Quelle Zebre sempre a caccia di Carneadi: in tre in arrivo dal Pacifico

A Parma a luglio sbarcheranno Paula Balekana, Apisai Tauyavuca e Matu Tevi. Sono giovani ma (almeno due) non giovanissimi e con nessuna esperienza davvero di livello. Sicuri che tra Eccellenza e Serie A non c’erano profili quantomeno simili da provare e/o rischiare? E se la risposta è sì allora siamo messi davvero male…

I nomi sono quelli di Paula Balekana, Apisai Tauyavuca e Matu Tevi. Hanno tra i 22 e i 25 anni e sono tre nuovi giocatori delle Zebre. La franchigia federale ha annunciato il loro ingaggio domenica pomeriggio, con un comunicato.
I primi due sono figiani e hanno 25 anni, l’ultimo è un tongano di 22. Rispettivamente ricoprono il ruolo di ala, seconda/terza linea e seconda/terza linea. No, non è una ripetizione, è che sia Tauyavuca che Tevi di lavoro fanno quello.
Altri dettagli: Balekana è stato convocato per la nazionale seven del suo paese ma non ha mai giocato nemmeno un minuto, è stato prelevato dal Gordon Rugby, club del campionato provinciale australiano di New South Wales, dove ha ben figurato. Vanta anche qualche apparizione (e due mete) nei Sydney Rays, squadra del National Rugby Championship australiano.
Dal NRC arriva anche Apisai Tauyavuca, dove gioca con la selezione Fiji Drua. Ha giocato in Giappone nel campionato universitario, che da quelle parti è una cosa abbastanza seria, però insomma…
Matu Tevi è stato invece pescato in Nuova Zelanda, arriva da North Harbour e ha annusato l’U20 degli Auckland Blues ma non ha alcuna presenza nel campionato provinciale di quel paese.

Ok, magari alla fine si riveleranno dei mezzi fenomeni e io mi cospargerò il capo di cenere, però pensavo che con Cruze Ah-Nau e Rory Parata et similia avessimo già dato. Che le Zebre ingaggino tre Carneadi del Pacifico (ma potrebbero arrivare anche dall’Inghilterra o da Marte, non cambierebbe nulla) non ha alcun senso logico. Magari si risparmiano un po’ di soldi (mah), magari c’è il lungimirante progetto di renderli azzurrabili (arimah). Forse entrambe le cose. Però la logica continua a stare da un’altra parte.
E sia chiaro: con quel “Carneadi” non voglio offendere nessuno, ma oggi quello sono. Tra Eccellenza e (volendo) Serie A profili simili si possono provare o quantomeno rischiare. E se non ci sono allora i nostri problemi sono più gravi e profondi di quello che si dice/pensi). Qualcuno mi ricordi: quale dovrebbe essere quello il fine ultimo di una franchigia federale?

ps: lo so, pure il Benetton Treviso negli anni ha ingaggiato alcuni giocatori stranieri discutibili, diciamo così. Rimane il fatto che nonostante il contributo federale (che sia ricco o meno è relativo, conta il principio) quello veneto rimane un club privato con logiche da privato. Rimane sicuramente criticabile – ci mancherebbe! – ma l’approccio e le dinamiche sono altre, piaccia o meno.

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47 pensieri su “Quelle Zebre sempre a caccia di Carneadi: in tre in arrivo dal Pacifico”

    1. I milioncini li prendono a prescindere, come contributo federale diretto o indiretto (tassa d’iscrizione al campionato) che, per l’appunto, é piú o meno una manciata di milioncini l’anno. Con questi milioncini a volte hanno ingaggiato Leonard, altre volte Ratuvou.

  1. Le zebre hanno preso dieci nuovi giocatori di cui tre isolani un argentino è Tuviati. I cinque italiani provengono dal’ eccellenza. Forse di meglio non c’era o più semplicemente costano troppo. Per me va bene così.

  2. Il discorso è più complesso di quello che possa sembrare…spiace dirlo, ma i tre isolani sono considerati carne da macello per il rugby, loro ne sono coscienti e accettano la sfida. Ovviamente l Italia non è il paese dei loro sogni, bensì un trampolino. Mal che vada si accasano da qualche parte in giro per l Europa, oppure diventano crack di mercato.
    Discorso diverso per gli italiani, dove un fallimento nel rugby che conta potrebbe cambiare radicalmente la loro vita, abbiamo visto che dalla nazionale al lavorare in un bar il passo è breve. Capisco benissimo quindi chi scegli strade più sicuro ma meno ambiziose per costruirsi il proprio futuro, che sia una laurea o un posto statale, lontano poi da critiche feroci da parte di tifosi e giornalisti.
    Da un punto di vista tecnico, quanti sarebbero questi trequarti italiani che stiamo perdendo di vista? Chi tra emergenti o U20 sembrerebbe proprio al grande salto? Forse due, tre nomi…ma neanche.
    In questo articolo si potrebbero toccare tanti temi interessanti, dal welfare dei giocatori italiani o isolani, molti dei quali cadono in depressione per svariati motivi. Alla costruzione tecnica di una squadra che cmq non penso punti ad arrivare ultima. Ricondurre il tutto a stupore vergineo solo perché si sono presi tre isolani è molto riduttivo.

      1. La stagione è lunga, gli impegni tanti, ci sarà spazio per tutti…se poi un D Onofrio fa il concorso in polizia, il problema semmai sarà sulla gestione dei Permit, non tanto sulla campagna acquisti delle Zebre…poi l anno scorso c erano le lamentele sulla rosa corta, oggi si cerca di risolvere…non sono nè tifoso Delle Zebre né difensore del movimento, ma cerco di trovare una logica in certe situazioni

    1. Solo al Petrarca ci sono almeno Menniti Ippolito, Bettin, Capraro e Rossi (tralasciando Ragusi e Bacchin, che, se vuoi, si possono considerare “giá provati” e quindi fuori dal tuo discorso). Straniero per straniero, al Petrarca c’é anche Riera.
      Ti ho messo questi nomi perché é relativamente facile per loro fare il confronto con Rizzi, che é appena passato al Benetton in Pro14 e si puó analizzare bene il contributo di questi giocatori per vincere lo scudetto di quest’anno.

      Passa squadra per squadra in Eccellenza e ne troverai diversi altri.

    2. Due anni fa alle Zebre c’é stata un’imbarcata di (senza offesa) carneadi Sudafricani (che tra l’altro ha convinto il mediano di mischia della nazionale ad andare a lavorare al bar).
      Che contributo hanno dato? Circa nullo.
      Quanti di questi sono rimasti? Nessuno, nemmeno Gedeone che aveva il megapiano federale di nazionalizzazione.
      Sono costati poco? Spero di si.
      Quei pochi soldi sono stati spesi bene? Sicuramente no.
      Cosa hanno scritto i leoni da tastiera quando si sono presi i Sudafricani? Le stesse cose di adesso.
      Cosa gli é stato risposto? Aspettiamo e vediamo come si comportano… chissá chi lo sa…
      Una volta che l’iniziativa si é rivelata un grande insuccesso, cosa é successo. Niente. Tutto tranquillo come prima. Si é arrivati ultimi, ma tanto non c’é retrocessione e quindi va tutto bene… tanto i soldi federali piovono dal cielo e il budget federale permette di largheggiare senza problemi…
      Ecco… forse a qualcuno scoccia di ripetere gli stessi errori. Forse, speriamo.

      1. Nuvole…non ti voglio andare contro perché il tuo ragionamento fila. Però c’è un piccolo però: con il budget a disposizione si è obbligati a fare delle scommesse e si è pure obbligati a prendere degli straniere per colmare le lacune delle finestre internazionali. Nella famosa infornata c’è da mettere in positivo Meyer e Bello, se Koegelemberg non se ne andava (perché se ne è andato per il fallimento delle Zebre sia chiaro non perché non rendeva) dovevamo conteggiare pure lui e io continuo a dire che si doveva insistere su Beyer (il centro/ala arrivato lo stesso anno di Meyer). Quindi facendo delle scommesse alcune le indovini altre le sbagli. Da capire è quale metro di misura utilizziamo per sapere se è stato un insuccesso oppure no.
        Ti giuro che per come la penso io hanno più senso questi 3 ragazzi di 22 anni che un Tuivaiti di 31 e lasciare alle Fiamme Bianchi! Cioè tra i due isolani (parlo dei mischiaroli) e Tuivaiti avrei lasciato a casa quest’ultimo. Poi essendo delle scommesse vediamo cose ne esce.

    3. in diverse occasioni, in vari siti, ho parlato e chiesto opinioni riguardo il la gestione del futuro dei giovani. Quasi non ho ottenuto risposte. Il quasi è per educazione. Perché il mirabolante DOR o lo stupefacente responsabile dell’Alto livello, il padrone della melonera non hanno fatto in modo di preparare un paracadute per i ragazzi? bastava limare qualche stipendio inutile per creare sinergie con università o similari. Il discorso è complesso? Solo perché qualcuno non ha fatto il proprio dovere.

    1. Mi spiace questo atteggiamento quasi irrisorio verso le Zebre che da quando c’è un AD serio e preparato hanno dimostrato di avere tante cose che che prima non avevano fra cui una gestione logica e mirata. Che poi non raggiungano gli obiettivi che si sono dati è un altro discorso ma intanto si muovono con oculatezza e soprattutto fanno i passi secondo la gamba (soldi) che hanno.

      1. Quanti soldi hanno?
        Quanto costano questi contratti?
        Parli dati alla mano o immagini che le cose siano in un certo modo?

      2. E tu che dati hai.
        Menniti Ippolito?
        Quello che ho visto tra gli emergenti?
        Mammamia

      3. Ti ricordo che i giocatori di Eccellenza NON sono professionisti. Si desse loro la possibilitá di fare i professionisti a tempo pieno si potrebbe anche giudicarli in un certo modo.
        Se Menniti Ippolito ti fa rabbrividire, mostrami dove ha scritto che sei perplesso dalla firma di Rizzi per la Benetton, perché lo scorso campionato si é visto sul campo che per vincere le partite é stato piú decisivo menniti Ippolito di Rizzi.
        Sicuramente meglio andare alla pesca, sperando che salti fuori il jolly.

      4. Io non ho nessun dato di budget e per questo non ho scritto niente a proposito. Io non lo so se col budget a disposizione si potessero ingaggiare “solo” questi tizi o no, per cui prima di commentare in un senso o nell’altro chiedo informazioni.

  3. Lontani ricordi si risvegliano, i tempi dei tornei notturni di calcio dove ci voleva per forza quello “di fuori” da far giocare…. 🙂
    Seriamente, chi di dovere chiarisca cosa si intende per “mission” delle Zebre, a cosa servono i soldi che ci spendono ecc.

  4. Cosa di cui si è già detto.
    Da un lato lascia davvero così che la franchigia federale si metta a prendere figiani e tongani dall’altra parte del mondo (e che non giocano in SR o Mitre, anzi) piuttosto che puntare sui giovani cresciuti in casa. Ok sperare nel “colpo”, ma magari pescando in Italia ti capitano un altro Mbdandà o un Minozzi che non pensavi di avere…
    Dall’altro lato ci sono due domande da farsi (secondo me):
    1) Siamo sicuri che le Zebre non ci abbiano già pensato (ai ragazzi italiani) e per questo deciso di percorrere altre strade? In fondo le partite sono tante, la Nazionale prende via mezza squadra, e in Italia (paradossalmente) è più facile prendere un isolano o kiwi che un permit nostrano, e magari qualche nostro ragazzo ha preferito fare altre scelte.
    2) (Che è un po’ quella che si fa Paolo) Se ci hanno pensato e deciso che di meglio non c’era, quanto male saremmo messi se la Federazione (o chi per essa) pensa che davvero tre isolani a caso pescati down under possano essere meglio dei nostri ragazzi tirati su a pane e accademia? Io sono seriamente preoccupato che qualcuno la pensi cosi, ma non ce lo voglia dire…

  5. DeRossi ha preso quello che poteva permettersi con il budget a disposizione.
    Per la cronaca: anche di Eduardo Bello si dicevano le stesse cose, ma poi si è rivelato un buon giocatore e un acquisto azzeccato.

    1. Speriamo bene, ma in caso di insuccesso chi ci mette la faccia?
      Il successo ha tanti padri, ma l’insuccesso é spesso orfano…

  6. Bravo Paolo, hai detto bene, siccome conta il principio, un franchigia privata, che oltretutto viene foraggiata comunque con i fondi federali, non ci dovrebbe, almeno a mia umilissima opinione (e delle federazioni irlandese, scozzese, argentina e via dicendo) nemmeno essere!!!!

    1. verissimo, specie quando quella franchigia porta il nome di una delle famiglie più ricche d’Italia. Se i suddetti sborsassero per quanto hanno ricevuto Treviso avrebbe una squadra tra le prime 4 in Champions. Certo, magari lo staff della nazionale non potrebbe più permettersi di fare certi giochini coi rilasci o con le convocazioni a vuoto, ma ogni situazione ha i suoi risvolti.

  7. Australiani, neozelandesi, giapponesi, inglesi saccheggiano a man bassa nelle isole del Pacifico con criteri da selezione massale. Noi prendiamo tre isolani e dovremmo farci dei problemi? Ma dì cosa stiamo parlando?

    1. Guarda, le regole lo consentono e non dico nulla. Però un conto è avere i fratelli Vunipola o Solomona, un altro è ingaggiare Apisai Tauyavuca, con tutto il rispetto per Apisai Tauyavuca. Se le Zebre prendessero uno straniero di livello non direi nulla: ingaggiare Muliaina è stato un flop con il senno del poi, ma è un qualcosa che aveva senso. Direi che non si può dire la stessa cosa con i tre giocatori di cui si parla oggi

  8. sono basito anch’io di certe scelte, se hai una rosa già ampia e vuoi provare il colpo sapendo di avere dei giocatori solitamente fragili o in là con l’età, non avrei nulla da dire, con una rosa ristretta, neanch’io capisco, ma attenzione un paio di pulci avrei da farle anche al benetton, perché non imbarcare un certo numero di ragazzi italici (non PP, ma propro a contratto) e cercare il crack lì, perché se un fijiano ti costa meno di un ragazzetto di 20 anni che debba ancora esplodere, abbiamo dei problemi seri di mercato; non è tanto per filosofia, ma per semplice logica, abbiamo due squadre pro da cui attingere per la nazionale, bene, dovrebbero essere in grado di schierare due squadre complete di soli convocabili (senza riserve, beninteso), quindi almeno due per ruolo, senza inventarsi piloni in grado di giocare estremi, chiaramente, fatto ciò se si preferiscono stranieri, che servano ad alzare il livello, però, non a far numero nella speranza di azzeccarci, niente da dire, ma qui vedo mettere toppe

  9. Sinceramente sono anche stufo di stupirmi dei comportamenti poco sensati della federazione e suoi derivati. Questa federazione è così e quindi finchè la Banda continua a rivotarla, le cose non cambieranno.
    Senza alcuna voglia di polemica, trovo che la federazione sia coerente con se stessa e segua un suo principio. Sia quando compra 3 isolani invece di cercare tra i confini nazionali, sia quando sovvenziona un’altra franchigia che però è privata.
    Penso sia uno strano principio e qui mi fermo per non incorrere in denunce. Mi limito a dire che è una federazione indifendibile da qualunque parte si guardi il suo operato.

  10. Vicende come questa accendono la mia curiosità sul modo di operare dei procuratori sportivi…..commercianti di “carne da macello”, consapevole, quando si tratta di atleti isolani, mentre diventa tutto più misterioso quando si tratta di atleti nostrani…. sensazione solo mia?

  11. Ma il preside, non più tardi di due anni fa, non aveva affermato che in Italia c’erano circa 110-120 giocatori indigeni pronti per l’alto livello e pertanto c’era bisogno di una terza franchigia celtica?

  12. La…biblica regola dei 5 W ( Who, What, When, Where, Why ) in questo articolo non viene neanche sfiorata.
    Forse, ponendosele, veniva fuori un articolo con un minimo di logIca e di spessore.
    Peccato.

    1. Il mio è un commento, non un articolo di cronaca. Immagino che cogliere la differenza sia complicato. Oh, sempre in attesa di poter leggere qualcosa di tuo, dall’alto della tua cattedra di giornalismo alla Columbia University, s’intende

    2. mah?! volendo
      zebre
      acquisti
      anno ’18/’19
      isole e non italia
      e questo ce lo chiediamo tutti
      ma magari nella versione anglosassone del sito è fatto meglio 😀 😀 😀

  13. Eh eh, non ti ho mai letto, una sola volta che fosse una, in cui accetti una critica.
    Sei tu che hai scelto di avere un blog con tanto di Wall.
    Ovvio che sei legittimamente libero di scrivere tutto quello che ritieni/vuoi.
    Cmq, alla Columbia U. avresti imparato che questo tuo, non è catalogato come commento asettico, ma come una critica.
    E chi liberamente critica il lavoro e/o l’operato di altri deve, a sua volta, saper accettare le critiche.
    Tutto lì. Senza astio, ci mancherebbe.

    1. Hai parecchi problemi di memoria, o forse un deficit di attenzione, perché basterebbe aprire un qualunque articolo di questo blog per rendersi conto le critiche le accetto sempre di buon grado. E’ lì, basta voler leggere sai. Se non le accettassi – le critiche intendo – mi basterebbe non pubblicarle. Sarebbe piuttosto semplice.
      Poi se uno viene a fare il maestrino con il tono saccente allora permettimi di rispondere. Non è che perché c’è la possibilità di commentare allora devo stare zitto davanti a chi decide di dare aria ai denti: qui non funziona così. Io di sicuro non ho rivoluzionato e non rivoluzionerò la storia del giornalismo (non è nemmeno nelle mie intenzioni) ma tu ancora meno di me, non fai questo lavoro quindi non darmi lezioncine fuori luogo. Esprimi la tua opinione e stop. Se non ti va, il web è grande.
      E giusto per sottolineare la cosa, un commento non è mai asettico ma è l’esposizione di una opinione su un tema. Condivisibile o meno, ma una opinione.

  14. Beh, nemmeno io sono molto d’accordo su questi ingaggi in una squadra che riceve soldi in funzione della nazionale.

    Però tante scelte in Eccellenza non ce ne sono, soprattutto non di giocatori che hanno caratteristiche tecniche isolane, come offload e fantasia.

    Questi arrivano con fame di far bene, però hanno dei curricula di profilo davvero basso. O De Rossi è un genio che ha scovato tre sottovalutati, o è un azzardo.

    Detto tutto questo, io ho sempre considerato gli stranieri in posizioni nelle quali ci sarebbe un sostituto italiano di pari livello, poco utili.

    Per esempio Cruze Ah-Nau potrebbe essere sostituito l’anno prossimo da Fischetti o Borean, non mi sembra più forte di questi due prodotti autarchici.

    Alle ali un figiano, anche senza super curriculum, sicuramente offre qualcosa di diverso dagli italiani, come si è visto con la Emergenti. Però Simone Rossi e Massimo Cioffi li avrei preferiti. Tentar non nuoce.
    E visto anche che un ex-baby blacks come Tuimavave non riusciva a fare la differenza in Eccellenza, sarei cauto a pensare che un ala isolana qualsiasi sia meglio di ogni opzione autoctona.

    1. xnebiax, guarda che De Rossi non prende nulla. Lui serve solo per la foto di rito. Perchè, se anche nella foto, ci dovesse essere colui che fa gli acquisti all’outlet del rugby succede un pandemonio.

  15. Partendo dal fatto che le franchigie, secondo me come mission, dovrebbero avere quello dello sviluppo di giocatori(quello che in pratica fa rispettare la federazione irlandese).. non trovo molte differenze tra quello che fa la Benetton o le Zebre(secondo me entrambe sbagliando).. cosa porta avere 2 tallonatori su 5 stranieri o 3 mm con cap x l’Italia e prendere un’altro straniero in quel ruolo? posso capire che x i tifosi è fondamentale vincere qualche partita.. ma comprare giocatori stranieri x vincere le partite nelle finestre internazionali.. non penso porta molto al movimento.. soprattutto quando le nostre avversarie le usano x testare i giovani..

  16. Wilhelm (e una) ha scritto di giocatori che forse non sono mai stati citati nel sito di World Rugby (e due) ma non per questo son da buttare nel W.c (e tre) soprattutto se inseriti in un club che sembra essere ancora un Work in progress (e quattro) ….. azzz….. non mi viene in mente niente …. porca paletta …. niente …. ah sí: W la gnocca ! … e sono cinque !
    Un finale che certo apprezzerai Gianni, amico mio.

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