Elezioni FIR: boicottaggio? Gianni Amore si rivolge al CONI e sporge denuncia

Gianni Amore, candidato alla presidenza FIR, aveva già denunciato una sorta di boicottaggio che si starebbe verificando nei suoi confronti da qualche tempo a questa parte: sale e luoghi di incontri con i presidenti delle società dei vari comitati regionali prima concesse e poi tolte, minacce più o meno velate nei confronti dei delegati che vogliono prendere parte a quegli stessi incontri. Questa la denuncia di Gianni Amore nei confronti di chi attualmente gestisce la federazione. Una protesta non più verbale, perché il presidente del Comitato Regionale Siciliano si è rivolto formalmente al CONI, e più precisamente agli Affari legali del massimo organo sportivo italiano, dove ha sporto denuncia.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza di Gianni Amore è caduta in Lombardia: qui il candidato alla presidenza FIR ha presentato domanda per poter incontrare i presidenti dei club regionali in una sala della sede del CONI di via Piranesi a Milano. Il CONI gli ha detto che doveva rivolgersi al presidente del comitato regionale della federazione di appartenenza, e cioè Angelo Bresciani. Da quest’ultimo Amore ha però ricevuto un netto rifiuto perché, questo avrebbe detto Bresciani, “non concedo la sala a nessuno dei candidati in corsa per la poltrona di presidente FIR”.
Lo scorso sabato 30 giugno però – e questa è la denuncia di Amore – al termine dell’assemblea delle società lombarde, Alfredo Gavazzi avrebbe preso parola e fatto una vera e propria arringa elettorale.
Ho contattato il presidente del comitato regionale lombardo Angelo Bresciani che conferma quanto avvenuto, ma con prospettive diverse: “Io la sala la prenoto solo per esigenze del Comitato e basta. Non la prenoto per nessun candidato, nemmeno per Gavazzi, e vorrei che  questo fosse molto chiaro”.
Però Gavazzi ha potuto parlare e fare un intervento elettorale: “Vero, verissimo. Gavazzi però era presente come invitato in qualità di consigliere federale e l’assemblea presente lo ha anche nominato presidente della riunione. Dopo la votazione sul bilancio l’ordine del giorno prevedeva gli interventi dei presenti. Tra gli altri ha parlato anche Gavazzi, ma io non ho dato la sala a Gavazzi. La differenza può sembrare sottile ma non lo è”.
Poi Bresciani precisa: “Gianni ha fatto una riunione qui a Milano il mese scorso senza problemi. Quella volta la sala l’ha concessa il CONI e io non ho detto nulla. Ora, non so perché questa volta il CONI ha dirottato su di me la decisione, ma io confermo la mia posizione che è chiarissima: non prenoto spazi per nessun candidato federale. Nessuno”.

50 pensieri riguardo “Elezioni FIR: boicottaggio? Gianni Amore si rivolge al CONI e sporge denuncia”

  1. cose dell’altro mondo….e dopo volete che il movimento entri tra i primi dieci al mondo? se partiamo da zero e facciamo da soli una riunione di tutte le società con un programma scritto per obiettivi di tutte le categorie mandiamo a casa tutti sti buffoni…gianni se è tutto vero mi dispiace ma ero straconvinto che questo succedeva…ripeto: prova a sentire la sponda veneta e fate na cordata o ci troviamo fra 16 anni a competere con lo zambia..

      1. ma cosa c’entro il losco figuro col lombardo?
        non è che come qualcuno ha detto si sta calciofilizzando il rugby?

  2. Soleva dire il giornalista Aldo Giordani che le federazioni sportive del CONI si basavano (basano?) su una legge dell’epoca fascista per cui, se un tesserato sporge denuncia contro di esse alla magistratura ordinaria, viene automaticamente espulso dalla federazione d’appartenenza (quindi non può più praticare quello sport a livello professionistico). Non so se nel frattempo tale legge sia cambiata.

    1. Clausola compromissoria, nel caso il tesserato si rivolga alla giustizia ordinaria. In questo caso si è rivolto al CONI.

      1. esatto ed esiste tuttora eccome!non so quanto possa aiutare amore questa sua denuncia, dal momento che la fir al coni ci sguazza alla grande..almeno spero gli organi deputati al controllo ( se mai esistono, ma penso si) garantiscano par condicio..anche se è indubbio che gavazzi abbia già innumerevoli vantaggi e assi nella manica da giocare..ma sto 3 candidato?che aspettano dal veneto???che gavazzi si garantisca una maggioranza bulgara come il padrino???

    1. Non nascondiamoci dietro a un dito. Il signor Angelo Bresciani adduce delle motivazioni puramente formali, mentre nella sostanza ha permesso a Gavazzi di fare campagna elettorale. Se fosse stato coerente avrebbe detto a Gavazzi che quella non era la sede adatta. Sono bizantinismi dalle gambe corte.

      1. di fatto un consigliere federale, a pieno titolo presente ad una riunione di una strutura di cui è membro, ha fatto un comizio elettorale… gli altri presenti sono (e saranno) in grado di valutare la coerenza o la prepotenza di tale atteggiamento, e se dovrà o meno essere premiato o sanzionato nel “segreto ” delle urne… è una questione di stile ed etica, ma se la linea del presidente del CR lombardo è quella di non concederea la sala ai “candidati”, sarà bizantinismo, non è lui il responsabile… però potrebbe (meglio ancora dovrebbe) censurare l’intervento fuori sacco del “candidato” consigliere che approfitta di un palco istituzionale per fini personali…

      2. Rabbidaniel…. giusta osservazione….. purtroppo si evince sempre più il losco intreccio Gavazzi/Dondi/FIR/Zebre/Calvisano….. e tutto per il bene del movimento Italico…..

  3. purtroppo il male della federazione attualmente è che non rappresenta tutte le “anime” del movimento a mio parere dovrebbero entrare in federazione sia i rappresentanti dei grandi club che delle piccole realtà. una cordata tutta veneta farebbe tornare indietro il movimemnto di 30 anni. questo non toglie che il veneto e il rugby di eccellenza deve essere più che rappresentato però non dimentichiamo che il rugby di base lo fanno le piccole società che arrancano ogni giorno specialmente in qesto momento di crisi e che permettono poi di riempire lo stadio olimpico con 80.000 spettatori. il rugby deve essere tutto rappresentato

    1. Come se la forza del Veneto non fosse il numero delle società, piccole e grandi. e dei praticanti in età agonistica. Da sempre.

      1. Esatto. Abito in provincia di Treviso e quando ho iniziato a giocare a 8 anni i miei genitori hanno potuto scegliere tra almeno 4-5 società nell’arco di 15 km scarsi.

      2. @franco taranto posso dire che, solo a livello seniores, in provincia di padova mi vengono in mente almeno 7 squadre, in prov di rovigo 4, in prov di treviso 5/6, vicenza 3, venezia 4, belluno 2, verona 3 che giocano a diverso livello, tutte con settore giovanile abbastanza prolifico e non considero quelle che fanno solo giovanili, mi pare che sia un buon mix di competenze e di interessi, tra l’altro estremamente diffuso e non concentrato intorno a una o due realtà importanti, non credo che altre regioni possano vantare competenze simili, ma posso sbagliare. dopodichè se si considera che da anni l’eccellenza è composta almeno per un terzo da squadre di questa regione, mi pare di poter dire che le capacità per alzare il livello ci siano.

      3. la Lombardia da qualche anno ha superato decisamente il Veneto come numero di iscritti… e probabilmente anche come numero di società, dovrei controllare… e teniamo conto che la Lombardia rugbistica è la Lombardia geografica, mentre il Veneto raggruppa 3 regioni 3… non per questo però, e non in quanto lombardo, auspico una reggenza o cordata tutta lombarda… sono d’accordo col discorso di Franco sul rugby di base e la rappresentatività allargata, a livello nazionale…

      4. il fatto è che la lombardia, anch’io non so il numero di società ergo il numero di voti, potrebbe arrivare divisa a queste elezioni, mentre il veneto, se veramente stà preparando la strada ad un suo candidato, questa volta pare compatto, se ci aggiungiamo amore, che un po’ di voti al centro-sud potrebbe erodere o indirizzare, i giochi non sarebbero così scontati, sia chiaro che anch’io non mi auguro una federazione venetocentrica, ma l’attuale situazione non è più sostenibile e i veneti, con tutti i loro difetti, almeno nel rugby hanno sempre dimostrato di avere un’idea che ottiene risultati, magari condita da una certa aria di superiorità che però non ha mai evitato il confronto con gli altri

    2. degli 80 mila la stragrande maggioranza ha che poco a che fare col rugby..son li per…moda!e se non sbaglio il veneto è la prima regione per società e praticanti..e comunque è la regione traino del movimento..per quale motivo si tornerebbe indietro di 30 anni?perchè mai non dovrebbero avere voce in capitolo? ( lo dico da sardo, rispettoso della storia e tradizione di tutte le “grandi” e storiche squadre venete)

      1. Senza contare che le società venete hanno rappresentato e rappresentano l’avanguardia e l’eccellenza. Semmai è la FIR parmacentrica attuale che è inadeguata. Cosa accadrebbe se gli uffici FIR fossero spostati a Padova? Una rivolta, giustamente direi. Nel caso di Parma, invece, pare del tutto normale che la maggior parte delle attività passi di lì, dalla presentazione dello sponsort tecnico della nazionale alla franchigia federale.

    3. Giusto perchè prima di parlare bisognerebbe essere informati , prova andare sul sito del comitato veneto rugby e alla voce società prova a contarle , e poi ti do altri piccoli esempi: due gironi di serie c , campionato under 20 regionale con 4 gironi oltre il girone elitè , e ti assicuro che non tutte sono società di eccellenza…..

  4. @Mistral: è ciò che ho detto. Non appena Gavazzi ha iniziato a fare il predicozzo elettorale, il signor Bresciani, in qualità di presidente, avrebbe dovuto interromperlo. Ma pare (e dico pare, non ero presente ovviamente) che non l’abbia fatto. Quindi, se formalmente ha mantenuto la propria posizione, nella sostanza ha concesso a Gavazzi di fare campagna elettorale.
    Io credo che Gavazzi, purtroppo, vincerà le elezioni e sarà l’ennesima occasione persa per il nostro rugby. Ormai quando sento parlare di valori del rugby, della correttezza ecc. ecc. mi viene l’orticaria…

    1. … a questo punto si tratta solo di verificare se l’atteggiamento del presidente del CR lombardo rappresenta totalmente i voti che la lombardia esprimerà in assemblea…

  5. e quindi, tanto per cambiare, il candidato “interno” gode di vantaggi, parlare del suo programma in sedi non atte a questo, che altri non hanno, formalmente temo che il coni più di una ramanzina possa fare al presidente lombardo, ma rendiamoci conto di che schifezza è questa gestione!

  6. Ma scusate una domanda, non è democrazia concedere degli spazi pubblici(locali del Coni) a un candidato per una libera votazione?????E’ come se non concedessi per la par condicio una piazza ad un candidato a libere elezioni…..ma che discorso è?

    1. tecnicamente, se non le concedi a nessuno, non fai nessun torto in quanto la legge ed i regolamenti non dicono nulla in proposito, anzi eviti di avere storie se qualcuno boicottasse tali comizi, il problema è che qualcuno può, impropriamente, usarle e gli altri, dichiarandone apertamente il motivo, no.
      ora o il CONI prende una posizione dura e decisa, ma contro una federazione ricca e potente lo vedo difficile, o queste follie rimarranno impunite e peggioreranno con l’avanzare della campagna elettorale

      1. Non permettere a un candidato di poter esporre il suo programma per par condicio è l’esatto contrario della democrazia….la legge non prevede di lasciare libertà di parola?

      2. sì, ma non costringe a dare gli spazi, mi spiego meglio, se do’ lo spazio ad uno, devo darlo anche agli altri (per quanto parlando di un contesto “privato” anche questo sarebbe discutibile), se non lo do’ a nessuno non faccio torti, tra l’altro mi scarico dalla responsabilità che, magari, dovendo passare per un comitato per approvare l’uso del luogo deputato a queste riunioni, ottenga un veto da parte di questo e lì sì avrei dei problemi.
        non stiamo discutendo sull’eticità di tale comportamento, su cui sono d’accordo con te, ma sulla regolarità, che, pare, formalmente ci sia

  7. La regolarità è ineccepibile non dando lo spazio a nessuno si rimane nel campo della neutralità, mi chiedevo come fosse possibile negare uno spazio pubblico per una libera elezione bastava dare la stessa disponibilità a tutti i candidati attuali e futuri, se poi questi non usufruiranno dello spazio concesso è un altro discorso

    1. stiamo parlando di elezioni non politiche, ma riguardanti una federazione sportiva che viene considerata dallo stato come un ente privato, quindi se il regolamento fir non dice nulla in proposito, si può

  8. D’accordo sul fatto che Gavazzi è uomo di potere. ma mi state dicendo che Amore perderà le elezioni perchè non ha avuto accesso ad una sala coni? Amore si è visto negare una riunione nella cub hause del Villorba TV si potrebbe dire che il Benetton ha messo il veto su di lui in veneto allora. Io credo invece che Amore sia un candidato debole e senza possibilità, aspettiamo invece il candidato Benetton che può essere la vera alternativa, sarebbe però il caso di presentarlo questo candidato se c’è.

    1. no, stiamo dicendo che gavazzi approfitta della sua posizione per ottenere dei vantaggi, a prescindere che amore sia o meno un avversario pericoloso; forse il veneto stà aspettando di sapere quali sono le regole e i termini per le elezioni, tanto fare meglio, per screditare l’avversario, di quanto non facciano da soli dondi/gavazzi, che non sanno con chi avranno eventualmente a che fare e di conseguenza attaccare, non è possibile!

      1. può essere, ma finora il veneto, sempre ammesso che lo faccia, non si è mai presentato veramente unito alle elezioni, e non ci sono mai stati così tanti interessi in gioco, io non so se o chi si presenterà, ma sarà un osso molto più duro di quanto siano stati finora gli antagonisti di dondi

    2. a me è stato riferito da giocatori del Villorba (TV) che la loro club house inizialmente promessa dal ds, sia stata negata dal presidente della suddetta società perché la ricezione del candidato Amore avrebbe potuto “creare fastidi alla società”

  9. Tutto giusto,ma Bresciani da sempre e’ pagato,dico pagato dal Gavazzi,per cui non apre certo a Gianni Amore leorte della sala ,a meno che il Coni lo inviti a farlo.

  10. non conosco il sig. Bresciani ma si è comportato in modo corretto, avrei tenuto lo stesso comportamento. se Gavazzi era presidente dell’assemblea in quanto consigliere federale di zona non vedo come fosse possibile impedirgli di prendere la parola. dal punto di vista formale, bresciani ne esce pulito. mi sembra che Amore, sicuramente il più debole dei candidati in corsa, stia facendo un po’ di tutto per far parlare di se in ogni modo. che è cosa altrettanto lecita!

    1. Caro giorgione, mi pare che si voglia difendere l’indifendibile. Se Bresciani dice che non concederà spazi per la campagna elettorale e poi consente di farla in un’assemblea, addirittura, non ne esce pulito. Poi cosa ci sta a fare a presidere se ciascuno fa come vuole?

      1. infatti..sembra un escamotage e per di piu di bassa lega, pensano forse sian tutti col dito in bocca???..indifendibili veramente!!!

  11. PER ME GAVAZZI HA SBAGLIATO ED è SCHIERATO. Ma c’è anche un altro grosso problema, se nessuno concede sedi come quelle coni dove è possibile presentare alla base, illustrare, mettere nero su bianco i programmi/promesse come è possibile scegliere quale è la migliore offerta o programma da poter poi valutare nei 4 anni successivi. Qui tutti si candidano ma nessuno sà come si vuole far evolvere questa federazione. Tutti parlano ma di fatti/ programmi concreti, nessuno. Come fanno a scegliere su basi di merito o di svluppo. Non so quanta gente con diritto di voto si aggiri tra i blog, penso nessuno, a loro cosa interessa ?

  12. Bresciani doveva intervenire e , come sottolineato da RABBIDANIEL E MISTRAL : ” censurare l’intervento fuori sacco del “candidato” consigliere che approfitta di un palco istituzionale per fini personali…” Bresciano , ha avuto un comportamento a sua volta censurabile : Gavazzi doveva parlare DOPO la fine della riunione , IN UNA SALA DIVERSA , e non nella sala della riunione Fir Lombardia . E’ la conferma dello stile dell’uomo Gavazzi ma e’ la conferma di comportamenti diversi a seconda dei candidati . CERTO , PER BRESCIANI , NON ERA COMODO BLOCCARE L’ARRINGA ELETTORALE DI GAVAZZI , MA ERA GIUSTO E DOVEVA FARLO !!!

  13. GIORGIONE :non conosco il sig. Bresciani ma si è comportato in modo corretto, avrei tenuto lo stesso comportamento !
    Ammazza , Giorgione , va bene essere filofederali ( come vedi ti leggo spesso ) ma stai esagerando : come nelle elezioni politiche , la propaganda si fa LONTANO DALLA SEDE ISTITUZIONALE del seggio , Gavazzi puo’ fare tutta la propaganda che vuole ma LONTANO DALLE SEDI ISTITUZIONALI , neutrali a prescindere , tanto meno durante una riunione ordinaria della Fir . DOPO la riunione , AL RISTORANTE , Gavazzi INVITAVA TUTTI i presenti alla illustrazione del suo (?) programma . Oh , siamo mica in una repubblica delle banane , vero ?? o mi sto sbaliando io ? L’istituzione e’ neutra , Giorgione , e i candidati sono tutti uguali : o pensi che ci siano candidati PIU’ UGUALI DEGLI ALTRI ??

  14. Bresciani ha chiarito con molta onestà la sua posizione. Non capisco l’iniziativa di Amore nei confronti del Coni.
    Meglio sarebbe, a garanzia di pluralismo, che le sedi Fir fossero concesse ai candidati che ne fanno esplicita richiesta.
    Invito a non fare dietrologia
    Ciao a tutti

    1. Molta onestà? Ha detto che non darà spazi a nessuno per la campagna elettorale, ma ha consentito a Gavazzi di presentarsi ufficialmente durante un’assemblea. Non è dietrologia, è che ormai in molti sono stufi di essere presi in giro.

  15. Miei cari presidenti di società sportive di rugby del veneto, sè non aprite gli occhi la banda dondi vi stà lentamente svuotando. Lentamente ma scentificamente stà spostanto il baricentro tra Parma e Calvisano con risorse e trattamenti di favore. Mi auguro da padovano che abbiate un sussulto di orgoglio e amor proprio, non per pretendere di spostare il centro in veneto, ma avere la possibilità di poter incidere maggiormente rispetto ad oggi.
    Dimostrate di avere gli attributi, o vi vendete per qualche pallone in omaggio?

  16. piccolo riassunto della giornata: è stato eletto presidente dell’assemblea il “consigliere federale più anziano, ovvero Gavazzi”, anche se poi ci si è accorti che era presente un consigliere federale più anziano di qlc mese, come inizio niente male. Bresciani ha preannunciato che se fosse avanzato tempo, il consigliere federale candidato avrebbe detto “qualche parola”. L’assemblea è andata spedita come non mai (è anni che partecipo ed è la prima volta che si va così veloce nell’esposizione,….), Gavazzi ha poi esondato, ricordando che lui ha gestito l’entrata dell’Italia nel 6 nazioni, che ha portato da x a y spettatori etc etc, ma se questo è presentare il proprio programma………., secondo me non ha guadagnato un voto in + di quelli che aveva già in “pancia” (e si, Lombardia è la regione con più tesserati -quasi il 20% del totale nazionale secondo la relazione presentata- più società, ma con lo stesso numero di “addetti” all’ufficio del Comitato Regionale, non mi sembra che l’asse Dondi / Bresciani funzioni poi così bene. L’avreste notato anche durante l’Assemblea dello scorso anno in cui una normale osservazione di mancato preavviso alle Società delle nuove regole -min nr di giocatori etc etc- ha portato Dondi ad abbandonare furente l’Assemblea facendo uno sfregio a tutto il CRL). Vabbè sentiamo cosa dirà Amore il 11 Luglio p.v. alle 19.00 quando presenterà il suo programma a Milano in Via Piranesi presso il CONI (sì è proprio così, è arrivato questo avviso da albertoaaa@hotmail.it a TUTTE le società lombarde) oppure il 12 a Brescia in un ristorante (meglio!!!). Però a così poco tempo dalle elezioni e quindi in clima teso, John Love si poteva risparmiare il motto “per poter gettare, assieme , le basi per una rinascita del rugby italiano”, poi non si può stupire se chi, secondo lui, lo ha “ucciso” si adombra e tenta di boiccotarlo. State tranquilli, il rugby continuerà a crescere a dispetto di questi loschi figuri, lombardi, veneti e financo trinacridi (o dovremmo definirli tutti trinariciuti?), siamo noi che lo facciamo crescere e portiamo i(mini)atleti e quindi il pubblico alle partite da x a 100Y, senza dover aver l’aiuto di nessuno se non la fiducia in ciò che facciamo sui campi e nelle scuole (o negli oratori) giorno per giorno, sursum corda ragazzi, il mondo è sempre più ovale

    1. Hieroplant, in un anno possono cambiare tante cose, anche Gavazzi e Dondi fino all’altro giorno non si potevano vedere, probabilmente Gavazzi è stato l’unico a tenere testa a Dondi che ha tentato invano di farlo fuori alle ultime elezioni

  17. Una domanda supponiamo che la cordata Veneta non ottenga la maggioranza….Il consiglieri come vengono eletti….. qualcuno sa darmi risposta….Stesso discorso vale per il contrario supponiamo Gavazzi non ottenga la maggioranza…il suo schieramento come sarà rappresentato?

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