Le parole di O’Shea tra entusiasmo eccessivo e uno stimolo necessario. E’ tutta colpa di Pavlov?

“Abbiamo un obiettivo importante davanti a noi, quello di disputare il miglior Mondiale e di diventare la migliore Italia di sempre. Per raggiungerlo dobbiamo vincere tre partite ai Mondiali e per farlo dovremo essere ambiziosi, preparati fisicamente e mentalmente. Nello scorso Sei Nazioni nelle gare interne contro Galles, Irlanda e Francia siamo stati molto competitivi e mostrato i progressi fatti negli ultimi due anni”.
Così parlò Conor O’Shea in quel di Pergine Valsugana al termine del primo raduno di preparazione della nazionale azzurra in vista della RWC in Giappone di settembre. Parole che hanno fatto discutere non poco l’ambiente ovale al di qua delle Alpi: per alcuni troppo ottimistiche, altri invece le ritengono adatte alla bisogna e non lontane dalla realtà.
E da queste parti cosa se ne pensa? Che sono in qualche modo figlie degli scarsi risultati della “locomotiva del nostro movimento”. Non di quelli della gestione tecnica attuale, non solo almeno, ma di quelli che arrivano da lontano, dell’intero ultimo ventennio.

Lo abbiamo detto e scritto un sacco di volte: vinciamo pochissimo e questo ha sviluppato una sorta di reazione pavloviana a sottolineare con la matita rossa ogni aspetto anche solo vagamente positivo. Il rischio della sopravvalutazione è dietro l’angolo. Come se le parole non contassero, non rimanessero. Come se non ci fosse memoria delle lodi sperticate di un momento. Quindi, più o meno, vale tutto, che tanto nessuno (o quasi) chiederà conto di quello che è stato detto. Succede per la nazionale maggiore ma pure per l’U20. E no, non si tratta di vedere le cose solo dal lato negativo, ma quello di dare una prospettiva in un tempo medio-lungo ai risultati. Che poi è l’unica cosa che conta. O così dovrebbe essere.

Diciamolo fuori dai denti: tutti noi speriamo che l’Italia attuale possa diventare la più forte di sempre come si augura il ct azzurro, ma che questa selezione possa davvero diventarlo è tutto un altro paio di maniche ed è poco probabile. E comunque non nel giro di qualche mese.
O’Shea dice che nell’ultimo Sei Nazioni con con Galles, Irlanda e Francia “siamo stati molto competitivi”. Quello che omette sono due cose: ovvero che abbiamo affrontato tre formazioni che sono venute a Roma mettendo in mostra una vis pugnandi non esattamente delle più aggressive (eufemismo), quando non addirittura male in arnese (la Francia), e che comunque e nonostante questo quelle partite le abbiamo perse tutte. Poi per qualcuno questi saranno solo dettagli, ma insomma…

D’altra parte O’Shea fa bene a stimolare l’ambiente, a tenere il gruppo sulla corda e a presentare il bicchiere mezzo pieno: in uno sport di combattimento e di scontri fisici come è il rugby se non si entra in campo con la convinzione di avere delle chance di battere l’avversario si può andare incontro solo a pessime figure.
Quindi il tecnico irlandese ha fatto bene o male a parlare così? A mio modestissimo (e fallibile) avviso non avrebbe dovuto rendere pubbliche quelle dichiarazioni. Parlare così ai giocatori è una cosa, alla stampa un’altra. Il compito della nazionale azzurra al Mondiale è tutto tranne che semplice: ha due partite che non può assolutamente perdere e due che molto difficilmente potrà vincere. Battere Canada e Namibia è un obbligo che metterà tutta la pressione solo sulle nostre spalle, superare il Sudafrica è quasi impossibile, vincere con gli All Blacks è praticamente fantascienza. Voglio dire, a Roma lo scorso novembre la versione quasi vacanziera dei tuttineri ci ha rifilato 66 punti (a 3), quelli assetati di sangue che vanno ai Mondiali…
Vabbè, certo, poi può anche succedere l’impronosticabile, ma chi oggi sarebbe pronto a scommetterci qualcosa per mera convinzione e non solo per il miraggio di far saltare il banco?

PS: la FIR informa che il Consiglio Federale tenuto a Bologna lo scorso venerdì ha approvato a maggioranza il Bilancio Consuntivo 2018 ed il Bilancio Preventivo 2019. Bontà loro. Però fermi con l’entusiasmo, che ancora niente è stato pubblicato, che prima dovranno essere approvati dalla Giunta Nazionale del CONI. Insomma, poco di nuovo sotto il sole.

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27 pensieri su “Le parole di O’Shea tra entusiasmo eccessivo e uno stimolo necessario. E’ tutta colpa di Pavlov?”

  1. Quindi Irlanda, Francia e Galles sono venute a Roma senza la voglia (o forza) di combattere e vincere? la Francia poi con quello che se la faceva addosso? Ma per cortesia, dai! Quindi in giro per lo stivale c’è ancora gente convinta che quando arrivano le nazionali del 6nazioni vengono mezzi in vacanza, cioè tipo 25 anni fa! Non ci posso credere. Ditemi che magari qualcuno tipo il Galles (anzi gli unici) prova giocatori diversi…ma state sereni che questi messi in campo non erano terze scelte o giovanissimi buttati allo sbaraglio ma solo reali alternative a quelli che fino a Febbraio erano i primi nelle gerarchie….e state ancora più sereni che se l’hanno fatto è perché potevano permetterselo; ditemi che la stampa poco ci crede ditemi altre cose ma ricordatevi che i giocatori in campo, soprattutto al 6nazioni danno sempre il 100%!
    Parliamo dell’U20 o aspettiamo solo la fine per dire che non siamo migliorati e quindi tutto questo è preoccupante? No perché l’anticipo già che l’U20 come qualità non è migliore delle due precedenti ma hanno una “garra” incredibile, giocano a viso aperto e contro l’Inghilterra mi hanno fatto proprio divertire e domani (domani giocano la terza partita per la cronaca) per me vincono contro l’Irlanda. ….e alcuni elementi mi stanno sorprendendo che quasi manco conoscevo!

      1. Hanno fatto dei cambi, hanno fatto del prove, se poi non hanno giocato bene non ci posso fare niente, ma non ho dubbi che i giocatori sono entrati in campo determinati!

      2. Nessuno lo mette in dubbio. Rimane evidente e oggettivo il fatto che l’approccio alla partita con l’Italia e a quelle con le altre rimane molto diverso. Purtroppo, intendiamoci. Ma finora i risultati danno ragione a loro.

      3. E’ questo il punto, gli avversari scendono sempre dando il massimo! Forse ci facciamo condizionare dalla stampa estera che escono con articoli e convinzioni diverse ma le squadre, soprattutto al 6nazioni scendono dando il massimo! …e poi pensi/pensate che un giocatore a cui danno l’opportunità di mettersi in mostra al 6nazioni scenda in campo mezzo svogliato perché c’è l’Italia? Secondo me è l’esatto contrario!

      4. La partita contro il Galles è quella che della gestione O’shea mi ha fatto dire “eh no adesso basta! ” con i nostri che sembravano impotenti davanti alle riserve del Galles. Il Galles sarà anche il Galles quando si carica a molla contro i suoi acerrimi rivali, ma è pur sempre fatto dei giocatori di Scarlets, Blues ,Dragons, Ospreys, che se gli togli i giocatori migliori non dico che li battiamo ma deve essere una partita alla pari , se giocata a Roma.
        Sembrava veramente avessimo toccato il fondo perché era venuta meno la grinta, la forza di opporsi all’avversario. Poi con l’Irlanda e ancor più con la Francia c’è stata la svolta : gioco rabbioso e soprattutto tenuta atletica soddisfacente fino alla fine. Sul discorso :” gli avversari vengono qui in ranghi ridotti e con meno vis pugnandi” non convengo del tutto : altre volte l’hanno fatto ed hanno vinto agevolmente. Quest’anno la Francia è stata quasi “sottomessa” nel gioco ed ha vinto perché siamo stati dei polli noi. Non credo che in passato si sia mai vista una situazione del genere , in cui abbiamo “fatto” la partita. Certo è un po poco per essere ottimisti , ma non è neanche giusto dire che qualcosa quest’anno non si sia visto.

  2. Vincere tre partite vuol dire qualificarsi ai quarti. Sarebbe più coerente dire che ci si vuole qualificare ai quarti. Dire “vincere tre partite” mi suona un po’ stonato.

  3. la realtà è che al 6N siamo riusciti noi a non vincere 2 partite ed a perderne 1, oltre a cominciare a giocarne una quarta al 60°, l’italia ha certamente delle enormi tare tecnico tattiche, ma dire che è inferiore ad altre “italie” del passato lo trovo abbastanza forzato, della U20 non parlo perché è un ambiente che seguo troppo poco, ma la mia impressione è la stessa della maggiore, una squadra che vale 7,50, ma che performa da 6+ (e non solo questa, anche gli ultimi due anni con gente che arriva alla seconda fase del mondiale sazia e soddisfatta o che non sfrutta le occasioni per distrazioni evitabilissime).
    per quanto riguarda COS e mondiale, siamo alle comiche, è pur vero che SAF e, moooolto meno, NZ possono sbagliare la partita, fare troppo turn over o mille altre cose che potrebbero permetterci di fare il colpaccio, ma di gran allineamento di fattori si tratterebbe, e dovremmo comunque seppellire namibia e canada di punti, per ottenerne un reale ritorno, era molto più credibile parlare di spezzare le due battibili e andare a fare il proprio dovere con le altre due per costringerli a sudare il sudabile (che a me andrebbe anche benissimo a prenderne meno di 20 da entrambe), cercando di attaccarle su loro punti più deboli, ma si sa, la realtà non vende giornali, biglietti e voti alle elezioni

  4. Divertenti le disamine sull’approccio psicologico degli altri…
    ferme le critiche sulla censurabile la partita persa contro la francia, resta che l’antifona è sempre la stessa, perchè se facciamo il colpaccio eran brocchi loro (immagino i commenti di una possibile vittoria contro la francia all’ultimo 6N), se non lo facciamo siamo troppo scarsi rispetto al resto del mondo (appunto)…insomma, il giudizio impietoso è sempre garantito, almeno finchè non ci sarà un nuovo presidente…
    ora attendo con ansia gli spari ad alzo zero contro la nazionale under 20. Nel frattempo, mi limito a registrare gli umori dei commentatori di professione dei vari forum:
    dopo la partita con l’australia (da alcuni dipinta come una squadretta dalle dubbie potenzialità), era già stato suonato il reqiuem della nazionale under 20 (seppellita dai commenti sulla mediocrità di tutti, staff tecnico, amministrativo, federale compresi), mentre dopo la sorprendente vittoria sfiorata con l’inghilterra, ovviamente la prestazione è stata subito ridimensionata sostenendo che l’italia non aveva sfigurato perchè si trovava di fronte l’inghilterra under 20 peggiore di ogni tempo…inutile dire che se avesse vinto l’italia… beh, l’approccio molle degli avversari più scarsi dalla guerra dei 100anni

    Ora il processo alle intenzioni di COS, che se per caso avesse dichiarato alla stampa che l’obiettivo era di vincere contro le 2 più loffi sarebbe stato incenerito come loser di rango internazionale…
    Giudizi sempre equilibrati insomma.

    1. Se c’è qualcuno che ha sempre difeso O’Shea sono io. E lo difendo tutt’ora, mi sembra davvero incredibile che non abbiano ancora rinnovato il suo contratto. L’ho pure scritto, oltre un anno fa.
      Questo non significa che qualunque cosa dica io debba per forza essere d’accordo con lui.
      l’Italia per battere una grande deve mediamente giocare al suo 110% e l’avversaria non giocare al suo meglio. Lo dicono le gare giocate negli ultimi anni. Spesso però questo non basta. Lo dicono sempre i risultati, non io.
      E la battuta su chi sia il presidente è talmente stupida che non merita una risposta.

      1. ma…non era stupida… era solo provocatoria …
        ecco, quello che contesto è proprio la seconda parte dell’assunto: sicuramente l’Italia per vincere, deve dare tutto e tutto deve andare per il verso giusto.
        Contesto che se si verificano le prime due condizioni, sia necessaria la terza: l’avversaria deconcentrata. E’ una valutazione che trovo ingiusta, gratuita, prevenuta e -beninteso, con tutto il rispetto – sciocca.
        E’ piuttosto frequente che quando una squadra riesce a mettere in difficoltà il proprio avversario dal pdv tecnico, a lungo andare, se l’avversario non è l’Irlanda, il predominio diventa anche psicologico, così che una buona squadra si trasforma immediatamente in una squadra perdente: quando una underdog riesce a sovvertire il pronostico giocando la partita perfetta, automaticamente si vanno a cercare i demeriti nella favorita che ha subito la sconfitta devalutando i meriti di chi ha vinto.
        Dire con automatismo gratuito che chi ha vinto, ha vinto solo perchè l’avversario non era al 100% è un modo ingiusto di ripartire i meriti.
        Concludendo, dire che l’Italia ha vinto o non ha sfigurato in quella tal partita perchè gli avversari erano in bambola, trovo sia un modo ingiusto e parziale di analizzare le cose: e se il galles avesse giocato male perchè siam stati bravi noi?

      2. tutto ciò che scrivi è ragionevole, però discutibile. Se scrivi che le partite del 6 nazioni sono state comunque perse, dovrebbe essere valido il ragionamento anche per il sudafrica che è stato battuto. Ovviamente era un sudafrica diverso, come erano diverse galles irlanda e francia, però con il sudafrica si è vinto. Quelli di Treviso a fine campionato hanno detto che avevano come obiettivo quello che hanno raggiunto, ma l’hanno detto solo alla fine per non essere presi per il … derisi. Magari che dovesse stare zitto può essere, questione di opinioni. Alla domanda su cosa ha lavorato Crowley ha risposto 1) fisico 2) la mente, perchè per vincere bisogna credere che si può. Quindi è valida anche un’opinione differente.
        Ci tengo anch’io a rimarcare che molti commenti sull’under 20 dopo l’Australia mi sono sembrati esageratamente fastidiosi. Un’altra opinione.

      3. Un punto poco coerente: “…il rugby se non si entra in campo con la convinzione di avere delle chance di battere l’avversario si può andare incontro solo a pessime figure”. “Parlare così ai giocatori è una cosa, alla stampa un’altra. ” Quindi in spogliatoio deve pomparli a più non posso sperando che non leggano le sue interviste ai giornali. Questo è crederci? Mi spiace, bisogna crederci davvero, come ci ha creduto il Giappone, e sperare che la luna sia in saturno come quel giorno li. A Treviso si stanno abituando alla luna in saturno, qualche mese fa pochi a treviso ci credevano.

      4. D’accordo con Munari, e la schiera di appassionati non ciechi, che il “il nostro rugby è questo”. Dicendoci questo ci fa capire che nessuno sarebbe in grado di cambiare la situazione quindi va bene pure O’Shea. Il punto è che, tutti coloro che dimostrano affetto e grande stima. scrivano in modo dettagliato “cosa realmente ha fatto Conor O’Shea”. Dove sta la rivoluzione copernicana? Il custode del campetto del Pontrhydyfen RFC, dandogli tutti i poteri, sarebbe stato capace di fare le stesse analisi sul nostro rugby compreso il fatto che la preparazione in Italia, compreso franchigie e Nazionali, è da “terzo mondo”. I meriti di Conor O’Shea sono: professionista serio, gran lavoratore, amante del nostro Paese. E’ sufficiente per essere HC di una nazionale del 6N ? Come Head Coach meglio Conor Michael Patrick O’Shea o Kieran James Crowley? io non avrei dubbi nel scegliere il secondo! Solo perché lo ha dimostrato!

  5. @Kinky i giiorni immediatamenti precedenti alla gara sono fondamentali per determinare l’approccio dei giocatori in campo. Mi piacerebbe credere che l’attitudine dei giocatori di Fr Wal Eng o chi ti pare delle Union piu’ forti sia lo stesso se devono afrontare gli azzurri o uno dei loro reali competitor. Ma ahime’, ho forti dubbi sia cosi’.
    Puo’ capitare (SAF a Firenze), che non ci siano piu’ le risorse psico-fisiche per raddrizzare una partita che ha preso una piega sbagliata, ma se siamo onesti, quante volte ci siamo illusi di poter fare lo sgambetto a una grande e poi invece gli avversari hanno pigiato sul pedale e evitato l’onta della sconfitta e noi abbiamo collezionato l’ennesima sconfitta onorevole?
    Il condottiero smeraldo e’ passato dal dichiare che l’obiettivo era arrivare preparati ai mondiali, estiquatzi, a battiamo pure il Saf e andiamo ai quarti.
    Come ho gia’ scritto qualche giorno fa, se avesse onestamente detto” vogliamo strabattere i dilettanti namibiani e canadesi e far vedere i sorci verdi a Saf e Blacks saremmo stati tutti piu’ contenti (io di sicuro)
    Vittorio Pesce

  6. Anche vincendo 3 partite senza bonus poteremo non passare il turno se chi vince 2 partite prende il bonus offensivo e poi quelli, neppure tutti, i bonus difensivi.

      1. Se non prendi il bonus con Namibia e Canada e’ un fallimento. Senza se e senza ma.

      2. PW, era un altro Canada, e fu una mezza vergogna, e dopo quattro anni a sentir dire quanto siamo migliorati, beh, io qualcosa di buono me lo aspetto!

  7. Solo una precisazione : il bilancio 2018 è quello 2019 approvati si ma non a maggioranza. Qualcuno che si oppone seppur inutilmente cè , e gli va riconosciuto

    1. Si ma il voto negativo o l’astensione vanno motivati e sarebbe bello leggere i verbali della seduta dove i bilanci sono stati approvati per vedere se ci sono stati appunti o se invece ci si è limitati a votare contro e basta.

  8. Io credo che sia solo una questione di “soglia di tolleranza”.

    In un’epoca dove imperversano da ogni dove “proclami”, in un periodo dove la realtà è stata scalzata dalla fantasia a me basta che uno dica “domani sarà bel tempo” per sentirmi legittimato a mandarlo a caxxre. I miei limiti di tolleranza sono ampiamente superati.

    O’Shea è capitato in un brutto momento (almeno per alcuni ma spero per tanti) e così perdonerà di sicuro l’insofferenza per quel suo innocuo “proclama”.

    Io gli voglio bene comunque.

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