Regole di gioco, no ruck, arbitri dalle braccia larghe e parrucche bionde: tutto nel Tinello di Vittorio Munari

Appuntamento che ovviamente vede come protagonista assoluto quanto successo sul prato di Twickenham nell’ultimo turno di Sei Nazioni tra Inghilterra e Italia. Ma non solo: perché 30 anni fa per fermare John Kirwan l’allora allenatore del Petrarca…

79 pensieri su “Regole di gioco, no ruck, arbitri dalle braccia larghe e parrucche bionde: tutto nel Tinello di Vittorio Munari”

  1. Sulle cose ben riuscite ognuno cerca di metterci su il suo cappello.
    Che la super specializzazione , per atleta, per ruolo per fase di gioco distolga dalla visione generale dello stare in campo è stato ampiamente dimostrato domenica pomeriggio, ma non credo che questa tendenza si invertirà, si continueranno a cercare e creare atleti veloci, grossi e settorialmente specializzati.
    Per noi rimane comunque l’orgoglio di aver messo paura vera agli inglesi, averne limitato la potenza di fuoco e aver mandato a monte il loro piano che ci vedeva sparring partners sacrificati alle loro necessità sperimentali.

    1. oltre alla super specializzazione, vorrei che un domani si riuscisse a formare giocatore sempre più pensanti, capaci da soli a risolvere da soli certe situazioni di gioco, alle volte magari un pò sui generis..
      Quello che è successo all Inghilterra mi fa riflettere tanto, penso sia impossibile che nessuno di loro abbia pensato ai pick&drive, oppure sono talmente disciplinati da seguire alla morte il game plan del loro allenatore anche quando questo non trova fattibilità.
      Più che paura gli abbiamo messo confusione e minato la loro credibilità, perchè comunque il bonus offensivo lo han segnato

      1. Beh, per 40 minuti sicuramente paura.
        Il credere, obbedire,combattere l’ha scritto un italiano, ma l’hanno messo in pratica gli Inglesi quando hanno saputo resistere agli attacchi tedeschi nel 1940-43.
        Il cosiddetto “piano Ascione” (ammesso e non concesso che sia mai esistito) in realtà appartiene alla prassi comune dei selezionatori anglosassoni.
        Quando noi si parla di un giocatore adatto a fare i l”12″ ma non il “13”, oppure il “6” ma non il “7”, è il segno che stiamo marciando verso questa super specializzazione che, giocoforza, annulla le intelligenze, perchè non richieste.

      2. Adesso si mischia un pò capre e cavoli, il metodo Ascione, anche se non ufficialmente esistito, di fatto lo vedi nelle nostro Under, fisicamente ottime, tecnicamente molto rivedibili.
        Il discorso specializzazione, secondo me va inteso in un contesto molto più ampio che sono i vari piani di gioco che si vedono di partita in partita nei vari campionati.
        Più che specializzazione dei ruoli, io parlerei più di specializzazione dei gesti tecnici da eseguire per determinato ruolo

      3. Ciò che tu dici è corretto. A me pare invece che il ruolino di marcia sia un altro, che al primo posto vede i kg.x km/h, considerando il resto delle qualità un optional. L’unico posto dove l’intelligenza rugbistica viene salvaguardata e tutelata ( a fianco dei kg.,) mi pare sia la NZ. Ben Smith, Ardie Savea, Israel Dagg in nazionale ci giocano non per i Kg.

    2. ‘messo paura agli inglesi’… è un po eccessivo…
      ‘limitato la potenza di fuoco etc..’..d’accordo visto che non abbiamo preso il 50ino come pronosticato dai più; si è solo posticipata e limitata la debacle azzurra, il tutto condito da carnevalate, dalla ‘no ruck’ in cui noi non ‘abbiamo esplorato l’arbitro’ e loro ‘ che cos’è una ruck?’, alla meta col 16mo uomo in campo, il palo.

      1. veramente in tanti si aspettavano 80 punti, i commenti son li nero su bianco..
        quali siano ste “carnevalate” lo vorrei proprio capire..
        ma è il senso del post che mi sfugge..

      2. L’ho già detto ieri che sono soddisfazioni magre di chi non può festeggiare altro e quindi non serve sminuire, ci ha già pensato il campo con il suo esito numerico a sistemarci, ma quante volte hai visto negli ultimi mesi, Ed Jones, scendere in campo nell’intervallo? E il risultato all’intervallo sentenziava che l’Italia era avanti e , per di più, con un piano di gioco sconosciuto da affrontare e le facce degli inglesi erano tutt’altro che rilassate. Detto questo non capisco perchè la meta di Venditti sia da stigmatizzare come farlocca mentre la prima degli Inglesi come una grande furbata. Mentre è vero esattamente il contrario , Venditti fa una meta regolarissima mentre il mediano inglese rimette in gioco la palla toccandola con il piede ma senza mai che la palla lasci completamente le mani, quindi meta da annullare.

      3. Va beh, mo’ non va piu’ bene nemmeno la meta?!

        Intanto Venditti (nonostante Sarto ci manchi come il pane) è uno che spesso nei momenti importanti si fa trovare e segna.

        Non mi pare fossi tu li’ a fare la meta al posto suo.

      4. Noin capisco neanche io molsto il termine “carnevalate”….non capisco perche’ se Eddie Jones alla guida del Giappone per superare i problemi che la sua mishcia poteva avere contro alcune squadre fa la tallonata veloce rifiutando quindi lo scrummaging come dovrebbe essere fatto e’ un genio, perche’ se allora un altro allenatore alla guida di una squadra nettamente piu’ debole cerca di trovare un modo regolare per ridurre il gap dall’avversario allora diventa una carnevalata!
        Chiarisamo che s lo si usa perche’ Munari dice “scherzo di carnevale” non e’ quello che mi pare si intenda qua con carnevalata.

      5. Tra le altre cose e questa per Mr Jones quando parla di etica, tornando alla “talloata veloce”…mischia veloce per evitare la fase di spinta si, ma “tallanota” nel senso letterale del termine con parecchi palloni come sempre inseriti in seconda inea direttamente ce ne sarebbe da discutere…ecco magari qualche giornalista inglese poteva anche ricordargliela sta cosa visto che ha aprlato di etica e spirito del gioco!

      6. guarda mez10 se a te è piaciuto il primo tempo dove i nostri facevano le belle statuine, il mediano inglese non raccoglieva la palla e poite si sbracciava e sgolava col ‘play on’ per svegliarli, va bene lo stesso, ma non vale il costo del biglietto per lo spettacolo prodotto.
        Se previsto ogni mezzo è lecito per mettere in difficoltà l’avversario, ma se è fine a se stesso (produrre antigioco), non vedo come possa servire per migliorarsi, per imporre un proprio gioco.

      7. Guarda Davide, a me è piaciuto molto meno il mondo di fare degli inglesi in touche, sempre in mezzo i Maroni e sempre a spingere prima che il ricevitore toccasse terra, in più saltando in anticipo. Questa non è una furbata? Si grande e grossa per toglierci uno strumento che di solito usiamo bene. L’unico rimpianto è che abbiamo perso la testa ad inizio ripresa e alla fine perché per me si poteva portare a casa. Non ci hanno creduto fino in fondo

      8. @davide COS e soci si devono provare ogni mezzo lecito per ridurre il gap, e se questo passa dal mettere in difficolta’ l’avversario nel creare il proprio gioco allora ben venga, il bravo allenatore e’ quello che esalta i punti di forza di una squadra e nasconde il piu’ possibile i punti deboli.
        L’estetica e’ un fatto soggettivo, io posso anche concrodare che non e’ stato un “bel vedere” ma motlo meglio sabato che vedere la tattica di Brunel con cui passava il pallone in giro ad minchiam per finire nel farsi beccare isolati e perdere il pallone, i suoi trinagoli dinamici di sta ciolla con cui venivano massacrati.
        Non sara’ bello da vedere ma se e’ efficace e ti aiuta ben venga…e l’efficacia e’ quello di cui COS e soci si devono occupare.

      9. @davide p.: forse ti sfugge un punto: venivamo da due settimane in cui mezzo mondo ci aveva “sparato addosso” (giustamente, aggiungo io) per la misera figura fatta con l’Irlanda. I pronostici parlavano di partita al pallottoliere contro gli inglesi, bisognava in qualche modo rispondere. Abbiamo perso certo, e non basta di sicuro una tattica arguta ma estemporanea a risolvere i problemi dell’Italia, però tutto il mondo del rugby sta parlando della “no-ruck tactic” degli azzurri e di come abbia mandato in confusione gli inglesi. A volte si vince anche perdendo, poi il lavoro da fare è sempre tantissimo, addirittura enorme, i problemi restano tutti lì sul tappeto esattamente come lo erano prima della partita. Ma almeno ci siamo tolti un po’ di pressione da dosso e qualche schiaffo dalla faccia. Poi tra 10 giorni sarà Francia e tutto tornerà di nuovo in ballo.

      10. certo che mi è piaciuto, non si era mai vista questa tattica portata quasi all’ esasperazione! ed esasperati e frustrati erano i giocatori inglesi, han fatto proprio la figura degli “orcs on steroids”, come li ha definiti qualcuno!
        mi è piaciuto che sia stata proprio la tanto bistrattata italia a proporre una nuova via di gioco..
        l’ effetto, voluto e cercato, si poteva apprezzare guardando le facce smarrite degli orchi di cui sopra!
        comunque noto che non si perde mai occasione per criticare e sminuire il lavoro degli altri..
        non hai spiegato inoltre cosa intendi per carnevalata..

      11. Mez e AdG per chi non lo ricordasse il david di cui sopra è quello che con nick simile sbrodolava dei lions.
        Il commento sulla meta eccellente di venditti ( praticamente uguale a quella fatta con la Scozia a casa loro) dice tutto del signore!

      1. ma no tranquillo, normale ci siano voci discordanti, anche si faccia un po di polemica..
        pero secondo me quando si danno dei pareri si dovrebbe guardare al quadro generale piuttosto che soffermarsi sempre sul particolare, su quello che non ha funzionato o non funziona..
        posto che non deve mai mancare il rispetto e il sostegno per chi va in campo e ci mette per primo la faccia!

  2. ottimo..belli gli aneddoti, ma la perla per me è stata quando in tribuna a twickenham spiegava ai tifosi inglesi la tattica italiana..fantastico!!!

      1. vero che non ha una buona pronuncia per cosi dire, ma lo parla molto bene l’ inglese..
        ancora quando rivedo la scena mi fa piegare, stupendo davvero! 🙂

  3. Munari h pienamente ragione quando parla di mancanza di intelligeza nel saper reagire da aprte dei giocatori, che e’ la stessa cosa che a me ha lasciato di stucco sabao, e non conta @gsp quelli in campo pipponi alla TV fenomeni, discorso abbastanza del piffero per me quando si sta parlando di giocatori che competono ai massimi livelli non in campionati amatoriali trovandosi per un allenamento dopo il lavoro e poi la partita al sabato.
    PEr carita’ il giornalista neozelandese dell’articolo postato da non ricordo chi esagerera’ nel dire che gli ABs li avrebbero fatti a apezzi dopo 10 minuti ma che avrebbero saputo reagire ed adattarsi piu’ rapidamente ne son convinto al 100000000000%…non so l’Irlanda, se come dice SOB l’avrebbe saputo fare, mi piace pensare di si ma non ci metterei la mano sul fuoco.

    E ripeto secondo me questo e’ quello che sta sul culo veramente ad Eddie Jones, che ci sia stato qualcuno piu’ furbo di lui e che sul campo si sia visto che la sua squadra non abbia avuto idea di come reagire fino a fine primo tempo…questo gli sta sul culo, al di la’ dei suoi discorsi sull’etica ed estetica della tattica!

    Peccato che 15 minuti di Tinello siano stati solo su questo, mi sarebbe piaciuto sentir parlare
    Vittorio anche delle altre partite.

    1. esatto! la figura dei mammalucchi..ok la tattica “the fox”, come è stata battezzata da Venter, ma si son viste anche altre cose buone durante la partita, sia di squadra che dei singoli, splendida meta di Campagnaro su tutte (Gega altri 72 minuti!)..
      avrei voluto sentire un parere sulla Scozia, ma come dici tu in generale anche sulle altre partite..magari visto che si gioca tra due we ne parlerà settimana prossima..

      1. Quoto mez. A me è piaciuta molto anche la mischia con un grande lovotti.

    2. Ciao Stefo
      l’argomento – essendo abbastanza eccezionale, nel senso della sua unicità – meritava di essere sviscerato con calma, il rischio altrimenti era di fare un minestrone con troppi argomenti appena sfiorati e non approfonditi. Delle altre partite e del prossimo turno parleremo presto

      1. Ciao Paolo, grazie della risposta, non voleva essere una critica spero che questo non sia stato frainteso, dato che comunque e’ stato interessantissimo

    1. The priorities for this round of changes are making rugby:
      • Safer to play;
      • Easier to understand; and
      • More entertaining to watch.

      Ma noi ci siamo divertiti anche con le regole attuali 🙂

      1. A parte il primo punto, su cui siam tutti d’accordo, gli altri due son sempre molto opinabili.

  4. L’efficacia è stata nell’usarla come tattica standard, è lì che gli Inglesi ci hanno capito un cazzo. E ovviamente è impossibile ripetersi. Il limite è stato che loro non sapevano che fare, ma una volta che loro non sapevano che fare, noi neanche. L’effetto ridolini deriva da lì, e anche la sensazione che fosse un altro sport. Condivisibile l’idea di rischiare andando a prenderla per testare Poite largobracciato, ma quando Care prima o poi cominciava a tirarla su avrei provato a farne macinato per ragù.

  5. Con il senno di poi si vincono tutte le guerre. Rimane quel che il campo ci ha lasciato. Primo tempo e risultato finale inclusi.

  6. Concordo con AdG. Inoltre sappiamo che in tutti i passati 6N abbiamo subito i “torti” arbitrali vivendoli come un dazio da pagare per essere tra i big ma non grandi come i big. Adesso che si sono ritrovati per una volta dall’altra parte della barricata stanno montando un casino della miseria. A me è piaciuto da morire che i ragazzi siano rimasti attaccati con le unghie e con i denti alla partita, con Campagnaro e Venditti e tutti quanti insieme. Ora speriamo che l’altro vizio capitale, cioè la continuità, venga smentito.

  7. Boh, non avranno avuto paura, ma a fine primo tempo erano talmente in confusione che hanno pure preso una meta da polli, e generalmente loro non lo sono. Aggiungo che ho la sensazione che uno come Gega lo vedremo ancora per poco in Italia…

    1. Gega è cresciuto molto negli ultimi mesi ed è una delle notizie più positive in assoluto della stagione in corso. Io aspetto pure il rientro di Manici, augurandomi che sia pienamente recuperato al livello agonistico richiesto, perchè lui è forse l’unico vero carrier (a tratti anche Mbanda) che abbiamo in questo momento.

      1. Ci sarebbe anche Van Schalkwyk, giocatore che mi piace da morire, ma è ancora poco.

      2. Ruzza a mio avviso è stato uno dei migliori delle Zebre quest anno, uno dei pochi che potrebbe avere un futuro all estero. Se si lavorasse bene con lui potrebbe diventare una sorta di Picamoles all italiana…

      3. Non so Mr Ian, come ball carrier può essere benissimo, come terza linea invece non ce lo vedo…in realtà i giocatori giovani delle Zebre preferirei non giudicarli visto che giocano in una non squadra (perchè il gioco è veramente elementare, pure fatto male).

      4. Se Federico non si monta la testa e va in una squadra inglese per 2 anni è l’unico degli umani ad avvicinarsi ( ma sempre a debita distanza ) al marziano col caschetto nero e la rosa sul petto

      5. maxwell non pisci fuori dal boccale qua…lo spacchi e poi provi a pisciarci dentro…,

  8. Io mi auguro che O’Shea si inventi qualcos’altro per le prossime partite , credo che si sia fatto convinto ormai che dal punto di vista fisico non possiamo lottare alla pari e sta cercando vie alternative . È l’atteggiamento giusto, credo che ci divertiremo !

    1. Io mi chiedo fino a quando la cassetta degli attrezzi fornirà “trucchi” come quello di domenica che consentano di mascherare, almeno in parte, le nostre carenze di base…

      1. Temo che prima o poi faremo come loro, passeremo dalla ‘cassetta degli attrezzi’ all’armadio delle medicine…

  9. Complimenti per il tinello e a Conor per la Fox!!!
    Ho apprezzato molto l’intervento di Munari sulla questione “vado a prendere la palla dietro al tackle o rispetto il fuorigioco di 1 m attorno al mediano di mischia?”. Premettendo che stiamo parlando di interpretazioni più che di leggi quindi in assoluto tutto può essere giusto o sbagliato, O’Shea (come Munari) reputava di poter andare direttamente sul pallone e ha chiesto questo nel colloquio con l’arbitro precedente alla partita. L’arbitro ha risposto negativamente e che avrebbe permesso solo lo stazionamento nella metà campo avversaria ma non l’attacco del mediano (http://www.espn.co.uk/rugby/story/_/id/18772409/how-italy-ruckless-masterplan-england-came-together-nearly-fell-apart). Quindi secondo me non hanno testato l’arbitro andandosi a prendere il pallone perchè sapevano già cosa avrebbe fischiato.
    Questa inoltre sembra essere una linea guida comune a tutti gli arbitri non una interpretazione personale di Poite (esempio Stormers Chiefs http://www.the42.ie/analysis-chiefs-super-rugby-tactics-2013507-Mar2015/) e una conferma è la punizione fischiata a Steyn per aver contrastato un calcio di Care nel secondo tempo. Di segno opposto c’è l’azione in cui Cole va direttamente sul pallone, nell’unica volta in cui gli inglesi provano a fare lo stesso giochino, per me in questo caso l’arbitro non ha visto chiaramente l’azione e non capendo esattamente il movimento di Cole ha lasciato giocare.
    E’ curioso come l’Inghilterra spesso non abbia contestato le ruck perchè non è vero che nel gioco moderno tutti contestino tutte le situazioni post tackle, infatti anche senza il giochino del fuorigioco spesso è più conveniente riposizionarsi con tutti gli uomini in difesa piuttosto che perderne qualcuno dentro il raggruppamento. Si può notare per esempio all’inizio della partita come l’Inghilterra non contesti i raggruppamenti e come questo venga segnalato dall’arbitro (https://www.youtube.com/watch?v=k1Abavj16hg). Quindi caro Eddie Jones giocare senza le ruck è normalissimo rugby, lo è meno quando gli avversari vengono a gironzolare per la metà campo che pensavi tua.
    L’arbitro ha dovuto gestire una partita esplosiva, dove per 80 minuti si è cercato di stiracchiare il regolamento, con grande spirito e grande preparazione. L’aver saputo in anteprima le tattiche usate gli ha permesso di avere un metro chiaro per tutta la partita su questa area e anche di prepararsi al dialogo con i giocatori, avendo capito in anticipo la possibile frustrazione dei giocatori inglesi. Gli ha permesso anche di divertirsi (all’insaputa di tutti!!) chiamando tackle only agli inglesi che non contestavano i raggruppamenti o citando il numero esatto della legge (15.6g) quando il capitano inglese è andato a chiedergli qual’era la regola che premetteva il gioco degli italiani, oltre per la splendida battuta sull’allenatore. Nel secondo tempo qualche volta ci sono state delle sbavature nella gestione del no ruck perchè a volte gli italiani si appoggiavano o entravano e uscivano nei raggruppamenti e, mancando la pulizia nella “tecnica” dei giocatori anche l’arbitro era più in difficoltà.
    Sul gioco del “se fosse successo contro un’altra squadra avrebbero capito e reagito prima” io mi gioco l’Australia e in particolare Pocock che dimostra un’inteligenza estrema nella conoscenza del regolamento sia in attacco che in difesa (http://www.the42.ie/david-pocock-no-ruck-no-offside-laws-3105859-Nov2016/). Da notare come aggrapparsi alla maglia dell’avversario per formare la ruck è stato concesso in questo caso, mentre Poite l’aveva chiaramente escluso per la partita di domenica, meraviglie del regolamento e dell’interpretazione!!
    Tornando alla partita, probabilmente l’Italia avrebbe ottenuto di più nell’applicare questa tattica a sprazzi e non in continuazione, però utilizzandola sempre ha confuso il gioco degli inglesi e ha messo un pò di tarli nelle loro teste e nel risultato.
    Tornando al gioco del Rugby invece credo che sarà introdotto dal prossimo anno una qualche forma di fuorigioco sul tackle giusto per rendere le partite meno confuse. Non è una tattica che da domani utilizzeranno tutti perchè comporta dei possibili vantaggi ma anche grandi rischi e quindi non snatura il gioco nè deve essere cambiata al più presto. La problematica maggiore credo sia per i poveri arbitri che non si divertiranno come Poite a dovere gestire milioni di tackle-ruck in giro per il mondo (“Solo placcaggio – ora è diventata ruck tornate indietro” “Allontanati dal mediano, ancorà un pò, troppo”)

    1. concordo con la tua interpretazione su Cole. Piu’ probabile che Poite non abbiano visto o lasciato correre, piu’ che ritenesse lecito prendere il MM.

  10. Stefo non ascoltare un cretino come me, ascolta Munari. SI sono adattati lentamente, ma fino ad un certo punto.

    Secondo te, e’ mai possibile che lo sappiamo io, te ed Ian, O’Brien ed Heaslip, gli ABs, Munari come si risolve una situazione del genere, ma non ce n’e’ uno che lo sappia tra Itoje, Hughes, Haskell, Hartley, Launchbury, Coles, Marler, Care, Ford, farrell, Daly che vivono e mangiano rugby tutti i giorni, che hanno giocato e vinto in campionato e coppa? non cadere anche tu nello stereotipo che sono alti, grossi e stupidi.

    il problema non sta nel fatto che i giocatori non sapessero che fare, ma Jones aveva assegnato una gameplan chiaro che era oltre vincere la partita era fare anche allenamento provando cose nuove. la sua frustrazione secondo me non nasce dal fatto che sia stato battutto sul piano dell’acume tattico, ma che gli hanno fatto saltare la marcia di avvicinamento alla Scozia. E’ anche uin test per la comunicazione interna di squadra.

    Sulla storia del metro o dei due metri, nelle dichiarazioni di CoS c’e’ qualcosa che Munari non poteva necessariamente sapere. ovvero la direttiva agli arbitri di lasciare una zona franca di un metro ai MM. E ci sta anche secondo me che COS e Venter abbiano detto a Gori di mettersi tra Care ed il primo ricevitore invece di andare a prendere Care, proprio per non tirare troppo la corda.

    Questo ti dice anche COS e Venter avevano anche ampiamente previsto il visto che loro sarebbero andati per vie cetrali che infatti non erano scoperte. Quindi bene andare per vie centrali, ma cmq un po’ di opposizione la trovavi.

    PS. Haskell secondo me non ha fatto male ad andare da Poite col capitano per capire che fare, anzi si dovrebbe sempre fare cosi’ invece che lagnarsi. Il problema e’ che lui doveva chiedere, “va bene se facciamo x?” (che poi effettivamente ha fatto, se non sbaglio) invece che dire “come facciamo?”.

    Cmq e’ bello che finalmente ci sia qualcosa di cui parlare con emozione e trasporto, invece che tanto sconfitte anonime. anche in un 5-0 abbastanza netto.

    1. hai fatto bene a specificarlo Peppe, non c’ è infatti nel regolamento, ne in italiano ne in inglese..
      la storia del metro intendo..

      1. In effetti, Hartley chiede a Poite “two meters?” e lui replica “one meter”: si sente chiaramente nel microfono dell’arbitro. Il che conferma che c’è discrezionalità arbitrale su quel punto.

    2. @gsp non ho scritto da nessuna parte dei giocatori grossi ma stupidi, per piacere non provare a mettermi in testa idee che non ho scritto ed espresso!
      Ho scritto che si sono sroprendentemente arenati e mi dispiace non credo per un minuto che abbiano consciemente deciso di andare avanti come andavano, soprattuttto visto che non ne tiravano fuori un ragno dal buco, quello che e’ successo per me e che ho sottolineato subito dopo la partita non c’e’ stata leadership in campo, nessuno ce abbia parlato e provato a dire cosa potevano provare a fare, neanche dopo aver giustamente parlato con Poite.
      Io sono convinto che gli AB sicuramente avrebbero preso el contromisure in campo…e non perce’ un allenatore gli dice di farlo ma paerche’ sanno reagire a cio’c he c’e’ di ftronete…il famoso “play what is front of you”, sono abituati a saper regaire ed adattarsi a cosa fa l’avversario, al metro dell’arbitro ecc ecc. Gli inglesi sabato hanno chiaramente dimostrato che su questo sono anni luce distanti dagli AB…e non perche’ son grandi e stupidi questo lo pensera’ qualcunaltro non io!

      1. per inciso nessuno pensa che siano grandi e stupiti. Ma sicuramente meno smart di altri campionissimi che giocano ai massimi livelli. O quanto meno si è vista una mancanza di leadership importante…

      2. Stefo, secondo me devi porti il dubbio che loro non avessero liberta’ totale di cambiare il piano di gioco dal campo, o che si siano chiseti se Jones lo permettesse. la partita contro l’italia era particolare proprio per quello. magari una partita contro un avversario di pari livello sarebbe stata gestita in modo diverso.

        PS, sbaglio o un paio di tallonate veloci l’abbiamo fatte anche noi sta volta?

        Ian lo dico anche a te, pero’ secondo me sottostimi una squadra anche antipatica ma che e’ in striscia positiva da molto. davvero tanto. cmq adesso arrivano due partite assolutamente decisive, vediamo. ovviamente non si possono giocare tutte allo stesso livello.

      3. E’ esattamente, al momento, la differenza siderale tra i neri e tutti gli altri, tra l’altro c’era tempo fa una bellissima intervista di Melita (a quando?) proprio su come la comprensione e la gestione della singola fase del gioco siano skill tanto come gli altri, e come gli altri allenabili. Eredità preziosa di una sconfitta che da quelle parti brucia ancora e che ha dato origine alla perfetta macchina da guerra di questi anni..

      4. gsp ma non dico che sono pipponi.
        Provo a riasumere:
        Sono pipponi? NO
        Sono la squadra emisfero nord piu’ forte nell’ultimo anno? SI
        Sono allenati benissimo? SI
        Sono tutto muscoli niente cervello? NO
        Hanno floppato non riuscendo ad adattarsi prima? SI
        Hanno provato a capire palrando con l’arbitro cosa potevano fare? SI
        Sono dopo aver parlato con l’arbitro riusciti ad adattarsi? NO
        Avevano odini precisi e non ptevano sgarrare? Non lo so ma tra le tante cose oscene deetteda Jones ha comunque ammesso che i giocatori ci han messo troppo ad addattarsi quindi penso che qualche liberta’ ce l’abbiano anche.

        Poi vabbeh ognuno della sua opinione ovviamente, io resto dell’idea che una squadra che punta agli ABs no possa non riuscire a regaire in circostanze del genere sul campo, e come dice mal questa e’ una differenza enorme che gli altri hanno con gli ABs

  11. gli inglesi hanno avuto paura.
    La prova del 9 è stato il calcio (sbagliato ) di Farrell sul 17-15 a pochi minuti dal termine.
    3 mete fatte…..anziché pulirci e cercare la quarta meta si sono detti : cominciamo a mettere al sicuro questa fottuta partita.
    Tutto il resto è noia.
    l’anno scorso EJ ha impostato una tattica portando in panca solo 2 backs e sparando la contraerea.
    Quest’anno ha impostato una tattica basata sui carrettini dopo i nostri drop di riavvio.
    Mi pare che cmq abbia sempre avuto successo con parecchi metri guadagnati ogni volta.
    Col paraocchi loro….. ma una svegliata ai nostri va data.
    Direi che non si può ogni volta che si calcia farlo sempre lungo lungo lungo. ….
    Provare i 10 metri all’irlandese mai. …calci alti mai…… Cos e Catt. …..stupiteci ancora.
    dopo Ita Wal Cos ha detto ( semplificando tanto)….. “perché i falli a noi li fischiate e a loro no ? ”
    Direi che gli irlandesi ci hanno pulito per bene ma i loro 10 minuti in 14 se li sono fatti.
    E successivamente, e così contro l’ING, non abbiamo avuto nessun motivo di lamentazioni.
    Credibilità ottenuta?

    1. I calci domenica erano molto influenzati dal vento, dire che Farrell ha sbagliato perchè aveva paura è opinabile.

      1. Giovà
        11 minuti dalla fine, 17-15, calci.
        Mi sembra che sia voglia di portare a casa la partita e temere l’avversario ….. Che Farrell abbia avuto paura non l’ho scritto.

      2. Ah ok, ho capito male io: credevo ti riferissi al calcio per andare in touche che invece è finito fuori.

      3. 17-15 a dieci dalla fine, direi che calciare non sia paura ma il buon senso e la norma. Vai a distanza di meta e non di calcio o drop, e ti ridanno in ogni caso l’ovale. Per quanto le condizioni fossero in effetti poco agevoli, ma in quel caso è eventualmente il piazzatore che se non se la sente fa cambiare idea al Capitano.

      4. nella loro testa a 11 dalla fine dovevano essere almeno a 56…….. ( ma lo so che avevi capito 😂 )

      5. Max, proprio perché non erano a 56 e neanche a 28.. Ci si sono bevuti un mondiale mica tanto tempo fa… 🙂

  12. Facendo un passo indietro e tornando all’articolo pubblicato da Paolo ieri, è interessante notare come la federazione, dopo aver lavorato per indebolire i club negli anni passati, ora li solleciti ad acquistare biglietti per la partita contro la Francia. Quando mi servi ti voglio presente, altrimenti puoi tranquillamente andare in mona (vedasi tagli dei fondi al minirugby). Approccio affascinante.
    P.S.: ottima la battuta degli inglesi che copiano da Ascione, davvero divertente.

    1. é approccio di ogni governo ”Capitalista/liberista” 😀 ma qui andiamo a finire su altri argomenti di cui io e guardando il poster del georgiano in cameretta preferisco non parlare.

      1. Ah ti abbiamo scoperto, o reo confesso: sei tu la “quinta colonna” georgiana del forum! Ihihihih 😉

  13. Non giriamoci intorno potevamo Vincere Domenica , perchè per loro stava diventando un fangosissimo Vietnam!! Forse estremizzare troppo la tattica ci ha anche penalizzato un po’ ma se in quei primi 10 minuti del 2nd tempo non ci avrebbero infilato come polli,oggi questo ”casino” sarebbe ancora più bello, detto ciò sulla regola ”no ruck” io onestamente spero non la modifichino, aggiunge una variante interessante in certe situazioni es:calcio dai propri 22 o anche provare a far confluire attacco avversario dove si vuole an,che perchè poi non è tattica imbattibile si è visto ed è anche molto pericolosa..un offload nello stretto e si apre il Mar Rosso, certo che abbiamo messo i Bianchi alla gogna e per Eddie sono cavoli ora. Da un lato forse si è messo in risalto la vera differenza che c’è tra squadre Emisfero Nord e Sud, Perchè son sicuro Australiani, NZ e Argentini ci avrebbero letti e capiti subito!! Che Europei siano troppo schematizzati per ruolo?? Dico di si
    PS: Quanto si è divertito Poite secondo voi?? 😀

    1. i argentini avrebbero preso 2 gialli minimo a mio modestissimo parere cercando di portare gente in ruck a distanza di 5 metri!.
      PEr quanto li ammiri e mi siano simpatici non credo abbiano ancora quella rapidita’ ad adatarsi e cambiare che hanno gli ABs…

      1. Appunto essendo ignoranti sarebbero andati dritto per dritto a ”capate”!! Poi vabbè si non sono ”intelligenti” come ABs…Al momento la loro adattabilità e il loro saper gestire la partita è impressionante.

  14. Secondo me, O’Scena e Center sono due che han fatto tesoro della lettura de : L’arte della guerra di Sun Zu.
    L’arte della guerra consiste nello sconfiggere il nemico senza doverlo affrontare.
    La battaglia la devi preparare non sulle qualità del nemico, ma in base alle reali capacità del tuo esercito.

  15. Non vorrei che la trovata di O’Fitness sposti un pò troppo l’attenzione dai veri problemi del rugby italiano… se cosí fosse sarebbe solo una genialata controproducente.
    Devo ammettere che la “guerriglia” messa in atto in certi momenti mi è piaciuta ma alla fine rimane un sapore che non è proprio entusiasmante… perchè, come dice Elvis Lucchese :
    “Abbiamo goduto tutti, perché gli inglesi sono i più forti, i più ricchi, i più nobili, quindi anche i più antipatici. E vederli scivolare nella polvere, naufragare come i vip dell’Isola dei Famosi, ci dà un sottile piacere.
    Diciamo anche, però, che non è stato un bello spettacolo. Possiamo avere goduto da tifosi, ma dopo le situazioni da “palla avvelenata” di Twickenham non è che restasse il gusto di aver assistito ad un grande pomeriggio di rugby.”
    Ecco, godimento per i tifosi ma per un ex, seppur modesto, giocatore proprio no!

  16. Lo sport è fatto da prestazioni agonistiche che lascia in chi le guarda una sommatoria confusa di emozioni e sensazioni. La partita di Domenica a Tweekenham ha lasciato sensazioni ed emozioni positive e per questo sarà ricordata e catalogata tra gli exploit positivi della Nazionale. Indipendentemente dal giudizio tecnico dell’impresa.

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