La FIR si rinnova: ecco la nuova formazione dei tecnici. Che però proprio nuova non è

La FIR ha annunciato una riforma del progetto didattico rivolto agli allenatori che è logica, coerente e chiara. Ma che ricorda davvero tanto da vicino un progetto del 2012 che portava un’altra firma…

“La Federazione Italiana Rugby ha annunciato una profonda riforma del progetto didattico rivolto agli allenatori, sviluppato a conclusione di un percorso di analisi dell’offerta formativa da parte della Commissione Tecnica Federale”. Inizia così il comunicato federale (lo trovate qui nella sua interezza) diffuso un paio di giorni fa con il nuovo percorso per la formazione dei tecnici. Un percorso che mi piace, per quello che conta. Nei suoi tratti fondamentali pare logico, coerente, chiaro.
Prevede 4 step, così come avviene anche oggi, ma la novità sta nella chiara suddivisioni per fasce di età e di livello di competizione in cui chi consegue il patentino può allenare. Eccoli così come sono spiegati nel comunicato:
“(…) vedranno il livello 1 formare tecnici specifici per i bambini (6-12 anni), il livello 2 sarà rivolto agli allenatori di atleti in età adolescenziale (13-18 anni), il livello 3 garantirà l’abilitazione ad allenare squadre seniores Maschili e Femminili dalla Serie C sino all’Eccellenza. Il livello 4, i cui contenuti sono rivolti alla gestione delle Squadre Nazionali FIR o delle Franchigie di PRO14, rimarrà l’unico per accedere al quale sarà necessario l’invito della FIR stessa”.

Deus ex machina dell’intero progetto è quello Stephen Aboud, irlandese chiamato dalla FIR per ricoprire il ruolo di Responsabile della Formazione dei giocatori di alto livello giovanile e degli allenatori che tiene a sottolineare che “abbiamo la possibilità di innalzare la qualità degli allenatori migliorando il processo che usiamo nella loro formazione, rivedendo i processi d’interazione tanto tra formatori e allenatori che tra allenatori e atleti: ogni livello di gioco è specifico, e nessun livello di gioco che mantiene l’interesse degli atleti al centro è più importante di quello che lo precede o lo segue”.
Il comunicato FIR annuncia la riforma ma non i suoi “decreti attuativi”, come si direbbe nel caso di una legge del parlamento: non si conoscono al momento cioè i dettagli, gli step previsti o i costi. Tutte cose che conosceremo nelle prossime settimane.

C’è però un “però”. Nulla a che vedere con i contenuti della riforma. O meglio, sì, quel “però” riguarda i contenuti ma non nel senso di una qualche critica agli stessi, quanto nel fatto che dopo averli letti non mi sembravano poi così nuovi, ma già sentiti. Ma dove?
Un po’ di ricerca e poi saltano fuori. Eccoli qui:
“Rilascio di Brevetti di:
– Istruttore Educatore DAT (abilitato per allenare ed arbitrare nelle categorie Promozione 6-12 anni).
– Tecnico Sviluppo DAT (abilitato per allenare ed arbitrare nelle categorie Sviluppo 14-16 anni).
– Tecnico Seniores (abilitato per allenare u.20 e tutte le categorie Seniores con esclusione di Eccellenza e PRO12).
– Tecnico di Vertice (abilitato per u.20, Assistente Allenatore e Capo allenatore in Eccellenza e PRO12)”.
E nella formazione del tecnico erano previste nozioni di:
– Insegnamento.
– Pedagogia dell’età scolare.
– Etica e valori.
– Comportamento.
– Pronto soccorso.
– Copertura assicurativa.
– Alimentazione e salute nei giovani.
– Preparazione fisica di base.
– Conoscenza dei Regolamenti e delle Carte Federali in generale.
– Conoscenza delle Regole del Gioco (semplificate).
– Conoscenza delle tecniche per le Abilità Individuali e di
Squadra richieste nelle categorie Promozione e Sviluppo.

Si tratta sostanzialmente della stessa struttura quindi, nomi diversi da dare però alla stessa ciccia. Il testo qui appena ricordato è stato diffuso a inizio luglio 2012 da Amerino Zatta, nel programma elettorale che venne reso pubblico in formato ridotto a uso dei media, mentre quello integrale venne presentato ai vari club. Era uno dei punti salienti del progetto che il numero uno del Benetton Treviso presentò nella corsa alla presidenza federale di settembre 2012, vinta poi da Alfredo Gavazzi, che nel suo programma di allora (lo potete trovare qui) sul tema rimaneva molto più sul vago e nel breve capitoletto dedicato a “La struttura didattico formativa” si leggeva solo questo:
“I primi livelli di formazione dei tecnici, attraverso i quali si potrà arrivare ad allenare sino al
campionato di Eccellenza, saranno aperti a chiunque e sarà incrementato l’investimento
promozionale teso ad accrescere il numero di tecnici e a offrire strumenti e servizi più
qualitativi. I livelli di formazione per l’Alto Livello, dovranno essere di altissima qualità e
tendere verso una vera e propria formazione e specializzazione professionale.
Per questo motivo saranno sviluppati dei nuovi criteri di selezione per l’accesso ai corsi
di formazione per l’Alto Livello, affidati a società esterne specializzate nella selezione
e ricerca del personale. Il medesimo approccio sarà utilizzato per la formazione di
arbitri e dirigenti sportivi”.

Un progetto sulla didattica e sulla formazione dei tecnici ha necessariamente tempi medio-lunghi, i primi risultati veri si vedranno tra 3/4 anni almeno, non prima. Solo allora si potranno fare alcune considerazioni, trarre i primi bilanci, ma se bisognava arrivare a questo punto la sensazione di aver perso (altri) 5 anni è molto forte. E ci si chiede se a volte il problema non sta in una idea, una iniziativa o un progetto, ma solo chi sosteneva quella idea, quella iniziativa, quel progetto.

81 pensieri su “La FIR si rinnova: ecco la nuova formazione dei tecnici. Che però proprio nuova non è”

  1. Disco rotto..sempre la solita solfa! L’aveva detto prima Munari..e quindi? A parte che non è la stessa cosa, ma finalmente ora si fa! Totalmente inutile rimarcare a ogni piè sospinto che qualcuno anni e anni fa ci aveva già pensato, cosa volete un premio??? Rispettate il lavoro di cos aboud & co..i risultati arriveranno, già si vedono numerosi segnali di crescita e miglioramento..

    1. E appunto, se una idea è buona la gettiamo nel cestino perché era venuta prima al mio “nemico”? Io non vi capisco..e penso ci rinuncerò..

      1. Era buona anche nel 2012, evidentemente. Tutto qui. Ma qualcuno la pensava diversamente. Ora invece è la soluzione dei nostri problemi. Ne prendo atto.
        Ps: remare nella stessa direzione non significa avere l’anello al naso eh

      2. No, significa spingere tutti dalla stessa parte! Significa non restare ancorati a concetti o idee vecchie nel tempo (sapevi che ancora si utilizza il metodo globale introdotto dal maestro Villepreux più di 30 anni fa? La didattica era ancora incentrata su quei precetti, ottimi è ancora attualissimi, ma mai sviluppati a dovere, almeno qui in Italia, sempre a causa dei mille campanili e delle guerre di condominio tra le fazioni!), significa si criticare costruttivamente, ma anche ammettere quando si fanno per bene le cose, significa dare fiducia piena al nuovo staff (che è qui da un anno e mezzo appena!)..
        Cosa porta nella discussione sulle nuove direttive federali il fatto che ci avesse pensato qualcuno prima? Ripeto: se uno ha una buona idea ne ha l’esclusiva? Purtroppo per loro han perso le elezioni, 2 volte..perciò si è rimasti in pro12/14, si è preso questo staff di primissimo livello (a breve entrerà come consulente Wayne Smith) e ora che lo si lasci lavorare in pace!

      3. facciamo così: d’ora in avanti prima di pubblicare ti mando il pezzo, così mi dai il via libera. Pensavo fosse il MIO blog, ma evidentemente mi sbagliavo

      4. Mez capisco cosa intendi, non entro nel merito della cosa, però permettimi solo di dire che non è che abbiano ripreso l’idea perchè si sono accorti che era buona, ma perchè evidentemente Aboud ha ritenuto lo fosse (mia personalissima opinione, poi nulla da dire sul fatto che Aboud l’abbia chiamato l’attuale presidenza). Fa sorridere che ci siano voluti 5 anni ed un irlandese per fare qualcosa che si poteva fare comunque anni fa (e chissene che l’idea fosse di Zatta, mica ha il copyright, su questo sono d’accordo). Cinque anni persi sono comunque 5 anni persi, e in un paese dove andiamo “in ritardo” su troppe cose, il motto “meglio tardi che mai” sta lasciando un po’ il tempo che trova (ma meglio che qualcosa abbiano fatto, rispetto alla situazione di prima, su questo non ci piove).
        Detto questo niente polemiche e speriamo solo la cosa funzioni. Con allenatori stranieri a darci le basi. Ne abbiamo bisogno più di accademie e centri di formazione.

      5. Ciao Mez,
        hai ragione sul fatto che quando uno fa le cose per bene é giusto dargli merito, ma é altrettanto giusto che quando uno fa le cose male e cambia strada, ammetta di aver sbagliato e che “altri” avevano ragione.
        Almeno cosí credo.

      1. mez, remare tutti nella stessa direzione vuol dire magari riconoscere che il punto del programma del candidato avverso era condivisibile e magari proporgli di essere coinvolto nello sviluppo dello stesso. Ma finché ad ogni legittima richiesta della minoranza se ti va bene ti becchi qualche mese di interdizione mi spieghi dove sta il lato in cui remare?

  2. vedremo cosa succederà nel tempo, non sarà il pezzo di carta che rende allenatori…l unica cosa che non mi piace del tutto sono gli inviti per il quarto livello, bene o male in tutti gli sport gli ex hanno una corsia preferenziale nella formazione, ma va dato atto che il successo di un allenatore dipende anche dal materiale umano che si ha a disposizione, un conto è allenare una c2 amatoriale, dove magari l approccio didattico è più da minirugby o under 14, ci saranno di sicuro ragazzi che hanno giocato o conosco il rugby, ma ci sono anche parecchi neofiti che si approcciano al rugby e partono da zero..un altro discorso è allenare una U18 elitè, dove il livello di gioco e competenze è molto elevato..

    1. l’invito per l’ultimo step lo leggo anche come una valutazione complessiva sulla persona: cioè oltre ad avere acquisito criteri didattico/tecnici devi avere un qualcosa in più. Poi certo, può diventare anche il “club degli amici”, è un rischio ma credo sia inevitabile correrlo

  3. Che G abbia allora sbagliaro è chiaro.
    Però si dovrebbe chiarire perche Zatta ha perso allora.
    E comunque se G si è ricreduto, avendo ora gli uomini giusti, mi sembra positivo anelli al naso o meno!

      1. Ma chi sbraita? Ma smettila! Ti da fastidio avere il contraddittorio, e chiudi sempre con “a casa mia mi faccio incazzi miei!”..complimenti!

      2. Questo post lo pubblico solo a mo’ di esempio. Il capitoletto si intitola:
        Educazione e civiltà: come non si devono scrivere i commenti su questo blog

      3. Frank i nervi scoperti evidentemente li ha proprio qualcun altro, non han meglio da fare che dire quanto siano avanti e quanto siano bravi tanto che vengono scopiazzati da gente come COS e Aboud! Chi ha il nervo scoperto? Chi ha perso..per ben due volte! evidentemente! Ripeto: una buona idea deve avere l’esclusiva? Il copyright? E non è manco la stessa cosa, se leggete bene i programmi..il 4 livello a inviti si faceva anche prima..

      4. una differenza fondamentale eh…
        L’opposizione a Gavazzi ha perso due volte, verissimo. Pure le iniziative finora portate avanti, nel loro complesso, mi pare.

      5. Aggiungo e chiudo: a me di Gavazzi importa una cippa! Mi interessa solo che funzionino bene le cose, che vi siano programmi e obiettivi condivisi, che si cresca come movimento e che si vincano più partite!
        Mi interessa che i miei ragazzi crescano e che abbiano le stesse opportunità dei pari età del continente! Mi interessa che crescano come atleti, come giocatori, ma soprattutto come uomini!
        A chiacchiere son tutti fenomeni…

      6. mez se non hai nervi scoperti come mai ti scaldi cosi’ tanto qua?

        io mi limito ad osservare che fino a che giocavi e basta eri sempre un bastian contrario verso la FIR (prima Dondi e poi Gavazzi), mentre da quando hai un ruolo diverso che non sia solo quello del giocatore hai cambiato totalmente registro, e ora ti scaldi allo stesso modo di prima solo che te la prendi con chi critica la FIR.

        coincidenza?

      7. No è un gombloddo! Dovresti rileggere più attentamente quello che ho scritto, non attacco chi attacca la FIR, non mi scaldo assolutamente, tranne quando mi si da dell’incivile e del maleducato ingiustamente! oltre a tutti i post censurati..difendo la scelta dello staff tecnico e i loro seguenti programmi perché ritengo siano validi, hoe seguito gli incontri con Aboud e ci ho parlato, so cosa pensa e dove e come arrivare ad ottenere dei risultati..

      8. Frase da ricordare: “non mi scaldo assolutamente”
        Sorvolo sulla “censura”: basterebbe scrivere in maniera civile e rilassata e io pubblico tutto. Ti sei mai chiesto perché capita a te e non a molti altri che la pensano nella stessa maniera?

      9. Mez anche io penso questo staff sia buono. Pero non capisco perchè ti inalberi cosi’ tanto se un blogger qualsiasi (!!) esprime le proprie opinioni.

        E’ vero o no che da un annetto e mezzo hai cambiato totalmente il tuo “registro” nei confronti della FIR? Secondo me si’.

        Hai sicuramente le tue ragioni, e fai bene a difenderle. Pero’ non negare l’ovvio dai. E non stiamo parlando di gombloddi.

    1. gino, perché vincere o perdere, ormai è assodato che non dipende dai bei programmi, dalle belle idee o quant’altro. Dipende tutto da come sei abile nel turlupinare la gente.
      E mi sembra che questo mondo ne sia la prova.
      L’altra sera un certo Signorini, che personalmente mi sta sui calli ha detto una sacrosanta verità. In questo mondo ormai non c’è più nulla di vero è tutto falso e costruito. Detto da uno come lui è come leggerlo sul vangelo.

  4. Presentiamo il programma di Zatta-Munari ad Aboud e dimezziamogli la parcella!
    Facile venire qui e copiare!
    Aboud ma per chi ci hai preso!?!
    🙂
    Comunque è bello che nel lavoro di OS e soci convergano, magari anche inconsapevolmente, idee che appartengono a tutto il movimento italiano.
    Il fatto che, ancora una volta, ci siano voluti tre stranieri per abbattere le barricate ideologiche è stucchevole almeno quanto le continue rivendicazioni di parte zattiana.

  5. Sono d’accordo con Mez10.
    Mi permetto: potevi tranquillamente dare meno enfasi al ” programma copiato” da G
    Come è impostato l’articolo ,sembra di capire che è una bella cosa questo programma,peccato che non sia farina del suo sacco è che per questo abbiamo speso 5 anni per nulla..
    Ecco è l’idea che da il tuo pezzo.
    Giustamente uno in capanna elettorale ha un proprio programma,che no è detto che sia il migliore.
    Come è stato fatto notare: una buona idea non appartiene a nessuno

    1. il programma è una buona cosa (ma lo sapremo davvero tra 4/5 anni) e nella sua parte strutturale è sostanzialmente lo stesso di un’idea presentata da altri 5 anni fa. Se sia buona o meno, come ho scritto altrove, lo scopriremo tra un po’.
      avere un po’ di memoria, perdonami, credo sia una cosa importante, che altrimenti vale tutto: dire una cosa per poi farne un’altra senza riconoscere in mezzo che forse si sono commessi degli errori e si è perso del tempo è una cosa che puoi fare al bar con gli amici, ma nemmeno sempre neppure lì.
      Passare da disfattista per averla (la memoria) è una roba che da un lato mi fa cascare le braccia – se non altro – e mi dice molto su quella che è la mentalità imperante. Perché, alla fine, la mia non è una opinione ma un dato oggettivo. E se la cosa infastidisce qualcuno, beh, sticazzi, come direbbe l’immenso René Ferretti

      1. Io la coscienza ce l’ho a posto perché faccio..tu che fai per il rugby e in particolare quello italiano?

      2. Tre punti:

        1) perché ti senti chiamato in causa? se hai la coscienza a posto quello che ho scritto non ti dovrebbe nemmeno tangere.

        2) guarda che “fare” non è necessariamente sinonimo di “fare bene”. si può anche fare male, o fare il male.

        3) io per il rugby faccio il tifo 😉 e proprio perché non sono tesserato, affiliato, non devo tutelare nessuna posizione in particolare, mi sento particolarmente libero di esprimermi.

        3bis) Munari, Zatta, Gavazzi, Dondi, PRO14/Eccellenza, COS o Brunel, mi interessa poco. Quello che mi interessa è vedere la Nazionale vincere. E noto semplicemente che in tanti anni Gavazzi ha portato ai risultati che ad oggi (dicembre 2017) sono sotto gli occhi di tutti. Gavazzi che era già all’opera pure sotto Dondi. Gli altri non hanno mai governato, quindi il processo alle intenzioni non si può certo fare.

      3. Anche quelli dell’opposizione son tesserati..non tutti, qualcuno si era scordato prima delle elezioni..ma non significa assolutamente nulla frank!

    2. Boris tutta la vita!
      La memoria è importante ,anzi necessaria in qualunque contesto.Non ho mica detto che hai sbagliato a riportare quei dati.Ma il pezzo può sembrare tendenzioso: l’ennesimo progetto copiato.
      Sei entrato nel merito ,spiegando il programma,ma permettermi ,hai anche colpito G perché ha prego una idea non sua ..
      Per carità sia chiaro: questa è una MIA interpretazione . NON voglio fare la morale a nessuno
      Quello che condivido con Mez10 è che bisogna stare sul pezzo ,discutere delle soluzioni proposte e non stare sempre ci la testa rivolta al passato.. È se proprio vogliamo dirla : contro G

      1. Certo, buona perché copiata da zatta e munari..almeno così pare..
        mia interpretazione..

  6. A prescindere dalla primogenitura (che palle!) dell’impianto, aspettiamo di vedere i “decreti attuativi”, comunque: chi insegnerà agli insegnati ? Spero che W.Smith venga a dirigere una piccola Coverciano de’noantri

  7. Appena si tocca l’attuale e passata gestione del rugby italiano , saltano immediatamente fuori i pasdaran .

    “ma finalmente ora si fa! Totalmente inutile rimarcare a ogni piè sospinto che qualcuno anni e anni fa ci aveva già pensato, cosa volete un premio??? Rispettate il lavoro di cos aboud & co..i risultati arriveranno, già si vedono numerosi segnali di crescita e miglioramento..”

    A me non pare per nulla inutile rimarcare che non solo NULLA del programma elettorale di Gavazzi è stato realizzato, ma anzi dopo 5 anni viene adottato ESATTAMENTE quello che l’opposizione aveva proposto : CI Può ESSERE AMMISSIONE PIU ESPLICITA DI UN FALLIMENTO COMPLESSIVO DELLA PROPRIA POLITICA DI QUESTA?

    Se l’attuale dirigenza avesse un minimo di spina dorsale, dovrebbero arrivare dimissioni complete di tutti.

    Quanto ai “risultati che arriveranno” sarebbe facile rispondere che dopo il peggior 6N della storia del rugby italiano è facile migliorare … ma io me lo auguro comunque.

  8. Sul merito di chi ha partorito le riforme mi interessa il giusto, anzi mi fa piacere che due professionisti stranieri abbiano avuto idee simili di chi ha perso due volte le elezioni…I veri dubbi però sono sempre gli stessi, su chi vota e come vota, sul fatto che dei programmi interessa poco a tutti, e che in quei giorni a Roma si va alla ricerca dei regali, salvo poi prendersi il merito di aver scelto gli uomini giusti…non me la prendo con G, semmai sempre con quelli che l hanno votato, e di conseguenza poi escono fuori le notizie come quelle di ieri, dove nel Lazio cade il consiglio, il che non è una buona notizia, ma solo un possibile danno per il movimento locale

  9. La politica non è mai fatta di memoria, ma di fattualità e capacità di affrontare l’oggi. Gli uomini politici vengono ricordati per quello che fanno non per quello che non fanno. La politica non è una gara a chi dice prima le “cose”, ma è una gara a chi le cose le mette in pratica.
    Quanto alla formazione , in Italia non mancano buoni tecnici, Minozzi, Licata, Bellini, Giammarioli, Bisegni stanno dimostrando che a rugby sanno giocare e qualcuno glielo deve aver insegnato, ciò che manca al nostro sistema è la managerialità, la capacità di gestione degli uomini e di coordinamento oltre che di visione tattico-strategica e questo Bradley ce lo evidenzia ad ogni partita. La managerialità, ai tempi del dilettantismo, non serviva e anche in questo, gli AB, sono stati i primi a creare know how. E se a guidare Galles, Irlanda e Scozia ci sono dei Neozelandesi, non credo sia un caso.

    1. Bisognerebbe capire fino a che punto i tecnici che hanno insegnato a Minozzi, Licata, Bellini, Giammarioli, Bisegni a giocare a rugby sono un prodotto del “sistema” italiano e fino a che punto sono un prodotto della buona volontá dei tecnici stessi che sono andati a studiare dovunque possibile.

    2. “La politica non è mai fatta di memoria”
      Allora il Presidente della FIR, all’alba di una campagna del Sei Nazioni al termine della quale si ritrova con in mano un cucchiaio di legno deve dimettersi.
      Il cucchiaio di legno é il simbolo del fallimento.

  10. È proprio così insomma… per anni si sono fatti decine di errori gestionali, con ripicche e rifiuti d’idee e proposte a priori, si sono messi i bastioni tra realtà valide, si è persa credibilità a tutti i livelli, ma adesso tutto ciò va dimenticato per “il bene comune”.
    Ma questo bene comune dov’era fino a poco tempo addietro??

  11. Quello non era un programma era un lodeva se stesso. Peraltro scopiazzato dai metodi angllsassoni di mezzo mondo e infatti lo hanno capito e non votato. Questi lo fanno ora ma non combineranno nulla perché gli insegnanti non ci sono. Tantomeno Aboud

  12. Che palle questa….”politica”!!!
    Concordate tutti, o quasi, che il progetto dovrebbe essere valido?!?!
    Allora fatela finita e pensate al sodo.
    Poi se volete che anche io entrinella polemica, vi dico che è vero che questa riforma era nel programma del duo Zatta/Munari, quello che non si dice è che nel loro programma questa formazione, poi, sarebbe servita per approdare, come punto più alto, ad un campionato semiparrocchiale nazionale!!!

    1. Infatti Hro..memoria selettiva, tiriamo fuori solo quello che ci fa comodo..fai bene a ricordare che nel programma di munari e zatta si prevedeva l’uscita dal pro12 e ritorno al domestic! Dat poi non era l’acronimo di dirigenti arbitri tecnici? Ricordo male? Tecnici ovviamente sempre dopo..
      Rileggendolo non mi pare si stia facendo proprio così..simile magari..

  13. “la politica non è fatta di memoria”… No, dai…. Non puoi cadere cosi in basso e insultare la tua intelligenza per venire a trollare… La memoria, cioè la storia, è una delle basi dello sviluppo umano in qualsiasi campo.

    1. Se fosse esattamente come dici tu non ci dovrebbero essere più da tempo immemore:
      guerre, guerre di religione, ingiustizie, mafie etcetc.
      Però continuano ad esserci ed allora dove si è nascosta la memoria?

      1. E quando uscite dal lavoro dopo 8 ore, o andrete in pensione dovreste andare il giro con il poster di…Mussolini!!!! 😉 😀

      2. La risposta alla tua domanda di solito è di pertinenza delle reginetta di bellezza quando alla fine del concorso esprimono il desiderio che venga la pace del mondo… Faccia sorridente.
        Battute a parte ti chiedo: la conoscenza del passato è o non è fondamentale per programmare il futuro?

      3. Paolo , a parte che, se non erro, non hai capito il senso del post su Mussolini, che era solo un esempio per dire che non si può essere così legati alla memoria da buttare via anche il bambino con l’ acqua sporca. A me, che vengo da una famiglia in cui non c’ è mai stato nessuno con la tessera del Fascio, nè partigiano (mio nonno fu uno di quella stragrande maggioranza di “Internati Militari Italiani”, che, con la loro scelta di rimanere fedeli al giuramento di militari, fatto alle uniche legittime autorità della Nazione, il Re e il Governo da lui nominato, invece di accettare di essere arruolati nelle SS Italiane, o nelle formazioni della RSI, dettero vita alla così detta “Resistenza Silenziosa”, l’ unica che, veramente, ha inciso sull’ andamento del conflitto in Italia!!), lasci passare che le 8 ore giornaliere e le 48 settimanali lavorative, essendo un provvedimento del 1925, le ha inserite il governo Mussolini?!?!

    2. Vedi Umberto, dovresti rileggere Macchiavelli, se mai ti è, superficialmente, capitato di farlo ai tempi della scuola, egli affermava ciò che ho scritto sopra, circa 600 anni fa. Qunidi siamo caduti in basso in molti. La “politica” è la scenza del fare, dell’oggi ed un bravo politico non deve essere necessariamente colto. la prova è data dal fatto che , forse, Di Maio e Salvini, faranno , legittimamente se eletti, il presidente del Consiglio.
      Un buon sindaco è quello che fa gli asili nido e asfalta le strade, non quello che conosce la storia del suo Comune, purtroppo o per fortuna che sia. La politica è questo.

      1. Hai ragione in parte.

        Comunque il prossimo PdC sarà Gentiloni votato da maggioranza PD-FI e altri grupposculi parlamentari favoriti da questo abominio di legge elettorale.

        Segnatevelo e metteteci 100 carte sopra.

      2. Diciamo che Machiavelli (una sola c…. Maledetti correttori automatici) non lo leggo dai tempi della scuola…. Per la politica e per i politici la penso all’opposto ma per nostra fortuna viviamo in Italia dove pensarla in modo differente non è un reato.
        E, purtroppo, ho buona memoria.

      3. Fino ad ora la Costituzione prevede che il Presidente sia eletto ( meglio ottenga la fiducia) da Camera e Senato, per quanto io ne sappia. Però può essere che in queste ultime settimane qualcuno abbia cambiato la Cosituzione. Quindi, per la precisione di un sito che ha di queste pretese, chiarisco che il Presidente del Consiglio viene nominato dal Presidente della Repubblica e deve ottenere i voti di approvazione della maggioranza dei Deputati e dei Senatori. In ogni caso l’unica cosa di cui deve accertarsi il Presidente della Repubblica è che il Presidente del Consiglio incaricato possa ottenere i voti di fiducia alle Camere, non certo se abbia avuto o meno un buon voto in storia alle scuole superiori.

      4. non hai capito: uno per fare il premier non deve essere necessariamente eletto nel senso che può anche non essere un deputato o un senatore, che i voti dai cittadini invece li devono prendere. E comunque il voto di fiducia non è una elezione.

  14. @Paolo

    il morale della favola è:

    se vuoi un po’ di commenti scrivi un post ficcante che tiri in mezzo tutti.

    altrimenti non ti caga nessuno di striscio 🙂

  15. Basta con le scempiaggini: la memoria ,la Storia,serve !!
    Come tutte le cose ,deve essere letta in maniera limpida e non settaria
    Io nn conosco G ,ho letto alcune cose ,senza dubbio un personaggio particolare,per essere benevole …( il suo intervento sul telecronista non italiano.. Roba da pazzi !)
    Ma se uno viene eletto con un programma ( apro parentesi su come viene eletto un presidente di federazione,.. Con regalie varie?) è si accorge che non può realizzarlo ( terza franchigia.. forse ci credeva veramente nel progetto I privatizzazione delle zebre,così da liberare risorse ..) le cose sono due: o si dimette ,valido,o lo cambia,meno valido
    La fortuna o bravura di G che ha pescato il coniglio con questo staff è che continui a sostenerlo. Per dirla in politichese: ha fatto propri i temi dell’avversario.leggittimo.
    Qui si apre la fase numero due: siamo tutti d’accordo che è la scelta giusta da parte di G? Allora bona! Si rema assieme.

    1. Vedi Tonius71, La storia serve per chi la vuole studiare. Quella con la “s” maiuscola che usi tu, non saprei.
      Ma la prassi politica, che ti piaccia o meno, non ha nulla a che vedere con il conoscere o meno la storia. Un presidente della FIR non viene giudicato se conosce o meno il nome deli componenti della Nazionale del 1956, ma sui risultati che ottiene nel Sei Nazioni e nei Mondiali del suo mandato. La politica è l’essenza estrema del “pragmatismo” e del “realismo” che, come puoi capire con un po’ d’impegno, c’entra con la storia come i cavoli a merenda. Detto questo, “scempiaggini” (L’essere sciocco, inopportuno, sventato) se fosse un termine usato da me nei confronti di qualunque utente di questo blog sarebbe stato censurato. Ma tant’è, non ci faccio nemmeno più caso.

    2. @Tonius, non per essere ripetitivo e senza altro fine che una ricostruzione della verità, il programma dell’ avversario del Mago G. aveva, ai primi posti, tra i propri temi, l’ uscita dalla CL e il ritorno al campionato nazionale, quale step immediatamente sotto a quel vertice del movimento rappresentato dalla Squadra Nazionale.

    3. Non volevo offendere nessuno ,se così è stato,porgo le mie scuse .
      Adg la Storia è maestra di vita. Nessuno vuole che il presidente Fir ,G o chicchessia,si ricordi i nomi dei giocatori ,ma che trovi soluzioni a problemi . Soluzioni che altri prima di lui hanno cercato,vie che altri prima di lui hanno esplorato e che fatte proprie gli consentiranno di andare avanti. Stesso discorso per i problemi .
      Hro,condivido molto del tuo pensiero. Anche per me il Pro14 è necessario,ecco perché ho scritto che G ha fatto propri alcuni temi dell’opposizione. Per fortuna ( mio punto di vista ) no ha preso quello di uscire dalla Celtica
      Un ultima cosa : io sono dell’idea che se non rispetti il tuo programma con il quale sei stato eletto ,ti devi dimettere.
      Il Giornalista non deve remare,ma nemmeno essere tendenzioso

    4. Perfetto Tonius,ma giusto per puntualizzare:sono i pessimi risultati che hanno spinto il presidente a cercare uno staff di competenti, non perchè ci fosse la volontà di cambiare e finalmente cominciare a progettare.Sulla scelta di rinnovare la formazione dei tecnici ( al di là che bisogna trovare gli “educatori” di livello) ha rispolverato un’idea già esplicitata da altri. (Legittimo non essendo reato, ma diciamo che la cosa aveva se non altro una sorta di “proprietà intellettuale”).
      Resta il fatto che se è vero che le cose ben fatte possono andar bene a tutti, trovo corretto il rilievo di Paolo nel dire che abbiamo comunque perso altro tempo, e se vogliamo non perdere ulteriore terreno rispetto agli altri competitor di tempo da buttare non ne abbiamo più.Semplicemente.

  16. Mi sono riletto tutto da sopra fin qua. Nessuno ha parlato di remare contro. Semplicemente si sta dicendo che abbiamo buttato nella biologica 5 anni, senza nessun motivo valido.
    Di chi sia la colpa, non si sa; c’è chi dice di Munari e Zatta.

    1. Vedi oltre a leggere bisogna anche capire..nessuno ha dato la colpa a munari e zatta, alcuni hanno ricordato che se fossero stati eletti, o meglio solo zatta, le squadre italiane sarebbero uscite immediatamente dalla celtic league, come si chiamava allora..

      1. Vedi Mez10, giusto per aiutarti a capirti , Zatta (elezioni 2012), entrato in celtic con Benetton nel 2010/ 2011,ha scritto nel suo programma di voler uscire immediatamente dalla Celtic ?
        Sei Sicuro?

  17. Devo effettuare un rettifica, che mi è stata richiesta e che doverosamente devo, per una esatta ricostruzione della verità, erroneamente ho riportato, regolarmente, incluso oggi, che nel programma di Amerino Zatta del 2012 fosse contemplata l’ uscita dal Pro 12, mi correggo questa eventualità non era un punto iserito nel programma ufficiale, ma un’ eventualità che lo stesso Zatta dichiarò in una intervista rilasciata all’ epoca; chiedo quindi, umilmente, venia dell’ involontario errore, che modificava pesantemente la forma del contesto, lasciandone comunque inalterato il contenuto.

  18. Non mi é chiaro il percorso dei formatiori dei formatori. Ovvero: per allenare una U10 devi fare il corso di livello 1 (o quel che l’é), ma per insegnare al corso di livello X, che corso devi fare? come ti devi formare? Questo non l’ho trovato.

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