In Continental Shield vince solo il Rovigo che riesce a rimontare in casa contro i georgiani del Batumi, il Petrarca perde di poco e combatte fino all’ultimo contro i forti romeni del Timisoara Caracens. Calvisano e Viadana ko contro tedeschi e portoghesi e i due tecnici usano parole molto dure: “siamo stati superficiali”
Iniziamo da Massimo Brunello, tecnico del Calvisano campione d’Italia: “Una squadra, i tedeschi, che non era affatto paragonabile a quella affrontata l’anno scorso. La partita è andata nel verso che non volevamo, perché ci siamo trovati davanti una buona squadra e dovevamo affrontarli con le giuste attenzioni, senza superficialità e invece siamo arrivati un po’ scarichi a questo incontro e l’abbiamo pagata tutta”.
Quindi Filippo Frati, allenatore del Viadana: “Era una grande opportunità per alcuni giocatori meno utilizzati e invece sono deluso della risposta. Mi aspettavo di più da tutti. Se non giochiamo al massimo allora andiamo in difficoltà: sono molto, molto deluso. Non ci sono scuse – riprende – per loro giocare a rugby non è una professione. Sapevamo che avrebbero giocato così e tutta la settimana abbiamo messo in guardia sul pericolo di sottovalutarli. Non accetto di perdere perché gli altri hanno più voglia di vincere di noi. Serve un esame di coscienza senno non andiamo lontano”.
Le dichiarazioni dei due tecnici sono quelle dette a caldo dopo le sconfitte della loro squadra nella prima giornata della Continental Shield. I bresciani sono stati superati 23-19 dall’Heidelberg in una partita giocata in Germania, il Viadana è stato superato dal Lisbona allo Zaffanella 14-19. Il quadro delle italiane è completato dalla faticosa vittoria del Rovigo sui georgiani del Batumi per 31-21, arrivata dopo che i rossoblu hanno chiuso il primo tempo sotto per 10-22, e dal ko del Petrarca che esce però a testa altissima e con qualche rimpianto dal campo dei Timisoara Saracens, piegato 29-25.
Le parole di Brunello (più moderate) e Frati sono importanti perché da una parte rilevano un atteggiamento che purtroppo è una mezza costante delle squadre di Eccellenza quando giocano una qualche competizione continentale. Tanto più che arrivano da due allenatori che non si sono mai nascosti dietro a un dito e che non hanno mai fatto mistero di considerare importante nella formazione e nella crescita dei propri ragazzi la partecipazione alle coppe europee. Mai. Né Brunello né Frati amano ovviamente perdere o subire pesanti ko da formazioni che sono nel 90% dei casi più forti, organizzate e strutturate, ma sanno che quello è un passaggio obbligato. Hanno sempre cercato di affrontare al meglio questo tipo di partite, magari non sempre ci sono riusciti, ma in certe situazioni la volontà di fare le cose conta tanto quanto la loro effettiva realizzazione o meno. E loro la volontà ce l’hanno sempre messa.
Viadana e Calvisano reagiranno, perché così è scritto nel dna dei loro allenatori. Affrontare le coppe europee in maniera svogliata è un vizio che tutte le squadre italiane devono perdere. Senza se e senza ma, sia che giochino contro una squadra francese o inglese oppure una danese. A guadagnarci sarà l’intero movimento, le squadre direttamente interessate e – soprattutto – i giocatori.
specifichiamo una cosa, un discorso è dare la possibilità a 3/4 giocatori di mettersi in mostra, una cosa cambiare 10/15 di una squadra e pensare che le cose funzionino come prima, giusto l’atteggiamento mentale sbagliato, ma un allenatore cheinfarcisce la squadra di riserve ci mette del suo in questo atteggiamento
un allenatore penso sia perfettamente cosciente di quello che fa e della formazione che manda in campo, se le dichiarazioni, tra l’altro pubbliche, sono di questo livello non credo che sia per scaricare il barile di una pessima figura su qualcun’altro
anche perchè questo tipo di atteggiamento è ormai usanza abituale quindi non ci sarebbe neanche bisogno di esternare questo tipo di considerazioni, basterebbero le solite dichiarazioni di rito
evidentemente entrambi si aspettavano ben altro tipo di prestazione e impegno da alcuni giocatori
come nel caso delle zebre, sai di aver fatto un turnover pesante, hai una certa idea, ma se vedi che è andato tutto in vacca, evidentemente, ci hai messo del tuo perchè hai sbagliato valutazioni, ogniuno deve prendersi la sua parte di responsabilità, i giocatori dalla loro, chi li sceglie dalla sua, tutto qui
Calvisano aveva 4/5 non titolari, fra l’altro alcuni obbligati da infortuni quindi la migliore formazione possibile. Brunello si farà sentire in settimana.
per prima cosa dai un occhio a cosa ho risposto sopra e vedrai che io sono per una critica equilibrata tra chi fa le scelte e chi va in campo, per quanto riguarda calvisano è vero che il turnover non è stato così massiccio, ma rispetto alla partita contro le ffoo ci sono 6 partenti e 4 dalla panchina (+5 non convocati) e altri 5 in panca tra titolari e panchina della partita delle ffoo con 2 non convocati.
sui 4/5 infortunati non discuto, al più ne parliamo se risultano miracolati giusto per l’inizio del campionato, comunque hai 1 terzo della squadra non presente all’ultima di campionato, e tante inversioni dalla panca, un turnover non pesante come altre, ma un bello scossone sì, indubbiamente
clap clap clap
la terza coppa dovrebbe essere la legittimazione dell esistenza di un Eccellenza che chiede considerazione e prestigio ma che nei fatti va a perdere contro tedeschi e portoghesi. Magari georgiani e rumeni sarebbero quelli contro cui concorrere, il resto non ci sono scuse che tengano…pensavo che nell anno del campionato bloccato le eccellenti avrebbero affrontato la competizione con un altra forma mentis, invece si continua a prendere sotto gamba la coppa europea, senza capire che le sconfitte ci fanno perdere considerazione a livello europeo…Ennesima occasione persa per rilanciare il rugby di club italiano. Il giorno in cui smetteranno di regalare soldi facili sarà sempre troppo tardi
Che Brunello abbia dato importanza alle coppe europee mi pare una affermazione con poco fondamento : la stagione scorsa ha perso con il Mogliano (forse l’unica persa da Calvisano e l’unica vittoria di Mogliano contro una squadra forte) ed appariva chiara la volontà di evitare di dover poi a Marzo andare a giocare in Russia .
Frati , come faceva quando era a Rovigo, ha fatto una squadra “B” vera e propria , e si stupisce delle prestazioni scarse?
L’UNICA che ha SEMPRE schierato la formazione migliore è il Petrarca.
Sicuramente, parlando del Calvisano, la squadra tedesca di sabato, rispetto a quella dell’anno scorso, ha mantenuto solo il nome, costruendo una struttura più solida e riempiendola di titolari della nazionale, che è pur sempre la nazionale tedesca di rugby (mica gli Timisoara Saracens che ho visto spesso a Calvinaso, per intenderci). Ma ritengo che chiunque affronti l’avversario in modo “molle” non ha ben chiaro cosa sia la fame di vincere contro chi si ha davanti. Detto questo, chi era in campo ha dato una man in più a Brunello per convincersi sempre di più su chi siano i titolari e chi si meriti panca e tribuna.
Buona fortuna per la prossima partita a tutti.
Male Calvisano e peggio ancora Viadana.
2 partite affrontate con troppa superficialità che fanno il paio con quella tra Zebre e Agen,
Anche se a discolpa di coach Bradley bisogna dire che con la rosa risicata al lumicino che si ritova è stato costretto a un massiccio turnover.
Speriamo che si rifacciano al ritorno, tutte e tre.
In questo momento il Calvisano é in emergenza apertura. Novillo non ha ancora pratcamente giocato e Mortali é out. Ció detto, in altra dichiarazione Brunello ha affermato che non esclude che i giocatori , reduci da una vittoria di oltre 40 punti l’anno scorso siano scesi in campo con un atteggiamento mentale sbagliato.
Vedo che siamo in due ad aver capito le reali dichiarazioni reali di Brunello….ma magari ci sbagliamo noi, sia chiaro!
Il fatto è che vorrebbero emulare situazioni che non appartengono al loro rango. Sono due allenatori della competizione domestica più scarsa d Europa ma vogliono imitare i grandi club e danno il cambio a giocatori che hanno giocato 3 partite in Eccellenza.
Tanto per sgombrare il calmpo da commenti di cui si farebbe volentieri a meno tonto sono settari e superficiali, Brunello ha schierato la formazione migliore escluso gli infortunati ( tutte le 2e linee e tutte le aperture lo sono).
Il presidente e l’allenatore hanno dichiarato , in tutte le uscite pubbliche, che il Calvisano punta alla Shield. Il problema delle sconfitte subite é piú serio che semplici preconcetti preconfezionati.
Sono d’accordo.
L’unica che ha sbobbato l’impegno è il Viadana.
Date un occhio ai risultati dell’ Heidelberger quest’ anno
http://www.diretta.it/squadra/heidelberger/zXKOBB5i/
L’anno scorso il primo derby l’aveva perso stavolta l’ha vinto con 94 punti di scarto. Certo in un campionato non competitivo, ma questi stanno progettando l’ingresso nel pro14 già da ora.
Non so se abbia contatti con il Pro14, ma un progetto ce l’hanno. E soprattutto hanno i soldi.
L’unica buona notizia è che la vittoria è venuta contro i georgiani 🙂 Le brutte figure che si rimediano comportano una perdita ben maggiore di quei quattro soldi che arrivano. Senza contare gli imprevisti per ciascuna squadra nel cammino dell’Eccellenza. Fatica sprecata.
Se Frati avesse voluto di più da tutti avrebbe potuto lui stesso schierare una formazione un po’ più performante, inutile fare il vocione adesso. Ad ogni modo la solita figura di pelta davvero…
Inutile fare quelli che “il livello si alza” e pensare a portare a 12 14 100 o 6 squadre l’Eccellenza se poi PUNTUALMENTE si esce dalle Alpi per fare ste parti.
Come ho scritto di là io ricordo un frati coach dei Cavalieri che si battevano al meglio delle loro possibilità contro francesi e inglesi.
Questa è la storia del….cane che si morde la coda, questi si concentrano sul campionato, per qualificarsi per la Terza Coppa, così da intascare i 400k, poi quando vanno a giocarla, la snobbano, perchè devono contrentrarsi sul campionato per qualificarsi per l’ anno successivo (quest’ anno oltretutto l’ Eccellenza non prevede nemmeno le retrocessioni!!); il problema sono i 400k, distratti dal resto del movimento per….niente, se proprio si vuole continuare a elargirli, si dovrebbero legare ai risultati ottenuti nella competizione per la quale ci si è qualificati!!!!
Alleluia, qualcuno che lo dice. Aggiungo che questo torneo si disputa per volontà della FIR, per non perdere il contributo di WR: i quattro club di Eccellenza in Challenge ci andavano gratis, ora ci mandiamo altri a spese nostre. Un affarone. I club sono costretti, ob torto collo, a prendervi parte, altrimenti niente svanziche federali. Della competizione in sé non frega nulla, né alla federazione né ai club. Ora, con questo bel clima attorno, cosa volete che pensino i giocatori che scendono in campo? A salvare le ginocchia, ecco qual’e’ la loro priorità ed è difficile dar loro torto. Si vuole sul serio favorire lo sviluppo? Si ripartisca l’obolo federale in base alle attività juniores che ogni club porta avanti, si calcoli quanti under20 e con quanto minutaggio complessivo stagionale ogni club impiega e la si finisca con questi inutili piagnistei. A nessuno importava nulla quando si giocava contro inglesi e francesi, figuriamoci ora. E figuriamoci se un Brunello o un Frati o chi per loro preferisca battere portoghesi e tedeschi o preservare l’incolumità dei propri migliori elementi in vista dei successivi impegni di campionato. È il quarto anno che le squadre provenienti dalla Continental Shield disputano la Challenge e finora solo Rovigo ha ottenuto quella qualificazione, peraltro il primo anno quando era più semplice: vale a dire che su otto posti ne abbiamo guadagnato uno solo, pur avendoci provato ben quattordici volte (quattro partecipanti per tre edizioni, più le due del primo anno). Con tutto il rispetto per i nostri avversari, se avessimo avuto davvero intenzioni serie qualche qualificata in più l’avremmo ottenuta.
giovanni, commento settario e superficiale?
La domanda che, a suo tempo, posi fu: cosa succederebbe se una delle prime quattro declinasse la partecipazione alla Continental Shield, cedendo il proprio posto ad un altro club? Riceverebbe lo stesso i soldi per il piazzamento ottenuto in campionato o questi andrebbero a chi ne prende il posto?
Ovvero: l’elargizione del contributo federale è legata solo ed esclusivamente al piazzamento in campionato o prevede anche l’obbligo di partecipazione alla competizione continentale, la stagione seguente?
Io non so se tanti che scrivono qua erano alla partita di Viadana e se erano abbastanza vicini allo spogliatoio per sentire le urla di Frati nell’intervallo chiaramente scontento dell’atteggiamento dei suoi giocatori. Quindi prima di parlare di turn over esagerato, di disinteresse per la competizione o altre amenità del genere farei un pensiero sul fatto che chiunque vada in campo deve innanzitutto volere vincere la partita poi ragioniamo pure su tutto il resto.