Ennio Grosso per Il Gazzettino
Dopo aver guidato Benetton e Venezia Mestre, per Christian Gajan, d.t. delle Zebre, inizia una nuova avventura in Pro12.
«All’inizio è tutto bello – dice – c’è tanto entusiasmo, ma solo quando comincia la competizione si può fare una vera disamina del valore di una squadra».
Da direttore tecnico, è la rosa che voleva? «Beh, io non ho fatto alcuna scelta, ho trovato un po’ tutto pronto. Mi sembra comunque un buon gruppo, che ha lavorato bene durante la preparazione e ha voglia di fare».
Però si sarà fatto un’impressione dopo le prime amichevoli.
«Inizio positivo, ma le amichevoli hanno valore relativo. Venerdì, con la prima gara ufficiale (con i Dragons, n.d.r.), si potrà fare una vera riflessione sul valore delle Zebre».
Ha un progetto in testa?
«Nessuno in particolare. Il compito mio e dello staff è aiutare il movimento, creare una squadra competitiva per l’alto livello e far crescere atleti per la Nazionale. Riuscire in questo significherebbe aver centrato gli obiettivi». (…)
che belli che siete in foto 🙂
In bocca al lupo alle Zebre!
Da direttore tecnico, è la rosa che voleva? «Beh, io non ho fatto alcuna scelta, ho trovato un po’ tutto pronto.»
E’ un passaggio significativo dell’intervista: purtroppo non c’e’ stata programmazione e la rosa e’ stata fatta, piu’ o meno “con chi c’era” (o con chi non aveva alternative), talvolta anche a costo di usare tattiche “poco eleganti”.
Eppure si sapeva della situazione degli Aironi fin dalla fine del 2011: si sarebbe forse potuto organizzare meglio la cosa. O no?
Quasi tutti gli ex-Aironi avevano trovato un accordo per rimanere negli Aironi2, probabilmente in FIR pensavano che le Zebre avrebbero potuto “ereditare” in toto questi accordi che invece in parte sono saltati portando diversi buoni giocatori all’estero (Staibano, Romano, Biagi, Furno, D’Apice tanto per citare quelli che avrebbero fatto più comodo). Masi probabilmente sarebbe comunque andato all’estero.