Dal Mondiale una valanga di soldi alla FIR: Dondi passa all’incasso

Ivan Malfatto per Il Gazzettino

L’Italia dagli utili di Coppa del Mondo 2015 otterrà per la prima volta nella storia della manifestazione la stessa parte delle grandi nazioni. «Come gli All Blacks – spiega il presidente della Fir Giancarlo Dondi – L’abbiamo stabilito nella riunione a maggio dell’Irb. Dovremmo incassare circa 7 milioni di sterline, oltre 10 milioni di euro. Il doppio di quanto ottenuto dai Mondiali in Nuova Zelanda».
È uno degli effetti politici per aver scelto il cavallo vincente nelle ultime elezioni dell’International Rugby Board. Dondi in dicembre al voto ha schierato l’Italia con il francese Bernard Lapasset, rieletto presidente per 14-12 su Bill Beaumont, e sta raccogliendo i frutti. Ha conservato il suo posto nei sette componenti del direttivo, è divenuto presidente della commissione antidoping Irb e incassa più soldi. «Il bilancio federale (circa 38 milioni di euro a stagione, ndr) è ormai composto per il 70% da entrate dell’attività internazionale: Ere, Irb, Sei Nazioni e Coppa del Mondo. A dimostrazione del prestigio goduto dall’Italia». E del potere acquisito. Dondi seguirà infatti la parte di tour estivo della nazionale in Nord America per consolidare la forza della lista Lapasset in
quell’area strategica. «Andrò dai canadesi, che non avevano votato per noi» afferma. A differenza del presidente nordamericano Bob Latham, entrato anch’egli a far parte del direttivo Irb. Prima di partire però c’è il varo della franchigia federale.
«Abbiamo inviato il progetto al board del Pro12, attendiamo il loro via libera per ufficializzarlo, spero arrivi a giorni».
Nessuna dichiarazione in merito quindi. Ma dalla chiacchierata con Dondi si capisce che
la sede sarà Parma, non Viadana o Reggio. «Lo stadio di Moletolo ha già 4.500 posti:
3mila fissi, 1500 con le tribune mobili portate dal Flaminio. Coi lavori arriverà a 5.500. Il tecnico del Comune mi ha detto che inizieranno oggi e durare 2-3 mesi». Sui giocatori per la squadra questa la linea: «Non piglieremo stranieri per migliorarla, ma solo per necessità nei ruoli scoperti». Quindi tutti o maggioranza di italiani. I contratti non sono firmati, ma si sarebbe raggiunto l’accordo sulla parola con circa il 60% degli interessati. Fra di essi Garcia, ex Treviso, Bacchetti e Giazzon del Rovigo.

Dondi annuncia: “La Nuova Franchigia non giocherà a Viadana”. E fa un po’ il vago…

Leonardo Bottani su La Gazzetta di Mantova

«La documentazione è già partita o sta per partire per Viadana. D’altra parte, la mail di richiesta in federazione è arrivata solo martedì o mercoledì». Inizia con un’affermazione che lascia un po’ perplessi la risposta di Giancarlo Dondi al sollecito dell’avv. Guido Martinelli, del foro di Bologna, che sta seguendo la questione della bocciatura della proposta degli Aironi 2 di Silvano Melegari. Dal 21 maggio, giorno del ‘no’ del Consiglio Fir per «insostenibilità economico-finanziaria», a Viadana si attendevano al più presto un documento ufficiale e invece non è arrivato niente. Di qui la protesta del legale fatta ieri tramite la Gazzetta. Dondi minimizza: «La relazione della Commissione che ha dato parere negativo era ovviamente già pronta e credo che sia già stata spedita o, al massimo, lo sarà all’inizio della settimana prossima. E’ certo nel loro diritto avere i dettagli: è solo una questione di poco tempo».
Dettagli, appunto, vale a dire le motivazioni che hanno cancellato il lavoro e gli investimenti
di Melegari e dei soci del Rugby Viadana rimasto alla fine solo nella franchigia dopo
l’uscita di scena anche del Colorno. Dettagli sui quali Dondi fa solo una mezza anticipazione
in mezzo ad altre affermazioni che lasciano, ugualmente, qualche dubbio. In questi
giorni si è vociferato che il progetto Aironi 2 poggiasse su un bilancio inferiore ai 7 milioni
di euro richiesti dal bando.
«Non so – risponde Dondi -. La vicenda non l’ho seguita direttamente e, per di più, il 21 maggio sono entrato che il Consiglio era già in corso. Ma non credo sia stato solo per questo.
Comunque, abbiamo fatto le cose seriamente come sempre. Certo, si può anche sbagliare o
meno. Ma posso garantire che la questione è stata trattata con la più assoluta serietà».
Una di queste affermazioni («la vicenda non l’ho seguita direttamente») cozza contro le affermazioni di Melegari che ha sostenuto più volte di aver parlato in varie occasioni con Dondi dei dettagli e di avergli fornito della documentazione aggiuntiva richiesta, proprio la
sera prima del Consiglio.
La settimana prossima intanto Dondi annuncia che verranno ufficializzati i dettagli del nuovo club filo-federale: «A oggi – conclude – non si giocherà a Viadana: ci siamo sentiti
ma non ci siamo accordati».

Aironi vs FIR, la palla passa agli avvocati

Alberto Fortunati per La Gazzetta di Mantova

Dopo il comunicato stampa della Fir del 21 maggio, nel quale si annunciava la bocciatura della proposta di una nuova franchigia in sostituzione degli Aironi, il Rugby Viadana si prepara a passare all’attacco con un sollecito perentorio nei confronti della Federazione,
che a tutt’oggi ha taciuto di fronte alla richiesta della società presieduta da Silvano Melegari di avere chiarimenti in ordine alle reali ragioni del «niet» alla proposta doviziosamente predisposta dallo staff.
Entro martedì, qualora da Roma non dovessero arrivare risposte adeguatamente convincenti, il Rugby Viadana interverrà presso gli organi federali con un ulteriore sollecito,
come illustra l’avvocato Guido Martinelli, del Foro di Bologna: «Partiamo dal presupposto –
sottolinea Martinelli – che una proposta di questo tipo va, per buona educazione, accolta o
bocciata con un documento ufficiale. Dalla Fir è giunto solo un comunicato stampa, per
di più contenente un falso. L’insostenibilità economica di una società non ancora fondata ma già attiva con fidejussioni è una contraddizione in termini. Viadana ha inviato una
richiesta di chiarimenti, di cui abbiamo conferma della ricezione in Fir via fax e via mail, a
fronte della quale permane un silenzio che fa solo il gioco della scelta di distruggere gli Aironi per ripartire verso l’ignoto con forze meno conosciute. Ogni giorno che passa rende
più arduo il silenzio della Fir e demolisce le possibilità di allestimento di una nuova franchigia all’altezza del prestigio della Celtic League. Di fronte a noi c’è una sola scelta, quella di esigere una risposta formale dalla Fir, per illustrare a quelle realtà economiche private che erano sensibili al progetto e che hanno movimentato 7 milioni di euro le ragioni per le quali sono prese a pesci in faccia. C’è una fidejussione che scade il 30 giugno e sino a quella data è a disposizione di chi volesse accogliere il solo progetto serio inviato alla Fir».

Staibano è una Vespa, è ufficiale

Fabio Staibano è un giocatore dei London Wasps. La notizia era nell’aria da tempo ma ora è ufficiale. Lo comunica il sito ufficiale del club inglese senza specificare la durata del contratto. Staibano era dato per uno dei giocatori certi o quasi della Nuova Franchigia, che ora ha qualche problema in più nel riempire le caselle in prima linea.

Rovigo annuncia: Bacchetti e Van Niekerk restano, Giazzon e Ravalle vanno

Dal sito del Rugby Rovigo

Dopo gli accordi raggiunti nelle settimane scorse per confermare gran parte dei giocatori della rosa della stagione appena conclusa, arrivano le disponibilità anche di Andrea Bacchetti e Joe Van Niekerk.
I due giocatori restano in rossoblu, felici di aderire al progetto sportivo della Società. La Femi-CZ Vea R. Rovigo Delta è soddisfatta della conclusione della trattativa che consente di avere ancora in squadra due dei più forti trequarti del campionato italiano che, con questa scelta, dimostrano, ancora una volta, il loro attaccamento ai colori sociali.
Dopo queste importanti conferme si registrano novità sul fronte delle partenze. Davide Giazzon ha deciso di rispondere positivamente alla chiamata della franchigia federale e si appresta ad intraprendere una nuova esperienza in RaboDirect PRO12. La Femi-Cz Vea, nel ringraziarlo per l’impegno profuso con la maglia rossoblu che gli ha permesso di mettersi in evidenza e meritare l’attenzione dei selezionatori nazionali, augura all’atleta di raggiungere i traguardi che si prefigge operando questa scelta.
Massimiliano Ravalle viene lasciato libero di prendere altre strade. Al giovane pilone catanese vanno il ringraziamento per i tre anni in rossoblu che lo hanno visto protagonista di tante battaglie e l’augurio per una fortunata carriera sportiva.