Finte concussion, drop da ultima spiaggia e un’Italia di non facile lettura: lo Zibaldone del Sei Nazioni

ph. Fotosportit/FIR

Un fine settimana passato in compagnia del Sei Nazioni e di una influenza piuttosto aggressiva che mi ha fatto perdere qualcosa di quanto avvenuto sul campo. Ad ogni modo ecco di seguito un po’ di pensieri sparsi…

Conor O’Shea ha detto nell’immediato post-partita di Italia-Inghilterra di essere “orgoglioso e arrabbiato”. In soldoni: bene la prestazione ma male il risultato. In effetti trovare una collocazione al 15-46 rimediato all’Olimpico non è semplice. Fino a qualche anno fa l’avremmo messa tra le “sconfitte onorevoli”, categoria di cui però si sono giustamente stufati tutti, che somigliava tantissimo a un “vorrei ma non posso”.
In realtà siamo sempre da quelle parti della discussione, anche perché non abbiamo mai davvero dato l’impressione di poter portare a casa la partita, nemmeno quando eravamo vicinissimi nel punteggio agli inglesi. L’Italia non ha giocato male, ha provato a costruire, è stata anche più efficace nelle sue proiezioni offensive rispetto agli standard degli ultimi mesi, ma rimane il problema a monte: quando gli avversari aumentano i giri-motore noi andiamo fuori fase. A ritmi bassi riusciamo quantomeno a rimanere agganciati alla partita, ma appena la velocità aumenta i nostri limiti vengono tutti fuori, e lì il gap è ancora importante. E alla fine chiudiamo la pratica con 30 punti di differenza: che poi molti siano arrivati negli ultimi 10 minuti è poco più di un dettaglio, che le partite durano 80 minuti, non 70.

 

L’Inghilterra esce dal primo turno confermando un po’ i pronostici della vigilia: buona prova con l’Italia, a tratti davvero molto buona. Ultimi 20 minuti da applausi contro un avversario che però era in riserva. Può diventare una squadra impressionante se riesce a mantenere il livello di determinazione e di giusta “cattiveria” per tutta la partita.

 

La Scozia si presenta a Cardiff con la voglia di spaccare il mondo e se ne torna al di là del Vallo di Adriano con le pive nel sacco. Partita esageratamente garibaldina da parte del XV in maglia blu, incapace di variare il piano tattico e l’approccio a un Galles che subisce gli ospiti per poco più di 5 minuti prima di prendere in mano il filo logico del match. Col senno del poi siamo tutti bravi ma un atteggiamento più conservativo avrebbe potuto riportare in equilibrio un match che invece lo è stato pochissimo.
Ottimo il Galles, intendiamoci: Gatland ha dato dimostrazione ancora una volta (sempre che ce ne fosse ancora davvero il bisogno) di saper leggere le partite come pochi altri, ma per saggiare la reale consistenza dei Dragoni la partita di Twickenham di questo sabato ci dirà molto di più di quanto non abbia fatto il match contro una Scozia che ha facilitato il lavoro degli uomini in maglia rossa.

 

Francia-Irlanda è stata una partita bruttina. No, scusate, è stata proprio brutta. Magari intensa ma sicuramente la meno bella delle tre andata in scena nel primo turno. Irlanda involuta che ha giocato un match di continui pick & go, Francia che ci ha messo un grandissimo carattere dimostrando ancora una volta di come non bisogna mai davvero dare per morti i galletti.
Negli occhi di tutti rimarranno gli ultimi 5 minuti di gioco, con un attacco di 40 fasi da parte irlandese chiuso con un drop da 40 metri di Sexton che ha regalato la vittoria al XV in maglia verde. Tifosi e commentatori hanno applaudito l’azione irlandese, hanno sottolineato come siano stati bravi mettere in piedi un attacco da 40 fasi dopo 80 minuti di gioco senza commettere errori e/o falli. Verissimo. Va pure detto che quell’azione andrebbe letta anche in un’altra maniera, esattamente opposta: sottolineando cioè la bravura della Francia a giocare un’azione difensiva in 40 fasi dopo 80 minuti di gioco senza commettere errori e/o falli. E tenendo gli irlandesi a 40 metri di distanza dalla linea di meta. Che il drop è stato un tentativo da ultima spiaggia. Poi se uno ha in squadra ha Jonathan Sexton può cercare anche il jolly, ma sono pronto a scommettere che un drop da 40 metri non era quello che gli irlandesi avevano in mente di costruire. Da 30 metri, magari anche meno, sì, da 40 no.

 

Parigi ci ha regalato anche l’episodio meno bello di questo primo turno di Sei Nazioni 2018. Vediamo come lo racconta Duccio Fumero su R1823: “Stagione finita, invece, per Antoine Dupont, il quale nel finale della partita si è rotto i legamenti crociati anteriori, e al suo posto chiamato Baptiste Couilloud. Proprio l’infortunio di Dupont, però, è sotto indagine da parte degli organi del Sei Nazioni. Il mediano di mischia, infatti, è uscito al 76′ ed è stato sostituito da Maxime Machenaud, il cui posto aveva preso nella prima parte della ripresa. Una sostituzione possibile solo in caso di concussion, visto che Machenaud era già stato in campo. La Francia, infatti, ha chiesto il cambio invocando il protocollo HIA, cioè quello che riguarda i traumi cranici. Ma, come è evidente, Dupont aveva un problema ben diverso dalla concussion, con il ginocchio infortunato. E, dunque, Machenaud non sarebbe potuto entrare in campo e i Bleus avrebbero dovuto difendere il punto di vantaggio in 14 contro 15. Invece Machenaud è entrato. Non è bastato a vincere, ma ora la FFR rischia grosso”.
Nulla da aggiungere se non che è un episodio davvero brutto, eticamente ingiustificabile.

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40 pensieri su “Finte concussion, drop da ultima spiaggia e un’Italia di non facile lettura: lo Zibaldone del Sei Nazioni”

  1. Non condivido il giudizio estetico su Francia Irlanda. Il match e’ stato emozionante per intensita’ e lotta. Per larghi tratti ho trovato piu’ brutte le gare di Italia e Scozia. Ma de gustibus…

  2. Ciao Paolo, rimboccati le coperte che fa freddo

    Per ciò che riguarda l’italia sto rivalutando la prestazione da sufficiente in buona, non dimentichiamoci che l’inghilterra ha messo dichiaratamente nel mirino la nuova zelanda questo novembre e in generale la coppa del mondo l’anno prossimo
    Aver segnato due mete agli inglesi su manovra non è cosa da poco, vedremo alla fine quanti ne avranno segnate gli altri
    Fitness, non sono assolutamente d’accordo sul dire che l’inghilterra abbia aspettato, semplicemente hanno giocato a tutta e noi siamo crollati gli ultimi 10 minuti
    Siamo crollati gli ultimi 10 minuti contro i secondi al mondo… direi che il fitness si sta lentamente adeguando a degli standard accettabili
    L’inghilterra sta marciando secondo programma verso la sfida di novembre ai tutti neri… partitone epocale!!!
    la prima meta inglese è poesia di come si impiegano i dummy runners e di come si manipola lo spazio con Ford, May, Hartley e Lawes che si corrono mezzo campo in orizzontale per creare la superiorità al largo, tutto da prima fase con sincronismo impeccabile e automatismi perfetti

    Francia che non ha un gioco offensivo se non improvvisare
    Difesa mostruosa, Guirado 31 placcaggi ed è anche uscito al 73°… in tutto hanno portato qualcosa come 251 placcaggi… roba allucinante
    Irlanda che secondo me ha bisogno di una registrata anche se fortunatamente la prossima è contro di noi e difficilmente penso li potremo impensierire (numeri 3 al mondo, giusto per ricordarselo)

    Scozia che come dicono oltremanica, “non si è guadagnata il diritto di giocare al largo”, muovendo il pallone a bordo campo senza aver creato un minimo di superiorità numerica in mezzo al campo con palloni portati di qualità e ruck veloci
    Galles che ha completamente negato le ruck veloci scozzesi dominando i BD, Shingler e Navidi sugli scudi e penso inamovibili d’ora in avanti
    Ottimo il gioco piatto sulla linea difensiva stile scarlets, ottima la pressione difensiva
    Dico solo che Gatland aveva previsto di vincere tranquillamente di 20 punti la partita…

  3. Sulla concussion/non concussion, è stato il miglior arbitro al mondo (che sabato per me non è stato all’altezza) a fare chiaramente il gesto della concussion subito dopo aver fischiato. Quindi non capisco perchè la FFR dovrebbe aver colpe, ha semplicemente approfittato di un errore arbitrale.

    1. Beh… è lo stesso arbitro che chiede esplicitamente due o tre volte: “Mi confermate che il giocatore esce per protocollo HIA?” Facendo ben intendere che sa che non è vero. E poi va a spiegare al capitano irlandese e gli dice (non ricordo le parole testuali ma il succo se ricordo bene): C’è il medico che ha chiamato il protocollo HIA, non è mio compito sapere se è vero o no, non posso far altro che permettere la sostituzione.

      1. Ok, ma allora come si spiega il gesto che ha fatto Owens subito dopo aver fischiato? È la convenzione per “fermo il gioco per infortunio grave”?

  4. Beh, mi pare giusto che in qualche maniera la Francia paghi! E’ stata una furbata….poco furba! Dai come si fa, applichi il protocollo per le concussion e questo esce zoppo. Per fortuna non aveva preso una botta sulle palle altrimenti avrebbero applicato la concussion perché testa di cazzo!

  5. Ma no, invocare la concussion per sostituire un giocatore infortunato si può fare: è già avvenuto in un altro campionato, ma non ricordo di quale Paese…

  6. Delle squadre si è detto di tutto e di più. Ma due cose mi hanno colpito particolarmente in questa prima giornata, il killer instinct dell Italia nell andare in meta; gli ottimi arbitraggi di tutte e 3 le partite.

  7. …era da qualche anno che non vedevo l’Italia così. E’ vero che le partite durano 80 minuti ma stavolta davvero il risultato non corrisponde a quanto visto. E’ vero che l’Inghilterra potrebbe esser stata più intensa dall’inizio, ma è anche vero che anche l’Italia è colpevole di non aver realizzato quello che era nelle condizioni di realizzare e che alla fine è crollata.
    Da anni mi sembra che soprattutto atleticamente le squadre vincenti ci “sverniciano”. Il recupero su Boni, mi spiace far nomi, e la rincorsa del medesimo su Watson in fuga sono cose che fanno male. Ed è proprio qui che mi sembrano eccellenti Campagnaro e Minozzi. Non il peso, ma il complesso velocità-potenza-agilità. E anche mani e piedi. E intelligenza.
    Mi rendo conto che non ho detto poco, mi rendo conto. Ma il rugby è questo. E’ uno sport totale. E non considero tenuta mentale, sacrificio, etc etc
    Difficile non essere una grande persona se sei un buon giocatore.

    Però sono curioso stavolta di vedere come ce la caviamo nel prosieguo del torneo. Il progresso c’è!!!

    🙂

    1. il recupero su Boni, se non sbaglio da parte di Ford, è dovuto al diverso lavoro fatto dai 2 giocatori durante la partita, l’azzurro ha portato avanti parecchi palloni quasi sempre andando a percuotere la difesa ed è arrivato a quel punto in riserva di gambe, mentre Ford non dico che si sia riposato ma la differenza del lavoro tra lui e Boni è abissale sotto il punto di vista fisico….

      1. Certamente non si può colpevolizzare Boni x aver subito quel recupero.
        L’unico appunto che, secondo me, gli si può fare in quell’occasione è di non aver calciato lontano il pallone una volta accortosi di non poter fuggire al placcaggio, magari avremmo messo pressione agli inglesi nei loro 22.

      2. Bangkok, hai ragione. In quella situazione Boni avrebbe dovuto calciare e portare pressione sui loro 22. Ma quando uno comincia ad essere stanco, non lo è solo per le gambe ma anche per la capacità di prendere decisioni. A me Boni è piaciuto parecchio; ha compiuto più di un errore in questo match, ma ha anche la capacità di prendere il vantaggio ed è diventato un ball carrier interessante.

    2. …non volevo colpevolizzare Boni. Che concordo stia crescendo dalle prime volte che l’ho visto nelle Zebre. Resta il fatto che, anche se in riserva, sembrava camminasse rispetto all’avversario. E quando doveva recuperare su Watson non era in riserva. Come ho scritto, ho portato l’osservazione ad un discorso più generale. Sarei curioso di leggere una tabella comparativa sui tempi sulle distanze brevi per sapere quali sono i nostri tempi rispetto a quello degli altri atleti tier1 e, già che ci siamo, tier2.

      1. Watson ne batte tanti in premier e se giocasse nel SR ne batterebbe tanti anche laggiù

      2. Watson per me in questo momento è l’ala più forte al mondo assieme a Rieko Ioane!

  8. Il comportamento della Francia è stato patetico (si possono perdere le partite ma quando perdi la dignità è brutto)

    Owens è stato purtroppo il peggior arbitro della settimana sbagliando a destra e a manca (anche se sembra, visti alcuni precedenti, che non abbia troppe simpatie per i franzosi)

    Domanda per arbitri: Murray sta per prendere il pallone che è contestabile, Vaiallamarina parte e lo placca ma Murray finge solo di prendere e così c’è il fallo perchè il franzoso è andato sull’uomo invece che sul pallone. Nelle mischie è vietato fingere di prendere il pallone, vale anche nelle ruck o nel gioco aperto?

    1. É gioco dal momento in cui il giocatore solleva il pallone da terra non é sufficiente che abbia le mani sul pallone…

    2. Non sono arbitro, ma se il pallone è contestabile il giocatore francese avrebbe dovuto pensare alla palla, e non ad andare a placcare l’uomo. So che in frazioni di secondo è difficile decidere cosa fare, però dovresti sempre pensare a recuperare il pallone.

      1. Rispondo qua alla tua domanda di sopra.
        Io ti do la mia interpretazione

        Dopo qualche secondo che il giocatore è a terra fermo Owens ferma il gioco e richiama i sanitari indicando la testa con entrambe le mani. Entrano i sanitari e, come tutti noi, anche lui vede che non lo curano per la testa bensì per il ginocchio. Poi avviene il cambio dichiarato per protocollo HIA (richiesto dal medico) e ci si collega a quanto sopra descritto.

  9. Sinceramente trovo che la prestazione dell’Inghilterra domenica non possa bastare x battere l’Irlanda, Galles o Francia nei prossimi impegni.. han giocato a sprazzi in attacco e in difesa non si sono dannati l’anima.. l’Italia ha fatto quel che ha potuto ma è a distanza siderale.. speriamo d’incontrare un’Irlanda con i titolari, che gestiscano le forze in vista dei prossimi impegni. piuttosto di new entry che ambiscono a una maglia da titolare..

  10. confesso che la quasi totalita’ dei commenti post ITA/ENG mi avevano lasciato perplesso. Non mi era parso di avere visto questa Italia cosi’ volitiva. Le parole di Calamai su OR mi avevano lasciato quel certo non so che di velina federale per esempio, ma tant’è…

    Poi, per fortuna mia, leggo questo intgressante articolo di Stefano Franceschi e faccio pace con la mia autostima

    http://www.ilneroilrugby.it/2018/02/06/nazioni-beata-giuventu/

    per caso ieri sera ho visto “Chi ga vinto” documentario di Marco Paolini sul rugby. Conversando con Pierre Villepreux (siamo nel 2008) gli chiede, testuale:”Il 6 nazione pio’ essere una cosa che aiuta (il rugby italiano” a diventare adulto?” Villepreux : “a una condizione: sapere utilizzare la visibilita’ che da’ la possibilita di giocare a questo livello.Per esempio penso che la bella figura dell’ Italia l’anno scorso nel 6Nazioni debba essere utilizzata al piu’ presto possibile per crescere ancora e dare soprattutto la possibilita’ di avere una base piu’ grande e strutturata”

    apparentemente fuori tema, invece secondo me parole altamente attuali e profetiche

    1. Centra poco ma vengono citati due persone : Paolini e Villeprex che ieri sera 6/2/2018 hanno ricevuto a Tv il primo il Totila d’oro assieme ad altri tre signori ,che è la Max onorificenza del comune di Tv , il secondo la cittadinanza onoraria .
      Complimenti.

    2. Beh non so se il nero abbia mai giocato a qualche sport ma se lo ha fatto evidentemente non ci ha capito nulla.
      I nostri ragazzi viovani e vecchi merifano tufti gli applausi di sbrocco:
      perché hanno giocato contro la squadra più forte in europa e prossima campionessa del mondo.
      Perché hanno giocato contro giocatori che fisicamente e tecnicamente superiori.
      Perché hanno una base e un sistema di formazione infinitamente superiore al nostro.
      Nonostante tutto per vincere hanno dovuto fare il 60% circa di placcaggi superiore al nostro.
      Quindi si son vuti impegnare e i nostri hanno dato tutto quel che avevano ed anche di più.
      Che si chi alle balle spaziali che è meglio.
      Tifa viola come me beh ora cambio squadra!😂😂

      1. Ma se guardi solo la luna poi fai un tonfo.
        Cmq continua a dar credito al nero che vincerai.

  11. sulla concussion segnalo questo articolo interessante (giornale irlandese di Belfast): https://www.belfasttelegraph.co.uk/sport/rugby/six-nations/if-its-hard-enough-to-recognise-concussion-its-more-difficult-to-identify-when-there-isnt-one-36571557.html

    a quanto pare il medico che ha attivato il protocollo è indipendente (e non quello della Francia) e l’ha fatto a seguito della segnalazione di Owens, a sua volta avvisato dall’assistente; di lì in poi l’automatismo del protocollo segue il suo iter. Per di più nessuno ha autorità di fermarlo, tanto meno l’arbitro, anche per questioni legali (pensate a un arbitro che ferma il protocollo dichiarato da un medico per una sua impressione e poi il giocatore dopo due giorni sta seriamente male). Tant’è, è chiaro che la Francia se ne è avvantaggiata, ma forse non con dolo.

    1. Non è come dici tu!
      Charabas ha iniziato il protocollo e owens è stato allrtato dal guardialinea.
      Charabas dopo aver visto che si trattava del ginocchio non proseguiva col hia.
      L’indipendente (?) medico francese ( di nazionalità) ha insistito col protocollo.
      Mia congettura maligna:senza hia la francia doveva giocare in 14 senza il mediano.

      Ma tanto hanno perso lo stesso e ben gli sta! 😂😂😂😂

      1. Riportavo punto di vista del giornale (irlandese peraltro). Comunque, non fraintendere, la sconfitta francese è cosa sempre buona e giusta anche per me 😉

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