L’analisi della finale tra Sudafrica e Inghilterra, le tre figure-chiave del torneo, un po’ di Italia e una chiusa su un argomento di cui si parla forse un po’ troppo e che viene sbandierato come una diversità indiscutibile.
Palla a Vittorio!
L’analisi della finale tra Sudafrica e Inghilterra, le tre figure-chiave del torneo, un po’ di Italia e una chiusa su un argomento di cui si parla forse un po’ troppo e che viene sbandierato come una diversità indiscutibile.
Palla a Vittorio!
Alla fine è stato un mondiale strano, che ha quasi lasciato in un certo senso l amaro in bocca, soprattutto per quelli che dovevano essere i big match, Nuova Zelanda – Irlanda, Inghilterra – Nuova Zelanda e per finire la finale. Tutte le vincitrici hanno dominato, ma ad impressionare negativamente sono state le perdenti che hanno performato troppo al di sotto delle loro potenzialità e non completamente per meriti dei vincitori.
L Inghilterra la finale l ha persa negli spogliatoi, il carico psicologico dell aver battuto la Nuova Zelanda non sono riusciti a smaltirlo in una settimana, soprattutto per una squadra che nelle giornate finali l abbiamo vista perdere anche al 6Nazioni.
Sulla Nuova Zelanda dominatrice incostrata anche nel futuro, non ne sarei così certo o quantomeno non lo darei per scontato, dalle prestazioni delle franchigie nel SR ai mondiali U20, negli ultimi anni secondo me c’è stato un calo di talento, basti pensare che negli ultimi 7 anni la JRWC è stata vinta solo due volte, a differenza degli inglesi che aldilà della finale persa, secondo me sono i candidati ad essere i dominatori di ovalia. Vedremo i risvolti della penalizzazione ai Saracens, ma questa è un altra storia nota da troppo tempo dove il board ha fatto sempre finta di nulla.
Quanto al Sud Africa, non sto a parlare del loro rugby, ma quanto alle prospettive future che si possono aprire per loro. Penso lo abbiano capito tutti che il rugby europeo si addice di più alle loro caratteristiche, oltre che specializzare maggiormente i giocatori, uno su tutti De Klerk, che è simpatico si ma non che abbia giocato chissà che mondiale..cmq dai tempi dei Lions a quelli odierni di Sale, il giocatore si è molto disciplinato, non è più la trottola impazziata che vedevamo nel SR e di questo ne ha beneficiato anche la nazionale.
Il Sud Africa forte della sua coppa del mondo, politicamente cercherà di entrare di forza in Europa, prima chiedendo dei posti nelle coppe europee e poi chissà, chiedendo un invito a giocare il 6Nazioni, a scapito della nazione che ancora perde tempo a parlare dei valori del rugby….
Sono convinto anch’io che il SA cercherà di farci le scarpe al 6N e probabilmente, per pedigree e vicinanza culturale con Albione, ci riuscirà e se poi pensiamo che con il low cost non è che ci sia questa grande differenza tra Roma e Città del Capo.
ha ragione Munari quando s’incazza per la favoletta della nazionale più forte di sempre, evidentemente per età o conoscenza la situazione attuale sembra il non plus ultra, mah
Non avevo sentito la dichiarazione di Rassie Erasmus che Munari riporta, grandissimo uomo Rassie Erasmus oltre che ottimo allenatore.
Su Italia e le aspettative contro Sud Africa 100% con Munari, pero’ il target Boks bisogna anche dire che l’aveva dato Conor O’Shea per primo, non era solo un vaneggio dei tifosi. Sul miglior Mondiale della Nazionale non si puo’ che essere d’accordo.
Finale: perdita di Sinckler importantissima vero, da dire che pero’ i Boks nel primo tempo han perso de Jager e Mbonambi per infortunio quindi si puo’ dire che negli infortuni si e’ visto che i Boks avevano piu’ profodnita’ degli inglesi che dietro Sinckler avevano un Cole che come giustamente dice Munari non ha retto.
Come sempre un’analisi che arricchisce.
Quanto alla “Nazionale migliore di tutti i tempi” non so chi l’abbia detto ma di certo qualcuno lo ha fatto (non ci si fa mancare mai niente) eia commento di Munari non è condivisibile, di più.
Quanto ai Valori del Rugby è rassicurante sentire qualcuno che dice la verità in un ambiente di vanesi millantatori.
Grazie.
Finalmente si inizia a sfatare questo mito dei valori del rugby!
Personalmente ho vissuto l’ambiente dal suo interno per tanti anni, ma da un po’ me ne sto bene alla larga. Lo trovo l’ambiente più autoreferenziale che conosca, dove tutti sanno una pagina in più del libro.
Amo questo sport in modo viscerale, ma sono arrivato a odiarne il suo ambiente, perché lo trovo pieno di gente ipocrita che si nasconde dietro a valori in cui non crede. Questo di sicuro in Italia.
l’uscita di Sinckler è stata sicuramente un brutto colpo per l’Inghilterra, però bisogna anche dire che Malherbe in chiusa si è mangiato Vunipola, che non ha caso è uscito prestissimo (a inizio secondo tempo mentre di solito esce la 70°mo) nella speranza che Marler tenesse un po’ di più in chiusa
Partendo dalla finale alle osservazioni che fa Munari, sicuramente corrette, nessuno ricorda che l’Inghilterra è arrivata in finale giocando una partita in meno e impegnandosi fisicamente nella pool solo un tempo con l’Argentina. Poi sicuramente battere gli All Blacks logora tutti, però dai alla fine hanno fatto 2,5 partite vere in questo mondiale, e una l’hanno persa.
L’Italia non ho l’età e l’esperienza per valutare se sia la migliore di sempre, ma probabilmente dall’era 6 nazioni ci andiamo vicini. Alla fine abbiamo provato a giocarci il passaggio del turno con la nazionale che poi ha vinto il mondiale, abbiamo fatto una partita onesta dove fisicamente ci hanno dominato, però questo non è servito da lezione alle altre del 6 nazioni. Noi saremo un gradino sotto, ma nessuna nel 6 nazioni, a parte l’Inghilterra, ci ha mai dominato fisicamente in maniera brutale, ma mai come i sudafricani, e di questo nessuno ne ha tenuto conto.
Sull’aspetto dei “Valori del Rugby” solo qua in Italia si è provato a farci marketing esasperato nella speranza di aumentare i praticanti, però una cosa la devo dire, rifiutare la medaglia del 2°posto è qualcosa di antisportivo a prescindere, che in uno sport come il rugby, dove comunque il rispetto dell’avversario e della sconfitta è fondamentale più che in altri sport, lascia una ferita più profonda. Ci mancano solo ragazzi viziati e che non sanno perdere e siamo a posto, alla fine il Sud Africa ha vinto nettamente, giocando correttamente, ti ha dato la sua tariffa fino all’80esimo e tu che arrivi 2°ti togli la medaglia… ridicoli.
Ultima frase di Munari unica e da ripetere nelle società di rugby e nella società reale
La cosa che dice tutto sulla “miglior nazionale di sempre” e allo stesso tempo sui “valori del rugby” è che “qualcuno” (i soliti noti) pensa e scrive (o sperabilmente glielo fanno scrivere ma non lo pensa) di aver addirittura pareggiato con gli All Blacks.
Devo completare il giudizio: non è solo “Calvisano ladrona” ma “Calvisano ladrona & cialtrona”.
ascoltare Vittorio Munari è sempre piacevole e istruttivo.
Però mi piacerebbe chiedergli una cosa: “quale è secondo Lei (leggasi Vittorio Munari) la migliore nazionale di sempre?, ma soprattutto abbiamo mai avuto la migliore nazionale di sempre?, o forse sarebbe meglio affermare che abbiamo avuto nella nostra storia rugbystica delle partite eseguite in maniera quasi perfetta?”.
Mi piacerebbe sentire la Sua autorevole risposta, e sono sicuro che quello che ci direbbe non sarebbe banale.