Comunicati, silenzi e pasticci italiani: cosa succede tra FIR, Aironi e Treviso?

E ora? Cosa succederà dopo la giornata dei comunicati? Prima Treviso, poi in serata quello FIR. A fare da contorno gli sbuffi che arrivano da Viadana. Non c’è che dire, un bel panorama. E siamo solo all’inizio.
Un paio di giorni fa ho scritto che sembra che tutti i nodi che da tempo vanno formandosi nel rugby italiano abbiano deciso di venire allo scoperto. In 48 ore ne è arrivata la conferma. Le prossime settimane saranno caldissime, c’è da scommetterci, anche perché il perodo elettorale non aiuterà.
Il clima sembrava rasserenarsi, poi l’esplosione praticamente contemporanea di più bubboni. A fare detonatore le non-decisioni di un Consiglio Federale piuttosto anomalo e più probabilmente quello che è successo nelle settimane immediatamente precedenti. Cosa è stato detto o cosa non è stato detto prima del Consiglio federale? Quali comunicazioni e segnali sono stati lanciati tra FIR, Benetton Treviso e Aironi? Quali invece sono stati taciuti? E perché?
In questa intricata vicenda c’è una federazione che accusa le franchigie (beh, soprattutto una…) di inseguire solo interessi ed obiettivi “privati” slegati dal bene collettivo del movimento. Di riflesso c’è una federazione accusata di muoversi in maniera autoritaria e unilaterale, con decisioni schizofreniche guidate da mire autoconservative.
Torti e ragioni sono probabilmente ben distribuiti, ma quello che tutti dovrebbero avere ben presente è solo la crescita del movimento italiano, attraverso la nazionale ma anche attraverso le squadre celtiche. Senza dimenticare il rafforzamento della base.
Rimanendo alla parte alta della piramide sarebbe bene chiarire gli eventi delle ultime settimane. Perché qualcosa comunque non torna.
Prendiamo ad esempio le famose “migliorie” al capitolato FIR/Franchigie. Il vicepresidente federale Saccà ha detto chiaro e tondo che la federazione ha avvisato il Benetton Treviso il 2 di marzo delle proposte che il Consiglio avrebbe affrontato di lì a un paio di settimane. La stessa cosa però non è avvenuta con gli Aironi: è qualche giorno che il presidente Melegari dice di essere venuto a conoscenza dei dettagli delle “migliorie” solo dalla stampa, e nessuno da Roma lo ha smentito. Perché Treviso è stata messa a conoscenza e Viadana no? Quale la ratio di una decisione simile? Intendiamoci: il mio non è un atto di accusa verso chicchessia, ma solo il tentativo di capire il perché.
Di Treviso si potrà forse dire che è isolazionista e arroccata nella sua Marca, ma se c’è una cosa che non manca nel comunicato diffuso dai biancoverdi è la chiarezza: la richiesta alla FIR di sedersi attorno a un tavolo assieme agli Aironi è addirittura gridata. In nome di quei principi di quel capitolato che è stato secretato. E anche qui ci piacerebbe sapere perché.

8 pensieri riguardo “Comunicati, silenzi e pasticci italiani: cosa succede tra FIR, Aironi e Treviso?”

  1. Paolo bell’articolo…. Però ti ricordo che anche gli Aironi si lamentano della mancanza in 2 anni di incontri fra le 3 parti in causa…. Se 2 su 3 lamentano la stessa cosa, forse forse dicono la verità….

  2. Pienamente daccordo con te paolo. Basta chiacchiere, fateci vedere le carte, e soprattutto che si mettano tutti a lavorare.

  3. Ma la questione è moto semplice le parti si sono sentite ripetutamente vedi segnali e dichiarazini e da quanto ne so. poi la fir come qualsiasi governo promulga delle regole da sottoporre al consiglio, quello che ne esce non sempre concorda con le richieste delle parti, ma voi avete mai sentito che una legge del governo approvata dal parlamento sia piaciuta in toto a : sindacati, lavoratori, libere professioni, consumatori, popolo di sinistra, popolo di destra, poteri forti, lobby, a me risulta di no. pertanto che si finisca con sti comunicati che fanno apparire dei dilettanti chi li fa. poi inoltre c’e un ulteriore aspetto è che le società cercano di conseguire i loro interessi privatistici e la fir deve proseguire una politica diversa, a ciò poi si sommano interessi personali dall’una e dall’altra parte. più chiaro di così.

    1. Toni quello che dici è anche vero, in Italia susscede questo ma è una anomalia ma ti spiego anche il perchè uno in Italia intanto le leggi dovrebbero essere discusse dal parlamento e non emate dal governo tramite decreto e poi approvate dal parlamento, questo è un abuso da parte dell’ex governo per giustificare l’elezione del premier che non viene direttamente eletto ma ancora incaricato dal presidente della repubblica, punto secondo spiegami perchè in paesi come l’Inghilterra riescono a fare delle leggi trasversali? La risposta è semplicissima han alle spalle secoli di democrazia a differenza di noi…cala tutto questo nel contesto e poi possiamo darci tutti quanti delle facili risposte

      1. e mi son imenticato una cosa…quando “io” imprenditore metto dei soldi è chiaro che io voglia un ritorno quindi è naturale che i club abbiano il proprio tornaconto mica lo fanno per la gloria…e comunque la fir spesso e volentieri si è comportata in modo dilettantesco….per non essere troppo pesante

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