Pro14: Treviso vola fino a Edimburgo per spiccare il primo salto dell’anno

Prima una vittoria in casa dei Cardiff Blues (10-20), poi l’affermazione interna con i Dragons per 35 a 18: Edimburgo questa sera alle alle 19.35 locali (le 20.35 italiane) si presenterà al Myreside Stadium per affrontare il Benetton Treviso con 9 punti in classifica contro l’unico finora messo in cascina dai veneti. Niente tv.
Partita sulla carta tutt’altro che semplice quella che si apprestano a giocare i biancoverdi contro il XV guidato da Richard Cockerill che schiera Michele Rizzo, uno che in Ghirada conosco particolarmente bene…
Kieran Crowley deve far fronte alla solita lista infinita di infortunati: Marty Banks, Robert Barbieri, Ignacio Brex, Andrea Bronzini, Andrea Buondonno, Whetu Douglas, Filippo Filippetto, Ornel Gega, Irné Herbst, Tommaso Iannone, Nasi Manu, Luca Morisi, Sebastian Negri, Nicola Quaglio, Marco Riccioni, Michael Tagicakibau, Alessandro Zanni e Matteo Zanusso.
Confermato Allan tra i centri con Hayward estremo e una cabina di regia formata da Gori e McKinley. In terza c’è capitan Dean Budd  e poi una prima linea tutta nuova con Pasquali, De Marchi e Makelara.
Tra gli scozzesi i cambi rispetto all’ultima uscita sono sei, di cui cinque nel pacchetto di mischia.
Da parte del Benetton ci si attende una partita tosta. Serve una partita tosta, che bisogna cambiare l’andazzo.

Edimburgo: 15 Blair Kinghorn, 14 Damien Hoyland, 13 Chris Dean, 12 Robbie Fruean, 11 Jason Harries, 10 Duncan Weir, 9 Nathan Fowles, 8 Cornell du Preez, 7 John Hardie, 6 Magnus Bradbury (c), 5 Ben Toolis, 4 Anton Bresler, 3 Simon Berghan, 1 Michele Rizzo
Riserve: 16 Neil Cochrane, 17 Darryl Marfo, 18 WP Nel, 19 Fraser McKenzie, 20 Hamish Watson, 21 Sam Hidalgo-Clyne, 22 Jason Tovey, 23 Junior Rasolea

Benetton Treviso: 15 Jayden Hayward, 14 Angelo Esposito, 13 Alberto Sgarbi, 12 Tommaso Allan, 11 Tommaso Benvenuti, 10 Ian McKinley, 9 Edoardo Gori, 8 Dean Budd (C), 7 Abraham Steyn, 6 Francesco Minto, 5 Federico Ruzza, 4 Marco Lazzaroni, 3 Tiziano Pasquali, 2 Engjel Makelara, 1 Alberto De Marchi
Riserve: 16 Federico Zani, 17 Cherif Traore, 18 Simone Ferrari, 19 Marco Fuser, 20 Marco Barbini, 21 Giorgio Bronzini, 22 Luca Sperandio, 23 Marco Zanon

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19 pensieri su “Pro14: Treviso vola fino a Edimburgo per spiccare il primo salto dell’anno”

  1. In un contesto “normale” questa sarebbe una partita da vincere o quantomeno provarci, purtroppo la lunga lista infortunati complica la questione e tornare da Edinburgo con un punto bonus non sarebbe affatto male…Allan 12 penso sia una richiesta di O’Shea, o quanto meno un adattamento tattico al rugby moderno. Il doppio play è un esigenza tattica per cercare di eludere difese sempre più aggressive, cosa che invece manca al momento alle Zebre e sabato contro gli Scarlets si è visto.
    Due sono le cose fondamentali che questa squadra deve aggiustare, in primis l approccio mentale alle partite e poi capire perchè la gente si rompe sempre così spesso..
    In fondo se si da credito di fiducia alle Zebre, perchè non lo si deve concedere anche alla Benetton che di giovani in campo ne manda sempre parecchi

    1. Ok l’attacco, ma il 12 deve anche difendere molto e placcare placcare placcare (canale più caricato tra lui e 10)..
      considerato che la palla la vedi poco e niente..
      in ogni caso forza leoni!!! 💪💪💪

      1. concordo assolutamente, infatti io personalmente vorrei che fosse l estremo coinvolto nel ruolo di doppio play

      2. Non sarebbe male, però devi avere le ali che ti danno più copertura, al momento mi pare difficile..
        Magari anche 13 con 12 Sgarbi..anche se io preferisco di base 10 e 12 a giostrare il gioco..
        ma come per il pack anche per i trequarti sta sperimentando, cercando soluzioni, anche costretto dalla “moria” di giocatori..
        mah..speriamo bene!

      3. Finalmente una considerazione sensata, purtroppo a TV tra infortuni e idee poco chiare “sperimentano” . . così facendo fanno perdere identità e certezze ai giocatori, legggi Allan 12, Sgarbi 13, Hayward 12 e l’irlandese estremo. Va bene fare di necessità virtù, ma incasinarsi da soli non si può vedere. Certamente bisofna fare delle considerazioni e una disamina approfondita su tutti gli infortunati : non può essere solo sfiga.

    2. Questa storia degli infortuni lascia perplesso pure me, va be’ che il professionismo ha portato maggiore velocità, durezza negli impatti e stress fisico, ma è possibile vedere, già alla prima/seconda parita, liste di infortunati lunghe un 1 Km?!?
      Questa è la partita tra….snobbies (Trevigiani solo nel Rugby, per quello che ne so io, quelli di Edinburgh per tutto il resto 😀 ), comunque forza Treviso!!!

    3. Commento con il senno di poi, solo per evidenziare quanto siano numerose le varianti di una partita di rugby ed è praticamente impossibile prevederle tutte. Al 2°minuto infortunio di Allan, entra Sperandio, addio al 2° play e partita vinta. Rinviamo tutto il resto dopo aver le cronache di chi c’era e qualche Highlight.

      PS: Traorè, fortissimo, esplosivo ma di autocontrollo molto al limite del lecito. Ha una autonimia di minuti in campo senza giallo molto limitata. Da quando aveva 16 anni.

  2. Ma con tutto ‘sto ambaradan del nuovo PRO 14 torneo mondiale, etc, etc….. 2/3 del Benetton non prodotte?
    Com’era? “Una selezione di partite fuori casa” … mmmhhh… selezione ristretta del totale di partite fuori casa delle due italiane… meglio così?
    Chi va con lo zoppo ( FIR) inizia a zoppicare (PRO14)?
    Ma andè in mona!!! Simpaticamente, s’intende… 🙂

      1. Non sono pratico di produzioni televisive, ma sabato scorso a Monigo produceva un’irlandese, mi pare? Quindi fu una scelta di Eurosport non trasmetterla, giusto? Quindi a Edimburgo non ci saranno telecamere? Allora dovrebbe essere il Pro14 a obbligare la produzione se no il tutto rimarrà di nicchia.

      2. Non penso sia cosí. Noi, quelle nostre in casa, di solito le produciamo tutte come abbiamo sempre fatto e paghiamo noi. Scozzesi e gallesi non tutte.. Irlandesi non sono sicuro. Saf sembra di sí.

  3. La vittoria di Edimburgo testimonia due cose, la prima che , probabilmente, Crowley sa il fatto suo e la seconda che Crowley non segue i consigli dei blog.
    La terza osservazione è che forse chi vede i giocatori tutti i giorni in campo ad allenarsi, capisce , meglio di ogni altro, chi deve o non deve scendere in campo ( e se Esposito vale il posto di titolare o meno).
    Forse, molto più semplicemente, il rugby è uno sport spietato, crudo ma che premia chi lavora bene. Sempre.

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