Lutto in casa Rovigo

Dall’ufficio stampa del Rovigo Rugby

Rovigo, 2 gennaio 2011, da oggi il Rovigo Rugby ha un nuovo tifoso in cielo. Ercole Ponzetti, avvocato rodigino, che aveva vinto da giocatore il primo scudetto nella storia rossoblu nel 1951 e che da presidente aveva guidato la Società alla conquista del nono scudetto del 1979 si è spento all’età di 84 anni. I funerali avranno luogo martedì 4 gennaio alle ore 10 e 30 nella chiesa della Commenda (Santuario della Madonna Pellegrina). Il Presidente Renzo Bullo, l’Amministratore Delegato Antonio Zambelli e i componenti il Consiglio di Amministrazione, a nome di tutta la Società Rugby Rovigo Delta esprimono il loro dolore e sono vicini alla famiglia in questa triste circostanza. Con Ercole Ponzetti è scomparso un grande tifoso dei colori rossoblu, un amico dei “suoi” giocatori e di tutti i collaboratori che lo aiutavano nella gestione della Società. Ora potrà riprendere con gli amici Doro e Guido i discorsi lasciati a metà nelle lunghe mattutine passeggiate sul Corso del Popolo. La Società chiederà alla Federazione l’autorizzazione a commemorarlo in occasione dell’incontro con i Crociati previsto per sabato prossimo.

In ricordo di “Maci” Battaglini, a 40 anni dalla sua scomparsa

Il ricordo di un personaggio indimenticabile su Rugbypeople

Quaranta anni fa, alle 6,45 del 1° gennaio 1971, moriva all’ospedale di Padova Mario Battaglini, il più grande protagonista della prima stagione del rugby italiano nel dopoguerra. Il rodigino “Maci” era stato vittima qualche settimana prima di una banale caduta dalla bicicletta (mezzo da cui non si separava mai, poichè non aveva la patente), derivando un trauma che l’avrebbe portato al coma e quindi alla tragica fine.
Alla funzione funebre Don Mario Bisaglia cita la parabola di Sansone: «Tu sei stato questo, Maci, un forte e un dolce, tutti ti ricorderanno così». Ad assistere alla cerimonia ci sono migliaia di cittadini, perchè di Rovigo Battaglini è stato uno dei figli più amati. «In fondo al suo cuore durava l’immagine della piccola città di nebbie spinose e di soli cocenti, dove anche lontano dallo stadio teatro delle sue gesta, continuava ad essere protagonista», ha scritto Gian Antonio Cibotto.
Gli ultimi anni di vita di Maci sono intrisi di dolore e nostalgia: resta vedovo della moglie Gabriella nel ’66, dopo una lunga malattia, e nel ‘70 viene allontanato dalla panchina del Rovigo, rimanendo orfano del rugby, sinonimo di una passione assoluta. Dedicati a Battaglini restano oggi uno stadio ed un monumento, ma soprattutto gli affettuosi ricordi che ancora si rincorrono in città. Come quando Maci fece uno stringato ma efficacissimo discorso alla squadra, prima della sfida fra una selezione veneta e i temibili sudafricani della Stellenbosch University. «Loro sono fortissimi, ma se giochiamo come sappiamo li ciavemo». E infatti i sudafricani, reduci da una trionfale tournèe in Francia, persero quella partita 15-8.
Era il 1955 e per la prima volta gli italiani si imponevano ad una squadra di una nazione rugbisticamente avanzata. Pioniere, per il rugby azzurro, Battaglini lo era stato da sempre. Prima della guerra – dopo avere fatto nascere il Rovigo, col fratello Checco, e averlo condotto al titolo nazionale della Gil – Maci era stato il primo “professionista” di uno sport allora ancora ai primissimi passi, ottenendo un ingaggio dall’Amatori Milano (subito uno scudetto nel ‘39-’40). Classe 1919, di umilissime origini, viene arruolato nel Genio e spedito prima in Yugoslavia e quindi sul fronte russo.
Dopo la guerra è il primo rugbista italiano a giocare ed affermarsi in Francia, dove diventa un popolare eroe sportivo grazie soprattutto ai suoi calci da lunghissima distanza e  alle sue straordinarie doti fisiche, da cui deriva il soprannome “Maciste” e per apocope “Maci”. Tre stagioni fra Vienne e Toulon fino a che “le mal du pays”, irresistibile, lo riporta a Rovigo. Giusto in tempo per la drammatica alluvione del novembre 1951 ma anche per l’esaltante ciclo di quattro scudetti dei bersaglieri rossoblù, nei quali una terra povera come il Polesine trova identificazione e riscatto. Di quella squadra Maci è giocatore, allenatore, simbolo.
Di carattere effervescente, non va molto d’accordo con arbitri, giornalisti, dirigenti di club e di Federazione: saranno molti i “casi Battaglini” negli anni della sua carriera, spesa anche a Treviso, Padova e Bologna. Battaglini è l’interprete più rappresentativo della prima stagione del rugby in Italia, di uno sport che nasce aristocratico ed universitario per scoprirsi poi contadino e popolano, radicandosi in provincia e dove antichi sono i legami con la terra, la fatica, il sacrificio; un rugby che non conosceva mode e retoriche del terzo tempo ma parlava la lingua vivacissima e autentica del campanile. Gli ultimi successi per Battaglini (tre scudetti dal ’57 al ’60) giunsero da allenatore delle Fiamme Oro, la polisportiva della Polizia di Stato che è quasi una Nazionale grazie al reclutamento dei migliori atleti nel reparto padovano della Celere.
Escluso da un rugby che cambiava velocemente quanto la società italiana, alla fine degli anni Sessanta Maci accetterà un lavoro di bidello ed un posto nella memoria di tutti i bambini di quella generazione. Nella stagione seguente al divorzio con Battaglini, il Rovigo avrà il primo sponsor di maglia – Tosimobili – ed uno straordinario straniero, Alex Penciu. Era già tutto un altro rugby.

Rovigo compra: arrivano Van Niekerk e Luigi Milani

Umberto Nalio ci racconta tutto dalle pagine de Il Resto del Carlino – Rovigo

LA FEMI-CZ Rugby ha messo a segno due colpi al mercato di riparazione. Da gennaio, salvo imprevisti dell’ultima ora, alla corte di Polla Roux saranno aggregati al gruppo il pilone Luigi Milani ed il centro Joe Van Niekerk. Del primo si sapeva già da tempo, mentre
il secondo è frutto di una trattativa degli ultimi giorni. “Gigi” Milani, pilone sinistro, arriva in prestito dagli Aironi ed oltre alle tante presenze in campionato, vanta anche 9 caps con
la Nazionale A. Classe ’84 è nato all’Aquila, società nella quale ha mosso i primi passi nei mondo della palla ovale, arrivando fino alla prima squadra; con la maglia nero verde ha esordito nel campionato 2004/05, collezionando sette presenze. L’anno successivo è stato
presente 13 volte, trasferendosi poi a Viadana dove già nella prima stagione scende in campo in 10 partite, migliorando con 15 caps nel campionato successivo, andando anche in meta per due volte. Nell’ultimo Super 10 le presenze sono state solo 6, con anche tanta
sfortuna, che non lo ha certo risparmiato neppure in questo primo scorcio di stagione.
Milani ha un contratto biennale con gli Aironi e da Viadana si dicono certi di un suo ritorno ai livelli che gli sono consoni: «E’ un giocatore — afferma Franco Tonni — molto forte
fisicamente e dotato di ottima tecnica. Purtroppo gli infortuni hanno condizionato l’inizio dell’avventura in Celtig League e va a Rovigo per recuperare a pieno, pronto a tornare per il prossimo campionato. Anche sotto il profilo umano è un ragazzo d’oro».
Pure Juan Cruz Legora, che ha giocato con lui all’Aquila per due stagioni, lo definisce forte e molto migliorato alla corte del Viadana.
L’altro acquisto viene dal Casinò di Venezia, società con la quale ha disputato anche due campionati giovanili, guadagnandosi la card di giocatore di formazione. Si tratta del 21enne
Van Niekerk, sudafricano di Bloemfontein, centro potente che punta sempre alla profondità. Nel Super 10 edizione 2009/10 ha giocato 10 partite, andando in meta una sola volta. Poi un infortunio al ginocchio lo ha tolto dal campo e rientrando solo in occasione dell’ultimo turno dell’Eccelenza.
Sicuramente due acquisti importanti, che vanno a coprire dei vuoti nello scacchiere rosso blu. Mancano ancora le firme ai contratti, ma dovrebbe essere solo questione di ore per l’ufficializzazione. Resta però aperto l’interrogativo sulle reali condizioni fisiche dei due giocatori, ambedue provenienti da lunghi periodi di fermo.

Challenge: Rovigo ancora travolto dall’Agen (61 a 11)

Da Solorugby

Prosegue senza soste, anche alla quarta giornata, la galleria degli orrori delle italiane in Challenge Cup. Ultimo pezzo della collezione il 61-11 incassato oggi dal Rovigo in casa dell’Agen. Nella pool 5 salgono dunque a 222 i punti subiti finora dai Bersaglieri, che stavolta concedono anche 20′ con l’uomo in più agli avversari per i gialli sventolati davanti a Reato e Persico.
Per i rossoblu comunque la consolazione della meta di Ravalle. Gli altri punti dalla piazzola, firmati da Basson.

Heineken e Challenge: cose che succedono nel fine settimana

Un articolo che ho scritto per il sito di Radio R101:

Heineken e Challenge Cup dominano il programma rugbistico del fine settimana. Treviso e Aironi saranno impegnate nella massima competizione continentale per club, mentre le altre squadre italiane – Rovigo, Petrarca, Crociati e Cavalieri Prato – giocheranno nella Europa più piccola.

In Heineken si deve ancora decidere tutto, il turno di questo fine settimana può quindi rivelarsi tanto decisivo quanto interlocutorio. Gli Aironi sono attesi stasera a Biarritz, mentre la Benetton ospita gli Scarlets domani pomeriggio. Partite di cartello sono Racing Metro-Saracens (nella foto Chabal e altri due compagni “parigini”), Leicester-Perpignan, Leinster-Clermont e Ospreys-Munster, con questi ultimi che dovranno fare a meno di O’Connell, squalificato per quattro settimane dopo la folle espulsione di una settimana fa.

Questo il programma completo e le classifiche:
Heineken Cup – Quarto turno
Biarritz – Aironi (venerdì, ore 19)
Racing Métro – Saracens
Bath – Ulster
Benetton Treviso – Scarlets
Tolosa – Glasgow Warriors
Ospreys – Munster
Tolone – London Irish
Leinster – Clermont
London Wasps – Newport Dragons
Edimburgo – Castres
Cardiff Blues – Northampton Saints (domenica, ore 16)
Leicester Tigers – Perpignan

Heineken Cup – Classifiche
Pool 1: Northampton 12; Castres 9; Cardiff 5; Edimburgo 3
Pool 2: Leinster 10; Clermont 9; Racing 8; Saracens 2
Pool 3: Munster 10; Tolone 8; Ospreys 6; London Irish 5
Pool 4: Biarritz 11; Ulster 9; Bath 7; Aironi 4
Pool 5: Leicester 11; Perpignan, Scarlets 10; Treviso 1
Pool 6: Tolosa 12; London Wasps 10; Glasgow 4; Newport 1

Veniamo ora alla Challenge Cup, dove si attende un fine settimana forse decisivo in diversi gironi, con risultati che potrebbero sorridere soprattutto alle squadre francesi, finora dominatrici del torneo. Ieri sera intanto si è giocata Stade Français-Bucarest, con vittoria dei parigini per 35 a 7. Le italiane riusciranno ad evitare risultati disastrosi come quelli di sette giorni fa?

Challenge Cup – Quarto turno
Stade Français – Bucarest 35-7
Connacht – Harlequins
Agen – Femi-CZ Rugby Rovigo
I Cavalieri Estra – Bayonne
Bourgoin – Montpellier
El Salvador – Petrarca Padova
Crociati – Leeds Carnegie
Newcastle Falcons – Exeter Chiefs
Sale Sharks – Brive
Gloucester – La Rochelle

Challenge Cup – Classifiche
Pool 1: Bayonne, Harlequins 10; Connacht 5; Prato 4
Pool 2: Brive 14; Sale 10; Padova 5; El Salvador 0
Pool 3: Montpellier 13; Exeter 10; Newcastle 4; Bourgoin 1
Pool 4: Stade Français 14; Leeds 9; Bucarest 4; Crociati 1
Pool 5: La Rochelle 11; Gloucester, Agen 10; Rovigo 0