Il Tinello di Vittorio Munari vola a San Francisco: ai Mondiali di Seven

Da venerdì 20 luglio a domenica 22 la città californiana sarà il centro di Ovalia con i tornei iridati (maschile e femminile) di rugby a 7. Gare che saranno trasmesse in diretta da Eurosport.
Vittorio Munari le commenterà assieme ad Antonio Raimondi e proprio con Vittorio parliamo di un codice divenuto importantissima e che – purtroppo – vede l’Italia ancora una volta in grande ritardo

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10 pensieri su “Il Tinello di Vittorio Munari vola a San Francisco: ai Mondiali di Seven”

  1. In sostanza il 7 è propedeutico al 15 solamente è giocato con giocatori specializzati per questa disciplina soprattutto per l’aspetto velocità

  2. Eh, da un po’ che la menavo con ‘sta roba del Seven… Dopo essermi imbrodato, non posso che annuire a quello che dice Munari: il Seven è l’embrione del rugby a XV, perché bisogna avere le competenze atletiche e tecniche. Il fatto che noi siamo decimi in Europa…dice tutto. E dice molto su chi ha in mano le leve del rugby in Italia (e non intendo solo la Federazione, o questo o quel consiglio federale): avere una visione (anche sognatrice) del futuro non è cosa da queste lande.

    1. sono 10 anni che dico di fare tornei di seven al posto di quel obrobio di trofeo eccellenza che non serve assolutamente a niente.
      A quest’ora avresti un po di più esperienza, senza contare che essendo uno sport altamente spettacolare, avresti attirato tanta gente da altri sport.

      1. Sono d’accordo un po’ su tutto, tranne che sul fatto che un torneo seven al posto del trofeo eccellenza attirerebbe tanta gente da altri sport.
        Se il seven non é giocato “bene” non é cosí spettacolare….

  3. Comunque sembra che adesso tutti scoprono il Seven e capisco che da quando è sport olimpico la disciplina sia diventata più popolare anche a chi di rugby ne segue poco poco. Però il dibattito in sede italiana mi entusiasma poco o niente. Non ci siamo mai occupati del seven ne a livello di Federazione ne a livello di club se non per fare delle mega feste con fiumi di birra e salamelle a gogò. Da quando siamo entrati nel rugby che conta (6N) dovevamo recuperare un gap incredibile con le nazionali più evolute e abbiamo destinato ogni risorsa al XV. È normale che adesso scontiamo uno scarto di formazione, di approccio, di mentalità e di organizzazione. Dove è il campionato a Sette che le altre nazioni hanno? Non c’è quindi continueremo a fare tornei dove, almeno per il momento, prenderemo sonore batoste. Altro particolare ovviamente non avendo un campionato non abbiamo nemmeno arbitri specializzati nel Seven e questo fa si che nei circuiti che contano anche qui non siamo presenti.

    1. scusami ma questi incredibili risultati a XV non li vedo…
      morale della favola, sono state dirottate tutte le risorse per l’alto livello del XV e oggi eccoci qua
      almeno investendo all’epoca sul seven la gente che sapeva giocare a rugby oggi l’avremmo…

    1. In irlanda quelli del seven arrivano prevalentemente fal XV per gli uomini mentre le donne oltre che dal XV da hokey, gaelic, hurling …

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