Da Il Gazzettino di Treviso di oggi
La tensione di 80′ non facili traspare a fine gara sui volti dei protagonisti di Benetton-Aironi, prima storica sfida tutta italiana in Celtic Magners League. Un match giocato in condizioni difficili, con pioggia battente per tutta la sua durata e un terreno al limite della praticabilità.
«Partita molto fisica -ha ammesso Rowland Phillips, tecnico gallese degli Aironi- quella che d’altra parte era ovvio aspettarsi con queste condizioni di tempo e campo. La chiave del match? Le opportunità da noi non sfruttate e quelle invece sfruttate dal Benetton. Poi bisogna dire che Treviso è stato anche bravo a utilizzare bene il vento».
La prossima sfida?
«Non mi attendo molti cambiamenti per quanto riguarda le formazioni, sicuramente mi aspetto qualcosa di diverso sul piano del gioco, in particolare dalla mia squadra».
«Ha vinto chi ha gestito meglio le condizioni del tempo e del campo -ha sostenuto Franco Smith, head coach del Benetton- in una giornata simile era impossibile correre o passare la palla in maniera. Treviso ha saputo sfruttare il vento. Si dovevano fare solo cose semplici. Una partita che a mio avviso non andava giocata perché le condizioni non lo permettevano, magari si sarebbe potuto giocare un paio di giorni più tardi sperando in un clima differente».
Per Treviso è stato il quinto successo nella Lega.
«Il risultato è stato indubbiamente importante, ma il mio pensiero è anche quello di aver giocato una partita in più che ci servirà sicuramente per accumulare esperienza e crescere sotto il profilo tecnico e mentale».
Venerdì si replicherà a Viadana.
«Mi auguro ci possa essere una settimana senza pioggia e soprattutto si possa vedere uno spettacolo migliore. Benetton e Aironi sono due squadre che hanno delle qualità e possono senz’altro far vedere qualcosa di diverso».
«Per noi della mischia è stata una vera battaglia e credo che gli avanti del Benetton abbiano fatto la loro parte -è stata l’impressione di Augusto Allori, pilone del Benetton- Abbiamo spinto e pulito bene, oltretutto di fronte avevamo un pacchetto capace, quindi i nostri meriti credo siano ancor maggiori. Con questo campo e una palla così scivolosa non si poteva pretendere di vedere un gioco differente».
L’arbitraggio?
«Penso sia stato molto difficile anche per l’arbitro dirigere una partita con queste condizioni».
