Spazio Elettorale – Un appello di Gianni Amore

Ricevo e pubblico

DEPOLITICCIZARE IL RUGBY ITALIANO
La mia esperienza rugbystica, quella di Presidente Regionale e in questi ultimi mesi, quella di Candidato alle Elezioni Federali che mi ha visto entrare in contatto una dopo l’altra con le regioni italiane, mi ha evidenziato una situazione che anch’io come tutti, sto accettando passivamente da anni e che oggi invece ho capito debba essere fortemente combattuta per eliminarla.

Parlo della sottomisione del movimento rugbystico italiano alla politica, quel tipo di politica che con le sue subdole armi riesce a confinare, zittire, umiliare quelle sane risorse e quei principi, sinceramente orientati al bene del rugby giocato.

Questa nemica della crescita, dell’entusiasmo, del rischio che in periodo di elezioni punta a condizionare le scelte, deviandole verso situazioni predeterminate da pochi, costituisce un comportamento antisportivo che consente di far gareggiare solo alcuni e di ridurre al silenzio voci più deboli, stroncando iniziative sane, nuove e forse decisive.

Questa politica trova sempre dei servitori prezzolati che non si vergognano di compromettersi pubblicamente di fronte all’esercizio della libertà personale di qualche ardito che non intende obbedire ad ottusi ordini di scuderia, episodi che il giorno dopo diventano notizia giornalistica di un malcostume di fronte al quale nessuno più si indigna, facendolo rientrare nel novero di normali schermaglie di potere.

Ecco spiegati 16 anni di impero ininterrotto che negli anni è riuscito a modificare geneticamente regioni, da passionarie protagoniste del rugby italano a fedeli e sottomesse servitrici del potere, che rinunciano al confronto, al ragionamento, ad operare una scelta democratica e consapevole.

Non ho mai inteso darmi per vinto pur a conoscenza di queste situazioni blindate con le quali ancora mi scontro e mi scontrerò, ma se diventerò il nuovo Presidente farò di tutto per raggiungere questi obiettivi.

1. evitare a chi voglia candidarsi alla Presidenza di trovare difficoltà tali da richiedere un eroismo incosciente
2. evitare che l’attività e le scelte dei Comitati Regionali debbano essere controllate da plantigradi amanti dell’antiquariato
3. impegnarmi perchè il prossimo voto sia on-line, per far partecipare tutti attraverso una libera espressione della propria società, senza condizionamenti e ricatti

Tutto questo attraverso la creazione di nuovi dirigenti tramite la formazione e la modifica dello statuto federale per disincentivare le lunghe reggenze.
Nessuno potrà più dire “..solo io sono capace di gestire la FIR”, perchè tanta dannosa e inutile arroganza allontana l’intelligenza, e gli uomini che ne sono portatori dal nostro sport.

Perchè dobbiamo avere figure che invece di infilare la testa in un sacco o di usare abilmente calcolatrici politiche o di delegare al di fuori di sè i problemi della propria società, partecipino attivamente e consapevolmente, con l’esperienza dei propri problemi, alla vita del rugby italiano.

Vi aspetto a Roma per cambiare le cose

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5 pensieri su “Spazio Elettorale – Un appello di Gianni Amore”

  1. Ottimo il voto on-line.
    Non solo per per le elezioni ogni 4 anni ma anche per sondare la base dei tesserati ogni volta che almeno 3 consiglieri federali sottoscrivano una proposta.

  2. Che dire, difficile essere contrari alle dichiarazioni di intenti di Gianni Amore, manca solo che aggiunga alle sue proposte la generale distribuzione a tutti i club di rugby italiani di 50.000 euro annui e ci troveremmo di fronte al mondo (rugbistico) ideale. Ideale, appunto, come idealista, questo mi sembra Gianni Amore, un po’ troppo esagerato nel volere tutto subito (VOTO ON LINE? Interessante, quanto costerebbe al movimento l’introduzione di un tale livello, anche invidiabile, intendiamoci, di democrazia e trasparenza e quali e quanti altri capitoli, invece, sarebbero sacrificati per mancanza di fondi già spesi per questa rivoluzione web?). Forse sarebbe più realistico proporre, in prima battuta, pochi ma più raggiungibili obbiettivi per rimandare ad un secondo round la definizione dello sviluppo sucessivo. Insomma, troppo rivoluzionario nei modi, ma anche nei programmi, in una parola: Idealista. Al movimento rugbistico italiano serve, invece, pragmatismo, focalizzazione su pochi e strategici temi e caparbietà nel volerli perseguire nel breve, nonchè visione internazionale.

    1. Non credi forse che siamo arrivati ad un tale livello di mafia e di malapolitica sportiva che forse vale la pena essere anche un pò idealisti all’inizio e ,strada facendo affrontando i tanti problemi, magari diventare più pragmatici. Perchè dovrebbe essere impedito di fare da subito le cose che occorre fare ? Tra le cose elencate non vedo un grande dispendio di soldi, ma solo buone intenzioni e proclami morali , non c’è niente di rivoluzionario. Chiederei piuttosto al sig Amore nel concreto come pensa di affrontare e gestire praticamente l’attività di base , l’alto livello , i rapporti con i club, la promozione , come pensa di riuscire a portare più appassionati negli stadi ecc ecc.

    2. Si può sembrare idealisti quando il parametro di conoscenza di quanto può fare con l’ INFORMATION COMMUNICATION TECHNOLOGY è basso. In Italia sembrano sogni, cose che in USA si stanno facendo da anni con gli stessi prodotti che comperiamo anche in Italia, ma che sottoutilizziamo. Io lo faccio di lavoro e sono allibito nel vedere che la mentalità del nostro paese fatica così tanto ad adeguarsi, trincerandosi dietro la convinzione che siano solo idee di sognatori. Tu non sai quanto costa organizzare una videoconferenza, assegnare ad ogni società un iPad per essere sempre in contatto con la FIR. Ti posso garantire che molti non verranno a Roma perchè è uno spostamento che costa 500/600 €….e organizzare il voto on-line non sottrarrebbe risorse economiche alla FIR, ma anzi le farebbe recuperare oltre ad una maggiore incomparabile efficienza e comunicazione. Se mai il problema può essere statutario e lì entriamo nel campo della burocrazia molto meno veloce dell’ITC. Con lo stesso sistema, sai che molte squadre si garantiscono la consulenza continua di tecnici dell’emisfero sud, non prendendo l’aereo, ma con la video assistenza? Informati, resterai stupito. Ciao

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