Jacques Brunel, Treviso e la Nuova Franchigia: parla il ct

Andrea Bongiovanni per La Gazzetta dello Sport

Dal raduno di una settimana a Soncino/Orzinuovi, a quello lampo di Roma: con alcune certezze in più. Per numerosi giocatori della Nazionale che stasera si ritrovano nella
Capitale, da dove sabato partiranno per l’Argentina e il tour delle Americhe, i giorni scorsi sono stati molto delicati. In ballo il futuro professionale e, quindi, personale. Finalmente, dopo settimane di dubbi, ora la situazione è un po’ più chiara. Gli Aironi hanno chiuso definitivamente le ali (dodici dei trenta azzurri dell’attuale gruppo arrivano da lì) e la nuova franchigia battente bandiera Fir ha preso forma. Il bello è che, per quanto occulto, il direttore delle operazioni, soprattutto di quelle prettamente tecniche, è Jacques Brunel. Dichiararlo, per diversi motivi, non è politicamente corretto. Ma è nella realtà dei fatti.  Per lo sport italiano si tratta di una clamorosa prima volta. Mai una squadra di così alto livello è stata direttamente gestita da una federazione. «Il legame tra noi e la franchigia — dice Brunel, sul volto un’abbronzatura da campo — sarà molto forte. Sono state trovate valide soluzioni, vantaggiose per tutto il movimento. Ricalcano quelle adottate nei Paesi rugbisticamente più evoluti, dal Galles alla Scozia. Il periodo di transizione, per gli atleti coinvolti, non è stato facile. Ma adesso penso possano essere sereni. I rapporti con Treviso saranno diversi? Sì, ma ugualmente improntati sulla collaborazione reciproca. Su queste basi, per esempio, poggia il mio con l’allenatore Franco Smith. Gestiamo gli stessi giocatori, tecnicamente e fisicamente: loro per trenta settimane all’anno, noi per quindici. Non possiamo non remare nella stessa direzione».

(…)Per la franchigia, a totale capitale federale e con Parma sede operativa, resta da risolvere il problema della denominazione ufficiale, dell’eventuale coinvolgimento diretto di consiglieri Fir e del campo di gioco: sarà uno tra quello di Moletolo, nella stessa Parma, il Mirabello di Reggio Emilia o lo Zaffanella di Viadana. In queste ore, dopo una serie di colloqui individuali, va definendosi la rosa dei giocatori: l’ossatura, naturalmente, sarà quella degli Aironi. Dovranno accettare una riduzione economica. «Siamo sollevati – dice a nome di tutti Marco Bortolami, che il 9 giugno in Argentina, assente Sergio Parisse, con ogni probabilità tornerà capitano azzurro dopo cinque anni (Castrogiovanni l’alternativa) – in
molti facevamo già base a Parma con famiglia. E il coinvolgimento di Brunel è una garanzia». Del gruppo non faranno più parte Masi (al Lione), Alberto De Marchi e Toniolatti
(a Treviso), Romano (ai Saracens), Staibano (ai London Wasps), Del Fava (al Newcastle), mentre tra gli inserimenti ci sarà Giazzon e probabilmente Bocchino, Ferrarmi, Majsterovic e Barbini. La Nazionale ha una nuova costola.

24 pensieri riguardo “Jacques Brunel, Treviso e la Nuova Franchigia: parla il ct”

  1. Bocchino sicuramente si gioca moltissimo del proprio futuro internazionale. assurdo per Romano andare ai Saracens, a 23 anni rischia di mettere una pietra tombale sulla carriera in azzurro mentre Staibano probabilmente fa bene visto che avrà di certo qualche chance di fare minuti in più del fiorentino. comunque brunel mi sembra abbia le idee chiare circa la direzione da prendere, con lui alle spalle i Federales (ma perché non rispolverano il nome Zebre con Bollesan presidente onorario?) credo si possa andare avanti tranquilli!

    1. Ma figurati,parecchi altri che non erano stati pensati da FIR nemmeno com permit o se permit mai utilizzati. Il potere prima di ogni cosa.

  2. Da questo articolo si percepisce un “e tutti vissero felici e contenti”.
    E che la base operativa sia Parma sembra normale a tutti quanti.
    I rapporti con Treviso saranno diversi? Ovvero peggiori di quelli avuti finora? Il trattamento di Treviso rispetto all’aborto federale come sarà? Sono realmente curioso.

  3. si han fatto fuori gli aironi per far giocare bocchino non lo sapevate?ah ah ah, ma per piacere..siamo seri..finalmente è stata messa la parola fine a questo spiacevole capitolo..non vedo cosa ci sia di così assurdo nell’avere una franchigia federale, già paesi più evoluti di noi in campo rugbistico adottano questo sistema e i risultati sono sotto gli occhi di tutti..purtroppo senza le necessarie garanzie finanziarie non si va da nessuna parte e non si possono volere giocatori internazionali esperti salvo poi rendersi conto che non rendono per quello che costano e si tenta di ridimensionarne gli ingaggi drasticamente con le conseguenze che tutti conosciamo..e poi perchè gli aironi han chiesto aiuto alla federazione e non alle banche?forse non vi erano le condizioni economiche per coprire eventuali buchi o perdite?..ora lascerei libertà di accasarsi dove meglio credono, quanto alla nuova franchigia con la supervisione di brunel non potrà che far bene e con una riorganizzazione seria e ponderata ne trarrà benefit tutto il movimento..o almeno spero..

      1. è ovvio che spero possa crescere tutto il movimento e il nome di brunel è una garanzia in questo senso..penso anche che quello che ha creato lui a perpignan lo ha potuto fare perchè li c’era già un background culturale e di appartenenza molto solido, cosa che nè gli aironi nè la nuova franchigia hanno avuto o potranno avere, almeno a breve (i progetti a lungo termine in italia sono pura utopia a parte qualche rara isola felice) e oltretutto la formazione dei giocatori francesi è nettamente superiore alla nostra ( i 20enni la giocano in top 14 e non da permit) ergo ci vuole il tempo necessario e la volonta ferrea di remare tutti nella stessa direzione..invece qua domina il disfattismo e il criticismo più bieco, si da dei mafiosi ai dirigenti ci si insulta e a quanto pare ci si picchia pure..ma è lo specchio fedele della deriva morale che ha preso l’intera società italiana..ecco caro piero perchè ho chiuso con spero, perchè puoi prendere i migliori del mondo a guidarti, ma se non collabori o li ostacoli addirittura..poi si tireranno le somme e si vedrà com’è andata e chi sbaglia paga, semplice..risultati alla mano gli aironi possono considerarsi un mezzo fiasco

  4. @mezeena10: ma sai, qui tutti buoni a sparare contro la FIR. la cosa triste di certa gente è che dimentica dove era il rugby nel 2000 e dove è oggi. che bilancio aveva la fir nel 2000 e che bilancio ha oggi. la federugby non sarà la migliore al mondo, ma se ha fatto i passi che ha fatto ed ha quasi 100k tesserati direi che qualcosa dondi e la sua gang hanno combinato. tante altre federazioni sono in discesa, di tesserati e di soldi, la fir invece continua a crescere ed è di oggi la notizia sul sito fir che hanno fatto un accordo con il coni per l’olimpico sino al 2015. ci sono tante pecche sicuro, ma che sia una gestione volta alla crescita dello sport in italia mi sembra indubbio.

    1. I tesserati sono in calo. Quelli “veri” in calissimo.Nel 1997 eravamo a pettinare i francesi a casa loro. Tu, a pettinare le bambole?

    2. ogniuno vende quello che ha. Pero bisogna guardare avanti e ripeto, aprire porte e finestre in fir per far entrare aria nuova e fresca.

  5. Qualche numero a suffragio dei teorici trionfi di bilancio di Gargamella & sodali poltrone attigue?
    MA PERFAVORE!!!

  6. …secondo me almeno all’inizio la nuova creatura federale non avrà tante chanche …e già immagino i commenti !

    a mio avviso dovremmo sostenerla questa nuova creatura/franchigia federale e sperare che faccia meglio degli Aironi (che alla fine dopo un disastroso primo anno e inizio del secondo non stavano facendo poi male).

    ma so che questa è utopia …

  7. sembra un`operazione interessante.
    intanto e` una grande notizia che dei nostri giocatori vadano all`estero: esperienza sicuramente molto formativa, che potrebbe arricchire molto il movimento. l`importante e` che tornino per riportare quanto apprendono.
    la franchigia federale … intanto non deve compromettere i rapporti con l`altra fucina di giocatori, Treviso, e se riesce in questo intento potra` essere uno strumento fondamentale per sviluppare il metodo ed il gioco di Brunel con piu` giocatori e per tempi molto maggiori… una rivoluzione, insomma!

      1. per brunel parla il curriculum vitae..oppure senti ciò che dicono di lui quelli che ci han lavorato assieme..apostrofandolo come giraosterie denoti una certa insipienza rugbistica, che giustifica le tue precedenti esternazioni..sarebbe necessario più rispetto per dei professionisti seri come brunel, o forse preferivi mallett? beh lui non girava affatto hai ragione, era fisso sul campo di golf!

    1. capisco che per voi di viadana sia difficile da digerire, ma bortolami stesso dice di sentirsi sollevato a nome di tutti e che a parma facevano base gia molti degli ex aironi con famiglia..piu chiaro di cosi!

Scrivi una risposta a Rabbidaniel Cancella risposta

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.