Derby celtico e 2017 nel retrovisore. Per gettare uno sguardo sul nuovo anno

Due articoli che con toni diversi non plaudono certo allo spettacolo visto in campo a Parma (e a Treviso la settimana precedente). Opinioni – qualcuno dirà – quindi discutibili. Verissimo. Poi però ci sono i numeri che ci lascia in eredità il 2017 e quelli sono freddi e brutali. Numeri che non lasciano grossissime speranze per una rapida inversione di rotta, ma che bello sarebbe essere smentiti al più presto…

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19 pensieri su “Derby celtico e 2017 nel retrovisore. Per gettare uno sguardo sul nuovo anno”

  1. L articolo di Calandri, per quando apprezzi il giornalista, mi sa di indigestione post pranzo di natale, con quel tocco di acidità che forse in questo momento non è necessario…si sa che campioni non c’è ne sono, nè tantomeno se ne vedono all orizzonte, buoni professionisti senza ombra di dubbio, ma il passo per diventare campioni è avere il coraggio e la fortuna di essere scelto da qualche club straniero intorno ai 20 anni e sperare che questi credano nel potenziale dell atleta italiano..un pò alla Campagnaro, ma magari con un paio d anni d anticipo…
    Che dire, si stanno solamente raccogliendo i frutti di anni di politiche, nella speranza che gli innesti di O’Shea e Aboud trovino terreno fertile il più presto possibile…

  2. Calandri ha scritto quelli che molti pensano, semplicemente con toni più drammatici. Niente di nuovo sotto il sole.

  3. Ma cosa vi aspettavate?
    Arriviamo da anni di distruzione di massa.
    Anni nei quali non solo non si è lavorato x costruire, ma anzi, si è abbattuto ciò che di buono c’era.
    Adesso si sta ripartendo.
    Ma il gap con le altre nazioni è aumentato, quindi tutti questi soloni cosa credevano di poter ammirare?
    FRANCHIGIE: nei derby non si sarà visto un rugby x palati fini, ma ci sono state 2 squadre che hanno sviluppato al meglio le loro diverse attitudini di gioco.
    Belle le Zebre x il loro gioco propositivo, ma altrettanto bello il gioco di controllo e difesa del Benetton che cmq non gli ha impedito di marcare un totale di 6 mete.
    Anche tu Paolo fai un distinguo parziale quando citi il merito delle Zebre nell’aumento complessivo dei punti fatti precisando poi che però subiscono anche molto.
    Parziale, dicevo, perché stesso merito allora dobbiamo darlo a Treviso per aver ridotto notevolmente la quota di punti incassati, mantenendo però una minore propensione offensiva.
    Una domanda: a questo punto del campionato rispetto alle stagioni passate qual’e la differenza tra i punti fatti e qual’e quella tra punti subiti?
    Per me, a spanne, Treviso segna qualcosa in più ma incassa molto meno, mentre le Zebre segnano parecchio di più ma incassano sempre molto.
    Io, visto le annate tragiche precedenti, sono più propenso a “sposare” la linea del consolidamento delle fondamenta difensive attuata da Treviso.
    Nazionale: per me O’Shea deve decidere che tipo di gioco vuole dare alla sua Nazionale.
    Non può pensare che assemblando pacchetto di mischia trevigiano e 3/4 Zebrate si possa davvero ottenere il risultato sperato.
    Le due squadre hanno filosofie di gioco opposte e giocatori adatti ad una oppure all’altra.
    Se si vuole avere una Nazionale spavaldo non si possono utilizzare in mischia giocatori con le caratteristiche di quelli di Treviso, se invece vuoi attuare un gioco basato di più sulla consistenza difensiva è inutile avere giocatori fantasiosi o attaccanti come gli zebrati che infatti nei 3 TM nulla hanno fatto di più di quelli visti giocare nel Treviso.
    Il CT deve uscire da questo equivoco, si può vincere o perdere, ma si deve farlo portando avanti un progetto coerente non un miscuglio senza senso.

    1. “Nazionale: per me O’Shea deve decidere che tipo di gioco vuole dare alla sua Nazionale.
      Non può pensare che assemblando pacchetto di mischia trevigiano e 3/4 Zebrate si possa davvero ottenere il risultato sperato.
      Le due squadre hanno filosofie di gioco opposte e giocatori adatti ad una oppure all’altra.
      Se si vuole avere una Nazionale spavaldo non si possono utilizzare in mischia giocatori con le caratteristiche di quelli di Treviso, se invece vuoi attuare un gioco basato di più sulla consistenza difensiva è inutile avere giocatori fantasiosi o attaccanti come gli zebrati che infatti nei 3 TM nulla hanno fatto di più di quelli visti giocare nel Treviso.
      Il CT deve uscire da questo equivoco, si può vincere o perdere, ma si deve farlo portando avanti un progetto coerente non un miscuglio senza senso.”

      Penso che i TM siano serviti molto a COS per schiarirsi un po’ le idee in merito a questo.

      Credo e spero che (nel bene e nel male) nel prossimo 6N (al netto degli infortunati) vedremo un game-plan più’ coerente.

      1. Lo ho riportato 1:1 e (giustamente) virgolettato per far capire che la mia risposta è riferita specificamente a quella parte del tuo post.

  4. Io ad inizio anno avevo detto che per essere una stagione appena sufficiente si doveva guardare innanzitutto la differenza punti, poi la posizione in classifica ssarebbe stata una conseguenza.
    Avevo fissato un non oltre -50 punti considerando i -200 e oltre dell’anno precedente.
    Treviso è a -46 con la speranza di fare meglio. Le Zebre non sono tanto lontane (-76) a riprova delle buone prestazioni fatte finora.
    Treviso ha la seconda parte del campionato con le seguenti squadre Cheetahs, Scarlets, DRAGONS, Connacht, CARDIFF, KINGS, Dragons, LEINSTER, Zebre (in maiuscolo quelle fuori casa). Sarebbe fantastico vincere 5 partite, ma se si vuole raggiungere Edimburgo forse non sono nemmeno sufficienti (aiha quanto pesa quella partita in casa contro di loro…).
    Le Zebre hanno invece: Glasgow, MUNSTER, CONNACHT, Cardiff, Ospreys, GLASGOW, LEINSTER, Dragons, TREVISO.
    Forse più difficile di Treviso, ma anche quì sarebbe bello vincerne 4.

    1. Penso che il numero delle vittorie ipotizzate per TV siano esagerate, ( magari), ricordiamoci che febbraio e marzo saranno mesi un po’ duri……per questo penso anch’io che la sconfitta in casa con Edimburgo penserà molto.
      Per le zebre i problemi sono gli stessi magari amplificati.

  5. Try io mi conformerei anche con un 4 Benetton e 2/3 zebre che erano poi gli auspici che feci a inizio anno , dobbiamo sempre considerare da dove venivamo, per quanto riguarda il fatto che non molto è cambiato dissento , che poi sia vero che una certa distanza ci separa dalle prime al mondo , è vero ma per quello che è il rugby come movimento in Italia dubito che a breve si possa colmare anche arrivasse un mago

  6. Io mi chiedo (e chiedo a Paolo e agli altri) che altro si può fare?
    Aboud ha presentato il nuovo piano tecnico. O’Shea ha raccolto poco è vero (contro l’Argentina si doveva vincere, e si doveva pareggiare a Suva) ma ha pochi campioni e sta lavorando a gradi, non vuole strafare. Crowley in modo simile sta lavorando bene ma molto gradatamente a Treviso, progressi lenti. Bradley sta facendo buonissime cose a Parma. Gavazzi, Ascione & Friends che altro possono fare? Forse finalmente un protocollo per incentivare e regolamentare i permit. I soldi sono tutti investiti. Ci sono azioni migliori da fare che semplicemente aspettare e sperare? Se i club non riescono a reclutare bambini e ragazzi atleticamente forti, talentuosi e volenterosi beh, allora si inizia male. Aggiungiamo che forse molti club più piccoli non hanno i migliori tecnici per le U10, U12 e U14 e lì si crea già un gap difficile poi da recuperare. Sono scettico anche sull’allargamento dell’Eccellenza a 12 squadre, ma anche lì, non mi viene in mente niente di meglio da fare che aspettare e vedere cosa succederà.
    Buon anno a Paolo e a tutti.

  7. Partite di estrema modestia, i derby. Al di là del presente, che è quello che è ed è la materia su cui si deve lavorare, c’è sempre l’incombere di un futuro prossimo nel quale non abbiamo (nel senso di movimento) deciso che strada prendere, che fondamenta rinforzare. Le Union celtiche sanno benissimo che non potranno mai sostenere un domesti professionistico e percorreranno qualsiasi strada per una dimensione uguale o maggiore al pro14 attuale. Noi non abbiamo realizzato una struttura di accademie collegate, il domestic va per convergenze parallele e se ne vedono i frutti. L’anno prossimo pare si muova qualcosa, ma il ritardo ormai sfiora il decennio e stiamo qui a sfregarci gli occhi se produciamo mezzo giocatore in più di livello accettabile. Ma qual è il costo di produzione? Sostenibile?

  8. Io comunque vada, bella o brutta, sabato scorso, ho visto una partita di Rugby (nel primo tempo, al netto dell’ incapacità di tradurre in punti la mole di gioco prodotta, mi sono anche divertito, a guardare il gioco delle Zebre), cosa che, quelle volte che mi mettevo davanti al televisore, per osservare (nel senso di essere curioso di vedere quale fosse il livello del Rugby italiano, al netto dei giocatori della nazionale, che giocavano quasi tutti all’ estero.) una finale di Super10, non avevo assolutamente occasione di fare (vedevo un gioco che, vagamente, ricordava il Rugby, ma anche un po’ il Calcio Storico Fiorentino, le grandi ammucchiate dell’ apertura dei saldi da Harrods e che era condito con i bisticci dei bambini dell’ asilo.
    A fronte dei soldi spesi si sarebbero dovuti avere miglioramenti maggiori? Certamente….SI!!
    Si sarebbe potuto riorganizzare il movimento in maniera da favorire quei miglioramenti? Lapilassianamente…..SI!!!
    E’ comuque questa la strada giusta da seguire? Altrettanto ovviamente…SI!!!!
    Poi tutte le opinioni hanno la stessa dignità, ma, come si dice dalle mie parti: “I discorsi li porta via il vento e le biciclette i…livornesi!!”!!!

  9. OT:

    A quanto pare per Esposito stagione finita.

    Mi dispiace, umanamente, per lui, e per Treviso dove stava facendo molto bene fino ad ora.

  10. Se ci aspettiamo che vengano fuori i risultati come x incanto, mi sa che rimarremo a bocca asciutta x parecchio tempo.. stiamo raccogliendo quel che abbiamo seminato negli anni precedenti.. i nostri principali competitors hanno fatto un lavoro molto differente dal nostro.. si sono affidati a tecnici stranieri quando qua veniva scelto x nazionalità.. hanno usato la regola degli equiparati in maniera scientifica, mentre noi un pò alla cazzo(vedasi anche l’operazione koegelemberg o come si scrive).. non stiamo a parlare del movimento giovanile… dove il nostro sistema ti porta fino in accademia e una volta finita ti spalanca le porte al dilettantismo… mentre gli altri vanno ad allenarsi con professionisti e fare spezzoni o partite intere di PRO14.. in + secondo me, c’è anche da ricordare che in UK nel 2012 e poi nel 2015 ci sono stati due grandi eventi sportivi, che han fatto andare fiumi di sterline negli sport.. mentre qua in Italia con la recessione, non c’è stata neanche la possibilità di trovare sponsor x club e con le scadenze dei vecchi contratti della nazionale, c’è una visibile riduzione d’introiti pure x la federazione..

    Tornando ai club un lieve miglioramento c’è stato.. da ricordare che con il tour dei Lions molti pezzi da 90 qua in Italia si sono visti poco o giusto x mettere su fiato.. mentre l’entrata delle sudafricane ha fin’ora regalato 5punti con vittoria, + bonus con l’altra… x la Benetton c’è stato un miglioramento nella costanza difensiva.. riesce a cambiare + uomini rimanendo sempre su un certo livello.. mentre le Zebre finalmente hanno introdotto un gioco alla mano decente, in grado da poter allenare anche i trequarti.. in ottica nazionale non penso possano portare molto di + nel breve periodo.. secondo me sono solo l’inizio di un’auspicabile risalita se verranno gestiti bene gli ultimi due soldi rimasti..

  11. Boh…forse solo io ricordo i primi anni degli Aironi dove non si riuscivano a fare più di tre fasi prima di perdere il pallone o quando in nazionale si calciava e basta sperando di placcare e tirar su una mischia dove a Castro & co ci tenevano in piedi…con questo non dico che siamo gli All Blacks ma io una squadra che prova a fare il rugby delle Zebre non la ricordo dalle nostre parti…e dal versante Leoni la solidità difensiva dei due derby non è poca roba…sarà che mi accontento e francamente non mi pento dei 300 km che ho fatto per vedermi il derby…

  12. A parte che le biciclette (e le galline, se è per questo) le portano via i pisani, sono in piena sintonia col mio “quasi” 🙂 conterraneo Hrotepert.

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