Ragazze azzurre, la faccia immobile del Movimento Italia: (a oggi) nessun test prima del Mondiale…

ph. Fotosportit/FIR

Il 9 agosto in Irlanda prende il via la competizione iridata femminile che vedrà anche l’Italia tra le protagoniste, ma la nostra nazionale da tre anni non gioca mai, a parte il Sei Nazioni. L’ultimo test-match? A novembre 2014, poi solo tre stage concentrati tra ottobre e dicembre 2015. Dopo il nulla oltre il Torneo

Da dove iniziamo? Facciamo dal Sei Nazioni 2015? Dai, va bene quello. Dunque, in quel Sei Nazioni di categoria le nostre ragazze arrivarono terze, miglior piazzamento in quel torneo. Non solo femminile, miglior piazzamento tout court per una selezione nazionale azzurra. Un gran risultato insomma.
Poi cosa è successo? Uno stage dal 16 al 18 ottobre 2015, un’altro il mese successivo dal 13 al 15 e un terzo dall’11 al 13 dicembre, sempre in quel di Parma. Quindi il Sei Nazioni 2016: quinta posizione e due vittorie contro le tre dell’anno prima, ma la conquista del pass per il Mondiale 2017.
Dal fischio finale del Sei Nazioni 2016 a quello iniziale del 2017 non succede nulla, nessun test e nessuno stage. L’ultimo massimo torneo continentale è il peggiore degli ultimi anni: un solo punto raccolto, 5 sconfitte in altrettante partite, 43 punti fatti e 118 incassati. Dite che una qualche correlazione tra le due cose c’è? Intendo tra il non avere praticamente attività al di fuori del Sei Nazioni e il continuo trend in discesa dei risultati?

Il 9 agosto inizia il Mondiale femminile, si gioca in Irlanda. Quel giorno l’Italia scenderà in campo all’UCD Bowl di Dublino contro gli Stati Uniti. A oggi, giovedì 8 giugno, non è previsto nessun test di preparazione. Magari già oggi la FIR annuncerà tre match di warm-up in vista del Mondiale e allora questo articolo sarà superato dagli eventi, ma non poi tanto. Perché il succo è che da gennaio 2015 la nazionale azzurra femminile ha giocato solo ed esclusivamente le partite del Sei Nazioni. L’ultimo test al di fuori di quella manifestazione è del 23 novembre 2014, quando ad Avezzano le azzurre superarono la Scozia 27 a 3, poi solo altre 15 gare, 5 per anno. E tre stage di due/tre giorni.
Magari sarò esagerato, ma a me pare un po’ misero come bilancio. Di sicuro insufficiente per una squadra che aveva preso un cammino molto positivo e interessante.
Non so quali siano i motivi – non credo organizzativi, più facile economici: le casse della FIR stanno come stanno… ma la mia è solo una supposizione – ma quello che so per certo è che le ragazze non se lo meritano. Non se lo merita lo staff tecnico, a partire dal ct Andrea Di Giandomenico. E non se lo merita Maria Cristina Tonna, instancabile responsabile del settore femminile per la federazione, una che in silenzio e senza mai alzare la vose sui media con il lavoro ha ottenuto grandi risultati. Roba da farle un monumento. Ma davanti all’inattività si può fare poco.

72 pensieri su “Ragazze azzurre, la faccia immobile del Movimento Italia: (a oggi) nessun test prima del Mondiale…”

  1. “Ragazze azzurre, la faccia immobile del Movimento Italia”

    Ok, tanto ormai abbiamo capito che lo fai per provocare, si vede che portano piú click titoli cosí e la conseguente gazzarra… peró almeno la letterina librocuore… 😉 mah!!! (cit. gino)

      1. non si faccia prendere troppo la mano avvocato, la giornata é appena incominciata…;-)
        lo vede che il sistema di PW funziona? gli imbeccillotti ci cascano

  2. avviso rivolto a tutti coloro che non hanno tempo e voglia di fustigarsi la schiena con il cilicio a causo dell’immobilismo del rugby femminile italiano:

    h 11:00 Aia Arena Kutaisi Scotland u’20 vs Italia u’20
    diretta stream http://www.worldrugby.org/u20

    1. Certo, chi pone domande e solleva temi “si fustiga con il cilicio”.

      Chi invece fa finta di nulla è un genio.

      1. @maxwell, porta pazienza, sempre non per fare il professorino, ma il cilicio si applica, è una specie di cintura, si lega e si tiene li, in vita, sulla gamba, ecc.. se ricordo bene. Non è una frusta.

  3. Premesso che a) non ho nessuna voglia di entrare nella diatriba relativa alla Federazione, tant’è che ho evitato di scrivere nel merito nei giorni scorsi (non posso negare di essermi divertito, oltre che irritato talvolta, a vedere la passione che trasudava da molti post); b) del rugby femminile italiano non conosco nessuno, se non una giocatrice partecipante ad un fantasy (terminato al 12esimo posto su 26…tutti ex giocatori); la cosa che mi avvilisce è che è di tutta evidenza che il rugby femminile è figlio di un dio minore, nonostante i risultati più che dignitosi fin qui ottenuti. Inutile negarlo, in generale da noi c’è un pregiudizio contro le donne nel rugby (ricordo che una trentina d’anni fa chiesero un parere a Paolo Rosi, il quale rispose “lassamo perde…”) e tuttavia le nazionali “rosa” hanno fatto mica male: qualche mese fa sono arrivate in semifinale nelle qualificazioni per la partecipazione al circuito del torneo a 7 (e il rugby a 7 meriterebbe un altro discorso). Il totale è che, come suggerito da PW in uno dei post che scatenarono l’inferno, la FIR investe per lo più sulla nazionale maggiore, mentre il “grass root”, sotto qualunque profilo, viene abbeverato al minimo. Non sto a puntare il dito contro nessuno; ma il risultato è questo. Fra l’altro, da qualche parte a marzo avevo letto di una campagna per portare il mondiale femminile 2021 in Italia (alla fine basterebbero anche solo due stadi [o campi] da massimo 5.000 posti e tra Toscana e/o Veneto avrebbero un appeal impagabile)…ma al momento non ho più notizie.

    1. Una mia cara amica ha giocato in finale sabato scorso.

      Il movimento femminile è talmente agli inizi che (economicamente) non servirebbe molto per lanciarlo.

      Ma tant’è…

  4. E’ una federazione che per limiti manageriali ed economici fa fatica a seguire tutte le sfaccettature del rugby, già con i “pro” se ne combinano di tutti i colori. Peccato che ad andarci di mezzo sono le ragazze, una squadra che se messa nella giusta condizione può regalarci grandi soddisfazioni. I mancati TM fecero già storcere il naso prima del 6N quando tutte le nostre dirette concorrenti ne giocarono quasi due a testa. Persino il Giappone ha già giocato dei match di preparazione…

  5. Beh, se questa è un’analisi, non se ne sentiva di certo la mancanza.
    Se le ragazze hanno un ottimo allenatore, una perfetta team manager, ( cosa di cui sono perfettamente convinto), esse stesse sono brave e competenti, come mai al 6N non ne abbiamo vinta una? Ah, ecco, perchè non facciamo abbastanza test internazionali, certo che come tesi è , quantomeno, singolare.
    Invece i maschi, che hanno fatto 3 test match a novembre e ne faranno 3 a giugno, le partite del 6N le hanno vinte tutte. Si vede che hanno un allenatore minchione e un team manager incapace.
    Per non parlare dei ragazzi dell’U20 che hanno sì vinto ( naturalmente per caso) una partita al mondiale, ma se avessero fatto incontri internazionali ( tra il 15 e il 28 maggio ), avrebbero sgominato i Baby Black.

    1. Beh visto che le perdiamo tutte al 6N, vien da chiedersi perchè la nazionale maschile continui a disputare TM. Tanto vale risparmiare tempo, soldi ed infortuni per quelle inutili 6 partite annue. E chissà poi come mai le altre nazionali maschili e femminili le disputino.
      Un abitudine davvero bizzarra.

    2. Complimenti: sempre un campione di benaltrismo.

      Sempre bravo a spostare il focus dalle cose scomode a quelle più scontate, banalizzando il tutto e portando la discussione in caciara.

    3. AdG, secondo me estremizzi un po’ troppo il discorso che tutto sommato è banale: d’accordo che le ragazze sono brave e che ci hanno dato le maggiori soddisfazioni fra le varie nazionali in questi anni, ma non è che sono state un po’ abbandonate a sé stesse? Il fatto che da tre anni a questa parte non abbiano disputato altre partite oltre che al 6N secondo me è grave e il discorso “sono brave, se la caveranno” non regge molto (il trend negativo di risultati suffraga questa ipotesi). Almeno per oliare i meccanismi di squadra e testare il gioco con avversari, almeno un paio di amichevoli sarebbero state di grande aiuto. Un po’ come me che sto preparando gli esami, non posso dire “ho seguito le lezioni con dei bravi professori, l’esame lo passo di sicuro e posso fare a meno di studiare”: metti che uno potrei anche scularlo, ma il giochino non dura a lungo. Similmente un po’ di supporto alle ragazze sarebbe stato utile, così sembra quasi che siano lasciate a sé stesse (oh, se poi vincono lo stesso ben venga e di certo ne sarei felicissimo).

      1. Vedi Cuco23 la questione è banale come l’acqua calda , come tu giustamente fai notare. Ma i test hanno un senso se sono probanti, fare test contro le ragazze spagnole o svedesi, non ne alcun senso nè alcun valore.
        Dire pertanto che fare un test con le Irlandesi o con le Francesi sarebbe meglio farlo che non è degno di Massimo Catalano, scrivere invece che questi test non vengono organizzati perchè il movimento femminile è abbandonato a se stesso, mi parrebbe un po’ imprudente per persone dotate di buon senso, normale per detrattori incalliti.
        Assegnare poi tutta la responsabilità dei risultati che non vengono alla mancanza di test, va giusto bene per un blog, un po’ meno per chi, qualche volta a bordo campo, ci va.

      2. Quindi, seguendo questo ragionamento, la Pata(cca)ro Cup è parimenti inutile, dato che le nostre squadre coli’ impegnate non si misurano contro inglesi, francesi e celtiche.

      3. AdG, purtroppo dissento ancora. Dire che un amichevole contro una squadra “scarsa” avrebbe poco valore secondo me è sbagliato: anche una partita contro la più infima delle squadre sarebbe utile (per farti un esempio, la scorsa settimana la nazionale italiana di calcio ha giocato contro San Marino che nazionale top di sicuro non è, avrà pure avuto un scopo se l’hanno fatta). Dire che l’italrugby femminile sia abbandonata a sé stessa sarà pure poco prudente, ma prendendo in esame la preparazione/promozione alle partite che contano alla luce dei fatti direi il sospetto viene (mi viene difficile pensare che in FIR a nessuno sia venuto in mente di sentire il ct della nazionale femminile e chiedere se gradissero un paio di test match in vista dei mondiali), e parlarne non mi sembra da persone folli. Per quanto riguarda la tua frase “assegnare poi tutta la responsabilità dei risultati che non vengono alla mancanza di test” qua direi che il discorso è per lo più statistico/induttivo: guardo gli ultimi tre anni, non c’è stato alcun test match di preparazione, i risultati sono calati, allora ipotizzo che la colpa sia dovuta (anche) a ciò; ovviamente essendo un ragionamento induttivo si può essere d’accordo oppure no, non è il vangelo. Però il trend fa pensare a quello e il mondiale farà da spartiacque suffragando questo ragionamento oppure no.

    4. Puoi avere l’opinione che vuoi ma tre anni senza test – 3 anni – non sono cosa normale. E i test, a oggi, li organizza la FIR. Il giorno che questa incombenza toccherà a qualcun altro criticheremo o applaudiremo quel soggetto.

      1. Ti invito solo a controllare come si muovono le Black Ferns e scoprirai, che quanto ad abbandono, se l’unità di misura sono i test match, sono messe peggio di noi.

      2. L’ avevo scritto, che ci sarebbe stata allegrezza piena: tutto ciò è entusiasmante.

    5. è una cosa quasi ovvia che più test match servono a migliorare, in tutti gli sport di squadra… se uno contesta anche queste ovvietà vuol dire che non sa di cosa parla o vuole rompere le balle a prescindere…

  6. conosco abbastanza il rugby femminile in quanto ho allenato le ragazze del mio club un paio di anni e ho lasciato bellissimi ricordi!
    Ragazze piene di entusiasmo e super-recettive ad ogni consiglio ed insegnamento!
    Nel recente passato si e’ fatto molto per incentivare il rugby femminile(vedi concentramenti coppa itatlia a 7) ma con scarsi investimenti economici(ed il risultato e’ stato ottimo comunque:aumento di praticanti del gentil sesso, risultati della nazionale,ecc.ecc.)
    Ma ora serve qualche cosa in piu’1
    Forse non molto…solo qualche test in piu’!
    Ciao Paolo e complimenti al blog!

  7. Con tutto il rispetto alle autorità civili, politiche, religiose e morali di questo dotto blog, ma io sinceramente non capisco perché è comunque necessario negare certe evidenze. In uno sport di squadra giocare insieme aiuta? Si. Le ragazze giocano spesso insieme? No. Poi se vogliamo dar contro di principio perché questo blog è “polemico”, amici cari: Paolo Wilhem 3 – Detrattori 0.

  8. Scusa, Daniele, e’ quel tuo :
    – ho lascato bellissimi ricordi…-
    che mi incuriosisce 😎
    Puoi estrinsecare meglio ?? 😋😂

  9. Bella meta del biondino, che beffa tre dei nostri dopo essersi beffato da solo 2 minuti prima.

    PS
    come si fa a entrare due volte di fila in fuorigioco dietro la maul avversaria in un minuto?

      1. Colpa della Fir che non ha investito abbastanza nella fibra ottica in Georgia :-)))

      2. ora é ripartito. Grazie all’ intervento di Innocenti! Grazie all’avvocato per aver chiesto d’urgenza. Bravi tutti! Ora sotto azzurrini

    1. 12 a 10 per la scozia.
      Streaming interrotto alla mezzora circa.
      Mi viene la pelle d’oca al solo pensiero se una cosa del genere fosse successo in una partita organizzata dalla f.i.r.
      sarebbe partita una caccia all’uomo del tipo: italiani no buoni per riprese video oppure gavazzi dimettiti,ma anche un bel commissariamo la fir.

      1. Hai dimenticato Camerlengo lecca…o schiodatelo dalla poltrona.
        Comunque, è colpa della FIR. Perché se la trasmetteva in chiaro non c’erano problemi EHEHEHEH

  10. quanto odio chi batte le punizioni veloci…a quest ora si sarebbe messo dentro un piazzato e non toccava rincorrerli fino alla fine

    1. Eh sì quello è stato il momento decisivo della partita. Se Trussardi non avesse voluto fare l’eroe si sarebbero presi i tre punti per andare 19-12. Poi Rizzi ha commesso un fallo assolutamente stupido. Peccato, perché era una partita da portare a casa in scioltezza.

  11. Peccatoooooooooooooooooo
    Bravi ragazzi
    Saranno contenti gli Ermy, Avvocati del malaugurio, i bargei ecc 🙂 Voi lo sapevate giá! :-)))

    1. Da questi post intuisci che ha vinto la Scozia!! 😦
      Di grazia, perchè io avrei dovuto saperlo già, giusto ieri, o l’ altro ieri a sprcifica domanda di @6nazioni ho risposto che non avevo alcuna conoscenza e quindi non potevo esprimer giudizi!!!

    2. la differenza tra me e te è che io tifo per chi va in campo e non per chi sta dietro la scrivania…
      l’altra differenza è che sui blog di rugby uso commentare l’articolo, criticare chi devo criticare, ma mai attaccare gli altri commentatori o peggio, provocare…
      peraltro, pur nel mio codardo anonimato, uso uno ed uno solo nickname e già trovo ridicolo aver bisogno di ricorrere a questo artifizio…
      tu ed altri come te che amate cercare la rissa avete francamente rotto il ca22o, perché state dimostrando di non saper gestire la libertà che il padrone di casa ci concede ed approfittate dell’altrui tolleranza, compresa quella di chi evita di rispondere per non scadere in polemiche sciatte…
      non è il caso se un paio di provocatori, che erano stati banditi da altri siti più strutturati, ripropongono paro paro gli stessi comportamenti anche di qua…
      godetevi le vostre bravate e ricordatevi che la rete non dimentica…

      1. che fa, avvocato, minaccia?
        ricordo che anche i tuoi commenti hanno stancato, te lo dice più di uno e da un pò. ma anche tu come mauro sei stato illuminato a età avanzata?

  12. Partita che mi ha emozionato.

    Bravi, perché avrebbero potuto vincerla.

    Polli, per come l’hanno persa.

    Peccato. Ora torno nella caverna e non vi rompo più fino a stasera.

  13. prova non eccelsa ma che cmq conferma che la squadra può stare con le migliori….un pò troppa frenesia nelle decisioni più importanti. Le maul in rimessa funzionano, ma anche gli altri ti osservano e ti studiano, ergo trovare alternative ai lanci di gioco.
    Adesso riposo e concentrazione sulle prossime partite

  14. Per essere polli allevati in batteria, se la sono cavata bene. Certo, fossero giocatori di rugby avrebbero vinto.

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