Munster, Ospreys e tutti gli altri

Right Rugby è in assoluto tra i miei siti preferiti – per quello che può contare – tra quelli che si occupano di palla ovale dalle italiche parti. Così racconta la Terza giornata di Heineken Cup, con un occhio particolare sul big-match di giornata, Munster-Ospreys.
Era di sicuro una delle partite di cartello della terza giornata diHeineken Cup e le attese non sono state tradite. Tra MunsterOspreys è stata una questione fra due celtiche che si sono affrontate a muso duro nella Pool 3: gli irlandesi per conservare il primato prima del girone di ritorno, i gallesi per l’esatto opposto e settimana prossima ci sarà ancora da divertirsi a Swansea. Per la cronaca, hanno vinto i padroni di casa, 22-16 il risultato finale, con l’ultimo mezz’ora di fuoco e il rosso sventolato al capitano Paul O’Connell entrato dalla panchina nel momento caldo, per un braccio finito sul muso del Numero 8 degli Ospreys Jonathan Thomas.
Il Munster prende subito in mano il match dopo che l’apertura avversaria Dan Biggar apre le marcature al primo minuto dalla piazzola. La risposta giunge a stretto giro di secondi, con il neozelanda Doug Howlett che marca pesante servito dalla percussione del mediano Thomas O’Leary al 10′. Ronan O’Gara sbaglia la trasformazione, al 12′ Biggar invece azzecca la mira per i tre punti del controsorpasso che dura fino alla fine del primo tempo, quando O’Gara stavolta non fallisce e si va negli spogliatoi sull’8-6. La contesa è aperta, con la franchigia gallese che ci mette il fisico per mettere alle strette Munster, in difficoltà nella mischia ordinata, storico baluardo da quelle parti, ma in compenso fatica e non poco quando gli irlandesi muovono palla e l’estremo Paul Warwick si crea pure una buona occasione che poi svanisce, non infilzando abbastanza il coltello nella piaga.
Ma nel secondo tempo arriva la meta di Tommy Bowe che scompiglia tutte le carte: l’ala ruba palla sulla trasmissione del centro di casa Sam Tuitupou e si beve tutto il campo per firmare l’8-11, che diventa un +5 con la trasformazione di Biggar. Per rimettere a posto le cose, Munster passa per la battaglia tra gli avanti. Gli Ospreys si ritrovano nei propri 22, con tutto Limerick contro. L’indisciplina può costare cara, Ryan Jones (schierato in seconda linea) commette fallo su una rimessa laterale, si va a guerreggiare in mischia e al terzo tentativo finito a terra, l’arbitro francese Verdos mostra il giallo al pilone Paul James al 55′. La strategia degli irlandesi non cambia, forza fisica per scardinare la trincea. E alla fine ci riescono dopo 8 fasi di gioco con la terza linea David Wallace che schiaccia l’ovale a terra. Conversione di O’Gara e cambio in seconda linea, con Mike O’Driscoll che cede le chiavi a O’Connell.
In velocità Munster stavolta frega ancora gli Ospreys con l’ala Johne Murphy e al 63′ il risultato è di 22-13. Ma nel forsennato faccia a faccia in cui O’Gara si prende le spese di viaggio dopo un morbido placcaggio sul mediano gallese Mike Phillips, proprio O’Connell il vecchio si fa prendere la mano e lascia i suoi al 69′ in inferiorità numerica fino alla fine. Biggar nel frattempo mette a referto altri tre punti e gli Ospreys tentanto il tutto per tutto, ma non riescono nell’intento negli ultimi dieci minuti, con i padroni di casa che si gettano a contestare tutti gli ovali che passano nell’area del break down.

  • Nell’altra partita della Pool, il Tolone di Jonny Wilkison (nella foto) torna vincitore dalla trasferta a Reading contro i London Irish19-13 il finale per i francesi – altra inglese che perde nel confronto diretto con i transalpini. L’apertura segna 14 punti e detta ritmi e tempi dei suoi, con l’ala Rudi Wulff che va in meta al 26′ per il momentaneo +13. Solo quando mancano due minuti alla fine del primo tempo, l’estremo Delon Armitage apre le marcature per i suoi su una ripartenza degli Exiles, con tanto di calcetto dello stesso estremo che arriva prima di tutti per il touchdown. Nella ripresa i padroni di casa non riescono a marcare nuovamente pesante, mentre Wilko non sbaglia e punisce a fondo l’indisciplina degli avversari.

Per la Pool 6dulcis in fundo, corsari anche i London Wasps che vincono 23-16 al Cardiff City Stadium, per l’occasione stadio di casa dei Newport Dragons. Prima il secondo centro Ben Jacobs (23′), poi l’ala David Lemi (45′) e infine l’altra ala Tom Varndell sono gli autori delle mete delle vespette. La prima del pomeriggio è però del trequarti gallese Ashley Smith, per il resto i Dragons si tengono in partita soprattutto per merito dei punti dal piede dell’aperturaJason Tovey: due calci di punizione, la conversione della meta e un drop. Solo tre punti in meno per il dirimpettaio Dave Walder che non marca di drop.
Ed ecco il riassunto di tutte le classifiche, Pool per Pool.

Pool 1
Pos Team P W D L F A F-A TF MP BP Pts
1 Northampton Saints 3 3 0 0 72 56 +16 7 12 0 12
2 Castres 3 2 0 1 62 54 +8 5 9 1 9
3 Cardiff Blues 3 1 0 2 53 67 -14 4 5 1 5
4 Edinburgh 3 0 0 3 60 70 -10 6 3 3 3
Pool 2
Pos Team P W D L F A F-A TF MP BP Pts
1 Leinster 3 2 0 1 76 65 +11 7 10 2 10
2 Clermont Auvergne 3 2 0 1 54 39 +15 5 9 1 9
3 Racing Metro 3 2 0 1 62 68 -6 4 8 0 8
4 Saracens 3 0 0 3 54 74 -20 4 2 2 2
Pool 3
Pos Team P W D L F A F-A TF MP BP Pts
1 Munster 3 2 0 1 84 57 +27 10 10 2 10
2 Toulon 3 2 0 1 56 72 -16 4 8 0 8
3 Ospreys 3 1 0 2 57 57 0 4 6 2 6
4 London Irish 3 1 0 2 52 63 -11 3 5 1 5
Pool 4
Pos Team P W D L F A F-A TF MP BP Pts
1 Biarritz 3 2 0 1 74 54 +20 8 11 3 11
2 Ulster 3 2 0 1 67 59 +8 7 9 1 9
3 Bath Rugby 3 1 0 2 51 40 +11 7 7 3 7
4 Aironi 3 1 0 2 40 79 -39 3 4 0 4
Pool 5
Pos Team P W D L F A F-A TF MP BP Pts
1 Leicester Tigers 3 2 0 1 99 63 +36 12 11 3 11
2 Perpignan 3 2 0 1 93 76 +17 12 10 2 10
3 Scarlets 3 2 0 1 88 107 -19 9 10 2 10
4 Benetton Treviso 3 0 0 3 70 104 -34 7 1 1 1
Pool 6
Pos Team P W D L F A F-A TF MP BP Pts
1 Toulouse 3 3 0 0 86 51 +35 6 12 0 12
2 London Wasps 3 2 0 1 77 60 +17 8 10 2 10
3 Glasgow 3 1 0 2 63 79 -16 5 4 0 4
4 Dragons 3 0 0 3 48 84 -36 3 1 1 1

 

 

Aironi-Biarritz: fotoracconto di una giornata storica

A volte le parole non riescono a spiegare tutto. Perché la vittoria di ieri pomeriggio allo “Zaffanella” sul Biarritz è di quelle che possono cambiare la vita. Se di molto oppure solo di un po’ sarà il tempo a dirlo.
Però a Viadana una giornata così serviva tantissimo. Prima vittoria stagionale, prima vittoria in Heineken Cup, un trionfo che poi assume un sapore particolare perché a socombere sono stati i vice-campioni d’Europa in carica. E poi gli Aironi hanno finalmente dimostrato che stanno diventando una squadra vera, ribattendo colpo su colpo ai baschi, senza mai perdersi d’animo, con una concentrazione feroce e una idea ben precisa di cosa fare e soprattutto come farlo. Merito del coach Phillips, della nuova atmosfera creata dall’arrivo di Guidi come allenatore dei trequarti? Difficile dirlo, forse anche ingeneroso nei confronti di Bernini. Certo è che l’aria che si respira nella franchigia italiana da qualche settimana è molto diversa, meno tesa e più determinata.
Proponiamo una serie di scatti che raccontano un pomeriggio storico.

TUTTE LE FOTO DI UNA GIORNATA DA INCORNICIARE ALLA PAGINA WEB SUL RUGBY DI RADIO R101

Il coach degli Aironi, Rowland Phillips, indica la strada

Glasgow Warriors – Tolosa: gli highlights

Venerdì sera in Scozia è andato in scena l’anticipo del fine settimana di Heineken Cup tra i Warriors e i campioni d’Europa in carica.  La partita, valida per la poule 6,  è finita 28 a 16 per i galletti (questo il mio resoconto per la pagina web di radio R101)

Questa invece la sintesi:

Llanelli lascia l’amaro in bocca alla Benetton

Il solito inizio in salita e la solita rincorsa. Ma questa volta ai biancoverdi non basta la determinazione per riacciuffare gli Scarlets. Di seguito il racconto della partita dell’ufficio stampa della Benetton Treviso

Scarlets – Benetton Treviso: 35-27
Llanelli (Galles), 11 dicembre 2010
MARCATORI: pt 1′ Lamont meta tr. S. Jones; 5′ S. Jones p.; 9′ Burton p.; 14′ Burton drop; 19′ Garcia meta tr. Burton; 23′ King meta tr. Priestland; 25′ e 36′ Priestland p.; st 4′ Turnbull meta tr. Priestland; 6′ Benvenuti meta tr. Burton; 12′ Semenzato meta tr. Burton; 21′ Lamont meta.
SCARLETS: Priestland; Stoddart, Maule, King, Lamont; S. Jones (pt 17′ Newton), Knoyle (st 25′ Roberts); Morgan, Turnbull, McCusker (st 18′ Edwards); Day (st 25′ Fa’amatuainu), Cooper; Gardiner (st 10′ John), Rees (st 22′ Owens), Thomas (st 38′ R. Jones). A disp.: Williams. All. Davies.
BENETTON TREVISO: McLean; Benvenuti, Pratichetti (st 7′ Maddock), Garcia, Vilk; Burton, Semenzato; Derbyshire (st 16′ Vosawai), Vermaak, Filippucci; Bernabò (st 7′ Van Zyl), A. Pavanello; Di Santo (st 7′ Cittadini), Ceccato (st 7′ Vidal), Muccignat (st 7′ Fernandez Rouyet). A disp.: Galon, Gori. All. Smith.
ARBITRO: Garner della Federazione Inglese.
NOTE: pt 23-13; Heineken Man of the Match: Morgan (Scarlets); calciatori: Scarlets (S. Jones 2/2; Priestland 4/7), Benetton Treviso (Burton 4/5); spettatori: 6421; punti in classifica: Scarlets 5, Benetton Treviso 0.

Tanta sfortuna per il Benetton Treviso che torna da Llanelli con una sconfitta di misura per 35-27 ma senza alcun punto in classifica, nonostante una buona prova di tutto il gruppo.
Partenza ad handicap, come orami sembra essere consuetudine per i Leoni, anche al Parc y Scarlets. Nemmeno il tempo di leggere le formazioni e osservare i cambi apportati dai padroni di casa rispetto alla sconfitta del 4 settembre, con l’ingresso su tutti delle stelle Stephen Jones, Rees e Lamont, che quest’ultimo marca già la prima meta.
Stephen Jones trasforma e si ripete al 5′ per un parziale shock di 10-0 per i “dragoni”. L’incontro vive, però, di folate delle due formazioni con parziali che continuano a ribaltarsi. Ne è ulteriore conferma lo score al 20′, che vede il Benetton Treviso avanti per la prima ed unica volta nel corso del match per 10-13. Prima un calcio piazzato ed un drop, specialità della casa, di Kris Burton, poi l’errore di Priestland al 17′ , chiamato a sostituire dalla piazzola l’infortunato Stephen Jones, fanno aumentare la fiducia di Antonio Pavanello e compagni.
Al 19′ gli avanti lavorano bene il pallone in maul da rimessa laterale. La palla esce veloce e come un proiettile Gonzalo Garcia arriva fino in fondo per la prima meta dei suoi.
Passano, tuttavia, solo pochi minuti e gli Scarlets tornano subito ad alzare la voce, con il talentuoso centro neozelandese King che realizza il controsorpasso. Priestland allunga poi le marcature dei suoi con un altro piazzato, ma fallisce, così come in precedenza Burton, un altro tentativo e così la prima frazione di gioco si conclude sul 23-13.

Nella ripresa, partono ancora male i biancoverdi, che subiscono la forza del terza linea Turnbull per la terza meta dei padroni di casa. I Leoni reagiscono immediatamente. Al 6′ Burton recupera un pallone in difesa sui 22 e inizia uno show personale con uno slalom tra gli avversari che lo porta fino a metà campo.
Placcato, riesce comunque a riciclare per l’accorrente Benvenuti, che può volare in meta, realizzando il quinto sigillo personale in questa Heineken Cup, mantenendosi al comando della classifica dei metamen della competizione.
Passa pochissimo e il Benetton accorcia ulteriormente le distanze, portandosi a -3. Gli avanti continuano a spingere con il driving maul da rimessa laterale, ma è Fabio Semenzato a scorgere il varco giusto alla chiusa per la terza meta.
Purtroppo, però, si tratta solamente di un’illusione effimera. Al 21′ Lamont corona una buona prestazione con la doppietta personale che porta oltre break gli Scarlets.
Gli ultimi dieci minuti sono puramente di assedio dei Leoni nei 22 avversari ma tutti gli sforzi non portano ad alcun risultato. L’occasione più ghiotta capita a Vosawai dopo una bella spinta della mischia trevigiana, ma il miracolo del man of the match Morgan, che riesce a tenere alto l’omologo avversario, vanifica il tentativo.
Il risultato non cambia più. Gli Scarlets si impongono per 35-27 ottenendo l’intera posta in palio con il bonus per le quattro mete, mentre i Leoni tornano a Treviso a mani vuote per un solo punto di differenza. A Monigo tra sette giorni il re-match.

Gli Aironi brindano in Heineken e volano su Biarritz

Iniziare con una vittoria storica non ha davvero prezzo… questo l’ho pubblicato ieri sul sito di Radio R101

Aironi-Biarritz: 28-27
Grandi, grandissimi Aironi. Partita durissima, magari non spettacolare ma di grande sacrificio. E alzi la mano chi avrebbe scommesso un solo centesimo che la prima vittoria stagionale della franchigia lombardo-emiliana sarebbe arrivata contro i vicecampioni d’Europa in carica. Una gara storica, da incorniciare, con una grandissima difesa e una capacità di reazione che finora non si era vista in questa squadra. Una vittoria importantissima, di quelle che pesano e che liberano da incubi e paure. Oggi a Viadana inizia una nuova stagione.

I primi ad andare a punti sono gli Aironi, con un piazzato di Tebaldi dopo due minuti, ma al 4′ a scuotere la partita è una fiammata del Biarritz con il duo Traille-Gimenez che trovano impreparata la difesa di casa e si mangiano quasi tutto il campo. Un minuto, sul proseguio dell’azione, meta dei baschi con il tallonatore Terrain, ma Yachvili non realizza: 5 a 3. Il Biarritz continua a spingere ma la difesa degli Aironi risponde bene. Il muro regge per 3/4 minuti, ma al 15′ crolla con la meta in penetrazione di Takudzwa Ngwenya. E Yachvili questa volta non sbaglia: 3-12 per gli ospiti.
Gli Aironi però non mollano, anzi, lottano su tutti i palloni e mettono in difficoltà i fortissimi avversari: al 17′ bella azione della franchigia italiana che dopo aver allargato trova un buco in mezzo con Pavan, che però viene fermato. Il Biarritz prova a rispondere, ma la difesa di casa fa un lavoro enorme e il XV francese non sfonda. Alla mezzora Tebaldi accorcia ancora le distanze con un altro calcio. Sette minuti più tardi ne fallisce invece un altro, ma al 38′ la grande pressione degli Aironi produce la meta: è Marshall a realizzarla. Bravo il neozelandese a conquistare un pallone e fortunato nel calcetto per lanciarsi. Tebaldi sbaglia la realizzazione e il primo tempo si chiude sull’11-12.

Il secondo tempo si apre con la reazione veemente degli ospiti, che vanno subito in meta con Iain Balshaw, ma Yachvili – complice forse anche il sole negli occhi – sbaglia e il Biarritz non scappa. E gli Aironi infatti rispondono subito con una bellissima azione che buca la difesa basca e viene conclusa da Toniolatti in meta. Tebaldi non sbaglia e il XV di Viadana va in vantaggio: 18-17. Gli ospiti reagiscono ma fanno una enorma fatica a conquistare metri. La loro fatica viene comunque premiata al 58′ con Gimenez che realizza la meta che vale il punto di bonus. Yachvili questa volta trasforma e i baschi vanno a +4. Al 62′ però gli Aironi dimostrano di voler vincere la partita: ottengono una punizione in posizione centrale non lontana dalla linea di meta. Decidono però di giocare e fanno bene perché Matteo Pratichetti conclude con la meta. I due punti del piede di Tebaldi riportano i padroni di casa in vantaggio: 25-24. La gara è durissima da un punto di vista fisico: al 73′ il Biarritz torna davanti con una punizione di Yachvili. al 75′ i francesi tentano un drop, che però viene sbagliato. Un minuto dopo profonda penetrazione di Laharrangue che mette in affanno la difesa avversaria. E al 77′ è proprio l’estremo di Viadana segna il drop che porta gli Aironi sul 28 a 27. Tre minuti di sofferenza, ma Biarritz non solo non riesce ad avvicinarsi ai 22 metri dei padroni di casa ,ma rischia pure di subire un’altra meta a tempo scaduto. Fischio finale e trionfo.

Il drop vincente di Laharrangue

Tabellino
Aironi: 15 Julien Laharrague, 14 Giiulio Toniolatti , 13 Rodd Penney, 12 Gilberto Pavan, 11 Matteo Pratichetti, 10 James Marshall, 9 Tito Tebaldi, 8 Nick Williams, 7 Gareth Krause (56′ Favaro), 6 Josh Sole, 5 Quintin Geldenhuys, 4 Marco Bortolami, 3 Fabio Staibano (60′ Redolfini), 2 Fabio Ongaro (57′ Ferraro), 1 Matias Aguero
In panchina: 16 Luigi Ferraro, 17 Alberto de Marchi, 18 Luca Redolfini, 19 Joshua Furno, 20 Simone Favaro, 21 Pablo Canavosio, 22 Riccardo Bocchino, 23 Giulio Rubini

Biarritz: 15 Dane Haylett-Petty (56′ Bolakoro), 14 Takudzwa Ngwenya, 13 Charles Gimenez, 12 Damien Traille, 11 Iain Balshaw, 10 Julien Peyrelongue, 9 Dimitri Yachvili, 8 Raphael Lakafia (53′ Lauret), 7 Imanol Harinordoquy, 6 Magnus Lund, 5 Erik Lund, 4 Jérôme Thion, 3 Alexandre Barozzi (53′ Johnstone), 2 Romain Terrain (53′ August), 1 Sylvain Marconnet
In panchina: 16 Benoit August, 17 Watremez, 18 Cambell Johnstone, 19 Faure, 20 Lauret, 21 Tranier, 22 Arnaud Mignardi, 23 Ilikena Bolakoro.

Arbitri: Peter Fitzgibbon (Irlanda); Alan Rogan (Irlanda), Mark Hermin (Irlanda); Sean Flannery (Irlanda)
Marcatori: 3′ cp. Tebaldi, 7′ m. Terrain, 16′ m. Ngwenya tr. Yachvili, 31′ cp. Tebaldi, 38′ m. Marshall, 42′ m. Balshaw, 48′ m. Toniolatti tr. Tebaldi, 58′ m. Gimenez tr. Yachvili, 63′ m. Pratichetti tr. Tebaldi, 73′ cp. Yachvili, 78′ dr. Laharrague