Una Europa mai così brutta per Rovigo

L’analisi di Roberto Roversi su Il Gazzettino di Rovigo

Alla fine, la preoccupazione maggiore in casa rossoblu sono le condizioni di Milani e Ravalle, i due piloni che hanno accusato un malanno muscolare alla schiena in occasione della sfida di Amlin Challenge Cup con il Gloucester. La prima impressione è che si tratti di cosa di poco conto, ma sufficiente per Polla Roux per tenerli a riposo giovedì nell’ultimo impegno europeo della FemiCz Rovigo a la Rochelle contro la squadra che in pratica ha vinto il girone guadagnandosi l’accesso ai quarti di finale. La speranza è di risucire a recuperare almeno Milani, soprattutto per consentire al nuovo acquisto di mettere insieme più minuti di gioco possibile per migliorare la condizione e l’intesa con i compagni. Qualora, però, il recupero dei due giocatori fosse incerto, Roux non li porterebbe in Francia, dove non andrà sicuramente Basson. Il programma della Femi Cz prevede allenamenti oggi e domani, mercoledì partenza per La Rochelle con un viaggio piuttosto movimentato. In pulman fino a Malpensa, volo per Parigi, cambio aereo per Nantes e pullman fino a destinazione. L’impegno con i francesi di giovedì conclude il calendario dell’Amlin Challenge Cup. Un’esperienza, quella di quest’anno, tra le più negative delle nove partecipazioni alle coppe europee. Finora la media dei punti subiti a partita è di 55,4 contro 7,6 punti segnati. Solo nel 2002/03 e 2004/05 era andata peggio, ma per qualche decimale. In quelle edizioni i rossoblu giocarono solo quattro partite. C’è da dire, però, che quest’anno la Femi Cz Rovigo è incappata in un girone assai più difficile delle altre squadre italiane. Da sottolineare, inoltre, come nel corso degli anni sia aumentato il gap tecnico tra le nostre formazioni rispetto a quelle francesi e anglosassoni. Nelle prime due edizioni di Challenge i rossoblu avevano una media di punti subiti inferiore ai 30 e di punti segnati attorno a 18. Nell’arco di una decina d’anni le segnature incassate sono quasi raddoppiate, mentre quelle realizzate si sono dimezzate.

Rovigo-Crociati (39-15): il video con gli highlights

La vera Celtic? E’ al “Battaglini”…

Un editoriale-provocazione (ma fino a quanto?) pubblicato ieri su Il Resto del Carlino – Rovigo a firma di Andrea Nalio. Di parte? Assolutamente. Come forse è giusto che sia

È UN RITORNELLO che ricorre ormai troppo spesso negli ultimi mesi del rugby italiano ed a forza di sentir^ lo sembra quasi avere convinto. «È un campionato scadente…non spettacolare.. .un tricolore sbiadito…». Affermazioni certo legittime, supportate da immagini di sfide tecnicamente noiose e dal basso tasso di meraviglia. Ma sabato pomeriggio, in controtendenza rispetto alle convinzioni generali (alla lunga anche noiose), Rovigo (soprattutto) e Crociati, hanno regalato emozioni alimentate da un pubblico mai così numeroso quest’anno. Le urla che hanno accompagnato in meta Pace, gli applausi riservati a Van Niekerk, l’ovazione tributata ai bersaglieri al termine della gara. Segnali di euforia da parte di una città che, Celtic o meno, trova sempre nei colori rossoblu un motivo di orgoglio e felicità, palesati entrambi quand’è il momento di incitare la squadra (in casa od in trasferta). Chi se ne frega di chi ha deciso di andare in Irlanda a giocare, la logica vuole un campionato nazionale circoscritto ai confini geografici di un Paese. Padova, Prato, Roma, i rossoblu hanno chiarito a tutti le gerarchie di un torneo che li vede nuovamente e meritatamente in testa. Ed anche nello spogliatoio rossoblu, lo stato d’animo è di quelli che accompagnano ai momenti speciali, tant’è la convinzione della forza del gruppo. «Saltavo di gioia, non riuscivo a trattenere il sorriso…», ha confessato Polla Roux al termine della gara stravinta con i Crociati, mentre teneva in braccio suo figlio Leo. Non fosse stato per la diversa stazza, a stento avremmo capito chi era il bambino…

L’urlo di Rovigo: siamo i più forti

Da Il Gazzettino di Treviso, la firma è quella di Ivan Malfatto

FemiCz Rovigo ufficialmente campione d’inverno. Non c’è stato bisogno di risolvere il giallo sull’arrivo a pari punti con il Prato per decretarlo. Ieri nel posticipo della nona giornata
i Cavalieri hanno battuto “solo” 32-17 L’Aquila. Conquistando sì i 5 punti necessari a raggiungere i Bersaglieri in vetta al campionato d’Eccellenza con 32 punti. Ma restando
molto lontano dal +45 di scarto necessario per superarli nella classifica avulsa. Che sia come dicono i comunicati della Fir (differenza punti), che sia come dice l’articolo 30 del
regolamento sportivo sempre della Fir (scontri diretti), Rovigo è davanti a Prato e può festeggiare. Più del platonico titolo, però, importa il modo in cui i rossoblu l’hanno conquistato. Lo rivendica legittimante il tecnico Polla Roux: «Nei tre scontri diretti con Prato, Petrarca e Crociati, attuali rivali per la corsa ai play-off, oltre ad aver vinto siamo sempre riusciti a tener fuori dal campo, dal gioco, dalla partita i rivali. Quindi forse non è
vero che sono stati il Prato, il Petrarca e i Crociati a giocare male contro di noi, ma il Rovigo a giocare bene contro di loro. A trovare il modo di neutralizzarli tatticamente alzando il ritmo di gioco e la pressione, tenendoli lontano dal pallone, rubando una fetta di conquista in touche. In particolare sul ritmo avevamo studiato le contromisure con il preparatore atletico Giorgio Da Lozzo e hanno funzionato».
Roux dunque oltre al primo posto in classifica ha trovato la chiave per mettere in difficoltà le probabili rivali per il titolo. Una bella arma in vista dei play-off. Bisogna vedere se
rimarrà tale nel girone di ritorno. Quando le tre big saranno affrontate in trasferta e contro di loro non ci sarà più l’effetto “Battaglini” (in tutto il 2010 solo una gara persa, con
Venezia lo scorso campionato). Nessun guaio serio intanto per Lubian, Boccalon, Persico e soprattutto Van Niekerk, infortunatisi contro i Crociati. Oggi si alleneranno regolarmente con gli altri.

Dopo i Crociati, Rovigo esulta con Polla Roux

Sulle pagine de La Voce di Rovigo (articolo di Paolo Romagnolo) la soddisfazione del coach rossoblu

“All’intervallo trattenevo a stento il sorriso da tanta euforia che avevo dentro”. Per chi solitamente evita di lasciarsi andare ad esternazioni troppo vistose, è una bella ammissione. Sul volto di Polla Roux si legge tutta la soddisfazione per un primato conquistato sommergendo di punti i Crociati, neonata squadra che fino a ieri guardava tutti dall’alto. “Il grande lavoro fatto in allenamento a partire da domenica scorsa ha dato i suoi frutti – spiega il coach rossoblu – Abbiamo il migliore attacco e la migliore difesa del campionato e siamo primi in classifica, non posso chiedere di più. Dopo dieci minuti eravamo avanti 19-0, quasi non ci credevo. Negli spogliatoi, tra primo e secondo tempo, ho chiesto ai miei giocatori di calare un po’ il ritmo e fissare il gioco per rifiatare quando possibile. Ho temuto che la quarta messa non arrivasse mai”. Il coach toma velocemente sulle dichiarazioni rilasciate in settimana dal coach dei Crociati Filippo Frati: “Io solitamente non parlo mai troppo prima delle partiteAnche per questo non ho capito bene ciò che aveva detto Frati quando parlava di un ‘Rovigo che non impressionava’. Ora penso solo alla mia squadra; dobbiamo dimostrare questa grinta anche fuori casa, il campo è sempre uguale, le linee che lo delimitano sono uguali ovunque”. Identica soddisfazione per il direttore sportivo Alejandro Canale che non risparmia comunque qualche critica ai Bersaglieri: “Ho visto un primo tempo di straordinaria intensità. I Crociati hanno superato la metà campo solo nel finale. Nella ripresa prosegue il ds – non siamo riusciti a dare continuità e ci siamo inconsciamente rilassati. Sono errori che le grandi squadre non devono fare, per questo dobbiamo ancora lavorare molto su questo aspetto”. Comprensibilmente su di giri il presidente Renzo Bullo: “Aspettavamo da tempo questo momento. Sono contento anche per lo spessore della prestazione sfoderata dalla squadra. Ora sarà importante rimanere coi piedi per terra; dobbiamo guardare con fiducia al ritorno, preparandoci ad un lungo sprint. Ci tengo a ringraziare il pubblico accorso al Battaglini, nonché gli sponsor che continuano ad avere fiducia in questo progetto”. “Il punteggio finale rispecchia chiaramente l’andamento della partita – commenta negli spogliatoi del Battaglini Andrea Bacchetti – Volevamo scendere in campo e cogliere subito qualche punto; sono arrivate anche le mete e siamo riusciti a realizzare il piano elaborato dal coach, trovando nel secondo tempo anche il bonus. Quanto alla mia prestazione -prosegue l’ala rossoblu – anche se non ho avuto tante occasioni, per fortuna e per merito dei miei compagni sono riuscito a segnare una meta importante”. Il suo esordio è stato decisamente convincente. In campo per 50 minuti, Joe Van Niekerk ha dato un saggio delle sue qualità: “Qui al Battaglini c’è una grande atmosfera e giocare con questa squadra è molto emozionante. Ero fermo da tanto tempo, ma sono contento della mia prova, anche perchè il ginocchio non mi ha dato particolare fastidio”. Due mete decisive e il solito bagaglio di fantasia e sostanza fanno di Stefan Basson uno dei principali artefici del trionfo rossoblu: “Siamo primi in classifica, sono felicissimo -commenta il sudafricano -E’ sicuramente la miglior partita della stagione. Siamo stati quasi perfetti: pochi errori e grande lavoro da parte di tutta la squadra”. Significativo anche il commento di “Jeff* Montauriol: “Quando abbiamo visto i Crociati arrivare aicampo col sorriso ci siamo decisamente infastiditi. Qui nessuno entra sorridendo – ammonisce l’italofrancese – Siamo stati molto organizzati e concreti per tutto il primo tempo, poi abbiamo inseguito il bonus , anche se la quarta meta è arrivata un po’ tardi”