Michele Ceparano per La Gazzetta di Parma
Appena arrivato a Parma dall’Australia ha subito voluto fare un giro per vedere un po’ di cose. Una puntata allo Sportcenter, alle porte del Campus, dove le Zebre sudano in palestra, e poi un piccolo «tour» per la città. Sempre accompagnato dal direttore sportivo Roberto Manghi. Inutile dire che su Daniel Halangahu, il vero «colpo» di mercato da parte della franchigia che ha base a Parma, le Zebre puntano molto; c’è, infatti, la speranza che sia già pronto per il debutto casalingo di venerdì a Moletolo contro il Connacht.
«E’ un giocatore di qualità di cui abbiamo bisogno» è il commento di Manghi. Specialmente
dopo la sconfitta di venerdì nel debutto a Newport, «in cui abbiamo giocato tanto, ma il nostro possesso, specie nel primo tempo, è stato inconcludente». E i Dragons gallesi, da vecchi «marpioni», ne hanno approfittato rifilando un 37-6 che le Zebre sentono di non aver meritato fino in fondo.
Ecco, dunque, che l’arrivo di
Halangahu diventa provvidenziale. Qui dovrebbe essere schierato centro o estremo per dare al gruppo quel qualcosa in più sul piano del dinamismo e della continuità che in tornei come il Pro 12 e l’Heineken Cup è davvero fondamentale. Lui ringrazia per l’entusiasmo che ha già trovato.
Nato il 6 marzo del 1984 a Belmont (Australia), proviene dai Waratahs, squadra che rappresenta lo Stato australiano del Nuovo Galles del Sud. «Perché ho scelto Parma? Perché è un bel posto in cui vivere» è la sua risposta. E poi perché «qui posso avere una grande opportunità con le Zebre, un progetto che mi è piaciuto subito e che mi sembra molto interessante».
(…) Sul ruolo che andrà a ricoprire in campo, il giocatore non ha preferenze. «Mi piace giocare apertura – conclude Halangahu -ma so che qui ce ne sono già di forti. Starò volentieri nella posizione che possa aiutare di più le Zebre».
Badante impareggiabile.
se sperano halangahu li tiri fuori dai guai stanno freschi!!!e poi ancora han da ridire su una partita finita 37a6..mah!?!
Si con 1 tempo finito 34 a 6….e i Dragons, con tutto il rispetto, non sono Munster
Ho sentito il commento di Gajan nella videointervista, è stato bello sentire il “giornalista” imbeccare il tecnico sul risultato bugiardo. Ma quando si perde così il risultato non può essere bugiardo !!!!
Halangahu mary poppins con un poco di zucchero e la pillola va giù
Per prendere più di 30 punti di scarto da una squadra che sicuramente non lotterà per il titolo ci vuole ben altro
Ma la regola che l’apertura deve essere eleggibile vale solo per treviso?
L’apertura non deve essere eleggibile, non per le celtiche.
che ridicolagine fanno le regole e non valgono per tutti e visto che le franchige devono esser il serbatoio della nazionale mi spiegate che senso ha far giocare aperture straniere in Celtic? Ah giusto! le zebre sono di un’altra parrocchia…o mebglio di un altro pianeta rispetto le squadre di Eccellenza…RIDICOLI
Il problema principale mi sembra sia quello che hanno troppi stranieri irrinunciabili: Holangahu estremo, Sinoti ala, Van Schalkvik n.8… e poi non possono piú mettere Ryan… chi mettono a pilone destro, Redolfini? Con tutto il rispetto, se non é migliorato davvero molto, mi sembra dura… a dx era la quarta scelta degli Aironi (che avevano appunto spostato Perugini a dx).
Per l’apertura non sapevo che la regola non valeva per le celtiche comunque hai ragione mancano le alternative e di più perugini non mi sembra riesca a reggere una partita intera e c’è da vedere se vuole giocare a dx mi sembra che a viadana lo ha fatto ma solo per emergenza e non era troppo felice
Il fatto é che le Zebre hanno ben 8 piloni, 6 italiani, 2 stranieri (ah, no, Leibson conta magicamente come italiano). Quindi 5 sono sx, e 3 dx. Dei 3 dx uno (Ryan) é straniero. Dei 3 sx inoltre 1 viene dall’eccellenza, uno era un Airone che ha giocato pochissimo, e l’ultimo viene dan campionato argentino. Quindi a dx sono pochi e di sicuro non fortissimi… Sará che non so niente di rugby, ma secondo me, qui i problemi in mischia sono programmati.