Intervista al nuovo Manager Operativo del Progetto Elite Giovanile della FIR. I suoi compiti, i suoi obiettivi, la collaborazione con Aboud e O’Shea. Senza dimenticare i club e la base del movimento
Poco più di una settimana fa la FIR ha annunciato che Maurizio Zaffiri diventerà “Manager Operativo del Progetto Elite Giovanile”. Nel comunicato federale si dice che l’ex giocatore de L’Aquila (ma anche di Parma e Calvisano) si dice che fungerà da “coordinamento logistico ed organizzativo di tutte le strutture che costituiscono il progetto tecnico federale, dall’Accademia Nazionale U20 ai Centri di Formazione Permanente U18 attivi a Milano, Roma, Treviso e Prato, nonché l’interazione tra le strutture periferiche e gli staff delle Squadre Nazionali dalla Under 17 all’Under 20: il ruolo assorbe dunque le responsabilità precedentemente mantenute da Carlo Checchinato, passato alla Direzione Commerciale”.
Di fatto sarà il braccio operativo di Stephen Aboud, ma ho chiesto a Maurizio Zaffiri di spiegarmi nel dettaglio limiti e obiettivi di questa sua nuova avventura. E lui tiene a sottolineare l’importanza delle società, con i club che sono il cuore della struttura del nostro movimento.