A Tbilisi niente da fare per i ragazzi di Orlandi e Troncon che tengono testa a un avversario molto più forte per poco meno di 50 minuti, poi tre mete in rapida successione ci mettono in ginocchio
Parte a razzo l’Australia che approfitta anche di alcune disattenzioni azzurre e si porta sul 14 a 0 già prima dei 10 minuti di gioco grazie a una doppietta di Izaia Parise. Orlandi e Troncon mandano in campo D’Onofrio e Rizzi e l’Italia piano piano risale il campo e fa capire che non ha intenzione di fare da vittima sacrificale. Così come la primissima fase della partita era stata di chiara marca australiana l’ultima si colora di bianco, rosso e verde con le mete di Dal Zilio e D’Onofrio che ci mandano al riposo sul 14 a 12 per i nostri avversari (Rizzi converte solo una delle nostre due marcature).
Il secondo tempo si apre ancora con una meta dei down under, la terza di Parise, al quale segue anche la marcatura di Goddard, forse assegnata con un po’ di fretta: al 54′ l’Australia conduce 28-12. Un uno-due terribile che lascia tramortita la nostra squadra che solo un minuto più tardi si fa trovare impreparata su un calcetto dei nostri avversari, Parise raccogli e Tuipulotu schiaccia in meta sotto i pali.
Gara in totale controllo avversario ma gli azzurri non stanno a guardare e al 65′ perdiamo l’occasione di accorciare le distanze perché la palla sfugge dalla mano di Di Marco con la nostra mischia in avanzamento a pochi metri dalla linea di meta. Marcatura – meritatissima – che arriva però al 65′ di nuovo con Dal Zilio. La meta di Hewatt al 77′ ci punisce nel punteggio in maniera anche troppo eccessiva.
A Tbilisi finisce 42 a 19, l’Italia giocherà la finale per il 7° e l’8° posto.
Nella gara tra Irlanda e Samoa giocata questa mattina il XV in maglia verde si è imposto 52 a 26.
Italia U20: 15 Roberto Dal Zilio, 14 Pietro Fontana, 13 Andrea De Masi, 12 Alessandro Forcucci, 11 Andrea Bronzini, 10 Filippo Di Marco, 9 MatteoMaria Panunzi, 8 Lodovico Manni, 7 Michele Lamaro, 6 Jacopo Bianchi, 5 Edoardo Iachizzi, 4 Daniel Orso, 3 Marco Riccioni, 2 Alberto Rollero 1 Daniele Rimpelli
Riserve: 16 Matteo Luccardi, 17 Danilo Fischetti, 18 Dante Gavrilita, 19 Niccolò Cannone, 20 Lorenzo Masselli, 21 Antonio Rizzi, 22 Marco Zanon, 23 Giovanni D’Onofrio
Mete: Dal Zilio (34′, 65′), D’Onofrio (37′)
Conversioni: Rizzi (38′, 66′)
Punizioni:
Australia U20: 15 McNamara, 14 Hutchison, 13 Perese, 12 Tuipulotu, 11 Kennewell, 10 Stewart, 9 Goddard, 8 Hewatt, 7 McCauley, 6 Scott-Young, 5 Hockings, 4 McCauley, 3 Vui, 2 Uelese, 1 Walker
Riserve: 16 Maafu, 17 Johnson-Holmes, 18 Luka, 19 Swinton, 20 Valetini, 21 Nucifora, 22 Jooste, 23 Tupou
Mete: Perese (5′, 8′, 47′), Goddard (53′), Tuipulotu (55′), Hewatt (77′)
Conversioni: Goddard (6′, 9′, 48′, 54′, 56′), Nucifora (78′)
Punizioni:
bravi lo stesso perchè hanno dato tutto.
Questi ragazzi fanno emozionare! Bravi lo stesso. Rimane da disputare un altra bella partita
Troppa differenza, in tutto, touche, mischia, skills, ma bravi comunque, perchè ci hanno messo tutto quello che avevano.
Il risultato , rispecchia la differenza tra il nostro e il loro movimento , tecnicamente siamo migliorati molto, loro avevano alcuni giocatori con una cilindrata superiore, si è fatto un buon lavoro in linea con il materiale a nostra disposizione.
Sarà anche in declino il rugby in Australia, ma i ragazzi presentati oggi sono atleti di prim’ordine oltre tecnicamente competenti.
Noi abbiamo resistito, con un primo tempo fantastico, nonostante mischia e touche costantemente sotto scacco.
Come faceva notare l’ottimo Gsp, la panchina è servita tutta e ne sarebbero serviti ancora.
Impegno e abnegazione encomiabili con tre mete, due delle quali volute e realizzate dopo una lunga pressione nei loro 22.
Il game plan ha funzionato fino a che abbiamo avuto le gambe per avanzare anticipando l’attacco dei loro 3/4, qualche calcetto e la ns. stanchezza hanno poi consentito agli aussie di prendere il largo.
Touche inguardabile e tempi lunghi per modificare le chiamate, che solo alla fine siam riusciti a sistemare.
Partita emozionante, giocata quasi del tutto con l’acceleratore a tavoletta e al limite atletico delle ns. possibilità. Come dovrebbero essere tutte le belle partite e questa lo è stata.
Peccato l’infortunio a Fontana che ha obbligato Filippo a fare il MA.
Per Riccioni e Rimpelli un test che evidenzia quanto sia lontano, ancora, il tetto del mondo, ma tutto sommato , raggiungibile.
non ho visto la partita, ma sinceramente la questione che il rugby australiano sia in declino la vedo come una bella copertura di facciata per mascherare problemi tecnico-dirigenziali
per più di mezz ora si è vissuto l ebrezza di competere con le sanzaar. buona prestazione.
Una cosa che mi fa immensamente piacere è che vedo molte meno mani di pietra e corse a casaccio.
comunque ho finalmente capito il game plan di Troncon: l’intercetto!
Beh dai, almeno erano senza pressione.
Altrimenti chissà…
Il bicchiere è mezzo pieno solo perchè si vedono alcuni giocatori con potenziali qualità ma la distanza con gli avversari resta enorme.
Alla fine del primo tempo rientriamo in partita senza mai dare l’impressione di poter riuscire a portarla a casa, ricorda fin troppo la nazionale maggiore.
Scusa uomo rotolante, ma quante volte l’italia ha battuto l’Australia nei 90 anni di vita della FIR?
Non solo, quante volte l’abbiamo anche solo incontrata nella seconda fase di un campionato mondiale junior o senior che fosse?
Mi piacerebbe sapere quale rebbi guardi, abitudinariamente.
ti accontenti proprio di poco
Bella partita e Italia del primo tempo ancora più bella. La cosa che mi lascia molto molto perplesso è la nostra difficoltà nei set pieces che comincia a diventare un problema serio. Non ho la palla di cristallo, ma a mio modo di vedere con un po’ più di consistenza in mischia e touche il divario sarebbe stato meno ampio e anche quello finale non rispecchia completamente l’andamento della partita.
Nel frattempo gli Scoti passano alla finalina quinto posto.
Vediamo se abbiamo ancora abbastanza benza per vincere la seconda partita del mondialino e agguantare la settima piazza.
cvd..
NZ vs. FRA:
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namo bene si ricomincia (S.O.)