Caos Heineken Cup, il compromesso di Dondi

Da La Gazzetta dello Sport, la firma è quella di Simone Battaggia

(…) e per rispondere ai club francesi e inglesi, che dal 2014-15 vorrebbero ridistribuire i posti (e i proventi) di Heineken: non più 6 francesi, 6 inglesi,
3 gallesi, 3 irlandesi, 2 italiane, 2 scozzesi e una squadra in più per i paesi vincitori di Heineken e Challenge, ma otto francesi, otto inglesi e le prime otto di Celtic. «Se vogliono questo, possono farsi la loro coppa anglo-francese — spiega Dondi
—. Faremo fronte comune con Galles, Scozia e Irlanda, ma servirà un compromesso: si può fare in modo che Scozia, Galles, Irlanda e Italia siano rappresentate da almeno una squadra, e che i restanti quattro posti siano assegnati sulla base della classifica». Quell’unico posto oggi andrebbe a Treviso, e le Zebre dovrebbero entrare tra le
prime quattro per restare tra le grandi d’Europa.

Heineken Cup, nella guerra tra franco-inglesi e celtiche spuntano gli ultimatum

Una soluzione da trovare entro la fine dell’autunno che inizierà tra poche settimane. Tre-quattro mesi, non di più, poi i club inglesi e francesi daranno vita a un torneo loro abbandonando l’Heineken Cup. A dirlo è stato il vicepresidente della LNR (la lega che raccoglie le squadre francesi) Patrick Wolff.
Soltanto poche ore fa c’erano state le parole dello Chief executive della Premiership, Mark McCafferty, non molto diverse nella sostanza.
Il 18 settembre a Dublino ci sarà un primo incontro tra le parti per discutere di cosa dovrebbe diventare il massimo torneo europeo per club dopo la data fatidica del 2014, quando gli attuali accordi arriveranno al termine.
Si arriverà a un compromesso o si andrà verso la separazione?

Celtiche vs anglofrancesi: riparte la guerra dell’Heineken Cup. E le Zebre fanno da esempio

L’ascia di guerra non è stata sotterrata, ma solo messa per un po’ sotto il tappeto, pronta a essere di nuovo brandita. Il campo di battaglia è quello dell’Heineken Cup, dove i club inglesi e francesi non sono intenzionati a indietreggiare.
Le posizioni le conosciamo da tempo: Inghilterra e Francia lamentano una sorta di trattamento di favore per i club celtici, visto che 10 su 12 prendono parte d’ufficio (3 irlandesi, 3 gallesi, 2 scozzesi e 2 italiane) al massimo torneo continentale, mentre le società di Premiership e Top 14 devono conquistarsi la promozione sul campo. Tutto ciò si traduce alla fine anche in una minore competitività di queste ultime squadre, che devono giocarsi la stagione su più fronti. L’albo d’oro degli ultimi anni non fa che confermare in maniera oggettiva questa situazione.
Il Guardian ha pubblicato un dossier dove si rivela che club inglesi e francesi sono sempre più decisi a uscire dall’Heineken Cup dopo l’edizione 2013/2014 e dar vita a un proprio torneo. La loro minaccia – sempre più concreta – mira probabilmente a dare una smossa alla ERC, che – a loro dire – si sta muovendo in maniera troppo lenta.
Lo Chief executive della Premiership, Mark McCafferty, non usa giri di parole: “Sono due anni che diciamo che la situazione non è più sostenibile e che ce ne andremo se le cose non cambiano, ma le risposte dagli altri paesi o sono lente o tardano ad arrivare. Non sono in programma incontri o meeting fino alla fine di settembre. Il processo di qualificazione deve essere modificato e deve essere totalmente in base al merito. All’Heineken Cup dovrebbero partecipare le sei squadre migliori di ognuno dei tre tornei, il vincitore dell’edizione precedente e quello della Challenge Cup”.
Poi McCafferty fa un esempio tutto italiano: “Gli Aironi sono falliti e sono stati smantellati alla fine della scorsa stagione. Ora le Zebre potranno tranquillamente partecipare all’Heineken Cup. L’ERC deve capire che facciamo sul serio, che questa cosa va risolta e che così non si può più andare avanti”. Parole chiarissime e – ahimé per le squadre italiane – sensate.

L’Heineken Cup va in Belgio: il 20 ottobre a Bruxelles si gioca Saracens-Racing Metro

Il 20 di ottobre l’Heineken Cup sbarchera’ in Belgio. Lo stadio “Roi Baudoin” di Bruxelles ospitera’ infatti la gara tra Saracens e Racing Metro, valida per la pool 1 del torneo.
E’ la prima volta che una sfida del massimo torneo continentale per club viene giocata nella capitale belga. O quasi. Perche’ in quello stesso stadio nel dicembre 2009 si doveva giocare Stade Francais-Ulster. A farla saltare all’ultimo momento fu una fittissima nevicata, e la partita venne poi giocata a Parigi.

2015, una finale “italiana” di Heineken Cup che si allontana?

Portare in Italia la finalissima dell’edizione 2015 di Heineken Cup e’ un sogno a cui l’attuale presidente FIR Dondi sta lavorando da tempo. Cosa non facile, per motivi strettamente sportivi e politici, ma comunque un progetto in piedi da tempo.
Non mancano di certo gli avversari da superare, ma ora alla realizzazione di questo piano si frappone un nuovo ostacolo. Che manco a farlo appposta ha la foggia di una palla rotonda.
All’Uefa e’ infatti arrivata la richiesta ufficiale che ad ospitare la finale di Champions League di calcio 2015 sia lo stadio milanese di San Siro. Milano, che proprio in quei mesi ospitera’ Expo 2015, vorrebbe diventare cosi’ cuore dell’Europa sportiva con il massimo evento calcistico di quell’anno, in cui non sono in programma ne’ mondiali ne’ europei.
Un problema anche per il rugby, visto che il catino che vede normalmente all’opera Milan e Inter e’ uno dei due in lizza anche per la candidatura ad ospitare la finalissima della massima competizione per club del Vecchio Continente (l’altro e’ l’Olimpico di Roma). L’Uefa da parte sua ha gia’ fatto sapere che San Siro ha poche possibilita’ di ottenere la finale pallonara, proprio perche’ non si vogliono concentrare nella medesima citta’ troppi grandi eventi. Una giustificazione che e’ una doccia fredda anche per le ambizioni del rugby. Certo rimane aperta l’opzione romana, ma per quell’anno i nostri partner europei potrebbero mettere dei veti anche sulla capitale. Magari usando l’Expo come scusa.