I Cavalieri non ci stanno e rispondono a Wakarua

Questa mattina la dura lettera di Rima Wakarua ai tifosi dei Cavalieri per spiegare la fine della sua avventura a Prato. Ora la risposta dei Cavalieri…

Il Rugby Club I Cavalieri Prato,

in riferimento alle dichiarazioni del giocatore Rima Wakarua ritiene sia doveroso fare le seguenti precisazioni.
Rima Wakarua è stato il primo giocatore della rosa con il quale il nostro staff tecnico si è confrontato per la programmazione della stagione 2012/13 e la conseguente campagna acquisti. La proposta fatta a Rima prevedeva che rimanesse come giocatore e prevedeva un suo inserimento nello staff tecnico in qualità di skills coach, proprio per le sue indiscusse qualità e conoscenze in merito e perché consapevoli che quella dello skills coach sia diventata un figura importante per competere ad alti livelli. L’offerta economica proposta al giocatore è stata in linea con quella fatta agli altri atleti, nell’ottica di una filosofia di investimenti improntata al futuro e basata su giocatori di talento.

Il tema economico dell’offerta non è stato, legittimamente, accettato dal giocatore, il quale ha dichiarato di avere altre opzioni più importanti a livello economico da valutare.

A seguito del rifiuto di Rima, lo staff tecnico ha cercato di ovviare a questa pesante mancanza andando ad agire sul mercato e valutando diverse opzioni. Le scelte sono ricadute sui nuovi acquisti Della Rossa, Violi e Ragusi e sul materiale umano già presente in squadra, con i rinnovi di Alberto Chiesa (autore di una splendida Nations Cup come n°10) e Filippo Vezzosi (già provato in questo ruolo in passato), precludendo di fatto altro spazio in rosa.

Nell’ultimo periodo, a campagna acquisti già ultimata, i contatti tra la società, nella figura del presidente Fabrizio Tonfoni, e il giocatore erano ripresi nell’ambito di una collaborazione di Rima Wakarua come assistente allenatore della franchigia toscana Prato-Sesto, fatto che avrebbe in parte garantito la quadratura economica al giocatore-allenatore neozelandese.

Solo a questo punto arriva il no dello staff tecnico al reintegro del giocatore in squadra, in quanto non rientrante più nei piani per la prossima stagione agonistica, essendo la rosa de I Cavalieri già coperta in quel ruolo a seguito della succitata campagna acquisti.

La società, sentito il parere negativo dello staff tecnico, ritiene che, purtroppo, allo stato attuale non esistano i presupposti per un possibile accordo con il giocatore.

Il Rugby Club I Cavalieri desidera ringraziare sentitamente Rima per quanto fatto, fuori e dentro il campo, in questi anni per il club e per il movimento rugbistico toscano e augura al giocatore, e a tutta la sua famiglia, tutto il meglio per il futuro.

12 pensieri riguardo “I Cavalieri non ci stanno e rispondono a Wakarua”

  1. Direi che così e’ un po’ piu chiara la questione…. Rima ci ha provato di nuovo a tirarla alle lunghe ed e’ rimasto fregato….. Pensasse un po’ meno ai soldi……..

  2. Mah…quando leggo “materiale umano” ho i brividi. Mi sembra che anche la dirigenza non abbia brillato da quel punto di vista…

  3. non capisco perchè ricontattarlo, se il ruolo era già coperto o coprire il ruolo e poi richiamarlo? c’è qualcosa che non torna in entrambe le versioni

    1. gian l’essenziale è proprio lì…perchè ricontattarlo? Secondo me super figo Frati l’ha intesa come una manovra della società che avrebbe parcheggiato Rima in quel ruolo in attesa di dare al succitato tecnico il ben servito…ecco spiegato il perchè il giocatore non rientra più nei piani per la prossima stagione agonistica( io la leggo in questa maniera)

  4. Ma sinceramente uno come Wakarua è proprio essenziale all’Italia? Ovunque sia andato si è distinto per la sua arroganza e per le richieste economiche esose. Dal punto di vista dell’economia del gioco poi siamo sicuri che valga come investimento? Ok gran bel piede ma se non sa nemmeno fare un placcaggio a cosa serve? meglio dare spazio ad altri, giovani, più completi tecnicamente anche se meno precisi dalla piazzola, un dieci mete all’anno in meno prese contano eccome

    1. Wakarua è quello che ci ha fatto vincere un paio di partite alla RWC 2003. Non è nè O’Gara nè Mornè Steyn, per restare in tema di quelli che conoscono poco l’arte del placcaggio, ma un giocatore così (“point-machine”) serve sempre. Ora forse però è meglio dare spazio ad altri.

      1. se è per quello O’Gara e Steyn non conoscono neppure il gioco alla mano…quelle poche volte che muovevano palla in alcune situazioni han pure combinato delle gran frittate 🙂

  5. emblematico il fatto che Presidente e staff tecnico dei Cavalieri non si parlino (almeno stando al comunicato qui sopra…)

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