L’ascia di guerra non è stata sotterrata, ma solo messa per un po’ sotto il tappeto, pronta a essere di nuovo brandita. Il campo di battaglia è quello dell’Heineken Cup, dove i club inglesi e francesi non sono intenzionati a indietreggiare.
Le posizioni le conosciamo da tempo: Inghilterra e Francia lamentano una sorta di trattamento di favore per i club celtici, visto che 10 su 12 prendono parte d’ufficio (3 irlandesi, 3 gallesi, 2 scozzesi e 2 italiane) al massimo torneo continentale, mentre le società di Premiership e Top 14 devono conquistarsi la promozione sul campo. Tutto ciò si traduce alla fine anche in una minore competitività di queste ultime squadre, che devono giocarsi la stagione su più fronti. L’albo d’oro degli ultimi anni non fa che confermare in maniera oggettiva questa situazione.
Il Guardian ha pubblicato un dossier dove si rivela che club inglesi e francesi sono sempre più decisi a uscire dall’Heineken Cup dopo l’edizione 2013/2014 e dar vita a un proprio torneo. La loro minaccia – sempre più concreta – mira probabilmente a dare una smossa alla ERC, che – a loro dire – si sta muovendo in maniera troppo lenta.
Lo Chief executive della Premiership, Mark McCafferty, non usa giri di parole: “Sono due anni che diciamo che la situazione non è più sostenibile e che ce ne andremo se le cose non cambiano, ma le risposte dagli altri paesi o sono lente o tardano ad arrivare. Non sono in programma incontri o meeting fino alla fine di settembre. Il processo di qualificazione deve essere modificato e deve essere totalmente in base al merito. All’Heineken Cup dovrebbero partecipare le sei squadre migliori di ognuno dei tre tornei, il vincitore dell’edizione precedente e quello della Challenge Cup”.
Poi McCafferty fa un esempio tutto italiano: “Gli Aironi sono falliti e sono stati smantellati alla fine della scorsa stagione. Ora le Zebre potranno tranquillamente partecipare all’Heineken Cup. L’ERC deve capire che facciamo sul serio, che questa cosa va risolta e che così non si può più andare avanti”. Parole chiarissime e – ahimé per le squadre italiane – sensate.
parole molto sensate.
ma allora dovremmo anche estendere la partecipazione all`Heineken Cup pure alle prime squadre di altri campionati nazionali (italia e altri paesi europei), magari con dei play-off internazionali.
Hanno ragione.
Ad un torneo si deve accedere tutti con le stesse regole.
Tutti chi? Tutte le squadre Europee?
esatto, tutti chi? ogni federazione ha un numero di posti a disposizione e decide come assegnarli.
sarebbe meglio mettere un po’ da parte le solite polemiche tra bianchi e rossi e magari pensare all’interesse nazionale.
Piccolo errata corrige Paolo, alla HC accedono 10 cltiche di diritto: 3 irlandesi, 3 gallesi, 2 scozzesi e 2 italiane….avendo il Leinster vinti la scorsa HC libera un posto in quanto qualificata di diritto al Connacht ma i Dragons per esempio non ci sono in quanto la Amlin e’ stata vinta da una francese che ha quindi ibertao un posto ad una exra squadra francese.
Sule ragioni, si puo’ discutere quanto si vuole, le posizioni si conoscono, io continuo a pensare che se la HC deve essere una competizione europea si debba mantenere il mdello attuale che assicura almeno 2 posti ad ogni union che fa parte del 6N.
Quello che mi da fastidio e’ che inglesi e francesi si nascondano dietro motivazioni sportive quando lo sanno anche le pietre che e’ tutta una questione economica.
vero stefo, correggo
quoto le ragioni di base del problema, rimane comprensibile che agli anglofrancesi resta alto che una celtica sia sicura di prendere i soldi a prescindere dai risultati, chiaro che loro parlino di merito e non direttamente di soldi, sarebbe poco elegante
Sì Stego hai ragione, la questione è prettamente economica. Il punto è, come hai ricordato tu stesso più volte, che la Heineken non è una Champions del rugby, ma una competizione per i club di alto livello delle 6 nazioni. Ciò non toglie che il meccanismo di qualificazione mi lasci qualche perplessità, soprattutto nel caso delle Zebre.
@ rabbi
discoso Zebre se l’Italia ha 2 posti non si puo’ fare molto…cosa lo davano a Cavisano campione d’Italia?
Per me perche’ la competizione cresca ha mlto piu’ senso allocare un numero di club per Nazione come ora sperando che altri campionati crescano di livello per includerli a discapito magari delle celtiche in primis ma l’idea anglo-francese e’ di fatto chiudersi in uno status quo e basta, con le loro regole probabile che Italia e Scozia resterebbero fuori (con conseguenti anche diminuzioni di entrate da diritti TV) per me senza senso…a me la loro posizione ricorda quella del G14 del calcio anni ’90.
@ redpoz se ho ben capito tu vorresti fare un discorso tipo champins vero? Credo sia impensabile non solo perchè non ha senso economicamente per una squadra campione di slovenia fare un barrage con una squadra fillandese(per esempio) ma soprattutto le squadre capioni di questi paesi non valgono la serie B italiana figurarsi farle giocare all’aime giral pensa che batoste prenderebbero senza per questo aumentare il loro valore di esperienza
detto ciò sono convinto anch’io che le zebre siano un anomalia del sistema e che le squadre della premier o top XIV devono sputare sangue fino all’ultima giornata per conquistare un posto nell’HC ma quì si entra nella politica e non sò bene come se ne uscirà perchè le celtichè più l’italia non molleranno di un centimetro come l’inghilterra e la francia
il sistema comunque credo nasca per un discorso che le francesi e inglesi come rappresentative per nazione sono di più delle celtiche
Veramente e’ tutto il Pro12 ad essere un’anomalia del sistema, perche’ non c’e’ un meccanismo di promozioni/retrocessioni, le squadre sono “nominate” dalle rispettive Unions (che in generale interferiscono parecchio, piu’ o meno direttamente, nella gestione sportiva) e il numero di squadre partecipanti per nazione non proviende da un meccanismo sportivo, ma da “contrattazioni” politico-economiche.
Benvenuti nel Pro12!
È una questione complessa che ha più livelli di lettura. Dal punto di vista strettamente “sportivo”, la posizione anglo-francese è assolutamente condivisibile. Non essendo un campionato a retrocessione, e garantendo di fatto l’accesso in Heineken per quasi tutte le partecipanti (a parte una gallesse e un’irlandese), il Pro12 è meno “impegnativo” della Premiership o del T14, semplicemente perché non c’è l’assillo di salvarsi o di qualificarsi alle coppe. L’esempio delle Zebre è abbastanza calzante.
Dal punto di vista politico è altrettanto palese che gli anglo-francesi vogliono più spazi e più visibilità (più soldi in definitiva) sulla scorta di una presunta superiorità dei loro campionati.
Una scissione anglo-francese sarebbe ovviamente una iattura, sarebbe opportuna trovare una soluzione di compromesso.
Non sono d’accordo sull’allargamento della Heineken ad altri campionati. Quali? L’Eccellenza? Il campionato spagnolo? Quello romeno? Troppo basso il livello. Si dovrebbe ripensare la Challenge contestualmente alla riforma della Heineken.
non credo sia possibile rivedere la amlin se non con caratteristiche ancora più restrittive per noi italiani sarebbe più sensata una nuova competizione con i campioni dei campioniati emergenti credo sia una soluzione più adeguata
Intendevo appunto una competizione allargata a nazioni di Tier2 come Russia e Georgia.
@rabbi, pero’ per come la metti, non sono le Zebre l’emblema, lo sono anche Leinster e Munster ed Ospreys che giocano in un campionato senza retrocessioni e non hanno assilo di salvarsi e delle coppe. Al momento Ing e Fra hanno due volte il num di squadre di Galles ed Irlanda e 3 volte quello di Italia e Scozia. come proporzione non basta?
non c’e’ neanche piu’ la scusa che la celtic e’ un campionato piu’ corto perche’ ha gli stessi numeri della premiership.
perdere una squadra in HC sarebbe perdere un bel po’ di soldi. dobbiamo fare la solita polemica contro le zebre? va bene, allora mandiamoci la vincitrice dell’eccellenza.
L’esempio Zebre non l’ho tirato fuori io per primo, ma tale Mark McCafferty. È emblematico perché una squadra che fino a qualche mese fa non esisteva va in Heineken di diritto. Io non sono filo anglo-franzosi, perché le loro sono motivazioni pro domibus suis, che però non si seguano criteri “sportivi” è altrettanto palese. È un fatto che il rugby sia uno sport relativamente poco diffuso, con pochissime nazioni di vertice e con la quasi impossibilità per le T2 di inserirsi al top.
se fossi in Mc Cafferty certo che tirerei in ballo le zebre credo abbiano più diritto i dragons di disputare la HC che non loro pa apparte ciò le nazioni del T2 non si avvicineranno se non fra 20-30 anni alle prime e il problema stà proprio nel tipo di intensità con cui le squadre giocano i propri campionati faccio un esempio la russia pur giocando un buon rugby algli ultimi mondiali è stata battuta dall’italia (anche se hanno segnato 3 mete) abbastanza nettamente perchè non reggono il ritmo forse se creano un circuito che fa alzare il livello forse tra venti o trenta anni si potrebbe riparlarne ma a oggi credo che farebbero solo una figura peggiore delle italiane in amlin
@rabbi, ma che significa che si seguono criteri non sportivi? anche nella champions league di calcio non e’ detto che la prima di cipro, sia piu’ forte della 4′ italiana. ma non significa assolutamente nulla perche’ quella e’ una competzione internazionale con posti allocati per federazioni. Esattamente come e’ la HC.
Nel rugby non ci sono criteri “allargati” da nessuna parte, a parte la Coppa del Mondo.
Le competizioni piu’ interessanti sono tutte ad inviti e a scopo di lucro (6 nazioni, 4 nazioni ) e gli allargamenti a questi tornei hanno sempre richiesto azioni politico-economiche e non solo, o non tanto, sportive (inclusione di Francia e Italia nel 6 nazioni, inclusion di argentina nel 4 nazioni).
Anche questa polemica e’ SOLO per i soldi, i principi sportivi non contano niente, sono solo una scusa.
La verita’ e’ che se gli sponsor si ritirano (e nessun altro li sostituisce) il torneo sparisce dall’oggi al domani.
L’anomalia e’ che si sono voluti mettere assieme (per motivi economici) tornei con retrocessioni come quelli francesi e inglesi con la celtic league che e’ un torneo SENZA retrocessioni e con partecipazione alla Heniken Cup garantita, per cui varie squadre possono permettersi di “puntare” su una competizione e “usare” l’altra per “far fare esperienza” ai giocatori (vedi l’anno scorso l’Edimburgo che e’ andato avanti n coppa ma in campionato e’ stato decisamente mediocre, ma ha “sviluppato” diversi nuovi giocatori). Inoltre le squadre di Celtic league / Pro12 hanno partecipazioni a vario titolo, ma “pesanti” da parte delle rispettive unions, mentre quelle anglo-francesi sono private.
Tanto, come detto, il problema e’ “solo” economico: la HC ha bisogno delle squadre Pro12 per motivi commerciali, perche’ un torneo esclusivamente anglo-francese varrebbe di meno. La polemica e’ semplicemente parte di una contrattazione esclusivamente commerciale che si concludera’ con un compromesso commerciale basato sulla forza economica delle varie parti in causa.
Condivisibile il ragionamento anglofrancese: è vero che i posti devono essere assegnati per federazione, ma è anche vero che la scelta delle federazioni celtiche sfavorisce e di molto le squadre di top14 e premiership.
Secondo me si dovrebbe arrivare alla creazione di 3 coppe europee: due professionistiche che coinvolgano la squadre dei 3 campionati maggiori (ora presenti 38 squadre professionistiche: HC da 24 squadre con il formato attuale e CC con due gironi da 7 squadre, solo andata, settima giornata da giocare prima dell’inizio dei campionati e 2 qualificate per girone con 4 ripescaggi dalla HC) e una coppa europea riservata ai campionati minori ( 32 squadre di Eccellenza, campionati nazionali delle celtiche, campionato spagnolo, rumeno, portoghese, ecc…)
Brck, ma sfavorisce come? Hanno 6 squadre contro 3 e 2.
Io vorrei fare notare una cosa in tutte queste discussioni su quello che dicono franzosi ed inglesi, prendo i dati della scorsa stagione.
Tra il Linster e a settima di CL ci sno stati 31 punti di scarto
Tra le prime due francesi a pari merito (Toulouse e Clermont) e la settima di T14 ce ne sono stati 29
Tra Quins e la settima di Premiership di nuovo 29 punti di distacco.
Andiamo oltre, tra le terza di CL e la settima 17 punti di distcacco, stesso distacco tra la erza di Prmiership e la setima di premiership, scendono a 15 punti di distacco tra la terza e la settima in T14.
Infine tra le seste e le setime: CL distacco di 6 punti, stesso distacco in T14 solo 3 punti invece tra la sesta e la settima di Premiership.
Vlev oi fa ntare come il Leinster sia arrivato primo vincendo 18 artite su 22, Toulouse e Clermont vincendne 19 su 26 e Quins 17 su 22, le settime hanno avuto un recod rispettivamente: in CL 10 vinte su 22 (con questo recod in Premiership i Sales Shark son arrivati sesti), in T14 il regord delo Stade settimo e’ sat di 11 vine su 26, in Premiership la settima ha fatto 8 vittorie su 22.
Leggend questi dati mi risulta un po’ difficile sostenere che ci siano queste enormi differenze che inglesi e francesi insistono ci siano.
@ stefo La differenza sostanziale non stà nei numeri ma nel tipo di partite ti chiedo una cosa immagina dato che vivi in irlanda di essere l’allenatore del munster e che sabato giochi per esempio contro newport e che tra due week end ti giochi la finale di HC comtro tolosa che fai scieri la squadra titolare per due settimane consecutive?non credo proprio farai giocare qualche sbarbatello che si deve fare le ossa a newport mentre i migliori li terrai per sfidare Tolosa, di contro l’allenatore di Tolosa si deve giocare tutte le partite alla morte nel campionato francese per non mettere a rischio l’HC dell’anno prossimo rischiando di perdere giocatori importanti per la sfida decisiva, e poi tu hai fatto giocare qualche giovane e che , anche se sbaglia non fa niente, mentre per i francesi devi già essere pronto per il campionato se lo sbarbatello vuole giocare ecco la differenza non voglio difendere le anglo francesi ma sicuramente le celtiche traggono vantaggio da ciò
Ma il livello, non e’ cosi’ diverso. Se metti le prime con le prime e le ultime con le ultime non c’e’ grossa differenza.
Ma riportandosi al calcio. Hai mai sentito la serie a lamentarsi perche la liga spagnola e bundesliga e’ meno equilibrata e quindi chiedere un posto in piu’?
Aggiungo, non penso che le partite tra le ultime siano meno tirate in Pro12, o che si preparino e corrano meno.
Matteo scusa non e’ cosi’ per i eam di vertice ed i punti di distacco che h riportato te lo dimostrano.
Il Tolosa ed il Clermont hanno chiuso prime a parimerito con 14 punti di vantaggio sulla prima squadra che le seguiva, calcolando che per avere il bonus offensiv in T14 devi vincere segnando 3 mete piu’ del tuo avversario anche con 3 sconfitte “normali” in piu’ arrivavano prime.
Scusa Matteo ma questa e’ pura matematica, in T14 come negli altri campionati ci sno delle squadre talmente superiori che possono permetersi di fare rotazione ed arrivare a fine campionao senza problemi. Ti faccio notare poi che il Leinster di partite ne ha vinte 18 su 22 in CL ed una l’ha pareggiata pur facendo la rotazione di cui parli.
La vera differenza tra i campionati e nella corsa salvezza non nella corsa ai primi 5-6 posti.
io non parlo del livello generale della squadra è logico che chi arriva ai quarti di HC se lo è meritato io dico soltanto che :
1 le celtiche non hanno l’assillo della qualificazione in HC tranne le irlandesi e le gallesi ma lo si sa quali sono le meno competitive
2 dato il punto uno hanno praticamente un campionato intero per sperimentare
3 i giovani hanno meno pressione e più possibilità di errori pur in un sistema competitivo
4 lo stress campionato incide meno
in questo senso non mi potete venire a dire che non sono avvantaggiate
Matteo se delle squadre dominano ed arrivano sulle inseuirici con 14 punti di vantaggio come oulouse e Clermont le sperimentazioni senza stress le fanno anche loro. La vera differenza e’ solo nelle squadre di bassa classifica che non rischiano di retrocedere come Zebre, Dragons, Connacht.
Se il Leinster facendo una rotazione enorme tra Mondiali e poi gestione dei giocatori piu’ forti in base al player welfare scheme ne vincono 18 e ne pareggiano 1 in CL vuol dire che i loro giovani come Madigan sono gia’ ponti per un livello superiore come succede per i giovani francesi.
daccordo Stefo ma vedi edimburgo è il caso lampante ovviamente si concentra meno sul campionato per puntare all’europa e in un altro campionato sarebbe con l’acqua alla gola ma la squadra c’è e lo ha dimostrato appieno arrivando in semifinale è questo il vantaggio non tanto per il leinster o munster anche se i vantaggi li hanno anche loroda questa situazione
Matteo si ma l’Edinburgh e’ un’enorme eccezione, quante volte e’ successo?Ed alla base della super HC del’Edinburgh non c’era la artecipazione alla CL (vi partecipano da 12 anni e per la prima volta sono andati cosi’ lontani) ma il sorteggio delle pools che li aveva inseriti in una pool di basso livello se li inserivi cme squadra di terza fascia quale erano in qualsiasi altra pool non sarebbero passati.
@Stefo, Gsp, Matteo
Questa e’ una “polemica” commerciale, per qui qualunque ragionamento “tecnico” non ha senso.
Sono solo affari.
anglo-francesi hanno pienamente ragione. Io ridurrei le squadre celtiche (come le Zebre e Edinburgo o Glasgow) senza aumentare le altre però.
edimburgo?glasgow? mah la prima è arrivara ai quarti di HC e la seconda è arrivata in semifinale nel pro 12 e per poco non centrava la finale su cosa tibasi scusa?
e allora lasciamo tutto così com’è, tanto è palese che nessuno vuole rinuniciare alla fetta della torta. In caso di ridimensionamento delle celtiche in HC, è palese che le due federazioni più deboli siano Scozia e Italia, anche se come viene notato qualche piazzamento gli scozzesi lo fanno, noi invece..
Glasgow che e’ arrivato alle semifinali di CL 2 volte negli ultimi 3 anni?
@stefo non lo so quanta fortuna e quanto ha contato la squadra sai, le partita con il racing e irish forse ha contato più la fortuna mentre secondo me nella semifinale hanno giocato meglio del tolosaio rimango del parere che comunque la celtic non è così stressante come campinato come il top xiv per il discorso della programmazione dovuta alla retrocessione vuoi parlare di miracolo sortivo te lo concedo ma sono arrivati a quella semifinale facendo esperimenti in campionato e questo è innegabile cosa che le franco inglesi non si possono permettere squadre a mio avviso più forti (tipo perpignan e bath) non possono sbagliare stagioni in campionato come fanno a edimburgo perchè perderebbero un “fraco de schei” come si dice da ste parti
comunque io non so chi organizza le coppe cosa si inventerà ma è una brutta gatta da pelare di sicuro troppi soldi in ballo
Nell’ottica di risolvere il problema di quante squadre stanno in HC da quale torneo, e dei metodi di qualificazione… Perché non pensare ad una formula dove la qualificazione è data unicamente dai risultati in europa, con un vero e proprio sistema di campionati europei?
Spiego meglio la mia idea: creiamo una “Serie A Europea”, l’attuale Heineken Cup, a 32 squadre. 12 dal Pro 12 (tutte), 10 dall’Inghilterra e 10 dalla Francia. 8 gironi da 4 squadre. La prima di ciascun girone va ai quarti. La seconda e la terza finiscono lì il torneo. La quarta di ciascun girone, invece, deve giocarsi uno spareggio salvezza contro un’altra quarta classificata, in concomitanza con i quarti di finale. 4 spareggi salvezza, chi perde retrocede nella “Serie B Europea”, l’attuale Challenge Cup. In questa nuova Challenge Cup ci andrebbero le 2 residue inglesi, le 4 residue francesi, più squadre dalle divisioni inferiori inglesi, francesi e dai campionati nazionali delle altre federazioni. Il numero di squadre mi può essere abbastanza indifferente, in ogni caso le 4 semifinaliste sarebbero promosse alla Heineken Cup dell’anno successivo. Con questo sistema, a mio avviso, si premierebbe realmente il merito, non garantendo nulla a nessuno.
Perche’ francesi ed inglesi non accetterebbero mai avendo diversi livelli di campionati interni che funzionano e sono la ricchezza del loro movimento…
Che i francesi e inglesi si lamentino un pò di ragione la hanno tuttavia lo fanno ora perchè non vincono più come prima e per delle multinazionali come sono le loro squadre ed in particolare quelle francesi evidentemente non va bene.
Le Zebre non sono certamente nè un esempio nè una minaccia e se non vincono è solo colpa loro.
Le celtiche sono quelle che ultimamente hanno vinto di più ma dalle celtiche c’è stato e c’è tuttora travaso dei migliori giocatori verso Ing e Fra e allora si guardino un pò allo specchio e riflettano perchè nonostante la perdita le celtiche sono cresciute e hanno ottimi vivai.
I francesi hanno fatto un campionato a 14 squadre durissimo ill migliore del mondo e allora che hanno da lamentarsi?
Ritornino a 12 squadre e forse avranno risultati migliori.
Vogliono il campionato migliore più duro etc etc. e poi si lamentano se non vincono?
Alla base come al solito è ovvio che ci sono i soldi; detto questo penso che da un lato le inglesi e le francesi vorrebbero veramente che l’accesso alla coppa fosse per meritocrazia sul campo così che tutte le squadre della ex Celtic si dovessero impegnare di più lì avendo così meno energie per l’Heineken. Dall’altro una diminuzione del numero di squadre su base meratocratica dovrebbe alzare il livello e consentire più sponsor. Questo ultimo punto coinvolgerebbe anche la Challenge. L’attuale modello non è equo e la faccenda Aironi-Zebre è stata sicuramente gestita male. Per quanto riguarda però un’eventuale esclusione di squadre più deboli, e qui sicuramente e purtroppo si intende fra le altre tutte le italiane, sono allibito perchè poi ad ogni mondiale e ad ogni apparizione pubblica (ci saranno anche le olimpiadi fra 4 anni!) le squadre con più pedigree si riempiono la bocca con l’allargamento del rugby alle altre nazioni… Io mi sono fatto gli ultimi 3 mondiali e l’ho visto, a buon intenditore…
Trattando invece l’allargamento a squadre pro d2 francese, credo che alcune non sarebbero interessate perchè troppo dispendioso e toglierebbe energie dalla rincorsa al top 14, se poi si parla dell’anno in cui i soldi sono piovuti a Parigi (sponda Racing) e Tolone allora queste corrazzate avrebbero sicuramente gioito e perso niente, ma normalmente la crisi si sente… Non ho la presunzione di dare una soluzione ma quello discusso ai piani alti per ora non è concreto e sembra un peggioramento.
Non parli a sproposito e hai ragione sopratutto sul fatto che le nazioni di vertice mirano all’allargamento del gap fra Tier1 e Tier2. Credo che, isolani a parte, le nazioni top10 resteranno per decenni quelle del 6N e quelle del 4N. Nazioni come Romania, Russia, Georgia, Canada, USA e, solo in parte, Giappone (discorso a mio modo di vedere un po’ diverso) non hanno campionati competitivi, non partecipano regolarmente a tornei impegnativi come 6N e 4N, quindi non possono formare squadre che reggano il confronto con le T1. Per questo molte Union hanno investito più sul 7, più “semplice” da gestire rispetto al 15 e con possibilità di scalare il ranking.
A dire il vero il CEO della Sanzar un paio di settimane fa ha detto che post 2015 ci sono possibilita’ di espansione del Super ed i mercati a cui guardano sono USA e Giappone oltre che Argentina e Pacifici. Sul campionato giapponese direi che con il Modniale 2019 e l’enorme coinvolgimento di grosse aziende che permettono d’ingaggiare i Muliaina, Thorn, Tuilagi, SBW, Jaque Fourie, Roussow, Fourie du Preez, Kaino ed in futuro chissa’ chi altro sia un campionato che crescera’ molto di livello.
Anche in questo caso i “vertici” del rugby guardano ad una cosa sola: i SOLDI.
@ hull
la Sanzar non e’ una federazione internazionale e’ ovvio che il suo interesse siano prevelantemente economici peo’ dall’altro lato allargarsi ad altri paesi che non hanno campionati di livello puo’ significare un’opportunita’ di crescita importante per le unions interessate. Il Giappone ha grosse multinazionale ed un buon seguito e con i Mondiali c’e’ da aspettarsi una crescita dell’interesse se riuscissero ad arrivare con un paio di franchigie in Super ne gioverebbe tutto il movimento. Gli USA sono piu’ indietro da questo punto di vista pero’ calcolando quanto sia gia’ fitto il calendario americano sporivo una lega tutta americana di basso livello come ora non porterebbe a grandi sviluppi. Per le Isole del Pacifico, direi che per loro sarebbe importante riuscire ad avere franchigie professionistiche da Super, farebbe diminuire l’esodo di giocatori giovani in altri Paesi che poi li naturalizzano. Per l’Argentina invece sarebbe fondamentale, sono nel 4N ed i clubs europei ridurranno fortemente l’investimento in giocatori arentini che ti saltano minimo un terzo di stagione.
In sostanza si i soldi sono qullo che muovono la Sanzar come e’ normalissimo che sia per una lega ma chi verra’ coinvolto potrebbe guadagnarci non poco per il suo movimento.
@Stefo, concordo con te sul Giappone, che ha un campionato ricco, di soldi e di talenti, e partecipa a un torneo con gli isolani. Avranno anche i mondiali, particolare non da poco. Sugli USA sono più scettico, ma staremo a vedere.
Il “problema” grosso è per l’Europa fuori dal 6N, per la quale vedo margini di crescita risicati, nel 15.
Gli USA come movimento di base cioe’ tesserati e’ in crescita ed in piu’ rappresenta per qualsiasi sport il mercato potenzialmente piu’ redditizio da conquistare ed il CEO della Sanzar che ragiona in chiave soldi e’ un;opportunita’ che se si presenta non si fara’ scappare.
Europa sono pronto a scommettere che entro 2 massimo 3 anni i russi entrreranno nella Amlin.