Panchina azzurra: chiacchere sul futuro

Da Solorugby

Le voci circolano da novembre ed è un tourbillon di nomi che nemmeno in tempi di elezioni politiche capita di vedere. Si era parlato, come riportato anche su queste pagine, persino di Marcelo Loffreda, l’ex ct dei miracoli dell’Argentina terza al Mondiale 2007. Poi però è spuntata la pista francese. Insomma, chi sarà il successore di Nick Mallett sulla panchina azzurra?
Di certo non i due Laurent, Travers e Labit. Molti infatti puntavano sui due tecnici del Castres che però, come riportato stamani sul “Corriere dello Sport”, hanno appena rinnovato con il team transalpino fino alla stagione 2013/2014. Gli allenatori artefici della prima storica qualificazione del Montauban in Heineken Cup nella stagione 2007/2008 escono dunque dalla rosa dei candidati.
In sostanza la storia si ripete. Ricordate ad esempio la vicenda legata a Philippe Saint-André? Le strette di mano in federazione, ma l’attesa infinita per quella firma sul contratto, per poi rimanere nel Sale (oggi è a Tolone) portando dunque la Fir a scegliere Mallett per il post-Berbizier.
Uno: mette davvero così paura la panchina azzurra? Due: il timone dell’Italrugby è utile soltanto in chiave aste al rialzo?


Mouneimne con gli azzurri fino al Mondiale

La Federazione Italiana Rugby informa di aver sottoscritto un accordo di collaborazione tecnica con Omar Mouneimne quale responsabile della difesa e dei punti d’incontro della Squadra Nazionale.

Omar Mouneimne ha già fatto parte dello staff tecnico della Nazionale Italiana Rugby nel corso dei recenti Cariparma Test Match autunnali, conclusisi con la vittoria per 24-16 sulle Isole Fiji del 27 novembre al “Braglia” di Modena.

Il tecnico sudafricano, che lascia il ruolo di responsabile dei punti d’incontro e di tecnico della difesa per la franchigia di Super 14 degli Stormers e di Western Province, ha firmato un contratto che lo lega alla FIR sino alla conclusione della Rugby World Cup che si disputerà in Nuova Zelanda a partire dal prossimo mese di settembre: oltre all’impegno con la Squadra Nazionale, Mouneimne sarà a disposizione delle Nazionali giovanili, delle Accademie e delle due squadre italiane impegnate in Magners League.

Sono felice ed entusiasta all’idea di poter proseguire il mio impegno nel rugby italiano – ha detto Mouneimne – e di poter affrontare con gli Azzurri un torneo prestigioso come l’RBS 6 Nazioni ed una grande avventura come i Mondiali in Nuova Zelanda”.

 

12 mesi di Nazionale azzurra in cifre

Da Rugby 1823

Si chiude il 2010 ed è il momento dei bilanci. Per l’Italrugby, intesa come nazionale maggiore, il bilancino pende ovviamente sul rosso. Colpa delle sfide impossibili, certamente, ma anche dai limiti strutturali della squadra, già più volte evidenziati in questi mesi. Dodici mesi che si possono raccontare, anche, con i numeri. Che non raccontano le storie e le emozioni, ma danno un quadro generale di cosa è stato il 2010 azzurro.

L’Italia 2010 in cifre
Match disputati: 10
Match vinti: 2
Match persi: 8
Punti fatti: 147
Punti subiti: 291
Mete fatte: 9
Mete subite: 27
Metaman: Pablo Canavosio (2)
Trasformazioni fatte: 6
Trasformazioni subite: 24
Calci piazzati fatti: 30
Calci piazzati subiti: 34
Drop fatti: 0
Drop subiti: 2
Vittoria migliore: 24-16 (Fiji)
Sconfitta peggiore: 55-11 (Sud Africa)

I Mondiali, il futuro ct azzurro e una domanda

Non cala il dibattito intorno al ct azzurro Mallett e Rugby 1823 ci racconta gli ultimi sviluppi.
Una piccola nota a margine: siamo sicuri che la questione-allenatore sia così importante per i Mondiali dell’Italia? Si fa sempre il paragone con Francia 2007, dove è vero che Berbizier aveva annunciato l’addio, ma dove si era arrivati anche alla fine di un ciclo, cosa che non si può certo dire del gruppo attuale. Penso che chiunque si troverà in panchina a Nuova Zelanda 2011 si giocherà tutto il 2 ottobre a Dunedin contro l’Irlanda. Partita secca, dentro o fuori. E allora, tenendo conto anche del nostro status di squadra di seconda fila, non sarebbe meglio pensare più al Sei Nazioni, nostro vero banco di prova e crescita?
Ora l’articolo di Duccio Fumero:

Ottenuta la fiducia fino ai Mondiali 2011 grazie alla vittoria sulle Fiji, il futuro azzurro di Nick Mallett sembra però ormai segnato. Da un lato la sua ormai evidente insofferenza a un ambiente ostile, dall’altra la volontà del presidente Dondi di tentare una nuova via per raggiungere quell’ottavo posto nel ranking mondiale che era uno dei traguardi promessi all’inizio del suo ultimo quadriennio. E già è partito il totoallenatori, che dalla Francia riceve un forte scossone: Jacques Brunel.
Secondo quanto riportato ieri da Il Gazzettino, ma che già era un rumor fortissimo negli ambienti ovali e giornalistici francesi (Le Figaro addirittura indica in Jacques Delmas e Sean Holley, allenatore degli Ospreys, i suoi sostituiti sulla panchina catalana) sarebbe l’attuale tecnico del Perpignan, campione di Francia nel 2009, il prossimo allenatore dell’Italrugby. Tra il coach transalpino e la Fir ci sarebbe già una specie di precontratto e l’annuncio dovrebbe arrivare prima dell’inizio del prossimo Sei Nazioni. Insomma, come paventato da questo blog alcuni mesi fa, l’Italia di Nick Mallett arriverà all’appuntamento mondiale con un allenatore con la valigia. Ma tant’è.
Jacques Brunel è nato a Courrensan il 14 gennaio 1954 ed è stato un giocatore del Grenoble, il Carcassonne e l’Auch. Da allenatore, dopo lunga gavetta, ha ricoperto il ruolo di coach degli avanti della Francia nel mondiale del 2007 e, poi, si è seduto sulla panchina del Perpignan, con cui si è laureato campione di Francia nel 2009. Secondo quanto riporta Il Gazzettino, con Brunel dovrebbe giungere anche Serge Milhas, attualmente tecnico de La Rochelle, ma molto legato al coach del Perpignan. A chiudere lo staff tecnico dell’Italrugby, come scrive Antonio Liviero, anche un tecnico italiano. Si fa il nome di Alessandro Troncon, anche se, personalmente, credo che la scelta di Gianluca Guidi a coach dei trequarti degli Aironi sia un chiaro segnale verso un’altra direzione.