
Il blog R1823 di Duccio Fumero è il capofila e la locomotiva, ma quest’anno per la nomina dell’Italian Player of the Year – per la prima volta “griffato” La Buttiga Beer Room – questo blog ha fatto da vagone in compagnia di Marco Turchetto, di RugbytoItaly, e Flavia Carletti, de Il Sole 24 Ore.
Bene, abbiamo un vincitore. Anzi, stravincitore.
La terza linea di Gloucester è stato eletto come miglior azzurro dell’anno, precedendo Mattia Bellini e Matteo Minozzi.
Più di 8.000 voti espressi dagli appassionati e dai tifosi dell’Italrugby in queste settimane per scegliere il Buttiga Italian Player of the Year, cioè il giocatore azzurro del 2018. 8.100 voti che hanno visto vincere nettamente una delle sorprese della stagione, cioè Jake Polledri, che si è imposto con ben il 46,74% dei voti (3.786).
Alle spalle della terza linea di Gloucester si è piazzato l’ala delle Zebre Mattia Bellini, con il 25,01% dei voti (2.026), mentre al terzo posto sul podio c’è l’estremo bianconero Matteo Minozzi, che raccoglie il 12,23% delle preferenze dei tifosi azzurri (991).
Ai piedi del podio, ma staccato, c’è Simone Ferrari (azzurro dell’anno nel 2017), che precede Marcello Violi, Tommaso Allan, Tommaso Castello, Leonardo Ghiraldini e Dean Budd, che chiude la classifica.
Jake John Tony Polledri è nato l’8 novembre 1995 a Bristol, in Inghilterra, con i nonni paterni giunti in Inghilterra dall’Italia, mentre suo padre è stato anche lui rugbista, proprio con la maglia del Bristol. Cresciuto rugbisticamente nell’Hartpury College, dal 2017 gioca con il Gloucester nella Premiership inglese. Il 17 marzo 2018 fa il suo esordio in nazionale maggiore nella partita conclusiva del Sei Nazioni 2018 con la Scozia, entrando in campo dal primo minuto risulta uno dei migliori in campo.
Italian Player of the Year – Albo d’oro
2009 – Totò Perugini
2010 – Alessandro Zanni
2011 – Martin Castrogiovanni
2012 – Robert Barbieri
2013 – Alessandro Zanni
2014 – Michele Campagnaro
2015 – Edoardo Gori
2016 – Simone Favaro
2017 – Simone Ferrari
2018 – Jake Polledri
Rispetto la stravincita del ragazzo il quale ha dimostrato di alzare il livello della nostra nazionale, però non capisco come non possa aver vinto Minozzi e che tutti abbiamo quindi dimenticato le 5 mete al 6nazioni e prestazioni superlative sia in nazionale che nel club….e non ditemi per colpa dell’infortunio di Settembre!
ti rispondo per quanto riguarda me, io ho votato polledri, e non minozzi, che ritengo l’unico altro giocatore che ha stupito nel 2018, per il semplice motivo che non si è potuto valutare, da settembre in poi, la crescita e la costanza del ragazzo dopo il boom della stagione prima, mentre polledri ha continuato il suo preziosissimo percorso di crescita, tutto qui
Si ma se on ho capito male io si doveva votare il miglior azzurro dell’anno….nel senso le partite disputate con la nazionale! Se è così ribadisco che era Minozzi il vincitore incontrastato!
io l’ho inteso come miglior giocatore che fa parte della nazionale nell’anno, e, comunque, nella seconda metà della stagione 17/18 minozzi era probabilmente sopra polledri (pur essendo due ruoli e due modi di giocare talmente diversi che ritengo non sia facile capire chi si esprima meglio), mentre la stagione 18/19 deve ancora iniziarla, in realtà, ti ripeto, premio polledri per la costanza, anzi, la crescita di rendimento in nazionale (e non solo) a partire dal 6N 2017, passando per i TM estivi e per finire con i TM di novembre, dove ha dato l’impressione di essere uno dei pochissimi italiani di livello internazionale. minozzi, che vedevo già come fenomeno in U20, lo adoro e non vedo l’ora di rivederlo in campo (perché oltre alle 5 mete sa lanciare il gioco e difendere come pochi altri), ma premiarlo sulla fiducia non me la sento, anche perché ogni stagione può essere diversa nel bene e nel male, metti caso che al club adesso lo conoscano e che gli avversari non gli diano le possibilità della scorsa stagione, ecco che cresce meno, tatticamente, metti che COS decida di metterlo nelle gerarchie, se giustamente o meno è un discorso diverso, dietro a hayward e fargli fare 20 min max a partita o che finisca a fare l’ala anni 80 dove la palla gli arriva tre volte a partita, ecco che il ragazzo viene “disinnescato”, come potrebbe trovare una dimensione migliore e diventare ancora più micidiale, ma non avendone prova ne in un senso che nell’altro, nel mio modo di vedere le cose, non trovo corretto premiarlo per QUEST’anno solare
Io ho votato Allan che quest’anno ha fatto non uno ma tre passi in avanti, ma tra Polledri e Minozzi scelgo tutta la vita il primo e non solo per la nazionale. Polledri con il Gloucester è arrivato in finale di Challenge Cup e si è qualificato per la Champions Cup quest’anno, Minozzi con le Zebre è arrivato ultimo nel Pro14, questo basta a capire l’attuale differenza tra i 2.
Ciao, anch’io sono dello stesso avviso
Senza polemica ovviamente, penso che Minozzi abbia dato all’italia quel X-factor che mancava in area di meta, mentre terze linee, magari non proprio al livello di Polledri ma comunque valide, ce ne erano
Anche il secondo posto di Bellini mi sorprende, perchè non a paragone proprio con Minozzi mi sembra abbia dimostrato molto meno, sicuramente non ha segnato 5 mete al 6N, magari mi sbugiarda di brutto a febbraio e marzo 😀
abbiano quindi dimenticato (non abbiamo…io no di certo)
Semplice… gli italiani mediamente hanno la memoria mooooooolto corta 😉