Elezioni FIR: Amore rilancia dalla Lombardia e accusa il duo Gavazzi/Dondi

Paolo Carbone per La Prealpina

«Se vogliamo aumentare tesserati e club non abbiamo bisogno della palestrina per giocare ma di un campo di 100 metri per 70». Idee chiare per Gianni Amore a meno di due mesi dal 15 settembre 2012, data nella quale la Fir andrà alle urne senza Dondi, da 16 anni presidente della federazione. Alfredo Gavazzi e Amerino Zatta i carichi pesanti,
Gianni Amore, presidente del comitato regionale siciliano, è il pericoloso outsider per la poltrona federale.
59 anni, esperienza sul campo da giocatore prima (scudetto con l’Amatori Milano) e allenatore poi (tra gli altri Parabiago), per passare dietro la scrivania e risollevare le sorti della regione Sicilia, fucina di giocatori interessanti nonostante mille difficoltà, a cominciare dagli impianti. E proprio sull’impiantistica c’è un importante capitolo nel suo programma con un investimento previsto di 4 milioni di euro, il 10% del budget federale dichiarato.
«Per aumentare quantità e qualità -ha detto Amore – si deve intervenire utilizzando quelle risorse che fino ad oggi sono state male utilizzate e per questo verrà destinata una cifra
otto volte superiore all’attuale per il recupero di impianti esistenti o per la realizzazione di nuovi». E Varese, Tradate, Busto e Cassano Valcuvia potrebbero essere molto interessate.
«Conosco bene queste parti come quelle dell’altomilanese. Ho amici qui e ritengo siano zone che potrebbero essere ben rappresentate nella massima serie, il potenziale c’è, il materiale anche. Come? Le realtà locali devono mantenere la propria identità e cercare di andare più in alto possibile. Se poi ad esempio Varese dovesse essere la società di vertice della zona, perché non poter essere quella capofila che potrebbe portare alla creazione di una nuova squadra di alto livello?». In sintesi parliamo di franchigia a carattere provinciale o poco più, oggi un’ utopia (ma non troppo…) però la strada da percorrere è questa e per favorire ciò
Gianni Amore ha l’asso nella manica. «Se verrò eletto – ha svelato – nel mio staff troverà spazio Gino Vinella con l’intento di creare una lega delle piccole società che tuttora non hanno peso e rappresentanza». Il programma c’è, gli altri candidati, Gavazzi e Zatta, hanno il loro, le idee sono tutte buone quindi perché votare Gianni Amore? «Perché non
sono condizionato né sostenuto da nessuno. Non ho nessun impegno con alcuna società, posso essere solo quel dirigente imparziale che serve. Oggi gli altri contendenti alla
poltrona federale sembrano non avere le medesime caratteristiche, e non basta dare le dimissioni dalle altre cariche. Ricordo inoltre che l’articolo 2 comma 3 dello statuto federale parla di democrazia, uguaglianza e pari opportunità: non dev’essere più disatteso. Per esempio un presidente federale, Dondi, non avrebbe dovuto presentare il suo “delfino” (Gavazzi ndr): questo è contravvenire a più di un articolo del regolamento di giustizia».
C’è chi parla di accordi con uno o l’altro candidato «ma allo stato attuale – dice Amore
– non c’è nessun accordo e nessuna unità d’intenti all’orizzonte». (…)

13 pensieri su “Elezioni FIR: Amore rilancia dalla Lombardia e accusa il duo Gavazzi/Dondi”

  1. Con la chiosa che sarebbe opportuno da parte di tutti i concorrenti dichiarare che si intenda rispettare tassativamente la pubblicità di appalti, forniture, consulenze, assunzioni, servizi pubblicitari, finanziari, logistici, assicurativi, immobiliari, ecc. Tanto per cambiar registro.

  2. il problema infrastrutture è giusto ma tante volte anche se hai i soldi il comune preferisce destinare capi al calcio o tenerli fermi perchè c’è un futuribile interesse calcistico piuttosto che darli al rugby, tristessa assoluta

  3. Gianni io ti ringrazio comunque perchè almeno hai la visione del vero rugby che c’è in italia dietro l’olimpico….un rugby di amicizia e fatica e di piccole formichine che lavorano giorno e notte perchè i nostri figli crescano con sani principi quale questo sport insegna.. ci sono tantissimi problemi e bisogna partire dal basso e poi in alto..3 franchigie e 2500 accademie…ma siamo in RUSSIA SOVIETICA?

  4. Devo dire che ogni volta che Amore parla dice cose molto sensate e sembra veramente dimostrare che vule partire dalla base per costruire il futuro del rugby italiano cosa che attualmente non viene fatta.

    1. In Italia tutte le volte che qualcuno dice cose sensate e centra perfettamente il nocciolo del problema, viene sistematicamente non considerato. A tutti i livelli e di qualsiasi argomento si tratti.

  5. Eddaiiiiiii………………..
    Giannino e Amerino, un piccolo sforzo di umiltà, unitevi, almeno avremo la (quasi) certezza che la Fir verrà rinnovata e che (finalmente) le cose cambino!

    1. Invece meglio che per il momento corrano separatamente rappresentando due alternative nuove alla cntinuita’ di Gavazzi, entrambi parlando dei loro programmi e ostrando come entrambi sian di sicuo meglio di Gavazzi e come questo sia inadeguato in confronto ad entrambi i suoi aversari…un accordo oggi suonerebbe molto come una mossa puramente politica e che farebbe il ioco di Gavazzi.

      1. quoto stefo..mi hai convinto!..ero sicuro fosse necessaria un’unione preventiva per vincere le elezioni, ma ora puzzerebbe un po di “responsabili” il partito di scilipoti!

      2. Secondo me mezeena anche strategicamente ora come ora non avrebbe senso…Amore e’ il candidato “debole” senza dubbio, ma puo’ mangiare voti al sud piu’ a Gavazzi che a Zatta che secondo me al Sud soffrira’ per l’idea “Zatta=Benetton, grossi clubs veneti con Zatta se votiamo lui il rugby sara’ solo Veneto” ed al nord secondo me se Zatta fa una buona campagna mangera’ voti piu’ a Gavazzi che Amore…tempo per alleanze ce n’e piu’ vicino alle elezioni, ora come ora Amore e Zatta se giocano bene le loro carte possono indebolire Gavazzi piu’ che dannegiarsi a vicenda…poi per carita’ magari mi sbaglio di grosso ma al momento vedrei assurdo che uno si ritirasse per entrare in un “ticket” con l’altro.

      3. vero, è molto piu sensato..la cosa che mi preoccupa un po, sono le dichiarazioni di alcuni dirigenti di società che si son gia schierati con gavazzi, cosi per partito preso e disertano e fanno disertare gli incontri che dovrebbero servire per discutere dei problemi e dei programmi del rugby italaino..remano contro chi ci mette impegno e passione senza manco sentire quel che hanno da dire..ho apprezzato la battuta di amore sui campi! qua in sardegna si contano sulle dita di una mano, inversamente proporzionale alla passione di moltissimi sardi

  6. d’accordo pienamente con stefo che un accordo suonerebbe stonato, oggi, e che correndo separati i due candidati alternativi possano ancora limare quella che, personalmente, credo sia una esistente maggioranza del candidato della continuità… ma ad un certo punto dovranno decidersi per un patto di desistenza, altrimenti rischiano di fare (se va loro bene) uno il 15%, l’altro il 35%, con il rimanente 50% dei consiglieri comunque di fede lealista, e con nessuno dei due candidati alternativi in consiglio (o a qualcuno risulta che ci si possa candidare sui due tavoli?) … il problema è che in mezzo c’è agosto con i sui ritmi ed i suoi riti, e mentre in altre realtà riprende il campionato maggiore, e comunque ci sono fior di “test-match”, da noi si va al mare… e quando si ritorna molta della aggressività e della voglia di cambiamento rimane sotto l’ombrellone… mah!

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