
A Suva gli azzurri inseguono per tutta la partita, Allan agguanta il pareggio a pochi minuti dalla fine ma le Fiji trovano all’ultimo secondo il drop vincente. Tre le marcature dei padroni di casa, una meta per l’Italia.
Segue cronaca a cura dell’ufficio stampa FIR (io la partita non l’ho vista, quindi di cosa potrei parlare?).
Suva – Dominio nelle fasi statiche, disciplina impeccabile, carattere e concentrazione che non vengono meno nemmeno nei momenti più difficili: solo un drop allo scadere del numero dieci figiano Volavola, dopo una perdita di possesso nei ventidue ospiti a tempo scaduto, nega all’Italia il primo risultato utile in terra figiana.
L’undicesimo scontro diretto tra gli Azzurri e gli isolani giocato nella notte italiana all’ANZ Stadium di Suva finisce 22-19, deciso dal calcio di rimbalzo all’ultimo secondo del numero dieci di Fiji dopo che l’Italia aveva saputo reagire ogni volta alle marcature del XV di casa, rimanendo fedele al proprio piano di gioco, dominando in mischia ed in rimessa laterale e mostrando grinta e coraggio, ma anche intelligenza tattica e capacità di mantenere il controllo nei momenti più duri.
Domani l’Italia lascerà Fiji all’alba per volare a Brisbane, dove sabato prossimo chiuderà il tour estivo 2017 affrontando i Wallabies australiani.
La cronaca
La gara inizia subito in salita per gli Azzurri: Sarto commette un in avanti nei propri ventidue, è mischia per Fiji che muove subito palla al largo. Volavola imbecca Vasiteri nel traffico: il primo centro figiano trova un’autostrada dentro i propri ventidue e vola in mezzo ai pali. 7-0 per gli Azzurri, che mettono però subito in chiaro di chi sia il dominio in mischia e riescono subito ad accorciare con un piazzato di Allan dopo un fallo del pack figiano.
La mischia italiana mette in difficoltà il pacchetto avversario, conquistando subito prima del quarto d’ora un piazzato che Allan sceglie di spedire in touche. Sull’azione che segue la rimessa vinta dall’Italia arriva una nuova perdita di possesso ma sono ancora i primi otto uomini dell’Italia ad ottenre una punizione su pallone introdotto da Fiji. Dalla piazzola Allan porta l’Italia sul 7-6.
Ma Fiji, palla in mano, si conferma avversario temibilissimo e sulla ripresa del gioco, alla seconda visita nei ventidue italiani, segna ancora: palla al largo e Vatubua trova lo spazio per toccare il pallone oltre la linea.
L’Italia prova ad aggrapparsi al proprio pacchetto di mischia, ottiene un nuovo calcio piazzato sull’avanti di Vasiteri che evita la terza meta e si riporta nei 22 isolani, ma concretizzare per Minto e compagni si rivela più difficile che per gli avversari.
Allan, dopo l’ennesimo fallo contro il pack figiano, riporta l’Italia sotto break con il calcio del 14-9.
Le fasi statiche vedono un netto dominio dell’Italia, che sfrutta le mischie ordinate per conquistare penaltouche e riportarsi nella metà campo ospite: al 32’ un maul italiano viene spinto in rimessa laterale ad un passo dalla linea di meta isolana nella prima, chiara occasione da meta degli Azzurri.
E’ un buon momento per l’Italia, che tiene sotto pressione la squadra di casa: al 35’ Campagnaro si mette in moto, corre nello spazio figiano ma perde palla a contatto entrando nei ventidue ospiti.
Fiji è pericolosissima, ancora una volta, nelle battute finali del primo tempo: grande touche trovata da Volavola e difesa italiana che riesce ad evitare la terza meta forzando la perdita di possesso. I primi quaranta minuti si concludono sul 14-9 per la squadra di casa.
Fiji prova a riproporre lo stesso copione in avvio di ripresa, andando a cercare quelle situazioni di gioco rotto in cui sfruttare le proprie sorprendenti individualità: al quarto minuto, da una mischia italiana sulla metà campo, Steyn e Violi provano ad attaccare il lato chiuso ma vengono intercettati da Goneva, che vola alla bandiera. E’ 19-9 per Fiji.
O’Shea manda in campo forza fresche – Van Schalkwyk e Bigi – e gli Azzurri continuano a rimanere fedeli al piano di gioco, sfruttando le fasi statiche. Al tredicesimo, il numero otto Naqusa ferma Sarto sneza palla e lascia i suoi in quattordici per dieci minuti. Sull’azione che si sviluppa dal piazzato che segue il sin-bin la maul avanzante dell’Italia arriva sino in fondo con Maxime Mbandà, riaprendo nuovamente l’incontro. Allan trasforma il 19-16.
L’Italia sembra avere il controllo del match, ma ogni palla controllata dalla squadra di casa rappresenta un pericolo per la retroguardia azzurra, che deve raddoppiare spesso e volentieri i placcaggi.
Al sessantottesimo l’Italia ha una nuova occasione da rimessa laterale, prova a sfruttare il maul ma questa volta la difesa isolana è impeccabile e riesce a respingere fuori dal campo la testuggine azzurra.
L’inerzia del match non cambia, gli avanti italiani dominano il campo ed al settantaseiesimo mettono sul piede di Allan il piazzato del possibile pareggio, che il numero dieci di Treviso no sbaglia: è 19-19, ma Minto e compagni non si accontentano e tornano nei ventidue per cercare il calcio o l’azione della vittoria.
In una manciata di secondi, la storia della partita cambia: l’Italia perde palla, Fiji passa attraverso la ruck senza venire penalizzata, copre sessanta metri palla in mano con Nakarawa ma commette un in avanti. E’ mischia per l’Italia, che pasticcia nel possesso, non calcia fuori l’ovale e lo riconsegna ai figiani. E’ vantaggio per la squadra di casa, che non deve neanche attendere il fischio dell’arbitro e la punizione: Volavola droppa e regala la vittoria ai suoi.
Fiji: 15 Kini Murimurivalu, 14 Timoci Nagusa, 13 Jale Vatubua, 12 Eroni Vasiteri, 11 Vereniki Goneva, 10 Ben Volavola, 9 Serupepeli Vularika, 8 Nemani Nagusa, 7 Akapusi Qera (c), 6 Dominiko Waqaniburotu, 5 Leone Nakarawa, 4 Apisalome Ratuniyarawa, 3 Kalivati Tawake, 2 Tuapati Talemaitoga, 1 Peni Ravai
Riserve: 16 Jale Sassen, 17 Joeli Veitayaki, 18 Manasa Saulo, 19 Tevita Cavubati, 20 Viliame Mata, 21 Mosese Voka, 22 Nikola Matawalu, 23 Benito Masilevu
Mete: Vasiteri (4′), Vatubua (18′), Goneva (45′)
Conversioni: Volavola (4′, 18′)
Punizioni:
Drop: Volavola (80′)
Italia: 15 Edoardo Padovani, 14 Angelo Esposito, 13 Michele Campagnaro, 12 Tommaso Boni, 11 Leonardo Sarto, 10 Tommaso Allan, 9 Marcello Violi, 8 Abraham Steyn, 7 Maxime Mbanda’, 6 Francesco Minto (c) , 5 Dean Budd, 4 Marco Fuser, 3 Simone Ferrari, 2 Luca Bigi, 1 Andrea Lovotti
Riserve: 16 Ornel Gega, 17 Federico Zani, 18 Tiziano Pasquali, 19 Andries Van Schalkwyk, 20 Federico Ruzza, 21 Tito Tebaldi, 22 Carlo Canna, 23 Tommaso Benvenuti
Mete: Mbandà (55′)
Conversioni: Allan (56′)
Punizioni: Allan (7′, 15′, 28′, 76′)
Ieri si sono disputati un paio di test-match, entrambi all’Eden Park di Auckland. Prima in campo Tonga e Galles, con la vittoria dei Dragoni per 24 a 6, poi la prima gara degli All Blacks di questo 2017 con i tuttineri che hanno letteralmente asfaltato Samoa con un 78 a 0 che è un biglietto da visita mica male per la prima partita della serie con i Lions che si giocherà sabato prossimo.
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TONGA-GALLES: 6-24
Tonga: 15 David Halaifonua, 14 Nafi Tu’itavake, 13 Siale Piutau (c), 12 Vili Tahitu’a, 11 Cooper Vuna, 10 Latiume Fosita, 9 Sonatane Takulua, 8 Valentino Mapapalangi, 7 Nili Latu, 6 Dan Faleafa, 5 Sitiveni Mafi, 4 Leva Fifita, 3 Ben Tameifuna, 2 Paula Ngauamo, 1 Latu Talakai
Riserve: 16 Suliasi Taufalele, 17 Sila Puafisi, 18 Phil Kite, 19 Sione Tau, 20 Mike Faleafa, 21 Leon Fukofuka, 22 Kali Hala, 23 Kiti Taimani
Mete:
Conversioni:
Punizioni: Takulua (23′, 44′)
Galles: 15 Gareth Anscombe, 14 Alex Cuthbert, 13 Scott Williams, 12 Jamie Roberts (c), 11 Steffan Evans, 10 Sam Davies, 9 Gareth Davies, 8 Josh Navidi, 7 Thomas Young, 6 Aaron Shingler, 5 Cory Hill, 4 Seb Davies, 3 Tomas Francis, 2 Kristian Dacey, 1 Nicky Smith
Riserve: 16 Ryan Elias, 17 Wyn Jones, 18 Dillon Lewis, 19 Ellis Jenkins, 20 Ollie Griffiths, 21 Aled Davies, 22 Owen Williams, 23 Cory Allen
Mete: Cuthbert (19′), meta tecnica (80′)
Conversioni:
Punizioni: Sam Davies (3′, 52′, 68′, 78′)
NUOVA ZELANDA-SAMOA: 78-0
Nuova Zelanda: 15 Ben Smith (c), 14 Israel Dagg, 13 Anton Lienert-Brown, 12 Sonny Bill Williams, 11 Julian Savea, 10 Beauden Barrett, 9 Aaron Smith, 8 Ardie Savea, 7 Sam Cane, 6 Jerome Kaino, 5 Samuel Whitelock, 4 Brodie Retallick, 3 Owen Franks, 2 Codie Taylor, 1 Joe Moody
Riserve: 16 Nathan Harris, 17 Wyatt Crockett, 18 Charlie Faumuina, 19 Scott Barrett, 20 Vaea Fifita, 21 TJ Perenara, 22 Lima Sopoaga, 23 Jordie Barrett
Mete: Anton Lienert-Brown (12′), Beauden Barrett (30′, 58′), Ardie Savea (34′, 76′), Sonny Bill Williams (39′), Israel Dagg (42′), Julian Savea (52′), Codie Taylor (56′), Vaea Fifita (61′), TJ Perenara (71′), Sam Cane (79′)
Conversioni: Beauden Barrett (13′, 31′, 35′, 40′, 43′, 57′, 60′), Lima Sopoaga (62′,77′)
Punizioni:
Samoa: 15 Ah See Tuala, 14 Albert Nikoro, 13 Kieron Fonotia, 12 Alapati Leiua, 11 Tim Nanai-Williams, 10 Tusiata Pisi, 9 Kahn Fotuali’i, 8 Faifili Levave, 7 Jack Lam, 6 Piula Faasalele, 5 Faatiga Lemalu, 4 Chris Vui, 3 Census Johnston, 2 Maatulimanu Leiataua, 1 Viliamu Afatia
Riserve: 16 Seilala Lam, 17 Nephi Leatigaga, 18 Paul Alo-Emile, 19 Taiasina Tuifua, 20 Alafoti Faosiliva, 21 Auvasa Falealii, 22 D’Angelo Leuila, 23 Ken Pisi
Mete:
Conversioni:
Punizioni:
sconfitta onorevole come al solito….. COS si mette male, se credevi di risolvere i ns problemi
in poco tempo cambia registro e uomini punto.
6Nazioni, ancora con ‘sta storia? Non è lui che deve cambiare, registro e uomini, lui è solo l’allenatore, non è il Presidente e il consiglio FIR, ma ci vuole tanto a capirlo???
Lui NON PUÒ fare niente con questo tipo di incarico!!!
Se si candida presidente alle prossime elezioni ne riparliamo, è chiaro??? 🙂
Ah, ma la Scozia cosa porta?
Però anche tu sempre la solita storia. Dai, cambia un po’ musica.
Caro Zenzero, questa è l’unica storia! Se la perdi di vista stai parlando del nulla! Vedi tu…
Ermy allora siamo all’aceto punto.
i cardi sono forti ” era il ns riferimento x l’alto livello”pro12″ ERA!!!!
Non ho ancora visto la partita, mi sembrano di tutto rispetto le percentuali al tiro di Allan.
Quanto a Cos, allena ciò che trova in giro per i campi e siccome i campi lui li gira davvero non credo qualche campione sconosciuto sia rimasto a casa.
Il problema è sempre il solito, com’è che dopo 20 anni di 6nazioni e “alto livello” questo è quello che si trova in giro per i campi..? Poi ovvio che CO’S non potrà mai fare miracol, e lui è comunque il DOR da un anno. Anche se Catt vorrei mi spiegasse sta povertà di gioco coi tre quarti anche se i set pieces funzionano…
Ho finito adesso di vedere la partita che era sul pari al 81° con mischia nostra. Mischie che abbiamo regolarmente vinto tutte durante il match, meno l’ultima che ha generato il parapiglia della punizione a ns. sfavore.
Ora vorrei caro @Liuk Mark che tu mi spiegassi questo mantra dei 20 anni ( in realtà un po’ meno) di Sei Nazioni.
Concordo con AdG, Allan impeccabile,. Approfitto per chiedere ad AdG perché gli sono così antipatico, forse non ama giocare a scacchi?
🙂
OT:
Rob Kearney, Christian Wade, Brad Barritt, Billy Twelvetrees, Shane Williams, Stuart Hogg, Ben Youngs; Ryan Grant, Rory Best (capt), Matt Stevens, Ian Evans, Richie Gray, Sean O’Brien, Justin Tipuric, Toby Faletau
Non era niente male nemmeno questo XV 😉
Grandi Lions.
MAB sistematicamente arati in mischia.
Gatland se la ride sornione…una cosa ad oggi l abbiamo capita, quando il test è importante i Lions giocano seriamente ed attuano il game plan, ovvero fare di tutto per fare giocare male gli avversari. Di questi Maori ci aspettavano tanto dai folletti dietro che invece si sono visti poco e nulla, merito di una difesa Lions veramente ben piazzata e con pochissime sfumature…quello che manca a questi Lions però è il killer instinct, non riescono a finallizare dentro i 22 avversari, noto in loro una certa paura nel perdere il pallone e magari subire la meta in contrattacco, diventano conservativi come se andassero alla ricerca della più comoda punizione. Se riescono a migliorare quest aspetto allora potremo vedere una series più interessanti.
Capisaldi di questa formazione, senza dubbio Halfpenny, Davies, Murray, George, Itoje, ma anche O’Brien. Insomma oggi eravamo molto vicini al xv titolare
Oggi mi è piaciuto molto anche Sexton, tornato ai suoi livelli dopo i primi test, e in gran spolvero in combinazione con Davies.
è possibile che certi giocatori della Grande e Piccola Bretagna abbiano impostato la loro preparazione atletica già dall’anno scorso per essere al Top della forma adesso?
Italia che rispetto a Singapore mette a posto la mischia, salvo fare la caxxata proprio all’ultimo giro (dopo aver perso 90 metri di campo in 30 secondi).
Nakarawa ci ha uccellato come ha voluto, noi non abbiamo semplicemente un gioco offensivo degno di questo nome.
Ci si affida alle maul (quando funzionano) dopo punizioni in mischia o a qualche estemporaneo buco di Campagnaro e Mbandà, ma non c’è organizzazione, non ci sono linee di corsa o capacità di passare before contact.
CO’S farà quello che può col materiale (scarso) che ha, e se in più i giocatori non fanno granchè per togliere il posto ai “titolari” non si va da nessuna parte.
Allan perfetto al piede (anche in guadagno territoriale). Tra l’altro la sua routine sembra molto simile a quella di Farrell…
Intanto la Scozia batte i Wallabies, chissà a noi quanto tempo servirà per anche solo giocarcela (come facemmo a Firenze qualche anno fa)
Andammo vicini al pareggio, anche grazie ad un ottimo Orquera, subito crocifisso.
Due parole sull Italia, dire che questo è il materiale umano che COS fa la frittata con le uova che ha in casa ecc ecc non basta, o quanto meno non basta per una nazionale che ha l occasione di poter disputare comepetizioni pro, oggi giocavamo contro le Fiji che schieravano diversi elementi dal club Suva, cioè dalla serie rugby in spiaggia…a parte gli errori tecnici individuali, oggi si sono viste brutture di tipo situazionale o di scelte di gioco, allucinante per giocatori di questo livello. Errori arrivati proprio dalla nostra arma “vincente” la mischia….
Io spero che tutti quelli che si sono esaltati con COS adesso inizino un pò a riflettere sul ruolo. Se vuol fare il DoR e riformare il sistema, deve abbandonare il campo o delegare ad altri perchè c’è tanto da lavorare con i ragazzi. Se vuole allenare e trarre il meglio dal materiale che ha a disposizione, allora la finirà con le dichiarazioni di voler riformare tutto e tutti…
Agli Harlequins poteva ricoprire entrambi in ruoli perchè era spalleggiato e seguito da professionisti fuori dal campo, cosa che manca in Italia…il pensiero dell Uomo Salvatore della patria non regge, e mi pare che anche in politica ne abbiamo avuto le prove
Come già in passato appoggio tutta la linea Mr Ian! 🙂
È quello che scrivo poco sopra, sicuramente l’uomo è competente, ci mancherebbe… ma così non può far niente, gli venga dato un ruolo ufficiale da manager non da CT e se proprio vuole si candidi pure da presidente…
però non può passare in cavalleria che con lui alla guida i risultati sono tra i peggiori in assoluto! Eccheccazz! Se no qui vale tutto, anche la “squadra stupenda” che ci ritroviamo dietro l’angolo! Quindi, sicuri che sia lui l’uomo giusto che dovrebbe (uso il condizionale perchè ad oggi non c’è scritto da nessuna parte) essere al comando???
Meditate gente, meditate… 🙂
Ma il “salvatore della patria” è servito a vincere le elezioni , insieme a mille promesse non mantenute.
Ora si scopre che non riesce a dare agli stessi giocatori che aveva Brunel nemmeno la metà della efficacia in attacco del francese (che pure non bastava)
Nel frattempo la Scozia ci mostra cosa si può ottenere con il lavoro SERIO senza scorciatoie, senza voler dividere il movimento fra “Alto Livello” e “Zavorra inutile”, con progetti chiari ed espliciti, sottoposti a verifiche .
Andate a vedere cosa ha investito la SRU per il rugby di base, i club e le scuole.
T’appoggio Antonio, qui i molti ancora non vogliono capire ipnotizzati dal pifferaio magico… ma come sempre accade alla fine ci arrivano pure loro… tra 3/4 anni… 😂
“Lavoro serio”..come se COS fosse l’ultimo dei coglioni..
ma falla finita!
Mez, ti sei svegliato? 😉
Aspetto la tua risposta sotto a Munarino di là.
😀
@Antonio, quello che dici, rispetto alla Scozia, è una dolce musica per le mie orecchie, è vero che in Scozia hanno fatto un lavoro serio e tutto il resto, come che non hanno diviso il movimento in alto livello e zavorra inutile, ma con il piccolo particolare che lì, tutto il movimento, lo hanno trasformato, legato e plasmato in funzione dell’ alto livello, qui, i riottosi clubs dell’ Eccellenza continuano a volersi fare i cavoli loro e a giocare grottescamente a darsi arie da semipro!!!
Guarda che anche in Scozia avevano pensato di fare un alto livello autosufficiente (ti ricordi la privatizzazione poi fallita di Edimburgo?), poi hanno capito che o si lavorava tutti insieme, che vuol dire soprattutto ASCOLTARE E DECIDERE INSIEME o non si ottenevano risultati. Da noi i “riottosi” club di eccellenza che tanto odi, non solo costano pochissimo alla FIR , e non hanno alcun potere, salvo uno solo che può tranquillamente passare sopra ai regolamenti.
Il problema italiano è uno solo: accademie+Franchigie+nazionale sono un “closed shop” che permette alla dirigenza il controllo assoluto ma così nega competizione e sviluppo.
@Antonio9, il mio non è odio, è semplicemente constatare la realtà dei fatti, i clubs italiani, almeno quelli storicamente pù importanti, hanno sempre visto il sistema delle franchigie celtiche come fumo negli occhi, perchè vogliono essere loro l’ alto livello del Rugby italico, come era ai tempi che il Rugby era dilettantistico, o al massimo, nelle altre Unions importanti, a livello di professionismo embrionale.
Se i clubs non contassero niente, come dici te, la Federazione non avrebbe avuto bisogno di inventarsi la coppa inetrnazionale dei “poveracci”, così da potregli elargire i 400.000 € (tanto per farti notare che così poco poi, questi clubs, non pesano sui bilanci federali!!), per tenerseli buoni!!!
#mr.ian&antonioandatecivoi#
sarai il mio assistente, così mi difenderai dalle critiche
#mr.ian&antonio&ermyandatecivoi#
Allora : a parte che con quelli del #abbiamospezzatolerenialgrenoble io non ci parlo, però, giusto per chiarire al suo posto come allenatore no, non sono più aggiornato ( sono rimasto ai miei insegnanti Villepreux e Coste, non sò se sono gli stessi tuoi…) e quindi non sarei all’altezza, ma se mi dai un lauto stipendio come manager o preside ci vado domani mattina!
inizia pure a preparare le manfrine politiche necessarie e poi fammi sapere i progressi.
Chiusa la comunicazione.
Dai Ermy non fare il permaloso.
Il bello delle banderuole è che alla prossima girata di vento cambieranno ancora posizione ed opinioni.
Fino alla volta dopo.
Per cui….inutile arrabbiarsi!
😉
Frank,
detta in dialetto :
Te ga magna’ massa emental e te ga el serveo pien de busi.
#mr.ian&antonio&ermy&frankandatecivoi#
Gianni coda di paglia?
Ti sei sentito punto sul vivo?
Chi dice che mi riferissi a te?
Non ho visto la partita, non meritava una sveglia alle 4:30. Detto questo, dopo il trionfo col SA, 8 sconfitte consecutive. Fate voi.
Beh io per battere il Saf ogni 9 sconfitte ci metterei la firma ora!
Un attimino troppo trionfalistica la cronaca, ma sostanzialmente corretta, un po’ meno la descrizione dell’ultima azione, tant’è…
ho trovato un’italia passabile che se l’è giocata alla pari, persa più per nostre mancanze che per la forza dell’avversario.
bene la mischia, ma non così dominante fuori le fasi statiche, terze buone, ma non decisive, qualche buon prospetto che deve crescere.
mediana a questo punto penalizzata dal nostro tipo di gioco, allan ottimo.
3/4 a due velocità, chi è a livello e chi proprio no, ma tutti giocano per i fatti loro, inoltre le mani le hanno dimenticate a singapore.
Per fare nomi, pasquali è là là, ma deve crescere, boni è indietro, magari crescerà, ma adesso meglio benvenuti, invece steyn ed esposito non possono continuare a rimanere in campo facendo prestazioni accettabili conditi da 2 o 3 erroracci a partita, esposito, poi, non ha le prestazioni fisiche per questo livello, è troppo poco esplosivo e pure lento da lanciato
Mettendo in fila le cose positive:
1) Allan ha fatto, forse per la prima volta nella sua vita di n.10 azzurro, una partita di totale consistenza e sicurezza, partendo dalla precisione al piede che per un MA deputato a calciare è conditio sine qua non per avere buone prestazioni. E’ stata una bella novità.
2) Mischia ottima, un po’ con tutti i ragazzi di prima linea che si sono alternati, ma direi che Ferrari, Lovotti aggiunti a quelli che sono rimasti a casa con la prospettiva di Riccioni, Zilocchi, Rimpelli, rappresentano un reparto di buona qualità ancora per qualche annetto.. Peccato per l’ultima mischia nei ns.22 e sopratutto per la superficialità che ha consentito, per disattenzione, il coast to coast decisivo alle Fiji al 79°
Sul resto il lavoro sarà ancora lungo, sopratutto non vedendo oltre a Campagnaro e Sarto altri atleti del livello necessario , salvo Hayward.
A volte mi chiedo, ma perché qualcuno guarda la nazionale e ne commenta i risultati se:
1) si ritiene più vicino al proprio club Irlandese o scozzese che sia
2) non ha alcuna volontà di riconoscere alcun valore a queste prestazioni nè quando la nazionale vince ( vedi tiritera SAF), né tantomeno quando perde
3) ritiene che il rugby italiano non possa esprimere nulla di meglio fino a che la FIR sarà “gestita” da un sistema che porta incapaci del tipo Dondi e Gavazzi a dirigerla
4) Non è in grado di accettare nè ( credo) di valutare il valore degli avversari che l’Italia affronta.
bravo a.d.g. ottimo post ti sei svegliato finalmente dal torpore galvino.
tra non molto si finisce anche con la storia delle sconfitte onorevoli.
anche questo prende di aceto, arrivederci al prossimo mondiale se ci qualifichiamo come
terza, tante parole e pochi fatti.siamo messi molto ma molto male non c’e’ ricambio generazionale
tolti campagnaro,sarto,padovani, qualche pilone il NULLA punto
Dai! Anche Mbanda’ non è male!