all’ italiana!
        ha adottato una tattica di gioco, può piacere o meno, ma non ci vedo furbizia, solo competenza, conoscenza del regolamento (a differenza del capitano inglese e di haskell!!!)..
        io per chi fa di necessita virtu ho solo grandissima stima!!!

      7. Non so Ian, a me Itoje sembra molto cima e pure Launchbury. Senza considerare che per arrivare a quel livello capacità di leggere il gioco e pensare è necessaria, soprattutto tra le terze.

        Insomma, Dallaglio diceva che solo NZ si sarebbe adattata piú velocemente, tu dici che Heaslip lo capiva in due minuti. Mi sembrano affermazioni un pó eccssive entrambe.

      8. Ian, non è stata una furbata e tanto meno “all’italiana”, nonostante lo spreco di plurali maiestatici (del giorno dopo) da parvenu. Venter, O’S e Catt l’hanno preparata nei minimi dettagli, conoscendo alla grande gli inglesi (basta ricordarsi le risate di Catt beccate dalla regia), e usato al meglio l’incontro con Poite. Tutta roba in cui la competenza del rugby italiano c’entra come la cipolla nell’Amatriciana.

      9. Ma è quello che sto dicendo, il merito è dello staff tecnico punto e basta.
        Non chiamatela furbata, chiamatelo colpo di genio o conoscenza massima del regolamento, fatto sta che hanno preparato una strategia sopraffina che gli inglesi per parecchio non sono riusciti a metabolizzare.
        L aggettivo all italiana, sta nel fatto che noi amanti delle strategie queste cose piacciono parecchio, adesso insieme alla strategia bisogna mettere la sostanza, è questi son altri discorsi…

      10. ma punto e basta de che? ed i giocatori che vanno in campo e lo mettono in pratica? Ian, scusami pero’ sempre un tentativo di fare polemica. E” vero che i 4 non sono italiani, ma la squadra che ha eseguito il compito si’. prima non faceva neanche quello. eddai.

        insomma, questo atteggiamento che tutto quello che funziona non e’ nostro e’ francamente incomprensibile.

      11. Peppe, ti scordi che, a proposito di perfezione, comunque abbiamo preso 6 mete. Con gli inglesi in bambola, si poteva/doveva fare meglio sia nel rendere più efficace il piano. Per esempio dare una stirata come si deve a Care e alla prima terza impantanata che ti arrivi a tiro, e poi ne riparliamo.

      12. hai ragione mal, l’ho scritto ieri e’ un 5-0 con 6 mete. poco da dibattere. ma per 60 minuti l’hai fatto con competenza. certo le partite durano 80. certo che in altre partite non ne hai fatti nemmeno 30. una partita non fa un trend, pero’ quella chiave tattica di ieri diventa un elemento su cui costruire.

      13. gsp quello che sostieni non l ho mai scritto nè tantomeno pensato ad essere sincero.
        Quanto alla chiave tattica, quello che è stato fatto ieri non lo riproporremo mai più, troppo sgamati. Anzi mi preoccuperei a pensare la contromossa se la Francia lo facesse a noi…

  7. Riposto un autorevole commento di un quotidiano non certo secondario.
    Daily Telegraph:England survived an almighty scare to finish conclusive 36-15 winners at Twickenham as Italy issued a rousing response to scrutiny of their ongoing presence in the Six Nations.
    Quanto al problema ruck è stata un’opzione sulla quale , forse, si discuterà, ma non mi pare nulla di che se non un modo di giocare al quale adattarsi. Ciò che fa specie è che gli inglesi ci abbiamo messo più o meno 60 minuti a capire cosa dovevano fare. E questa non è una gran bella figura e comunque testimonia che spesso gli atleti superspecializzati sono dei piccoli automi senza testa.

    1. L’espressione del viso dice tutto…da irlandese soddisfatto di aver preso per il naso gli inglesi per un tempo intero…

      1. m’e’ sembrato quasi Velaschiano nel modo in cui mischia filosofia e battaglia. e soprattutto, si vede che ci tiene.

  8. Causa ignoranza del regolamento, l’inghilterra dovrebbe uscire dal 6 Nazioni e disputare il torneo Rugby Europe contro Georgia, Romania, Spagna, Russia e Germania e poi fare il playoff per non retrocedere contro il Belgio!

  9. concordo con Mr Ian nel dire che con l’irlanda sarebbe durata molto meno . credo che lo staff inglese abbia aspettato scientemente l’intervallo per adottare le contromisure, sennò con il water break la soffiata serebbe giunta prima, ,perchè convinti di portarla a casa cmq .Sicuramente saranno molto delusi dal comportamento degli uomini di mischia poi Care che è un casinista per natura ha complicato le cose se c’era Youngs le cose erano diverse a mio avviso .i nostri Tecnici hanno sparigliato l’ambiente parruccone di twickenham ma perchè hanno aspettato la 3 giornata ? c’era un arbitro “amico” ? pensavano giustamente di prendere una caterva di mete ?
    questa tattica per amore di verità è stata usata dai Wasps contro tolosa UNA sola volta da hughes per mettere pressione ai franzosi che stavano nei loro 22 nell’ emisfero nord non è mai stata usata in maniera così continua da nessuno …e se sbaglio mi corrigerete 😉
    Jones luciferino com’e ha fatto cuocere i loro nel loro brodo a costo di fare una figura di m

    1. Due cose al volo. 1) Arbitro “amico”. Non sono sicuro che, se ci fosse stato un arbitro anglofono, la tattica sarebbe funzionata così bene e così a lungo (personalmente non ho mai trovato troppo casuale che Italia-Scozia del 2000 sia stata vinta con Jonathan Kaplan, cioè un sudafricano non anglosassone). Con qualcuno di loro poteva non funzionare affatto. Poi, per carità, un anno fa Poite non ci regalò proprio nulla a Cardiff; ma di certo un arbitro francese fornisce, di solito, più garanzie per quello che avviene attorno alla mischia. 2) Perché si è aspettata la terza partita? Beh al di là del cambio delle regole in corsa, questa tattica la puoi fare una volta sola nel torneo, perché alla successiva ci saranno le contromisure pronte. Forse con Galles o Irlanda si sperava di essere competitivi sul gioco “tradizionale”… oppure AW Jones e le terze irlandesi hanno più fosforo degli avanti inglesi e quindi avrebbero reagito prima.

      1. sicuramente più leadership hatley e farrell sono unfit per capitanare i pommies questo è il dato più sconfortante per Jones .

  10. Prova #1
    Bella domenica di ru­gby passata con amici splendidi.
    Inizio con un panino alla salamella fin­almente Buona e dige­ribile.
    Ore 12 Accademia Re­cco 19-15
    Accademia che vince tutte le touche del 1T e perde ogni mis­chia di tutta la gar­a…..completamente ribaltati.
    Scelta assurda del #10 di Recco che sul 3-7 decide di andare in touche anziché piazzare ogni singola volta.
    Gli accademici vanno al riposo sul 14-3 e ad inizio ripresa arrivano a 21.
    Poi si spegne la la­mpadina o dimostrano di non essere Fit..­.. completamente a pascolare.
    Qua il #10 del Recco si ricorda di esse­re un piazzatore pre­ciso e calcia da ogni posizione centrando ogni volta.
    Finisce la partita con un Accademia che cmq dimostra di sap­er soffrire e contro­battere.
    Un appunto sul #10 oltre alla scelta sc­ellerata di non piaz­zare nel 1T : sarai anche il capitano, ma parli troppo e rom­pi altrettanto. ….­.. “this is not socc­er” !
    Felice di aver rivi­sto Panunzi. …. la­mpi di classe crista­llina e minchiate colossali. ….dai ra­gazzo….. ripigliati !!
    Sarebbe bello che la Fir mettesse anche gli anni dei ragazzi
    http://www.federugby­.it/index.php?option­=com_content&view=ar­ticle&id=9800:accade­mia-nazionale-ivan-f­rancescato-i-35-atle­ti-selezionati-per-l­a-stagione-201617&ca­tid=61:accademie&Ite­mid=1021
    Zebre Ulster
    Formazione rimanegg­iatissima
    Inizio devastante di Piutau e Pienaar. ….. 0-14 …..ho tirato fuori il pallo­ttoliere.
    Zebre che invece te­ngono bene e finisco­no il tempo recupera­ndo 10 punti.
    Secondo tempo duris­simo ma si sono mant­enute Fit, senza aver sbracato. …. sem­plicemente una diffe­renza di classe note­vole.
    E la sensazione che queste zebre rimane­ggiate con 600.000 euro in più per pagar­si Pienaar,Piutau ( e ovviamente toglier­li a loro) e 4 tecni­ci l’avrebbero anche potuta portare a ca­sa.
    Bowe è stato insieme al mago gallese uno dei miei idoli….­.mi spiace vederlo così ridotto.
    Bellini recuperato. …. niente a che vedere con i figiani di Francia….. ma è uno in più su cui si può lavorare.
    Buona partita ( gas­p!!!) di Roan, Posti­glioni e DeMa.
    E anziché insultare, proverei a lavorare su Koghè.
    Federico. ….. bra­vo bravo bravo !!
    Ma o lo si mette in una squadra con capo e coda o è meglio che segua Campagnaro. …. e lo dico con la morte nel cuore.
    Club House 3 viole col compleanno di Me­yer.
    Su Ita Inghilterra avete già detto tutto voi nelle ultime 15 ore.
    Finita la giornata con la visione del re del 3 tempo Carlo Engelbrecht. …….­deprimente !!

    1. mi è piaciuto tantissimo Bergamin, mi sembrava Saen o’brian de noialtri…comunque un ragazzo su cui investire. Ottima partita per lui. Inoltre la mediana con Bordoli è altra cosa

    1. vedere EJ fare una FdM in diretta mondiale come in questa conferenza stampa: priceless…
      cotechino e anestesista che chiedono spiegazioni all’arbitro: priceless…

      come l’ha messa giù altrove il buon gian, a Jones si può solo dire: You’re the coach, not the referee…

    2. Sai com’è gli azzurri hanno messo un ditino nel culo a quelli li e quelli li sono stati 60 minuti a grattarsi il mento!!! xD

  11. Eddaje Jones non poteva che comportarsi così.
    È’ un seguace della Lov del tetro guelfo…
    Apppproposito : in questi ultimi giorni, a Tor di Valle, hanno visto aggirarsi un giovane, con maglione giallo, sventolante bandiera giallorossa…

  12. Secondo voi comunque visto che è stata una partita dove si è menato relativamente poco, contro i franchi terremo botta per 80 minuti?? Anche se forse il problema è mentale forse?

    1. Ecco una bella domanda, ieri al 50′ ce n’era qualcuno più morto che vivo. Qualche cambio magari si sarebbe potuto fare con un po’ di tempismo in più. E con i francesi averne per 100′ sarà fondamentale.

      1. sai mal mi frulla per la testa che il piano di COS sia stato anche non logorare i nostri nei BD come fu con Irlanda, in vista di una Francia ”pesante” davanti…Poi vabbè magari è solo una delle mie tante pippe 😀

      2. Per me dalla partita con l’Irlanda hanno tirato le somme del rapporto contestato/efficace, sia nei bd che nei placcaggi. Conoscendo bene i giocatori inglesi e visto come li faccia giocare in questo 6N EJ, hanno pensato a come limitarli. Poi, che sia uscita dal brainstorming questa pensata dimostra quanto questi qui siano enciclopedici e attenti ad ogni dettaglio. Sul “risparmio” ci credo sempre poco: nel rugby in generale, ma soprattutto nel rugby di oggi, per me se vuoi risparmiare qualcuno lo mandi in tribuna o, ma proprio al massimo, in panca. Altra cosa tenere/buttare dentro per un tempo o anche meno uno che i minuti non ce li abbia per motivi suoi.

    2. Sentendo i giocatori, parrebbe “solo” un problema mentale e non fisico-atletico. Del resto quando lo zainetto cui attingere le riserve mentali e piuttosto vuoto di knowhow specifico il rischio esiste. La prima meta inglese nel 2° tempo è abbastanza emblematica.

      1. è vero si ha la sensazione che hanno paura della reazione/gestione durante il secondo tempo da una parte ma anche un crollo verso il 60esimo quello non lo so decifrare però.

      2. lo dice anche Venter, a meno che non abbia preso un granchio, in un tweet. dice che col conditioning migliore si sarebbe portata a casa. detto niente, ovviamente.

      3. L’anno scorso con la Francia (a Parigi) gli Azzurri furono in grado di fare multifase e possessi (anche molto “puliti”) fino al minuto 82 (prima del drop di Sergione). Glielo facessero vedere ancora che magari capiscono che possono andare avanti fino alla fine (per non parlare della vittoria di Murrayfield con meta tecnica al 79′).

      1. Ok sono onesto non ho letto tutto sono andato alla lista dello staff molto velocemente dopo che nominavano franco su e giu’

      2. Sono onesto anche io, speravo che fosse come dicevi tu e ci sono volute un paio di volte per rendermi conto della frase 🙂

      3. Pare che San Isidro sia riuscito a fare la sua parte e a convincere Venter, questi gli argomenti spesi:

      4. oltre ai doverosi complimenti a Franco Smith, mi piace ricordare che c’è un ometto piccolo così, amico di Paolo e di questo blog, che quando poteva scegliere gli allenatori del Petrarca fece esordire un certo Michael Cheika, e che quando era a Treviso aveva affidato la squadra a Smith…

  13. Del resto, Brendan ( the ) Center non vive in Inghilterra ?
    Avevo capito che, al rugby, anteponeva l’attività di medico.
    Professione che svolge a Londra, se non sbaglio.
    Del resto, fra i due malati, l’Italia sta molto peggio…

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