In avanti popolo! – La trasparenza e il buon senso che non c’è: quel pasticciaccio tanto brutto sui contratti FIR-Pro12

Palla Fir

Due consiglieri federali chiedono di poter visionare i contratti stretti dalla FIR con il board celtico, e dalla stessa federazione con Benetton Treviso e Zebre per la partecipazione al Pro12 ma viene detto loro di no. Inizia un gioco di specchi burocratici e non che porta a un esposto al CONI. Una storia che fa cascare le braccia.

C’è poco da dire e da girarci attorno, da qualsiasi parte la si prenda questa storia fa cascare le braccia. La vicenda: i consiglieri federali Roberto Zanovello ed Erika Morri, eletti con il movimento di opposizione al presidente FIR Alfredo Gavazzi di “Pronti al cambiamento” chiedono di poter visionare i documenti che legano la FIR al Pro12 e quelli siglati tra la federazioni e le due selezioni italiane (queste ultime sono tenute al silenzio da una clausola di riservatezza). Viene opposto loro un diniego non sostenuto da nessuna normativa e una trafila di passaggi burocratici che vengono ben spiegati dall’articolo di lunedì del Gazzettino a firma di Ivan Malfatto che ha reso pubblica la vicenda e di cui in calce trovate un ampio stralcio.

C’è poco da dire, ho scritto poco fa, ma una cosa va sottolineata: i consiglieri federali, di qualsiasi fazione “politica”, devono avere il diritto di visionare e consultare qualsiasi tipo di contratto e accordo che la FIR stringa con chicchessia, quale che sia la fazione “politica” del presidente. Punto. E’ una questione di buon senso e di buon gusto. Di oggettiva trasparenza. Altrimenti a che serve il Consiglio Federale? Aboliamolo che facciamo prima. E’ come se il governo stringesse un accordo commerciale di grande importanza con – ad esempio – la Francia ma ai parlamentari non fosse possibile essere informati circa i dettagli. Una cosa inconcepibile.
Zanovello e Morri hanno violato qualche norma? No, e il fatto che per risposta l’istituzione FIR abbia dovuto ricorrere a bizantinismi burocratici degni del celebre episodio di “Le 12 fatiche di Asterix” (guardate qui) la dice abbastanza lunga.
Ecco parte dell’articolo di Malfatto pubblicato dal Gazzettino:

Ai consiglieri federali è proibito conoscere i contenuti dei contratti firmati dalla Federazione italiana rugby. Nello specifico i tre accordi di partecipazione al Pro 12 con Benetton Treviso, Zebre e board della Celtic, sottoscritti dal precedente consiglio federale. Con le dovute proporzioni, è come negare i documenti di un’azienda ai membri del cda che la dirige, di un Comune al consiglio che l’amministra, del Governo al Parlamento che rappresenta i cittadini. È possibile? Sì, a quanto denunciano i consiglieri Roberto Zanovello ed Erika Morri in un esposto inviato il 10 febbraio alla Procura della Fir (e ai suoi revisori dei conti), a quella generale del Coni e al segretario del Coni stesso. «Ad oggi, a distanza di due mesi dalla prima richiesta effettuata il 3 dicembre – si legge nel testo di sette pagine – i consiglieri federali non hanno potuto accedere ai documenti». I contratti in questione, nel caso del Benetton in fase di scadenza-rinnovo, sono di vitale importanza per il rugby italiano e il bilancio economico della federazione. Prevedono un esborso annuo della Fir di circa 10 milioni di euro. (…) La prima richiesta verbale, nel consiglio del 3 dicembre, riceve «un diniego immotivato sia alla consultazione, sia alla copia, dal presidente Fir». La lettera del 7 dicembre, al Collegio dei revisori, ha come risposta: «Indirizzare la richiesta con atto formale alla Segreteria del consiglio federale». Il segretario generale Claudio Perruzza, interpellato il 4 gennaio, replica «di non poter dare seguito alla richiesta: ragioni di riservatezza e di pari trattamento di tutti i componenti determinano l’impossibilità all’accesso». Infine il presidente Alfredo Gavazzi, il 31 gennaio, scrive che ha preso «atto della risposta fornita dai soggetti e organi competenti, come previsto dalla nostra normativa vigente». «Quale sia la normativa vigente citata dal presidente che consenta tale assurdità logico-giuridica non è dato sapere – scrivono Morri e Zanovello ai procuratori Fir e Coni – È solamente un abuso. Il dato certo è che i sottoscritti sono posti nell’impossibilità di svolgere il loro mandato di consiglieri federali, legittimamente eletti dall’assemblea del 17 settembre». (…)

 

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117 pensieri su “In avanti popolo! – La trasparenza e il buon senso che non c’è: quel pasticciaccio tanto brutto sui contratti FIR-Pro12”

      1. Sono molto in pace. Attendo con ansia il monito dal Colle che inviti Paolo a non banalizzare questioni cosi’ intricate (birbantello, Paolo!) in una paginetta.

  1. @Paolo quando scrivi “Altrimenti a che serve il Consiglio Federale?” hai perfettamente centrato il punto.

    Come si dice dalle mie parti “è utile come il cazzo ai vecchi”.

    Il Gran Consiglio era più utile – e ho detto tutto.

  2. Piuttosto dell’articolo di Ivan Malfatto avei preferito leggere il comunicato di Zanovello e Morri. In ogni caso è vigore in Italia una normativa che si chiama “accesso agli atti” che regolamenta la materia. Chiunque ne abbia diritto, può accedere agli atti di Enti privati e pubblici, e l’Ente è obbligato a rilasciarli entro 30gg.

    1. Perché devi sempre parlare a vanvera? Se vuoi argomentare, argomenta a ragione, cribbio.

      La normativa riguardante l’accesso agli atti riguarda i rapporti del cittadino riguardo la Pubblica Amministrazione (in merito alla visione di atti pubblici, appunto) ed è molto articolata. Non è nemmeno vero che l’ente sia obbligato a rilasciarli (dipende).

      1. L’accesso agli atti riguarda tutti coloro che ne hanno diritto dai cittadini ai consiglieri comunali e c’è un termine preciso per il rilascio.

      2. Ma i Consiglieri Federali possono visionare quei documenti? Ne hanno diritto? Hanno fatto inoltrato correttamente richiesta?

        Secondo me ridurre il tutto a una questione amministrativa di accesso agi atti è minimizzare.

        Comunque.

  3. Mah, aspettiamo di avere più elementi, quantomeno una replica della FIR o di AG, prima di dare giudizi definitivi, certo che se fosse veramente come riportata nell’ articolo, sarebbe grave!!!!

    1. Ciao Hro
      ho fatto qualche verifica in FIR ieri e mi hanno confermato la cosa: il presidente ha opposto un diniego alla richiesta dei consiglieri. Motivazioni non conosciute. Ora è questione di carte bollate. Una tristezza infinita

      1. mi è venuto in mente : amica della mia malinconia…. 🙂 🙂
        AdG sai che ti voglio bene come a mio nonno ma non puoi difendere l’indifendibile…
        non ci fai una bella figura. 😉

  4. “Precedente” si intende il quadriennio o presidente ?
    Insomma…… Gavazzi #1 o Dondi #4 ?
    E il famoso accordo segreto con Benetton e Aironi è mai stato svelato ?
    Ed esiste una segretezza sugli atti?
    Cioè. …. una volta che i consiglieri federali lo avranno saputo ne si può parlare o avranno l’obbligo di tacere ?

    1. Si parla di Zebre quindi precedente come Gavazzi 1 visto che il Dondi 4 prevedeva gli Aironi.
      Anche i conisglieri fossero tenuti al silenzio e’ SCANDALOSO senza se e senza ma che venga loro negato!

      1. Gino su dai che hai capito, l’ultimo accordo Zebre-Benetton era fatto da Gavazzi, le Zebre son subentrate nel primo accordo…poi certo per mesarebbe giusto che sia dato l’accesso ai consiglieri anche per il primo acocrdo

    2. il consiglio federale precedente, quello in carica quando sono stati stipulati gli ultimi contratti. Non esiste segretezza sugli atti, non da parte FIR, quantomeno: chi non può parlarne sono le due franchighie

  5. Mah…robe dell’altro mondo…che poi cosa ci sara’ di cosi’ segreto?! Mi sembra piu’ una posizione di principio a sto punto…idiozia allo stato puro se tutto cio’ fosse vero

  6. SPERO QUANTO PRIMA IN UN INTERVENTO DELLA MAGISTRATURA ORDINARIA E DELLA GUARDIA DI FINANZA PER FARE CHIAREZZA SULL’EFFETTIVA SITUAZIONE FINANZIARIA E PATRIMONIALE DELLA FEDERAZIONE ITALIANA RUGBY ! NON CREDO SIA PIU SUFFICIENTE CHE SIA IL CONI A FARE DA GARANTE SULLE FEDERAZIONI E COME LA BANCA D’ITALIA CON LE BANCHE ABBIAMO VISTO BANCA ETRURIA E VENETO BANCA ETC…

  7. E’ inutile fare le verginelle sgomente, è stato sempre così e ci è andata sempre bene, passiamo al prossimo capitolo

  8. Mah! Incomprensibile se non per nascondere qualche malversazione, appunto. Poi se a queste cose aggiungiamo i risultati delle nazionali, delle franchige, insomma il quadro è quantomai desolante. No, non voglio fare tutto un minestrone: ogni questione va affrontate nelle sedi e nei modi oppurtuni; quella tecnica separata dalla politica e da quella economica. Però non posso fare a meno di fare un’associazione di idee. Soprattutto con la foto del Mitre: saranno quanti, 6, 7, 8 anni che sono stati sostituiti dagli Adidas? Lo trovo un simbolo di rugby più “pane e salame” se mi concedete l’espressione, più ristretto, meno fashion… dopo la sbornia dell’ingresso nel 6 Nazioni e qualche annata buona, cosa ci resta? Quale patrimonio tecnico, umano, sportivo, abbiamo maturato in questi ultimi 16 anni? SEDICI ANNI! Sono deluso e arrabbiato.
    E domenica andiamo a Twickenham contro la seconda squdra del mondo che vorrebbe diventare la prima.
    Buon rugby a tutti.

    1. Il CONI ha delle regole per intervenire nella giurisdizione delle singole federazioni, e passano praticamente tutte dalla Procura federale (ovviamente con tutti i gradi di giudizio) o dal voto (o decadenza) dei singoli Conigli federali (che sono praticamente tutti come quello FIR quanto a rappresentatività e dialettica). Più o meno, a riforma del titolo V invariata, quel che può fare un governo nei confronti delle Regioni. L’altra volta si erano levati il solitario Zanoviev dai maroni, stavolta sono in due e tutti e due tosti. Sgarbo? Di sicuro, ma anche la chiave per guardare dentro i bilanci per il 25% e oltre della spesa. Tassa, contributi ordinari e straordinari, eventuali rimborsi, permit, premi di formazione, e poi riscontri tra date: per gli sceneggiatori di un telefilm di avvocati americani ci sarebbe più trippa che alla Simmenthal. E soprattutto, ricordava il saggio Jock qualche giorno fa, c’è incombente il famoso obbligo di rientro dal buco di bilancio.

  9. C’è da augurarsi che la questione sia un semplice dispettuccio da condominio litigioso e non un modo per celare un disallineamento tra quanto riportato sul bilancio alla voce “uscite Celtic” (o come cavolo l’hanno chiamata) e l’ammontare degli effettivi contratti di partecipazione delle franchigie.
    In ogni caso, bravo Paolo a parlarne: altre testate preferiscono tacere. E non è l’unica vicenda spinosa di cui hanno scelto di non occuparsi (a proposito del celare le informazioni).

    1. la prossima franchigia italiana la chiameremo Crusaders e sarà composta solo da giocatori che abbiano avuto almeno un intervento al crociato: sarà una squadra fortissima e sarà sponsorizzata dalla clinica di Abano Terme, quella che cerca di aggiustare i trevigiani per intenderci…

      1. Ottima “brusaders” Gino. 🙂 🙂

        Jock, non ti arrendere, continua cmq. io t’appoggio.

  10. OK.
    Tiro fuori il leguleio che c’è in me.
    Non si possono porre sullo stesso piano l’accesso agli atti amministrativi che compete a qualsiasi cittadino portatore di un interesse legittimo con il diritto/DOVERE di controllo del consigliere federale rispetto agli atti su cui è chiamato a votare…
    Quelli che stanno mettendo in atto sono dispettucci, utili solo a lucrare ulteriore tempo per nascondere la polvere sotto al tappeto il più a lungo possibile… nel frattempo si concluderà in qualche modo qualche altro accordo che supererà quelli per cui si è chiesto di prendere visione / estrarre copia…
    resta il fatto che non c’è segreto che possa essere opposto ad un consigliere federale nell’esercizio delle sue funzioni…
    un “ufficio studi legislazione ed affari legali” di tre persone (su un organico di 40) se lo può permettere solo la FIR, vorranno giustificare il loro stipendio assecondando il presidente, ma dubito possano andare avanti a lungo a sostenere una tesi così pisquana (cit.)

    Forza Zanovello e Morri!

    1. Certo che si possono porre sullo stesso piano, l’importante è chiamarsi AdG e cercare ogni artifizio possibile per giustificare le porcherie dei suoi sodali.

    2. mi fido di te Frac e ti chiedo. Pero’ puo’ esserci un obbligo di confidenzialita’ dei consiglieri? nel senso che possono anche vederlo ma non divulgare alcuni aspetti che potrebbero essere dei “segreti commerciali”?

      1. gsp con tutto il rispetto ma lanche ci fosse l’obbligo di confidenzialita’ e noin doivulgazione dei dati cio’ non avrebbe alcuna rilevanza sul fatto che i consiglieri non possono visionare tali documenti…sono due cose separate.
        I consiglieri devono poter vedere tali documenti, se poi c’e’ confidenzialita’ e non divulgazione dei dati si atterranno ad essi.

      2. Bentornato @gsp temevo che, da quando San Isidro non commenta più, ti fossero venuti a noia i forum. 🙂 Come vanno le cose col figlio dell’immigrato pakistano…? 🙂

      3. ciao giova’, devo dire che mi manca un po’ quel bonnairense col maglioncino canarino. salutamelo.

        Il sindaco va bene, soprattutto rispetto a quello prima. per tutto il resto, da brexit in giu’ un disastro totale. tu come stai?

      4. Il “bonnairense col maglioncino canarino” pare abbia appena fatto richiesta di tesi di laurea (sgooop!).
        Io sto bene, domenica son stato al derby partenopeo ed il clima di passionale spontaneismo della base mi ha rincuorato delle vicende non proprio confortanti degli ultimi tempi.
        Tieni duro con la Brexit, ‘che non è ancora detta l’ultima. E, mal che vada, puoi sempre rifugiarti ad ovest, da quello cui dovevi offrire il caffè… 😀

    3. Finalmente. Due cose totalmente diverse. L’ accesso agli atti è una questione tutta diversa, questi sono dispetti e basta. Che però, ancora una volta, danno la cifra. Avevo letto ieri, il pezzo.

  11. OT, ma neanche tanto. Sul bon ton e sull’importanza dei comportamenti, molto più importanti per il rugby rispetto ad altri sport pro: per la guida in stato di ubriachezza Carter si è giocato la sponsorizzazione di Land Rover.

    1. Che sfiga Mal, avessero beccato ebbri alla guida i ragazzi di OR (fra i quali PW), al tempo dei mondiali, avrebbero risolto il contratto pure con il Sito e noi saremmo riusciti a leggere serenamente articoli e post senza quegli agguati pubblicitari; mentre tu avresti risparmiato tutti quei viaggi alla ricerca di Land a cui “rifare” le fiancate.
      😉

  12. Qui, prima di poter impostare qualsiasi discorso sulla crescita tecnica del movimento in Itaila, si dovrebbe fare piazza pulita di chi lo governa.
    Periodicamente ne salta fuori sempre una..

    1. Chi lo governa è stato eletto democraticamente! per due volte!
      E non credo sia sufficiente l’utente di un blog per invocare “piazza pulita”..

      1. Il problema è proprio questo, per quanto si possa criticare chi governa il rugby, c’è sempre un vicino di casa che lo vota in cambio di qualche favore. Piazza pulita deve essere intesa come “cambio di mentalità”. Per ora siamo messi malissimo, non bastano i numeri di un fallimento totale, atteggiamenti di dispotica arroganza e mala organizzazione a superare la politica dell’orticello di molti “operatori del settore”….

      2. Cambiare le persone potrebbe non bastare, troppe volte abbiamo visto sostituti il cui scopo era solo quello di spostare gli interessi a prioprio favore. Ma questo è un problema dell’Italia in generale..

      3. ci mancherebbe, ognuno può dire ciò che vuole..
        era solo per dire che chi è li a gestire è stato eletto dalla maggioranza dei clubs italiani..che piaccia o meno..
        che poi è lo stesso che ha portato qui la Triade più Venter con lo specifico intento di cambiare quasi tutto nel rugby italiano..
        invece qui c’è gente che dopo soli 6 mesi sperava in chissà quale miracolo!
        le critiche a COS son già cominciate, dopo manco 10 partite..

  13. Al di là delle pulizie etniche invocate, non sarebbe compito di Zanovello e Morri fare un comunicato stampa dettagliato e argomentato stigmatizzando quanto accaduto? Perchè fare una “soffiata” a Ivan Malfatto? Credo loro conoscano i loro diritti e i loro doveri, senza doversi avvalere di avvocati più o meno improvvisati su di un blog. Soprattutto nel rispetto di coloro che votandoli, li hanno fatti entrare in Consiglio Federale.

    1. Infatti, da consiglieri eletti, non hanno fatto comunicati stampa e/o soffiate ma “un esposto inviato il 10 febbraio alla Procura della Fir (e ai suoi revisori dei conti), a quella generale del Coni e al segretario del Coni stesso.” Che è esattamente quello che può/deve fare un Consigliere di minoranza che si trovi impedito nell’adempiere il proprio incarico elettivo.

  14. a fronte di ostacoli procedurali apparentemente illegittimi il dovere di Zanovello e Morri era quello di presentare l’esposto in procura. quello lo hanno assolto ed è la cosa più importante.
    a chi farlo sapere e come sono loro scelte personali e se hanno più simpatia per Malfatto Zupo Wilhelm Fumero Vezzosi Fusco o Cimbrico saranno anche affari loro.
    Dubito che avrebbero trovato molto ascolto su altri siti ovali che “contestualizzano” persino i trentamila posti vuoti all’olimpico.

  15. Bello il commento ad minchiam senza aver letto…che euqivale per me a commentare una aprtita non vista….a meno che la cosa non fosse fatta volutamente…

    Esposto fatto e poi grazie ad un qualcuno che non si e’ venduto il deretano per 4 interviste informazione resa pubblica…come dovrebbe essere…ma capisco che per qualcuno il fatto che ci siano dei media che ancora fanno il loro lavoro sia difficile da comprendere, anche Donald Trump un problema ad accettarlo 🙂

  16. di cosa vi meravigliate popolo del rugby con tastiera, (compreso il sottoscritto).
    Il presidente e’ stato eletto x altri 4 anni, speriamo che finisca l’era della salamella iniziata con
    gargamella e seguitata con 1,33 . se pensate poi che intervenga il CONI campa cavallo……
    COS vedi dove sei finito nel rugby dei MULINI/CAMPANILI.

    1. Quest’articolo fa male perché è scritto con garbo, competenza e intelligenza.
      A ben vedere Woodward scrive le stesse cose, o meglio tratta gli stessi argomenti, di cui abbiamo parlato in questi giorni: retrocessione, Georgia, O’Shea e il suo ruolo e lo fa con argomentazioni ineccepibili.
      Fa male perché ci ricorda che più o meno vent’anni fa eravamo migliori dell’Argentina.
      Ma a far ancor più male è la certezza che se Woodward sapesse di cosa si preoccupa il nostro Presidente Federale, mi riferisco all’articolo qui sopra, non si degnerebbe neppure di scrivere di noi sul Daily.
      Vabbè. Grazie comunque di avercelo indicato, @Giovanni

      1. Competentissimo e lucido e professionale come sempre. Lascia una piccola speranza alla fine, mi pare; mi attacco a quella e non al resto, al resto mi attacco, in folta compagnia, domenica pomeriggio dopo la partita.

    2. Grazie Giovanni.

      “Then there is O’Shea’s role. He must confine himself to the senior Italy squad and squeeze every drop out of the talent available. He mustn’t get distracted. Having the discipline to remain focused on winning the next game is what being head coach is all about.
      This is where Eddie Jones excels and where Stuart Lancaster became distracted. It’s impossible to do everything, it dilutes your impact. Eddie is no doubt grateful to the structure of English rugby that delivers him such strength in depth — but other than making the occasional recommendation, he has no interest or time to supervise that structure.
      Meanwhile, Lancaster was involved in everything: Under 20s, sevens, women, Saxons and the first XV. It summed up the naivety of England on and off the pitch.
      Eddie’s job is to be out on the training paddock or in front of a screen analysing players and teams. As a head coach, you are just passing through. It’s a moment of time which you have to grab and deliver results. ”

      Questi passaggi che precedono quello da te riportato sono interessantissimi…io non condivido pienamente che COS non possa fare il DoR pero’ io non sono Sir Clive Woodward quindi mi pongo il dubbio che forse e’ vero…penso che sia un manaer con abbastanza “comprovata esperienza” sul cui pensiero valga la pena porsi pensarci su.

      1. neanche Mallett sulla gazzetta le manda a dire…adesso che lo dicono loro che il nostro managmnt è scarso chissà cosa troveranno per assolversi.
        Il pensiero di Woodward sono le mie critiche alla triade, non tanto per le loro capacità, ma quanto per la necessità di materiale umano che avevamo bisogno in Italia, più che una triade ci serviva un esercito di manager…

      2. Concordo Mr Ian, il successo della triade che sicuramente ha le capacità per riuscire, dipenderà da quanta libertà decisionale e gestionale sarà loro concessa.

  17. Ottima segnalazione. Avete già detto tutto quello che conta per il thread odierno. Aggiungo un brano…lo so, sono ripetitivo, mi riferisco ai giorni scorsi. “To earn a living when rugby went professional they often had to travel to France and sink or swim in the French championship. That sorted the men from the boys.”
    Ecco, chiediamoci perché oggi nel Top14 ci siano solo Parisse, Ghiraldini e Cittadini (oltre a Cedaro…) e che parecchi siano tornati a casa senza avere lasciato traccia. E non solo dal punto di vista della qualità tecnica o dello spessore atletico, ma anche dell’attitudine al combattimento.
    Perché, come prosegue Woodward, l’Inghilterra ha sempre battuto l’Italia, ma i giocatori uscivano dal campo doloranti

    Ecco, chiediamoci perché oggi nel Top14 ci siano solo Parisse, Ghiraldini e Cittadini (oltre a Cedaro…) e che parecchi siano tornati a casa senza avere lasciato traccia. E non solo dal punto di vista della qualità tecnica o dello spessore atletico, ma anche dell’attitudine al combattimento.
    Perché, come prosegue Woodward, l’Inghilterra ha sempre battuto l’Italia, ma i giocatori inglesi uscivano dal campo “sore and bruised”.

  18. Continuo a non capire la meraviglia o lo sdegno… è già tutto scritto da anni e anni per chi vuol leggere… anche se capisco l’entusiasmo deluso dei tifosi e degli addetti ai lavori che non avendo avuto a che fare con questa gente non conosce… e mi pare che siano molti… 🙂

  19. Woodward non scrive che l’Italia non può partecipare ai mondiali, semplicemente perchè ai mondiali si partecipa per esclusivi meriti sportivi. Woodward ( e gli anglosassoni) contesta che l’Italia abbia il merito per stare in un club esclusivo quale è il 6N. Per farci fuori nel 2024 è necessario che al massimo entro 2/3 anni ci sia la decisione in merito. Ovviamente l’arrivo di Conor O’Shea, Catt e Aboud spariglia un po’ le carte e concede all’Italia del credito che l’arrivo di Galthié non avrebbe pobabilmente assicurato.
    Quindi la partita, Italia sì o no nel 6N dopo il 2024, si gioca da qui al 2020 al massimo, dopo sarebbe troppo tardi per tornare al 5 nazioni.
    Io mi auguro, a differenza delle Cassandre che su questo blog pullulano come le mosche sul miele, che COS abbia la capacità e la fortuna di evidenziare, da qui ai mondiali , una inversione di rotta.
    Per una implementazione significativa della produzione di talenti di caratura internazionale sarà necessario aspettare i risultati del lavoro di Aboud. Perchè il rugby, come tutti gli sport, lo fa la qualità di coloro che lo praticano.

    1. Woodward dice che l Italia ha una classe dirigenziale scarsa che non ha portato nessun risultato, tranne il merito di aver scelto la triade, ma siccome i mali dell Italia sono di sistema e non di stile di gioco, COS da solo difficilmente potrà salvare la baracca.
      Tutto il resto sono tue interpretazioni…

      1. The Italian Union needs to be restructured but that is a full-time job for somebody else.
        Fai tue le conclusioni…
        anche se più che ristrutturata, andrebbe strutturata una volta per tutte ad un livello consono per le competizioni cui partecipiamo..

      2. Che COS abbia un compito difficile lo dico dal giorno in cui ho saputo dell’arrivo di COS e Aboud. A differenza tua e della maggior parte dei commentatori di questo blog io spero che
        1) l’Italia rimanga nel 6N il maggior tempo possibile
        2) COS e Aboud riescano a dare al movimento rugbistico italiano quella professionalità e quel modus operandi che gli consenta di essere almeno stabilmente un team Tier 1,5 se non proprio Tier 1.

      3. qua nessuno vuole che l’Italia esca o robbette simili che dite solamente voi per negare l evidenza..qua ormai è solo una questione di dignità…

    2. Solo una precisazione: non è vero che “ai mondiali si partecipa per esclusivi meriti sportivi”. Sono automaticamente qualificate ai Mondiali tutte le 6 squadre del Sei Nazioni e le 4 del Rugby Championship, oltre a quella che li organizza di volta in volta, quale che sia il ranking.

      1. Scusa ma dove avresti letto che ” Sono automaticamente qualificate ai Mondiali tutte le 6 squadre del Sei Nazioni e le 4 del Rugby Championship” ?
        A me risulta che si qualificano le prime 3 classificate delle 4 pools della precedente Rwc.
        Le altre 8 squadre per qualificarsi devono fare partite e spareggi continentali e intercontinentali

    3. Tutto sommato lo spareggio per passare dal Sei Nazioni al Sei Nazioni A potrebbe starci, ma non capisco perche’ tutti ne parlano come di una possibilita’ solo per l’Italia e solo in via teorica per le altre nazioni.
      Qualunque delle sei nazioni passasse dal Sei Nazioni (con i suoi ricchissimi diritti) ald Sei Nazioni A (che rende immensamente di meno), andrebbe in bancarotta l’anno successivo.

      Con tutti questi soldi in ballo, quanto piu’ importanti e critici diventerebbero gli arbitraggi? Bisognerebbe creare una governance ad hoc solo per questo. Non si tratta di un dettaglio, ma di vagonate di milioni e del futuro delle varie unions eventualmente coinvolte.

      1. Hai centrato esattamente il punto critico della questione: l’Italia sta andando molto male e la comunità rugbystica internazionale invoca l’introduzione dello spareggio con la vincitrice del Rugby Europe. Ma le home unions e la Francia non ignorano il fatto che negli anni scorsi sia la Scozia che i galletti sono arrivati ultimi (per non parlare dell’Irlanda anni 90): l’idea di mettere a rischio la propria partecipazione al torneo maggiore è il motivo per cui non hanno voglia di adottare quel meccanismo. E su questo si innesta la contraddizione di fondo del rugby attuale: perchè da un lato WR vorrebbe ampliare il numero di nazioni competitive, dall’altro si pretende di farlo a gratis, senza cioè pagare il dazio di vedere le asfaltate. Ora, se da una parte è comprensibile la preoccupazione di poter mettere in fuga spettatori e sponsor, dall’altra il rischio è di mantenere il rugby union confinato tra le mura delle solite 8 nazioni storiche. Da quando il rugby si è aperto al professionismo l’unica che è riuscita a compiere il salto di qualità è l’Argentina. Con questo non voglio minimamente sminuire nè giustificare gli errori e le superficialità commesse dal nostro movimento in questi 18 anni di 6N, ma il problema di fondo resta e non appare di semplice soluzione sul medio periodo.

  20. Buongiorno Paolo,
    innanzitutto ti voglio rinnovare I complimenti per il blog, secondo il mio modesto parere l’impaginazione e la grafica potrebbero essere migliorati, ma ciò non sminuisce affatto il lavoro e il servizio che rendi.
    Un appunto però voglio permettermi di fartelo: mi sembra ovvio che c’è un utente che ti sta palesemente sulle palle, a te come ad altri 4 campesinos e pompelmi antifederali. E’ evidente che tutto quello che scrive viene passato sotto la lente di ingrandimento e comparato con l’almanacco del perfetto dirigente sportivo.
    Attenzione però, perchè a volte quando si cerca la pagliuzza nell’occhio altrui spesso ci si dimentica della trave che è nel nostro di occhio. Luca 6/41
    Anyway ti rinnovo I complimenti e ti auguro buon lavoro

      1. ci proverò,
        a proposito in Svizzera non dire che sei Italiano altrimenti ci fai fare la figura dei coglioni a tutti quanti.
        Grazie

    1. Non sono un anti-Gavazzi (il che non mi esime dall’essere, se del caso, un peone) ma trovo comunque poco piacevoli le continue provocazioni di Alberto che, per quanto mi riguarda, si stanno trasformando in una sorta di “Dissuasore” nel partecipare alla discussione.
      Qui dovremmo parlare di rugby, dovremmo farlo con entusiasmo e, soprattutto, con modestia e ciò proprio perché siam qui e non alla guida di una Nazionale o di una Eccellente.
      Ma tant’è.

      1. mah….spesso e volentieri le provocazioni di AdG alimentano le discussioni, a volte mi trovano d’accordo, a volte no ed a volte mi fanno riflettere, se sono inerenti al rugby e dintorni, altrimenti passo oltre. Stesso discorso per altri utenti della mia lista dei preferiti.

      2. Vedi @mamo, tu hai della libertà di espressione un’opinione molto singolare. Deve esprimersi solo chi non disturba il tuo quieto vivere.
        Ma questo è un blog ed ho come la vaga impressione che esclusa l’offesa personale, tutto sia lecito. Come ad esempio il parlare (male e senza alcun rispetto ) di persone che non sono presenti.
        Io non ti conosco e non so di cosa ti occupi nella vita, ma mi pare che tu sia abbastanza grandicello per avere visto che di scontro dialettico non è mai morto nessuno.

      3. Buonasera AdG,
        certo, di scontro dialettico non è morto mai nessuno, almeno non mi risulta ma la mia concezione di dibattito, maturata sin dagli anni giovanili, è evidentemente diversa dalla tua.
        Qui e su OR credo di aver sempre dimostrato il massimo rispetto per le opinioni altrui quando erano espresse in forma coerente al dibattito mentre, in caso contrario, le ho ignorate e di questo credo sia corretto darmi atto.
        Quello che non apprezzo dei tuoi interventi, dopo esser stato uno dei “sottoscrittori” di quell’ormai sorpassato #AdG-e-Mez-Free, è la protervia con cui ti esprimi e il fatto che spesso travisi il senso delle parole degli altri al punto che si ha l’impressione tu lo faccia scientemente e non per superficialità nella lettura.
        Una delusione, tutto qui.

      4. @mamo stai tranquillo che AdG non travisa le parole di nessuno. Non è uno sciocco, anche se prova a fare passare gli altri per tali.

        E’ solo un avvocato delle cause (tafazziane) perse e un provocatore professionale.

        Ma siccome sono anche io un provocatore mi diverto a leggerlo e a confutare le sue argomentazioni.

        In un paio di occasioni mi sono persino trovato d’accordo con quello che scriveva.

  21. da come si e’ sempre comportato il preside direi che e’ solo uno sgarbo e basta….vuole far capire ai due consiglieri come e’ trasparente se magari non l’avevano ancora capito

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