I francesi che s’incazzano…

Il bravo Mario Salvini sul suo blog Che Palle! ha fatto un po’ di rassegna stampa dopo Aironi-Biarritz:

Sabato a Viadana gli Aironi hanno battuto il Biarritz in Heineken Cup: 28-27. Cioè l’ultima in classifica ha battuto la prima del girone 4. Cioè la squadra finalista, dunque vice-campione d’Europa del 2010, ha perso in casa di una franchigia neonata, una squadra che fin qui non aveva vinto nemmeno una delle 11 partite giocate. Non le prime due in Henieken e, soprattutto, nemmeno una delle prime 9 in Celtic League (dove ha incassato 275 punti, contro i 90 fatti).
Con questa sconfitta Biarritz resta primo, ma l’Ulster si fa sotto; e la certezza dei francesi di chiudere in testa il girone e guadagnarsi il quarto di finale in casa, non è più così salda.
Ecco, ce n’era da dire.
Hamid Imakhoukhene, inviato de L’Equipe, ci fa però capire cosa conta di più. E come si vive una sconfitta del genere dal punto di vista francese. Attaccando il suo pezzo così.
“E’ una cosa talmente enorme. Biarritz, che sogna di scrivere il suo nome nell’albo d’oro della Coppa, ha vissuto ieri una disfatta memorabile ed entra nel club molto ristretto delle squadre francesi che hanno perso contro un’italiana. Béziers, Bourgoin (due volte) e Perpignan non sono più le sole ad aver conosciuto questo sentimento di umiliazione che ancora questa mattina attanaglia la delegazione di Biarritz”.
Non c’entra un accidente: ma la maglietta del Biarritz fatta a bandiera basca secondo me era bellissima.

Aironi-Biarritz e l’onestà basca

Il commento a caldo di Laurent Rodriguez, allenatore del Biarritz, lo abbiamo già dato qualche post fa (“Abbiamo pagato caro il fatto di non aver rispettato l’avversario. Probabilmente non abbiamo organizzato al meglio la partita anche noi dello staff. Poca determinazione e gioco poco vario specie nelle touche. Gli Aironi hanno preso via via molta confidenza e alla fine hanno vinto col drop del francese Laharrague, certo, ma col merito di tutta la squadra che ha giocato con coraggio. Il migliore? Williams”).
Ora, un po’ più a freddo, ci viene in aiuto Emanuele Fantoni, che per la pagina facebook degli Aironi ha tradotto le parole pubblicate dal coach basco sul sito del Biarritz.

Eccole: “Abbiamo preso una lezione di umiltà e spero che ci serva per il resto della stagione e per gli anni a venire. Non abbiamo rispettato l’avversario italiano a sufficienza. Siamo i soli responsabili, specialmente noi dello staff tecnico. Non ci siamo soffermati abbastanza sulla semplicità e l’umiltà che sono sempre necessarie, qualsiasi sia l’avversario. Abbiamo giocato in maniera troppo semplice. Ora tocca a noi rimettere le cose a posto, insistendo sul fato che non bisogna mai rilassarsi. Dato che ci siamo lasciati andare. Abbiamo creduto di avere la vittoria in pugno e alla fine abbiamo perso contro una squadra tenace alla quale è stata data ulteriore confidenza proprio dal Biarritz Olympique e loro ci hanno sovrastati. Abbiamo a conti fatti costeggiato la partita invece che giocarla.”

Le parole di Aironi-Biarritz

Aironi Rugby ha raccolto da La Gazzetta di Mantova, le impressioni a caldo di protagonisti e non dopo la storica vittoria  sul Biarritz di sabato allo “Zaffanella”. Questo è quello che ci racconta la pagina Facebook degli Aironi.

Le interviste a caldo dalla sala stampa e dal terzo tempo dello stadio Zaffanella al termine della gara valida per il terzo turno di Heineken Cup che ha visto gli Aironi aggiudicarsi l’importante sfida contro i vice campioni d’Europa di Biarrtiz.

“Una giornata storica» esultano all’unisono Silvano e Riccardo Melegari che vedono la loro creatura finalmente decollare. «La squadra ha cambiato mentalità – spiega Riccardo -. Ora ha autostima, pensa a se stessa e non alla forza degli avversari. Bernini ha creato un bel gruppo che con Phillips sta facendo il salto di qualità anche grazie a innesti e a rientri».

Le parole del presidente Silvano Melegari alla sua prima vittoria europea : «Non mi aspettavo che la prima vittoria sarebbe arrivata in Heineken – afferma Silvano – dopo anni di digiuno col Viadana. Una tripla soddisfazione. La conferma della bontà del passaggio da Bernini a Phillips. Una vittoria che è anche una grande iniezione di fiducia in vista delle due importanti sfide col Benetton. Poi un grande pubblico che ha sempre creduto nella forza del team».

Il tecnico Rowland Phillips rende merito anche al suo predecessore: «Iniziamo a raccogliere i frutti di un duro lavoro di mesi: adesso siamo un gruppo compatto che gioca per se stesso, per crescere senza stare a pensare alla forza dell’avversario. Anche questa volta la mediana ha girato bene insieme, con due giovani che miglioreranno ancora grazie anche al sistema di gioco dei trequarti impostato da Scotney».

Recita il mea culpa il tecnico francese Laurent Rodriguez : «Abbiamo pagato caro il fatto di non aver rispettato l’avversario. Probabilmente non abbiamo organizzato al meglio la partita anche noi dello staff. Poca determinazione e gioco poco vario specie nelle touche. Gli Aironi hanno preso via via molta confidenza e alla fine hanno vinto col drop del francese Laharrague, certo, ma col merito di tutta la squadra che ha giocato con coraggio. Il migliore? Williams»

Laharrague: gara fondamentale Julien Laharrague è felice: «Vincere con tre mete al Biarritz è un gran risultato. Il nostro exploit deve però trovare subito continuità. Io protagonista? E’ un momento fondamentale della stagione perché battere i vice campioni d’Europa accresce la consapevolezza».

Fa eco Gilberto Pavan : «Anche sotto di due mete non siamo andati in difficoltà dimostrando grande unione. E’ stata molto importante la nostra reazione dopo la meta di Balshaw».

Quindi Fabio Ongaro: «E’ un piacere aver contribuito a questo momento storico. Una grande prestazione».

Chiude James Marshall : «Bellissima gara, dura e fisica mentre in Nuova Zelanda c’è più velocità e più aperture. Ottima l’intersa con Tebaldi che calciando mi toglie la pressione».

Soddisfatto al termine Giancarlo Dondi , presidente della Fir: «Una vittoria di grande prestigio anche perché giunta in Heineken cup. La qualità della squadra e la voglia di vincere sono stati i tratti distintivi di una partita che mi è molto piaciuta. Il passaggio dal dilettantismo al professionismo non poteva non creare problemi, almeno inizialmente. Mi auguro che questo match rappresenti la svolta per il prosieguo della stagione. Lo staff degli Aironi segue gli atleti con grande passione, la qualità c’è e dunque prima o poi doveva emergere».

Infine il commento di Nick Mallett , commissario tecnico della Nazionale: «Sono molto felice. I miei complimenti ad atleti e staff che stanno lavorando molto bene».

Munster, Ospreys e tutti gli altri

Right Rugby è in assoluto tra i miei siti preferiti – per quello che può contare – tra quelli che si occupano di palla ovale dalle italiche parti. Così racconta la Terza giornata di Heineken Cup, con un occhio particolare sul big-match di giornata, Munster-Ospreys.
Era di sicuro una delle partite di cartello della terza giornata diHeineken Cup e le attese non sono state tradite. Tra MunsterOspreys è stata una questione fra due celtiche che si sono affrontate a muso duro nella Pool 3: gli irlandesi per conservare il primato prima del girone di ritorno, i gallesi per l’esatto opposto e settimana prossima ci sarà ancora da divertirsi a Swansea. Per la cronaca, hanno vinto i padroni di casa, 22-16 il risultato finale, con l’ultimo mezz’ora di fuoco e il rosso sventolato al capitano Paul O’Connell entrato dalla panchina nel momento caldo, per un braccio finito sul muso del Numero 8 degli Ospreys Jonathan Thomas.
Il Munster prende subito in mano il match dopo che l’apertura avversaria Dan Biggar apre le marcature al primo minuto dalla piazzola. La risposta giunge a stretto giro di secondi, con il neozelanda Doug Howlett che marca pesante servito dalla percussione del mediano Thomas O’Leary al 10′. Ronan O’Gara sbaglia la trasformazione, al 12′ Biggar invece azzecca la mira per i tre punti del controsorpasso che dura fino alla fine del primo tempo, quando O’Gara stavolta non fallisce e si va negli spogliatoi sull’8-6. La contesa è aperta, con la franchigia gallese che ci mette il fisico per mettere alle strette Munster, in difficoltà nella mischia ordinata, storico baluardo da quelle parti, ma in compenso fatica e non poco quando gli irlandesi muovono palla e l’estremo Paul Warwick si crea pure una buona occasione che poi svanisce, non infilzando abbastanza il coltello nella piaga.
Ma nel secondo tempo arriva la meta di Tommy Bowe che scompiglia tutte le carte: l’ala ruba palla sulla trasmissione del centro di casa Sam Tuitupou e si beve tutto il campo per firmare l’8-11, che diventa un +5 con la trasformazione di Biggar. Per rimettere a posto le cose, Munster passa per la battaglia tra gli avanti. Gli Ospreys si ritrovano nei propri 22, con tutto Limerick contro. L’indisciplina può costare cara, Ryan Jones (schierato in seconda linea) commette fallo su una rimessa laterale, si va a guerreggiare in mischia e al terzo tentativo finito a terra, l’arbitro francese Verdos mostra il giallo al pilone Paul James al 55′. La strategia degli irlandesi non cambia, forza fisica per scardinare la trincea. E alla fine ci riescono dopo 8 fasi di gioco con la terza linea David Wallace che schiaccia l’ovale a terra. Conversione di O’Gara e cambio in seconda linea, con Mike O’Driscoll che cede le chiavi a O’Connell.
In velocità Munster stavolta frega ancora gli Ospreys con l’ala Johne Murphy e al 63′ il risultato è di 22-13. Ma nel forsennato faccia a faccia in cui O’Gara si prende le spese di viaggio dopo un morbido placcaggio sul mediano gallese Mike Phillips, proprio O’Connell il vecchio si fa prendere la mano e lascia i suoi al 69′ in inferiorità numerica fino alla fine. Biggar nel frattempo mette a referto altri tre punti e gli Ospreys tentanto il tutto per tutto, ma non riescono nell’intento negli ultimi dieci minuti, con i padroni di casa che si gettano a contestare tutti gli ovali che passano nell’area del break down.

  • Nell’altra partita della Pool, il Tolone di Jonny Wilkison (nella foto) torna vincitore dalla trasferta a Reading contro i London Irish19-13 il finale per i francesi – altra inglese che perde nel confronto diretto con i transalpini. L’apertura segna 14 punti e detta ritmi e tempi dei suoi, con l’ala Rudi Wulff che va in meta al 26′ per il momentaneo +13. Solo quando mancano due minuti alla fine del primo tempo, l’estremo Delon Armitage apre le marcature per i suoi su una ripartenza degli Exiles, con tanto di calcetto dello stesso estremo che arriva prima di tutti per il touchdown. Nella ripresa i padroni di casa non riescono a marcare nuovamente pesante, mentre Wilko non sbaglia e punisce a fondo l’indisciplina degli avversari.

Per la Pool 6dulcis in fundo, corsari anche i London Wasps che vincono 23-16 al Cardiff City Stadium, per l’occasione stadio di casa dei Newport Dragons. Prima il secondo centro Ben Jacobs (23′), poi l’ala David Lemi (45′) e infine l’altra ala Tom Varndell sono gli autori delle mete delle vespette. La prima del pomeriggio è però del trequarti gallese Ashley Smith, per il resto i Dragons si tengono in partita soprattutto per merito dei punti dal piede dell’aperturaJason Tovey: due calci di punizione, la conversione della meta e un drop. Solo tre punti in meno per il dirimpettaio Dave Walder che non marca di drop.
Ed ecco il riassunto di tutte le classifiche, Pool per Pool.

Pool 1
Pos Team P W D L F A F-A TF MP BP Pts
1 Northampton Saints 3 3 0 0 72 56 +16 7 12 0 12
2 Castres 3 2 0 1 62 54 +8 5 9 1 9
3 Cardiff Blues 3 1 0 2 53 67 -14 4 5 1 5
4 Edinburgh 3 0 0 3 60 70 -10 6 3 3 3
Pool 2
Pos Team P W D L F A F-A TF MP BP Pts
1 Leinster 3 2 0 1 76 65 +11 7 10 2 10
2 Clermont Auvergne 3 2 0 1 54 39 +15 5 9 1 9
3 Racing Metro 3 2 0 1 62 68 -6 4 8 0 8
4 Saracens 3 0 0 3 54 74 -20 4 2 2 2
Pool 3
Pos Team P W D L F A F-A TF MP BP Pts
1 Munster 3 2 0 1 84 57 +27 10 10 2 10
2 Toulon 3 2 0 1 56 72 -16 4 8 0 8
3 Ospreys 3 1 0 2 57 57 0 4 6 2 6
4 London Irish 3 1 0 2 52 63 -11 3 5 1 5
Pool 4
Pos Team P W D L F A F-A TF MP BP Pts
1 Biarritz 3 2 0 1 74 54 +20 8 11 3 11
2 Ulster 3 2 0 1 67 59 +8 7 9 1 9
3 Bath Rugby 3 1 0 2 51 40 +11 7 7 3 7
4 Aironi 3 1 0 2 40 79 -39 3 4 0 4
Pool 5
Pos Team P W D L F A F-A TF MP BP Pts
1 Leicester Tigers 3 2 0 1 99 63 +36 12 11 3 11
2 Perpignan 3 2 0 1 93 76 +17 12 10 2 10
3 Scarlets 3 2 0 1 88 107 -19 9 10 2 10
4 Benetton Treviso 3 0 0 3 70 104 -34 7 1 1 1
Pool 6
Pos Team P W D L F A F-A TF MP BP Pts
1 Toulouse 3 3 0 0 86 51 +35 6 12 0 12
2 London Wasps 3 2 0 1 77 60 +17 8 10 2 10
3 Glasgow 3 1 0 2 63 79 -16 5 4 0 4
4 Dragons 3 0 0 3 48 84 -36 3 1 1 1

 

 

Aironi-Biarritz: fotoracconto di una giornata storica

A volte le parole non riescono a spiegare tutto. Perché la vittoria di ieri pomeriggio allo “Zaffanella” sul Biarritz è di quelle che possono cambiare la vita. Se di molto oppure solo di un po’ sarà il tempo a dirlo.
Però a Viadana una giornata così serviva tantissimo. Prima vittoria stagionale, prima vittoria in Heineken Cup, un trionfo che poi assume un sapore particolare perché a socombere sono stati i vice-campioni d’Europa in carica. E poi gli Aironi hanno finalmente dimostrato che stanno diventando una squadra vera, ribattendo colpo su colpo ai baschi, senza mai perdersi d’animo, con una concentrazione feroce e una idea ben precisa di cosa fare e soprattutto come farlo. Merito del coach Phillips, della nuova atmosfera creata dall’arrivo di Guidi come allenatore dei trequarti? Difficile dirlo, forse anche ingeneroso nei confronti di Bernini. Certo è che l’aria che si respira nella franchigia italiana da qualche settimana è molto diversa, meno tesa e più determinata.
Proponiamo una serie di scatti che raccontano un pomeriggio storico.

TUTTE LE FOTO DI UNA GIORNATA DA INCORNICIARE ALLA PAGINA WEB SUL RUGBY DI RADIO R101

Il coach degli Aironi, Rowland Phillips, indica la strada