Un video che serve da spunto sull’importanza della memoria. Un’Accademia annunciata, rimandata e poi sparita. E una risposta concreta del club direttamente interessato
Stamattina facebook mi ha proposto una intervista video rilasciata da Vittorio Munari a un sito toscano lo scorso 19 ottobre. Non l’avevo vista in precedenza e in questi 4 minuti (che ripropongo in calce) dice cose che chi frequenta questi spazi conosce bene. In più c’è la mimica facciale, il body language dei silenzi.
Nulla di nuovo dicevo – si parla di Top 12 e un po’ più di sfuggita di accademie – ma la colpa non è certo di chi pronuncia certe parole o di chi le riporta, ché l’interesse mediatico e i risultati tecnici del nostro massimo campionato nazionale sono quelli lì da ANNI, non da un paio di stagioni.
Memoria. La memoria è importante. Perché siamo talmente presi dal day by day, dalle ultime novità che poi ci dimentichiamo di fatti e di promesse precedenti. Come quella dell’Accademia U20 che doveva partire a Treviso: annunciata doveva aprire i battenti nell’estate del 2018. Ad aprile di quel mese la FIR fece sapere che il tutto sarebbe stato rimandato di un anno – quindi estate 2019, quella appena conclusa – perché non c’erano soldi (sì, lo so, la sto mettendo giù un po’ brutale, ma è così).
Ecco, volevo sapere se negli ultimi mesi me la sono persa solo io l’apertura dell’Accademia alla Ghirada. Magari ero distratto, stavo bevendo una birra o stavo a mollo al mare… no eh? Immaginavo.
Ovviamente, visto lo stato delle cose, è solo una coincidenza che il Benetton Treviso abbia dato il via a una iniziativa che si chiama “Rugby Insieme” (qui il comunicato) che riguarda le realtà rugbistiche della Marca e che – leggiamo – “si pone come obiettivo quello di aumentare le conoscenze inerenti questa disciplina, creando un’autentica collaborazione tra le diverse società che vi aderiranno con lo scopo finale di formare giocatori e staff di livello. Il progetto consiste nella creazione di corsi di formazione per lo sviluppo di competenze riguardanti tre distinte aree sportive: allenatori, preparatori fisici e fisioterapisti”.
Ciao neh
Paolo scusa ma io ho una domanda: ma perche’ ci si aspetta che la federazione paghi per un’accademia legata ad un club privato? Non bastano i 4 stecchi ducalia ll’anno che si prendono? Si vuole un altro stecco ducale o piu’ per l’accademia? E lo si vuole a fondo perduto senzxa vincoli immagino, perche’ semmai arrivasse e la Fir chiedesse di avere minutaggi minimi garantiti per gli accademici e/o limitazioni agli stranieri apriti cielo cosa si direbbe!
Quando parliamo di sputtanamento di bilanci, di trsoretti lasciati da Dondi e mangiati, di bilanci in rosso si tiene da conto quanto in questi anni e’ stato passato ad un club privato per partecipare al Pro 12/14? E se ne dovrebbero passare ancora di piu’ ora a fondo perduto e senza vincoli?
L’accademia di Remedello già c’è, ed è legata alle Zebre
Paolo vuoi mettere le zebre come entita’ privata alla stessa maniera di Treviso? Spero vivamente di no.
Poi vabbeh l’Accademia a Remedello…possiamo anche discutere la scelta di metterla a Remedello e se si vuole fare lo stesso giochino per “l’amico nemico” va bene
Non sono stato io ad annunciare che la cosa si sarebbe fatta, non sono stato io a rimetterla nel cassetto. Hai detto che ne facevi due e invece hai fatta solo una, tra l’altro nel cortile di casa.
Mi limito a prendere atto della cosa, il resto – oggi – è discutere sul sesso degli angeli
Verissimo che la cosa era stata annuniata e “promessa”, ma allo stessa maniera erano state promesse “piu’ accademie per tutti” nel programma elettorale delle ultime elezioni allora…non leggo nessuno protestare che queste accademie in piu’ non siano state fatte, anzi. Perche’?
Dissento che sia parlare del sesso degli angeli aspettarsi che con un budget federale gia’ ridotto ci si aspetti che venga pagata a Treviso un’Accademia …opinione personalissima per carita’
Trevis, Viadana, L’Aquila: l’hai promessa tu, una per ogni franchigia celtica.
Io non ho promesso nulla 🙂
Ripeto tutto vero, c’era un piano, anzi promessa elettorale di moltiplicare le accademie in ogni dove…inclusa Treviso. Ma alloraPaolo perche’ ti impunti su treviso e non su tutte le accademie promesse e non fatte post elezioni? Se il punto e’ che avevano promesso ke accademie allora parluamo di tutte quelle non fatte non solo treviso.
Io poi non sto neanche discutendo chi ha promesso cosa (si dovrebbe allora vedere chi ha chiesto cosa anche) e Non capisco perche’ la prendi cosi’ sul personale onestamente (ma posso sbagliarmi nel leggere il messaggio)
non la prendo sul personale. E’ vero che ne aveva promesse altre (in tanti avevano detto che il costo del progetto era insostenibile), ma vista la mancanza di soldi la FIR decise di toglierle tutte tranne le due legate alle celtiche. Poi quella di una delle due non solo la fai ma te la porti anche nel cortiletto di casa, l’altra la rimandi di un anno e poi basta, sparisce, non se ne parla nemmeno più. A me non frega di doce la devi/dovevi fare, ma tutto il resto
Paolo ma siamo d’accordo su ueste cose: le promesse non mantenute, o forse meglio le promesse fatte sapendo che non avrebbe potuto mantenerle ad accattare voti, l’aver portato l’accademia nel cortiletto di casa (con il percorso accademia-Calvisano-Zebre anche se vuoi aggiungere), ma cio’ non risponde alla mia provocazione sul dover finanziare un’Accademia ad un club privato…sono due discorsi diversi e sono OT fin dal principio pero’ penso (opinione mia) che sia anche questo un punto di discussione.
Questa storia della franchigia privata sovvenzionata dalla FIR viene sempre usata a sproposito.
Ci si dimentica che Treviso è entrata in Celtc League quando erano previste SOLO franchigie private.
Ci si dimentica che è stata la FIR a cambiare le regole di partecipazione in corsa creando una SUA franchigia.
Ci si dimentica che a causa di questo improvviso cambio di regole la,FIR ha DOVUTO concedere il sovvenzionamento a Treviso.
Ci si dimentica che la Benetton, anzi tutto il Rugby italiano, ha pagato a caro prezzo i bastoni tra percuote che la FIR ha piazzato proprio alla franchigia trevigiana.
Ci si dimentica che è grazie a quel club privato che il Rugby italiano merita ancora considerazione e plauso nell’ambito del Rugby internazionale
Ci si dimentica soprattutto che quella società privata dà cmq ben più del 50% dei giocatori alla Nazionale.
Quindi i soldi che FIR ha versato alla Benetton sono tra i pochi che hanno e stanno dando dei frutti.
E sono certo che se fosse stata attivata la creazione della franchigia a Treviso in pochi anni (molti meno rispetto a quelli che ci sono voluti x quella di Remedello) i risultati farebbero brillare gli occhi.
Ma credo che il problema principale sia proprio quello e non la mancanza di fondi: sai che scorno x tutti quelli che hanno grufolato allegramente alla mangiatoia FIR portando scarsissimi risultati in tanti anni anche nel settore Accademie??
Quindi, basta vedere i soldi versati a Treviso come una spesa a fondo perduto! Solo tra i pochi soldi spesi da questa FIR che stanno dando dei frutti.
Bangkock per te non sono a fondo perduto e per me si.
Faicle poi raccontare parte della storia e non tutti gli aspetti della vicenda, roba da tifoso della fossa.
A me sta storia che bisogna baciare cdove passa benetton treviso non va bene, ok? Non sono un loro tifoso e mai lo sono stato, riconosco i loro meriti ma anche i loro demeriti e la presunzione con cui si atteggiano. E’ la mia sacrosanta opinione.
Per la cronaca: ti dimentichi quanti soldi davano all’inizio? Ti dientichi che hanno “dovuto” dare 4 milioni dopo un ricatto bello e buono di Benetton “altirmenti ce ne andiamo”, ti dimentichi che c’erano delle regole inizialmente sui minutaggi dei giocatori internazionali oggi saltate…vuoi che vado avanti sulle cose che hai dimenticato o furbescamente deciso di soprassedere nel menzionarle?
Leggo: “…. presunzione con cui si atteggiano. E’ la mia sacrosanta opinione.”.
Chi è presuntuoso al punto da avere un’opinione niente popodimeno che “sacrosanta” ?
Senza polemica.
sacrisanto diritto ad avere un’opinione va bene? era quelli che intendevi e non pensavo di doverlo spiegare ma vabbeh,chiaro che ho toccato un nervo scoperto per la fossa
@Stefo, non dimentico proprio nulla.
Ti dirò di più….il ricatto, come lo chiami tu, per me è stato semplicemente un costringere chi aveva cambiato le regole in corsa a non farlo a gratis.
Troppo comodo azzerare gli Aironi ed entrare a giochi già iniziati e con regole diverse con una franchigia che aveva a disposizione il budget federale.
La FIR ha deciso così? Benissimo
Pensava di avere il coltello totalmente dalla parte del manico?
Sbagliatissimo!!
E bene ha fatto Treviso a far valere la sua posizione.
Tu ci vedi un atteggiamento di supponenza, di superiorità??
Ma scusa, se sei l’unica squadra nel panorama rugbistico italiano con le potenzialità per competere seriamente a livello europeo credo proprio sia normale e corretto far valere questo “peso”!!
Succede così in tutti gli ambiti, dallo sport al lavoro.
Il mio sarà, a tuo dire, un discorso da tifoso della fossa; io invece ti posso assicurare che esprimersi lo stesso parere se tutto ciò riguardasse una squadra avversaria della Benetton.
Il tuo piuttosto mi sembra un ragionamento mosso solo da invidia, quella che sempre consuma il fegato dei perdenti quando osservano qualcuno che riesce dove loro invece falliscono.
Bangkok per l;ultima frase non rispondo perche’ penso che tu abbia superato una linea di ediucazione e spero che te ne renda conto!
Io non sono legato a nessun club inb Italia quidi non avrei nessuna invidia per treviso, a cui ho sempre e comunque riconosciuto meriti in passato nel panorama del rugby italico.
Sai incece cosa penso? Che per porci comodi da ultras della fossa fai un bel miestrone storico mischiando la porcata fatta agli Aironi, mettendo su una franchgia federale (in quanto federale quindi era ovviaente fatta con soldi federali) con una realta’ che invece e’ rimasta privata, ha preteso di avere gli stessi soldi di una realta’ federale ed ha anche poi storto il aso perche’ con quei soldi federali si volevano mettere dei vincoli su come utilizzarli, e continuando col ricatto ha ottenuto di averse soldi senza alcun vincolo. Ed oggi vogliono i soldi per farsi fare anche l’Accademia.
Facile fare gli splendidi coi soldi degli altri, e si il coltello dalla parte del manico ce l’;aveva treviso e stya li’ il ricatto bello e buono fatto alla federazione, o noi o niente…
Ah io non dimentico anche l’arroganza dei tifosi trevigiani che all’ultimo 6N in occasione delle utlime 2 aprtite volevano rilasciati i loro migliori giocatori perche’ si giocavano i playoffs mentre la nazionale tanto un cucchiaio di legno in piu’ o meno chissenefrega!
@Stefo, nessun minestrone storico, semplicemente raccontare come si sono svolti i fatti. Perché non si possono estrapolare dal contesto “storico” nel quale si sono svolti.
Ogni azione produce delle conseguenze e la porcata ai danni degli Aironi ha prodotto tutto il resto.
E poi, tu accusi me di fare del “minestrone storico”? Tu che adesso alle accuse di “arroganza” alla società Benetton Rugby” ci incolli pure quelle dei suoi tifosi??
A parte che il poter disputare i playoff di Pro14 è stato uno dei pochi eventi/risultati positivi dei quali si è potuto fregiare tutto il Rugby italiano negli ultimi anni, ma davvero ha ferito così tremendamente il tuo cuoricino ascoltare/leggere le richieste dei tifosi Benetton? Ripeto…dei tifosi????!!!!
Santo cielo, non immaginavo una tua sensibilità così profonda.
Dai, torniamo seri, su.
Se l’Accademia è stata rinviata di un anno per mancanza di soldi e poi non aperta ugualmente significa che continuano a mancare i soldi.
Non è affatto detto che spendere i soldi che ti danno in anticipo a puttane significhi sperperarli uguale a buttarli dalla finestra. Almeno lì un ritorno “certo” c’è, come insegnava George Best…
Quando ho letto del nuovo progetto avviato dalla Benetton, ho proprio pensato la tua stessa cosa: stanno facendo esattamente quello che hanno fatto con i permit. Tu federazione non mi dai gli strumenti che mi servono per crescere? Bene, me li faccio da solo!
Per me é molto meglio così, visti i risultati passati, ma NON dovrebbe essere questo il modo. La federazione si dimostra sempre più per quello che é: una massa di incompetenti. La cosa brutta é che in fir ci sono tantissime persone brave, capaci e con voglia di fare, ma sono tutte i posizioni di scarso potere decisionale. Purtroppo lì ci sono quelli che stanno distruggendo tutto e che, in più, credono pure di essere nel giusto….
Il Presidente Dondi, parmense e di tutt’altro spessore rispetto al suo successore, ha abbandonato Tirrenia e aperto a Parma la Francescato.
Il Presidente Gavazzi. bresciano o giù di lì e di tutt’altro spessore rispetto al suo predecessore, ha abbandonato Parma e spostato la Francescato a Brescia o giù di lì.
Se 1 + 1 fa veramente 2, immagino che per aver l’Accademia a Treviso dovremmo aspettare che venga eletto un presidente federale trevigiano o giù di lì.
Tristesse
Non ho il vostro background sul passato della FIR,ma la domanda posta da un utente è lecita: tu club privato se vuoi l’accademia te la paghi.
Capisco che è un ragionamento crudo,ma se i soldi sono quelli ed in più ogni anno contribuisco a metà (?) del tuo budget,cosa deve fare la Fir?
Di necessità virtu: Benetton si organizza in maniera differente, finalmente!
Posso solo aggiungere che ci vorrebbe un bel dibattito pubbluci tra i presunti o futuri candidati alla presidenza per capire visione hanno sul rugby in Italia
il problema è che il club privato è il perno dell’alto livello in Italia e logica vuole che abbia un’accademia collegata
il problema di fondo è che sono anni che siamo in PRO14 e ancora si naviga a vista (accademie che non ci sono o che si spostana, permit player fai da te, franchigie mai esistite, e potremmo continuare per ore ad elencare le cose che sono state annunciate e mai fatte)
la F.I.R. dovrebbe scegliere una strada e seguirla fino in fondo; giusta o sbagliata che sia sarebbe sempre meglio che questo; purtroppo invece non sono in grado (se non talvolta in malafede) e continuano a perpetrare questo disastro
in tutto ciò io trovo scandaloso che la FIR continui a dare ricchi premi a chi fornisce giocatori alle celtiche o a chi riesce a pescare l’australe giusto ma non premi le società che hanno formato i giocatori in casa… se i miseri premi che danno all’eccellenza li dessero ad un vero campionato U20 nel giro di pochi anni torneremo ad avere una base…
Sicuro? Io credo che tanti di questi soldi verrebbero sperperati anche dalla base.
Certo che il vate parla proprio con tono schifato del Top12 ma, e forse sono io che non ricordo, non l’ho mai sentito fare delle proposte concrete su come cambiarlo per farlo diventare più interessante e utile alla crescita del rugby nazionale. Sarebbe bello avere un’intervista ad hoc sull’argomento.
Munari non parla del Top12 perché probabilmente finirebbe querelato 🙂
In realtà credo che Munari non possa parlare liberamente del Top12 perché tesserato e direttore tecnico di uno dei club che vi fanno parte.
Rischio squalifica dietro l’angolo.
Non capisco la validità dell’argomento secondo cui essendo Benetton TV una società privata non dovrebbe avere fondi federali. Se usassimo un criterio meritocratico per ripartire i fondi, la FIR dovrebbe ripartirli in modo da premiare chi ottiene risultati migliori.
Premessa, i fondi della FIR sono di un organismo assimilabile a un’istituzione pubblica? Non essendo competente in materia giuridica, spero che qualcuno chiarisca il dubbio. È comunque certo che parte di quei fondi sono statali, quindi hanno provenienza pubblica. Sono le tasse dei cittadini italiani. Almeno per questa ragione Benetton TV, come qualunque altra società affiliata alla FIR, ha diritto di ricevere fondi. La quota di fondi che riceve è proporzionata agli obiettivi, all’impegno richiesti dalla competizione Pro 14. Ma non ai risultati, si badi bene.
A me pare che la triste anomalia sia l’assenza di un secondo sponsor disposto a investire nella seconda franchigia italiana una cifra pari o superiore a quella di Benetton. Da questo punto di vista lo scandalo è l’investimento a fondo perduto di tanto denaro che non porta a risultati sportivi apprezzabili, non porta risultati economici e tantomeno di immagine. Certo porta risultati politici. Ahimè, quanto costano cari questi servizi!
Non sono un giurista ma da quello che ho letto la questione è abbastanza dibattuta se le federazioni sportive siano o meno da considerare enti pubblici.
Per quanto riguarda le tasche degli italiani in un post sotto ho messo il link del bilancio FIR 2018: i ricavi totale ammontano 45.447.165,25, dei quali 5.903.339,00 sono contributi del CONI e 241.776,00+73.782,28 sono contributi dello Stato, Regione, Enti Locali, altri soggetti. tutto il resto scorrendo velocemente le varie voci di bilancio non mi risulta che ci siano altri euro che provengono dalla tassazione dei cittadini.
Credo che alle promesse elettorali non mantenute ormai dovremmo essere esperti in questo paese, e non solo per ciò che riguarda il rugby. Ma probabilmente la faccenda al di là della questione economica, che sicuramente ha rivestito un ruolo, è probabilmente più complessa del semplice fatto di farla o non farla. Premetto che sono un semplice osservatore che non ha ancora capito per nulla i meccanismi che ci sono in FIR, ma semplicemente osservando la situazione mi sorgono almeno 3 punti che per ogni presidente federale (da qualsiasi parte venga) porterebbero problemi spinosi su cui si giocano molti consensi. Nel caso si facesse questa accademia:
– la FIR dovrebbe negoziare con i Benetton, oppure altra faccia della stessa medaglia, non negoziare per nulla e quindi lasciar gestire una cosa loro ad altri. Chi sono i tecnici dell’accademia? Chi li sceglie? La benetton, la FIR, insieme ecc….
– gli alti club veneti come vedrebbero la cosa? hanno tutti un settore giovanile che verrebbe svuotato dei probabili migliori talenti verso accademia benetton, i club direbbero a ragione che ci stanno a fare.
– una volta in piedi chi paga i costi di gestione, sono compresi nel budget che FIR riconosce a benetton, la mantiene tutta FIR o tutta i benetton?
Questo sarebbe solo l’inizio dei problemi, e per questo vedo di difficile realizzazione la cosa. Andare nella direzione di avere 2 franchigie con relative accademie vuol più profondamente dire che la direzione politica è quella di togliere di mezzo i club ed andare verso un modello irlandese/scozzese dove tutto il movimento crea giocatori per portarli verso il vertice e capisce il proprio ruolo, si ridimensiona ecc… è questa la strada che si vogliamo?
Da qui passa la riflessione vera, che vogliamo fare da grandi in questo paese con il rugby?
La mancanza di soldi per non istituire la seconda accademia (vedrei più naturale avere due accademie e una franchigia che due franchigie e un’accademia) è a mio avviso solo una scusa. I soldi c’erano e tutto sommato ci sono, se poi vengono mal utilizzati è un altro discorso.
Prendiamo ad esempio il bilancio consultivo FIR 2018 https://www.federugby.it/index.php?option=com_docman&task=cat_view&gid=636&Itemid=952 e l’annual report IRFU 2018/2019 https://www.irishrugby.ie/irfu/annual-report/: IRFU ha fatturato quasi il doppio di FIR, IRFU ha un costo del perdonale (Salaries and pension) di 3,694,716 euro mentre la FIR è di 4.117.891,80 euro. A tutto ci può essere una spiegazione (più o meno plausibile).
Personale e non perdonale
E’ la dimostrazione di quello che dicevo: non è la burocrazia al servizio del rugby ma il contrario. In italia e non solo, il rugby (o qualunque altro sport-attività) deve mantenere la burocrazia, ovviamente sovradimensionata e parassitaria al 90% e più. Sennò come le vinci le elezioni a ripetizione?
Grazie. molto interessanti i bilanci
La soluzione a questo e ad altri problemi non è la solita, incomprensibile e ideologica compartimentazione tra pubblico e privato. La compartecipazione a volte dà frutti. Il punto vero è avere obbiettivi comuni e almeno paralleli. Semplificando con l’accetta Benetton Rugby ha come obbiettivi, tipici di tutti i club di qualsiasi sport, di fare rugby di vertice, vincere se possibile, far contenti i tifosi e se ci si riesce metter via qualche soldo o almeno non spenderne troppi, anche col ritorno di immagine. In qualsiasi ordine li si voglia mettere. La FIR ha gli stessi obbiettivi, ma a livello di sistema Italia, e lo fa con soldi pubblici perché l’Italia, come nazione, ha deciso che spendere soldi nello sport è un bene per tutti e la FIR ne ha la responsabilità nell’ambito rugbistico. Benetton Rugby non può, non riesce e non è nemmeno il suo mandato, fare quello che deve fare la FIR. Ma se far giocare i giocatori a Treviso in Pro14, magari con un sistema di permit player, con un’accademia privata, pubblica, un po’ e un po’, con un po’ di soldi pubblici e con accordi chiari e condivisi a livello di sistema, se tutto ciò contribuisce a raggiungere gli obbiettivi di entrambi (Benetton che vince e nazionale italiana che vince e che così trainano il sistema rugbistico a livello trevisano e italiano, ecc.), bhe, mi sembra un buon sistema. Funziona, con tutte le differenze del caso, in NZ, in Galles, in Irlanda e persino in Giappone. Funziona, stranamente, anche nella pallatonda.
Il rugby non è dello Stato, non è pubblico. Lo Stato, tramite i suoi strumenti (CONI, federazioni, ecc.) deve solo consentire che lo sport funzioni e sia praticato a tutti i livelli. Gestire l’alto livello serve a trianare il movimento e a dare lustro all’Italia e se possibile dare un ritorno economico al Paese.
Il punto non è che la FIR spende male i suoi soldi, non è nemmeno che non sa fare programmazione, il punto è che non ha chiari i suoi obbiettivi e quindi non sa nemmeno cosa programmare. Cosa programmi se non sai nemmeno cosa vuoi? Ovvio che qui non può che nascere il sospetto che gli obbiettivi di chi guida la FIR e di chi ci razzola attorno siano diversi da quelli “ufficiali”.
Può anche stare antipatica la Benetton, per quello che rappresenta, ma è paradossale che sia percepita come l’ultima chance del rugby italiano.
Ciao Paolo,
Da veneto mi sembra un comunicato di separatismo. Mi spiego sembra un comunicato di non volerne più sapere di quello che viene promesso e mai fatto. Inizia una 2 guerra con Treviso che secondo me porterà a 2 finali o l’estromissione di Treviso dal rugby che conta ( vedi progetto Petrarca in Celtic) se Gavazzi viene confermato. Oppure il riconoscimento definitivo dell’importanza di Treviso e dei Benetton nel Rugby Italiano e la vittoria di un candidato diverso dal super G.
Futuri utopici ? Chi lo sa. Intanto buon rugby a tutti e buona finale.