Movimento Italia: tra elite e club, il nuovo ruolo di Maurizio Zaffiri

Intervista al nuovo Manager Operativo del Progetto Elite Giovanile della FIR. I suoi compiti, i suoi obiettivi, la collaborazione con Aboud e O’Shea. Senza dimenticare i club e la base del movimento

Poco più di una settimana fa la FIR ha annunciato che Maurizio Zaffiri diventerà “Manager Operativo del Progetto Elite Giovanile”. Nel comunicato federale si dice che l’ex giocatore de L’Aquila (ma anche di Parma e Calvisano) si dice che fungerà da “coordinamento logistico ed organizzativo di tutte le strutture che costituiscono il progetto tecnico federale, dall’Accademia Nazionale U20 ai Centri di Formazione Permanente U18 attivi a Milano, Roma, Treviso e  Prato, nonché l’interazione tra le strutture periferiche e gli staff delle Squadre Nazionali dalla Under 17 all’Under 20: il ruolo assorbe dunque le responsabilità precedentemente mantenute da Carlo Checchinato, passato alla Direzione Commerciale”.
Di fatto sarà il braccio operativo di Stephen Aboud, ma ho chiesto a Maurizio Zaffiri di spiegarmi nel dettaglio limiti e obiettivi di questa sua nuova avventura. E lui tiene a sottolineare l’importanza delle società, con i club che sono il cuore della struttura del nostro movimento.

17 pensieri su “Movimento Italia: tra elite e club, il nuovo ruolo di Maurizio Zaffiri”

  1. scusate, mi spiegate le competenze del sig. zaffiri?
    non e’ stato capace di unire i vari settori giovanile dell’aquila rugby e si da la gestione giovanile del rugby italiano.?
    Quanti anni sono che il settore giovanile aquilano non va’ in finale (u.16,u.18)?
    Ma i risultati sul campo quando si prendono queste decisioni si prendono in considerazione?
    Si fa un concorso con meriti e competenze specifiche?
    Ci sara’ una volta che la F.I.R. dia un incarico x MERITOCRAZIA?

  2. oh signore… nella sua giornata tipo “cià il ruolo di coordinazione, organizzazione e logistica”!
    Magari dopo la coordinazione tra quello che pensa e quello che dice, fa anche un pò di coordinamento tra le strutture, organizza (cosa? non si sa..) e poi salta su un furgone e fa un pò di logistica.
    Alla fine sintetizza con un “devo fare in modo che Aboud e i tecnici possano fare il loro lavoro nel miglior modo possibile”.
    Non so, mi sembra un pò confuso su quello che deve fare…

    1. magari non gliel’hanno ancora spiegato nei dettagli. O meglio, gli avranno detto per grandi capi di cosa si dovrà occupare poi saranno più precisi e scenderanno nello specifico. Ma questo mi sembra sia quello che succede a tutti quelli che vengono assunti per un nuovo lavoro.

      1. ma non poteva chiedere a Paolo di rimandare l’intervista a quando avrebbe capito meglio il suo ruolo (non penso ci sia niente di male)?
        Da me, ma siamo nel privato, quando si cambia lavoro prima ti viene proposto e spiegato quale sarà la nuova attività. Nel pubblico non so come funziona…

  3. Non conoscendo il sig Zaffiri ,sapevo e so che e’ un ex giocatore e allenatore Aquilano ,anch’io avevo posto in altra parte la domanda ,solo per sapere: il suo CV professionale ?
    Il coordinatore che compiti ha?
    Grazie

  4. capire il ruolo di Zaffiri non è difficile ne richiede molta intelligenza. E’ semplicemente l’assistente di Aboud. Andrà dove Abaud gli dirà di andare, incontrerà chi Aboud gli dirà di incontrare e, se sarà diligente e attento, potrà crescere. Sempre che gli interessi fare il dirigente sportivo

    1. Allora, fa il portaborse di Abound. Che è diverso dal manager “operativo che coordina e organizza” . E’ da chiarire, se riceve, o da ordini. Ma questo nel nostro mondo è superfluo. L’importante è aver occupato una casella.

      1. Portaborse è una definizione direi offensiva, in termini corretti di chi sa come si lavora, direi che deve fare la gavetta. Fare gavetta non ha nulla di indegno è un passaggio indispensabile per chi vuole crescere.

  5. Intervista difficile da commentare perche anche il diretto interessato sa poco di cosa andra a fare. Di sicuro gli basta seguire un professionista come Aboud per imparare qualcosa.
    L incarico in se è l ennesimo stipendio FIR dato ad hoc per campare un vecchio fedelissimo che ha dato tutto nell epoca del tanto amato e finto professionale rugby pane e salame cosi tanto ricordato in questi ultimi giorni

  6. Ot zebre
    I giocatori per allenarsi hanno bisogno della copertura assicurativa. Non essendo ancora tesserati per le nuove zebre non possono rischiare nulla. Le nuove Zebre possono iniziare la loro attività e quindi procedere al tesseramento non appena la FIR concede , formalmente, le coperture finanziarie. Il tutto necessiterà di ancora almeno una settimana. Oggi sono 35 i giocatori a disposizione, Mancano i sostituti di Padovani, Ceccarelli e Baker che, probabilmente, incassato l’ultimo stipendio ( giugno) tornerà in NZ.

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