Continental Shield, in campo una selezione? La vera questione – di cui non si parla – è il contributo

La FIR spinge per una sorta di franchigia (anche o soprattutto?) per motivi di cassa. Le società di Eccellenza vivono la competizione come un impiccio che però porta soldi per loro fondamentali. Oggi un incontro tra le parti

Se qualcosa non è accaduto nelle ultime ore, oggi si dovrebbe tenere un incontro tra il presidente federale Alfredo Gavazzi e i club dell’Eccellenza. La discussione dovrebbe avere il suo piatto forte sul futuro della Continental Shield, ovvero la terza competizione europea per importanza a cui partecipano squadre di Belgio, Germania, Italia, Romania, Russia e Spagna e che era chiamata fino a pochi mesi fa Qualifying Cup. Il motivo è presto detti, visto che metteva in palio un posto in Challenge Cup.
Secondo le indiscrezioni degli ultimi giorni infatti l’idea della FIR sarebbe quella di partecipare non più con le quattro squadre prime classificate dell’Eccellenza bensì con una sorta di franchigia delle stesse, una quasi Emergenti. Sulla cosa si è aperto il dibattito: chi l’allena, chi sceglie i giocatori, dove e quanto si preparano e poi la domanda finale, ovvero se quella stessa formazione/selezione andrebbe l’anno dopo a giocarsi la Challenge Cup in caso di vittoria nella Continental Shield.

Tutte domande legittime, che però bypassano la vera questione, che con il campo ha poco a che fare. Una questione ovviamente economica. Perché oggi le squadre che partecipano all’ex Qualifying Cup percepiscono tutte un contributo federale che non è forse più quello ricco di alcuni anni fa ma comunque importante, quando non addirittura fondamentale per la sopravvivenza di alcune delle squadre interessate. Un contributo che andrebbe ovviamente a sparire in caso di partecipazione di un’unica selezione. O meglio: il contributo verrebbe rimodulato al ribasso e poi diviso tra tutti i club dell’Eccellenza e non più destinato solo alle quattro partecipanti. Un bel risparmio per una FIR, che continua a navigare in acque certo non buone e le cui casse continuano ad avere problemi, ma alcuni club ormai abituati a poter contare su quei soldi li vedrebbero assottigliarsi pesantemente.
La vera questione in campo è questa, che – inutile girarci troppo attorno – la Continental Shield viene quasi sempre (lo ripeto: quasi) vissuta dalle nostre società più come un impiccio che altro. Un impiccio che porta però soldi importantissimi per le economie agonizzanti delle nostre squadre.

Fisico e organizzazione: i Saracens abbattono Munster e vanno in finale di Champions Cup

Dal sito dell’EPCR: ©INPHO/James Crombie

A Dublino i Sarries si impongono 26-10 e con un grande secondo tempo conquistano con merito il pass per la finalissima di Edimburgo. Nella European Rugby Continental Shield nuova lezione russa per il Mogliano: a Mosca l’Enisei vince 51-7

CHAMPIONS CUP: Munster-Saracens 26-10
In un’Aviva Stadium completamente “vestito” Partita bloccata tra due squadre che si annullano a vicenda senza riuscire a prendere il sopravvento. Gara fisicamente intensa ma a risentirne è il gioco, poco fluido e spettacolare, con un tabelone che nel primo tempo si smuove sono con i calci da fermo (primi 40 minuti che si chiudono sul 6 a 3 per i Sarries).
Secondo tempo che vede gli inglesi prendere piano piano il sopravvento: al 51′ la palla sfugge a Kruis un attimo prima che venga schiacciata oltre la linea bianca, ma la meta è nell’aria e arriva poco dopo con Mako Vunipola. Reazione immediata della Red Army che però sbaglia con Bleyendaal una punizione facilissima.
Munster ci mette il cuore ma poca freddezza contro dei Saracens che si dimostrano squadra dall’organizzazione sopraffina. Al 70′ la meta di Wyles mette fine alla partita: Sarries con merito in finale a Edimburgo. La marcatura del Munster arriva all’ultimo minuto con CJ Stander.

Munster: 15 Simon Zebo, 14 Andrew Conway, 13 Jaco Taute, 12 Rory Scannell, 11 Keith Earls, 10 Tyler Bleyendaal, 9 Duncan Williams, 8 CJ Stander, 7 Tommy O’Donnell, 6 Peter O’Mahony (c), 5 Billy Holland, 4 Donnacha Ryan, 3 John Ryan, 2 Niall Scannell, 1 Dave Kilcoyne
Riserve: 16 Rhys Marshall, 17 James Cronin, 18 Stephen Archer, 19 Dave O’Callaghan, 20 Jean Deysel, 21 Ian Keatley, 22 Francis Saili, 23 Darren Sweetnam
Mete: CJ Stander (79′)
Conversioni: Bleyendaal (80′)
Punizioni: Bleyendaal (7′)

Saracens: 15 Alex Goode, 14 Chris Ashton, 13 Marcelo Bosch, 12 Brad Barritt (c), 11 Sean Maitland, 10 Owen Farrell, 9 Richard Wigglesworth, 8 Billy Vunipola, 7 Jackson Wray, 6 Michael Rhodes, 5 George Kruis, 4 Maro Itoje, 3 Vincent Koch, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola
Riserve: 16 Schalk Brits, 17 Titi Lamositele, 18 Petrus Du Plessis, 19 Jim Hamilton, 20 Schalk Burger, 21 Ben Spencer, 22 Alex Lozowski, 23 Chris Wyles
Mete: Mako Vunipola (54′), Wyles (70′)
Conversioni: Farrell (55′, 71′)
Punizioni: Farrell (17′, 35′, 63′, 74′)

 

EUROPEAN RUGBY CONTINENTAL SHIELD: Enisei STM-Mogliano 51-7
In 160 minuti di gara i russi fanno 97, il Mogliano solo 7. Direi che non c’è molto da aggiungere. A Mosca i siberiani dell’Enisei si prendono il bonus in soli 16 minuti, tra il 7′ e il 23′, quando marcano 4 mete con Rudoi, Mikhaltsov, Magomedov e Kushnarev. Alla fine del primo tempo il tabellino dice 31 a 0 per i padroni di casa e la seconda frazione non ha un andamento diverso con la tripletta personale di Budycenko. La meta della bandiera veneta arriva al 75′ con Corazzi.

Enisei Stm: Budycenko; Mikhaltsov, Nepeivoda, Gerasimov, Kurashov, Kushnarev, Shcherban; Rudoi, Belenkov, Butenko, Orlov, Krasylnyk, Pronenko, Magomedov, Polivalov
Riserve: Temnov, Musin, Podrezov, Suslov, Uzunov, Trishin, Saulite
Mete: Rudoi (7′), Mikhaltsov (14′), Magomedov (21′), Kushnarev (23′), Orlov (36′), Budycenko (43′, 56′, 71′), Saulite (79′)

Mogliano: D’Anna, Masato, Renata, Bonifazi, Guarducci, Giabardo, Gubana, Manni, Carraretto, Bocchi, Maso (Cap.), Orso, Ceccato, Nicotera, Vento
Riserve: Gatto, Buonfiglio, Rapone, Baldino Corazzi, Fabi, Almela, Benvenuti
Mete: Corazzi (75′)

Champions e Challenge Cup, è tempo di semifinali. E un po’ di spazio anche per Mogliano

Munster tifosi

Alle 16 e 15 Munster-Saracens per la Champions, in serata La Rochelle-Gloucester per la Challenge. L’antipasto delle 13 è per Enisei-Mogliano della Qualifying Cup (qui il player per vederla in diretta streaming). Domani, le altre semifinali.

CHAMPIONS CUP: Munster-Saracens, ore 16.15 (diretta tv su Sky Sport 3)
Ferma la Guinness Pro12, ferma (ancora una volta) l’Eccellenza, il palcoscenico ovale europeo oggi (e domani) è tutto per le coppe europee.
Alle 16 e 15, ora italiana, all’Aviva Stadium di Dublino scendono in campo Munster e Saracens in una gara che promette spettacolo e scintille. Red Army che ai quarti ha eliminato Tolosa, inglesi che invece si sono sbarazzati dei Warriors di Glasgow e che sono campioni in carica. Entrambe le formazioni hanno già in tasca il pass per i play-off per i rispettivi tornei nazionali. Due squadre in salute quindi, con il Munster che è alla 12a semifinale europea (magari mi sbaglio, ma credo sia un record) e con Chris Ashton che è a una sola marcatura pesante dal diventare il migliore metaman di sempre delle competizioni continentali (oggi è a quota 36 assieme a Vincent Clerc).
In campo tantissimi nazionali e diversi British & Irish Lions: che lo show abbia inizio.

Munster: 15 Simon Zebo, 14 Andrew Conway, 13 Jaco Taute, 12 Rory Scannell, 11 Keith Earls, 10 Tyler Bleyendaal, 9 Duncan Williams, 8 CJ Stander, 7 Tommy O’Donnell, 6 Peter O’Mahony (c), 5 Billy Holland, 4 Donnacha Ryan, 3 John Ryan, 2 Niall Scannell, 1 Dave Kilcoyne
Riserve:  16 Rhys Marshall, 17 James Cronin, 18 Stephen Archer, 19 Dave O’Callaghan, 20 Jean Deysel,21  Ian Keatley, 22 Francis Saili, 23 Darren Sweetnam
Saracens: 15 Alex Goode, 14 Chris Ashton, 13 Marcelo Bosch, 12 Brad Barritt (c), 11 Sean Maitland, 10 Owen Farrell, 9 Richard Wigglesworth, 8 Billy Vunipola, 7 Jackson Wray, 6 Michael Rhodes, 5 George Kruis, 4 Maro Itoje, 3 Vincent Koch, 2 Jamie George, 1 Mako Vunipola
Riserve: 16 Schalk Brits, 17 Titi Lamositele, 18 Petrus Du Plessis, 19 Jim Hamilton, 20 Schalk Burger, 21 Ben Spencer, 22 Alex Lozowski, 23 Chris Wyles

 

CHALLENGE CUP, La Rochelle-Gloucester (ore 21)
In serata la prima semifinale anche della seconda competizione continentale europea: allo Stade Marcel Deflandre di La Rochelle i padroni di casa ospitano il Gloucester in una partita di non semplice lettura. I transalpini partono con i favori del pronostico perché giocano davanti ai loro caldissimi tifosi e perché stanno dominando il Top 14. Cherry & white che invece sono stati protagonisti di una stagione un po’ anonima in Premiership ma che proprio per questo potrebbero trovare quelle motivazioni in più per dare un senso a un’annata certo da non incorniciare.
La Rochelle che ai quarti è andata a vincere a Adimburgo mentre il Gloucester ha superato i Cardiff Blues.

La Rochelle: 15 Kini Murimurivalu, 14 Gabriel Lacroix, 13 Paul Jordaan, 12 Pierre Aguillon, 11 Vincent Rattez, 10 Brock James, 9 Ricky Januarie, 8 Kevin Gourdon, 7 Botia Veivuke, 6 Romain Sazy, 5 Mathieu Tanguy, 4 Jone Qovu Nailiko, 3 Uini Atonio (c), 2 Jeremie Maurouard, 1 Vincent Pelo
Riserve: 16 Jordan Seneca, 17 Mike Corbel, 18 Mohamed Boughanmi, 19 Leo Cedaro, 20 Damien Lagrange, 21 Arthur Retiere, 22 Alexi Bales, 23 Savenaca Rawaca
Gloucester: 15 Tom Marshall, 14 Jonny May, 13 Henry Trinder, 12 Mark Atkinson, 11 David Halaifonua, 10 Billy Burns, 9 Willi Heinz (c), 8 Ben Morgan, 7 Jacob Rowan, 6 Ross Moriarty, 5 Jeremy Thrush, 4 Tom Savage, 3 John Afoa, 2 Richard Hibbard, 1 Josh Hohneck
Riserve: 16 Motu Matu’u, 17 Paddy McAllister, 18 Yann Thomas, 19 Mariano Galarza, 20 Lewis Ludlow, 21 Greig Laidlaw, 22 Billy Twelvetrees, 23 Charlie Sharplesku

 

EUROPEAN RUGBY CONTINENTAL SHIELD: Enisei STM-Mogliano (ore 13 italiane)
Gara di andata che ha visto i russi imporsi per 46 a 0, quindi pochissime speranze per i veneti di acchiappare la finale del torneo che mette a disposizione un posto in Challenge Cup. Gara di ritorno che si gioca allo Slavia Stadium di Mosca e non in Siberia, per la gioa del club italiano che si è risparmiato parecchie ore di viaggio.
La partita sarà visibile in diretta streaming nel player qui sotto. Di seguito la formazione dei veneti:

Mogliano: D’Anna, Masato, Renata, Bonifazi, Guarducci, Giabardo, Gubana, Manni, Carraretto, Bocchi, Maso (Cap.), Orso, Ceccato, Nicotera, Vento
Riserve: Gatto, Buonfiglio, Rapone, Baldino, Corazzi, Fabi, Amela, Benvenuti

European Rugby Continental Shield: la “qualifying cup” è una opportunità o un impiccio?

Una competizione nata in seguito al marasma che ha portato alla fine dell’ERC e alla nascita dell’EPCR. Una pezza forse necessaria in quel momento, ma oggi?

La notizia di questi giorni è che il Mogliano si risparmierà oltre 3.300 km di viaggio, 6.600 se aggiungiamo anche il viaggio di ritorno. La gara della European Rugby Continental Shield – nuova denominazione da una manciata di settimane della famigerata Qualifying Cup – contro i russi dell’Enisei la giocherà il 22 aprile a Mosca e non a Krasnoyarsk, città siberiana alle porte della Mongolia che fa da sede alla formazione asiatica. Quelli dell’Enisei non l’hanno presa bene ed è davvero difficile dare loro torto, visto che la squadra russa affronta diligentemente tutte le sue trasferte mentre lo stesso non si può dire per le squadre della Vecchia Europa, che cercano di evitarsi un viaggio lunghissimo. Ora, giocare in Siberia a dicembre o a gennaio non è proprio cosa per evidenti questioni climatiche, ma a fine aprile… Certo c’è pure l’aspetto economico della trasferta e l’Enisei aveva trovato sponsor che avrebbero notevolmente abbassato i costi ma l’EPCR ha comunque optato per il più comodo Slavia Stadium nella capitale russa. La federazione di Mosca non ha al momento gran peso politico in Ovalia e ne paga le conseguenze, inutile girarci attorno.

Ma qui non vogliamo parlare di questa “ingiustizia” ai danni dell’Enisei. Qui voglio affrontare un tema molto più vicino alle cose italiche, ovvero: ma questa Qualifying Cup – perdonatemi, European Rugby Continental Shield – ha una qualche utilità per il nostro movimento?
Un passo indietro di qualche anno: quando c’era ancora l’ERC le due nostre squadre celtiche partecipavano all’Heineken Cup, quelle dell’Eccellenza alla Challenge Cup. Poi è successo che l’ERC è implosa per le spinte accentratrici dei club inglesi e francesi e le squadre italiane hanno pagato dazio: la franchigia migliore al termine della stagione regolare di Guinness Pro12 in Champions, l’altra in Challenge, squadre di Eccellenza a casa.
Tutto chiaro e netto, ma c’era un “ma” grande (circa) 400mila euro. Ovvero i contributi che dall’ERC arrivavano ai club dopo essere stati versati alla FIR. Soldi che in quei caotici mesi le 4 società di Eccellenza interessate avevano già messo a bilancio se non addirittura spesi. Soldi determinanti per il normale proseguimento della stagione sportiva per le certo non ricche casse delle nostre realtà. Il presidente FIR Alfredo Gavazzi, che è uomo di club, lo sa benissimo e si adopera per mettere in piedi assieme ad altre federazioni minori (Romania, Georgia, Russia, Belgio, Spagna, Germania) una competizione che metta in palio un posto in Challenge, dalle nostre parti da molti presto ribattezzata in maniera sarcastica “Gavazzi Cup”: da un lato non si può non sottolineare l’impegno profuso dal numero uno del nostro rugby per mantenere quel contributo, dall’altro – si chiedono tanti appassionati e diversi addetti ai lavori – se il Calvisano non fosse stato interessato direttamente sarebbe stata la stessa cosa?

Ad ogni modo, quale che sia la versione che più vi aggrada, oggi siamo in una situazione simile: la FIR versa più o meno quella cifra alle squadre d’Eccellenza che prendono parte alla Qualifying Cup, ma rimane una domanda: quella competizione serve ad innalzare il livello delle nostre squadre? Qual è il grado di impegno profuso dai nostri club? E’ vista e vissuta come una opportunità o un intralcio economicamente necessario?
Dare una risposta univoca non è semplice, ogni realtà reagisce a modo suo, ogni club mette un livello di impegno diverso. Certo le figuracce non sono mancate, ultima in ordine cronologico il 46 a 0 rifilato proprio dall’Enisei al Mogliano una decina di giorni fa al Quaggia. Intendiamoci, quella russa è una squadra assolutamente da rispettare, che quest’anno ha battuto anche Newport e Worcester in Challenge, però l’ampiezza di quel risultato non è accettabile.
La questione ha tanti aspetti da prendere in considerazione e non esiste una risposta “giusta”. Personalmente, stante il livello attuale del nostro rugby, trovo la European Rugby Continental Shield sia più un impiccio che non porta vantaggi. E comunque la Challenge è un livello davvero troppo elevato per i club della nostra Eccellenza, una competizione dove le squadre del nostro domestic non possono far altro che limitare i danni. Oggi non serve. Domani se ne può riparlare, quando il nostro livello medio si sarà alzato e quando magari potremo richiedere un posto in più in Challenge: l’ideale sarebbe avere una celtica in Champions, una in Challenge assieme alla squadra vincitrice dell’Eccellenza. Ma appunto è solo una idea personale, una semplice opinione. E la vostra quale è?

Le Zebre finalmente sorridono, Mogliano travolto e Trofeo Eccellenza ancora al Viadana

Zebre
Dal profilo Twitter delle Zebre

I bianconeri battono il Connacht 25 a 22 nel recupero di Pro12, nella Qualifying Cup i russi dell’Enisei si impongono al Quaggia 46 a 0, Viadana fa suo il Trofeo Eccellenza superando le Fiamme Oro 27 a 20 con una meta all’ultimo respiro 

GUINNESS PRO12, Zebre-Connacht 25-22
A settembre, dopo un ottimo primo tempo dei bianconeri la partita era stata interrotta per il maltempo, oggi il recupero ha regalato la prima vittoria interna stagionale alle Zebre. Una vittoria importante per l’avversario – quel Connacht che oggi veleggia a metà classifica ma che rimane comunque il campione in carica – e che diventa importantissima per il morale di una squadra che quest’anno ne ha passate davvero di cotte e di crude, dentro e fuori dal campo.
Partono meglio gli ospiti che trovano due mete nel primo quarto d’ora ma le Zebre hanno la capacità di non disunirsi e rispondono colpo su colpo, tanto da chiudere la prima frazione avanti di un punto: 13-12.
Ripresa che si apre benissimo per la squadra italiana con la meta di Boni e bianconeri che vanno alla marcatura pesante con Padovani quando sono in 14 per il cartellino giallo comminato a Minnie (ce ne sarà un secondo per Pratichetti). Tarda la reazione irlandese, con il Connacht che trova una meta solo al 79′, quando ormai è tardi: finisce 25 a 22.

Zebre:  15 Dion Berryman, 14 Kayle Van Zyl, 13 Giulio Bisegni, 12 Tommaso Boni, 11 Lloyd Greeff, 10 Carlo Canna, 9 Marcello Violi, 8 Federico Ruzza, 7 Derick Minnie, 6 Joshua Furno, 5 George Biagi (c), 4 Gideon Koegelenberg, 3 Dario Chistolini, 2 Tommaso D’Apice, 1 Andrea Lovotti
Riserve: 16 Sidney Tobias, 17 Andrea De Marchi, 18 Pietro Ceccarelli, 19 Valerio Bernabò, 20 Oliviero Fabiani, 21 Guglielmo Palazzani, 22 Matteo Pratichetti, 23 Edoardo Padovani
Mete: Minnie (25′), Boni (41′), Padovani (66′)
Conversioni: Canna (26′), Violi (67′)
Punizioni: Canna (8′, 31′)

Connacht: 15 Josh Rowland, 14 Danie Poolman, 13 Tom Farrell, 12 Bundee Aki, 11 Stacey Ili, 10 Jack Carty, 9 John Cooney, 8 John Muldoon (c), 7 Eoin McKeon, 6 Sean O’Brien, 5 Andrew Browne, 4 Quinn Roux, 3 Finlay Bealham, 2 Tom McCartney, 1 Denis Buckley
Riserve: 16 Dave Heffernan, 17 Ivan Soroka, 18 Dominic Robertson-McCoy, 19 James Cannon, 20 Eoghan Masterson, 21 Caolin Blade, 22 Craig Ronaldson, 23 Eoin Griffin
Mete: Ili (2′), Ronaldson (14′), Rowland (79′)
Conversioni: Cooney (15′), Ronaldson (80′)
Punizioni: Cooney (48′)

 

TROFEO ECCELLENZA, Fiamme Oro-Viadana 20-27
Bis del Viadana che a Firenze si impone sulle Fiamme Oro e si tiene in bacheca il trofeo conquistato un anno fa. Decisiva la meta di Menon all’ultimo respiro.
Il comunicato FIR:

“E’ il Rugby Viadana 1970 ad alzare il Trofeo Eccellenza 2016/17. La squadra guidata da coach Frati batte 27-20 last minute le Fiamme Oro nella finale di Firenze, bissando il successo dello scorso anno contro il Petrarca Padova.

Parte bene il Viadana che sblocca il risultato al 7′ con un calcio piazzato di Ormson concesso dopo un’azione ripetuta dei gialloneri a ridosso della linea di meta avversaria. La squadra di coach Frati tiene bene il campo e le Fiamme Oro faticano a guadagnare metri nella prima parte del match. Il XV della polizia di stato si aggrappa alle iniziative di Seno e alle touche guadagnate con i calci di Buscema.

Proprio dai piedi del numero 10 della squadra di Castagna (sostituisce lo squalificato Casellato in panchina) arriva il pareggio al 22′. Viadana accusa il colpo e Wilbore con un’azione personale manda in confusione la retroguardia avversaria, conquistando un piazzato che Buscema realizza per il sorpasso sul 6-3. Sul ribaltamento di fronte i gialloneri si riportano nuovamente in vantaggio con un’azione spettacolare di Brex che salta tre avversari e si invola in meta. Sullo stesso lato al 36′ la squadra di coach Frati realizza la seconda meta del match con Manganiello, abile a infilarsi in mezzo alle maglie avversarie dopo una bell’azione di Bronzini. Sul finale di tempo Buscema sbaglia il primo calcio piazzato del match non riuscendo ad accorciare le distanze.

L’inizio della ripresa sorride alle Fiamme Oro che con la meta del neo entrato Di Stefano e i calci di Buscema riesce a impattare il risultato al 56′ sul 17-17. Il Viadana accusa momentaneamente il colpo e l’incedere degli avversari, ma la 64′ Ormson si inventa il drop che porta nuovamente in vantaggio i gialloneri. La partita è combattuta e i Cremisi non mollano un centimetro: passano pochi minuti e sempre Buscema dalla sua mattonella preferita centra il nuovo pareggio sul 20-20. Nel finale la squadra di Frati continua la pressione e trova last minute la meta vincente con Menon che regala il trofeo per la seconda volta consecutiva alla sua squadra.

Firenze, Stadio Ruffiono Stadium” – sabato 1 aprile 2017

Trofeo Eccellenza, finale

Rugby Viadana 1970 v Fiamme Oro Rugby 27-20 (17-6)

Marcatori: p.t. 7’ cp Ormson (3-0), 22’ cp Buscema (3-3), 25’ cp Buscema (3-6), 28’ m. Brex tr Ormson (10-6), 34’ m. Manganiello tr Ormson (17-6) s.t. 46’ m. Di Stefano (17-11), 50’ cp Buscema (17-14), 54’ cp Buscema (17-17), 64’ drop Ormson (20-17), 69’ cp Buscema (20-20), 82’ m. Menon tr Ormson (27-20)

Rugby Viadana 1970: Taikato; Manganiello, Brex, Menon, Bronzini, Ormson, Frati M. (68’ Gregorio), Grigolon (70’ Anello), Denti, Orlandi, Caila, Krumov, Garfagnoli (68’ Cavallero), Scalvi (68’ Silva), Denti (61’ Cafaro)

All. Frati

Fiamme Oro Rugby: Wilbore; De Gaspari, Sapuppo, Seno, Bacchetti; Buscema, Marinaro; Amenta, Cristiano (C), Bergamin (41’ Zitelli); Caffini (69’ Fragnito), Duca; Ceglie (32’ Di stefano), Moriconi (69’ Vicerè), Cocivera (32’ Iovenitti) (62′ Cocivera)

All. Casellato”

 

EUROPEAN RUGBY CONTINENTAL SHIELD: Mogliano-Enisei 0-46
Partita senza storia al Quaggia con i russi che al 34′ conquistano già il bonus. Il comunicato del Rugby Mogliano:

Niente da fare in questa prima semifinale di Continental Shield, troppo evidente la qualità ed il forte impatto della squadra Russa nel match, che non lascia spazio alle speranze biancoblù. Russi che segnano forse troppo facilmente in avvio del match, ma poi ribadiscono la superiorità con grande determinazione marcando al termine di lunghe azioni multifase. Bonus offensivo raggiunto già nelle prima frazione e altre 4 mete anche nel secondo tempo. Mogliano lotta, ma subisce lo strapotere fisico degli ospiti e, nonostante il sacrificio, non riesce mai a rendersi veramente pericoloso. La trasferta in terra Russa, alla luce del risultato odierno, sembra essere una pura formalità per la squadra siberiana, ma i biancoblù cercheranno di onorare l’impegno come sempre. Nel frattempo si prepareranno per cercare di andare a Rovigo sabato prossimo con la giusta carica, per tentare di rimanere ancora in corsa per la parte finale del Campionato di Eccellenza.

Francesco Fabi: “Ci hanno messo sotto fisicamente e anche tatticamente, erano ben preparati sotto tutti gli aspetti. Ci aspettavamo un gioco forse più diretto, invece hanno variato molto le giocate e noi dopo qualche fase facevamo fatica a coprire al largo. E’ un rugby di livello superiore e per noi, e soprattutto per giovani come me, può essere una buona esperienza. Abbiamo comunque cercato di non mollare fino alla fine nonostante il risultato sembri dire il contrario.”

Darrel Eigner: “Speravo almeno riuscissimo a segnare qualche punto, abbiamo sofferto pur essendo stati bravi in qualche momento della partita ma ci hanno messo sotto fisicamente. Ripeto, quando si va in campo senza marcare alcuna meta, dispiace molto, ma è stata una lezione soprattutto per i ragazzi più giovani, sono partite che servono per l’esperienza e per imparare cose nuove. Il risultato è pesante ma non dobbiamo fermarci a pensare solo a questo, avevamo di fronte una squadra di alto livello. Sono una franchigia, non gli ultimi arrivati e, pur con tutto il rispetto per i miei giocatori, hanno battuto squadre di altra categoria come i Dragons e i Worcester. Pensiamo a questa gara come un’avvicinamento alla partita contro Rovigo, non molliamo di certo, proveremo fino alla fine a giocare ogni partita da qui alla fine per vincerla”.

MOGLIANO RUGBY v ENISEI STM  0 – 46 (0-24)
Marcatori: pt. 2’ m. Mikhaltsov (0-5); 14’ m. Rudoi  (0-10); 16′ m. Simplikevich tr. Kushnarev (0-17); 34′ m. Kushnarev tr. Kushnarev (0-24)
st. 48′ m. Orlov (0-29); 67′ m. Gachechiladze (0-34); 71′ m. Mikhaltsov (0-39); 75′ m. Morozov tr. Mikhalstov (0-46)

Mogliano Rugby:  Bonifazi (40′ Almela); D’Anna, Zanon, Visentin (65′ Gubana), Marcaggi (25′ Benvenuti); Giabardo, Fabi; Manni, Corazzi  (Cap.), Van Vuren; Ceccato (48′ Carraretto), Orso (65′ Baldino); Rapone (40′ Vento), Gatto (40′ Nicotera),  Buonfiglio (40′ Trejo)
all.: Eigner/Rouyet
Enisei Stm: Kurashov; Mikhaltsov, Kacharava (69′ Trishin), Gerasimov, Simplikevich (69′ Nepeivoda); Kushnarev, Shcherban (62′ Uzunov); Rudoi, Orlov (49′ Gachechiladze), Butenko; Krotov (40′ Krasylnyk), Saulite (Cap.); Zykov (62′ Pronenko), Gasanov (49′ Magomedov),  Polivalov (56′ Morozov)
all.: Pervukhin
arb.: Frank Murphy (IRE)
gdl: O’Connell, O’Reilly
4° Uomo: Spadoni
Cartellini: 48’ giallo D’Anna (Mogliano Rugby);
Calciatori: Kushnarev (Enisei STM) 2/7;
Note: Giornata soleggiata, calda con leggero vento laterale, campo in buone condizioni, circa 800 spettatori.
Punti conquistati in classifica: Mogliano Rugby 0; Enisei Stm 5
Man of the match: Rudoy (Enisei STM)