Cose che succedono in Italia, e alle Zebre: tipo due permit francesi. Dalla serie A.

Fai una franchigia “per far crescere i giovani in prospettiva azzurra”, spendi un sacco di soldi per tenerla in piedi. Una vera valanga di soldi. Quando ci sono i test-match e il Sei Nazioni usi i permit players, proprio per farli maturare. Però capita che con l’Ulster convochi due permit di nazionalità francese. Dalla Serie A. Lo ripeto: francesi, dalla Serie A. Come se l’Eccellenza e/o giocatori italiani non ci fossero più.
Non è un brutto sogno o una barzelletta, succede. Alle Zebre.

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62 pensieri su “Cose che succedono in Italia, e alle Zebre: tipo due permit francesi. Dalla serie A.”

  1. Ci sarebbe da capire ae è una scelta di tecnici e/o dirigenti zebrati, oppure una necessità, dettata dal rifiuto dei clubs dell’ Eccellenza di mandare i permit players.

    1. Tutte le cose insieme, anche perchè , poco, ma i permit vanno pagati. In ogni caso una società allo sbando più totale, galleggia con ciò che trova.

    2. Io sto con te capo!
      Dovrebbe essere un onore, oltre che fare l’interesse del giocatore, per una società dell’Eccellenza prestare un giocatore alle franchigie…
      Da allenatore sarei il primo a sollecitare il prestito del mio miglior soggetto affinchè lui possa progredire nella sua strada verso l’alto livello. La partita del campionato parrocchiale la porto a casa comunque con quelli che ho, anzi provo delle alternative o faccio crescere un bocia delle mie giovanili in prima squadra… ma questo è il livello…

      1. Peccato che tu non sia, nè un dirigente, nè un allenatore non solo di nessun campionato parrocchiale ma nemmeno di quello del condominio.

    3. AdG, interrompo il silenzio solo un’attimino… 🙂
      Io un paio di nazionali e un capitano Benetton li ho allenati prima di girare i tacchi dall’ambiente rugbystico italiano così ben rappresentato anche qui… tu? 😉
      Stai sereno!

    1. Inoltre ci sarebbe pur sempre l’Accademia, che in ogni caso ha avuto mezza squadra schierata a Capoterra. I rapporti , anche con le società di eccellenza, vanno costruiti , ma oggi Calvisano, Lazio e Piacenza giocano senza alcuni titolari importanti schierati nella U20. La giornata con l’Ulster è stato un recupero e quindi non era minimante programmabile.
      Quel che “stona” è la nazionalità dei due convocati.

    2. Paolo, bisognerebbe anche vedere se in quelle 10 società di Eccellenza, hanno piantato dei chiodi, relativi a pagamenti per permit players avuti precedentemente,

      1. Quello di sicuro Paolo, come al solito, è stato inventato il meccanismo senza organizzarlo a dovere, come per tutto il resto del movimento Rugbystico italiano!!!

  2. Qui abbiamo un bel pò di forumisti che se ne stra intendono di tutto lo scibile del rugby : possibile che non potevano intervenire loro ??

      1. Ciao Fratello !
        Sempre avanti, canta il motto della gloria !
        Solito week-end pregno di partite e di birre ( Ceche !! ).
        Tu, tutto ok con le Insulse ? Non c’è il rischio che il marito di quella bona, chieda il test del Dna ?? 😀
        A latere, condividendo quello che scrivevi nell’altro articolo, riporto il commento di Parisse :
        ” Me ne frego della gente che critica perchè perdiamo. Tutti sono capaci di criticare, anche gli ignoranti di ( On… 😀 ) rugby.
        I grandi uomini cercano invece di cambiare le cose ed è questo che l’Italia ed io proveremo a fare:”
        Bo bo bombe a man…

      2. Io, piuttosto di saltare, causa attacco di gastrite, la prescritta, in caso di 6Ns. dose di 5/6 pinte, di ale, mi sono scolato, prima e dopo, quel flacone di Gaviscon, che ho acquistato ieri mattina!!! 😉
        Se chiede il DNA, io sto sereno, perchè il biscotto lì non l’ ho mai inzuppato!!!! 😀
        Grande Parisse: “…me ne frego della morte, me ne frego dell’ amor, ho vent’ anni dentro al cuor!!”!!
        Della Folgore…

  3. Il sistema è in corto circuito ed ora come non mai ci servirebbe una bella triade di manager per dare una sistemata a tutto il casino, roba da comiche…
    Questo sarebbe uno dei casi in cui un anno di 6N B ci farebbe solo bene

  4. E’ UNO SCHIFO ABBIAMO TOCCATO IL FONDO , SOLDI PUBBLICI BUTTATI AL VENTO, E’ ORA
    CHE INTERVENGA IL MINISTRO DELLO SPORT VISTO CHE AL SIG. CONI NON GLI FREGA
    UN CAZZO.. CHIUDERE LA MANGIATOIA BASTAAAAAAAAAAAAAAAAAAA.
    Paolo scusa x il linguaggio non e’ giornata

  5. sono finiti gli aggettivi per qualificare il management delle zebre e mancano le regole. spero che quando le regole renderanno i club d’eccellenza scontenti, saremo ancora qui a difenderne necessita’ e spirito. ovvero che imporremo a zebre e treviso di pagare i permit per tuta la stagione, rose da 50, ed alle eccellenti di prenderli quando questi non giocano e farli giocare. altre soluzioni non ci sono.

    non posso non notare che come al solito la caciara, magari anche necessaria, maschera alcuni fatti importanti. cioe’ che non erano gli unici permit e che Cornelli ha fatto la seconda presenza da titolare. e che ci sono stati forse 10 PP in questa finestra ma si parlera’ solo di questi due. anche per tua responsabilita’ Paolo 🙂

    e si aggira sempre il cretino di turno che dice che le zebre non fanno giocare i giovani italiani e non lavora per la nazionale. e ce ne sono (di cretini).

    ah, dimenticavo, buona domenica.

      1. dipende dal perche’ se ne parla. e si si capisce che sono la norma o l’eccezione.

        toglimi una curiosita’. tu appogeresti una regola che impone a treviso e zebre di pagare i PP tutta la stagione?

      2. Io si, però, dopo, sono a mia disposizione, quando e quanto mi pare ed i clubs dove sono parcheggiati, muti e rassegnati!!!!

      3. Mah, troverei molto più logico fossero in qualche modo affiliati alle due franchigie. Dovrebbero allenarsi con loro almeno metà settimana sempre e poi tornare ai loro club di origine, diciamo così. Poi certo qualcuno deve pagarli, ma credo sia l’ultimo dei problemi nel senso che se ci si siede attorno a un tavolo una soluzione che vada bene a tutti la si trova, se si vuole

      4. Scusami Paolo, ma quello e’ il primo dei problemi anzi il problema piu’ importante. sembra che ti sei perso gli ultimi 7 anni di Celtic su questo aspetto. Se sono Calvisano non possono fare la squadra su Panico per esempio e poi dover darlo via nella partita piu’ importante della stagione? e vale per tutti gli altri sia che si giochino il titolo in eccellenza che la salvezza. e’ un sistema assurdo. mi lascia sorpreso che ancora non ci poniamo il problema in modo corretto.

        a meno che non pensi ad un sistema dove non vanno nelle celtiche i milgiori giocatori delle squadre ‘eccellenza, ma quelli un gradino sotto. ma che logica sarebbe?

        ed in questi casi c’e’ un modo semplice di risolvere la situazione. si guarda all’estero almeno per avere un termine di paragone. e la soluzione e’ quella che suggerisce Hro. altrimenti diventa un modo di fare polemica ad intervalli regolari.

  6. Ecco a chi sparava ”minghiate” sui ”farmacisti” nelle 5nations….ricordate che i nostri ”pro” lavorano con questa pseudo società professionistica che non ti paga manco le visite mediche per infortunio da quando è privata….poi vabbè io sò statalista… .

    1. Meridion, su questo hai ragione da vendere, per il resto, se sei così sicuro che quelle sui farmacisti sono minchiate, ciò non cambia la realtà delle cose.

      1. Hro io penso sia tutta una questione di attitudine al professionismo, basta leggere articoli di Andrea Masi su come lavorano fuori e come lavorano qui, dalla video analisi che doveva essere di tot minuti fino alla palestra e all’alimentazione…Io vado in palestra assumo semplicemente acqua e faccio una normalissima dieta poi c’è chi prende amminoacidi ,creatina e proteine ed è al di sotto del mio livello fisico mentre c’è chi assume le stesse fa una dieta di ferro e mangia come si deve e ha fisico pazzesco…Ricordo una scena a Treviso di Favaro che stava in tribuna infortunato e si beveva un birrozzone…non và!! http://www.repubblica.it/sport/calcio/serie-a/napoli/2016/03/22/news/segreti_no_infortunati-136069009/ propongo quest’articolo per me è li che si fa la differenza tra una squadra che riesce a competere nonostante i limiti (non dico che iniziano a vincere ma almeno non si ”cagano in mano” dopo 40 minuti) ed una che becca camionate di punti…

  7. È chiaro ed evidente che nessuno dei club dell’Eccellenza vuole più dare giocatori, soprattutto quelli in orbita con le Zebre, tant’è che gli ultimi prima di questo scherzo dei due francesi (non è cosa seria) cge sono attento vati come permuta erano dei panchinari. A questo punto, lo ribadisco per l’ennesima volta, spero che finito il 6nazioni vengano mandati i 6/7 elementi dell’Accademia che sono in U20: Fischetti, Bianchi, Licata, Panunzi, Rizzi e Vaccari!

  8. Due punti:
    1-pescare due francesi da Colorno, anche se fossero fenomeni, è la morte della società che ha definitivamente perso quell’oncia di dignità che restava.
    2-siamo l’unica Union del Pro12 che pensa di poter avere al contempo franchigie e campionato pro/semipro che qualifica a una coppa europea (lasciando perdere la natura della coppa stessa). Sostenibile?

      1. A dire la verità entrambi, mi pare, provengono dallo Stade Fracais. Come minima giustificazione alla loro chiamata, forse il fatto che fossero due giocatori con un vissuto rugbystico superiore ai p.p. che potevano avere questa settimana.
        Ci lamentiamo che non ci sono soldi, ma questi mica giocano gratis…

      2. Paolo, non li ho mai visti giocare e sospendo il giudizio. Tra l’altro anche Haimona e Barraud sono passati per la A.
        La cosa mi puzza perché non mi sorprenderei se ci fosse un “chiaro percorso” in testa. Chiamare due giocatori giovani, francesi, con lo stesso curriculum non può essere una casualità.

      3. Sì ho capito il senso del tuo post. Ma, d’altra parte, dacché siamo in Pro12, non è mai esistito un sistema coerente, o il famoso ascensore di cui spesso ha parlato Munari, tra gli altri.

    1. D’accordo con i due punti , soprattutto il secondo … Zero contributi economici a chi fa sport in maniera dilettantistica. Li darei solo in cambio della formazione di giovani che arrivano a collezionare presenze nelle varie nazionali (1000 euri a presenza per esempio) come premio per il lavoro svolto.
      L’unico contributo che darei sarebbe a livello formativo , ovvero stage gratis settimanali per lo staff. Fatto da tecnici professionisti , il top sarebbero quelli della nazionale ad esempio.
      Agevolazioni per là costruzione/mantenimento delle strutture anche , volendo. Chiaramente tutto documentato. Ma basta con soldi a pioggia che ognuno poi spende come gli pare e piace.

      1. C’è tanto finto dilettantismo. Meglio un sano dilettantismo o un dilettantismo falso/semi-pro con le pezze al culo?

  9. D’altra parte si sa che la Francia è una nazione che ha grande bisogno di sviluppare i propri giovani, non avendo sufficienti occasioni per loro. Un po’ di gentilezza da parte nostra, che per fortuna non abbiamo di quei problemi.

  10. domanda, proprio perchè non so quindi da ignorante puro: perchè treviso e zebre non si inventano una seconda squadra(in cui io metterei il meglio delle u20/18 e non giocano il campionato di eccellenza?) . Alllungherebbero un po il campionato che male non fa, ne alzerebbero il livello, non avrebbero più il problema permit e sarebbero una buona spianta anche per gli altri a migliorare le rose e il livello dei giocatori per batteli. In più avresti una u20 più forte e giovani per fare il salto sott’occhio tutti i giorni. Sacondo me sarebbe il provvedimento più immediato e migliore in un periodo breve

    1. Ille tempore Treviso chiese la seconda squadra, se non erro. In ogni caso, non servirebbe arrivare a tanto, basterebbe razionalizzare il sistema rendendo Pro12 ed Eccellenza compatibili. Ovviamente l’Eccellenza dovrebbe subire un downgrade, ed è qui che casca l’asino.

      1. con due squadre molto competitive come potrebbero essere le due sopracitate , anche le altre dovrebbero alzare per forza l’asticella

  11. Ma non si risece a fare una rosa più ampia con sistema permit al contrario? Cioè giocatori delle franchigie che se non convocati vanno con un club di eccellenza!

  12. Bellissima fotografia.
    A me sembra un’espressione di sofferenza, forte dolore.
    Cosa cazzo le stanno facendo lí, sulla sinistra, nella parte non inquadrata che é il suo didietro ?

    1. Io la vedo anche come mancanza di rispetto nei confronti del campionato, degli avversari e del pubblico pagante che gli altri hanno.
      Mi crei un buco di una partita su 11. Se pago per vedere il pro12 voglio vedere giocatori professionisti in campo, non i papà del minirugby. Ma scherziamo?
      Fossi nel board rescinderei il contratto con la fir: non portiamo sponsor diritti tv e nemmeno cifra tecnica da quattro anni a questa parte. Siamo soci parassitari. Altro che lamentarsi della tassa celtica: la penale dovrebbero farci pagare.

      1. Beh fracasso gli spettatoti delPro 12 allora dovrebbero richiedere rimbosrsi su rimborsi con player welfare programme irlandese, dual contratc cm nassimo 16 partite di club (coppe incluse) dei Gallesi…anzi, dett afuori dai denti uno dei problemi dal punto di vista commerciale del Pro 12 e’ proprio questo, i grossi nomi si vedono poco!

      2. stefo, ‘na roba sono i grossi nomi (che ormai a Treviso vengono con le riserve) da centellinare e schierare comunque gente di livello pro, altra cosa è schierare giocatori delle giovanili o di tre livelli sotto quelli degli avversari, senza nemmeno siano tesserati…
        tra l’altro vorrei vedere come il pro12 regolamenta il discorso permit player… vorrei vedere se Munster ti schierasse contro in semifinale come permit player un paio di giocatori prestati dal Tolone o dal Montpellier

      3. Guiarda sulla questione di eiri io la vedo semplice:
        a – Sistema permit sballato e lo si sottolinea dall’anno 1
        b – Una societa’ ormai allo sbando
        c – una partita che non era in calendario, non era preventivata e rpeventivabile in quanto un recupero
        Risultato di a+b+c non puo’ che essere una gran fagiolata…e continueraa’ a succedere finche’ non si togleira’ di mezzo il sistema di Permit legando invece due accademie alle celtiche e finche’ si avra’ una franchigia che rischia di slatare in aria ogni 2×2

  13. Tralasciando questa volta il problema dei PP è una cosa che non ha mai funzionato ed è da anni così.. probabilmente non c’è la voglia politica di volerlo modificare in quanto scontenterebbe qualche elettore.. sarà sempre difficile x il movimento italiano professionista avere cambiamenti in suo favore se non ha alcun potere dirigenziale.. è come se nella figc(calcio) il presidente venisse eletto solo dalla lega dilettanti..

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