Calvisano ha chiuso il girone d’andata come meglio non poteva: battendo il Petrarca di Cavinato al termine di una partita molto combattuta. E così i bresciani arrivano al giro di boa del massimo campionato italiano con ben 43 punti in classifica, 9 vittorie in altrettante partite e solo due punti di bonus persi lungo la strada. Numeri che da soli “giustificano” una intervista al presidente del club, se poi Alessandro Vaccari parla anche del lavoro di Massimo Brunello, di vivaio (rispondendo anche a una delle critiche “storiche” che vien fatta a quella società, ovvero quella di produrre pochi giocatori davvero suoi…), di Lega di Club e di un ipotetico futuro celtico, beh il tutto aumenta di interesse.
Una intervista di cui rendo disponibile l’audio, che a volte non conta solo quello che si dice, ma anche il come. A voi.
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Il 2011 del Calvisano
Una società che ha segnato in profondità il rugby italiano. Poi il fallimento e le difficoltà economiche. Ora la luce in fondo al tunnel, come ci racconta Beppe Di Maria di Brescia Oggi
Si chiude un anno decisamente positivo per il Calvisano, che guarda al futuro con interesse e con la voglia di fare ancora meglio. Se il 2010 è stato l’anno della promozione in A1, dopo aver dominato il Girone 2 ed essersi piazzato alle spalle del San Gregorio, perdendo il confronto diretto con la formazione catanese, il 2011 potrebbe essere l’anno del ritorno in Eccellenza, ovvero, Magners League a parte, il ritorno fra le grandi del rugby italiano.
E Calvisano butterà anche un occhio al Mondiale, in programma in Nuova Zelanda dal 9 settembre al 23 ottobre. Con l’Italia ci sarà il pilone di Botticino Lorenzo Cittadini, ex giallonero.
Nel 2010 appena concluso sono state gettate le basi per un nuovo progetto che a medio termine potrebbe riportare il club bresciano a rivivere, almeno in parte, il decennio che si è lasciato alle spalle nel corso del quale sono stati vinti 2 scudetti e giocate sette finalissime. A ottobre il ritorno di Gianluigi Vaccari alla presidenza, dopo che in estate Francesco Casali aveva annunciato il proprio disimpegno, è coinciso con l’avvio di una nuova fase: quella del ringiovanimento della squadra, l’ allargamento e lo sviluppo del vivaio. L’obiettivo: tornare presto ad essere il grande riferimento per tutto il rugby bresciano.
LO AVEVA anticipato a suo tempo proprio Vaccari: il progetto potrebbe portare alla costituzione di una nuova franchigia, tutta bresciana, con la quale partecipare in maniera competitiva al Super 10. Una franchigia capace di creare opportunità per tanti giovani della provincia. Ci vorrà tempo ma è una fase obbligata per non trovarsi poi ad affrontare da soli il momento della trasformazione che altre società stanno già vivendo.
Un progetto ambizioso che solo Calvisano può realizzare, in quanto è da sempre la società che più di altre ha saputo esprimere idee e conseguire risultati, a volte praticando anche scelte in controtendenza.
Calvisano si accosta al 2011 con il primato in classifica, l’imbattibilità, la miglior difesa e il miglior attacco della A1. Dati significativi: da ottobre il Cammi gioca con qualche pedina di grande esperienza, ma sopratutto con tanti ragazzi promettenti e con alcuni di loro già convocati dalle rispettive nazionali di categoria.
La prima sfida del nuovo anno, domenica 9 con il Firenze, è il giro di boa della stagione. E il 6 febbraio c’è il recupero del derby con il Brescia. Una nuova alba quella del 2011 che sorge all’insegna di progetti ambiziosi per la compagine giallonera guidata da Beppe Mor e Dean McKinnel.
