Storia di una notizia che ancora non lo è del tutto, che potrebbe diventarlo ma che forse non lo sarà

Particolare di un’opera di Keith Haring
Pronti al Cambiamento annuncia la bocciatura del Piano di Ricostituzione Patrimoniale Triennale della FIR da parte del CONI, la FIR fa un comunicato che ottiene l’effetto inverso di quello desiderato. Il CONI tace: i suoi uffici amministrativi (forse) hanno dato un parere negativo che però non è vincolante e poi alla Giunta – che dovrebbe decidere – non succede nulla. Insomma, noi viviamo qui.
A volte chi lavora nei media si trova ad avere che fare con notizie che in realtà non lo sono fino in fondo. Non ancora, almeno. Un commento sbrigativo sarebbe quello di prenderle e buttarle via. Non è sbagliato ma un po’ troppo drastico, perché anche lì in mezzo ci può essere qualcosa di buono o di interessante, magari in divenire. Bisogna selezionare e poi riporre la notizia in questione nella giusta posizione: scegliere se tenerla, rilanciarla subito, aspettarne alcuni eventuali sviluppi oppure buttarla nel cestino. I più prudenti, quelli che magari non vogliono avere alcun problema con le persone o le istituzioni interessate, scelgono una via ancora diversa riassumibile in “aspettiamo che lo pubblichi qualcun altro e subito dopo usciamo anche noi”. La vogliamo benevolmente definire attendista?
Ad ogni modo non esistono regole matematiche o certe, le variabili sono diverse iniziando dalla propria sensibilità personale. A volte si prendono dei buchi, altre volte si fa invece il botto, altre ancora si pestano le proverbiali torte maleodoranti.
La supercazzola iniziale serve perché oggi parliamo di una notizia che a oggi ancora non è del tutto tale, potenzialmente è addirittura destabilizzante per il nostro movimento rugbistico ma alla fine potrebbe rivelarsi solo un qualcosa di strillato e senza alcuna conseguenza. Andiamo con ordine.
Lo scorso 8 di settembre Pronti al Cambiamento invia la sua newsletter, in apertura della quale c’è una “breaking news”. Eccola:
Il CONI visti i bilanci in rosso degli esercizi 2015 e 2016 della federazione ha imposto un piano di rientro e Pronti al Cambiamento dà la notizia che quel piano è stato respinto. Capirete che se confermata la notizia è di quelle davvero grosse, che cambiano la vita di una istituzione: il piano economico triennale bocciato. Qual è la fonte? Si parla di “organi di controllo del Comitato Olimpico”, con quest’ultimo mantiene un atteggiamento di assoluto rigore istituzionale. Traduciamo: sta in silenzio.
Chi invece parla quasi immediatamente, il giorno stesso, è la FIR e lo fa con una nota strana che interviene su un qualcosa che in realtà riguarda in primis il CONI: è una sorta di smentita che non smentisce e che alla fine dà consistenza alla prima notizia. Eccola:
Tutto rimandato al 21 settembre quindi ma il comunicato diffuso quel giorno dal CONI al termine della Giunta di Ancona non accenna nemmeno di sfuggita al rugby (lo potete leggere qui nella sua interezza). Anche i giorni successivi: silenzio.
Al Grillotalpa arrivano alcune indiscrezioni che a seconda delle fonti sono catastrofiche o molto benevole nei confronti della FIR. Si naviga a vista insomma e sembra che a nessuno interessi fare il punto della situazione, soprattutto – va detto – a chi per primo ha diffuso la notizia, che avrebbe tutto l’interesse a cavalcare una eventuale bocciatura potenzialmente devastante per chi oggi gestisce la federazione.
Chi accende la luce alla fine è l’ufficio stampa del CONI che comunica a questo blog che nel comunicato di fine lavori della Giunta di Ancona non c’è nessun accenno al Piano di Ricostituzione Patrimoniale della FIR perché i documenti non c’erano e quindi non se n’è parlato, non era all’ordine del giorno. Insomma: il piano con la presunta bocciatura è rimasti nel cassetto di un ufficio amministrativo. La prossima riunione di Giunta è in programma nell’ultima parte del mese di ottobre, lì si saprà qualcosa, forse. Ma oggi cosa possiamo dire di questa vicenda?
Che Pronti al Cambiamento ha fatto un passo un po’ troppo frettoloso, diffondendo una notizia probabilmente vera ma ancora in divenire. Il Piano di Rientro della FIR è stato inviato agli uffici amministrativi del CONI, quegli “organi di controllo” di cui sopra, che con ogni probabilità hanno dato un parere negativo e qualcuno in via confidenziale ha avvisato Pronti al Cambiamento che ha reso la cosa pubblica. Quando scrivo “con ogni probabilità” riferendomi alla bocciatura lo faccio per esclusivo buon senso: non ho notizie in tal senso ma se così non fosse sarebbe un autogoal di proporzioni gigantesche per Pronti al Cambiamento. Roba che nemmeno Tafazzi (e comunque sono pronto a scommettere che pure la FIR avrebbe immediatamente smentito in maniera secca).
Quindi sono pronto a scommettere i miei due cents che quella bocciatura è arrivata, ma attenzione: gli uffici amministrativi inviano gli incartamenti alla Giunta con un loro parere che però non è vincolante. La Giunta è libera e sovrana. Gli organi di controllo hanno una funzione tecnica, quella della Giunta è più ampia e tiene conto dei biechi numeri solo fino a un certo punto. La decisione della seconda può essere di segno diametralmente opposto al parere dei primi e alla fine unica cosa che conta è quella che stabilisce la Giunta. Pronti al Cambiamento si è presa un bel rischio. Assolutamente evitabile.